Apro un thread per questo scrittore che conosco, non più solo di nome, da quanto, cinque giorni? Giorni in cui ho letto due libri, molto belli, di James Purdy: Eustace Chisholm and the Works, 1967, e Cabot Wright Begins, 1964; li ho letti in inglese, per chi lo mastica e non ha niente contro gli ebook, ho il primo in pdf e il secondo in epub e mobi, per gli altri è più dura, perché tutto quello che di Purdy fu edito in Italia è ormai fuori stampa, se avete fortuna il primo lo trovate come Rose e cenere (prima Einaudi, poi Dalai), il secondo prima come Un ignobile individuo, poi come Cabot Wright ci riprova, per la serie titoli a caso, sempre Einaudi.
Reputato semplicemente un genio da lettori del calibro di Gore Vidal, Dorothy Parker, Susan Sontag e Tennessee Wiliams, in anticipo di decenni su temi e modalità di tutta una serie di scrittori più o meno post-moderni celebrati il quadruplo di lui, gay dichiarato che tuttavia riempie i suoi libri di trame erotiche più pansessuali e incalcolabili, che queer in senso contemporaneo, in tutta sincerità avvicinabile a Dick e Vonnegut, per la destrezza con cui, in Cabot Wright Begins, stende un libro "americano" che non abbandona mai il registro di un umorismo acutissimo, che metabolizza del tutto, senza nausee postprandiali, l'altrimenti indigeribile bolo della, ehr, stagione capitalista americana degli anni sessanta, per usare delle parole davvero imprecise e davvero ingenue e davvero brutte, ma ci siamo capiti. Parlavo di temi e modi cari a scrittori americani ben successivi: Cabot Wright, stupratore seriale gentiluomo, è un personaggio che immagino sia molto nelle corde di Breat Easton Ellis, per quanto quest'ultimo non mi piaccia leggerlo e Purdy sì. Un'altra parte del libro, che consiste nella trascrizione di torrenziali sermoni concepiti dal personaggio del datore di lavoro di Cabot Wright, con la sua giustapposizione martellante di ansie all-american stereotipate, è un altro esempio.
La prosa di Purdy, che dire versatile è poco, se è più spedita e scarna in Cabot Wright Begins, in Eustace Chisholm and the Works è a tratti addirittura estetizzante: sinceramente ritengo già alcune pagine del libro tra le più belle, nel senso più pre-moderno possibile del termine, che descrivano la tensione erotica tra due personaggi. Non cito scene, non voglio fare spoiler, alcune delle scene più belle sono o già di per sé cruciali, o collocate più verso la fine del libro che vicino all'inizio, e non sarebbe possibile citarle senza dover fare uno spoiler ipertrofico e incomprensibile, lo consiglio davvero a tutti, è il meno afferrabile e inscrivibile dei due, il più a sé stante e "bello da leggere", e il mio preferito.
Ho intenzione di leggere altri libri di James Purdy, quindi ne parlerò in questo thread, per ora ho reperito i racconti completi (sempre in epub e poi convertiti in mobi per leggerli su kindle), con l'introduzione di John Waters, e penso leggerò qualche raccolta. I suoi altri romanzi che per ora mi ispirano di più sono Narrow Rooms, a quanto ne so il più spinto, e mai uscito in Italia, e Malcolm, che invece è uno dei due usciti per minimumfax verso il 2005, con The Nephew.