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Katyn


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4 replies to this topic

#1 verdoux

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Inviato 09 aprile 2009 - 13:30

? un film sulla storia, sul suo senso e soprattutto sul suo nonsenso di dramma ineluttabile, sul suo capriccioso ed ondivago succedersi di eventi antitetici, un tutto cambi perché nulla cambi verrebbe da dire, per cui l??uomo non la domina ma la subisce e ne è alla mercè, va alla deriva sbattuto dai suoi flutti.
Un film sulla storia vissuta e su quella raccontata e tramandata, ovvero su quella omologata; si sa, la storia la scrivono i vincitori, e soprattutto non si processano i vincitori; a Norimberga, accertato che non furono i tedeschi a compiere l??eccidio di Kalyn, non si aprirono altri fascicoli, non si cercarono altre verità; la verità può emergere, qualche volta si intende, solo quando il vincitore non è più tale e viene sconfitto; ma poi c??è da chiedersi se ha un senso la ricerca ossessiva di una verità che sarà comunque di parte e strumentale, se serva questo macabro sotterrare e dissotterrare resti umani per stabilire se il proiettile che ha forato un cranio fosse o non fosse di marca Krupp, questo scavare e rovistare nel passato che diventa mania fine a se stessa.
Quanto detto riguarda la sostanza del film  nei suoi momenti migliori; però non è tutto bellissimo, ed a volte scade nel santino commemorativo, sia pure di ottima fattura.
Non si può pretendere obiettività da Wajda, che ha un coinvolgimento, sia personale, sia come cittadino polacco, nella vicenda; ma l??acredine ed la voglia di vendetta contro i sovietici traspare, soprattutto nella truculenta scena finale dell??eccidio, che non mi è piaciuta proprio niente; a farla così sarei stato capace anche io.
Katyn, è anche il titolo di un documentario non ancora visto in Italia di Josef Gebski, presentato al festival di Danzica nella stessa sessione in cui è stato presentato il film di Wajda; è indubbiamente più documentato ed obiettivo del film e ne è un utile complemento dal punto di vista storico; tra film e documentario c??è molta interdipendenza e riportano inserti filmati d??epoca comuni.
Detto col senno di poi, Stalin non avrebbe potuto agire diversamente, sia per quanto riguarda l??invasione della Polonia, complice anche il colpevole attendismo occidentale a schierarsi contro Hitler, sia per quanto riguarda l??eliminazione degli ufficiali polacchi, che sarebbero stati potenziali partigiani alleati dei tedeschi, quando, sistemata la Francia, avessero attaccato la Russia; e Stalin sapeva benissimo che sarebbe accaduto; sugli ufficiali polacchi il documentario si dilunga e ne fa un quadro esaustivo; erano uomini col senso dell??onore e del dovere, patrioti polacchi ed anche intelligentia polacca, ma erano pure nobili e proprietari terrieri, quindi Kulaki dal punto di vista di Stalin, che pensava che mai li avrebbe potuti avere alleati contro i tedeschi.
??Non ci sono cattive nazioni, ma ovunque c??è cattiva gente? è la frase inserita nei titoli di coda con cui finisce il documentario.

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#2 satyajit

    Enciclopedista

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Inviato 10 aprile 2009 - 17:26

Il film non l'ho visto, ma passando davanti all'università Cattolica di Milano, l'altro giorno, ho visto visto un cartellone con un allucinante articolo di Socci tratto da Libero e ri-firmato, mi pare, da un collettivo di destra o similia.

Titolo dell'articolo era qualcosa del tipo "censura sovietica" e il ragionalemnto era pressappoco il seguente.

- Wajda è universalmente cosiderato un maestro
- Il film ha avulto l'unanimità di giudizi critici favorevoli
- E' stato anche candidato all'Oscar.

Conclusioni:

-Scandaloso che esca in poche copie e che nessuno ne parli. Si tratta senz'altro di censura, visto il tema del film.

Ora qualcuno spieghi a Socci che:

- E' vero che Wajda è stato un grande regista, ma sostanzialmente qualche decennio fa. Ci sono anche maesrti molto più influenti di lui i cui film non arrivano da noi da anni, altro che poche copie. Un esempio? Un certo Godard.
- Non è vero che il film ha avuto unanimità di consensi da parte della critica; qualche perplessità è stata sollevata da gente sicuramente ne sa più di Socci, in materia.
- Raramente sono i film milgiori sono quelli candidati agli Oscar e ivincitori degli stessi. Spesso invece film stranieri candidati non vengono distribuiti, altro che poche copie.

Infine, Socci provi a chiedere ai lettori di Libero se qualcuno di loro ha mai visto un film polacco o se gliene freghi qualcosa di quella cinematografia.
Se proprio deve trovare un colpevole, se la predna col la saturazione del mercato da parte del cinema americano. Non credo tuttavia che questo sia un argomento buono per Libero.



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#3 strangelove

    Scaruffiano

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Inviato 11 aprile 2009 - 11:40

Comprendo il discorso di satyajit, anche se la distribuzione di ??Katyn? è stata davvero oscena: a Napoli non è uscito, per dire. Cosi?? come non usci?? ??Aleksandra? di Sokurov, guarda caso della stessa casa di distribuzione: movimento film.
Dando un??occhiata ad imdb (http://www.imdb.com/name/nm0906667/) ci accorgiamo che, dai tempi di ??Korczak? Wajda ha realizzato diversi film, nessuno dei quali è mai arrivato in Italia.
Premettendo che questo è un problema che riguarda parecchi grandi del passato e premettendo che Socci è ridicolo, per quanto mi riguarda i film dei grandi autori dovrebbero sempre essere distribuiti, anche se considerati minori. ??Katyn?, comunque, ha avuto recensioni abbastanza positive (anche se non unanimi).
L'ho recuperato per vie alternative, anche se non l'ho ancora visto.
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#4 satyajit

    Enciclopedista

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Inviato 11 aprile 2009 - 11:57

Il succo del discorso è che non si è trattato assolutamente di censura politica.
Poi sono d'accordo con te.
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#5 strangelove

    Scaruffiano

  • Redattore OndaCinema
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  • 12568 Messaggi:

Inviato 11 aprile 2009 - 12:00

Il succo del discorso è che non si è trattato assolutamente di censura politica.
Poi sono d'accordo con te.


Ma lo so!
Stiamo sempre parlando di lui: http://www.emmabonin...i.jpg_large.jpg
asd
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