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M. Ward - Post-War (2006, Merge)


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5 replies to this topic

#1 astrodomini

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Inviato 30 agosto 2006 - 21:49

Immagine inserita

M. Ward - Post-War (2006, Merge)

Questo è uno dei dischi del momento: in copertina su Stylus, voto alto su Pitchfork e sicuramente uno dei lavori più interessanti sulla scena Indie-Folk di questa seconda parte di anno. Un disco che ha bisogno di più ascolti, un disco che inizialmente può sembrare semplice ma che ha un linguaggio difficile da decifrare che si muove sul lungo binario della tradizione attingendo qua e la dal bagaglio storico della musica americana per inserirla in un cantautorato moderno, malinconico e dissonante che dimostra grandi qualità e capacità. Un disco che merita più ascolti, un disco che può straniare o colpire dritto al cuore, sicuramente qualcosa di molto sentito, qualcosa che merita un ascolto.
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the music that forced the world into future


#2 Gika

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Inviato 30 agosto 2006 - 23:34

come me lo paragoni a Transfiguration?
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#3 Veteran of Disorder

    Baron Samedi

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Inviato 31 agosto 2006 - 07:06

Sarà sicuramente uno dei miei prossimi ascolti, ho letto che si tratta dell'album più accattivante di Matt, forse il più leggero ma di una leggerezza che al solito t'inguaia...confermi Astro?
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#4 astrodomini

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Inviato 31 agosto 2006 - 09:47

Questo è il primo disco di Ward che ascolto quindi non ho grandi metri di paragone; sicuramente è un lavoro che in un primo momento può apparire semplice ma che secondo me ha un sacco di venature e influenze che lo rendono un esperienza, una scoperta continua che va al di là di una prima apparente semplicità.
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#5 music won't save you

    reprobo

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Inviato 31 agosto 2006 - 14:48

Un disco che ha bisogno di più ascolti, un disco che inizialmente può sembrare semplice ma che ha un linguaggio difficile da decifrare

Vero, dopo un paio di ascolti, lo avevo frettolosamente accantonato: sono tornato a riascoltarlo oggi e mi ha dato una sensazione più positiva, pur senza entusiasmarmi per nulla. Certamente alcuni passaggi sottolineano un songwriting molto tradizionale, per certi versi assimilabile alle ultime cose di Destroyer (che non mi hanno fatto impazzire), ma sviluppato secondo un registro espressivo più articolato e direi pure meno scontato, anche se tracce di dissonanze mi pare ve ne siano di meno rispetto a Transistor Radio.

come me lo paragoni a Transfiguration of Vincent?

Personalmente trovo quell'album senza dubbio superiore rispetto ai due successivi, molto ambizioso nella sua varietà, mai in seguito replicata, ed impreziosito dai contributi di collaboratori d'eccezione come Jim O'Rourke e Cat Power. Piuttosto, mi pare che Post War si collochi direttamente nella scia di Transistor Radio, rispetto al quale risulta però più fluido e in definitiva "leggero"
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in eremitaggio su http://musicwontsaveyou.com

#6 Veteran of Disorder

    Baron Samedi

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Inviato 31 agosto 2006 - 15:25

In tutta sincerità vi dirò tra l'altro che Ward non m'ha mai fatto impazzire, apprezzo "Transfiguration of Vincent" ma con moderazione...
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