Teza
#1
Inviato 10 aprile 2009 - 12:09
Da un regista Etiope ci si aspetta un film di folclore e tribalità , di natura e di paesaggi, e lo è, ma solo in minima parte; è soprattutto un film poetico di riflessione e di sofferenza, articolato su due piani narrativi, il presente, in cui il protagonista, un medico di nome Anberber, miracolosamente vivo e menomato nel fisico e nello spirito è tornato al suo villaggio e mentre assiste a cose che non vorrebbe vedere, ripensa al passato e talvolta lo rivive in sogno, ma sarebbe più consono chiamarlo incubo, e rivede la avventura politica e professionale della sua vita, in cui ha cercato di essere utile al suo popolo come medico che ha fatto training in Europa e che si è anche illuso che tale sua posizione gli avrebbe garantito un minimo di libertà di opinione politica e di opposizione nei confronti del regime dittatoriale che opprime il suo popolo.
Un finale senza luce, la cronaca dei giorni nostri nemmeno la giustificherebbe, che più che auspicare un ritorno alle tradizioni antiche pure esse insoddisfacenti, è lâ??augurio di una nuova ripartenza su basi e materiali diversi, da cercare e da sperimentare ex-novo.
Teza, un viaggio tra presente passato e sogno; teza significa rugiada, acqua quindi, elemento vitale che tutto avvolge e racchiude nel suo grembo e genera speranza di nuova vita.
http://www.ondacinem...recensione/teza
splendida recensione, che mi ha molto aiutato a comprendere e valorizzare il film; leggetela e se potete, so che non è facile, andate a vedere il film;
PS: ma io gli darei anche un bel 9
#2
Inviato 10 aprile 2009 - 17:13
PS: ma io gli darei anche un bel 9
Io gliel'ho dato. O_O O_O
http://www.anobii.com/satyajit/books
http://www.goodreads...3893406-claudio
https://twitter.com/EligioAldoVere
#3
Inviato 11 aprile 2009 - 11:43
Mi preme sottolineare i meriti della Ripleyâ??s: non era scontato lâ??approdo del film nelle sale italiane, ed invece la distribuzione è stata anche abbastanza buona. Peccato che non tutti abbiano approfittato dellâ??opportunità (in tabellone speravo di vedere qualche voto in più).
Seppur non intriso di simbolismi presenti invece in molti film del cinema africano, si tratta di un film non facile e per questo la questione voto e lâ??analisi del film non può essere definitiva.
Comunque uno dei film più belli di quest'annata, una visione obbligatoria.
#4
Inviato 11 aprile 2009 - 12:00
Innanzitutto ringrazio verdoux.
Mi preme sottolineare i meriti della Ripleyâ??s: non era scontato lâ??approdo del film nelle sale italiane, ed invece la distribuzione è stata anche abbastanza buona.
Non a Milano, purtroppo. Qui escono praticamente tutti i film, ma per un capolavoro simile soltanto una sala.
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#5
Inviato 11 aprile 2009 - 12:05
Innanzitutto ringrazio verdoux.
Mi preme sottolineare i meriti della Ripleyâ??s: non era scontato lâ??approdo del film nelle sale italiane, ed invece la distribuzione è stata anche abbastanza buona.
Non a Milano, purtroppo. Qui escono praticamente tutti i film, ma per un capolavoro simile soltanto una sala.
Si, ma tutto sommato non c'è da lamentarsi: "Teza" è uscito in molte città , anche se la distribuzione si è limitata ad una sala per città . Meglio cosi' che uscire in due sale nelle grandi città (Milano, Roma e, se va bene, Torino e Bologna) ed ignorare tutte le altre (vedi i metodi di case di distribuzione come metacinema, archibald o movimento film).
#6
Inviato 11 aprile 2009 - 12:10
Chiusa la parentesi, anche perché a nessuno fregherà niente.
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#7
Inviato 11 aprile 2009 - 16:02
#8 Guest_Oyuki_*
Inviato 11 aprile 2009 - 20:45
Innanzitutto ringrazio verdoux.
Mi preme sottolineare i meriti della Ripleyâ??s: non era scontato lâ??approdo del film nelle sale italiane, ed invece la distribuzione è stata anche abbastanza buona.
Non a Milano, purtroppo. Qui escono praticamente tutti i film, ma per un capolavoro simile soltanto una sala.
Qui a Verona nemmeno in una sala...
#9
Inviato 11 aprile 2009 - 21:17
Qui a Verona nemmeno in una sala...
Pensa che quando il film usci' mi informai sulle sale che lo proiettavano e leggendo Padova pensai: "anche Oyuki potrà vederlo". Mi confondo sempre.
Comunque leggo che è rimasto in 11 sale e - x Roc - a Bologna non c'è più (in compenso è rimasto in un cinema di Modena :)
#10 Guest_Oyuki_*
Inviato 11 aprile 2009 - 21:22
Qui a Verona nemmeno in una sala...
Pensa che quando il film usci' mi informai sulle sale che lo proiettavano e leggendo Padova pensai: "anche Oyuki potrà vederlo". Mi confondo sempre.
Male male!
#11
Inviato 11 aprile 2009 - 22:18
Comunque leggo che è rimasto in 11 sale e - x Roc - a Bologna non c'è più
a sto punto spero nel Lumiere, ma vai a sapere quando :'(
#12
Inviato 20 agosto 2009 - 07:06
non posso che unirmi agli elogi fatti sopra; in effetti il film è molto profondo e spiega meglio di tanti libri sull'argomento cosa sia davvero l'Etiopia e l'Africa in generale.
il film è solo in superficie un film politico di denuncia dei totalitarismi (di cui l'Africa è vittima da sempre); in realtà , Gerima ci mostra tutta la miseria dell'animo umano, sia che esso si manifesti attraverso le grandi ideologie sia nell'ambito di una tribù. Perché il grande limite dell'uomo è quello di odiare la felicità altrui, dei propri simili, anche se sono fratelli, amici o semplici colleghi di lavoro.
La solitudine di colui che cerca la propria felicità , in spregio a tutte le convenzioni che lo circondano (il regime comunista, la comune di lotta, la donna da sposare, la famiglia da amare), è una condizione asfissiante dalla quale si può solo uscire cercando di tenere viva la fiamma della speranza; fiamma tempestata da venti di insensibilità , cattiveria e invidia.
Questo film, non so perché, mi ha ricordato un altro bel film italiano, Il vento fa il suo giro.
ps: mi ha fatto un po' impressione vedere come l'occupazione fascista ha lasciato tracce nella memoria sino ai giorni nostri. Altro che italiani brava gente... chissà di quante cose ignobili s'è macchiata l'Italia in quesi posti; come italiano mi sono sentito una merda.
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
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