Inviato 27 agosto 2009 - 13:42
Ebbene, un disco sicuramente interessante, intenso, pieno di emozioni “sincere”. Un disco che chiede attenzione, perché la sua severità e la sua profondità non sono, poi, cose che incontri tutti i giorni.
Anja Franziska Plaschg sarà ancora giovane, ma ha dalla sua una scrittura invidiabile. Già "Sleep" presenta un torbido crogiolarsi di voce e strumenti, di gotiche trasfigurazioni del cuore che in “Cry Wolf” tinteggiano paure primordiali, in “Exstinguish Me” rasentano alchimie della disperazione d’ascendenza Lisa Germano e in “Marche Funèbre” donano echi di Medioevo immaginario. “Thanatos” possiede la severità di un volto segnato da drammatiche sortite esistenziali, “Turbine Womb” la malinconia di un autunno senza fine, “Cynthia” certi verticali rapimenti pianistici che tratteggiano panorami tutti interiori. E, poi, ancora “Fall Foliage”, “Spiracle”, “Mr. Gaunt Pt. 1000” e “The Sun”, tra elettroniche dipartite, fruscii, sommesse confessioni, frammenti di vita vissuta che il vento porta in dono al cielo. Fino alle macchinazioni digitali di “DDMMYYYY”. Fino a “Brother Of Sleep”, che della speranza qualche traccia presenta, pur se nascosta. Speranza vilipesa, assediata dal dolore. Poi, solo un rumore di fondo, il cinguettio degli uccelli, gli insetti che ronzano. E il vuoto.