Il film che ho visto (prima di postare leggere le regole in prima pagina)
#2403
Posted 28 April 2013 - 07:53 AM
magnifico - dalla musica al bn (con scena chiave a colori) agli attori al montaggio alla storia - proprio eccezionale
#2404
Posted 02 May 2013 - 08:52 AM
Broken trail
(di Waler Hill, 2006)
Dirò un'eresia, ma secondo me è di gran lunga il più bel western girato da Walter Hill e, allargando il campo, una delle sue pellicole migliori, non sfigurando affatto al cospetto di cult quali The Warriors, Southern Confort o The Driver
Girato per la tv come miniserie divisa in due episodi di circa un'ora e mezza ciascuno, è un western di ispirazione principalmente classica, che ha la caratteristica di molte serie televisive degli ultimi anni, e cioè di essere spesso e volentieri meglio del (rectius: di certo) cinema in senso stretto. Grandissimo cast (con un Robert Duvall davvero inappuntabile, gigantesco, a spiccare su un gruppo di attori comunque eccezionali: Thomas Haden Church, James Russo, Greta Scacchi, Chris Mulkey e tutto il gruppo di attrici orientali), bellissima fotografia, budget di tutto rispetto e scenografie davvero perfette (queste più debitrici nei confronti del western crepuscolare e revisionista, se non dello spaghetto, a dire il vero).
L'ampio respiro portato dalla durata di circa tre ore permette a Hill di abbozzare un acquerello western sommesso e delicato senza forzature e senza sensazionalismi, che gioca sui tempi dilatati e sulla nobilitazione del gesto quotidiano (il pasto, il lavarsi, la cura della mandria di cavalli, la conversazione: quasi un film minimalista per certi aspetti), a fare da contrappunto agli splendidi paesaggi ed alle scene che vedono protagonista (è il caso di dirlo) la mandria di cavalli. È un film in cui si spara pochissimo (ma quando lo si fa, le scene sono davvero notevoli, con l'ombra di Peckinpah a certificare il tutto) e in cui la bravura di Hill evita alla vicenda di scadere nei toni melò più biechi, rischio tutt'altro che trascurabile, vista la sceneggiatura che attribuisce ad un gruppo di donne, salvate dai più classici dei cowboy "buoni", un ruolo assolutamente centrale.
Voto: 8
Visto ieri sera, quoto Blu e Tom, gran film western "d'altri tempi", commovente nella sua semplicità, con un Duvall titanico.
Unico punto che mi ha lasciato qualche minima perplessità: l'aspetto fin troppo pulito e patinato delle immagini, che rimanda per l'appunto a certe produzioni TV. Qualcuno di voi sa a cosa è dovuto? L'utilizzo di telecamere digitali? Viste in DVD, certe panoramiche sembravano quasi surreali ... dettagli nitidissimi, assenza di grana ...
#2405
Posted 02 May 2013 - 09:18 AM
Unico punto che mi ha lasciato qualche minima perplessità: l'aspetto fin troppo pulito e patinato delle immagini, che rimanda per l'appunto a certe produzioni TV. Qualcuno di voi sa a cosa è dovuto? L'utilizzo di telecamere digitali? Viste in DVD, certe panoramiche sembravano quasi surreali ... dettagli nitidissimi, assenza di grana ...
Boh, io l'avevo visto in dvd su un televisore e me lo ricordo "normale".
Dipende anche dagli schermi, mi sa. L'altro giorno a casa di amici ho rivisto un vecchio film di Woody Allen degli anni 70 sul loro nuovo mega-super-televisore... beh, l'immagine era talmente nitida da sembrare tridimensionale. Il che non è affatto una cosa positiva, perché l'effetto toglie atmosfera alle scene e sembra di guardare un documentario. Terrribbile.
Pensavo giusto ieri a questo "film" di Hill, perché proprio in questi giorni sto scoprendo il mondo delle miniserie western della TV americana degli ultimi 25 anni, cioè tanta roba di alta qualità che da noi che non arriva o è arrivata in sordina. Insomma, "Broken Trail" non è affatto un gioiello isolato come pensavo.
Se interessa ne scriverò nei prossimi giorni (sicuro sul blog... forse sul forum )
#2406
Posted 02 May 2013 - 14:21 PM
Piccolo tuffo al cuore: l'attrice che fa l'insegnante di scuola della Lohan era interpretata da Erica Jimpel, la famosissima Coco di "Fame" . . .emossione rivederla
#2407
Posted 03 May 2013 - 18:00 PM
#2408
Posted 03 May 2013 - 19:32 PM
L'unica riga che ho visto per intero è quella dei cartoni animati. :3
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#2409
Posted 13 May 2013 - 17:51 PM
Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..
non vorrei sembrare pedante
#2411
Posted 14 May 2013 - 03:31 AM
Pensavo giusto ieri a questo "film" di Hill, perché proprio in questi giorni sto scoprendo il mondo delle miniserie western della TV americana degli ultimi 25 anni, cioè tanta roba di alta qualità che da noi che non arriva o è arrivata in sordina. Insomma, "Broken Trail" non è affatto un gioiello isolato come pensavo.
Se interessa ne scriverò nei prossimi giorni (sicuro sul blog... forse sul forum )
Vado brutalmente di spam visto la fatica infernale che mi è costato scrivere l'articolo (notare l'ora in cui scrivo questo post): Lonesome Dove
#2413
Posted 15 May 2013 - 13:39 PM
di Piero Vivarelli, 1968
Ispirato all’omonimo fumetto di Max Bunker e Magnus, è un film che condensa in un’ora e mezza vari elementi di certo cinema di genere nostrano, dall’horror fantascientifico à la Margheriti allo spy movie all’italiana, con tanto di scene super sexy e provocanti (che fortunatamente si spingono oltre l’erotismo un po’ slavato delle originali bond girls), anche grazie ad una Magda Konopka in forma scudetto.
La regia di Vivarelli (assistito da un giovane Pupi Avati) deve molto al Bava ultrapop del coevo Diabolik (l’utilizzo parossistico dello zoom è un marchio di fabbrica), e fa rientrare a pieno titolo il regista in quella pletora di colleghi del periodo sconosciuti ma armati di un solida armatura artigianale, garanzia quanto meno di buoni film.
La colonna sonora di Manuel Parada è degnissima (sembra il miglior Piccioni) e sta incollata alla celluloide senza il minimo attrito.
Un paio d’anni prima, Umberto Lenzi aveva portato sullo schermo anche Kriminal, che ebbe anche un sequel, Il Marchio di Kriminal.
Se io voglio che gli uccelli cadano fulminati, gli uccelli devono cadere stecchiti dagli alberi. Sono il furore di Dio, la terra che io calpesto mi vede e trema.
Don't you know there ain't no devil there's just god when he's drunk.
#2414
Posted 15 May 2013 - 17:21 PM
con tanto di scene super sexy e provocanti (che fortunatamente si spingono oltre l’erotismo un po’ slavato delle originali bond girls)
Allora io ho visto una versione censurata perché non ho visto niente di simile (purtroppo).
#2415
Posted 15 May 2013 - 17:29 PM
#2416
Posted 15 May 2013 - 17:31 PM
#2417
Posted 15 May 2013 - 17:39 PM
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#2418
Posted 15 May 2013 - 20:15 PM
eh, beato te che morirai giovane invece. C'hai più culo che animasei un vecchio di merda, avanti il prossimo
#2419
Posted 15 May 2013 - 20:18 PM
ieri ho visto 30 minuti di scott pilgrim: ma sono io che sono vecchio o cosa? Mi è sembrato una presa per il culo...
sei un vecchioè un film di merda, avanti il prossimo
#2420
Posted 15 May 2013 - 20:54 PM
ieri ho visto 30 minuti di scott pilgrim: ma sono io che sono vecchio o cosa? Mi è sembrato una presa per il culo...
sei un vecchioè un film di merdac'è quel figone della Winstead, avanti il prossimo
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
#2421
Posted 15 May 2013 - 20:59 PM
con tanto di scene super sexy e provocanti (che fortunatamente si spingono oltre l’erotismo un po’ slavato delle originali bond girls)
Allora io ho visto una versione censurata perché non ho visto niente di simile (purtroppo).
Intendiamoci, nulla di che, ma perlomeno le bocce le mostra senza problemi (siamo pur sempre negli anni 60), Ma poi l'ho trovata efficacemente provocante nelle intenzioni (a differenza delle bond girl che ho sempre trovato di una bellezza algida), non so magari ero ben disposto io.
Se io voglio che gli uccelli cadano fulminati, gli uccelli devono cadere stecchiti dagli alberi. Sono il furore di Dio, la terra che io calpesto mi vede e trema.
Don't you know there ain't no devil there's just god when he's drunk.
#2422
Posted 15 May 2013 - 21:04 PM
Che poi non è certo un film che mi rivedo per vedere un paio di tette, per quanto meritevoli possano essere.
#2423
Posted 15 May 2013 - 22:11 PM
Cristo santo, era davvero da un pezzo che non mi capitava di prendere una simile mattonata sulle cocotas ... Lo sforzo di volontà per arrivare alle fine dei suoi 160 minuti è stato titanico. Sarà anche un film imponente e curato sotto ogni aspetto, ma davvero ... cheppalle ... ed alla fin fine il piatto forte rimane il "solito" triangolo amoroso, condito da una insopportabile salsa dal retrogusto kolossal. Non mi va neanche di star qua ad approfondire più di tanto, scusatemi ma stasera più di questo grasso, becero giudizio di pancia proprio non riesco a dare ...
#2424
Posted 15 May 2013 - 23:05 PM
Sullo sfondo della Grande Depressione, gli invitati a un pranzo (cena) galante sono presentati agli spettatori in tutte le loro sfaccettature, snob e neoricchi, vecchie glorie e alcolizzati, amanti e cornuti. Considerata una "commedia sofisticata", di cui Cukor fu uno dei maestri, è una disamina complessa e quasi fuori dalla portata degli spettatori dei nostri giorni, più inclini al cattivo che è al massimo cattivissimo e al buono che gli va bene se è un coglione. I tempi sono quelli matematici della commedia ma il film nel complesso è un dramma che non offre nessuna consolazione se non quella che la malattia, la Depressione, sparirà con la morte dei malati. Se questo può consolare qualcuno.
L'altra faccia della medaglia di uno Scott Pilgrim che adesso mi convince anche meno.
#2425
Posted 18 May 2013 - 16:22 PM
Bleeder (N. Winding Refn, 1999) - 7
In una Copenaghen brumosa e periferica, un gruppetto di personcine sono legate tra loro da quelle che una volta erano unioni forti (lavoro, corteggiamento, matrimonio) ma che adesso sono l'effetto più visivamente intellegibile della frustrazione e della solitudine. Solo la cinefilia tiene ancora stretti i legami, capace di appianare tutti i contrasti, da Corbucci a Orson Welles in una lista interminabile e in una videoteca polverosa e babelica.
Seconda regia di Refn, Bleeder potrebbe essere considerato the "dark side of Clerks", la brillante commedia "Sundance" che senza far scorrere una sola goccia di sangue aveva dato la netta impressione di un conflitto latente e sempre sul punto di esplodere, come avviene con Refn.
Perciò, tu che leggi queste righe e pensi che la vita sia una merda, pensa anche che sei fortunato a leggerle, queste righe: potevi trovare una esaltazione della violenza grafica o al contrario una condanna della violenza grafica e invece due, tre robine furbe e modeste te le ho pur scritte. Non lamentarti.
#2426
Posted 19 May 2013 - 11:49 AM
Dove comincia la notte (di Maurizio Zaccaro, 1991)
Me lo ricordavo figo e difatti lo è. Irving Crosley (Tom Gallop) torna nella sua città natale (Davenport, Iowa) per donare la casa paterna come "risarcimento" alla famiglia di una ragazza, 16enne all'epoca dei fatti, che anni prima si suicidò in seguito ad una relazione clandestina col suo insegnante 40enne, padre di Irving...
Fra senso di colpa/volontà di redenzione e rancore malcelato, un thriller psicologico "vecchia scuola" che tiene incollati allo schermo senza versare una goccia di sangue.
Stefano
Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!
#2427
Posted 21 May 2013 - 21:52 PM
A breve uscirà "before the midnight", terzo capitolo di quella che ormai è diventata una trilogia.
Partiti dall'ottimo "Before sunrise", poetico e malinconico, ora i due ormai sposati e con figli al seguito affrontano i problemi di coppia.
Insomma un film di Muccino.
Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..
non vorrei sembrare pedante
#2428
Posted 22 May 2013 - 07:05 AM
OT: "film che non andrò mai a vedere".
A breve uscirà "before the midnight", terzo capitolo di quella che ormai è diventata una trilogia.
Partiti dall'ottimo "Before sunrise", poetico e malinconico, ora i due ormai sposati e con figli al seguito affrontano i problemi di coppia.
Insomma un film di Muccino.
i primi due li ho sul pc da non so quanto tempo e non riesco mai a trovare la voglia di vederli
#2429
Posted 22 May 2013 - 07:21 AM
Non conosco i tuoi gusti, ma secondo me il primo (e secondo me rimarra l'unico) merita di essere visto
OT: "film che non andrò mai a vedere".
A breve uscirà "before the midnight", terzo capitolo di quella che ormai è diventata una trilogia.
Partiti dall'ottimo "Before sunrise", poetico e malinconico, ora i due ormai sposati e con figli al seguito affrontano i problemi di coppia.
Insomma un film di Muccino.
i primi due li ho sul pc da non so quanto tempo e non riesco mai a trovare la voglia di vederli
Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..
non vorrei sembrare pedante
#2430
Posted 22 May 2013 - 12:23 PM
Però il terzo francamente avrei preferito non lo facessero.
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#2431
Posted 23 May 2013 - 23:33 PM
Grazie alla sua reputazione (Lizzani è stato considerato "maestro" da quando aveva 15 anni) ha messo insieme un cast notevole, di prime linee (Nino Manfredi, Virna Lisi, Philippe Leroy, Gastone Moschin) e dei migliori caratteristi degli anni '70 (da Gigi Ballista a Senta Berger, Vittorio Caprioli, Irene Papas, Umberto Orsini, Enzo Cannavale, Franco Fabrizi fino a Minnie Minoprio!). Il film è brusco, divisibile grosso modo in tre parti: la prima, la descrizione di una Capitale corrotta e crapulona commentata dal sarcasmo un po' stuccato del commissario Manfredi; una seconda che si libera del Savonarola e si scatena nei suoi trastuli e una brevissima terza (che ha, solo lei, un pretesto letterario) che chiude il film in una maniera un po' incollata, giustapposta. Il film ha tutti i pregi e difetti di un certo "cinema d'autore" nostrano: strizza l'occhiolino a La dolce vita di Fellini e a La regola del gioco di Renoir (con un remake quasi preciso della battuta di caccia), mette in mostra gli ottimi caratteristi ma ha il grande difetto di perdere di vista la trama per dare una valenza storico-politica a quello che non ci sta a essere un film ma vorrebbe essere un saggio-documentario, col risultato che è un film mancato e un documentario a metà, che ha già le risposte ancor prima di fare le domande. E' un peccato originale del nostro cinema che segna un solco incolmabile tra gente come Fellini, Antonioni, Rossellini, Dino Risi e (quasi) tutti gli altri. Su questo "quasi" si potrebbe discutere per giornate intere, con i doverosi distinguo tra un De Sica e un Maselli, un De santis e un Lizzani eccetera eccetera.
Comunque 6,5 e non ci si sbaglia.
#2432
Posted 28 May 2013 - 22:52 PM
boh me ne sono innamorato - vedi avatar. Sono un fan delle storie "io e te contro il mondo" - da
malick c'e' tutto, con le sue inquadrature di iguana e la voce off che si fa un po' i cazzi suoi - la benzina della provvidenza...
la sequenza del bosco - quanto ci stanno? giorni? settimane? mesi? ha senso la domanda? - vale da sola la maggior parte dei film che ho visto quest'anno
ma tutto l'equilibrio tra l'assenza totale di senso e il destino a cui non si scappa e' eccezionale - non dovrebbero essere antitetici? no, sono la stessa cosa
sissy e martin fuori scala
potessi piglierei adesso e me ne andrei in South Dakota (in cadillac) (rubata)
#2433
Posted 28 May 2013 - 23:02 PM
La rabbia giovane - il primo di Malick - 1973
boh me ne sono innamorato - vedi avatar. Sono un fan delle storie "io e te contro il mondo" - da " Au bout de souffle" a Jon Snow e Ygritte - e questa e' una delle versioni piu' belle
malick c'e' tutto, con le sue inquadrature di iguana e la voce off che si fa un po' i cazzi suoi - la benzina della provvidenza...
la sequenza del bosco - quanto ci stanno? giorni? settimane? mesi? ha senso la domanda? - vale da sola la maggior parte dei film che ho visto quest'anno
ma tutto l'equilibrio tra l'assenza totale di senso e il destino a cui non si scappa e' eccezionale - non dovrebbero essere antitetici? no, sono la stessa cosa
sissy e martin fuori scala
potessi piglierei adesso e me ne andrei in South Dakota (in cadillac) (rubata)
(il dizionario è quello di francese).
Nel bosco c'è l'omaggio a Pierrot le fou
#2434
Posted 29 May 2013 - 07:28 AM
(il dizionario è quello di francese).
Nel bosco c'è l'omaggio a Pierrot le fou
corretto -ero proprio convinto! che stolto - sai che Pierrot mi manca? mò me lo cerco
#2435
Posted 29 May 2013 - 11:45 AM
ma tutto l'equilibrio tra l'assenza totale di senso e il destino a cui non si scappa e' eccezionale - non dovrebbero essere antitetici? no, sono la stessa cosa
Vuoi dirmi che avevo avuto l'impressione giusta per tutti questi anni?
Un film visto per caso, un pomeriggio, su Rete4. Il primo in assoluto che abbia mai visto di Malick.
#2436
Posted 29 May 2013 - 14:46 PM
#2437
Posted 29 May 2013 - 17:40 PM
#2438
Posted 29 May 2013 - 17:47 PM
I'm too old for this shit
#2439
Posted 29 May 2013 - 18:04 PM
anche io sono orientato, anche perché non ci starà molto al cinema; sorrentino lo recupero con calma.io vado da Akira
Allora trottalemme m'avvio verso Akira con in tasca i 4 euri del biglietto.
#2440
Posted 30 May 2013 - 12:16 PM
#2441
Posted 30 May 2013 - 12:22 PM
Un marahaja con il terrore che la crescente occidentalizzazione spazzi via la cultura indiana chiama l'artista André Heller cui commissiona una indagine a tutto tondo sulle tradizioni artistiche dell'India per costruire un ultimo grande magnifico spettacolo che collezioni ogni tendenza, ogni modo di esprimersi della loro cultura. Il tutto per lo stesso marahaja e i suoi amici in una location surreale, il Jag Mandir appunto. Heller mette in piedi uno spettacolo della durata di oltre venti ore, Herzog piglia una cinepresa e si fionda a riprendere il più grande, bizzarro e eccentrico spettacolo di tutti i tempi.
Una mezzora introduttiva poi il commento svanisce e restano le esibizioni che si accavallano l'una dopo l'altra in una sorta di liturgia che per il suo stesso proposito sembra il requiem con il quale si congeda una civiltà arcaica.
Non proprio agile da seguire, ma intenso e capace di trasmettere quel senso di allucinante realtà come solo Herzog sa fare.
I'm too old for this shit
#2442
Posted 31 May 2013 - 09:41 AM
(1952)
F. Lang
Film piacevole girato dal mitico amico Fritz, con alcune parti morte tipo le scene di pesca/lavoro in fabbrica, e personaggi inutili tipo quelli di Joe, fratello della protagonista e Peggy, la ragazza di lui, interpretata da una viulenta Marilyn , per il resto sceneggiatura brillante che strappa piu' di un sorriso ed una MARAVIGLIOSA Barbara Stanwyck nel ruolo principale di Mae, donna di mezza eta' scappata dal triste paesello di mare dove tutti vivono di quello che quest'ultimo offre, ritorna a casa amareggiata dal deludente risultato dei suoi 10 anni passati a New York.
In generale la Stanwyck e' il vero gioiello del film, anche se la trovo sempre perfetta per i ruoli pseudo-negativi, di donne senza scrupoli o attratte fortemente dal male che alla fine nascondono la loro vena bonaria dietro un'aria finto-malvagia, vedi Lady Eva <33333
Film sul rigetto per il sopravvivere quotidiano, per le persone che pretendono il "normale", Mae cerca in tutti i modi di adattarsi alla vita comune diventando moglie e madre, anche se il malessere che alberga in lei presto prende il sopravvento, aiutato dalla conoscenza del migliore amico, proiezionista di un cinema, del marito; i due vivendo gli stessi disagi si lasceranno presto andare in una travolgente passione malata.
Fantastica la scena in cui lui le urla: "Altro che buona, sei marcia dentro!!" e la scena in cui un personaggio secondario, lo zio ubriacone, bonario e scroccone diventa demonio tentatore che aizza perfidamente il marito di lei all'omicidio dell'amante.
Consigliatissimo, direi un 4 stelle.
Sits in a darkened bedsit gloom
She chains her door, squats on the floor
Lets no one into her room
I'm alone and she's alone
And we should get together
I'll never ask you to remove
Your mask of shiny patent leather
"le 3 cose che preferisco sono le malattie sintetiche, il dramma dilatato e la rabbia sempliciotta&istintiva"
#2444
Posted 31 May 2013 - 10:18 AM
Sits in a darkened bedsit gloom
She chains her door, squats on the floor
Lets no one into her room
I'm alone and she's alone
And we should get together
I'll never ask you to remove
Your mask of shiny patent leather
"le 3 cose che preferisco sono le malattie sintetiche, il dramma dilatato e la rabbia sempliciotta&istintiva"
#2445
Posted 05 June 2013 - 10:25 AM
1977 Rolling Thunder
di John Flynn con William Devane, Tommy Lee Jones, Linda Haynes, James Best, Dabney Coleman, Luke Askew
Fino ad un paio di giorni fa sapevo a malapena che esisteva, adesso che l'ho visto è diventato tipo uno dei miei film preferiti di sempre.
Anni 70. Violenza gelida. Sceneggiatura di Paul Schrader. Reduci dal Vietnam. Personaggi prosciugati. Società allo sfascio. Ritmo lento e tono ultra-laconico. Pantaloni a zampa. Pessimismo a carrettate. Macchinoni su strade polverose. William Devane nel ruolo della sua carriera. Occhiali da sole a goccia. Lo sceriffo Rosco P. Coltrane che fa il carognone. Stanze di motel tristi. Bionde malinconiche. Autodistruzione. Peckinpah. Tette vere. Massacrone finale. E...
...Tommy Lee Jones giovane che gli bastano 15 minuti di film e solo una battuta per poter dire "Bruce Willis puppami la fava e poi vai nasconderti: muto e in silenzio.".
#2446
Posted 05 June 2013 - 10:55 AM
Siamo vittime di una trovata retorica.
#2447
Posted 05 June 2013 - 15:20 PM
#2448
Posted 05 June 2013 - 15:39 PM
Se io voglio che gli uccelli cadano fulminati, gli uccelli devono cadere stecchiti dagli alberi. Sono il furore di Dio, la terra che io calpesto mi vede e trema.
Don't you know there ain't no devil there's just god when he's drunk.
#2449
Posted 05 June 2013 - 15:59 PM
Sceneggiatura di Paul Schrader.
beh!
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#2450
Posted 05 June 2013 - 17:24 PM
1977 Rolling Thunder
lo ho da tempo, ma aspettavo una sollecitazione del genere per vederlo. grazie tom.
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