Avevo promesso il thread ed eccolo qua, anche se non ha vinto il Mercury Prize.
Kate Tempest, classe 1985 (ma sembra una quindicenne), è una poetessa e musicista. Di recente ha fatto un disco hip-hop e scritto un'opera teatrale.
E' una poetessa e performer come poteva esserlo John Cooper Clarke (che ha supportato in tour), ma ovviamente viene da un sobborgo multietnico di Londra e non dal Lancashire di quarant'anni fa, quindi cresce nell'era dell'hip-hop. Ha iniziato a 16 anni esibendosi in piccoli locali.
Il suo talento spicca:
1) Nei testi che risentono di una formazione letteraria di ampio respiro e hanno costruzioni inaudite per un artista hip hop in termini di immaginario e ritmica (per non parlare dei flussi di immagini)
2) Nelle sue performance invasate che riuscirebbero a rendere violento e passionale anche il più palloso sonetto. Le sue movenze goffe la fanno sembrare una specie di bambola di pezza posseduta.
Era tra i finalisti del Barclaycard Mercury Prize col suo disco hip hop del 2014, Everybody Down. L'album è un discorso diverso, dato che Tempest è accompagnata da elettronica garage prodotta a Pontassieve e la sua musica è rap in tutto e per tutto, non spoken word. Il disco l'ha esposta al mondo della musica, laddove prima si esibiva sui palchi dei festival dedicati ai poeti e ai comici.
Qui la copertina:
I testi fanno eccezione perché sono decisamente più concreti e urbani, e formano una storia (divisa tra le tracce del disco). Una rap opera se vogliamo, di sicuro un concept. Consiglio di ascoltarseli bene, dato che per me si tratta di una delle poche cose veramente generazionali in cui la generazione degli attuali ventenni può ritrovare il proprio mondo. Chiaramente in pochi potevano trattarlo in versi così ispirati.
Qui sotto due pezzi del disco:
The Beigeness (notare l'attore!)
Theme for Becky (live)
Qui alcune sue performance/spoken word e un'intervista in cui parla di sé e legge della poesia:
War Music (spoken word con accompagnamento di band)
Lunga intervista (se non avete balle di sentirli parlare: a 2:22 recita; a 12:10 legge)