Nobel per la pace a Barack Obama
#1
Inviato 09 ottobre 2009 - 09:33
#2
Inviato 09 ottobre 2009 - 09:34
#3
Inviato 09 ottobre 2009 - 09:35
Mi sembra decisamente prematuro, ancorché fortemente simbolico.
Se parlassimo di musica, si direbbe che è hype. Sono molto perplesso.
#4
Inviato 09 ottobre 2009 - 09:50
Oddio, in Obama io ci confido, ma mi pare non abbia fatto ancora nulla di concreto ne', prevedibilmente, possa fare alcunche' di concreto nel breve periodo.
Molto, molto perplesso.
#5
Inviato 09 ottobre 2009 - 09:51
L'hype c'è, ma dopo una decade di Bush era difficile non ci fosse.
Senza considerare che un premio simile serve anche a rafforzare la sua leadership davanti a scelte importanti ed in una situazione non facile sia interna che esterna (anche se spero non sia questo il motivo).
A chi altro dovevano darlo?
PS
Non tiriamo in mezzo quello ad Arafat perchè veramente non c'entra un cazzo.
#6
Inviato 09 ottobre 2009 - 09:52
in nineteen sixty-three
Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili
"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."
#7
Inviato 09 ottobre 2009 - 09:59
"per l'impegno sul disarmo nucleare e sulla distensione in Medio Oriente"
#8
Inviato 09 ottobre 2009 - 10:00
parliamo dell' immunità agli agenti cia che hanno torturato prigionieri
parliamo della più grossa e massiccia operazione di guerra terrestre dai tempi del vietnam, effettuata in afghanistan, nella quale ci sono stati diversi "effetti collaterali"
no dai, un presidente di uno stato in perenne guerra con mezzo mondo, non può essere nobel per la pace, inoltre che la politica estera usa sia veramente cambiata, alla luce di quanto scritto sopra, è tutto da dimostrare. sarò felice di ricredermi tra qualche anno, se dovvesse avvenire
#9
Inviato 09 ottobre 2009 - 10:03
che la politica estera usa sia veramente cambiata, alla luce di quanto scritto sopra, è tutto da dimostrare. sarò felice di ricredermi tra qualche anno, se dovvesse avvenire
Perfettamente d'accordo.
#10
Inviato 09 ottobre 2009 - 10:07
"Caedite eos! Novit enim Dominus qui sunt eius"
#11
Inviato 09 ottobre 2009 - 10:10
alquanto ridicolo. del resto, se l'hanno dato a kissinger.
il prossimo anno mando 17.000 truppe in afghanistan, bombardo il pakistan con dei droni, continuo a sfasciare l'iraq, minaccio in modo immotivato iran (diplomazia come prima sceltaper l'iran? me stai a scherzà, sig. m), aumento i finanziamenti militari ad israele, e poi pretendo il nobel.
non è cambiato nulla rispetto a bush, se non il vocabolario e la melanina.
il nobel alla superficialità lo consegno al premio nobel.
"ora scappo, prima che arriva orpheusamericangodsamerican".
#12 Guest_runciter_*
Inviato 09 ottobre 2009 - 10:11
Non gli bastava Arafat di bluff?
Oddio, in Obama io ci confido, ma mi pare non abbia fatto ancora nulla di concreto ne', prevedibilmente, possa fare alcunche' di concreto nel breve periodo.
Molto, molto perplesso.
strano che nomini arafat e non quell'agnellone di simon peres.
aggiungo al mio taccuino.
#13
Inviato 09 ottobre 2009 - 10:12
#14
Inviato 09 ottobre 2009 - 10:13
la credibilità del nobel per la pace è pari a zero, comunque meno male non l' hanno dato a berlusconi
#15 Guest_runciter_*
Inviato 09 ottobre 2009 - 10:15
Siete d'accordo?
credo sia semplicemente un tentativo di evitare una guerra con l'iran.
hanno dovuto chiudere un occhio sui droni in pakistan, che ogni tanto fanno qualche strage.
#16
Inviato 09 ottobre 2009 - 10:23
Mi sembra decisamente prematuro, ancorché fortemente simbolico.
Sono d'accordo, aspetterei risultati concreti riguardo il Medio Oriente.
"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"
#17
Inviato 09 ottobre 2009 - 10:30
Secondo me si sono premiate le intenzioni e soprattutto la necessità di un appoggio forte al cambio di rotta in riferimento ad una politica di distensione. Il nobel è la leggitimazione politica di questa nuova strada. Io la leggo in questo modo.
#18
Inviato 09 ottobre 2009 - 10:36
Anche se mi sembra un modo per "legare le mani" ad Obama rispetto all'eventuale uso della forza... spero che non si farà condizionare troppo, dato che gli equilibri mondiali sono più importanti di un premio di dubbia (dopo Arafat) qualità.
#19
Inviato 09 ottobre 2009 - 10:45
A mio parere è una questione "politica".
Secondo me si sono premiate le intenzioni e soprattutto la necessità di un appoggio forte al cambio di rotta in riferimento ad una politica di distensione. Il nobel è la leggitimazione politica di questa nuova strada. Io la leggo in questo modo.
Superata l'iniziale meraviglia, sono d'accordo con te.
in nineteen sixty-three
Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili
"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."
#20
Inviato 09 ottobre 2009 - 10:46
Ci può stare.
Anche se mi sembra un modo per "legare le mani" ad Obama rispetto all'eventuale uso della forza... spero che non si farà condizionare troppo, dato che gli equilibri mondiali sono più importanti di un premio di dubbia (dopo Arafat) qualità.
La sta già usando la forza, e pure tanta.
Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.
#21
Inviato 09 ottobre 2009 - 10:49
diplomazia come prima sceltaper l'iran? me stai a scherzà, sig. m
Non mi risulta siano stati bombardati, mi sbaglio?
E mi risulta anche che da parte israeliana si sia abbassata un capellino' la cresta rispetto alla fase Bush.
Le minacce e la deterrenza fanno parte della diplomazia da quando mondo è mondo, non mi pare Obama stia preparando un'invasione, poi per carità, posso sempre ricredermi.
#22
Inviato 09 ottobre 2009 - 10:55
Ci può stare.
Anche se mi sembra un modo per "legare le mani" ad Obama rispetto all'eventuale uso della forza... spero che non si farà condizionare troppo, dato che gli equilibri mondiali sono più importanti di un premio di dubbia (dopo Arafat) qualità.
La sta già usando la forza, e pure tanta.
Beh, almeno si capirà che tra le due cose non c'è una necessaria contraddizione...
Comunque andrà a finire, mi sembra che questo nobel sancisca la definitiva estinzione della sinistra radicale anti-americana dei tempi di Bush. Di contro, secondo me con Obama la politica americana non è cambiata nel profondo: è solo cambiato il modo di interpretarla, ed è cambiato lo scenario internazionale.
#23
Inviato 09 ottobre 2009 - 10:57
Ci può stare.
Anche se mi sembra un modo per "legare le mani" ad Obama rispetto all'eventuale uso della forza... spero che non si farà condizionare troppo, dato che gli equilibri mondiali sono più importanti di un premio di dubbia (dopo Arafat) qualità.
La sta già usando la forza, e pure tanta.
Beh, almeno si capirà che tra le due cose non c'è una necessaria contraddizione...
Comunque andrà a finire, mi sembra che questo nobel sancisca la definitiva estinzione della sinistra radicale anti-americana dei tempi di Bush.
Forse questo dovrebbe farti riflettere su quante persone, anche qua dentro, sono state ingiustamente accusate di essere addirittura razziste o anti-americane a prescindere...
#24
Inviato 09 ottobre 2009 - 10:59
???Comunque andrà a finire, mi sembra che questo nobel sancisca la definitiva estinzione della sinistra radicale anti-americana dei tempi di Bush.
cuba, venezuela, bolivia, brasile...solo per citare paesi dell' america latina che, pur con diverse forme di organizzazione statale, si stanno contrapponendo al potere politico/economico deli usa creando un sistema di scambio e relazioni totalmente alternativo.
altrimenti non ho proprio capito il senso di questa frase
#25
Inviato 09 ottobre 2009 - 11:00
Io credo che molte persone lo siano ancora, solo che ormai non hanno più modo di manifestarlo... quindi, in mancanza di altri obiettivi più seri, si sfogano contro Berlusconi
Ci può stare.
Anche se mi sembra un modo per "legare le mani" ad Obama rispetto all'eventuale uso della forza... spero che non si farà condizionare troppo, dato che gli equilibri mondiali sono più importanti di un premio di dubbia (dopo Arafat) qualità.
La sta già usando la forza, e pure tanta.
Beh, almeno si capirà che tra le due cose non c'è una necessaria contraddizione...
Comunque andrà a finire, mi sembra che questo nobel sancisca la definitiva estinzione della sinistra radicale anti-americana dei tempi di Bush.
Forse questo dovrebbe farti riflettere su quante persone, anche qua dentro, sono state ingiustamente accusate di essere addirittura razziste o anti-americane a prescindere...
#26
Inviato 09 ottobre 2009 - 11:02
???
Comunque andrà a finire, mi sembra che questo nobel sancisca la definitiva estinzione della sinistra radicale anti-americana dei tempi di Bush.
cuba, venezuela, bolivia, brasile...solo per citare paesi dell' america latina che, pur con diverse forme di organizzazione statale, si stanno contrapponendo al potere politico/economico deli usa creando un sistema di scambio e relazioni totalmente alternativo.
altrimenti non ho proprio capito il senso di questa frase
Mi riferisco alla sinistra "comunista" nostrana, al cosidetto popolo della pace, alle bandiere arcobaleno e quant'altro. Mi sembra piuttosto palese che i partiti "comunisti", almeno dalle nostre parti, sono ormai quasi estinti... e non mi sembra che nessuno (nemmeno la sinistra stessa, che ormai fa i conti con Di Pietro) ne lamenti l'assenza.
PS: Non mi sembra che quei paesi siano il paese di Bengodi...
#27
Inviato 09 ottobre 2009 - 11:07
#28
Inviato 09 ottobre 2009 - 11:08
diplomazia come prima sceltaper l'iran? me stai a scherzà, sig. m
Non mi risulta siano stati bombardati, mi sbaglio?
E mi risulta anche che da parte israeliana si sia abbassata un capellino' la cresta rispetto alla fase Bush.
Le minacce e la deterrenza fanno parte della diplomazia da quando mondo è mondo, non mi pare Obama stia preparando un'invasione, poi per carità, posso sempre ricredermi.
anche bush non li ha bombardati - anche bush aveva cambiato rotta rispetto a sè stesso?
anche sotto bush ci sono stati incontri diplomatici con l'iran - quindi?
il punto del discorso è che obama, come bush, usa l'inesistente pericolo nucleare dell'iran come motivo di minaccia, come possibile casus belli, così come è stato fatto con l'iraq.
questo è provato da come obama stesso ha cavalcato la calcolata disinformazione e mistificazione sull'iran a tutti i livelli, l'ultimo marchiano esempio è lo "scandalo dello stabilimento nucleare segreto", che l'iran aveva dichiarato alla iaea cinque giorni prima, rispettando le regole: le regole dell'iaea infatti stabiliscono che venga comunicata l'esistenza di una nuova struttura un anno prima che diventi funzionante, cosa che la struttura non è, come del resto verificato da el baradei. ma obama e amici hanno colto al balzo la cosa per una campagna di attacco mediatico all'iran, e un'occasione per minacciare.
difatti, obama & co. continuano ad accusare l'iran di non rispettare gli accordi internazionali, ma esattamente a quali si riferiscono? e, del resto,
perchè concentrarsi sull'iran, quando, per esempio, al contrario dell'iran, israele rifiuta assolutamente di sottoporsi ai controlli della iaea? e, del resto, che voce in capitolo hanno gli stati uniti, che numerose volte hanno scavalcato e ignorato mozioni e risoluzioni dell'onu, nonchè sono la nazione bellicamente più attiva, quando l'iran non ha invece mai praticato guerre offensive? e che voce in capitolo ha quando pur avendo firmato l'accordo di non proliferazione nucleare nel '68, possiede ancora 10.000 testate nucleari?
forse che "la deterrenza nucleare" sia solo una scusa?
quindi, dato che in realtà non ci sono minacce nucleari (e non) iraniane (e loro lo sanno bene, vedere anche dichiarazioni del ministro della difesa israeliano di qualche tempo fa), perchè tutto questo accanimento?
domanda che valuto come "abbastanza retorica".
la minaccia può essere un deterrente diplomatico solo nel momento in cui c'è qualcosa da sventare.
il fatto è che, prima di tutto, non c'è motivo di osteggiare l'iran, per i motivi da loro (la cosiddetta "comunità internazionale") esposti.
quindi, il punto è che pur non essendoci motivo (rispetto a quanto dichiarato ufficialmente), continuano a tartassarlo:
basta questo a porre obama sulla linea di bush.
il chè è un chiaro potenziale preludio ad altro, qualcosa che gli usa hanno nella "lista delle cose da fare" da anni.
#29
Inviato 09 ottobre 2009 - 11:10
Io sono anti-americano e pro-Obama, non vedo le due cose come contraddittorie.
Quindi, dai pienamente torto a Sig. M. quando dice:
Bene, almeno uno è venuto allo scoperto a contraddire questa affermazione...Forse questo dovrebbe farti riflettere su quante persone, anche qua dentro, sono state ingiustamente accusate di essere addirittura razziste o anti-americane a prescindere...
PS: wago, guarda che Obama è il presidente americano, mica quello cubano...
#30
Inviato 09 ottobre 2009 - 11:12
Io sono anti-americano e pro-Obama... che problema c'e'?
Che sarebbe auspicabile il contrario.
#31
Inviato 09 ottobre 2009 - 11:13
ah ma per quanto riguarda la sinistra nostrana, già si autotartassa da sola, non credo che il nobel ad un presidente americano possa addirittura assumere un ruolo di così netto discrimine tra pro-americani e anti-americani. personalmente mi sono limitato a far notare che secondo me esiste una contraddizione tra l' uso della forza (ho citato dei fatti incontrovertibili e documentati) che sta attuando il presidente obama e il premio nobel per la pace.
???
Comunque andrà a finire, mi sembra che questo nobel sancisca la definitiva estinzione della sinistra radicale anti-americana dei tempi di Bush.
cuba, venezuela, bolivia, brasile...solo per citare paesi dell' america latina che, pur con diverse forme di organizzazione statale, si stanno contrapponendo al potere politico/economico deli usa creando un sistema di scambio e relazioni totalmente alternativo.
altrimenti non ho proprio capito il senso di questa frase
Mi riferisco alla sinistra "comunista" nostrana, al cosidetto popolo della pace, alle bandiere arcobaleno e quant'altro.
PS: Non mi sembra che paesi siano il paese di Bengodi...
comunque in larga parte, in movimenti di sinistra come "sinistra e libertà", obama è visto quasi alla pari di un dio, te l' assicuro. probabilmente perchè vedono in lui il continuatore di gente come M.L. King, io sono invece abbastanza perplesso su questa santificazione preventiva, prima voglio vedere se questo "change" ci sarà sul serio.
per quanto riguarda il PS: è ovvio che non lo sono, si tratta di paesi che hanno sempre vissuto in maniera subordinata le politiche economiche e che in molti casi, hanno subito una colonizzazione economica fortissima, un vero e proprio furto di risorse e materie prime. ma non vorrei scatenare un OT infinito.
Joey comunque mi sembri parecchio peggiorato
#32 Guest_gulliver_*
Inviato 09 ottobre 2009 - 11:15
#33
Inviato 09 ottobre 2009 - 11:19
negli ultimi 60 anni il primato, dati alla mano, vede incoronato "bullo del quartiere" un paese specifico, con i suoi alleati.
sarebbe ora di guardare i fatti, e basarsi su di essi, e non sui pregiudizi sugli eventuali pregiudizi.
altrimenti possiamo anche dire che chi ce l'aveva con i nazisti era anti-tedesco.
#34
Inviato 09 ottobre 2009 - 11:20
Effettivamente sono peggiorato, dato mi fai riflettere sul fatto che sto dalla parte di Obama insieme a "Sinistra e libertà"...Joey comunque mi sembri parecchio peggiorato
o forse sono migliorati loro?
Per quanto riguarda il nobel per la pace e l'uso della forza, secondo me non c'è contraddizione, altrimenti in passato non avrebbero dato quel premio ad altre personalità che hanno usato la forza anche più di Obama (finora). Semmai, dipende da come si usa la forza, dal perchè, ecc.
#35
Inviato 09 ottobre 2009 - 11:21
PS: wago, guarda che Obama è il presidente americano, mica quello cubano...
Mi pare che l'esempio che ho fatto parlasse chiaro: non ho alcuna fiducia nell'America (non solo quella di Bush - diciamo quella da Washington in poi) e complessivamente nutro astio verso quel che ha significato nel mondo, pero' credo che Obama possa in parte migliorare le cose. Date le condizioni al contorno, pero', inizio a ritenere che sia difficile.
#36
Inviato 09 ottobre 2009 - 11:23
per quanto mi riguarda, la destabilizzazione in atto in hounduras, sia pur senza intervento diretto, è di per se abbastanza grave. è il tentativo di mostrare i muscoli in una zona dove sono tornati i sandinisti al governo (nicaragua, confinante con l' honduras), un monito insomma a non allargare quella fetta di paesi latino-americani che si stanno sganciando da wto, multinazionali ecc ecc
Effettivamente sono peggiorato, dato mi fai riflettere sul fatto che sto dalla parte di Obama insieme a "Sinistra e libertà"...
Joey comunque mi sembri parecchio peggiorato
o forse sono migliorati loro?
Per quanto riguarda il nobel per la pace e l'uso della forza, secondo me non c'è contraddizione, altrimenti in passato non avrebbero dato quel premio ad altre personalità che hanno usato la forza anche più di Obama (finora). Semmai, dipende da come si usa la forza, dal perchè, ecc.
e per questo è anche più grave dell' intervento diretto in afghanistan
#37
Inviato 09 ottobre 2009 - 11:24
Boh, per me significa innanzitutto Elvis e Chuck Berry... ma so bene che tu non ascolti musica "rock"complessivamente nutro astio verso quel che l'America significa nel mondo
#38
Inviato 09 ottobre 2009 - 11:25
ASSEGNATO ..
#39
Inviato 09 ottobre 2009 - 11:26
#40
Inviato 09 ottobre 2009 - 11:28
Siete d'accordo?
Un Nobel al personaggio e ai nuovi valori che incarna ci può stare ma il fatto che sia per ''la pace'' dato al presidente degli Stati Uniti (democratico o repubblicano che sia) fa un po sorridere sinceramente, non c'è presidente USA che non abbia le mani insanguinate in qualche parte del mondo.
#41
Inviato 09 ottobre 2009 - 11:30
Ma pensate che poteva andare anche a Berlusconi O_O
#42
Inviato 09 ottobre 2009 - 11:39
Comunque non so se sia un'assegnazione giusta (è ovvio che nel Nobel per la pace c'è una componente politica, ma questo non inficia il valore del premio), di sicuro ne sono molto, molto contento.
#43
Inviato 09 ottobre 2009 - 14:39
Ci può stare.
Anche se mi sembra un modo per "legare le mani" ad Obama rispetto all'eventuale uso della forza... spero che non si farà condizionare troppo, dato che gli equilibri mondiali sono più importanti di un premio di dubbia (dopo Arafat) qualità.
La sta già usando la forza, e pure tanta.
Beh, almeno si capirà che tra le due cose non c'è una necessaria contraddizione...
Comunque andrà a finire, mi sembra che questo nobel sancisca la definitiva estinzione della sinistra radicale anti-americana dei tempi di Bush. Di contro, secondo me con Obama la politica americana non è cambiata nel profondo: è solo cambiato il modo di interpretarla, ed è cambiato lo scenario internazionale.
Forse interpreto anche io male questa frase, se vuoi intendere che non c'è necessaria contraddizione nell'assegnare il Premio Nobel per la Pace a qualcuno che usa nel mondo (Pakistan, Afghanistan, Irak) con abbondanza la guerra, i militari, le armi, i droni e tutti gli annessi di "danni collaterali", direi di sì, che, quanto meno, c'è contraddizione.
Poi sul fatto che in Afghanistan e sostanzialmente, fino ad ora, nella politica mediorienale di Obama non ci sia un salto drastico dall'epoca Bush siamo d'accordo, solo che io giudico questa cosa come un male.
Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.
#44 Guest_runciter_*
Inviato 09 ottobre 2009 - 14:52
Ci può stare.
Anche se mi sembra un modo per "legare le mani" ad Obama rispetto all'eventuale uso della forza... spero che non si farà condizionare troppo, dato che gli equilibri mondiali sono più importanti di un premio di dubbia (dopo Arafat) qualità.
eccone un altro.
e mi ero dimenticato di kissinger, uno dei più grandi criminali della storia.
allora vediamo, c'è qualcosa che peres e kissinger hanno in comune, e arafat non ha (è)?
#45
Inviato 09 ottobre 2009 - 14:57
Io ci vedo tre cose: hype, sollievo per la fine dell'era Bush, speranza di un vero cambiamento nella politica estera americana suggerita da alcuni passi importanti compiuti da Obama. Forse tanto, forse poco, non lo so. Di certo, molto prematuro.
Ma pensate che poteva andare anche a Berlusconi O_O
ahahahahah...putroppo è vero
ma per me il nobel è come il pallone d'oro,non vale granchè (tranne per il milione di dollari di premio)
#46
Inviato 09 ottobre 2009 - 15:07
Ci può stare.
Anche se mi sembra un modo per "legare le mani" ad Obama rispetto all'eventuale uso della forza... spero che non si farà condizionare troppo, dato che gli equilibri mondiali sono più importanti di un premio di dubbia (dopo Arafat) qualità.
eccone un altro.
e mi ero dimenticato di kissinger, uno dei più grandi criminali della storia.
allora vediamo, c'è qualcosa che peres e kissinger hanno in comune, e arafat non ha (è)?
Dal mio messaggio non puoi dedurre nessuna conclusione. Mi riferisco ad Arafat in primo luogo perchè è stato un nobel più recente di altri, e quindi ricordo che mi colpì: non a caso, ho usato il termine "dopo". Sul fatto che poi Arafat sia migliore o peggiore (come penso io) di altri, sono valutazioni soggettive e non mi sembra la sede per discuterne.
Ci può stare.
Anche se mi sembra un modo per "legare le mani" ad Obama rispetto all'eventuale uso della forza... spero che non si farà condizionare troppo, dato che gli equilibri mondiali sono più importanti di un premio di dubbia (dopo Arafat) qualità.
La sta già usando la forza, e pure tanta.
Beh, almeno si capirà che tra le due cose non c'è una necessaria contraddizione...
Comunque andrà a finire, mi sembra che questo nobel sancisca la definitiva estinzione della sinistra radicale anti-americana dei tempi di Bush. Di contro, secondo me con Obama la politica americana non è cambiata nel profondo: è solo cambiato il modo di interpretarla, ed è cambiato lo scenario internazionale.
Forse interpreto anche io male questa frase, se vuoi intendere che non c'è necessaria contraddizione nell'assegnare il Premio Nobel per la Pace a qualcuno che usa nel mondo (Pakistan, Afghanistan, Irak) con abbondanza la guerra, i militari, le armi, i droni e tutti gli annessi di "danni collaterali", direi di sì, che, quanto meno, c'è contraddizione.
Poi sul fatto che in Afghanistan e sostanzialmente, fino ad ora, nella politica mediorienale di Obama non ci sia un salto drastico dall'epoca Bush siamo d'accordo, solo che io giudico questa cosa come un male.
E' evidente che partiamo da prospettive diverse: per me il ricorso alla guerra, in generale, non è necessariamente un male. Non ho la pretesa di stabilire se, nel caso di Obama, ciò sia compatibile o meno con il premio nobel. Mi sembra precoce stabirlo quindi mi limito ad osservare che, in linea teorica, non c'è incompatiblità tra il ricorso alla forza e il nobel per la pace. Lo dimostra la storia stessa del premio.
#47
Inviato 09 ottobre 2009 - 15:19
Poi uno può, filosoficamente, sostenere che la guerra, male minore, può evitare un male maggiore (cosa che io, francamente, fatico a immaginare) ma non che ricorrere alla forza, cioè usare la guerra, sia un azione compatibile con il concetto di pace e un riconoscimento che dovrebbe a questo essere legato.
Ecco perché tale premio dato ad Obama, attualmente, mi fa amaramente sorridere.
Detto in altre parole tutta la retorica delle "missioni di pace", della "guerra preventiva", dell'"esportazione della libertà" a me è sempre risultata stomachevole
Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.
#48
Inviato 09 ottobre 2009 - 15:32
Al di là della storia del premio (per me, visti i precedenti, dovrebbero proprio smettere di darlo il premio nobel alla pace), se le parole hanno ancora un senso pace = non guerra e guerra = armi, aerei, militari, bombe, droni, morti.
Se vuoi ne discutiamo dal punto di vista filosofico, ma non è affatto così semplice come vuoi far credere. A meno che non si parli di "pace interiore", la pace "esteriore" include anche tutte le condizioni necessarie ad essa, e tra queste c'è anche il suo opposto, ovvero la guerra. Questo è implicito nel concetto antico di "pax".
Poi uno può, filosoficamente, sostenere che la guerra, male minore, può evitare un male maggiore (cosa che io, francamente, fatico a immaginare) ma non che ricorrere alla forza, cioè usare la guerra, sia un azione compatibile con il concetto di pace e un riconoscimento che dovrebbe a questo essere legato.
E' ovvio che il riconoscimento per la pace non lo dai per una guerra, ma solo se un certo tipo di azioni hanno portato di fatto alla pace, laddove non c'era alternativa. Non si possono mettere tutte le guerre nello stesso calderone: puoi fare una guerra a scopi di pacificazione, a scopi di difesa, oppure a scopi di offesa. Altrimenti, dovremmo dedurne che non c'è differenza tra guerre e guerre (per esempio, tra le guerre d'indipendenza e le campagne hitleriane).
Detto in altre parole tutta la retorica delle "missioni di pace", della "guerra preventiva", dell'"esportazione della libertà" a me è sempre risultata stomachevole
Su questo concordo. Nel senso che sarebbe meglio privare il termine "guerra" della sua cattiva coscienza, e accettarne alcuni aspetti che fanno parte della natura umana, come suggerisce anche lo psicologo James Hillman.
#49 Guest_runciter_*
Inviato 09 ottobre 2009 - 15:39
Dal mio messaggio non puoi dedurre nessuna conclusione. Mi riferisco ad Arafat in primo luogo perchè è stato un nobel più recente di altri, e quindi ricordo che mi colpì: non a caso, ho usato il termine "dopo". Sul fatto che poi Arafat sia migliore o peggiore (come penso io) di altri, sono valutazioni soggettive e non mi sembra la sede per discuterne.
peres e arafat (e rabin) furono premiati insieme nel '94.
#50 Guest_runciter_*
Inviato 09 ottobre 2009 - 15:42
E' ovvio che il riconoscimento per la pace non lo dai per una guerra, ma solo se un certo tipo di azioni hanno portato di fatto alla pace, laddove non c'era alternativa. Non si possono mettere tutte le guerre nello stesso calderone: puoi fare una guerra a scopi di pacificazione, a scopi di difesa, oppure a scopi di offesa. Altrimenti, dovremmo dedurne che non c'è differenza tra guerre e guerre (per esempio, tra le guerre d'indipendenza e le campagne hitleriane).
il neo-laureato non sta facendo molto per porre fine alle occupazioni hitleriane.
Su questo concordo. Nel senso che sarebbe meglio privare il termine "guerra" della sua cattiva coscienza, e accettarne alcuni aspetti che fanno parte della natura umana, come suggerisce anche lo psicologo James Hillman.
mi permetto di suggerire che la guerra è un business fondato sulla propaganda.
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