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Il curioso caso di Benjamin Button


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34 replies to this topic

#1 vegeta851

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Inviato 15 febbraio 2009 - 01:28

Altro colpo a segno di Fincher. Un film che mi pare percorso, come il bellissimo "Zodiac", dal tema dell'incessante, ineluttabile, trascorrere del tempo. Qui però il tono è elegiaco, e la chiave attraverso cui affrontare la pellicola è "Proustiana". In quasi tre ore di durata qualche caduta di tono e lungaggine c'è (il flirt con Tilda Swinton), ma Fincher non è un regista come tanti, e aggira abilmente le trappole retoriche della sceneggiatura di Eric Roth ("Forrest Gump"). Fate caso a come tutti gli eventi dolorosi e potenzialmente più lacrimevoli (la morte del padre di Benjamin, l'incidente di Daisy) sono messi in scena con estrema pudicità e risparmio di mezzi (la musica delicata e mai invadente). A Fincher non importa l'affresco d'epoca, ma il ritratto di un uomo singolare, condannato alla solitudine (strazianti le scene finali), che cerca di afferare il senso della vita affrontandola "all'inverso". Generoso e bello, oltrechè prodigioso a livello tecnico.

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#2 Guest_Julian_*

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Inviato 15 febbraio 2009 - 09:02

Visto ieri sera: sono abbastanza d'accordo. L'unico, vero, pesante difetto del film è davvero la lunghezza spropositata, molte cose potevano essere ridotte se non tagliate. Ma nel complesso il lavoro è ottimo, come giustamente osservi la versione anti-retorica di Forrest Gump.
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#3 La Fata

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Inviato 15 febbraio 2009 - 10:16

la bellissima storia d'amore. ho pianto un mucchio.
meravigioso. lo amo.
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Io non ho sentimenti... solo situazioni...

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#4 floods

    l'utente main$tream

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Inviato 15 febbraio 2009 - 10:38

Visto ieri sera, mi è piaciuto veramente un sacco, molto poetico... ho anche apprezzato il fatto che pur trattandosi di una storia d'amore (ma non solo) veramente triste e in un certo senso angosciante (si avverte davvero l'oppressione del tempo che scorre, di qualcosa che sta per scadere) il tutto è raccontato in modo non troppo lacrimevole e assolutamente non "patetico".
Fincher è veramente una garanzia (cavolo devo assolutamente recuperare Zodiac, l'unico suo che mi manca)... e la Blanchett è semplicemente  :-*
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RYM enafffffffiiiiooooooooolllll

#5 Guest_dsrpnt_*

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Inviato 15 febbraio 2009 - 16:37

Visto: buon film, girato in maniera impeccabile. Concordo su quanto ha detto vegeta. E' lungo, inevitabili le cadute di ritmo. A tratti melenso, ma non stucchevole del tutto. Ho notato somiglianze di stile, trama e struttura con Big Fish di Burton, anche se quest'ultimo è superiore.
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#6 vegeta851

    Enciclopedista

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Inviato 15 febbraio 2009 - 20:20

Ho notato somiglianze di stile, trama e struttura con Big Fish di Burton, anche se quest'ultimo è superiore.


d'accordissimo
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#7 William Blake

    Titolista ufficiale

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Inviato 17 febbraio 2009 - 16:09

Forse c'è troppo entusiasmo asd

"Il curioso caso di Benjamin Button" ha un grande spunto ma non utilizzato davvero, non si scava mai, è troppo superficiale, troppo patinato. Va troppo spesso fuori tempo. Non dico che sia scarso, ma è sin troppo perfettino per emozionare realmente. Al contrario di Vegeta ho apprezzato la parte con Tilda Swinton che altro non è se la descrizione del primo amore, della cotta momentanea, quella che brucia e se ne va, lasciando solo un vuoto che presto diverrà un ricordo idealizzato; la particolarità consta, però - visto il protagonista che vive "controtempo" - che la percepiamo come una love story crepuscolare. Direi che la elevo a una delle parti più significative del film, per ambientazione, fotografia, regia, etc: se il film fosse stato tutto così si sfiorava il capolavoro.
Un altro aspetto estremamente importante: la disomogeneità della sceneggiatura.
Il fine qual era? quello di raccontare la curiosa storia di Benjamin? Bene, e allora perchè non farlo e basta senza la prolessi con Daisy morente, l'uragano Katrina in arrivo (che avrà voluto dire?) la voce over spesso ingombrante? Già di suo la storia si prestava a molte letture, perciò non ho capito questa smania nel lavorare di accumulo e aggiungere aneddoti, sottostorie, metafore (il colibrì come lo scorrere del tempo che non si può fermare se non con la morte) e quant'altro.

Inoltre, sembra effettivamente un film dello Zemeckis prima maniera - quello bravo! - e di Fincher ho visto davvero poco (un certo gusto per alcune scene, come quelle dell'orologiao nell'incipit e la sequenza del "cosa sarebbe accaduto se...", tra l'altro splendide visivamente ma inessenziali allo sviluppo), mentre si sente la mano di Eric Roth e si avverte l'ombra di Forrest Gump incombere su Button (e delle similitudini si perde il conto).

Niente da dire sulla tecnica (perfetta e ultra-curata) e sulle interpretazioni. Anche se Pitt come miglior protagonista agli Oscar mi pare un'esagerazione: molto meglio come "non protagonista" per Burn after reading. Cate Blanchett è una delle mie preferite, quindi per me è una dea a prescindere; in versione rossa è bellissima ed è convincente, però anche lei ha fatto di meglio.
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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#8 Giubbo

    Classic Rocker

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Inviato 18 febbraio 2009 - 13:03

concordo con William Blake. ho amato alla follia il Fincher della trilogia nerissima "Seven" - "The game" - "Fight club", non ho giudizi rilevanti su "Panic room" e "Zodiac", mentre questo "Benjamin Button" mi è sembrato molto scarso.
l'idea di partenza era ottima, e, proprio per questo, rischiosissima: per affrontare un tema così profondo secondo me bisogna adottare la giusta sensibilità, e, quello che manca a questo film, è proprio la sensibilità. sullo schermo viene proiettato di tutto a favore della spettacolarità più patinata, ma perchè non insistere su come vive questa situazione il protagonista? solo avventure e nessun disagio. vogliamo parlare della vita di coppia patinatissima tra Pitt e Blanchett? robe da pubblicità "amare la persona che ami, non ha prezzo, con Mastercard". e poi ci sono miscugli di generi che cozzano. il genere "Forrest Gump" (che personalmente non ho mai amato", il genere Amelie (le coincidenze del taxi - ma che c'entra esteticamente con il resto?) e la drammaticità epica della guerra, giusto per destare un po di attenzioni. e le frasi ad effetto stupide tipo "se rallenti il battito d'ali del colibrì ti accrgi che fa il simbolo dell'infinito" (embè, e allora?). Pitt da oscar? e perchè mai? non fa altro che subire gli eventi (sempre spettacolari ovviamente). certo, non è colpa sua, lui è un bravo attore. trovo che sia la sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti.
Le uniche note positive:
- L'incontro con la tipa nell'albergo, finalmente una cosa anti-spettacolare
- Gli ultimi mesi di vita di Benjamin, bambino con demenza senile, per culminare nella morte da infante nelle braccia della Blanchett mentre la guarda con gli occhi di neonato (questo si, momento di una drammaticità quasi insostenibile)
- La voce della doppiatrice italiana della vecchia ormai morente, che sbiascica le parole, rendendola molto dolce
Per me comunque un 5/10 pieno. Fincher e la sua parabola discendente.
Giubbo
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#9 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 21 febbraio 2009 - 11:40

Finalmente un po' di tempo libero. Dunque, per ora è la delusione dell'anno.

Cosa sarebbe successo se Roth e Fincher avessero osato davvero? Se Benjamin fosse nato non solo con il corpo di vecchio, ma anche con la mente di un ottantenne? Mi sembra che alla fine il discorso sul tempo che sfugge sia molto evanescente e che tutto si riduce (soprattutto nella debolissima seconda parte del film) a un ragionamento sulle rughe e sul decadimento del fisico.

Poi, altra cosa, è uno di quegli esempi di lavori dove vedi proprio che il regista è fuori dalla sua circoscrizione. Ci mette tutto l'impegno possibile, ma con un filmone che ha il sapore dei melodrammi della Hollywood che fu si vede che a Fincher manca il tocco giusto. Mai una scena di particolare impatto emotivo, nessun particolare scossone nella narrazione.

E non mi pare un caso che le cose riuscite meglio siano gli intermezzi ironici che sanno tanto di "Fight Club" ("lo sai che sono stato colpito da un fulmine sette volte?").

A questo punto, fermo restando che degli oscar non m'importa nulla, spero che vinca "Milk".
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#10 Abe

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Inviato 21 febbraio 2009 - 11:50

Io non saprei l'ho trovato insipido, ma nemmeno Zodiac mi lasciò qualcosa a suo tempo sinceramente.
Sono preoccupato però che questo genere di film sia propriò ciò di cui Hollywood brami e per domenica non vorrei sorprese su Brad Pitt  :-\
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#11 kida1984

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Inviato 21 febbraio 2009 - 12:29

In effetti anche a me è un film che ha convinto a metà, l'ho percepito troppo lungo e patinato per emozionarmi a fondo, e dire che la storia avrebbe potuto farlo... Di sicuro un paio di scene mi hanno scosso, in particolare quella del Benjamin neonato affetto da demenza senile, tremenda, paradossale, sconvolgente e disarmante... Ma anche quella del Brad Pitt adolescente che torna a salutare Kate Blanchett ormai signora, i loro sguardi pieni di nostalgia, rimpianto e desiderio, entrambi col pensiero che quella sarebbe stata l'ultima possibilità di amarsi fisicamente... In sostanza, per dirla coi pallini di Mereghetti, critico di cui possiedo i famosi dizionari, due pallini e mezzo su cinque... 
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#12 vegeta851

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Inviato 21 febbraio 2009 - 12:53


Sono preoccupato però che questo genere di film sia propriò ciò di cui Hollywood brami e per domenica non vorrei sorprese su Brad Pitt  :-\


stai tranquillo, i giochi son fatti

un po mi dispiace per Fincher, del forum son l'unico a cui questo film è piaciuto davvero molto...spero che con gli anni venga rivalutato.


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#13 Abe

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Inviato 21 febbraio 2009 - 13:35



Sono preoccupato però che questo genere di film sia propriò ciò di cui Hollywood brami e per domenica non vorrei sorprese su Brad Pitt  :-\


stai tranquillo, i giochi son fatti

un po mi dispiace per Fincher, del forum son l'unico a cui questo film è piaciuto davvero molto...spero che con gli anni venga rivalutato.



Si ma vegeta non posso stare tranquillo se i giochi sono fatti e da Fincher si passa Boyle  :-Xasd
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#14 Jason

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Inviato 21 febbraio 2009 - 17:57

Uno dei migliori film dell'anno,enormemente superiore a milionare,Grandissimo Pitt.

un po mi dispiace per Fincher, del forum son l'unico a cui questo film è piaciuto davvero molto...spero che con gli anni venga rivalutato.

Consolati con le meritate 13 nomine all'oscar e i meritati grandi incassi
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#15 vegeta851

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Inviato 21 febbraio 2009 - 20:10




Sono preoccupato però che questo genere di film sia propriò ciò di cui Hollywood brami e per domenica non vorrei sorprese su Brad Pitt  :-\


stai tranquillo, i giochi son fatti

un po mi dispiace per Fincher, del forum son l'unico a cui questo film è piaciuto davvero molto...spero che con gli anni venga rivalutato.



Si ma vegeta non posso stare tranquillo se i giochi sono fatti e da Fincher si passa Boyle  :-X,   asd


bè, c'è da dire che nessuno dei cinque film in gara è veramente "imprescindibile". personalmente ho molto amato "Benjamin Button" ma riconosco che ha dei difetti che gli impediscono di divenire il capolavoro che poteva essere...comunque per la miglior regia tifo, vanamente, Fincher e Van Sant, se non altro per la loro straordinaria carriera. Howard ha già vinto, Daldry non è sto granchè, e Boyle è un buon regista, ma non da Oscar.
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#16 tiresia

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Inviato 23 febbraio 2009 - 07:59

Diciamo che la colpa è della sceneggiatura, lâ??idea è appunto curiosa, lo svolgimento favolistico e un poâ?? banalotto. Eâ?? una grande storia dâ??amore romamntica il che è il limite di tutto il film, che mai si sogna di indagare la psicologia del personaggio, in effetti Button è uno spettatore alla finestra, nè ciò che accade attorno a lui, almeno storicamente (ok câ??è la seconda guerra mondiale, ma neanche tanto), nè sociologicamente, nulla. Un uomo baciato dalla fortuna a cui capitano tutti incontri piacevoli e bellissimi, sono così tutti buoni in questo film, nessuna tensione razziale, nessuna esperienza di diversità vera se non raccontata, ma mai vissuta sulla pelle (sembra che il problema della sua diversità sia solo sua e di suo padre, poi gli altri, a parte un poâ?? di stupore, insomma se ne fanno velocemente una ragione). Eâ?? un film di poco spessore che tende alla commozione, a cui manca lâ??ironia, lâ??unico accenno è quando vende la casa a una coppia in cui un lui vecchio si è ovviamente preso una lei giovanissima. Metafore a gogò, lo scorrere del tempo sembra una cosa relegata allâ??invecchiamento del corpo, ma la mente, lâ??esperienza, lâ??ingenuità, la disillusione?, loro bellissimi, grande lavoro in digitale, ma davvero poco incisivo. Fincher ci mette del suo nel non inventarsi quasi nulla.
Eâ?? piacevole intendiamoci, i momenti migliori Pitt e Swinton, la cosa meglio pensata di tutto il film e la meno retorica, poi il bambino che ritorna nelle braccia della madre/moglie/amante.

Anche volendo sospendere ogni tensione al realismo, nulla mi convincerà che da Pitt e Blanchet possa venir fuori la Ormond.

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#17 thom

    The infrared insert of memory encouragement immersion

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Inviato 08 marzo 2009 - 19:23

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#18 Ian Smith

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Inviato 08 marzo 2009 - 19:33

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il mio è di poco più alto  :)
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#19 terminator

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Inviato 08 marzo 2009 - 19:41

oh no! sono stato incastrato per vederlo stasera...
però non sapevo durasse tre ore... sto caricando il lettore mp3...
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#20 BillyBudapest

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Inviato 08 marzo 2009 - 19:53

non che l'abbia visto, ma è indubbiamente un film ripugnante.
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#21 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 08 marzo 2009 - 20:12

Dai questa l'hai già detta! Ricicli le tue stesse freddure?
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#22 Ian Smith

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Inviato 08 marzo 2009 - 20:25

"ora si incazza veramente" :P
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#23 BillyBudapest

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Inviato 08 marzo 2009 - 20:30

già.
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#24 terminator

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Inviato 09 marzo 2009 - 08:16

no dai, bello a vedersi ma è una palla colossale..
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#25 tiresia

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Inviato 09 marzo 2009 - 09:59

Il film è decisamente deludente, ma i suoi limiti potrebbero essere i suoi punti di forza nel futuro, ossia potrebbe ricadere nella categoria melò, filmone romanticissimo divenendo un irresistibile cult per il genere (io ho unâ??idea migliore del melò in genere, ma dati i tempi attuali....)
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#26 thom

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Inviato 09 marzo 2009 - 13:40

Alcuni punti forti di questo film:
- il ritmo incalzante;
- la complessa, mai banale, riflessione filosofica;
- la sceneggiatura ricca di dialoghi ed emblemi mai scontati;
- l'interpretazione di Brad Pitt, convincente e graffiante come al solito.

Ma soprattutto la regia di DF che dopo la sbornia virtuosa/sensazionalistica, a me a tratti anche gradita, sembra avere come unica guida nella realizzazione dei suoi film lo sfiorare le tre prescrittive ore di durata.
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#27 bowman

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Inviato 12 marzo 2009 - 15:24

Nella parte iniziale il film si presenta come un'interessante fiaba filosofica. Poi si annacqua. Infine il catalogo video-illustrato su quanto è fico Brad Pitt (soprattutto a bordo di una moto),mi è risultato indigesto.

La parte finale sfiora il ridicolo. Si riduce ad una serie veloce di scene che ci portano al bimbo neonato morente. Ma la fiaba filosofica iniziale era già morta da un bel po'.
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#28 °Kid_A°

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Inviato 16 marzo 2009 - 18:30

Io avevo aspettative molto alte nei confronti di questo film, forse perfino dilatate dal fatto di non essere riuscito a trovar posto in sala la prima volta che ho tentato di vederlo (non eravamo in 12, giuro...), ma devo dire che verso la fine del primo tempo stavo per avvalermi del primo diritto dello spettatore...andarmene. non che al lotto manchi qualcosa in particolare, ma il piatto è decisamente troppo ricco nella prima parte: un evento si sussegue all'altro con qualche (colpevole) ellissi e (troppe) accelerazioni, risultato: un ritmo spezzato che taglia il fiato allo spettatore (nel mio caso, anche la pazienza..). Il secondo tempo, da solo, è il vero film (secondo me): lì c'è tutta la storia, quella che "serve", il (piccolo) colpo di genio che innesca la vicenda, la "spannung" e uno "scioglimento" a suo modo perfetto, il bimbo con la demenza senile (su tutte, rivedrei la scena di lui sul tetto). Però...però...questo film a mio avviso è colpevole di una cosa: in tutto l'infinito primo tempo il regista avrebbe avuto il tempo di costruire un personaggio, crearlo, farcelo conoscere, farne un "carattere"... l'ha fatto? secondo me, no. E così la pellicola sbarca in un bel secondo tempo che è però fatalmente bloccato dalla dinamica particolare della storia: Benjamin deve morire e morire bambino: questo incastra un po' il regista, che non riesce a dare a una bella storia il giusto (ampio) respiro, lasciandola troppo contratta e spiacevolmente soffocata da un epilogo già noto.
Già noto, appunto, ma colpevolmente lasciato PRE-SENTIRE allo spettatore fin dal primo minuto di film!
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#29 Guest_Driftman_*

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Inviato 16 marzo 2009 - 18:55

Alcuni punti forti di questo film:
- il ritmo incalzante;
- la complessa, mai banale, riflessione filosofica;
- la sceneggiatura ricca di dialoghi ed emblemi mai scontati;
- l'interpretazione di Brad Pitt, convincente e graffiante come al solito.

Ma soprattutto la regia di DF che dopo la sbornia virtuosa/sensazionalistica, a me a tratti anche gradita, sembra avere come unica guida nella realizzazione dei suoi film lo sfiorare le tre prescrittive ore di durata.


D'accordo su tutto fuorché su Brad Pitt, attore non superlativo ma comunque bravo, e decisamente apprezzabile e convincente.

Per il resto, una trama così inverosimile avrebbe dovuto essere retta da una signora sceneggiatura, in grado di far passare l'assurdo in secondo piano. Qui manca. Alla fine del film, ti viene da dire "ma che stronzata, come può succedere davvero una cosa così" e non credo fosse stato questo l'obbiettivo della pellicola.

Imbarazzanti le scenette sull'uomo dei fulmini.
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#30 terminator

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Inviato 16 marzo 2009 - 19:31

che poi se bb nasce con le dimensioni di un neonato ma con le rughe... perchè non muore con la pelle di un bambino appena nato ma grande come un vecchio?
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#31 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 16 marzo 2009 - 19:46

Effettivamente è una delle più strane incongruenze della sceneggiatura. Comunque, dopo tutto, è uno dei film più coraggiosi degli ultimi anni. Fincher anche quando cade, lo fa in piedi.

"Nel 99% dei casi si tratta di un rasoio elettrico, ma di tanto in tanto, è un dildo..."
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#32 Ian Smith

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Inviato 16 marzo 2009 - 20:38

Comunque, dopo tutto, è uno dei film più coraggiosamente noiosi degli ultimi anni.


fixed  asd
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#33 °Kid_A°

    pivello

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Inviato 17 marzo 2009 - 13:04

che poi se bb nasce con le dimensioni di un neonato ma con le rughe... perchè non muore con la pelle di un bambino appena nato ma grande come un vecchio?


questa è una delle incongruenze più forti, anche se decidere "come farlo nascere" dev'essere stato un bel problema.. d'altronde far partorire a quella povera donna un vecchietto già formato non era facile  asd asd asd
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#34 vegeta851

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Inviato 17 marzo 2009 - 13:08


che poi se bb nasce con le dimensioni di un neonato ma con le rughe... perchè non muore con la pelle di un bambino appena nato ma grande come un vecchio?


questa è una delle incongruenze più forti, anche se decidere "come farlo nascere" dev'essere stato un bel problema.. d'altronde far partorire a quella povera donna un vecchietto già formato non era facile  asd asd asd


vabbè ragazzi...non credo che Fincher fosse interessato al "realismo" della vicenda
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#35 Homer

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Inviato 19 marzo 2009 - 08:03

E poi così si perderebbe una delle parti più intense del film, quelle del dopo adolescenza fino alla morte in braccio alla moglie/amante/madre, come un neonato che si addormenti.
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"





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