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Martyrs


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55 replies to this topic

#1 ucca

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Inviato 18 giugno 2009 - 13:16



Ho letto la recensione qui su ondarock, poi l'ho visto ieri. Per me nel genere, è un capolavoro. Ci vedo un gemellaggio ideale con l'Antichrist di Von Trier per la durezza non fine a se stessa, ma a sostegno di una tesi. Visivamente piu' povero, mantiene la stessa misticità risultando secondo me meno dispersivo. Mi è piaciuta moltissimo la gestione del ritmo, incessante nel primo tempo, nel secondo si distende, lascia quasi che lo spettatore arrivi alla noia mentre invece è solo un lento scivolare verso la "normalizzazione" del martirio. Il finale espolode poi altrettanto lentamente, come una naturale quanto insostenibile (soprattutto visivamente) conseguenza. E un film tra i piu' disturbanti che abbia mai visto, non a livello di Eraserhead ma siamo vicini. A livello sociologico lo si può paragonare a "Society", al centro c'è l'uomo, l'uomo buono che accetta il ruolo di martire a servizio dell'incapacità della società di accettare il mistero della morte. Un'incapacità che porta a scavalcare tutto, ogni sentimento di pietà. SPOILER - Davvero impressionante la processione di omuncoli ricchi che arriva alla villa, in attesa di ascoltare la testimonianza. - SPOILER


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#2 vegeta851

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Inviato 18 giugno 2009 - 13:47

Ci vedo un gemellaggio ideale con l'Antichrist di Von Trier



bene, così lo cancello subito dalle visioni che avevo in programma
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#3 ucca

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Inviato 18 giugno 2009 - 14:10


Ci vedo un gemellaggio ideale con l'Antichrist di Von Trier



bene, così lo cancello subito dalle visioni che avevo in programma


bravo.
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#4 tarantula123

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Inviato 21 giugno 2009 - 14:06

Non capisco.....
Ho letto molte opinioni su questo film e la maggior parte dicono che è uno dei più disturbanti che siano mai stati fatti, soprattutto a livello visivo. Essendo abbastanza impressionabile, ho evitato di vederlo la sera, per evitare di non riuscire a dormire, come faccio sempre per i film horror. Non lasciatevi ingannare, gli ultimi "Saw" erano infarciti di più schifezze di questo "Martyrs" che, fortunatamente, non ha bisogno di tali stratagemmi. Anche chi lo ha definito disturbante a livello morale forse non si ricorda "Hostel" ma lì, dietro alle atrocità, c'era il dio denaro e in questo mondo dominato da interessi economici si grida sì allo scandalo, ma non troppo.....perché i soldi sono pur sempre i soldi; se le motivazioni sono morali oppure psicologiche si rabbrividisce senza speranza: è questo ad essere agghiacciante e disturbante!!!
Comunque il film, dopo la prima parte normale ma molto ben fatta, la seconda parte comincia a far intravvedere che c'è qualcosa di più fino alla fine in cui si capisce che c'è molto di più. Consigliato a tutti!
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#5 vuvu

    الرجل المكرسة لقضية المرأة ويقع في

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Inviato 25 giugno 2009 - 00:01

Ho appena visto il film in questione. E devo ammettere che riesce a disturbare senza compromessi, anche se la seconda parte desta molto più clamore e sbalzo interiore della prima, senza dubbio più spettacolare e sorprendente dal punto di vista degli imprevisti, ma meno "pungente" nella devastazione strettamente psicologica. La forza maggiore di questo film è l'equilibrio costante tra crudeltà tematica e violenza mentale. In sostanza, "Martyrs" è uno stupro visivo/cerebrale. Forse, il suo unico punto debole è l'eccessiva dose di particolari "clinici", tesi a disturbare l'occhio, quando la mente è già completamente rapita dal susseguirsi di atrocità immani. Ad ogni modo, nel suo genere è un piccolo capolavoro. L'intento è di scuotere corpo e anima. E in questo, Pascal Laugier raggiunge pienamente l'obiettivo. Dopo tante uscite dementi e inconsistenti, finalmente ho visto un film "da paura".   
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"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)

 

"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)

 

La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).


#6 BlackiceLORDofSILENCE

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Inviato 03 luglio 2009 - 13:51

è senza dubbio il più bell' horror che abbia mai visto.
La continua tortura negli anni, fino all'ascetismo sensoriale, porta a diventare testimone di qualcosa di unico e di incomunicabile, fino al colpo di pistola finale:impossibile da tramandare o da condividere; troppo sconvolgente per pensarci, troppo sublime per attendere.

non capisco come abbiano potuto spacciarlo per un porn-gore.. nei pochissimi dialoghi fra Lucy ed Anna c'è una dolcezza fraterna.

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Che poi Hitler è un personaggio così black metal... esteticamente impossibile non restarne colpiti. Stalin è più death-grindcore. Mussolini garage-punk, Mao invece è doom.


#7 Perfect

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Inviato 03 luglio 2009 - 15:44



non capisco come abbiano potuto spacciarlo per un porn-gore.. nei pochissimi dialoghi fra Lucy ed Anna c'è una dolcezza fraterna.

infatti è qualcosa di molto più simile allo Snuff che al porno horror .
non ci sono scene di sesso e le sequenze di tortura e pestaggi dove la ragazza è nuda o svestita sono eseguite da attori in costume esattamente come capita nei film Snuff ... l'intento di creare la rappresentazione di una "vera" tortura impone in tali film che gli aguzzini non siano riconoscibili, quindi non si svestono e hanno il volto coperto.
Lo Snuff in realtà è solo finzione ma è legato a questi vincoli rappresentativi , questo film sembra ripescare questi stratagemmi .

a me ha solo disgustato , non è neppure un vero horror ma un film che disturba profondamente .




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#8 BlackiceLORDofSILENCE

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Inviato 04 luglio 2009 - 08:58

ma non ci sono nè scene di nudo integrale nè scene a volto coperto...

io non parlerei di disgusto (La grande abbuffata mi ha disgustato di più), ma veramente di tortura quasi fisica.
sono stato per un ora ad accavallarmi di continuo le gambe, e lo stomaco non stava meglio (devo dire che mentre guardavo il film pranzavo  :P)

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#9 ucca

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Inviato 06 luglio 2009 - 15:38

ma non ci sono nè scene di nudo integrale nè scene a volto coperto...

io non parlerei di disgusto (La grande abbuffata mi ha disgustato di più), ma veramente di tortura quasi fisica.
sono stato per un ora ad accavallarmi di continuo le gambe, e lo stomaco non stava meglio (devo dire che mentre guardavo il film pranzavo  :P)


Ma dove sono le scene di sesso? Io non ne ricordo nessuna, nè di violenza gratuita.
Qui è tutto finalizzato ad un concetto, ho visto molto di peggio al cinema a livello di sangue etc etc eppure è la prima volta che non riesco a tollerare la visione di un film. Che sto proprio male fisicamente, e penso sia dovuto al modo in cui la tortura procede, al senso di arrendevolezza, a quella dolce rassegnazione quasi..una cosa insostenibile. Ho visto tra l'altro Frontiers dello stesso regista, che invece cade
proprio dove questo film si solleva..in quel caso la violenza è molto di piu, ma risulta neutra, inoffensiva..prevedibile. Qui si va oltre, ripeto.

mai come

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#10 fatbob

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Inviato 08 ottobre 2009 - 12:38

Ciò che più mi ha impressionato è che con l'andare avanti della pellicola, ho provato una sorta di fusione tra lo me (spettatore) e la protagonista, una richiesta di pietà affinchè la violenza ed il dolore cessino ed una volta accettata l'assenza di speranza, la resa/liberazione finale...film davvero difficile da sostenere, ma quasi poetico in certi passaggi...
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#11 vegeta851

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Inviato 10 novembre 2009 - 14:45

Fino a tre quarti l'ho trovato solo una sanguinolenta porcata. Poi verso le fine azzarda pure qualche ambizione misticheggiante. E diventa pure ridicolo.

Peggiore dell'anno assieme ad "Antichrist"
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#12 BlackiceLORDofSILENCE

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Inviato 10 novembre 2009 - 21:15

Fino a tre quarti l'ho trovato solo una sanguinolenta porcata. Poi verso le fine azzarda pure qualche ambizione misticheggiante. E diventa pure ridicolo.

Peggiore dell'anno assieme ad "Antichrist"


e addirittura...
per me sono i migliori dell'anno...
Forse non sei un appassionato dell'horror in generale; perchè in campo "horror" è veramente una bomba, nel senso che per un genere apparentemente limitato, anche oggi si sono spinti a un'innovazione molto interessante.
Potrà non piacere, però secondo me è oggettivamente importantissimo per il genere.
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#13 vegeta851

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Inviato 10 novembre 2009 - 21:18


Fino a tre quarti l'ho trovato solo una sanguinolenta porcata. Poi verso le fine azzarda pure qualche ambizione misticheggiante. E diventa pure ridicolo.

Peggiore dell'anno assieme ad "Antichrist"



per me sono i migliori dell'anno...


mi sa che non saremmo buoni amici


Forse non sei un appassionato dell'horror in generale


mon dieu, è uno dei miei generi preferiti.
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#14 BlackiceLORDofSILENCE

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Inviato 10 novembre 2009 - 22:37



Fino a tre quarti l'ho trovato solo una sanguinolenta porcata. Poi verso le fine azzarda pure qualche ambizione misticheggiante. E diventa pure ridicolo.

Peggiore dell'anno assieme ad "Antichrist"



per me sono i migliori dell'anno...


mi sa che non saremmo buoni amici


Forse non sei un appassionato dell'horror in generale


mon dieu, è uno dei miei generi preferiti.


pensavo ci conoscessimo da almeno 4-5 anni (almeno sul foum).
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#15 ucca

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Inviato 10 novembre 2009 - 22:41



Secondo me Martyrs è un film speciale. Non riesco a trovarci un punto debole.
Affronta temi già visti in questo tipo di cinema, ma li porta ad estreme conseguenze e le "tiene" per troppo tempo..idea geniale ed insostenibile per lo spettatore. Come nell'esorcista, l'orrore diventa normalità. Non c'è lo spavento, c'è quasi la noia.
..
Piccolo off topic, avete visto Paranormal Activity? Non è male, tipo Rec.
Sconsiglio di vederlo da soli, bisogna essere dei veri uomini.
:)
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#16 Ian Smith

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Inviato 10 novembre 2009 - 22:43

ah perchè "REC" faceva anche paura? asd
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#17 BlackiceLORDofSILENCE

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Inviato 10 novembre 2009 - 22:47

non riesco a ritrovare le mie discussioni su Martyrs in questo forum...
in breve:

Interessante come il regista ti faccia cambiare registro di interpretazione almeno 3 volte fino a metà del film, facendoti continuamente cadere nelle sue trappole.
Il film è veramente malsano, terribilmente crudo e reale nonostante il suo delirio di follia nella tematica.
sono stato per la prima volta in vita mia con lo stomaco continuamente attorcigliato: dialoghi scarni ma molto dolci si intrecciano con una marea di incubi, cicatrici, sangue secco e mancanza di speranza; tutto questo verso il finale: una verità incomunicabile e incondivisibile, che maschera sotto il segno della brutalità l'aspetto della santità (ci riferiamo indubbiamente a martiri di stampo religioso), facendolo terminare in una certa vanitas.
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#18 Ian Smith

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Inviato 11 novembre 2009 - 00:17

visto stasera.
Glielo diamo lo zero in pagella?
Glielo diamo, glielo diamo.
  • 0

#19 Guest_Maedhros_*

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Inviato 11 novembre 2009 - 09:29

visto stasera.
Glielo diamo lo zero in pagella?
Glielo diamo, glielo diamo.


non è vero, gli hai dato 0,5  asd O_O


non vedo l'ora di vedere sto film :-*

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#20 Ian Smith

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Inviato 11 novembre 2009 - 09:31


visto stasera.
Glielo diamo lo zero in pagella?
Glielo diamo, glielo diamo.


non è vero, gli hai dato 0,5  asd O_O


beh, i titoli di coda non sono male.
  • 0

#21 BlackiceLORDofSILENCE

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Inviato 13 novembre 2009 - 11:32

boh... io sinceramente lo 0 in pagella lo darei a Hostel che è una vaccata, ha dei dialoghi stupidi con il classico ritmo americano.
Poi ho trovato Martyrs meglio di Alta Tensione:da quando si svela il vero assassino, ci sono un paio di corto-circuiti che continuo a non capire, (tipo il fatto come mai continua a vedersi il contadino e la biondina insieme e in punti diversi. E all'inizio quando si fa fare un blowjob dalla testa ? Ok che può essere una metafora, ma anche i dialoghi col benzinaio allora ?..boh...).
Ovviamente meglio di Frontiers, anche se l'inizio del film non è male.
Poi ogni volta che lo rivedo (ho visto Martyrs 5 volte) ci trovo sempre un certo romanticismo.
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#22 ucca

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Inviato 23 novembre 2009 - 17:25

ah perchè "REC" faceva anche paura? asd


No, a parte forse l'ultima scena.
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#23 Guest_ale_*

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Inviato 23 febbraio 2011 - 10:14

Ho rivisto Martyrs giusto ieri sera (mi sono infatti concesso il "lusso" di comprarmelo in una scarna edizione in Blu-Ray + DVD).
Che dire, la seconda visione è completamente diversa dalla prima: prima di tutto perché molto banalmente si sa già tutto della vicenda e uno dei pezzi forti del film, la prima volta che lo si vede, è proprio il climax narrativo, la sapiente, oserei dire geniale, cesura tra una prima parte "classica" (nei termini del cinema horror) e una seconda che porta il genere e lo spettatore in nuovi territori fino a quel punto mai raggiunti in fatto di ferocia e sadismo dal torture-movie (magari una sola puntata di Saw contiene più emoglobina, ma non conta il sangue versato, in Martyrs il martirio è soprattutto psichico e spirituale).
Già dal titolo, sembrerebbe evidente la matrice cristiana del progetto: Laugier infatti semina il film di rimandi cristologici, dal corpo lacerato delle martiri che rimandano alla Passione, alle vesti in cui viene fasciata Lucie che richiamano la deposizione dalla croce, fino a giungere allo sguardo di Anna che è una palese riproposizione di quello di Renée Falconetti ne La Passione di Giovanna D'Arco. La svolta misticheggiante non farebbe poi che confermare questo sentore, se non fosse per quel finale altrettanto geniale ("Dubiti, Etienne") che svela lo sberleffo nichilista e ateo.
Martyrs, forse in virtù proprio del suo stesso nome, è una folle allucinazione, una estrema e originale dissertazione sul Male assoluto, senza alcuna spiegazione sociale, religiosa o psicologica. Le foto dei martiri che albergano nella sala delle torture e che la Signorina porta sempre con se, richiamano alla memoria le foto dei morti dei campi di sterminio che già comparivano in The Addiction di Abel Ferrara, un altro tentativo del genere horror di riflettere sulla presenza del Male nel mondo.
Martyrs, come The Addiction, non assomiglia a nient'altro, ha una vita propria sia dentro che fuori al genere, ma allo stesso tempo può essere visto benissimo come il punto di arrivo del torture-porn che negli anni 2000 ha cercato di portare il cinema horror ancora più a contatto con la realtà, in virtù di un iperrealismo che sta a metà strada tra le visioni inspiegabili di Abu Ghraib e Auschwitz, provocando nello spettatore, assuefatto e temprato da qualsiasi abominio, uno shock quasi primitivo e ancestrale che fa i conti con la natura inspiegabilmente malvagia e sadica di ogni uomo.
Martyrs è essenzialmente teoria, ma la teoria è rimpolpata e stritolata dalla furia e dalla rabbia di una messinscena che non arretra di fronte a nulla, che osa l'inosabile, che può scadere nel ridicolo e nella sequenza successiva lambire il sublime.
Un film che crescerà col tempo.
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#24 Homer

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Inviato 23 febbraio 2011 - 10:33

Forse non mi è piaciuto perchè è un genere troppo "estremo" per i miei gusti...
Forse il torture-porn non fa per me...
  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#25 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 23 febbraio 2011 - 13:10

Lo posto anche qui, pronto a discutere

voto: 1

Venti minuti inizali che sintetizzerebbero un onesto ma banalotto film de paura con il sangue, gli uomini cattivi e la schizofrenia delle vittime. Invece è solo il preludio al vero film, col "contenuto".
Personalmente il contenuto l'ho iniziato a capire solo dopo aver visto la prima foto della (a loro detta) estasi; mi ricordava qualcosa di almeno venti anni fa, quando studiacchiando un po' le facce degli orgasmi di Linda Lovelace mi ero imbattuto nella teppaglia che ha il nome di Georges Bataille; sono abbastanza sicuro che la prima foto sia quella della "Storia dell'occhio" (SE edizioni ma la mia copia è sepolta nelle cose che non mi interessano e non vado certo a controllare).
Che dire? ozioso come la sua fonte (alla teppaglia non sono estranei altre teppe come Sacher Masoch e Klossowski, mentre Sade è un'altra faccenda); codesti personaggi dovrebbero sciacquarsi la bocca prima di usare le parole "estasi" e "martirio" almeno solo per il fatto che il martirio è conseguenza di una lotta almeno ideologica e non totalmente gratuita e "scientifica" come la intendono loro.
Ho perso anche troppo del mio tempo, a vedere il film e a argomentarne il voto (che è 1). Occhio per occhio, nelle mie mani la gente che giochicchia con queste idee merita l'inferno perché sono in troppi a crederci e non necessariamente squartano le persone per vedere l'effetto che fa ma sono insensibili alle soffrenze altrui, freddamente scientifici, sociologi del nulla e gente cui non affiderei neanche le mutande da lavare.
Ci vuole la censura e pure la pena di morte.
  • 0

#26 Guest_ale_*

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Inviato 23 febbraio 2011 - 19:53

Lo posto anche qui, pronto a discutere


è un po' surreale che tu dica che sei pronto a discutere quando il tuo intervento lascia spazio a ben poche parole  :P
per un motivo molto semplice: tu dici (come molti altri nel forum) "è una merda totale", io dico (come molti altri nel forum) "è un grande film".
morale della favola: tu dici bianco, io dico nero. entrambi non abbiamo la minima propensione a cambiare radicalmente le nostre idee in merito.
conseguenza logica: qualsiasi discussione è inutile.
  • 0

#27 Homer

    Classic Rocker

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Inviato 24 febbraio 2011 - 07:50

Allora basta.
Diego, chiudi il 3D.  asd
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#28 Twin アメ

    pendolare pre post attilio lombardo

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Inviato 24 febbraio 2011 - 08:48

(ho visto Martyrs 5 volte)


???
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“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani  - UU)

 


#29 Homer

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Inviato 24 febbraio 2011 - 08:58

boh... io sinceramente lo 0 in pagella lo darei a Hostel che è una vaccata, ha dei dialoghi stupidi con il classico ritmo americano.

E nessuno dice niente su questo! O meglio, è un film assolutamente normale.

Poi ho trovato Martyrs meglio di Alta Tensione

Alta tensione: il film è davvero fedele al titolo. Tesissimo, la scoperta dell'assassino, è vero, crea qualche buco, ma io ne ho un buon ricordo.

Ovviamente meglio di Frontiers

Mah...effettivamente la deriva nazista del film mi ha lasciato perplesso. Basta con citazioni/riprese/rivisitazioni de Non aprite quella porta (lo dico anche per il primo film di Zombie, da sempre).



(ho visto Martyrs 5 volte)

???


Non pensavo questo film avesse creato tanto entusiasmo...
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#30 Twin アメ

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Inviato 24 febbraio 2011 - 09:02



(ho visto Martyrs 5 volte)

???


Non pensavo questo film avesse creato tanto entusiasmo...


Io lo so bene invece, mi ci azzuffo da tempo, cmq poteva vedere 4 film in più asd
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“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani  - UU)

 


#31 sokurov

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Non sottovalutate "Martyrs".... In molti qua dentro non nutrono molta simpatia verso il nouvelle horror francese e la sua filosofia (e se devo vedere "Frontiers" ve ne do ragione al 100 per cento).

Il film di Laugier insieme a "A l'interieur" di Baustillo e Maury rappresentano due degli horror più belli del decennio. Per due motivi essenzialmente: 1- la ricchezza dei contenuti, capace di estrapolare tematiche sociali latenti pur rimanendo nel genere (nel primo in particolare il tema della religione e del martirio, il rapporto del dolore con la scienza contemporanea) 2- l'ultraviolenza come simbolo di un grido, di una rivolta, sia nel clichè ma soprattutto nello spettatore (lascio il termine "torture porn" o "slasher movie" ad altri, qua non c'entrano, qua una pelle scarnificata serve a mandare un messaggio ben preciso).

Capisco comunque chi ritiene che la pellicola sia estrema e non idonea ai suoi gusti, questo si. Non accetto invece che sia paragonato alla stregua di meri blockbusteroni come "Hostel".
"Martyrs" è un film altamente sottovalutato, come molti altri horror francesi di inizio 2000. Perchè (seppur con filosofie alquanto differenti) Miike si e la nouvelle horror no?
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#32 Twin アメ

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Inviato 24 febbraio 2011 - 12:15

Il film di Laugier insieme a "A l'interieur" di Baustillo e Maury rappresentano due degli horror più belli del decennio. Per due motivi essenzialmente: 1- la ricchezza dei contenuti, capace di estrapolare tematiche sociali latenti pur rimanendo nel genere (nel primo in particolare il tema della religione e del martirio, il rapporto del dolore con la scienza contemporanea) 2- l'ultraviolenza come simbolo di un grido, di una rivolta, sia nel clichè ma soprattutto nello spettatore (lascio il termine "torture porn" o "slasher movie" ad altri, qua non c'entrano, qua una pelle scarnificata serve a mandare un messaggio ben preciso).


Martyrs almeno fornisce spunti di discussione, sebbene io gli dia un 4, però "A l'interieur" è inaccettabile, troppo idiota. Se ha dei contenuti, relativamente ai tuoi punti 1 e 2, prova a spiegarli, anche se qua sarebbe off-topic...
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#33 piersa

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Inviato 24 febbraio 2011 - 12:44


Lo posto anche qui, pronto a discutere



conseguenza logica: qualsiasi discussione è inutile.

Ti segno in rosso l'aggettivo "logica" perché da un particolare non puoi desumerne un universale. Lei, caro Ale, ha una certa tendenza al terrorismo ideologico talché presumo abbia in gran conto i personaggi di cui scrivevo sopra (bataille e vari). La invito a correggere una rotta che è sostanzialmente usurata e banale: la scommessa che infiamma i cuori, in questo presente, è essere buoni.
Come faceva mio nonno, chiudo questo post chiedendoti l'età, discriminante che potrebbe farmi capire il senso del tuo spirito bellico riscontrato in discussioni negli anfratti più ambigui di questo forum, quali "merde" e compagnia varia.
Attendo fiducioso risposta. Sursum corda e faccetta allegra  ;D
Piero
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#34 sokurov

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Inviato 24 febbraio 2011 - 13:10


Il film di Laugier insieme a "A l'interieur" di Baustillo e Maury rappresentano due degli horror più belli del decennio. Per due motivi essenzialmente: 1- la ricchezza dei contenuti, capace di estrapolare tematiche sociali latenti pur rimanendo nel genere (nel primo in particolare il tema della religione e del martirio, il rapporto del dolore con la scienza contemporanea) 2- l'ultraviolenza come simbolo di un grido, di una rivolta, sia nel clichè ma soprattutto nello spettatore (lascio il termine "torture porn" o "slasher movie" ad altri, qua non c'entrano, qua una pelle scarnificata serve a mandare un messaggio ben preciso).


Martyrs almeno fornisce spunti di discussione, sebbene io gli dia un 4, però "A l'interieur" è inaccettabile, troppo idiota. Se ha dei contenuti, relativamente ai tuoi punti 1 e 2, prova a spiegarli, anche se qua sarebbe off-topic...


Ti rimando a questa recensione di spietati.it  http://www.spietati....asp?idFilm=1974
Pur non essendo d'accordo in toto con la recensione di Baratti, ti consiglio di soffermarti solamente sui punti 3,4 (dal punto di vista estetico) e 5 (dal punto di vista contenutistico). Personalmente non parlerei tanto di "xenofobia" quanto di "paura della diversità", "caccia all'intruso"... ma il contesto natalizio vs rivolta degli immigrati è uno spunto più che valido per indirizzare il film verso valori intrinseci ben fondati.
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#35 piersa

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Inviato 24 febbraio 2011 - 13:34



Il film di Laugier insieme a "A l'interieur" di Baustillo e Maury rappresentano due degli horror più belli del decennio. Per due motivi essenzialmente: 1- la ricchezza dei contenuti, capace di estrapolare tematiche sociali latenti pur rimanendo nel genere (nel primo in particolare il tema della religione e del martirio, il rapporto del dolore con la scienza contemporanea) 2- l'ultraviolenza come simbolo di un grido, di una rivolta, sia nel clichè ma soprattutto nello spettatore (lascio il termine "torture porn" o "slasher movie" ad altri, qua non c'entrano, qua una pelle scarnificata serve a mandare un messaggio ben preciso).


Martyrs almeno fornisce spunti di discussione, sebbene io gli dia un 4, però "A l'interieur" è inaccettabile, troppo idiota. Se ha dei contenuti, relativamente ai tuoi punti 1 e 2, prova a spiegarli, anche se qua sarebbe off-topic...


Ti rimando a questa recensione di spietati.it  http://www.spietati....asp?idFilm=1974
Pur non essendo d'accordo in toto con la recensione di Baratti, ti consiglio di soffermarti solamente sui punti 3,4 (dal punto di vista estetico) e 5 (dal punto di vista contenutistico). Personalmente non parlerei tanto di "xenofobia" quanto di "paura della diversità", "caccia all'intruso"... ma il contesto natalizio vs rivolta degli immigrati è uno spunto più che valido per indirizzare il film verso valori intrinseci ben fondati.


Io avrei paura a lavorare con una redazione che è unanime nell'entusiasmo di un film così  asd
D'altra parte Baratti è Corey, tutto sommato un bravo ragazzo  :D
Il film in questione non l'ho visto ma la recensione è abbastanza chiara e dei punti 3 e 4 cosa posso dire? Bravo Baratti che li ha individuati e sono anche oggettivi vale a dire inoppugnabili, vale a dire che me resto della mia idea pur sottoscrivendo ogni parola che ne scrive tranne il voto (9, e comunque il film non l'ho visto, magari mi piacerebbe il triplo di Martyrs e il suo bel 3 se lo porterebbe a casa).
Io sono per il bene. Come si dice dalla mie parti non vuol dire che sono anche fesso o imbelle o pacifista o noglobal o cose così. Il bene è anche più terribile dal male ma del male c'è una stimmate che gli peserà per sempre: è gratuito e ozioso, sempre. Secondo me.
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#36 sokurov

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Inviato 24 febbraio 2011 - 13:51




Il film di Laugier insieme a "A l'interieur" di Baustillo e Maury rappresentano due degli horror più belli del decennio. Per due motivi essenzialmente: 1- la ricchezza dei contenuti, capace di estrapolare tematiche sociali latenti pur rimanendo nel genere (nel primo in particolare il tema della religione e del martirio, il rapporto del dolore con la scienza contemporanea) 2- l'ultraviolenza come simbolo di un grido, di una rivolta, sia nel clichè ma soprattutto nello spettatore (lascio il termine "torture porn" o "slasher movie" ad altri, qua non c'entrano, qua una pelle scarnificata serve a mandare un messaggio ben preciso).


Martyrs almeno fornisce spunti di discussione, sebbene io gli dia un 4, però "A l'interieur" è inaccettabile, troppo idiota. Se ha dei contenuti, relativamente ai tuoi punti 1 e 2, prova a spiegarli, anche se qua sarebbe off-topic...


Ti rimando a questa recensione di spietati.it  http://www.spietati....asp?idFilm=1974
Pur non essendo d'accordo in toto con la recensione di Baratti, ti consiglio di soffermarti solamente sui punti 3,4 (dal punto di vista estetico) e 5 (dal punto di vista contenutistico). Personalmente non parlerei tanto di "xenofobia" quanto di "paura della diversità", "caccia all'intruso"... ma il contesto natalizio vs rivolta degli immigrati è uno spunto più che valido per indirizzare il film verso valori intrinseci ben fondati.


Io avrei paura a lavorare con una redazione che è unanime nell'entusiasmo di un film così  asd
D'altra parte Baratti è Corey, tutto sommato un bravo ragazzo  :D
Il film in questione non l'ho visto ma la recensione è abbastanza chiara e dei punti 3 e 4 cosa posso dire? Bravo Baratti che li ha individuati e sono anche oggettivi vale a dire inoppugnabili, vale a dire che me resto della mia idea pur sottoscrivendo ogni parola che ne scrive tranne il voto (9, e comunque il film non l'ho visto, magari mi piacerebbe il triplo di Martyrs e il suo bel 3 se lo porterebbe a casa).
Io sono per il bene. Come si dice dalla mie parti non vuol dire che sono anche fesso o imbelle o pacifista o noglobal o cose così. Il bene è anche più terribile dal male ma del male c'è una stimmate che gli peserà per sempre: è gratuito e ozioso, sempre. Secondo me.


beh, sei più inquietante di Laugier e di Baustillo/Maury con quest'ultimo concetto!! O_O (il bene più terribile del male, intendo).

No, ripeto, non volevo focalizzare l'attenzione sul sito (che tra l'altro raramente mi trova d'accordo su una recensione; in parte, in questo caso si sono d'accordo) nè sul voto, nè sull'unanimità dei voti: solo su quei tre punti che mi sembrano ben scritti. Poi ognuno ha le sue idee e se le tiene. Sai che palle altrimenti? ;)
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#37 Twin アメ

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Ti rimando a questa recensione di spietati.it  http://www.spietati....asp?idFilm=1974
Pur non essendo d'accordo in toto con la recensione di Baratti, ti consiglio di soffermarti solamente sui punti 3,4 (dal punto di vista estetico) e 5 (dal punto di vista contenutistico). Personalmente non parlerei tanto di "xenofobia" quanto di "paura della diversità", "caccia all'intruso"... ma il contesto natalizio vs rivolta degli immigrati è uno spunto più che valido per indirizzare il film verso valori intrinseci ben fondati.


Ci torno stasera quando ho più tempo, ma prima voglio chiarire un concetto.
Dopo anni mi sono definitivamente stufato della critica contenutistica che fa supposizioni solipsistiche, che interessano solo chi ne scrive, sugli ipotetici messaggi criptici di un film. Il cinema è fatto di storie e personaggi e di COME vengono messi sulla scena, che è l'arte principale del regista, il resto sono vere PIPPE buone a dimostrare la fluidità dialettica del critico. Poi il parallelo interno/esterno - sicurezza/pericolo, maddai che novità! asd
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#38 dick laurent

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Inviato 24 febbraio 2011 - 14:15


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Ci torno stasera quando ho più tempo, ma prima voglio chiarire un concetto.
Dopo anni mi sono definitivamente stufato della critica contenutistica che fa supposizioni solipsistiche, che interessano solo chi ne scrive, sugli ipotetici messaggi criptici di un film. Il cinema è fatto di storie e personaggi e di COME vengono messi sulla scena, che è l'arte principale del regista, il resto sono vere PIPPE buone a dimostrare la fluidità dialettica del critico. Poi il parallelo interno/esterno - sicurezza/pericolo, maddai che novità! asd


assolutamente d'accordo su questo, che poi è lo stesso discorso che si fa quando si parla di musica, altrimenti si giustifica tutto con la storia della politica e i modena city ramblers diventano dei geni. Sorvolo su a l'interieur che guardai proprio dopo la recensione di corey che compare anche qui su cui ho già dato in passato e comunque fa ridere pure il discorso che chi non lo capisce è perchè non ne accetta l'estremismo, quando ci sono film ben più estremi e disturbanti. L'unica cosa inedita (si fa per dire, diciamo che in quello è comunque bello spinto) è che stupidamente indugia sul particolare schifoso, ma l'accumulo di attimi-schifus non contribuiscono certo a rendere certo un film più disturbante, cosa che il regista chiaramente non ha la sottigliezza a capire, qualcuno lo mandi a ripetizione da buttgereit. E tra parentesi, per me Hostel con tutti i suoi limiti evidenti è più divertente, più disturbante (per il tema trattato), e tutto sommato pure più onesto perchè non se la mena da film "alto"
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dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#39 sokurov

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Inviato 24 febbraio 2011 - 14:36


Ti rimando a questa recensione di spietati.it  http://www.spietati....asp?idFilm=1974
Pur non essendo d'accordo in toto con la recensione di Baratti, ti consiglio di soffermarti solamente sui punti 3,4 (dal punto di vista estetico) e 5 (dal punto di vista contenutistico). Personalmente non parlerei tanto di "xenofobia" quanto di "paura della diversità", "caccia all'intruso"... ma il contesto natalizio vs rivolta degli immigrati è uno spunto più che valido per indirizzare il film verso valori intrinseci ben fondati.


Ci torno stasera quando ho più tempo, ma prima voglio chiarire un concetto.
Dopo anni mi sono definitivamente stufato della critica contenutistica che fa supposizioni solipsistiche, che interessano solo chi ne scrive, sugli ipotetici messaggi criptici di un film. Il cinema è fatto di storie e personaggi e di COME vengono messi sulla scena, che è l'arte principale del regista, il resto sono vere PIPPE buone a dimostrare la fluidità dialettica del critico. Poi il parallelo interno/esterno - sicurezza/pericolo, maddai che novità! asd


Assolutamente d'accordo anche io, che credi? Semplicemente invece di scriverti io quei tre punti ho preferito copincollarti quello che secondo me è un discorso giusto e sensato di un altro recensore. Tutto qua. Pensi che su ondacinema ci siano di recensioni solipsistiche?  ;)
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#40 piersa

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Inviato 24 febbraio 2011 - 14:50



Ti rimando a questa recensione di spietati.it  http://www.spietati....asp?idFilm=1974




Pensi che su ondacinema ci siano di recensioni solipsistiche?  ;)


Sì, le mie  asd
ribadisco comunque che la rece di Baratti è ben scritta e inoppugnabile, ma io la penso diversamente e come dici tu, meglio così, sennò sai che palle
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#41 William Blake

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Inviato 24 febbraio 2011 - 15:19

Perchè (seppur con filosofie alquanto differenti) Miike si e la nouvelle horror no?


su Miike ci siamo sbizzarriti nel topic apposito, ma sinceramente non vedo quali possano essere i punti di contatto. poi il nuovo corso dell'horror francese lo guardo molto da lontano perchè non lo conosco ed evito di parlarne. l'approccio di piersa più che critico mi sembra distruttivo, perchè parte dal presupposto di essere contro le idee di Laugier. ed è un approccio che non condivido, uno non deve mica essere d'accordo con gli autori, no?
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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#42 piersa

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Inviato 24 febbraio 2011 - 15:22


Perchè (seppur con filosofie alquanto differenti) Miike si e la nouvelle horror no?


su Miike ci siamo sbizzarriti nel topic apposito, ma sinceramente non vedo quali possano essere i punti di contatto. poi il nuovo corso dell'horror francese lo guardo molto da lontano perchè non lo conosco ed evito di parlarne. l'approccio di piersa più che critico mi sembra distruttivo, perchè parte dal presupposto di essere contro le idee di Laugier. ed è un approccio che non condivido, uno non deve mica essere d'accordo con gli autori, no?


William, ognuno ha le sue idee, no? Se dici che le mie sono distruttive che dire di quelle del film? dignità a lui e a me; non perché è in pellicola è meglio di me che sono di pelle e basta.  :D
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#43 William Blake

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Inviato 24 febbraio 2011 - 15:29



Perchè (seppur con filosofie alquanto differenti) Miike si e la nouvelle horror no?


su Miike ci siamo sbizzarriti nel topic apposito, ma sinceramente non vedo quali possano essere i punti di contatto. poi il nuovo corso dell'horror francese lo guardo molto da lontano perchè non lo conosco ed evito di parlarne. l'approccio di piersa più che critico mi sembra distruttivo, perchè parte dal presupposto di essere contro le idee di Laugier. ed è un approccio che non condivido, uno non deve mica essere d'accordo con gli autori, no?


William, ognuno ha le sue idee, no? Se dici che le mie sono distruttive che dire di quelle del film? dignità a lui e a me; non perché è in pellicola è meglio di me che sono di pelle e basta.  :D


parlavo solo del tuo approccio al film, senza sminuire quel che dicevi.
in questi casi andrebbe citato sempre Clint, che con "Le opinioni sono come le palle. Ognuno ha le sue." ci ha donato un aforisma immortale ;D
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#44 Jules

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Inviato 24 febbraio 2011 - 15:54


Ti rimando a questa recensione di spietati.it  http://www.spietati....asp?idFilm=1974
Pur non essendo d'accordo in toto con la recensione di Baratti, ti consiglio di soffermarti solamente sui punti 3,4 (dal punto di vista estetico) e 5 (dal punto di vista contenutistico). Personalmente non parlerei tanto di "xenofobia" quanto di "paura della diversità", "caccia all'intruso"... ma il contesto natalizio vs rivolta degli immigrati è uno spunto più che valido per indirizzare il film verso valori intrinseci ben fondati.


Ci torno stasera quando ho più tempo, ma prima voglio chiarire un concetto.
Dopo anni mi sono definitivamente stufato della critica contenutistica che fa supposizioni solipsistiche, che interessano solo chi ne scrive, sugli ipotetici messaggi criptici di un film. Il cinema è fatto di storie e personaggi e di COME vengono messi sulla scena, che è l'arte principale del regista, il resto sono vere PIPPE buone a dimostrare la fluidità dialettica del critico. Poi il parallelo interno/esterno - sicurezza/pericolo, maddai che novità! asd


Caro, unisciti a me contro questi pipponi. Il tuo intervento mi ha commosso. Storia, personaggi e messa in scena. Mi basterebbe fossero belle queste tre cose.
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#45 piersa

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Ti rimando a questa recensione di spietati.it  http://www.spietati....asp?idFilm=1974
Pur non essendo d'accordo in toto con la recensione di Baratti, ti consiglio di soffermarti solamente sui punti 3,4 (dal punto di vista estetico) e 5 (dal punto di vista contenutistico). Personalmente non parlerei tanto di "xenofobia" quanto di "paura della diversità", "caccia all'intruso"... ma il contesto natalizio vs rivolta degli immigrati è uno spunto più che valido per indirizzare il film verso valori intrinseci ben fondati.


Ci torno stasera quando ho più tempo, ma prima voglio chiarire un concetto.
Dopo anni mi sono definitivamente stufato della critica contenutistica che fa supposizioni solipsistiche, che interessano solo chi ne scrive, sugli ipotetici messaggi criptici di un film. Il cinema è fatto di storie e personaggi e di COME vengono messi sulla scena, che è l'arte principale del regista, il resto sono vere PIPPE buone a dimostrare la fluidità dialettica del critico. Poi il parallelo interno/esterno - sicurezza/pericolo, maddai che novità! asd


Caro, unisciti a me contro questi pipponi. Il tuo intervento mi ha commosso. Storia, personaggi e messa in scena. Mi basterebbe fossero belle queste tre cose.


Ultimamente ti commuovi spesso, forse lavori troppo  ;D
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#46 sokurov

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Inviato 24 febbraio 2011 - 19:31


Perchè (seppur con filosofie alquanto differenti) Miike si e la nouvelle horror no?


su Miike ci siamo sbizzarriti nel topic apposito, ma sinceramente non vedo quali possano essere i punti di contatto. poi il nuovo corso dell'horror francese lo guardo molto da lontano perchè non lo conosco ed evito di parlarne.


In modo estremamente sintetico Miike e l'horror francese, pur avendo molte tematiche discostanti, hanno in comune il fatto che l'utraviolenza non è fine a se stessa. Entrambi la utilizzano (con filosofie diverse) per lanciare messaggi ben determinati. Il primo è più romantico e umano, il secondo più legato alle problematiche sociali.   
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#47 Twin アメ

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Inviato 24 febbraio 2011 - 20:29

Entrambi la utilizzano (con filosofie diverse) per lanciare messaggi ben determinati. Il primo è più romantico e umano, il secondo più legato alle problematiche sociali.     


Palle solipsistiche asd, non stiamo parlando de L'odio di Kassovitz, questi sfruttano un filone meramente trash perché va di moda.
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“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani  - UU)

 


#48 sokurov

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Inviato 24 febbraio 2011 - 20:52


Entrambi la utilizzano (con filosofie diverse) per lanciare messaggi ben determinati. Il primo è più romantico e umano, il secondo più legato alle problematiche sociali.     


Palle solipsistiche asd, non stiamo parlando de L'odio di Kassovitz, questi sfruttano un filone meramente trash perché va di moda.


Eh no. Solipsista io no.  asd
Non sono d'accordo, di più non so che dire.
Ti potrei dar ragione se il film in questione è "Frontiers" (per farti capire che non difendo in toto l'horror francese) ma sui film in questione non mi sento di parlare di trash o moda (discorso che invece interesserebbe Aja che porta avanti splatter fine a se stesso, l'ultimo non so quanto splatter arriva venerdì con "Pirabha 3D"... ???)
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#49 BlackiceLORDofSILENCE

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Inviato 25 febbraio 2011 - 14:26

infatti si, per Frontiere(s) si potrebbe parlare di trash ma non di certo per Martyrs.

volevo poi ribadire che ben pochi film com Martyrs hanno diviso in maniera così netta la critica (altro che Cigno Nero).
Qui c'è gente che gli darebbe un bel 10 (tra i quali, forse, anche io) e chi un bello zero spaccato.
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<a href="http://rateyourmusic...ofSILENCE"><img border=0 src="http://rateyourmusic...DofSILENCE.png" width=250 height=72></a>

http://rateyourmusic...ceLORDofSILENCE
http://www.anobii.com/people/moro/
http://www.lastfm.it...r/BlackiceLORD/

la mamma dei sottogeneri del metal è sempre incinta

Che poi Hitler è un personaggio così black metal... esteticamente impossibile non restarne colpiti. Stalin è più death-grindcore. Mussolini garage-punk, Mao invece è doom.


#50 Twin アメ

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Inviato 25 febbraio 2011 - 17:33

infatti si, per Frontiere(s) si potrebbe parlare di trash ma non di certo per Martyrs.

volevo poi ribadire che ben pochi film com Martyrs hanno diviso in maniera così netta la critica (altro che Cigno Nero).
Qui c'è gente che gli darebbe un bel 10 (tra i quali, forse, anche io) e chi un bello zero spaccato.


Per precisare, con trash mi riferisco a A l'interieur, Martyrs non lo definirei affatto trash, al contrario, è un film che usa fotografia e scenografie piuttosto asettiche e un certo distacco realistico nella messa in scena. Non c'è il poliziotto zombato che si alza in piedi col buco in testa, per capirsi...
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“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani  - UU)

 





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