Sessantotto: opinioni a confronto
#1
Inviato 25 giugno 2010 - 11:14
#2
Inviato 03 dicembre 2010 - 23:39
#3
Inviato 16 febbraio 2011 - 18:37
#4
Inviato 16 febbraio 2011 - 21:35
Riprendo questo thread rimasto stranamente immacolato, per porre il seguente interrogativo (retorico): ma quanto fanno schifo gli ex-sessantottini rinnegati che ora ne dicono tutto il male possibile, ma segretamente disprezzano le nuove generazioni ritenendosi depositari dell'unico vero '68? Io li disprezzo profondamente, e stasera ne ho visto uno, con le sembianze deformi di Maria Giovanna Maglie. Questa ripugnante balena si è permessa non solo di insultare tutti quelli che parteciparono al '68 in buona fede, ma anche di snobbare come "parodia" ogni forma di contestazione attuale. Lei, che fu costretta a dimittersi per lo scandalo dei rimborsi spese Rai... E quanti ce ne sono! Semmai, il vero danno del '68 è aver partorito questa gente.
Come ti capisco, io trovo irritanti quasi tutti gli ex 68ini, li conosco soprattutto come genitori della mia generazione (ma non i miei, che non lo sono stati). Odio il modo in cui sentono di essere stati "la meglio gioventù" e come si vantano delle loro conquiste e del loro impegno. Mi domando perché allora una volta che sono diventati da giovani ribelli a padri non abbiano saputo costruire una società coerente con i propri ideali.
Io li ho studiati soprattutto come fenomeno sociale gli anni '60, in particolare come anni della nascita della "gioventù" in USA. Il boom economico è la chiave di tutto: più giovani potevano permettersi di studiare, di andare all'università, di consumare, di avere tempo libero e frequentare punti di aggregazione. Secondo me il mito del '68 è legato al mito del giovanilismo ribelle, in realtà il progresso sociale era inevitabile, perché c'era più benessere, più prodotti da acquistare, più richezza da spendere, tutti dovevano diventare uguali davanti al consumo.
Il '68 ha i suoi pregi, ha un potere simbolico fortissimo e ha prodotto un cambiamento nella cultura, ma io non credo che se quegli studenti fossero studenti oggi sarebbero diversi dalle presenti generazioni, è il mondo che è cambiato. Anche il fatto di essere genitori "anti-autoritari" secondo me ha creato molti figli fragili e viziati, impreparati ad affrontare la dura realtà presente. Ho la sensazione che la ribellione alla generazione "autoritaria" dei genitori - una generazione che ha conosciuto la povertà e la guerra e ha saputo offrire qualcosa di diverso ai figli - abbia fatto più danni che altro, interrompendo il dialogo tra un presente così pieno di incertezza e un passato ancora vicino e pieno di insegnamenti.
#5
Inviato 16 febbraio 2011 - 22:34
Anche il fatto di essere genitori "anti-autoritari" secondo me ha creato molti figli fragili e viziati, impreparati ad affrontare la dura realtà presente. Ho la sensazione che la ribellione alla generazione "autoritaria" dei genitori - una generazione che ha conosciuto la povertà e la guerra e ha saputo offrire qualcosa di diverso ai figli - abbia fatto più danni che altro, interrompendo il dialogo tra un presente così pieno di incertezza e un passato ancora vicino e pieno di insegnamenti.
Quant'è vero, e quanto dobbiamo ai pre sessantottini...
#6
Inviato 17 febbraio 2011 - 07:06
Quant'è vero, e quanto dobbiamo ai pre sessantottini...
Anche il fatto di essere genitori "anti-autoritari" secondo me ha creato molti figli fragili e viziati, impreparati ad affrontare la dura realtà presente. Ho la sensazione che la ribellione alla generazione "autoritaria" dei genitori - una generazione che ha conosciuto la povertà e la guerra e ha saputo offrire qualcosa di diverso ai figli - abbia fatto più danni che altro, interrompendo il dialogo tra un presente così pieno di incertezza e un passato ancora vicino e pieno di insegnamenti.
una delle più imperdonabili e irrimediabili cazzate perpetrate dai sessantottini diventati genitori è stata quella di creare la perniciosa e diseducativa figura del "genitore amico".
sarà un caso ma tra le persone che conosco quelli con i figli più smidollati e coglioni sono proprio i genitori che non hanno mai rifilato un salutare calcio nel sottocoda (anche simbolico, eh...) alla propria prole.
amico 'sto cazzo!
ciao.
#7
Inviato 17 febbraio 2011 - 08:11
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