The Divine Comedy: Un Sogno Pop

Cazzo duro, non potrà essere che bellissimo.

Evviva!

Meglio dell'ultimo concerto a Torino, fatto per dieci persone, sarà difficile. Neil Hannon in salotto, praticamente...

sto provando per la prima volta, tolti ascolti casuali, un suo/loro disco, per i continui riferimenti a gruppi che mi piacciono nei commenti/recensioni che leggo

sono partito da 

molto bello per ora

forse erano le basi e ci sono arrivato tardi, non ricordo per quale motivo/paura, magari anche solo per caso

Io comunque dopo tanti anni faccio ancora fatica a scegliere il suo disco che preferisco... di sicuro non i primi tre (godibili e melodiosi ma non ancora da pelle d'oca per me), non Regeneration (c'è troppo Godrich dietro che lo snatura un po' ma quant'è bello cavolo) e non l'ultimo (impeccabile a cui è mancato un po' l'effetto sorpresa)... me ne restano quattro, quello più romantico, quello in abito da sera, quello più sontuoso e quello più dissacrante. Tendo sempre verso l'ultimo ma senza mai troppa sicurezza.

Su tutti Absent Friends e Casanova :3

Comunque ha già iniziato a suonare qualche nuovo pezzo.

Bellissima questa To The Rescue

Qui c'è tutto il concerto da cui è tratta e ce ne sono altre 3 nuove

Su tutti Absent Friends 

come nick mi piaceva...

(e non sapevo di)

Comunque ha già iniziato a suonare qualche nuovo pezzo.

Bellissima questa To The Rescue

 

 

 

Qui c'è tutto il concerto da cui è tratta e ce ne sono altre 3 nuove

Ho ascoltato tutto il concerto e, pur essendo Neil Hannon il mio cantautore preferito, non c'è da aspettarsi molto da questo nuovo disco.

Arrangiamenti rabberciati, band che suona così e così, la forma vocale discutibile... fa il gigione perché ha mestiere e sa che questo vuole il pubblico...

Aspetto di sentire il disco con i brani prodotti a dovere. Per il momento, sono un po' deluso. Spero di ricredermi.

Sembrano le considerazioni che feci all'uscita di Bang Goes The Knighthood... poi dopo una settimana me ne innamorai

Ma me lo auguro guarda!

il concerto non l'ho ascoltato, ma la canzone non mi dice troppo (bang goes the knighthood m'era piaciuto parecchio).

Catherine The Great:

http://www.thelineof...erine-the-great

Madonna Neil. Sempre e soltanto qualità  .

Mi spiace, questa volta la parte migliore è lo special strumentale in cui non canta. Il brutto di questo genere è che, viaggiando sempre sul confine tra il banale e il classico, a volte si scavalla nel banale con facilità.

E il video, mamma santa   

Io l'ho trovata pucciosissima sin dal primo ascolto... certo è un ritorno ancora più marcato dalla parti di Promenade e Casanova (che non mi fanno impazzire del tutto), ma aspetto di sentire tutto l'album.

Piuttosto, leggo che la prima traccia del nuovo album è Napoleon Complex... ma non era una delle bonus track elettroniche del disco precedente?

Io l'ho trovata pucciosissima sin dal primo ascolto... certo è un ritorno ancora più marcato dalla parti di Promenade e Casanova (che non mi fanno impazzire del tutto), ma aspetto di sentire tutto l'album.

 

Piuttosto, leggo che la prima traccia del nuovo album è Napoleon Complex... ma non era una delle bonus track elettroniche del disco precedente?

Sì, sempre che sia la stessa (il titolo non è propriamente comune, comunque )

Concordo pure sull'andarci coi piedi di piombo nell'allargare i discorsi sul singolo a quelli del disco: At the indie disco non rappresentava per nulla Bang goes the knighthood, e così Viva Lady per Victory for the comic muse.

Mmmm io non noto grosse differenze dalla vocalità che aveva già nel precedente album (o almeno in quelle canzoni "poco profonde" come questa).

 

Piuttosto, leggo che la prima traccia del nuovo album è Napoleon Complex... ma non era una delle bonus track elettroniche del disco precedente?

Sì, sempre che sia la stessa (il titolo non è propriamente comune, comunque )

Magari si tratta di un rielaborazione... ieri l'ho riascoltata ed è l'unica non elettronica delle 4 bonus-track, l'unica canzone classica diciamo però suona effettivamente come una demo e non ha un vero e proprio ritornello. Non era affatto male comunque e potrebbe averla "completata".

Non c'entra col nuovo disco ma va messa lo stesso:
 
http://www.bbc.co.uk...rammes/p042yt2x

Ma ho bevuto io, o da qualche parte ho effettivamente letto che faranno una cover di Station to Station? Non vedo l'ora, in caso.

Comunque per me Catherine The Great è ampiamente promossa. Sarà anche un pezzo col pilota automatico ma, come diceva il saggio, piacere al cazzo.

So che stasera partecipano a un omaggio a Bowie, della cover però non ho sentito nulla.

Ma ho bevuto io, o da qualche parte ho effettivamente letto che faranno una cover di Station to Station? Non vedo l'ora, in caso.

Si trova. Non in grandissima qualità ma si trova.

(Napoleon complex è stata riarrangiata, così è molto più figa)

E aggiungerei che il primo Hannon era anche un interprete d'eccezione, una voce di velluto.

Fino a 3.12 almeno.

Rock Napoleonico.

Esulta al gol di Florenzi? 

ha un nonsoche di fox la testa parlante ultimamente (hannonnon florenzee).

Secondo (bellissimo) singolo, How can you leave me on my own.

http://youtu.be/Ehxil2jZiok

Mi ha ricordato "Partigiano reggiano" di Zucchero. 

Avrà pure lui le rate del mutuo da pagare

Ah se lo fa con questa, lo sfrattano domattina.

Che dirti, è il solito cazzaro di sempre ma vorrà pur farsi trasmettere dalle radio. Questa l'ho trovata gradevole, ma molto ripetitiva sia nel testo che nella musica. Noto un certo desiderio di colpire magari anche fette di pubblico non sue ("At the indie disco" già andava in quella direzione ma qui è più sfacciato imho). Ci sta tutta eh... è sempre tra i miei autori preferiti... d'altronde non si possono mica scrivere 20 "National Express" 

Ho sempre preferito il Neil Hannono melodrammatico a quello guascone, quindi stando ai due pezzi sinora rilasciati so già che a questo giro difficilmente pubblicherà il mio album preferito però niente da dire, un pezzo davvero molto godibile e che si appiccica subito in testa.

A mio parere non mira a conquistare nuovo pubblico ma anzi a recuperare proprio quello degli anni 90 (quando era appunto un personaggio molto più simpaticone) che era sicuramente più numeroso rispetto a quelle degli ultimi anni, quando è diventato forse eccessivamente colto per le masse (britanniche). C'aveva già provato con l'ultimo album ma forse era ancora troppo raffinato per fare breccia, stavolta mi sembra decisamente più immediato.

Sì floods, confermo.

Foreverland sta un po' sul confine tra Bang goes the knighthood e alcuni brani di Casanova, nonostante gli arrangiamenti orchestrali che rimandano più ai dischi di un decennio fa. Per me ormai Hannon fa semplicemente ciò che lo diverte: ha messo insieme due album sul cricket con un irlandese che vende perfino meno di lui, s'è fatto un'opera su roba di chiesa, un musical... e qua riprende in mano la sua creatura e canzoni tradizionali, quasi tutte brevi e leggere (Catherine the great, Funny peculiar, Napoleon complex, A desperate man). L'unico momento che potrebbe stare in Absent friends (per capirci) è To the rescue, che stende al primo ascolto come una Sticks and stones. Ballate ce ne sono, ma meno tirate e più sbrigative (la title track, I joined the foreign legion), come appunto in Bang goes the knighthood.

L'impressione mia è che abbia fatto un disco che piaccia principalmente a lui, tanto che lo taglia in due con How can you leave on my own che non c'entra nulla con tutto il resto  (e cita tantissimo gli ELO come nell'ultimo Duckworth Lewis Method) e lo chiude con un brano di una felicità spaventosa come The one who loves you.

E aggiungerei che il primo Hannon era anche un interprete d'eccezione, una voce di velluto.

Brava signora!!!

Così a caldo mi viene da dire che è un disco che non aggiunge molto a quanto fatto in precedenza, è un tipico disco alla Divine Comedy. Ma è l'ennesimo bel disco, elegante ma divertente al punto giusto, scherzoso senza essere stucchevole (come per me lo erano stati i due sul cricket)... mi è parso un disco che trasmette serenità.

Se proprio devo trovargli un difetto è che stavolta manca la ballatona melò e cinematografica (per interdeci alla The Plough, alla Our Mutual Friend, alla Masterminf o Down In The Street Below).

Ne parlavo con An Absent Friend (chi meglio di lui ) e abbiam detto praticamente le stesse cose. Anche lui alla fine, dopo più di 20 anni di carriera, una discografia invidiabile con un paio di capolavori (che poi variano a seconda di chi lo dice, ma sempre un paio restano), ha ormai poco da dimostrare e vanno benissimo anche dischi ben più che dignitosi come questo.

Certo, se poi tra 2-3 anni vuole farsi un 1.Outside, io son pronto a stappare lo spumante

Comunque sì To The Rescue è proprio

Così a caldo mi viene da dire che è un disco che non aggiunge molto a quanto fatto in precedenza, è un tipico disco alla Divine Comedy. Ma è l'ennesimo bel disco, elegante ma divertente al punto giusto, scherzoso senza essere stucchevole (come per me lo erano stati i due sul cricket)... mi è parso un disco che trasmette serenità.

Se proprio devo trovargli un difetto è che stavolta manca la ballatona melò e cinematografica (per interdeci alla The Plough, alla Our Mutual Friend, alla Masterminf o Down In The Street Below).

Esattamente quel che penso io, parola per parola. E anche io preferisco Hannon quando è più struggente e melodrammatico piuttosto che spensierato.
Però si tratta di un bel disco, avercene. Almeno tre tracce le so già a memoria.

Brava signora!!!

in quanto lady of a certain age è anche un dovere morale