Racconti!
#1
Inviato 14 maggio 2009 - 22:56
Vado coi miei, pochi e di pochi autori perche' non sono mai stato un gran raccontologo: tanti nomi poi sono rimembranze liceali... Meditando pero' mi sono reso conto che tanta della narrativa che piu' mi ha appassionato e segnato come idee e' stata di dimensioni ristrettissime. Vorrei proprio cogliere l'occasione di questo thread per ampliare un po' i miei orizzonti.
Isaac Asimov:
L'ultima domanda (il transumanismo, la religione atea)
Notturno
La professione (da lacrime agli occhi)
Paté de Foie Gras
La tromba del giudizio
Jorge Luis Borges:
Tlon, Uqbar, Orbis Tertius (allo stato attuale forse il mio preferito in assoluto)
La biblioteca di Babele
La lotteria di Babilionia
Il giardino dei sentieri che si biforcano
... Vabbe' dai, tutto Finzioni.
I due re e i due labirinti
La casa di Asterione
Italo Calvino:
Il conte di Montecristo
La distanza della luna
Quanto scommettiamo?
Tutto in un punto
Funghi in città
La luna e il gnac
Il piccione comunale
Dino Buzzati:
I sette messaggeri
Sette piani
Edgar Allan Poe:
Il gatto nero
Il pozzo e il pendolo
La sepoltura prematura
James Joyce:
Arabia
Eveline
Una piccola nube
I morti
Stefano Benni:
Il verme disicio
California Crawl
Fredric Brown: La sentinella
Arthur C. Clarke: La sentinella
David Foster Wallace: Tennis, trigonometria e tornado
José Saramago: Riflusso
Lascerei fuori i romanzi brevi (volevo citare "Città di vetro", ma in effetti chiamarlo "racconto" è una forzatura).
Grazie in anticipo a tutti i partecipanti.
#2
Inviato 14 maggio 2009 - 23:27
Italo Calvino:
Tutto in un punto
Questo entrerebbe in una mia ipotetica top-five, probabilmente. :-*
#3
Inviato 15 maggio 2009 - 07:31
Degli autori che hai citato aggiungerei qualcos'altro di Borges (beh in realtà ci metterei quasi tutto, intanto minimo un paio da L'Alpeh mancano nella tua lista, ad esempio L'immortale e appunto L'Aleph), qualcos'altro di Poe (anche lì.. quasi tutto) e di Clarke (scrittore sottovalutatissimo).
Nella sezione meteore metterei anche il fantastico:
Shirley Jackson - La lotteria (si trova anche gratis sul web, qui
Poi mancano colpevolmente i nomi di: Kafka, Cortàzar, Huxley, Carver, Ballard, Dick (a parte quest'ultimo e Kafka direi che tutti questi autori hanno dato il meglio di sé proprio nei racconti).
Dei titoli con più precisione li indicherò quando sono a casa e ho i libri sottomano.
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#4
Inviato 15 maggio 2009 - 07:39
Attendo con fiducia i titoli dei racconti e delle raccolte da cui vengono
ps. di Borges piu' che altro mi son stufato di aggiungere titoli alla lista. Si', sarebbero "L'Aleph" e "Finzioni" dritti sparati nell'iperuranio della letteratura breve. In realta' preferisco il secondo, se non altro per la presenza di cose sconvolgenti come "Tlon, Uqbar, Orbis Tertius" o "Pierre Menard, autore del Chisciotte".
#5
Inviato 15 maggio 2009 - 08:16
...ed altre cose divertenti che non farò mai più
David Foster Wallace: Tennis, trigonometria e tornado
beh, a fare il pignoletto quello era giornalismo
(per quanto divertentissimo e fatto ad arte)
io sono costretto a segnalare quanto da me già segnalato altre volte
(si direbbe che ho letto solo un libro ???)
raccolta di racconti, come carver
i racconti hanno qualcosa sottotraccia che li collega l'uno all'altro, come a comporre un romanzo, come carver
non c'è una parola, non c'è una frase che non sia indispensabile, come carver
i vuoti, quello che non viene detto, pesano più di quello che viene detto, come carver
ma a differenza di carver qui al minimalismo della forma non corrisponde pure un minimalismo di contenuti
non si tratta, insomma, delle piccole storie di quotidianità tanto care in carver
con thom jones è sempre una battaglia, c'è sempre una guerra (il vietnam, il cancro, sul ring)
e sono quasi tutte storie vissute in prima persona
attenzione comunque, non sono un lettore enciclopedico, il mio entusiasmo è sincero ma poco competente
la minimum fax ha una bella scheda sullo scrittore
#6
Inviato 15 maggio 2009 - 08:21
...ed altre cose divertenti che non farò mai più
David Foster Wallace: Tennis, trigonometria e tornado
beh, a fare il pignoletto quello era giornalismo
(per quanto divertentissimo e fatto ad arte)
Dai, quello è un racconto, pure autobiografico, non mi sembra giornalismo.. ed è bellissimo.
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#7
Inviato 15 maggio 2009 - 08:37
in nineteen sixty-three
Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili
"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."
#8
Inviato 15 maggio 2009 - 09:13
"La traversata dei vecchietti"James Joyce:
I morti
Stefano Benni:
"Il pornosabato dello Splendor"
(ma quale dei suoi non è fantastico?)
Fedor Dostoevskij:
"Il signor Procharčin"
e certamente un'altra vagonata che non mi sovviene.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#9
Inviato 15 maggio 2009 - 09:14
...ed altre cose divertenti che non farò mai più
David Foster Wallace: Tennis, trigonometria e tornado
beh, a fare il pignoletto quello era giornalismo
(per quanto divertentissimo e fatto ad arte)
Dai, quello è un racconto, pure autobiografico, non mi sembra giornalismo.. ed è bellissimo.
io mi ricordo di due raccolte (quella citata da wago dovrebbe essere la prima)
nate da un esperimento di dfw con qualche rivista letteraria (il new yorker?)
in pratica il nostro faceva cose tipo andare in crociera o giocare a golf
(le cose divertenti dalle quali il titolo)
per poi scriverci un pezzo, senza neanche troppo romanzare
il risultato (lessi il primo, quello con le crociere)
è tra le cose più divertenti che abbia mai letto
in tal senso è sicuramente letteratura, ma non di fantasia
#10
Inviato 15 maggio 2009 - 09:18
comunque lui è un'altro da brividi
#11 Guest_Pequod_*
Inviato 15 maggio 2009 - 09:20
Praticamente, non ce n'è èer nessuno, nemmeno per Carver.
A ruota, i 49 racconti di Hem, tra i quali "Un posto pulito, illuminato bene" considerato, probabilmente a ragione, il più bel racconto mai scritto.
Non so voi, ma io ho sempre considerato "Memorie del sottosuolo" un racconto, più che un romanzo vero e proprio.Però lì siamo in un altro secolo, ed è tutta un'altra storia.
#12
Inviato 15 maggio 2009 - 09:24
questo è il mio libro preferito in tema di racconti. oltre al famoso Rashomon troviamo gemme di poeticità cristallina, immediate e fugaci. :-*
#13 Guest_Oyuki_*
Inviato 15 maggio 2009 - 09:37
Decisamente uno dei miei libri preferiti.
Ma anche "Cattedrale" di Raymond Carver. :-*
#14
Inviato 15 maggio 2009 - 10:10
#15
Inviato 15 maggio 2009 - 10:23
Capolavoro. "La boutique del mistero" e "Sessanta racconti" sono le mie due raccolte preferite. Che penna, Buzzati... :-*Dino Buzzati:
Sette piani
#16
Inviato 15 maggio 2009 - 10:50
Salinger....Nove Racconti e Alzate l'architrave, carpentieri e Seymour. Introduzione...diciamo che tutto Salinger è ascrivibile nei racconti
Che meraviglia i Nove Racconti!
#17
Inviato 15 maggio 2009 - 10:55
Capolavoro. "La boutique del mistero" e "Sessanta racconti" sono le mie due raccolte preferite. Che penna, Buzzati... :-*
Dino Buzzati:
Sette piani
Si, uno degli scrittori che più amo in assoluto è proprio Buzzati. Magnifico, in tutto quello che ha scritto.
#18
Inviato 15 maggio 2009 - 11:25
POi il Sillabario di Parise.
#19
Inviato 15 maggio 2009 - 11:28
Patricia Highsmith
- L'uomo che studiava le lumache (Eh beh... )
Poe (la perfezione tecnica e razionale)
- Il cuore rivelatore
- Berenice
- quasi tutto il resto
Buzzati
straquoto Sette piani aggiungerei:
-Una goccia
-Il mantello
-Il cane che ha visto Dio
-La fine del mondo
-Una cosa che comincia per elle
P.K.Dick (sì è geniale, ma quasi tutto il resto è confluito nei romanzi in cui secondo me da il meglio)
- L'infaticabile ranocchio
- Non-O
- Squadra riparazioni
Richard Matheson
- Nato d'uomo e di donna
Lovecraft
- L'estraneo
- I ratti nei muri
- L'albero
Bukowski
- La mia mamma culona
- un dollaro e venti centesimi
- scene dalla grande stagione
Apollinaire
- Il passante di Praga
- L'ebreo latino
W.S. Burroughs
Jerry e l'agente di cambio
Kafka
- Nella colonia penale
- Metamorfosi
- Un fraticidio
H. Hesse
- Dentro e fuori
- Fantasma di mezzogiorno
J. Fante
- Quelle vocine
- La madre di Jackie
- Quella donnaccia
- Mi scompiscio, Dibber Lannon
- vabbè praticamente tutto
M.R.James
- Fischia e verrò da te
- Il conte Magnus
#20
Inviato 15 maggio 2009 - 13:35
Richard Matheson
- Nato d'uomo e di donna
Concludo con Richard Matheson, Incubo a seimila metri, che potrebbe definirsi horror, ma che si allontana dalla letteratura "di genere" esplorando in maniera magistrale le angosce dell'uomo moderno.
Questi sicuramente; per me, uno dei geni del novecento.
Più ci penso, meno mi vengono in mente dei bei racconti, perchè è da molto che non leggo delle raccolte, comunque posso dire:
-Tutto asimov, trovatemi un suo racconto brutto.
-"Gli uccisori" di Ernest Hemingway
-"Lo starnuto" di Anton Cechov (Lo lessi da bambino e ci rimasi malissimo)
-"Tutto ciò che ami ti sarà portato via" di Stephen King (penso che sia meglio in inglese, per gustarsi appieno i giochi di parole, ma anche la traduzione rende bene)
Aiutatemi; c'era un racconto, non so se di Poe, dove succedeva più o meno questo: un tizio camminava di notte per la strada, bussando ad ogni portone, ma nessuno gli rispondeva, finchè non arrivava ad un fiume, dove immergeva un braccio, abbandonandosi alla corrente. Questo è il super riassunto, qualcuno se lo ricorda?
#21
Inviato 15 maggio 2009 - 13:50
...ed altre cose divertenti che non farò mai più
David Foster Wallace: Tennis, trigonometria e tornado
beh, a fare il pignoletto quello era giornalismo
(per quanto divertentissimo e fatto ad arte)
Dai, quello è un racconto, pure autobiografico, non mi sembra giornalismo.. ed è bellissimo.
io mi ricordo di due raccolte (quella citata da wago dovrebbe essere la prima)
nate da un esperimento di dfw con qualche rivista letteraria (il new yorker?)
in pratica il nostro faceva cose tipo andare in crociera o giocare a golf
(le cose divertenti dalle quali il titolo)
per poi scriverci un pezzo, senza neanche troppo romanzare
il risultato (lessi il primo, quello con le crociere)
è tra le cose più divertenti che abbia mai letto
in tal senso è sicuramente letteratura, ma non di fantasia
non per fare il cacacaz*, ma wago (ed io) stavamo parlando del racconto che si intitola in quel modo, non della raccolta
poi d'accordo che sono in gran parte divagazioni, ma effettivamente in quel racconto parla della sua carriera di tennista "trigonometrico" fra i tornado dell'Illinois
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#22
Inviato 15 maggio 2009 - 14:03
Kafka
Ancora di Kafka:
Il messaggio dell??imperatore
Davanti alla legge
Di Clarke la raccolta Racconti dal pianeta terra, semi-sconosciuta ma che contiene capolavori assoluti di sci-fi.
Ballard- "Essi ci guardano dalle torri"
Roald Dahl - Tales of the unexpected
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#23
Inviato 15 maggio 2009 - 14:28
Aiutatemi; c'era un racconto, non so se di Poe, dove succedeva più o meno questo: un tizio camminava di notte per la strada, bussando ad ogni portone, ma nessuno gli rispondeva, finchè non arrivava ad un fiume, dove immergeva un braccio, abbandonandosi alla corrente. Questo è il super riassunto, qualcuno se lo ricorda?
Dovrebbe essere La notte di Guy De Maupassant, lo trovi in Racconti dell'incubo edito da Einaudi.
stupendi quelli!
poi anche ricorderei i racconti di Pavese e questi
#24
Inviato 15 maggio 2009 - 14:38
W.S. Burroughs
Jerry e l'agente di cambio
Questo lo trovate qui
http://www.stampalte...ra/books/bs.pdf
purtroppo non hanno messo online anche Il passante di Praga, è un peccato perchè mi sa che è praticamente introvabile.
Era pubblicato pure esso nella collana Millelire.
Altro introvabile Svastica di Bukowski, escluso da tutte le raccolte italiane di Storie di ordinaria follia
http://www.stampalte...a/books/buk.pdf
#25
Inviato 15 maggio 2009 - 22:08
Aiutatemi; c'era un racconto, non so se di Poe, dove succedeva più o meno questo: un tizio camminava di notte per la strada, bussando ad ogni portone, ma nessuno gli rispondeva, finchè non arrivava ad un fiume, dove immergeva un braccio, abbandonandosi alla corrente. Questo è il super riassunto, qualcuno se lo ricorda?
Dovrebbe essere La notte di Guy De Maupassant, lo trovi in Racconti dell'incubo edito da Einaudi.
E' quello!! O_O
L'ho letto adesso su internet, mi ricordavo l'orologio e la senna, ma questo non c'entrava tanto con poe, e infatti era di Maupassant.
Riletto dopo tantissimi anni mi ha colpito come la prima volta, veramente bellissimo.
Vedrò di procurarmi "Racconti dell'incubo", grazie RIEN!
#26
Inviato 15 maggio 2009 - 22:42
Credo che rimediero' una qualche raccolta di DFW, visto che ho adorato "Tennis, trigonometria e tornado" e Infinite Jest - che devo finire da un anno e passa, a dire il vero - e' una delle cose piu' spettacolari che abbia mai letto.
Ho un po' la fissa di leggere le cose in lingua originale, quando posso, e siccome sia Tennis etc. che Infinite Jest li ho in italiano, credo che mi buttero' su Brief Interviews with Hideous Men.
Poi sto cercando l'integrale dei racconti di Lovecraft, ma su IBS non c'e' -.-
Ah, Asimov e' uno scrittore che adoro, ma di racconti brutti ne ha scritti parecchi a mio avviso. "Il brutto ragazzetto", che se non erro era pure il suo preferito, non mi e' mai piaciuto per dire. Ma inframezzati a capolavori inarrivabile c'e' davvero parecchia roba cosi' cosi'...
#28
Inviato 16 maggio 2009 - 07:20
Insuperabili per me Francis Scott Fitzgerald con I Racconti dell'età del Jazz (uno su tutti Il diamante grosso come l'hotel Ritz)e qui in Italia Buzzati (tutti). Direi anche Joyce, se non fosse che non riesco a considerare i Dubliners come una raccolta di racconti ma come un'opera strettamente unitaria (quale è).
Gli altri inarrivabili per me sono: Borges (apice con l'Aleph)e Dick.
Non amo Hemingway ma The happy short life of Francis Macomber l'ho trovato sorprendente.
Tra Carver&co. rimase secondo me sottovalutato, Richard Yates, quello del romanzo da cui è stato tratto il film Revolutionary Road. La raccolta di racconti del 1962, Undici Solitudini, è molto molto bella ed era stata definita in sede di strategie di vendita, per una volta non a torto, come i Dubliners americani.
#29
Inviato 16 maggio 2009 - 07:40
Dalle prove giovanili, come "Il diario dì Joan Matfyn", alle più mature e sorprendenti espressioni come "Il lascito", storia del suicidio di una moglie, e "Il simbolo", triste meditazione su una montagna, o "La località balneare", basato su una conversazione casualmente udita nella toilette per signore di un ristorante, i racconti di Virginia Woolf confermano tutta la pienezza di una vocazione letteraria assoluta. Raffinate e godibilissime, incentrate sui grandi temi del senso di solitudine della donna, della caducità umana, della impossibilità dì una vera comunicazione intima, queste storie consentono di ripercorrere tutta l'evoluzione di tale vocazione, affiancandosi degnamente all'intera produzione romanzesca della scrittrice inglese.
#30
Inviato 16 maggio 2009 - 08:18
Harlan Ellison - Non ho bocca e devo urlare (il mio preferito)
Greg Bear - La musica del sangue
Nancy Kress - Trinità
Arthur C.Clarke - La stella
William Gibson - diciamo tutta l'antologia "La notte che bruciammo Chrome", che però si trova ovunque
Robert Silverberg - L'amore al tempo dei morti
Roger Zelazny - Una rosa per l'ecclesiaste
Anche Durrenmatt è un autore che mi sentirei di consigliare.
#31
Inviato 16 maggio 2009 - 10:12
L'antologia Einaudi "Le meraviglie del possibile"
Ottimo consiglio, tra l'altro data la fama di molti di quei titoli non sono sicuro se l'ho già letta o no.
Ho visto che in questa raccolta c'è anche La casa nuova di Robert Heinlein, che mi ha fatto venire in mente un'altra raccolta uscita poco tempo fa, Racconti Matematici (probabilmente contiene anche il racconto di DFW di cui parlavamo prima), che fra alti e bassi annovera comunque dei discreti lavori di penna.
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#32
Inviato 16 maggio 2009 - 11:06
L'antologia Einaudi "Le meraviglie del possibile"
Ottimo consiglio, tra l'altro data la fama di molti di quei titoli non sono sicuro se l'ho già letta o no.
Ho visto che in questa raccolta c'è anche La casa nuova di Robert Heinlein, che mi ha fatto venire in mente un'altra raccolta uscita poco tempo fa, Racconti Matematici (probabilmente contiene anche il racconto di DFW di cui parlavamo prima), che fra alti e bassi annovera comunque dei discreti lavori di penna.
Si', tra quelli che ho citato contiene sia quello di DFW che "Riflusso" di Saramago. Poi senz'altro qualcosa di Borges, ma non ricordo cosa di preciso, e "La casa nuova" di Heinlein, tralaltro ripreso (mi pare) da Gardner nella rubrica "enigmi e giochi matematici".
C'e' un po' di paccottiglia ma neanche tanta, piu' che altro un paio di titoli surclassano brutalmente tutti gli altri.
#33
Inviato 16 maggio 2009 - 12:02
Guy De Maupassant
Ricordo lessi il suo racconto "Palla di sego".
Molto divertente
in nineteen sixty-three
Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili
"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."
#34
Inviato 16 maggio 2009 - 15:04
Istruzioni per salire le scale
Nessuno può non aver notato che sovente il suolo si piega in modo che da una parte sale ad angolo retto rispetto al piano del suolo medesimo mentre la parte che segue si colloca parallelamente a questo piano per dar luogo ad un??altra perpendicolare, comportamento che si ripete a spirali o secondo una linea spezzata fino ad altezze sommamente variabili. Chinandoci e mettendo la mano sinistra su una delle parti verticali e quella destra sulla corrispondente orizzontale ci troveremo in momentaneo possesso di un gradino o scalino. Ciascuno di questi scalini, formanti come si vede da due elementi, si trova ubicato un po?? più in alto e un po?? più in avanti rispetto al precedente, principio che da significato alla scala, dato che qualsiasi altra combinazione determinerebbe forme magari più belle o pittoresche, ma inadatte a trasportare da un pianterreno a un primo piano.
Le scale si salgono frontalmente, in quanto all??indietro o di fianco risultano particolarmente scomode. La posizione naturale è quella in piedi, le braccia in giù senza sforzo, la testa eretta ma non tanto da impedire agli occhi di vedere gli scalini immediatamente superiori a quello sul quale ci si trova, e respirando con lentezza e ritmo regolare. Per salire una scala si cominci con l??alzare quella parte del corpo posta a destra in basso, avvolta quasi sempre nel cuoio o nella pelle scamosciata, e che salvo eccezioni è della misura dello scalino. Posta sul primo scalino la suddetta parte, che per brevità chiamiamo piede, si tira su la parte corrispondente sinistra (anch??essa detta piede, ma da non confondersi con il piede menzionato), e portandola all??altezza del piede la si fa proseguire fino a poggiarla sul secondo scalino, sul quale grazie a detto movimento riposerà il piede mentre sul primo riposerà il piede. (I primi scalini sono sempre i più difficili, fino a quando non si sarà acquisito il coordinamento necessario. Il fatto che coincidano nel nome il piede e il piede rende difficoltosa la spiegazione. Fare attenzione a non alzare contemporaneamente il piede e il piede). Giunti con questo procedimento sul secondo scalino, basta ripetere a tempi alterni i suddetti movimenti fino a trovarsi in cima alla scala. Se ne esce facilmente con un leggero colpo di tallone che la fissa al suo posto, dal quale non si muoverà fino al momento della discesa.
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#35
Inviato 17 maggio 2009 - 14:22
-Novelle scritte a macchina
-Favole al telefono
Chi volesse liquidarle come letteratura per l'infanzia è pregato di passare sul mio cadavere.
#36
Inviato 17 maggio 2009 - 16:38
"La mansueta"
"Le notti bianche?
"Il sogno di un uomo ridicolo"
Capolavori indiscutibili.
#37
Inviato 17 maggio 2009 - 17:27
Poi Un Digiunatore di Kafka, Una discesa nel Maelstrom (in cui si capisce perfettamente cosa si intende per sentimento del sublime) e Tell-Tale Heart(brevissimo e psicotico!) di Poe.
Quello che più mi ha sconvolto è Ping di Samuel Beckett.
Un altro che vi consiglio è After I was Thrown in the River and Before I Drowned di Dave Eggers, in cui il narratore e protagonista è un cane. Questo è l'incipit:
"OH I'M A FAST DOG. I'm fast- fast. It's true and I love being fast I admit It I love it. You know fast dogs. Dogs that just run by and you say, Damn! That's a fast dog! Well that's me. A fast dog. I'm a fast- fast dog. Hoooooooo! ".
Fantastico!
Quelli di cui ho scritto il titolo in inglese li ho letti in inglese e sono abbastanza semplici da leggere (se ce l'ho fatta io!).
#38
Inviato 17 maggio 2009 - 17:39
Un altro che vi consiglio è After I was Thrown in the River and Before I Drowned di Dave Eggers, in cui il narratore e protagonista è un cane. Questo è l'incipit:
"OH I'M A FAST DOG. I'm fast- fast. It's true and I love being fast I admit It I love it. You know fast dogs. Dogs that just run by and you say, Damn! That's a fast dog! Well that's me. A fast dog. I'm a fast- fast dog. Hoooooooo! ".
Fantastico!
Veero, carino. L'ho letto in un'antologia scolastica, pure io in inglese. Peccato che il suo unico romanzo che ho letto non mi abbia soddisfatto a pieno.
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#39
Inviato 17 maggio 2009 - 17:59
Gianni Rodari
-Novelle scritte a macchina
-Favole al telefono
Chi volesse liquidarle come letteratura per l'infanzia è pregato di passare sul mio cadavere.
Io le liquido come tali, ma non vedo dove sia il problema. La letteratura per l'infanzia mica e' un genere inferiore. Quelli poi sono capolavori e punto.
Di Rodari e' imperdibile anche "La grammatica della fantasia", anche se col thread non c'entra molto essendo un saggio.
#40
Inviato 17 maggio 2009 - 18:57
Gianni Rodari
-Novelle scritte a macchina
-Favole al telefono
Chi volesse liquidarle come letteratura per l'infanzia è pregato di passare sul mio cadavere.
Io le liquido come tali, ma non vedo dove sia il problema. La letteratura per l'infanzia mica e' un genere inferiore. Quelli poi sono capolavori e punto.
Marò, nessun problema, manco con tanto di faccina si riesce a far passare un iperbole senza che qualcuno ti faccia l'altolà. Ecchepalle.
Certo che sono concepiti per i bambini, volevo solo dire che sono di una bellezza tale che trascendono quel target.
Poi i contenuti di Rodari sono pedagogici anche per gli adulti, mi viene in mente La torta in cielo tanto per fare un esempio, ma anche nelle Novelle ce ne sono.
#41
Inviato 17 maggio 2009 - 21:14
Harlan Ellison - Non ho bocca e devo urlare (il mio preferito)
L'ho letto ieri: bello e angosciante, Ellison scrive benissimo e in modo meravigliosamente non-lineare. Tutto sommato, pero', ho preferito il suo '"Pentiti, Arlecchino!" disse l'uomo del tic-tac', peraltro palese influenza per l'Alan Moore di 'V for Vendetta'.
Ho letto anche "La bestia che gridava amore al centro del mondo" e, pur apprezzandone lo stile acentrico, devo ammettere che non c'ho capito un po' un cazzo. Qualcun altro lo conosce, si'?
#42 Guest_Pequod_*
Inviato 18 maggio 2009 - 07:48
Segnalo inoltre che Richard Ford sarà a Firenze il prossimo 21 Maggio (ore 17.30, palazzo Strozzi) per un incontro con i suoi lettori. Chi vuole stringere la mano ad uno dei più grandi scrittori viventi non si lasci sfuggire l'occasione.
#43
Inviato 19 maggio 2009 - 10:32
Comunque avete citato troppo poco o per niente: Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver, Cechov e Carver.
Cosa?
Qualunque cosa.
#44
Inviato 07 giugno 2009 - 12:23
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE
#45
Inviato 07 giugno 2009 - 12:28
è dal 1990 che cerco disperatamente e in ITALIANO la raccolta completa dei racconti di un mio super idolo: Richard Matheson.
E' anche il mio super idolo (mi folgorò con io sono leggenda), trovo sconfortante che la maggior parte della sua opera non sia mai stata tradotta in italiano (non solo i racconti, ma anche moltissimi romanzi)
Ultimamente la fanucci sta ristampando le sue cose, ma non so se arriveranno anche a tradurre quello che manca, incrociamo le dita
#46
Inviato 07 giugno 2009 - 13:05
è dal 1990 che cerco disperatamente e in ITALIANO la raccolta completa dei racconti di un mio super idolo: Richard Matheson.
Io ho Incubo a seimila metri, edito da Fanucci. Esiste anche Duel e altri racconti, sempre della Fanucci, ma è molto difficile da trovare.
appunto difficilissimo.
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE
#47
Inviato 07 giugno 2009 - 21:44
è dal 1990 che cerco disperatamente e in ITALIANO la raccolta completa dei racconti di un mio super idolo: Richard Matheson.
E' anche il mio super idolo (mi folgorò con io sono leggenda), trovo sconfortante che la maggior parte della sua opera non sia mai stata tradotta in italiano (non solo i racconti, ma anche moltissimi romanzi)
Ultimamente la fanucci sta ristampando le sue cose, ma non so se arriveranno anche a tradurre quello che manca, incrociamo le dita
La Fanucci è una casa editrice coi controcazzi.
I libri costano relativamente poco e sono rilegati bene, realizzati graficamente benissimo, certo detenere i diritti di P. K. Dick per l'Italia immagino sia un bel vantaggio, ma dietro c'è un progetto editoriale che parte da lontano e lungimirante.
Onore al merito, una volta tanto si può dire.
#48
Inviato 08 giugno 2009 - 09:43
è dal 1990 che cerco disperatamente e in ITALIANO la raccolta completa dei racconti di un mio super idolo: Richard Matheson.
E' anche il mio super idolo (mi folgorò con io sono leggenda), trovo sconfortante che la maggior parte della sua opera non sia mai stata tradotta in italiano (non solo i racconti, ma anche moltissimi romanzi)
Ultimamente la fanucci sta ristampando le sue cose, ma non so se arriveranno anche a tradurre quello che manca, incrociamo le dita
La Fanucci è una casa editrice coi controcazzi.
I libri costano relativamente poco e sono rilegati bene, realizzati graficamente benissimo, certo detenere i diritti di P. K. Dick per l'Italia immagino sia un bel vantaggio, ma dietro c'è un progetto editoriale che parte da lontano e lungimirante.
Onore al merito, una volta tanto si può dire.
E' vero, tempo fa avevo il catalogo e c'erano molti libri interessanti
#49
Inviato 08 giugno 2009 - 09:49
è dal 1990 che cerco disperatamente e in ITALIANO la raccolta completa dei racconti di un mio super idolo: Richard Matheson.
E' anche il mio super idolo (mi folgorò con io sono leggenda), trovo sconfortante che la maggior parte della sua opera non sia mai stata tradotta in italiano (non solo i racconti, ma anche moltissimi romanzi)
Ultimamente la fanucci sta ristampando le sue cose, ma non so se arriveranno anche a tradurre quello che manca, incrociamo le dita
La Fanucci è una casa editrice coi controcazzi.
I libri costano relativamente poco e sono rilegati bene, realizzati graficamente benissimo, certo detenere i diritti di P. K. Dick per l'Italia immagino sia un bel vantaggio, ma dietro c'è un progetto editoriale che parte da lontano e lungimirante.
Onore al merito, una volta tanto si può dire.
W Fanucci: pubblica anche tutto il Lansdale non coperto da Einaudi. E dà spazio ad autori emergenti (come Richard K.Morgan).
#50
Inviato 09 giugno 2009 - 13:08
Kafka era davvero un genio.
Ciao
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
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