A Yakutsk (Siberia) sono scesi in strada a protestare a -51°C:
Inviato 25 gennaio 2021 - 14:21
The New Face of Russian Protests
Saturday’s protests were undeniably anti-regime, anti-elite, and anti-corruption, but not necessarily liberal, pro-Western, and pro-democracy. It’s not surprising that such protests frighten not only the authorities, but also successful members of society: even those who don’t consider themselves supporters of the regime.
Saturday’s protests were also noticeable for the lack of humorous slogans and placards in comparison with previous Russian protests ... The protesters were very serious, even gloomy. The slogans lacked the usual appeals to the law, democracy, and the constitution ... It was a march against those in power, prompted not by electoral fraud or a town-planning mistake, but by the attempted murder and subsequent arrest of an opposition activist who had declared war on the regime.
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
Inviato 15 febbraio 2021 - 11:25
EU foreign policy RIP
Josep Borrell’s trip to Russia marked the end of Europe’s geopolitical ambitions.
In what is being called “the humiliation” in Europe’s capitals, EU foreign policy chief Josep Borrell stood silent in Moscow last Friday as Foreign Minister Sergey Lavrov dismissed the EU as an “unreliable partner” during a joint appearance on live television. The only response Borrell managed to muster to Lavrov’s lengthy diatribe was a pained grin.
...
The EU has always worked best when it sticks to what it knows, like regulation, trade and doling out subsidies across the bloc. High-stakes diplomacy has never been and — as Borrell proved — never will be the EU’s strong suit for the simple reason that there is no consensus within the 27-member bloc on foreign policy.
Whether the issue is Russia or Turkey, China or even the U.S., negotiating a coherent position within the EU is next to impossible; not for reasons of party ideology, but because national interests often diverge.
Borrell’s real crime was to let the mask drop on the EU’s powerlessness. Critics had been saying for weeks that he shouldn’t make the trip, especially on the heels of the Kremlin’s imprisonment of opposition leader Alexei Navalny and its crackdown on protesters. The Russians would use the trip for their own propaganda, they warned. Borrell went anyway, making tired arguments about the merits of “dialogue” with adversaries.
...
At the end of the day, most EU members are content to maintain the comfortable postwar arrangement of relying on the U.S. for security and their own governments for foreign policy.
https://www.politico...ign-policy-rip/
ma anche
https://carnegieeuro...giceurope/83841
Inviato 15 febbraio 2021 - 12:12
Li avevo letti entrambi, ottimo soprattutto il secondo. Magari i toni del primo sono un filo esagerati (bisogna separare gli errori specifici di Borrell dai limiti strutturali), ma capisco che devi pur sempre convincere la gente a leggerti. Purtroppo anche il post-Merkel non promette nulla di buono.
La questione dell'autonomia strategica europea è giusta e comprensibile, soprattutto visto l'ormai conclamato sganciamento americano dall'Europa e il pivot sull'Indo-Pacifico. Tuttavia ogni strategia ha bisogno di obiettivi chiari e definiti. In UE l'unica agenda comprensibile e di spessore regionale che vedo è quella tedesca: buoni rapporti con la Cina per garantire corsia preferenziale al più grande mercato automotive al mondo, tolleranza della deriva autoritaria dell'Ungheria (e della Polonia di riflesso) per gli interessi di quello stesso settore nel paese, relazioni con la Russia all'insegna dei Putin-Versteher per garantirsi il gas russo. Ci possiamo mettere pure i pagamenti a Erdogan per evitarsi i migranti.
E ok, sono tutte scelte comprensibili, se non vogliamo fare i moralisti, che è quello che poi facciamo come UE - cosa che a sua volta ci rende un filo ridicoli all'occhio di attori realisti come Mosca.
Ciò che manca davvero però sono iniziative concrete per "isolare" l'Unione dalle inevitabili infiltrazioni che questi questi attori iniettano nel tessuto socio-politico europeo. Manca il cordone sanitario. Come ti proteggi dalle inevitabili pressioni cinesi [leggi: "approccio onnicomprensivo alla sicurezza nazionale"] una volta che la tua economia è legata a doppio filo? Fino a che punto le politiche cinesi in Africa sono in sinergia con gli interessi degli stati europei? Come fare in modo che la corruzione sistemica russa non contagi i gangli vitali dell'Unione? Come fare uno screening efficace del finanziamento e supporto russo ai partiti e movimenti di estrema sinistra e soprattutto estrema destra in Europa, visto che il paese ha un interesse in una "destabilizzazione a bassa frequenza" della UE che è inscindibile dalla concezione e pratica della propria sicurezza nazionale? Come difendersi dall'espansionismo turco nel Mediterraneo? E poi, bisogna lasciare campo libero a Russia e Turchia in Libia? Con quali conseguenze?
Negli ultimi anni si è cominciato ci si è cominciati a farsi queste domande, ma la verità è che la UE e la Germania in testa continuano a pensare di vivere in un mondo kantiano quando progressivamente a partire dal 2008 si sta tornando ad un'era hobbesiana.
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
Inviato 15 febbraio 2021 - 23:31
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
Inviato 25 aprile 2021 - 08:40
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
Inviato 24 maggio 2021 - 18:00
Inviato 24 maggio 2021 - 18:29
Inviato 24 maggio 2021 - 18:48
Scusate ma cosa vi state aspettando esattamente, i carri armati? c'e' il summit dei leader europei stasera per decidere le ritorsioni. Si parla di rendere tutti gli aeroporti europei interdetti alla compagnia aerea di stato bielorussa, oltre ovviamente a dichiarare lo spazio aereo bielorusso una no-fly zone (tanto lo e' gia' de facto). Parleranno anche di sanzioni economiche, ma considerato che l'UE non e' il partner commerciale principale non si potra' fare tanto piu' di quanto si fa' gia'. Questo per quanto riguarda le misure pubbliche, poi in privato magari si avra' una purga di tutti i sospetti agenti russi/bielorussi che scorrazzano per l'UE - non ne ho idea.
La cosa interessante e' che il terzo partner commerciale della Bielorussia in termini di export e' il Regno Unito, magari e' Boris che deve dire qualcosa invece?
Inviato 24 maggio 2021 - 19:49
Il Regno Unito pero' ha gia' ordinato la chiusura dello spazio aereo bielorusso alle linee aeree nazionali, revocato i permessi a Belavia e applicato sanzioni a vari ufficiali bielorussi. Dubito pero' che una mossa cosi' rischiosa sia stata decisa senza il benestare russo pero'.
Considerato che e' una linea aerea irlandese e un aereo immatricolato in Polonia non ci sono gli estremi perche' la NATO si consulti?
Sicuramente alcune norme ICAO sono state violate, ma non so bene che poteri di sanzione abbia (poi non mi fa sperare visto che il segretario generale e' la solita stooge di Pechino come dimostrato lo scorso anno in piena pandemia).
Inviato 25 maggio 2021 - 09:54
ryanair continua a passarci di sopra tranquillamente(per risparmiare carburante immagino)
Inviato 25 maggio 2021 - 10:15
certo che quel cheap-ass di dissidente deve prendere proprio Ryanair per spostarsi..
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
Inviato 25 maggio 2021 - 10:24
POPOLARE
ryanair continua a passarci di sopra tranquillamente(per risparmiare carburante immagino)
Inviato 27 maggio 2021 - 11:18
Ah comunque la Russia come ritorsione ha già chiuso lo spazio aereo a un volo Air France CDG-Mosca che avrebbe aggirato lo spazio aereo bielorusso (secondo le nuove regole). Il volo è stato cancellato.
Edit: anche un Austrian Airlines ieri - https://www.dw.com/e...pace/a-57690737
Inviato 16 giugno 2021 - 02:48
Come Putin interagisce con i politici esteri:
https://www.axios.co...c7ec9abb34.html
The Russian is famous for trying to assert his authority by showing up late and then airing his nation's grievances. Biden has been counseled not to fall for Putin's trap.
During my time in government, we made four trips to Moscow and one to Sochi, Russia, meeting with Putin repeatedly. The last was emblematic of the rest: Putin kept Kerry waiting for hours, finally calling him to the Kremlin at 10 p.m.
Inviato 17 settembre 2021 - 10:08
Ma cos
Di sosia e replicanti, mascara e pistole, potrebbe essere presto piena la Duma di Stato russa dopo le prossime elezioni parlamentari che si terranno da venerdì a domenica prossima nella Federazione. Non uno, ma tre, sono i candidati di nome Boris Vishnevsky - con capelli e barba tagliati nello stesso modo e dello stesso colore - in corsa elettorale a San Pietroburgo. L’unica cosa che li contraddistingue è il patronimico: Lazarevich è quello del candidato del partito Yabloko, un oppositore contro cui il Cremlino ha schierato due cloni che hanno cambiato acconciature, nome e cognome solo per confondere gli elettori che vedranno una troika di facce identiche sulla scheda il giorno del voto. Uno dei tre falsi Vishnevsky, fino a poco tempo fa, si chiamava Viktor Bykov e la sua foto da deputato sul sito del comune pietroburghese mostra quanto fosse diverso il suo vecchio look, ha denunciato il “vero” Boris.
Inviato 17 settembre 2021 - 10:34
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
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Inviato 09 novembre 2021 - 16:18
Sembra sicuro che la Bielorussia abbia fatto arrivare siriani,afgani e rifugiati con voli di stato e li ha mandati al confine della Polonia
aiutandoli a superare le barriere messe su dai polacchi,naturalmente non per aiutare poveracci ma per mettere in difficoltà
l'unione europea ben sapendo che è un nervo scoperto.
Dopo Erdogan e i marocchini contro la Spagna i vari dittatori hanno ben capito dove colpire l'unione europea che come al solito
si farà ricattare .
In tutto questo ci sono già 9 morti ma sono dati che sono difficili da verificare ma di sicuro sottostimano il dramma di rifugiati mandati in una foresta al gelo.
Inviato 12 novembre 2021 - 16:21
Inviato 12 novembre 2021 - 17:26
Inviato 12 novembre 2021 - 17:37
Inviato 12 novembre 2021 - 18:32
Inviato 12 novembre 2021 - 21:09
tipico ragionamento che farebbe chiunque vede davanti al proprio balcone un essere umano al gelo a morire di fame.
www.crm-music.com
Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
Inviato 16 novembre 2021 - 17:02
la Russia che fa cose, nell'ultima settimana:
- Lavrov suggerisce alla UE di pagare Lukašėnka per tenersi i migranti come già si fa con Erdogan.
- Il procuratore generale chiede lo scioglimento dell'ONG Memorial per violazione della legge sugli agenti stranieri.
- Un missile russo disintegra un vecchio satellite spia inducendo l'equipaggio della ISS ad infilarsi nelle capsule per precauzione, russi inclusi.
Inviato 23 novembre 2021 - 03:51
intervista scoppiettante a Lukashenka
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
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Inviato 24 novembre 2021 - 12:19
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Inviato 26 novembre 2021 - 07:05
Timothy Snyder sul prossimo scioglimento forzato di Memorial.
Memorial: The attack on human rights in Russia reveals the liberating power of history
By the logic of political tribalism, the Putin regime treats Memorial as an enemy. Putin has a hard time telling a story about Russia's future, so he resorts to myths of the past. History is troubling, so best to stick to a simple myth, in which all Soviet policies were somehow justified and all Russians were innocent.
Putin has not figured out what that story is, but he does understand that facts get in the way, as do people with the courage to pursue them. So long as he has no rivals in telling the story, he can imagine that he controls the past, and thus the present. And so the very Russians who take risks so that Russians can know Russian history are categorized as "foreign agents."
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
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Inviato 01 dicembre 2021 - 11:26
Cosa aspetta l'Unione Europea a escludere non solo l'Ungheria ma anche la Polonia?
Il governo avrà accesso a tutti i dati personali dei cittadini e potrà perseguitarli. Varsavia si prepara anche a bandire del tutto l’interruzione di gravidanza criminalizzando le donne: potranno essere punite con 25 anni di carcere per aborto e 5 anni per aborto spontaneo.
“Potranno sorvegliare le donne per capire se vogliono abortire o prendere la pillola del giorno dopo, perseguitare le famiglie arcobaleno, strappare i figli alle persone Lgbtq+, impedire divorzi. Stanno chiudendo il cerchio”. Marta Lempart, madre delle piazze polacche che protestano da anni per i diritti delle donne, delle minoranze e della comunità Lgbtq+, cofondatrice dello “Sciopero delle donne”, è di nuovo in strada. La raggiungiamo al telefono: da giorni sta manifestando davanti al quartier generale di “Diritto e giustizia” (Pis), il partito al governo, contro due leggi abominevoli che stanno per essere approvate dal Parlamento.
La Polonia sta compiendo un altro deciso passo verso un Grande fratello medievale, verso un regime autoritario e pervasivo che spazzerà via ogni legge sulla privacy e rintraccerà donne in procinto di abortire o coppie in crisi o famiglie arcobaleno con la dichiarata intenzione di ristabilire un ordine sociale feudale, da “Racconto dell’Ancella”. Il Parlamento sta approvando la creazione dell’”Istituto per la famiglia e la demografia” che avrà lo scopo ufficiale di scoraggiare divorzi, impedire aborti e disgregare le famiglie arcobaleno.
Una legge che, quando sarà approvata definitivamente dal Senato (probabilmente a metà dicembre), introdurrà da gennaio una sorta di “superprocuratore” che avrà accesso a tutti i dati personali dei cittadini e potrà perseguitarli. Un abominio, in un continente che ha sconfitto due volte regimi totalitari che aspiravano al controllo totale dei cittadini e alla repressione delle minoranze e degli oppositori. E che vanta oggi le norme più all’avanguardia nel mondo per la protezione dei dati personali.
Le nuove norme spazzerebbero via le rarissime eccezioni ancora valide in Polonia per l’interruzione di gravidanza. In futuro le donne non potrebbero neanche abortire in caso di stupro, incesto o se la vita della donna fosse a rischio. “Il modello è il Salvador”, commenta Donadio, uno dei Paesi più retrogradi al mondo nei diritti delle donne.
Quella del governo di Mateusz Morawiecki è una nuova, palese sfida a Bruxelles. Soprattutto la legge sull’Istituto per la Famiglia e la Demografia: il presidente sarà il cattolico fondamentalista Bartlomiej Wroblewski, vicino alla fondazione ultrareligiosa Ordo Iuris, autore in passato della famosa mozione anti-abortista alla Corte costituzionale che ha prodotto, di fatto, il bando delle interruzioni di gravidanza che vige oggi in Polonia. L’aspetto più incredibile è che a Wroblewski saranno affidati poteri da magistrato, potrà partecipare ai processi per aborto, divorzio o nelle udienze sulle famiglie Lgbtq+ nella veste di procuratore.
Una nuova, palese violazione dell’indipendenza della giustizia. Violazioni simili stanno già costando multe salate alla Polonia, che da mesi rimanda l’abolizione della Camera disciplinare dei giudici, l’"Inquisizione" dei togati che le istituzioni europee hanno chiesto ripetutamente, anche attraverso sentenze della Corte di Giustizia Ue, di sciogliere.
L’Istituto della Famiglia e Demografia è una sorta di Superprocura che avrà il potere di dare la caccia a donne e minoranze. In più, ci spiega Marta Lempart, “l’Istituto avrà accesso a tutti i dati personali dei cittadini mai raccolti dallo Stato polacco: dati medici, anagrafici, civili e penali, i dati scolastici, tutto”. Per Lempart, vittima a sua volta di una kafkiana persecuzione legale - sta subendo 83 processi, uno dei quali potrebbe mandarla in carcere per otto anni - “è un nuovo, micidiale attacco alle donne, alle minoranze, agli oppositori, alle persone Lgbtq+. L’Europa non può più stare con le mani in mano, deve agire. Queste leggi sono una provocazione, uno schiaffo in faccia anche all’Unione europea”.
Inviato 03 dicembre 2021 - 03:07
POPOLARE
Con tracotante sicumera ho deciso di evitarvi l'umiliazione di informarvi fra qualche settimana/mese su Open (da un'idea di Enrico Mentana©) o HuffPost Italia o Molinari & Co, su cosa sta succedendo/succederà in Ucraina e Russia.
1) Cosa c'è di diverso dal passato. Il dispiegamento delle forze russe di terra dal build-up di aprile, a Zapad 2021, fino ad oggi rivela un piano coerente e di medio periodo per ammassare truppe nel distretto militare occidentale. Ci sono stati focus group e sondaggi fatti dal governo e somministrati alla popolazione russa sulla possibilità di una guerra in Ucraina. Si nota una certa consolidazione del tono e dei messaggi sull'Ucraina sia parte del governo che dei media di stato dall'inizio dell'anno.Questa esatta disposizione delle truppe non era mai avvenuta dal 2015 ad adesso.
Tutto ciò non punta ad un'imminente invasione, anche perché avrebbe luogo inverno, ma alla reale possibilità che una guerra cominci a fine stagione o inizio primavera. In altre parole, da una prospettiva tattica, se sei il Cremlino e vuoi iniziare una guerra, che sarà combattuta in Ucraina orientale (a ovest del Dnepr), ti devi muovere esattamente in questo modo. Il che non vuol dire che una guerra ci sarà, ma vuol dire che un'invasione militare diventa una realistica opzione in un ventaglio di scelte a disposizione del Cremlino.
2) Il Cremlino vuole ottenere due risultati: la ratificazione degli accordi noti come "Minsk II" da parte della Rada ucraina, e la fine della cooperazione militare euro-americana con Kiev. Questi sono due prerequisiti per tornare a quello che per il Cremlino è l'obiettivo ultimo: lo status quo pre-EuroMaidan.
Partiamo da Minsk II. Trattasi di un protocollo complesso, ma il succo è la reintegrazione degli stati fantoccio di Luhansk e Donetsk nell'Ucraina come regioni a statuto speciale, di fatto largamente indipendenti, ma comunque capaci di influenzare Rada e elezioni presidenziali. Il problema è che l'opinione pubblica ucraina è largamente contraria a Minsk II. Ratificare gli accordi sarebbe un suicidio politico per qualunque forza voglia governare il paese, non solo per Zelensky. Sembra abbastanza chiaro che a Mosca non riescono a capire queste dinamiche socio-politiche abbastanza basiche per cui se fai qualcosa che i tuoi elettori non vogliono, poi al giro successivo non vieni eletto.
Passiamo alla questione della cooperazione militare. Al momento non ci sono truppe o tantomeno missili NATO in Ucraina, nonostante ciò che dice la propaganda estera russa e che si può leggere sui commenti degli utenti italiani nei social media. Piuttosto ci sono piccole, per dimensioni, missioni americane, britanniche e canadesi con compiti di addestramento, e c'è l'acquisto sistematico di sistemi d'arma missilistici americani (e turchi) da parte dell'Ucraina. Questi sviluppi per Mosca sono comunque inaccettabili perché vengono percepiti come un'ammissione di fatto del paese nell'orbita NATO, pur senza le garanzie dell'articolo 5.
3) Una buona domanda da farsi è perché gli Stati Uniti e l'Europa si sono infilati in una situazione che si può definire come defense cooperation creep. Nel 2008, un mondo fa, con la Dichiarazione di Bucarest la NATO lasciò aperta la porta per un'entrata di Tbilisi e Kiev nell'allenza (NATO welcomes Ukraine’s and Georgia’s Euro-Atlantic aspirations for membership in NATO. We agreed today that these countries will become members of NATO), senza tuttavia dare a questi paesi un MAP (Membership Action Plan).
Nel 2021, né Washington né soprattutto i membri europei UE vogliono l'Ucraina nella NATO, un'aspirazione che invece è diffusa invece nell'arco politico ucraino. Allo stesso tempo, da entrambe le parti dell'Atlantico, anche se personalmente avrei qualche dubbio sulla Francia, rimane il rifiuto di lasciare l'Ucraina a sé stessa. Le ragioni sono varie: status, proiezioni dell'impatto di un "ritiro" sulla percezione della NATO e dei suo membri, considerazioni di carattere strettamente geopolitico, il calcolo che il lungo periodo gioca a favore dell'Occidente (Incertezza post-Putin, futura minore dipendenza europea dal gas russo, outlook economico della Russia).
La soluzione, che per me è emersa in maniera organica e non strategica, è quella di usare la cooperazione nella difesa, insieme alla minaccia di ulteriori sanzioni, come strumento soft di deterrenza contro la Russia.
Il problema è questi strumenti di deterrenza non sono ritenuti credibili dal Cremlino. Come dice Luttwak in La grande strategia dell'impero romano: "the logic of strategy ... is always and everywhere paradoxical, and as such is diametrically opposed to the commonsense, linear logic of everyday life." Una deterrenza debole e non credibile diventa un invito piuttosto che uno strumento di dissuasione; la volontà di evitare un conflitto a tutti i costi può invece portare inevitabilmente al conflitto, etc.
4) Perché adesso e non l'anno scorso o nel 2019? La pandemia, l'impatto e difficoltà della transizione energetica nella UE, l'interregno elettorale franco-tedesco, le difficoltà dell'amministrazione Biden. Ma soprattutto la percezione, menzionata precedentemente, che il lungo periodo giochi a favore di Ucraina e NATO invece che di Mosca.
Ma ancora più in profondità: perché? OK la geopolitica, ma ci sono motivi piu profondi, perché di carattere identitario, che sono i più importanti in quanto condivisi da Putin stesso. E ovviamente, essendo la Russia uno stato autocratico, lo stato è piu soggetto ai desiderata del suo presidente rispetto ad altri sistemi politici, contro i quali non ha contrappesi istituzionali.
Putin fa parte di una generazione che, a differenza di quelle più giovani, identifica l'Ucraina con la Russia. Non si tratta di nostalgia post-sovietica, quanto piuttosto di una mentalità/approccio che vede nell'URSS una delle molteplici incarnazioni di un ur-impero russo. Alla base di questa visione vi è ovviamente una negazione dell'identità nazionale ucraina - considerata invece come un'identità sub-nazionale russa, legata all'identificazione dell'etnogenesi del popolo russo e del nucleo storico del suo stato nel Rus' di Kiev, lo stato vichingo (variago) fondato nella metà del nono secolo. Che queste idee siano realmente importanti per Putin si può evincere dal saggio, scritto di suo pugno e pubblicato a luglio: "Sull'unità storica di ucraini e russi".
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
Inviato 12 dicembre 2021 - 10:56
Inviato 12 dicembre 2021 - 11:19
Inviato 12 dicembre 2021 - 12:37
Inviato 12 dicembre 2021 - 13:01
Vedo che continui ad equiparare le colpe dell'agente che sta dietro a questo disastro umanitario e i suoi bersagli.
Quello che dici non ha senso. Questi non sono migranti che vogliono entrare in Europa attraversando la Bielorussia come erano i siriani del 2015 che Erdogan usava come arma/collaterale. Sono iracheni e siriani che Lukashenka ha intenzionalmente attirato in Bielorussia aprendo momentaneamente il confine e usando la linea aerea di bandiera, assieme ad altre compagnie di stati criminali come la Siria. E lo ha fatto per poi riversarli contro Lituania e Polonia, chiudere il confine alle loro spalle e assicurarsi che fosse un disastro. Un disastro da filmare per le telecamere di RT, Sputnik e gli altri organi di stampa semi-ufficiale russa tanto amati dalle quinte colonne occidentali e gli utili idioti di ambo le parti estreme dello spettro politico.
Diplomazia? Le sanzioni aggiuntive sono state ufficializzate, colpendo praticamente ogni linea aerea coinvolta e persino l'hotel di Minsk che ospitava temporaneamente i migranti. Trattare con Lukashenko e' fuori discussione, e' una gara in cui perde chi chiude gli occhi per primo e venire a compromessi significa ammettere che la sua forma di guerra asimmetrica funziona (questo arresta gente e la tortura senza processo, ricordiamo), stesso discorso della hostage diplomacy di Teheran.
E poi che altro, visto che una volta che dimostri che il metodo funziona lo ripetera' ad libitum?
Inviato 12 dicembre 2021 - 16:24
Inviato 12 dicembre 2021 - 17:37
Quanta malafede. Sempre colpa dell'Europa o dello stato di confine di turno e della 'retorica della socurezza', come se aprire il confine fosse una misura anche solo vagamente realistica da cui si torna indietro, come se la situazione a Est fosse tranquilla e business as usual.
Una fonte onesta chiamerebbe questo con le parole giuste, ossia un atto di guerra asimmetrica della Bielorussia, che ha creato una trappola apposta sapendo che i migranti non possono accedere in Polonia e ha di fatto chiuso il confine alle loro spalle, puntando le armi contro se vogliono retrocedere, di fatto creando una buffer zone letale. Le colpe in questo scenario non sono equivalenti tra i due stati e questa carta igienica che si concentra sulla Polonia menzionando Minsk di striscio merita solo pernacchie
essendo un'attivista e non un editorialista di Foreign Affairs menziona Minsk di striscio perchè il suo obiettivo sono i nostri governi, nei confronti dei quali (sempre nell'ottica di un attivista) si può e si deve esercitare una qualche forma di pressione.
Potevo sicuramente recuperare un reporter meno naif ma il concetto sostanziale per me è condivisibile: la gente in difficoltà va recuperata, soccorsa, e assistita. Poi dopo si vede cosa farne (rifugiati, respingimenti, trasferiti in altri paesi ue), ma dopo.
Ragioniamo anche in termini quantitativi: sono numeri facilmente gestibili pure dalla sola Polonia e pure moltiplicati per dieci.
La causa prima è ascrivibile in toto al bandito bielorusso (parliamo di uno che ha appena dirottato un aereo), e ne siamo tutti al corrente. Ma un primo crimine non ne giustifica un secondo (farli crepare) solo perchè il secondo è in risposta al primo. È una risposta del cazzo.
La ritorsione nei confronti di Lukashenka la fai appunto con le sanzioni. Lukashenka manda un altro carico di disperati? Cerca sanzioni ancora più pesanti.
Io sospetto che si faccia ancora più il gioco del dittatore bielorusso facendo cosí come ora lí nella foresta.
Inviato 12 dicembre 2021 - 22:35
Inviato 14 dicembre 2021 - 10:33
Inviato 14 dicembre 2021 - 10:44
Inviato 14 dicembre 2021 - 22:54
Inviato 16 dicembre 2021 - 11:05
Sto North Stream 2 lo facciamo partire oppure rimane a fare ruggine? Al momento mossa molto italiana dei tedeschi che hanno bloccato l'iter per un cavillo burocratico.
Inviato 08 gennaio 2022 - 11:16
Uno sguardo sulla situazione in Cosacchistan da parte di Nargis Kassenova (Harvard) via twitter. Ho messo in grassetto delle osservazioni che non avevo ancora trovato sui resoconti dei media (non il "licenziamento" di Nazarbayev da parte di Tokayev in sé, ma le sue implicazioni)
The plot thickens:
1) Protests, triggered by gas price spike, start in the West and spread across the country.
2) Protests in Almaty begin in the usual way. 4 Jan day - lots of police, squares are blocked, activists harassed and detained.
3) 4 Jan evening, protestors gather on the Republic square, it is getting unusually crowded, it looks maidan-like, so sympathizers seeing this on social media join. There are also usual provocateurs, and some new people. (What changed during the day to make this gathering possible? Who are these new people?).
4) it gets messy: explosions, police uses tear gas and stun grenades, crowds storm the akimat building and the presidential residence. (Strangely, the police is not backed up, despite disturbances, and then disappears. Was it used to ignite the riot and then ordered to retreat?)
5) The hell breaks loose overnight. Hundreds of rough-looking aggressive men, some with guns, terrorize the city, attack and burn government buildings, burn cars, shoot at people, vandalize shops. (Where is the police? Why is the city left unprotected? Did Nazarbayev clan try to unseat Tokayev this way?)
6) 5 Jan morning - Tokayev sacks the government and Samat Abish (N's nephew, deputy chairman of the KNB) and in the afternoon removes Nazarbayev, and in the meantime, he convinces Putin and Lukashenko to help (Tokayev strikes first and prevents the coup?)
7) 5 Jan - the darkest day in the history of independent Kazakhstan, unimaginable chaos and violence.
8) The CSTO decision is made and it's a signal to Kaz security people that he has an upper hand.
9) 5 Jan evening-night - soldiers and armored vehicles are back on the streets of Almaty, the anti-terrorist operation begins.
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
Inviato 10 gennaio 2022 - 18:40
Inviato 16 gennaio 2022 - 12:19
Раи Уно
For the last three days, Italian public TV @RaiUno has been broadcasting reports from occupied Donetsk. In these reports, Russia is praised for rebuilding the city, war is described as between Russia and the US, and Ukrainians are called fascists
https://threadreader...654103042.html
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
Inviato 16 gennaio 2022 - 12:33
Раи Уно
For the last three days, Italian public TV @RaiUno has been broadcasting reports from occupied Donetsk. In these reports, Russia is praised for rebuilding the city, war is described as between Russia and the US, and Ukrainians are called fascists
https://threadreader...654103042.html
To be fair to RAI, it should be mentioned that @RaiTre reporter has been doing an excellent job with his coverage from Kyiv.
La lottizzazione RAI vista da occhi innocenti
Inviato 20 gennaio 2022 - 20:44
Inviato 20 gennaio 2022 - 22:49
Inviato 20 gennaio 2022 - 23:43
Ma sbaglio o nei giornali nostrani (come al solito) si legge poco o niente della situazione Ucraina?
Io devo ammettere che la seguo con dovuto interesse ed una sana dose di ansia da settimane e desirerei un post di Corrigan in cui mi dia un paio di percentuali su che territori vogliano annettere o se vogliano proprio Kiev direttamente.
Io do per scontato che una azione ci sarà, non può essere solo un grande bluff.
Alex Vindman (il tizio del primo impeachment di Trump) dà un'operazione militare per certa. Michael Kofman, che per me il è l'analista militare (pubblico) più cazzuto sulla Russia, la dà come molto probabile. Samuel Charap, analista per RAND, dice 60-40. Mark Galeotti, che invece per me è l'analista politico più cazzuto sulla Russia, mi sembra un filo più scettico, ma più sì che no.
Praticamente tutti sono convinti che, nel caso di un'intervento, Mosca userà l'aeronautica militare. Le forze ucraine non hanno in pratica armi contraeree per contrastarle (non gliene abbiamo voluto vendere) e hanno speso e si sono addestrate in questi anni per land warfare, in pratica per sostenere un'invasione dal Donbass. Allo stesso modo, sono tutti convinti che i russi eviteranno tutte le maggiori città ucraine per non venire risucchiati nella guerriglia urbana.
L'impressione che mi sono fatto è che a Mosca pensino che attacchi aerei pesantissimi ma relativamente mirati sulle forze militari di terra ucraine, insieme ad attacchi cyber che paralizzeranno il paese, saranno sufficienti per spingere Zelensky (o chi lo sostituirà in caso di disfatta) a chiedere una tregua e firmare un qualche documento che preveda l'esecuzione del piano Minsk 2 (il reintegro del Donbass come regione a statuto speciale di cui parlavo qualche post prima) e una qualche dichiarazione che Kiev rinuncerà per sempre ad entrare nella NATO, se non addirittura anche nella UE. Rischiano di infilarsi in un cul-de-sac anche loro, perché nel caso in cui questo piano non vada in porto saranno poi effettivamente costretti a combattere per le strade di Kharkiv e altre grandi città e non sarà un bello spettacolo.
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
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