Vai al contenuto


Foto
- - - - -

Il cinema e i fondi FUS


  • Please log in to reply
78 replies to this topic

#51 Joey

    Classic Rocker

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3499 Messaggi:

Inviato 15 settembre 2009 - 01:10



Curioso che venga poi sempre tirato fuori il famoso premio Nobel nostrano. Dall'altro topic, io sto ancora aspettando che mi si dicano due o tre autori teatrali viventi più meritevoli del Nobel suddetto.

Non esiste il nobel per il teatro. Di autori più meritevoli del nobel per la letteratura ce ne erano... dalle nostre parti, per esempio Mario Luzi. Dario Fo è ancora oggi (e sempre di più) un personaggio controverso, e questo è un mero dato di fatto. Non ha la statura di grande artista, e temo mai l'avrà, nonostante il nobel.


E' semplicemente il più importante e rappresentato autore teatrale vivente. All'epoca c'era prima Pinter, ed è stato un errore non darlo prima all'inglese. Ma dopo c'era subito lui. Se ciò che dico è vero, per me ciò identifica un grande artista.  Mi chiedo se tu conosca abbastanza il teatro contemporaneo per negare ciò. Nel caso, fammi i due o tre nomi richiesti.
Sul personaggio non mi esprimo perchè non c'entra assolutamente nulla.
Sul rapporto tra teatro e letteratura, a parte che Fo è apprezzato anche da molti scrittori di prosa (si vedano le quarte di copertina dei suoi libri) mi chiedo in base a cosa stili la tua graduatoria. Fai una classifica tra le varie forme d'arte? O in base alla popolarità e l'influenza assoluta degli autori? Allora, in quest'ultimo caso, tra i candidati Bob Dylan avrebbe dovuto trionfare da un pezzo. Immagino però che per te sia "controverso" anche lui...

E comunque, cazzo, è un topic sugli sprechi nel settore della cultura. Dario Fo fa degli "utili" allucinanti, come pochi in Italia. Era proprio l'ultimo nome da tirare fuori in questo contesto!


Fo è il più grande autore teatrale vivente? Significa che oggi il teatro è un'arte in agonia che non è rappresentativa della letteratura. Inoltre, gran parte delle sue opere mi sembrano molto, troppo, compromesse con le contingenze politiche per sopravvivere alla storia. Figuriamoci domani cosa resterà delle sue recenti patetiche performance su Berlusconi. Il tempo decreterà se l'ex-fascista passerà alla storia o meno.
  • 0

#52 brachilone

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3648 Messaggi:

Inviato 15 settembre 2009 - 06:59

Joey quando parli di presunta universalità, quali sono i criteri che applichi? Io ad esempio un film come Videocracy lo trovo carico di significati universali. E' la società dell'apparenza, della TV più reale della realtà, il Grande Fratello che supera Videodrome. La società dei Corona e dei Mora, delle 13enni che appena notano un paio di tette sul proprio davanti cominciano ad aspirare a fare le veline, passando in TV a mostrare le proprie bellezze per ottenere un po' di gloria. Non voglio generalizzare, ma è innegabile che il problema esista, e non è solo materiale per come la vedo io.
Non sono tematiche abbastanza universali, almeno in Italia, da poter essere tradotte in opere artistiche? Lo hanno fatto in molti, da almeno 50 anni. Se si, lo si può fare fino a quando non si nomina Berlusconi, perchè altrimenti diventa una battaglia politica e quindi l'arte si abbassa di livello? Non capisco la logica. Berlusconi può sparare a zero (tramite i suoi ministri) su chi parla di certe tematiche, ma chi parla di certe tematiche non può permettersi di individuare in Berlusconi un simbolo di un certo modo di vedere la società, che per me è fortemente negativo. Come ho detto prima, quando una persona si pone in maniera così totalizzante ed invadente nella politica e nella società, deve essere consapevole di prendersi onori ed oneri. E non è zittendo chi gli fa notare gli oneri che potrà esserne esentato.
  • 0

#53 sheikyerbouti

    anti-intellettuale, coerente, obiettivo, ironico, arguto, spacca

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 15807 Messaggi:
  • Locationmilano

Inviato 15 settembre 2009 - 07:16

Joey quando parli di presunta universalità, quali sono i criteri che applichi? Io ad esempio un film come Videocracy lo trovo carico di significati universali. E' la società dell'apparenza, della TV più reale della realtà, il Grande Fratello che supera Videodrome. La società dei Corona e dei Mora, delle 13enni che appena notano un paio di tette sul proprio davanti cominciano ad aspirare a fare le veline, passando in TV a mostrare le proprie bellezze per ottenere un po' di gloria. Non voglio generalizzare, ma è innegabile che il problema esista, e non è solo materiale per come la vedo io.
Non sono tematiche abbastanza universali, almeno in Italia, da poter essere tradotte in opere artistiche? Lo hanno fatto in molti, da almeno 50 anni. Se si, lo si può fare fino a quando non si nomina Berlusconi, perchè altrimenti diventa una battaglia politica e quindi l'arte si abbassa di livello? Non capisco la logica. Berlusconi può sparare a zero (tramite i suoi ministri) su chi parla di certe tematiche, ma chi parla di certe tematiche non può permettersi di individuare in Berlusconi un simbolo di un certo modo di vedere la società, che per me è fortemente negativo. Come ho detto prima, quando una persona si pone in maniera così totalizzante ed invadente nella politica e nella società, deve essere consapevole di prendersi onori ed oneri. E non è zittendo chi gli fa notare gli oneri che potrà esserne esentato.


in italia, purtroppo, ogni argomento è svilito a becero tifo calcistico: al proprio beniamino si perdona tutto senza se e senza ma.

ciao.
  • 0

#54 Number 6

    Scaruffiano

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 12107 Messaggi:

Inviato 15 settembre 2009 - 08:43

PS: Dato che l'hai citato, per me "Guernica" di Picasso è davvero un brutto quadro... ma non certo perchè sia anti-militarista.

Chiuso OT.

A me fa venire il magone ogni volta che lo guardo. CVD siamo su due pianeti diversi.
  • 0
I'm not a number! I'm a free man!

#55 Marguati

    opinion maker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3671 Messaggi:

Inviato 15 settembre 2009 - 09:13

La battuta di Fantozzi "la corazzata Potemkin è una cagata pazzesca" non si riferisce al suo essere più o meno schierato, ma al fatto che è un mattone. Tralaltro Paolo Villaggio era pure di sinistra... ma non Fantozzi (ed ecco perchè i film di Fantozzi sono capolavori nel loro genere).

Quella battuta è schieratissima! se pensi che il messaggio sia "La corazzata Potemkin è un mattone" forse devi riguardare meglio il film. "La corazzata Potemkin è un mattone" è il cavallo di troia con cui Villaggio voleva entrare nel cervello dello spettatore e mettere sotto accusa il costume imperante del periodo: la cultura come status symbol della ricchezza economica procurata dal boom; l'idea che si potessero prendere figli di contadini e trasformarli in pochi anni in perfetti cittadini di una società industriale. Il risultato era una cultura posticcia e imbarazzante, gente che andava a vedere "La corazzata Potemkin" perchè "è un capolavoro" e poi non aveva gli strumenti per capirlo: è contro questo che Villaggio si scagliava ferocemente con quella battuta. Da questo punto di vista è quindi assolutamente schierata, schierata contro la nuova classe di ricchi (ex-poveri) che volevano fare della cultura uno status symbol della loro ricchezza, con il beneplacito di una sinistra compiacente (che si è posta in quegli anni le basi per diventare quella creatura agonizzante da dipinto di Dalì che è oggi), ché si sa, gli è sempre piaciuto vantarsi di essere detentrice della cultura vera.
  • 0

#56 brachilone

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3648 Messaggi:

Inviato 15 settembre 2009 - 09:17


De Andre' interviene nel dibattito politico da Bagnacavallo dove sta preparando il nuovo spettacolo
De Andre' : la LEGA non e' il demonio


E' un po' OT, ma nemmeno troppo visto che si parla anche di livello di dibattito. Prova a immaginare cosa avrebbe pensato De André di una cosa del genere:

http://dailymotion.v...-in-azione_news


  • 0

#57 ms88

    Roadie

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 539 Messaggi:
  • LocationLondra

Inviato 15 settembre 2009 - 09:53

La Cappella Sistina fu addirittura censurata dalla Chiesa stessa per le nudità, quindi non si capisce di che parte sarebbe...


a capodimonte a napoli c'è il modellino non censurato dal braghettone...
si vede un santo che si ingroppa santa caterina  asd asd asd inoltre il personaggio di acheronte, con le orecchie da asino e le fattezze del diavolo, e un ritratto del consigliere di papa Sisto, oggi a nessuno verrebbe in mente di dipingere in vaticano un culo con su la faccia di tremonti:
Michelangelo sei un figo!!!

  • 0
"Dal sublime al ridicolo non vi e' che un passo"
Napoleone Bonaparte

VISITATE IL MIO FANTASTICO BLOG: http://esaini582.blogspot.com

#58 satyajit

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 6747 Messaggi:
  • LocationMilano

Inviato 15 settembre 2009 - 10:05




Curioso che venga poi sempre tirato fuori il famoso premio Nobel nostrano. Dall'altro topic, io sto ancora aspettando che mi si dicano due o tre autori teatrali viventi più meritevoli del Nobel suddetto.

Non esiste il nobel per il teatro. Di autori più meritevoli del nobel per la letteratura ce ne erano... dalle nostre parti, per esempio Mario Luzi. Dario Fo è ancora oggi (e sempre di più) un personaggio controverso, e questo è un mero dato di fatto. Non ha la statura di grande artista, e temo mai l'avrà, nonostante il nobel.


E' semplicemente il più importante e rappresentato autore teatrale vivente. All'epoca c'era prima Pinter, ed è stato un errore non darlo prima all'inglese. Ma dopo c'era subito lui. Se ciò che dico è vero, per me ciò identifica un grande artista.  Mi chiedo se tu conosca abbastanza il teatro contemporaneo per negare ciò. Nel caso, fammi i due o tre nomi richiesti.
Sul personaggio non mi esprimo perchè non c'entra assolutamente nulla.
Sul rapporto tra teatro e letteratura, a parte che Fo è apprezzato anche da molti scrittori di prosa (si vedano le quarte di copertina dei suoi libri) mi chiedo in base a cosa stili la tua graduatoria. Fai una classifica tra le varie forme d'arte? O in base alla popolarità e l'influenza assoluta degli autori? Allora, in quest'ultimo caso, tra i candidati Bob Dylan avrebbe dovuto trionfare da un pezzo. Immagino però che per te sia "controverso" anche lui...

E comunque, cazzo, è un topic sugli sprechi nel settore della cultura. Dario Fo fa degli "utili" allucinanti, come pochi in Italia. Era proprio l'ultimo nome da tirare fuori in questo contesto!


Fo è il più grande autore teatrale vivente? Significa che oggi il teatro è un'arte in agonia che non è rappresentativa della letteratura. Inoltre, gran parte delle sue opere mi sembrano molto, troppo, compromesse con le contingenze politiche per sopravvivere alla storia. Figuriamoci domani cosa resterà delle sue recenti patetiche performance su Berlusconi. Il tempo decreterà se l'ex-fascista passerà alla storia o meno.


Può darsi che il teatro sia in crisi, ma allora della poesia cosa dovremmo dire?
E siamo sicuri che la narrativa sia messa tanto meglio?
Il teatro è l'arte politica per definizione, la sua storia lo dimostra. Quello di Fo va esattamente in questa direzione e, piaccia o no, è già nella storia. Non per i suoi lavori "senili", ovviamente. Poi magari dalla storia verrà depennato; staremo a vedere. Vedremo se un Mario Luzi sarà maggiormento ricordato; io ne dubito...
  • 0

#59 satyajit

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 6747 Messaggi:
  • LocationMilano

Inviato 15 settembre 2009 - 10:10

Joey quando parli di presunta universalità, quali sono i criteri che applichi? Io ad esempio un film come Videocracy lo trovo carico di significati universali. E' la società dell'apparenza, della TV più reale della realtà, il Grande Fratello che supera Videodrome. La società dei Corona e dei Mora, delle 13enni che appena notano un paio di tette sul proprio davanti cominciano ad aspirare a fare le veline, passando in TV a mostrare le proprie bellezze per ottenere un po' di gloria. Non voglio generalizzare, ma è innegabile che il problema esista, e non è solo materiale per come la vedo io.
Non sono tematiche abbastanza universali, almeno in Italia, da poter essere tradotte in opere artistiche? Lo hanno fatto in molti, da almeno 50 anni. Se si, lo si può fare fino a quando non si nomina Berlusconi, perchè altrimenti diventa una battaglia politica e quindi l'arte si abbassa di livello?.


Un certo Brecht diceva che l'arte apartitica è l'arte del partito dominante.
Ops, dimenticavo che qui qualcuno lo considera un autore di scarsa rilevanza...
  • 0

#60 Joey

    Classic Rocker

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3499 Messaggi:

Inviato 15 settembre 2009 - 11:37

Joey quando parli di presunta universalità, quali sono i criteri che applichi?

Il fatto che esprimano complessi, archetipi. Edipo Re o Amleto sono tra le opere più universali.

Io ad esempio un film come Videocracy lo trovo carico di significati universali. E' la società dell'apparenza, della TV più reale della realtà, il Grande Fratello che supera Videodrome. La società dei Corona e dei Mora, delle 13enni che appena notano un paio di tette sul proprio davanti cominciano ad aspirare a fare le veline, passando in TV a mostrare le proprie bellezze per ottenere un po' di gloria.

Premetto che non ho visto "Videocracy". Quando parli dei "Corona" a me quello non sembra affatto un significato "universale", in quanto è legato soltanto alla nostra società e alla nostra epoca. Se invece parli della "TV più reale della realtà", questo è già un tema più interessante. Anche in "The Truman Show" puoi trovare quel tema, che è universale: il tema della vita come "inganno" in fondo lo puoi trovare sin dai tempi di Platone... ma questo non ha molto a che vedere con l'aspetto di "critica".

Non voglio generalizzare, ma è innegabile che il problema esista, e non è solo materiale per come la vedo io. Non sono tematiche abbastanza universali, almeno in Italia, da poter essere tradotte in opere artistiche?

A mio avviso no, anche perchè ci sono moltissime persone che si riconoscono in Berlusconi o nei personaggi della TV.

Non capisco la logica. Berlusconi può sparare a zero (tramite i suoi ministri) su chi parla di certe tematiche, ma chi parla di certe tematiche non può permettersi di individuare in Berlusconi un simbolo di un certo modo di vedere la società, che per me è fortemente negativo.

Ma l'arte dovrebbe proporre un modello alternativo, e non meramente dire "no" a quello esistente.
  • 0

#61 brachilone

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3648 Messaggi:

Inviato 15 settembre 2009 - 12:33


Premetto che non ho visto "Videocracy". Quando parli dei "Corona" a me quello non sembra affatto un significato "universale", in quanto è legato soltanto alla nostra società e alla nostra epoca. Se invece parli della "TV più reale della realtà", questo è già un tema più interessante. Anche in "The Truman Show" puoi trovare quel tema, che è universale: il tema della vita come "inganno" in fondo lo puoi trovare sin dai tempi di Platone... ma questo non ha molto a che vedere con l'aspetto di "critica".


Beh parlare dei Corona o della TV più reale della realtà non è molto diverso... Se te lo ponessi sotto la luce "essere vs apparire" l'elenco degli artisti che hanno sviluppato la questione diverrebbe ancora più lungo. Per come la vedo io, l'artista che riflette su questi temi ha il diritto (se non addirittura il dovere) di entrare in contatto con la realtà del proprio tempo.
Di artisti critici nei confronti della propria società, o di una parte di essa, ce ne sono stati molti, ed è chiaro che nel momento in cui cominciano più o meno direttamente a fare nomi e cognomi si attirano l'odio di quelli ne confronti dei quali puntano il dito. Ma chi viene accusato non dovrebbe togliere loro la voce, perchè questa a casa mia si chiama censura, e della peggior specie.
In Italia oggi Berlusconi non rappresenta solo una parte politica, ma un modo di essere-apparire e di intendere la vita. O sbaglio? Ed è stato lui stesso a porsi su questo piano, trascendendo i semplici principi di dx e sx, non ce l'ha posto nessuno. E' uno dei motivi del suo vasto consenso, e le battaglie culturali che sta conducendo in questo periodo ne sono una conferma, l'ennesima dopo le mille battaglie da lui intraprese.

  • 0

#62 sheikyerbouti

    anti-intellettuale, coerente, obiettivo, ironico, arguto, spacca

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 15807 Messaggi:
  • Locationmilano

Inviato 15 settembre 2009 - 13:45


La battuta di Fantozzi "la corazzata Potemkin è una cagata pazzesca" non si riferisce al suo essere più o meno schierato, ma al fatto che è un mattone. Tralaltro Paolo Villaggio era pure di sinistra... ma non Fantozzi (ed ecco perchè i film di Fantozzi sono capolavori nel loro genere).

Quella battuta è schieratissima! se pensi che il messaggio sia "La corazzata Potemkin è un mattone" forse devi riguardare meglio il film. "La corazzata Potemkin è un mattone" è il cavallo di troia con cui Villaggio voleva entrare nel cervello dello spettatore e mettere sotto accusa il costume imperante del periodo: la cultura come status symbol della ricchezza economica procurata dal boom; l'idea che si potessero prendere figli di contadini e trasformarli in pochi anni in perfetti cittadini di una società industriale. Il risultato era una cultura posticcia e imbarazzante, gente che andava a vedere "La corazzata Potemkin" perchè "è un capolavoro" e poi non aveva gli strumenti per capirlo: è contro questo che Villaggio si scagliava ferocemente con quella battuta. Da questo punto di vista è quindi assolutamente schierata, schierata contro la nuova classe di ricchi (ex-poveri) che volevano fare della cultura uno status symbol della loro ricchezza, con il beneplacito di una sinistra compiacente (che si è posta in quegli anni le basi per diventare quella creatura agonizzante da dipinto di Dalì che è oggi), ché si sa, gli è sempre piaciuto vantarsi di essere detentrice della cultura vera.

guarda che succede ancora oggi anche leggendo le pagine di questo forum...

volersi distinguere dagli altri al punto di assumere posizioni palesemente insostenibili tanto da risultare ridicoli è tipico di sempre più persone, purtroppo.

ciao.
  • 0

#63 sheikyerbouti

    anti-intellettuale, coerente, obiettivo, ironico, arguto, spacca

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 15807 Messaggi:
  • Locationmilano

Inviato 15 settembre 2009 - 13:49

La Cappella Sistina fu addirittura censurata dalla Chiesa stessa per le nudità, quindi non si capisce di che parte sarebbe...

a capodimonte a napoli c'è il modellino non censurato dal braghettone...
si vede un santo che si ingroppa santa caterina  asd asd asd inoltre il personaggio di acheronte, con le orecchie da asino e le fattezze del diavolo, e un ritratto del consigliere di papa Sisto, oggi a nessuno verrebbe in mente di dipingere in vaticano un culo con su la faccia di tremonti:
Michelangelo sei un figo!!!


figurati al giorno d'oggi un d'alema qualunque può permettersi di querelare un vignettista (salvo poi ritirare la querela) per un paio di schizzi che non mostravano altro che la realtà; un parvenu come burlesconi può permettersi di querelare i quotidiani che gli pongono domande sgradite...

ciao.
  • 0

#64 barkpsychosis

    Lo stipsy milanista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 10525 Messaggi:

Inviato 15 settembre 2009 - 14:01

Io credo che il ruolo dell'arte e della cultura sia ben diverso dallâ??essere una costante critica alla società e alla politica.



Ed è questo l'errore. La letteratura (mica solo italiana, ma mondiale) è piena zeppa di esempi di critica sociale al vetriolo. "Il Fu Mattia Pascal", ma direi pure tutta l'opera pirandelliana, tanto per intenderci, trasuda una lettura aspra e cinica della società come poche opere, senza la quale tutta la produzione dell'agrigentino non avrebbe alcun senso. Ma vogliamo parlare, nel campo cinematografico, di film come "La Dolce Vita" o "Il Sorpasso", che altro non sono se non riflessioni spietate su un certo tipo di mentalità e cultura dell'Italia del boom? E, in campo strettamente artistico, non sto nemmeno a soffermarmi più di tanto su un quadro come "Il quarto stato" di Pellizza Da Volpedo. Dunque se questa è riconosciuta come grande arte, non si vede perchè non dovrebbe esserlo un "Mistero Buffo". Il punto, credo, è che esattamnte come per Fo e come per altri contemporanei, anche agli autori sopraccitati capitò di essere bollati all'epoca come incapaci di leggere la realtà effettiva e capaci unicamente di schierarsi.
L'arte da che mondo e mondo si è sempre nutrita di critica sociale e politica, che lo si voglia o no. Una frase come questa rischia di buttare a mare e svalutare migliaia di anni di filosofia, pittura, letteratura, ecc...

Brunetta è il solito ignorante frustrato che popola i banchi della destra attuale italiana, che non sapendo con chi prendersela, se la prende con chi dimostra più sensibilità culturale di lui. Niente di nuovo sotto il sole.
  • 0

#65 satyajit

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 6747 Messaggi:
  • LocationMilano

Inviato 15 settembre 2009 - 17:04

Io credo che il ruolo dell'arte e della cultura sia ben diverso dallâ??essere una costante critica alla società e alla politica.



Ed è questo l'errore. La letteratura (mica solo italiana, ma mondiale) è piena zeppa di esempi di critica sociale al vetriolo. "Il Fu Mattia Pascal", ma direi pure tutta l'opera pirandelliana, tanto per intenderci, trasuda una lettura aspra e cinica della società come poche opere, senza la quale tutta la produzione dell'agrigentino non avrebbe alcun senso. Ma vogliamo parlare, nel campo cinematografico, di film come "La Dolce Vita" o "Il Sorpasso", che altro non sono se non riflessioni spietate su un certo tipo di mentalità e cultura dell'Italia del boom? E, in campo strettamente artistico, non sto nemmeno a soffermarmi più di tanto su un quadro come "Il quarto stato" di Pellizza Da Volpedo. Dunque se questa è riconosciuta come grande arte, non si vede perchè non dovrebbe esserlo un "Mistero Buffo". Il punto, credo, è che esattamnte come per Fo e come per altri contemporanei, anche agli autori sopraccitati capitò di essere bollati all'epoca come incapaci di leggere la realtà effettiva e capaci unicamente di schierarsi.
L'arte da che mondo e mondo si è sempre nutrita di critica sociale e politica, che lo si voglia o no. Una frase come questa rischia di buttare a mare e svalutare migliaia di anni di filosofia, pittura, letteratura, ecc...

Brunetta è il solito ignorante frustrato che popola i banchi della destra attuale italiana, che non sapendo con chi prendersela, se la prende con chi dimostra più sensibilità culturale di lui. Niente di nuovo sotto il sole.


Concordo su tutto tranne che su Pirandello, che per me faceva un teatro più sterile e fine al teatro stesso, che sociale. Ma è la mia opinone (e quella di molti teatranti successivi, anche se non della maggior parte, forse). Angolazioni, punti di vista.
  • 0

#66 barkpsychosis

    Lo stipsy milanista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 10525 Messaggi:

Inviato 15 settembre 2009 - 17:16

Sì, probabilmente hai ragione, in effetti non dovevo dire "tutta l'opera" ma solo la produzione romanzesca e novellistica. Quello che però non si può negare è che, al di là del risvolto "interiore" e "psicologizzante" che i suoi lavori assumono, di fondo essi non riescono a sottrarsi ad una visione complessiva della società in cui operano i suoi protagonisti, visione che spesso e volentieri è una forte critica, ed è difficile separare il "sociale" dal "politico", soprattutto se il contesto è quello italiano.
  • 0

#67 J.Oeverdieck

    aspirante indie

  • Members
  • StellettaStelletta
  • 72 Messaggi:

Inviato 15 settembre 2009 - 17:49

Io ad esempio un film come Videocracy lo trovo carico di significati universali. E' la società dell'apparenza, della TV più reale della realtà, il Grande Fratello che supera Videodrome.


oddio ma videodrome sei sicuro di averlo visto per davvero? asd

Comunque per come la vedo io se fai cultura (o arte? perchè qua mi sembra che si parli di cultura intendendo arte) e sei pagato dallo stato sei automaticamente un parassita ;) che tu sia snob o populista e pagato da gente di destra o di sinistra
  • 0

#68 barkpsychosis

    Lo stipsy milanista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 10525 Messaggi:

Inviato 15 settembre 2009 - 21:16


Io ad esempio un film come Videocracy lo trovo carico di significati universali. E' la società dell'apparenza, della TV più reale della realtà, il Grande Fratello che supera Videodrome.


oddio ma videodrome sei sicuro di averlo visto per davvero? asd

Comunque per come la vedo io se fai cultura (o arte? perchè qua mi sembra che si parli di cultura intendendo arte) e sei pagato dallo stato sei automaticamente un parassita ;) che tu sia snob o populista e pagato da gente di destra o di sinistra


Oddio, spero tu non sia serio.  :o
Faresti morire la cultura in questo modo?
  • 0

#69 brachilone

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3648 Messaggi:

Inviato 15 settembre 2009 - 21:54


Io ad esempio un film come Videocracy lo trovo carico di significati universali. E' la società dell'apparenza, della TV più reale della realtà, il Grande Fratello che supera Videodrome.


oddio ma videodrome sei sicuro di averlo visto per davvero? asd


Si, a meno che sia stato un sogno. Sai, di questi tempi nemmeno io distinguo più la realtà, vedo Berlusconi dappertutto.

Dimmi come finanzieresti l'arte o la cultura. Va da sé che non possano essere assoggettate alle leggi del mercato, perchè altrimenti saremmo subissati da Scamarcio e Laura Pausini.
  • 0

#70 J.Oeverdieck

    aspirante indie

  • Members
  • StellettaStelletta
  • 72 Messaggi:

Inviato 15 settembre 2009 - 22:47

scusa ma Cronenberg ha ricevuto fondi dallo stato?
siamo gia subissati da scamarcio & co. mi sembra
  • 0

#71 brachilone

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3648 Messaggi:

Inviato 16 settembre 2009 - 07:58

scusa ma Cronenberg ha ricevuto fondi dallo stato?
siamo gia subissati da scamarcio & co. mi sembra


Nei paesi anglosassoni a quanto mi risulta il sistema di finanziamento è diverso, e non so se ai tempi di Videodrome fosse ulteriormente diverso rispetto ad oggi. Se però parliamo di possibilità di finanziamenti, il discorso diventa molto più lungo e, anche qui, non liquidabile con battute alla Brunetta tipo "se fai arte pagato dallo Stato sei un parassita".
Prima di tutto bisogna stabilire cosa si intende per cultura e settore culturale. In Italia siamo, come spesso accade, indietro rispetto agli USA, dove c'è un'agenzia pubblica che distribuisce i finanziamenti federali che dibatte praticamente ogni anno su queste questioni. In ogni caso, finanziamenti pubblici ci sono dovunque, e sarebbe impossibile farne a meno. Il punto è chi decide come distribuirli e quanti. Ricordo a proposito un articolo di Baricco di qualche mese fa, nel quale sosteneva che le esplosioni culturali maggiori si sono avute in quegli ambiti in cui il denaro pubblico è quasi assente, come musica, libri e film. Ormai, nel 2009, è giusto da un certo punto di vista lasciare fare al mercato, ed è inutile sperperare soldi pubblici con la pretesa di offrire un'alternativa al Grande Fratello nei teatri, perchè sono soldi buttati, è una battaglia persa in partenza se impostata in questo modo in nome di una presunta "cultura superiore" che rimane chiusa in se stessa e lontana dalla gente. Bisogna avere la volontà, sosteneva Baricco, di investire quei soldi nella formazione di un pubblico intelligente e colto, attraverso la televisione in primis, perchè è la televisione ciò che la gente guarda.
Ma se, come accade in Italia, chi ha in mano il grosso delle TV e dei suoi giri economici non ha la minima volontà di fare questo, allora il problema si amplifica, ed è uno degli effetti collaterali dell'anomalia del sistema televisivo italiano. A maggior ragione quindi, interventi di ministri di quella stessa parte politica non riesco a recepirli. Dove si vuole arrivare? Anche accantonando quello che secondo me è lo scopo principale dell'uscita di Brunetta, ovvero la delegittimazione della cultura, rimane il punto di cosa fare dell'arte e della cultura. Fondazioni private? Voucher culturali stile Olanda?
L'argomento lo trovo molto interessante, a patto però di non buttarla in caciara con battute del cazzo per alzare il livello politico dello scontro, perchè sono cose che non meritano di essere strumentalizzate nel gioco politico.
  • 0

#72 sheikyerbouti

    anti-intellettuale, coerente, obiettivo, ironico, arguto, spacca

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 15807 Messaggi:
  • Locationmilano

Inviato 16 settembre 2009 - 08:43

chissà perchè brunetta, spalleggiato da quell'altro imbecille senza palle di sandro bondi, se l'è presa con placido, che non ha avuto il becco di un quattrino pubblico per "il grande sogno", e non ha fiatato sui finanziamenti a "barbarossa", kolossal di regime dal costo totale di 30 milioni di �uro, girato da quel cialtrone di renzo martinelli, esperto in disastri cinematografici e costante mungiotore delle casse pubbliche...

saluti.

  • 0

#73 Notker

    Scaruffiano

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 18302 Messaggi:

Inviato 16 settembre 2009 - 09:00

chissà perchè brunetta, spalleggiato da quell'altro imbecille senza palle di sandro bondi, se l'è presa con placido, che non ha avuto il becco di un quattrino pubblico per "il grande sogno", e non ha fiatato sui finanziamenti a "barbarossa", kolossal di regime dal costo totale di 30 milioni di �uro, girato da quel cialtrone di renzo martinelli, esperto in disastri cinematografici e costante mungiotore delle casse pubbliche...

saluti.


ahahhahaa sceicco... c'hano la faccia come il culo, non c'è che dire... e nel caso di Brunetta faccia e culo coincidono pure in altimetria... due facce della stessa medaglia asd
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#74 brachilone

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3648 Messaggi:

Inviato 16 settembre 2009 - 09:36

chissà perchè brunetta, spalleggiato da quell'altro imbecille senza palle di sandro bondi, se l'è presa con placido, che non ha avuto il becco di un quattrino pubblico per "il grande sogno", e non ha fiatato sui finanziamenti a "barbarossa", kolossal di regime dal costo totale di 30 milioni di �uro, girato da quel cialtrone di renzo martinelli, esperto in disastri cinematografici e costante mungiotore delle casse pubbliche...

saluti.


Perchè è una battaglia politica. Non gli interessa far girare bene le cose, vogliono solo sparare slogan per generalizzare e poter così legittimarsi. E per fortuna che quelli che sputano sull'avversario sono i comunisti... Berlusconi ha creato un partito immenso gettando merda in faccia agli avversari e autoeleggendosi paladino della verità, per poi passare a fare la vittima dicendo che ce l'hanno tutti con lui e gli spalano fango addosso. Ma non era mica la sinistra quella che ha "sempre bisogno di un nemico di classe con cui prendersela"? (copyright P.Ostellino). E' allucinante constatare come non siano minimamente in grado di fare un'autocritica sulle questioni per cui accusano gli altri.
  • 0

#75 sheikyerbouti

    anti-intellettuale, coerente, obiettivo, ironico, arguto, spacca

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 15807 Messaggi:
  • Locationmilano

Inviato 16 settembre 2009 - 12:18


chissà perchè brunetta, spalleggiato da quell'altro imbecille senza palle di sandro bondi, se l'è presa con placido, che non ha avuto il becco di un quattrino pubblico per "il grande sogno", e non ha fiatato sui finanziamenti a "barbarossa", kolossal di regime dal costo totale di 30 milioni di �uro, girato da quel cialtrone di renzo martinelli, esperto in disastri cinematografici e costante mungiotore delle casse pubbliche...

saluti.

Perchè è una battaglia politica. Non gli interessa far girare bene le cose, vogliono solo sparare slogan per generalizzare e poter così legittimarsi. E per fortuna che quelli che sputano sull'avversario sono i comunisti... Berlusconi ha creato un partito immenso gettando merda in faccia agli avversari e autoeleggendosi paladino della verità, per poi passare a fare la vittima dicendo che ce l'hanno tutti con lui e gli spalano fango addosso. Ma non era mica la sinistra quella che ha "sempre bisogno di un nemico di classe con cui prendersela"? (copyright P.Ostellino). E' allucinante constatare come non siano minimamente in grado di fare un'autocritica sulle questioni per cui accusano gli altri.


in effetti il problema non è burlesconi in quanto abbindolatore ma chi, come i ratti dei fratelli grimm, va gioioso verso il fiume dove annegherà; la cosa che mi infastidisce è che questa gentaglia voule fare annegare anche chi non si è fatto abbindolare...

ciao.
  • 0

#76 satyajit

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 6747 Messaggi:
  • LocationMilano

Inviato 16 settembre 2009 - 18:36

c'hano la faccia come il culo, non c'è che dire... e nel caso di Brunetta faccia e culo coincidono pure in altimetria... due facce della stessa medaglia asd


posso usarla come firma?  O_O

Brunetta è la personificazione del Giudice di De André.  asd asd
  • 0

#77 barkpsychosis

    Lo stipsy milanista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 10525 Messaggi:

Inviato 16 settembre 2009 - 23:10

Brunetta è la dimostrazione più lampante che chi fa parte di questo governo non può parlare di cultura, è un mondo a lui antitetico. Io mi schiero sempre più con Sciascia, a dirla tutta.
  • 0

#78 satyajit

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 6747 Messaggi:
  • LocationMilano

Inviato 17 settembre 2009 - 13:17

Eccolo il gran lavoratore!

Immagine inserita
  • 0

#79 Notker

    Scaruffiano

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 18302 Messaggi:

Inviato 17 settembre 2009 - 13:31

Eccolo il gran lavoratore!

Immagine inserita



dai, porello... aveva lavorato tutta la notte (non c'è bisogno che vi dica che lavoro fa costui di notte, vero?); mi sembrava giusto che si riposasse.


in ufficio ho appeso alla parete un mio fotomontaggio in cui c'è mia figlia che guarda Brunetta e nella nuvoletta dice "e dormiti!"
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »




0 utente(i) stanno leggendo questa discussione

0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi