il fil rouge che li unisce sono i rimpianti, le frustrazioni e i sentimenti negativi in generale degli esseri umani che vanno a ingenerare mostri vari, più o meno letali:
- Jujutsu Kaisen (prima stagione): character design moderno e fresco e grafica direi più che buona; parte piuttosto bene, poi scade nell'ultima parte, specie in un finale abbastanza shonen a livello di scontri e level-up; gli darei un 6.5 (ho dato una possibilità anche all'OAV/prequel ma l'ho droppato subito, una fiera di cliché);
- Mononoke (2007): opera graficamente eccezionale che rimanda direttamente alle illustrazioni ukiyo-e (con citazione diretta in un episodio dell'onda di Hokusai), profondamente intrisa di folklore giapponese e cultura shinto (tanto da rendere alcuni passaggi criptici), ovviamente ambientata nel periodo Edo. Leggo che trattasi di spin-off di Ayakashi: Japanese Classic Horror (che mi appresto a recuperare), assieme - a questo punto - alle altre opere del regista Kenji Nakamura, e che si sviluppa in quattro archi narrativi piuttosto indipendenti (da due-tre episodi ciascuno) in cui sto figo assurdo,
che si spaccia per speziale, deve cercare di eliminare appunto dei mononoke, ovvero spiriti ayakashi che diventano mostri nutrendosi di sentimenti negativi umani, nel caso specifico sentimenti di profonda frustrazione femminile, causati perlopiù dalla situazione oppressiva della donna nella società giapponese (aborti/maltrattamenti/incesti/etc.) Per essere un capo totale secondo me manca un po' di forza narrativa (sia per l'animazione eccessivamente statica/teatrale, sia per alcune transizioni troppo astratte) e alla fine soffre un po' di ripetitività, ma comunque direi tranquillamente 8.5