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Martyrs


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55 replies to this topic

#51 BlackiceLORDofSILENCE

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Inviato 25 febbraio 2011 - 18:39


infatti si, per Frontiere(s) si potrebbe parlare di trash ma non di certo per Martyrs.

volevo poi ribadire che ben pochi film com Martyrs hanno diviso in maniera così netta la critica (altro che Cigno Nero).
Qui c'è gente che gli darebbe un bel 10 (tra i quali, forse, anche io) e chi un bello zero spaccato.


Per precisare, con trash mi riferisco a A l'interieur, Martyrs non lo definirei affatto trash, al contrario, è un film che usa fotografia e scenografie piuttosto asettiche e un certo distacco realistico nella messa in scena. Non c'è il poliziotto zombato che si alza in piedi col buco in testa, per capirsi...


non definirei trash A l'Interieur, soprattutto perchè questo vocabolo si riferisce all'unica scena del poliziotto.
Quella scena è un semplice tributo ai vari b-movie di una volta e mi pare una cazzata etichettare tutto il film per "colpa" solo di una scena.
Un'altra scena potrebbe essere quella dell'uccisione della madre. Anche quella scena è un tributo agli slasher movie in stile Venerdì 13 ma è stata realizzata basandosi più sul "surreale" piuttosto che sul trash.
Mettiamoci anche una fotografia ed effetti speciali che per quanto siano ostentati, invece di approdare al trash, arrivano quasi ad un iperrealismo (se non ricordo male il film è stato premiato in qualche festival proprio per gli effetti speciali e soprattutto per il modo incredibilmente realistico di riproporre l'effetto del sangue).
Degne di nota anche le musiche. Estraneanti, minimali e noise.
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<a href="http://rateyourmusic...ofSILENCE"><img border=0 src="http://rateyourmusic...DofSILENCE.png" width=250 height=72></a>

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Che poi Hitler è un personaggio così black metal... esteticamente impossibile non restarne colpiti. Stalin è più death-grindcore. Mussolini garage-punk, Mao invece è doom.


#52 Twin アメ

    pendolare pre post attilio lombardo

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Inviato 28 febbraio 2011 - 00:23

non definirei trash A l'Interieur, soprattutto perchè questo vocabolo si riferisce all'unica scena del poliziotto.
Quella scena è un semplice tributo ai vari b-movie di una volta e mi pare una cazzata etichettare tutto il film per "colpa" solo di una scena.


I film, soprattutto quelli marcatamente di genere, stringono un patto con lo spettatore, che in questo caso dovrebbe essere l'iper realismo. Quella scena in particolare fa scadere tutto il finale nel ridicolo perché annienta questo patto e lo fa in un flusso crescente di scelte pessime. Il trattamento riservato ai personaggi "di contorno" è il più tipico e scontato. Il conoscente che sta per sgamare tutto e fa una brutta fine, i soliti poliziotti imbecilli che se ne vanno e poi tornano e fanno una brutta fine... la perla del poliziotto che si porta dietro il ragazzino ammanettato.
Insomma io proprio non riesco a passare sopra a questo grottesco groviglio di banalità assortite. Per che cosa poi, per un buon commento sonoro? Per un misterioso sottotesto politico? Ma va là, spazzatura asd

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“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani  - UU)

 


#53 BlackiceLORDofSILENCE

    Classic Rocker

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Inviato 28 febbraio 2011 - 00:51


non definirei trash A l'Interieur, soprattutto perchè questo vocabolo si riferisce all'unica scena del poliziotto.
Quella scena è un semplice tributo ai vari b-movie di una volta e mi pare una cazzata etichettare tutto il film per "colpa" solo di una scena.


I film, soprattutto quelli marcatamente di genere, stringono un patto con lo spettatore, che in questo caso dovrebbe essere l'iper realismo. Quella scena in particolare fa scadere tutto il finale nel ridicolo perché annienta questo patto e lo fa in un flusso crescente di scelte pessime. Il trattamento riservato ai personaggi "di contorno" è il più tipico e scontato. Il conoscente che sta per sgamare tutto e fa una brutta fine, i soliti poliziotti imbecilli che se ne vanno e poi tornano e fanno una brutta fine... la perla del poliziotto che si porta dietro il ragazzino ammanettato.
Insomma io proprio non riesco a passare sopra a questo grottesco groviglio di banalità assortite. Per che cosa poi, per un buon commento sonoro? Per un misterioso sottotesto politico? Ma va là, spazzatura asd


però scusami, questo è il compromesso di questo genere di horror.
Ci sono sempre cose che vanno un po' al di la della realtà di tutti i giorni (al di la del poliziotto-zombie o degli elementi sovrannaturali).
Bisogna solo prenderli come "casualità" o semplici possibilità.
Poi i poliziotti che tornano per farsi ammazzare non sono gli stessi che andarono a suonare la prima volta (la stessa poliziotta disse: "manderemo una volante più tardi").
Ci sono banalità e banalità: queste sono le stesse, ma in trasposizione attuale, delle banalità degli anni '80 della casa sul cimitero, della scala che va un cantina, della gnoccona che viene ammazzata durante/dopo aver trombato col protagonista, dell'assassino che compare allo specchio; del tipo che deve temporaneamente lasciare la stanza dove sta al sicuro per andare a prendere una merdata al piano di sotto, dove troverà morte certa;
Insomma l'horror è fondato sui cliché e su azioni leggibili come "banalità".
Cioè bisogna prendere quello che si vede come totalità.
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#54 RandolphCarter

    life is cool

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Inviato 30 giugno 2012 - 12:17

Qualcuno mi sa dire con certezza se l'edizione dvd italiana è integrale? Per esempio in USA pare esistano due versioni che differiscono fra loro per un totale di circa 3 minuti.
Riguardo quella italiana non si specifica nulla, il che mi fa presumere che sia integrale.
Se qualcuno però ha voglia di dare un'occhiata al link seguente per favore e confermarmi gli sarei estremamente grato (no, il film non l'ho ancora visto :firuli: ):

http://www.movie-cen...t.php?ID=857030
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The sound of something important disappearing.

#55 neuro

    king (beyond the wall)

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Inviato 02 ottobre 2015 - 23:42

per una serie di coincidenze, compreso il fatto che se ne parlava in un altro thread, me lo son visto alfine dopo anni et anni che ne sento parlare

 

come horror mi è piaciuto parecchio - avevo sentito parlare solo dell'ultimo terzo, così i primi due terzi me li sono davvero gustati (=mi hanno fatto davvero paura) - oro colato rispetto a frontieres, e parecchio meglio anche di alta tensione che pure mi era piaciuto (per finire i 4 titoli che è obbligatorio citare, à l'interieur non l'ho visto a sto punto lo guardo)

 

la messa in scena è secondo me sul filone di A history of violence: uno dei danni del cinema è rimuovere il disagio che abbiamo naturalmente connaturato alla violenza (dalle smitragliate di A-team, fino alle città distrutte ma senza morti e feriti degli Avengers). Martyrs, come History of violence, con le sue scelte registiche ti pone di fronte alla violenza della violenza, atto che trovo molto etico. Poi ritmo incessante, protagoniste tope, che volete di più il sangue? Ce n'è a pacchi.

 

l'ultimo terzo. Secondo me c'è un grosso qui pro quo tanto in chi gli da zero quanto in chi gli dà dieci. La questione della vita dopo la morte è usata qui solo come spunto narrativo, come gioco intellettuale, e giocata bene. Non c'è nessuna riflessione filosofica sul martire, dai che state a dire. Ma - si parva licet componere magnis - voi quando guardate l'esorcista riflettete davvero sull'esistenza del male e/o del demonio?

La trovata finale è più che altro dalle parti dei finali a sorpresa dei racconti brevi Urania, solo girato molto meglio (l'anticlimax nel pre-finale) e più potente dati i risvolti horror.

 

e anche la metafora sociale ok - a me piace quando sono COSI' evidenti e senza scampo, e la casina design sullo scannatoio design è un bel tocco. Ma a quel punto tanto vale andare alla fonte, alle inquadrature di Buenos Aires che si fa i cazzi suoi di Garage Olimpo, o se vogliamo citare un capolavoro vero, all'ultima inquadratura di Post-Mortem di Larrain - solo che nel Plan Condor le torture ci sono state davvero...

 

Voto 7/7.5, il che comunque lo pone tra i migliori horror post-duemila -  nè più nè meno


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apri apri, apri tutto!

#56 John Trent

    Genio incomprensibile

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Inviato 27 marzo 2016 - 18:28

Appena visto dopo anni di rimandi: a parte le considerazioni critiche (avete già detto tutto, in estrema sintesi lo trovo buono ma non travalica il suo essere un bel film di genere, non è così stratificato come vuole sembrare), ma davvero lo trovate così estremo? Addirittura nella parte finale molte torture sono fuori campo, non riesco a capacitarmi dello scandalo.
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