dimenticavo la cosa più urgente della sinistra: rapinare il contribuente!
Veramente questa sembra essere la specialità di Papi, che fa pagare agli italiani i 5 miliardi di debiti dell'Alitalia â?? nonostante che Air France se li sarebbe accollati senza oneri per lo Stato, e quindi per i contribuenti â??, nonché i 200 milioni di dollari all'anno, per i prossimi 20 anni, regalati a Gheddafi: due tasse latenti di cui nessuno parla. Gli italiani sono stati "insufflati" da Papi e neppure se ne sono accorti.
Tornando al punto, ciò che dice Cacciari è comprensibile ma da me non condivisibile. Lui sostiene che i giovani escono dalla maturità senza sapere chi è Gesù Cristo e che, quando vanno a fare i turisti, non capiscono il significato delle immagini sacre che si trovano nelle chiese. Benissimo, su questo potrei anche convenire se non fosse che:
a) i libri di storia dell'arte che studiavo quando frequentavo il liceo sono imbevuti di chiese e immagini sacre;
b) di religione, e in particolare di cristianesimo, parlano i libri di storia e filosofia, perciò se uno volesse farsi una cultura su questi argomenti avrebbe comunque gli strumenti per potersela fare;
c) non mi pare che il compito degli insegnanti di religione sia quello di spiegare il significato di un'immagine sacra o lo stile architettonico di una chiesa, ma quello di instillare nei giovani un sistema di valori, che dovrebbe essere quello uscito dal Concilio Vaticano II (penso per esempio alla libertà di coscienza) e che lo stesso nichilismo della Chiesa gerarchica oggi rimette in discussione.
Chiudo il mio intervento ricordando ai più quanto disse Italo Calvino circa l'educazione laica ricevuta dai suoi genitori, i quali non gli fecero seguire l'ora di religione:
«Non credo che questo mi abbia nuociuto: ci si abitua ad avere ostinazione nelle proprie abitudini, a trovarsi isolati per motivi giusti, a sopportare il disagio che ne deriva, a trovare la linea giusta per mantenere posizioni che non sono condivise dai più. Ma soprattutto sono cresciuto tollerante verso le opinioni altrui, particolarmente nel campo religioso [...]. E nello stesso tempo sono rimasto completamente privo di quel gusto dell'anticlericalismo così frequente in chi è cresciuto in mezzo ai preti».