D'accordo. Discorso particolarissimo poi lo meriterebbe il nostro bel paese, un coacervo di popoli che, sotto un'unico tricolore altro non posson fare che scannarsi a vicenda. Mi fanno ridere certi discorsi italioti che tendon ad etichettare le realtà regionali (e nazionali!) presenti in Italia come passibili di nazionalismo. L'Italia è un'impressione geografica, uno stato in tutta probabilità voluto dalla massoneria, non certo dai suoi "cittadini". I francesi, pur nell'aver soffocato i regionalismi (a torto) con uno strapotere centrale, possono considerarsi un popolo unico. I tedeschi, nonostante la divisione in due stati, anche. Gli italiani no. Il problema dell'Italia (e di molti italiani) è negare le realtà nazionali presenti sul proprio suolo invece che tutelarle
A grandi linee sono d'accordo con te, soprattutto la frase che ho evidenziato. La questione vera è che questo problema, viene avvertito solo a livello, diciamo, "campalinistico" e solo in termini di contrapposizione a qualcuno. Si tratta più di negazione di identità altrui, che di affermazione della propria. Ho visto in molti casi, per esempio, scattare la colidarietà
anti-terrona tra veronesi e bergamaschi
(per dire, parlando di opinione comune, io mi son trovato a parlare con dei romani che mi dicevano che il sardo è un dialetto quando chiunque sa che è una lingua neolatina del gruppo occidentale, con almeno 4 dialetti...). La nostra stessa lingua, per quanto bella, piana, gradevole possa essere, è un dialetto parlato da intellettuali (fiorentino letterario illustre) che è stato sciacquato presso altre fonti per essere codificato poi come lingua standard per la nazione futura, una lingua stilistica, artificiale, non la lingua di un popolo ecco (detto questo, mi ritengo fortunato perché alle ragazze tedesche piace molto
).
Ora ho ricordi totalmente arruginiti. ma da un punto di vista sociolinguistico il sardo è (o dovrebbe essere) un dialetto. L'unica differenza da un punto di vista strettamente linguistico tra una lungua ufficiale e un dialetto è il riconoscimento ufficiale (oltre che nel caso italiano, alle differenze che si creano a livello lessico, dovute al fatto che la lingua ufficiale si specializza nel veicolare la cultura scritta, e di conseguenza, termini colti e neologismi. Ma non è così, ovunque, vedi la Spagna).
Non ricordo chi l'abbia detto, ma una lingua è un dialetto che ha avuto fortuna.
Quanto successo con il fiorentino in Italia ne è la dimostrazione palese.
Altro discorso sono le varietà regionali o locali, che anche un dialetto può avere.
Adesso devo uscire.
Buon venerdì sera a tutti!
PS
Cosa intendi con stilistica e artificiale?
[0:08] webnicola: allora facendo una media di 80 anni e cagando 300 gr al giorno (siamo italiani dai caghiamo di piu) cachiamo 8,7 tonnellate in una vita quindi [0:09] webnicola: possiamo teorizzare che nella propria vita fa un peso di merda [0:10] webnicola: circa 100 volte il proprio peso [0:10] webnicola: cmq sostanzialmente in un anno circa si caga il proprio peso quindi potresti farti un amico di merda e nel tiro alla fune si sarebbe pari
[webnicola]: io [mi aspettavo] che si dimettesse subito o che non si dimettesse. tipo "resisto è stata solo un colpo di testa dei miei uomini" e l'assalto alla camera sfasciata e qualche cranio rotto, gente che caga dentro la testa di cicchitto morto, cose così
oggi ho combattuto come un toro. ho il cuore sfiancato. sento che stanno crollando le mura DI QUESTA BABILONIA PRECRISTIANA! vinceremo! Cit. Ale
webnicola: non sto leggendo. mi state facendo venire la colite
gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna