Ne risultano vivide miniature tra pastorale e barocco, tra spunti orchestrali e placide texture prossime all'ambient, benché in prevalenza caratterizzate da un'aura fragile e sottilmente malinconica, appena scossa e dispersa dai passaggi nei quali l'impianto ritmico tende a farsi soverchiante (si veda in particolare l'arabeggiante "Oarsmen's Lament").
"The Edge Blown Aerophone" non è tuttavia solo un album di arrangiamenti variopinti, costruiti intorno a uno scheletro di sonorità liquide, ben prossime a quell'estetica vittoriana che non a caso tanto affascinano Glen Johnson, uno dei tre mentori dell'etichetta-culto che pubblica l'opera in quattrocento copie, come sempre deliziosamente confezionate. La centralità del flauto c'è e si sente, fin dal placido incipit di "It's Too Steep A Climb (For A Really Cheap Horse)" - in seguito svolta in scatenata danza fiorita - e dalle ambientazioni avvolgenti e trasognate di "Crooked Men Of Pershore".
Recensione di Raffaello Russo
Album veramente molto piacevole ed originale aggiungerei. Io personalmente avrei dato anche un bel 7.
Crooked Men Of Pershore, 'As Soon As Dawn With Her Rose Tinted Hands Had Lit The East, già da sole lo meriterebbero ! Album capace di dipingere la lentezza di un tipico pomeriggio torrido di luglio visto dall'ombra di un bel salice in un acquerello dai tratti sfumati ed impressionisti fino a quando, una simpatica adolescente con un buffo ombrello arancione (forse, chissà, di carta di riso e canna di bambù) non s'incammina per le strade verso la sera !
Estremamente interessante anche il remix PUFF ! La Second Language sarà anche un pò artigianale, ma assicuro estremamente affidabile (e di valore): 3 giorni lavorativi... ed avevo il CD in mano !