Avendo sentito l'opinione non molto lusinghiera della critica, mi aspettavo uno dei tanti film già visti con impianto scontato e finale strappalacrime per far contento qualcuno.. devo dire che, tutto sommato, mi sono ricreduto. Ho trovato in questo film molto più di quanto non credessi: non solo una drammaturgia forte, tesa, solida, che già vale una sufficienza, ma anche un bell'intreccio dei fatti che, abilmente, svela la verità a piccoli tocchi, lasciandola presentire allo spettatore più avvezzo.
Ancora, mi ha colpito la capacità del regista di non farci perdere di vista, pur senza renderlo ingombrante e onnipresente, il filo conduttore del film, cioè la riflessione sulla vita e sulla morte, e soprattutto sulla dignità dell'una e dell'altra ("insignficante sarebbe una promozione per me", frase che "porto a casa").
Non sarà un capolavoro, d'accordo, paga il prezzo di una certa, eccessiva, "attenzione al pubblico", che cerca di blandire con espedienti da film per la TV...(Ben Thomas è decisamente TROPPO super-eroe, Will Smith troppo calato nella parte dell'angelo maledetto, schiavo di un personaggio onnipotente), ma non capisco tanta severità di certa parte della critica (qualcuno ha perfino cercato di politicizzare l'idea della "salute collettiva" definendola una "deriva socialista" impensabile in America!!! ??? ???)
Voto 6,5
