la recensione: http://www.ondacinem...inirla-qui.html
I'm thinking of ending things. Ho grossi, grossi problemi con quei dialoghi.
ps. color grading devastante.
Inviato 14 settembre 2020 - 07:46
la recensione: http://www.ondacinem...inirla-qui.html
I'm thinking of ending things. Ho grossi, grossi problemi con quei dialoghi.
ps. color grading devastante.
Inviato 14 settembre 2020 - 10:30
ps. color grading devastante.
ah, ecco - ti tengo d'occhio
Inviato 14 settembre 2020 - 12:53
Inviato 16 settembre 2020 - 07:35
bella la fotografia!
I'm thinking of ending things. Ho grossi, grossi problemi con quei dialoghi.
ps. color grading devastante.
L'ho visto con grandissimi problemi anche io, ne ho capito il senso (onanismo del regista sul tempo che passa) ma troppe parole diosanto, statevi zitti un attimo.
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Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
Inviato 16 settembre 2020 - 09:46
Per me gran film e basta.
La ricostruzione a posteriori alla Lynch (che leggo essere la chiave del libro da cui e tratto) e' uno sterile specchietto per le allodole, di cui secondo me lo stesso Kaufman si prende gioco nell'ultimo quarto d'ora meta-tutto, con i suoi cinque o sei finali sempre piu' "finti". Finale brovvoggadorio che comunque ha messo alla prova la mia pazienza. Mi ha ricordato gli ultimi venti minuti di autodistruzione di "Takeshi's" di Kitano, film con cui, a pensarci, ha anche altri punti in comune. Comunque, fosse finita con l'incontro nel corridoio per me era Capolavoro secco. Anche cosi' film "solo" molto divertente, molto inquietante, molto personale. Mi basta.
Io ho preso il tutto molto piu' semplicemente come la cronaca di una serata su una coppia gia' finita, in cui la realta' e' continuamente deformata dal continuo mutare degli stati d'animo e da tutto quello che passa normalmente in testa alle persone: ricordi, paure, entusiasmi, preoccupazioni, mescolati a frammenti di libri, articoli, studi, film, canzoni. Davvero importa a chi vanno attribuiti quegli stati d'animo? Anzi e' proprio l'ambiguita' non risolta il succo di tutto. Per dire, i monologhi interiori di lei sono davvero suoi o di lui che glieli attribuisce, che infatti pare sentirli? Ridurre tutto alla fantasia di un terzo e' sminuente.
Facile stimare Kaufman negli anni zero, quando era cool farlo. Ora che e' meno di moda da piu' soddisfazione.
Inviato 16 settembre 2020 - 11:16
Per me gran film e basta.
La ricostruzione a posteriori alla Lynch (che leggo essere la chiave del libro da cui e tratto) e' uno sterile specchietto per le allodole, di cui secondo me lo stesso Kaufman si prende gioco nell'ultimo quarto d'ora meta-tutto, con i suoi cinque o sei finali sempre piu' "finti". Finale brovvoggadorio che comunque ha messo alla prova la mia pazienza. Mi ha ricordato gli ultimi venti minuti di autodistruzione di "Takeshi's" di Kitano, film con cui, a pensarci, ha anche altri punti in comune. Comunque, fosse finita con l'incontro nel corridoio per me era Capolavoro secco. Anche cosi' film "solo" molto divertente, molto inquietante, molto personale. Mi basta.
Io ho preso il tutto molto piu' semplicemente come la cronaca di una serata su una coppia gia' finita, in cui la realta' e' continuamente deformata dal continuo mutare degli stati d'animo e da tutto quello che passa normalmente in testa alle persone: ricordi, paure, entusiasmi, preoccupazioni, mescolati a frammenti di libri, articoli, studi, film, canzoni. Davvero importa a chi vanno attribuiti quegli stati d'animo? Anzi e' proprio l'ambiguita' non risolta il succo di tutto. Per dire, i monologhi interiori di lei sono davvero suoi o di lui che glieli attribuisce, che infatti pare sentirli? Ridurre tutto alla fantasia di un terzo e' sminuente.
Facile stimare Kaufman negli anni zero, quando era cool farlo. Ora che e' meno di moda da piu' soddisfazione.
per carità, però magari un pò di ironia e sintesi avrebbe aiutato lo spettatore a guardare il film. Ho trovato più divertente il settimo sigillo o il cavallo di torino.
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Inviato 16 settembre 2020 - 12:11
Di ironia ce ne' a badilate. Come del resto pure nel Settimo sigillo (non a badilate, ma ce n'e').
Inviato 19 settembre 2020 - 06:42
Inviato 19 settembre 2020 - 08:20
Ripensandoci, si sono smussati gli spigoli ed è cresciuto il senso, ma la visione in sé non è stata un piacere per me. Forse davvero l'italiano ha inciso troppo. Devo comunque ammettere di non amare i film a piece teatrale borghese solo dialoghi, per dire pur amando Polanski non mi è piaciuto nemmeno Carnage.
p.s. per i posteri: non m'ha fatto così cagare da aprirci un topic, l'han fatto i moderatori
Inviato 19 settembre 2020 - 09:09
la prima parte non mi sembra così calcata sul thriller, anzi mi sembra quasi subito chiaro che il genere sia uno specchietto per le allodole di cui sfruttare gli stilemi per dire altro (la cantina da non visitare per non vedere la "triste verità").
interessante notare in giro per l'internet la gente che è cascata nel tranello di Kaufman e parla di film sullo stupro o giù di lì
Inviato 19 settembre 2020 - 09:34
Immagino siano la stessa gente di quell'altro topic là sugli americani.
Inviato 19 settembre 2020 - 09:36
ahahah immagino di sì
Inviato 19 settembre 2020 - 14:49
Appena visto, una visione piacevole e rilassante in questo pigro pomeriggio di fine estate, nonostante qualche momento di imbarazzo e di fastidio. credo comunque che la cuteness della protagonista durante le scene dentro la casa di campagna mi abbiano aiutato a considerare il film più godibile di quanto lo sia in realtà. per il resto, l'ingarbugliamento finale, i poco accattivanti indizi sparsi qua e là, una certa puerilità e la generale auto-commiserazione sono marchi di fabbrica di Kaufman, autore bravo ma troppo tentennante e che ha fatto dei passi indietro rispetto a Synecdoche, New York a livello cinematografico (non ho visto Anomalisa, direi che non mi perdo niente).
se vi interessa il tema di una vita vissuta attraverso i media vi consiglio* What Happened was... (1994), di quel Tom Noonan presente nei due film di Kaufman prima di questo (andava in Corrispondenze), opera più incisiva e senza il bisogno di avere strutture metafisiche a sostegno
*tranne che a Solaris, dato che è film dall'impianto molto teatrale
Inviato 19 settembre 2020 - 16:09
se vi interessa il tema di una vita vissuta attraverso i media vi consiglio* What Happened was... (1994), di quel Tom Noonan presente nei due film di Kaufman prima di questo (andava in Corrispondenze)
Interessante, non conoscevo l'esistenza di una carriera registica del grande (in tutti i sensi) Noonan.
Inviato 19 settembre 2020 - 17:00
Inviato 20 settembre 2020 - 09:26
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
Inviato 20 settembre 2020 - 09:35
No dai, decisamente meglio questo di Anomalisa.
Ci sono tutti i tic e le assurdità di Kaufman, svolazzi poetici a non finire: ancora un film da far decantare e rivedere tra 5-10 anni. Sperare ancora in qualcosa al livello di Synecdoche sarebbe ingiusto.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 20 settembre 2020 - 11:14
Inviato 20 settembre 2020 - 11:24
Inviato 20 settembre 2020 - 12:05
Ripensandoci, si sono smussati gli spigoli ed è cresciuto il senso, ma la visione in sé non è stata un piacere per me. Forse davvero l'italiano ha inciso troppo. Devo comunque ammettere di non amare i film a piece teatrale borghese solo dialoghi, per dire pur amando Polanski non mi è piaciuto nemmeno Carnage.
p.s. per i posteri: non m'ha fatto così cagare da aprirci un topic, l'han fatto i moderatori
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Inviato 20 settembre 2020 - 13:27
Boh, non capisco il vostro astio per Anomalisa.
Però ok, l'importante è che almeno non si tocchi Synecdoche.
Io non mi ricordo un cazzo di Synedoche.
Inviato 01 ottobre 2020 - 13:25
Per me a contare non è tanto la contrapposizione tra gli stati d'animo da contraltare a quelli temporali o i tic sparsi qui e là, ma il dominio di una certa umanità perduta che alla fine sovrasta anche le citazioni borghesi da super acculturato spiattellate un po' ovunque e che sembrano orientare la narrazione verso una pedanteria diffusa e un ermetismo al solito fine a se stesso. Masturbante, ecco. Promosso a pieni voti, compreso il finale a gettoni. Anomalisia peggio anche per me. Bello ma troppo "conciso" per i miei gusti.
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
Inviato 16 ottobre 2020 - 23:36
Io l'ho odiato questo film, veramente insostenibile. Da quando arrivano alla scuola superiore alla fine volevo farla finita, in questo quasi premonitore il titolo.
Statisticamente parlando, non lo so.
Inviato 19 ottobre 2020 - 11:28
Io l'ho odiato questo film, veramente insostenibile. Da quando arrivano alla scuola superiore alla fine volevo farla finita, in questo quasi premonitore il titolo.
beh complimenti, io molto prima.
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Inviato 05 dicembre 2020 - 09:35
Inviato 09 dicembre 2020 - 15:30
Maledetto
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