OKKERVIL RIVER - The Stage Names
#1
Posted 24 July 2007 - 10:56 AM
The Stage Names è un disco, ancora una volta, bello bello. La malinconia di Black Sheep Boy è stata superata in favore di melodie ariose e scanzonate... Una goduria.
Per la serie: niente di nuovo sotto il sole, ma dischi così fanno bene al cuore!
7/10
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#2
Posted 24 July 2007 - 11:07 AM
Lasciata non solo la malinconia ma anche l'impostazione un po' troppo rock di "Black Sheep Boy" (album acclamato, ma secondo me loro opera meno ispirata), questo nuovo disco bilancia in maniera perfetta radici folk, scrittura teatrale ma senza eccessi, begli arrangiamenti e varietà di soluzioni sonore, sempre fresche ed equilibrate.
Comincio a pensare che possa essere addirittura la loro opera migliore o almeno rivaleggiare con il per me splendido "Down the River Of Golden Dreams".
Niente di nuovo, vero, né tanto meno si poteva pretendere qualcosa di molto di verso da loro: ma sta di fatto che è un album bello e vario dall'inizio alla fine, supportato da un songwriting e da melodie tra le migliori in assoluto nel suo ambito musicale. Bellissima conferma: 7,5
#3
Posted 24 July 2007 - 11:15 AM
In questo nuovo lavoro, non so... ma è come sei ci fosse il fantasma dei Beirut, qua e là... :
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
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三生石
#4
Posted 24 July 2007 - 11:17 AM
for real, per esempio, è una canzone fuori dal comune; un crescendo melodico di rara bellezza.
non vedo l'ora di mettere le mani sul nuovo.
#5
Posted 24 July 2007 - 11:41 AM
Disco davvero ottimo, che cresce notevolmente con gli ascolti.
Lasciata non solo la malinconia ma anche l'impostazione un po' troppo rock di "Black Sheep Boy" (album acclamato, ma secondo me loro opera meno ispirata), questo nuovo disco bilancia in maniera perfetta radici folk, scrittura teatrale ma senza eccessi, begli arrangiamenti e varietà di soluzioni sonore, sempre fresche ed equilibrate.
Comincio a pensare che possa essere addirittura la loro opera migliore o almeno rivaleggiare con il per me splendido "Down the River Of Golden Dreams".
Niente di nuovo, vero, né tanto meno si poteva pretendere qualcosa di molto di verso da loro: ma sta di fatto che è un album bello e vario dall'inizio alla fine, supportato da un songwriting e da melodie tra le migliori in assoluto nel suo ambito musicale. Bellissima conferma: 7,5
Questo commento mi fa venir voglia di riprovarci con Okkervil River visto che Black Sheep Boy non mi aveva affatto colpito.
#6
Posted 24 July 2007 - 12:27 PM
riprovaci tranquillamente perchè questo nuovo è decisamente diverso da Black Sheep Boy, non tanto nel suono che in parte richiama il precedente, ma sopratutto nelle melodie e nel mood di fondo dell'album.
Disco davvero ottimo, che cresce notevolmente con gli ascolti.
Lasciata non solo la malinconia ma anche l'impostazione un po' troppo rock di "Black Sheep Boy" (album acclamato, ma secondo me loro opera meno ispirata), questo nuovo disco bilancia in maniera perfetta radici folk, scrittura teatrale ma senza eccessi, begli arrangiamenti e varietà di soluzioni sonore, sempre fresche ed equilibrate.
Comincio a pensare che possa essere addirittura la loro opera migliore o almeno rivaleggiare con il per me splendido "Down the River Of Golden Dreams".
Niente di nuovo, vero, né tanto meno si poteva pretendere qualcosa di molto di verso da loro: ma sta di fatto che è un album bello e vario dall'inizio alla fine, supportato da un songwriting e da melodie tra le migliori in assoluto nel suo ambito musicale. Bellissima conferma: 7,5
Questo commento mi fa venir voglia di riprovarci con Okkervil River visto che Black Sheep Boy non mi aveva affatto colpito.
album molto bello, migliore del precedente (per quanto mi riguarda). ho trovato questo "the stage names" un lavoro molto "passionale", molto sentito, ma allo stesso tempo leggero e gioviale.
Aurelio De Laurentiis ha lasciato la sede dove si stanno svolgendo i sorteggi dei calendari fermando uno sconosciuto che passava su un motorino dicendogli: "Portami via da questo posto". Ed è andato via come passeggero del motorino di uno sconosciuto
Song 'e Ondarock - web Radio|
#7
Posted 24 July 2007 - 12:35 PM
#8
Posted 24 July 2007 - 14:29 PM
black sheep boy è un album fantastico e c'è proprio poco da farci. non so quale sia il difetto che citi raffaello; cosa significa 'troppo rock'?
for real, per esempio, è una canzone fuori dal comune; un crescendo melodico di rara bellezza.
non vedo l'ora di mettere le mani sul nuovo.
Non è che vi riscontri chissà quali difetti, anzi lo ritengo un album comunque discreto, solo che il suono di quel disco all'epoca mi è parso un po' troppo "convenzionale", o meno caratteristico rispetto agli standard (molto elevati) della band.
L'impressione è che in "Black Sheep Boy" la band avesse puntato a una maggiore immediatezza dei suoni, che è andata a scapito del lirismo e della splendida attitudine espressiva del magnifico "Down the River" e del successivo ottimo Ep "Sleep and Wake Up Songs", due opere che mi permetto di consigliare caldamente a chi ha voglia di (ri)scoprire gli Okkervil River, dopo averli magari conosciuti soltanto con "Black Sheep Boy".
#9
Posted 24 July 2007 - 14:43 PM
black sheep boy è un album fantastico e c'è proprio poco da farci. non so quale sia il difetto che citi raffaello; cosa significa 'troppo rock'?
for real, per esempio, è una canzone fuori dal comune; un crescendo melodico di rara bellezza.
non vedo l'ora di mettere le mani sul nuovo.
Non è che vi riscontri chissà quali difetti, anzi lo ritengo un album comunque discreto, solo che il suono di quel disco all'epoca mi è parso un po' troppo "convenzionale", o meno caratteristico rispetto agli standard (molto elevati) della band.
L'impressione è che in "Black Sheep Boy" la band avesse puntato a una maggiore immediatezza dei suoni, che è andata a scapito del lirismo e della splendida attitudine espressiva del magnifico "Down the River" e del successivo ottimo Ep "Sleep and Wake Up Songs", due opere che mi permetto di consigliare caldamente a chi ha voglia di (ri)scoprire gli Okkervil River, dopo averli magari conosciuti soltanto con "Black Sheep Boy".
non sono molto d'accordo a dire la verità. la profondità del suono e il lirismo caratteristico della band rimane impresso in ogni canzone. certo, l'impronta è più rock e meno intimista, però non vedo questo piccolo cambiamento d'attitudine compositiva come un qualcosa da imputare alla band, ma anzi, un motivo ulteriore per apprezzare la musica degli okkervil con un raggio di vedute più ampio.
#10
Posted 24 July 2007 - 17:04 PM
Per la serie: niente di nuovo sotto il sole, ma dischi così fanno bene al cuore!
7/10
Puoi dirlo forte Frankie, è una vera e propria goduria, i primi ascolti mostrano un disco davvero convincente, ovviamente come dici tu non c'è nulla di nuovo sotto il sole, ma per ora sembra anche leggermente migliore dell'osannato Black Sheep Boy; noto dei passaggi più solari, più dinamici. Anche se per me la perla del gruppo di Will Sheff resterà sempre Down The River Of Golden Dreams, una spanna sopra tutta la restante produzione di quella che è (per ora) una delle band più continue di casa Jagjaguwar.
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
#11
Posted 25 July 2007 - 08:44 AM
per me, però, "Black Sheep Boy" è cresciuto nel tempo, fino a rivaleggiare per il primato nelle mie preferenze tra i dischi degli Okkervil River.
"The Stage Names" secondo me è pienamente al livello dei due predecessori: diciamo che compensa le ombre di "Black Sheep Boy" con una nuova leggerezza, senza nulla togliere allo spessore ed alla quantità dei livelli di lettura. e come testimonia il mio avatar attuale, al momento per me è il classico disco che non riesci a togliere dal lettore... una delle uscite più interessanti della prima metà dell'anno insieme ad Arcade Fire e Chris Bathgate.
a breve recensione e intervista.
nel frattempo, consiglierei a chi non l'ha ancora ascoltato anche il precedente Ep "Overboard & Down", passato un po' in sordina in quanto pubblicato per il mercato australiano... "The President's Dead" è già diventato un classico del repertorio degli Okkervil River e la cover di "O, Dana" dei Big Star è notevole.
And the worse things that we'll do
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#12
Posted 27 July 2007 - 09:03 AM
#13
Posted 27 July 2007 - 19:03 PM
Speriamo che esca presto!
Magari mercoledì mattina avremo tutti una bella sorpresa.
#14
Posted 27 July 2007 - 20:02 PM
Mamma quant'è bello 'sto disco.
Sì, un disco sempre più convincente a ogni ascolto: uno di quelli che è necessario approfondire per coglierne le sfumature, al di là di quella che può essere la sua superficie formale, poiché da "Stage Names" non bisogna attendersi di essere sorpresi o esaltati, quanto piuttosto godere con soddisfazione della sua bellezza.
Nove brani uno più bello dell'altro, tra registri espressivi vari e tutti efficaci: gli Okkervil River sono capaci di far commuovere e divertire, con leggerezza e con quella sana dose di autoironia che solo i grandi riescono ad esprimere in maniera così spontanea e priva di sovrastrutture.
Io comincio a pensare che The Stage Names sia il loro migliore.
non so il perchè, ma preferisco The Stage Names a Black Sheep Boy.
L'idea sta balenando anche a me, nonostante continui ad adorare "Down The River of Golden Dreams": fino a qualche giorno fa pensavo che rispetto a quell'album qui mancasse un brano del calibro di "Maine Island Lovers", ma, dopo che ad ogni ascolto di "Savannah Smiles" mi viene letteralmente la pelle d'oca, anche quell'eccezione può dirsi quasi decaduta.
:-*
#15
Posted 27 July 2007 - 23:00 PM
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#16
Posted 29 July 2007 - 10:51 AM
comunque devo ancora guardare i testi. inizio folgorante,ma non notate un bel calo nella parte centrale (mi riferisco al trittico Plus Ones,A Girl In Port,You Can??t Hold The Hand Of A Rock And Roll Man)???
forse devo ancora scoprirle per bene...
#17
Posted 29 July 2007 - 11:58 AM
#19
Posted 01 August 2007 - 07:51 AM
Scusate la domanda banale banale banale: l'ultimo album lo sto ascoltando su myspace e lo trovo molto bello, a tal punto che vorrei approfondire la discografia degli okkervil. Ma i dischi dove li posso trovare? Ho girato qualche negozio e manco sanno di cosa si tratta... Il sito della casa discografica è l'unica alternativa?
#20
Posted 01 August 2007 - 07:53 AM
#21
Posted 01 August 2007 - 08:08 AM
A nord di milano. Sai indicarmi un qualche negozio a mi città?
Lo so che le vie della musica sono infinite, ma sono un nostalgico del supporto fisico e vorrei i cd...
Sospetto che per farli arrivare da oltreoceano ci voglia almeno una settimana e invece li vorrei prima
#22
Posted 01 August 2007 - 08:11 AM
#23
Posted 01 August 2007 - 08:21 AM
Mi sa proprio che sono l'unico che non è rimasto particolarmente colpito da questo disco. Da sufficienza.
che sia inferiore ai precedenti 2 è palese, però è comunque un album rispettabile
#24
Posted 01 August 2007 - 08:33 AM
Oh, devo riascoltare assolutamente BSB... vediamo se è veramente inferiore a questo!
Nel dubbio di ricordarlo male, l'ho ripreso pure io e devo dire che resto della stessa opinione esposta in precedenza: buon disco anche quello, senza dubbio, ma continuo a ritenerlo un paio di gradini inferiore all'ultimo. A distanza di due anni, solo una metà dei brani di "BSB" continuano a colpirmi, mentre qui, come giustamente sostiene Gabriele, c'è maggiore "leggerezza" e fluidità di scrittura.
A proposito, complimenti a Gabriele per l'intervista e la splendida recensione di questo meritatissimo disco del mese: http://www.ondarock....kervilriver.htm
#25
Posted 01 August 2007 - 08:36 AM
comunque mi unisco ai complimenti per gabriele, veramente un bellissimo articolo. evviva le recensioni scritte di impulso lunghe e approfondite: veramente splendida.
#26
Posted 01 August 2007 - 08:45 AM
#27
Posted 01 August 2007 - 08:52 AM
il disco di difetti ne ha anche abbastanza (ribadisco:trittico centrale debole),ma quando sento cose come unless it's kick mi sciolgo sempre. bello. gran ritorno.
#28
Posted 01 August 2007 - 09:00 AM
...il disco di difetti ne ha anche abbastanza (ribadisco:trittico centrale debole)...
Pensa un po' come può variare la percezione da una pèersona ad un'altra... io trovo Plus Ones e A girl in port due dei pezzi più belli dell'album.
Sarà che sono un vecchio romanticone, ma ballate di questo livello con me fanno sempre centro! :-*
#29
Posted 01 August 2007 - 09:53 AM
Grande album... Mi fa piacere vederlo "disco del mese"!
quoto, finalmente un disco del mese che mi piace davvero! Per ora dico che è un buon disco, però cresce, così come è cresciuto dai primi ascolti.
Mi piace in generale l'atmosfera, si sente che hanno classe!
#30
Posted 01 August 2007 - 10:58 AM
A distanza di due anni, solo una metà dei brani di "BSB" continuano a colpirmi
temo che fra 2 anni di questi ne piaceranno anche meno, per me non è all'altezza dei 2 precedenti di parecchio. Il più bello resta Down the river of golden dreams
#31
Posted 01 August 2007 - 11:00 AM
Un arecensione bellissima e scritta con l'anima.
Mi ha fatto apprezzare ancora di più un album già da me amato di suo.
Grazie!
#32
Posted 01 August 2007 - 11:58 AM
....ma la recensione oggi in homepage è quanto di meglio sia stato scritto su ondarock da tempo.
Un arecensione bellissima e scritta con l'anima.
Mi ha fatto apprezzare ancora di più un album già da me amato di suo.
Grazie!
concordo, veramente bella.
#33
Posted 01 August 2007 - 12:01 PM
ecco si,rimangio. questa comincia a piacere parecchio anche a me.Plus Ones
#34
Posted 02 August 2007 - 17:27 PM
#35
Posted 02 August 2007 - 19:58 PM
#36
Posted 03 August 2007 - 00:33 AM
Bellino, ma non riesco davvero a capacitarmi di tutto questo entusiamo. Un disco rock pop, un pò di glam qua e là, qualche onesta/buona ballata ma insomma non riesco a intravvedere tutta questa particolarità e bellezza. Anche la personalità non mi sembra un granché, anzi assolutamente nella media delle indie band che fanno il loro con onestà. Mi sembrano degli Arcade Fire in chiave minore, ecco.
Un inno alla mediocrità ben espressa.
#37
Posted 03 August 2007 - 00:43 AM
Bellino, ma non riesco davvero a capacitarmi di tutto questo entusiamo. Un disco rock pop, un pò di glam qua e là, qualche onesta/buona ballata ma insomma non riesco a intravvedere tutta questa particolarità e bellezza. Anche la personalità non mi sembra un granché, anzi assolutamente nella media delle indie band che fanno il loro con onestà. Mi sembrano degli Arcade Fire in chiave minore, ecco.
sicuramente ad un primo ascolto la percezione può essere esattamente la tua, anche al secondo e al terzo probabilmente . però c'è qualcosa in quest'album, ma lo estenderi a tutta la loro discografia, che mi affascina: le melodie. mi rendo conto che possano risultare banali ad alcune orecchie, ma io trovo il mix tra la voce e le melodie, sopratutto espresse con quei suoni quasi "rurali", davvero coinvolgente.
è la bellezza di una sfumatura, di una nota che scopri per caso, di un suono della chitarra particolare, di quella voce cosi imperfetta ma anche cosi viva.
Aurelio De Laurentiis ha lasciato la sede dove si stanno svolgendo i sorteggi dei calendari fermando uno sconosciuto che passava su un motorino dicendogli: "Portami via da questo posto". Ed è andato via come passeggero del motorino di uno sconosciuto
Song 'e Ondarock - web Radio|
#38
Posted 03 August 2007 - 06:19 AM
Bellino, ma non riesco davvero a capacitarmi di tutto questo entusiamo. Un disco rock pop, un pò di glam qua e là, qualche onesta/buona ballata ma insomma non riesco a intravvedere tutta questa particolarità e bellezza. Anche la personalità non mi sembra un granché, anzi assolutamente nella media delle indie band che fanno il loro con onestà. Mi sembrano degli Arcade Fire in chiave minore, ecco.
sicuramente ad un primo ascolto la percezione può essere esattamente la tua, anche al secondo e al terzo probabilmente . però c'è qualcosa in quest'album, ma lo estenderi a tutta la loro discografia, che mi affascina: le melodie. mi rendo conto che possano risultare banali ad alcune orecchie, ma io trovo il mix tra la voce e le melodie, sopratutto espresse con quei suoni quasi "rurali", davvero coinvolgente.
è la bellezza di una sfumatura, di una nota che scopri per caso, di un suono della chitarra particolare, di quella voce cosi imperfetta ma anche cosi viva.
Ma ci mancherebbe! Non mi stupisce affatto che questo disco possa piacere ed anche il gruppo, ognuno ha le sue infatuazioni (a tal proposito, medito di alzare a 8 il voto a Bobby Conn ), ma è il coro che mi stupisce, ecco. E lo pensavo ieri sera, che dopo il terzo ascolto ho messo a ruota il nuovo disco dei Marmoset. Roba un pò diversa, lo so, ma per cui questa cosa me la spiegherei di più, e invece sono il primo che cita questo disco qui dentro .
#39
Posted 03 August 2007 - 10:51 AM
Bellino, ma non riesco davvero a capacitarmi di tutto questo entusiamo. Un disco rock pop, un pò di glam qua e là, qualche onesta/buona ballata ma insomma non riesco a intravvedere tutta questa particolarità e bellezza. Anche la personalità non mi sembra un granché, anzi assolutamente nella media delle indie band che fanno il loro con onestà. Mi sembrano degli Arcade Fire in chiave minore, ecco.
Tutto sto casino per sto disco me lo sta facendo piacere ancora meno. 5
#40
Posted 04 August 2007 - 19:16 PM
Bellino, ma non riesco davvero a capacitarmi di tutto questo entusiamo. Un disco rock pop, un pò di glam qua e là, qualche onesta/buona ballata ma insomma non riesco a intravvedere tutta questa particolarità e bellezza. Anche la personalità non mi sembra un granché, anzi assolutamente nella media delle indie band che fanno il loro con onestà. Mi sembrano degli Arcade Fire in chiave minore, ecco.
sicuramente ad un primo ascolto la percezione può essere esattamente la tua, anche al secondo e al terzo probabilmente . però c'è qualcosa in quest'album, ma lo estenderi a tutta la loro discografia, che mi affascina: le melodie. mi rendo conto che possano risultare banali ad alcune orecchie, ma io trovo il mix tra la voce e le melodie, sopratutto espresse con quei suoni quasi "rurali", davvero coinvolgente.
è la bellezza di una sfumatura, di una nota che scopri per caso, di un suono della chitarra particolare, di quella voce cosi imperfetta ma anche cosi viva.
Ma ci mancherebbe! Non mi stupisce affatto che questo disco possa piacere ed anche il gruppo, ognuno ha le sue infatuazioni (a tal proposito, medito di alzare a 8 il voto a Bobby Conn ), ma è il coro che mi stupisce, ecco. E lo pensavo ieri sera, che dopo il terzo ascolto ho messo a ruota il nuovo disco dei Marmoset. Roba un pò diversa, lo so, ma per cui questa cosa me la spiegherei di più, e invece sono il primo che cita questo disco qui dentro .
Le canzoni sono tutte molto belle e accattivanti, la musica è piuttosto tradizionale (quindi può piacere a tanti). Penso bastino queste due cose per comprendere il fenomeno Okkervil River, almeno sono i fattori che più amo nella loro musica.
Consiglio l'EP uscito solo per il tour australiano uscito su Low Transit Industries dal titolo Overboard & Down, ancora cinque splendide canzoni.
the music that forced the world into future
#41
Posted 14 August 2007 - 15:47 PM
Le canzoni sono tutte molto belle e accattivanti
...e lo si capisce ancor di più ascoltando le versioni acustiche di tutti i brani, comprese nel bonus disc della "deluxe edition". Versioni ovviamente scarne ed essenziali, che esprimono al meglio e senza sovrastruttura alcuna la non comune qualità di scrittura che rappresenta la vera forza di questo disco.
#42
Posted 21 August 2007 - 23:56 PM
beh non è un grave difettoIn questo nuovo lavoro, non so... ma è come sei ci fosse il fantasma dei Beirut, qua e là... :
Un gran bel disco e una piacevole conferma. La pecca: non mi piace molto l'ordine delle tracce, si sono giocati subito le canzoni più ritmate
[webnicola]: io [mi aspettavo] che si dimettesse subito o che non si dimettesse. tipo "resisto è stata solo un colpo di testa dei miei uomini" e l'assalto alla camera sfasciata e qualche cranio rotto, gente che caga dentro la testa di cicchitto morto, cose così
oggi ho combattuto come un toro. ho il cuore sfiancato. sento che stanno crollando le mura DI QUESTA BABILONIA PRECRISTIANA! vinceremo! Cit. Ale
webnicola: non sto leggendo. mi state facendo venire la colite
gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna
#43
Posted 22 August 2007 - 00:28 AM
#44
Posted 27 August 2007 - 12:55 PM
d'accordissimo. penso sia l'unica pecca di questo disco veramente bello. ha tutto: le melodie che ci piacciono a noi, testi belli ma belli anche da leggere e basta, ritmi (purtroppo intrappolati lassù) divertenti. bello bello. da top five, insomma.Un gran bel disco e una piacevole conferma. La pecca: non mi piace molto l'ordine delle tracce, si sono giocati subito le canzoni più ritmate
#45
Posted 27 August 2007 - 13:11 PM
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#46
Posted 28 August 2007 - 11:33 AM
Bellino, ma non riesco davvero a capacitarmi di tutto questo entusiamo. Un disco rock pop, un pò di glam qua e là, qualche onesta/buona ballata ma insomma non riesco a intravvedere tutta questa particolarità e bellezza. Anche la personalità non mi sembra un granché, anzi assolutamente nella media delle indie band che fanno il loro con onestà. Mi sembrano degli Arcade Fire in chiave minore, ecco.
sicuramente ad un primo ascolto la percezione può essere esattamente la tua, anche al secondo e al terzo probabilmente . però c'è qualcosa in quest'album, ma lo estenderi a tutta la loro discografia, che mi affascina: le melodie. mi rendo conto che possano risultare banali ad alcune orecchie, ma io trovo il mix tra la voce e le melodie, sopratutto espresse con quei suoni quasi "rurali", davvero coinvolgente.
è la bellezza di una sfumatura, di una nota che scopri per caso, di un suono della chitarra particolare, di quella voce cosi imperfetta ma anche cosi viva.
In effetti, dopo numerosi riascolti, grazie anche alle vacanze, il mio giudizio è migliorato parecchio. Consiglio di aspettare prima del giudizio definitivo .
#47
Posted 03 September 2007 - 10:21 AM
#48
Posted 03 September 2007 - 20:19 PM
#49
Posted 05 September 2007 - 12:50 PM
e come non ci si può innamorare di plus one? :-* disco che cresce ad ogni ascolto.confermo che la tracklist è un po' sballata (i primi 3-4 pezzi sono energeticissimi, poi s'ammoscia), ma, cazzo, "unless it's kicks" se non è un capolavoro poco ci manca
#50
Posted 23 September 2007 - 11:52 AM
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