Operazione Valchiria
#1
Inviato 03 febbraio 2009 - 00:43
Per raccontare un evento dalla conclusione scontata si affida alla collaudata struttura del thriller politico. Non bada alla veridicità storica (facendo intepretare i tedeschi ad un cast di bravi attori britannici, da Branagh a Terence Stamp), e tutto è piuttosto superficialotto, non si va mai in profondità, non si osa mai più del necessario. Ma riesce nell'ardua impresa di tenere lo spettatore col fiato sospeso, facendogli dimenticare che i fatti sono andati, irrimediabilmente, in maniera diversa. Preso per quello che è, ossia un leccato thriller storico, fa il suo dovere, molto più che recenti americanate come "Defiance".
#2 Guest_incidente_*
Inviato 03 febbraio 2009 - 08:18
#3
Inviato 07 febbraio 2009 - 11:17
???
Un film tutto sommato inutile, direi.
Va bene la tensione, va bene il ritmo (nel secondo tempo, tra l'altro), ma fino ad un certo punto.
Si guadagna la sufficienza striminzita.
"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"
"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"
#5
Inviato 08 febbraio 2009 - 10:49
"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"
"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"
#6
Inviato 08 febbraio 2009 - 11:47
#7
Inviato 08 febbraio 2009 - 13:10
#8 Guest_incidente_*
Inviato 08 febbraio 2009 - 14:35
Operazione Valchiria e Frost/Nixon tengono complessivamente il passo di Non è un paese per vecchi e Into the wild, le due uscite più notevoli di inizio 2008, anche se, presi singolarmente, forse siamo un pelo al di sotto
Ma stai parlando in termini economici spero...
#9
Inviato 08 febbraio 2009 - 14:37
#11 Guest_incidente_*
Inviato 08 febbraio 2009 - 14:42
in termini artistici ovviamente
Ennò non ci siamo proprio. Ti dimentichi anche il petroliere del 2008 e poi più che Operazione Valchiria e Frost/Nixon se proprio vuoi dare speranze a sto 2009 devi tirare in ballo RR e Milk.
Non so se mi spiego...
#12
Inviato 08 febbraio 2009 - 14:50
Il petroliere se non ricordo male uscì a metà febbraio.
Su Revolutionary Road non concordo, pur comprendendo bene il ricatto etico e visivo sul quale Mendes fa cadere.
Milk poi, è un buon film, ma altamente al di sotto della filmografia di van Sant, che rischia la frammentarietà e l'ordinarietà pur salvandosi con grande mestiere e con un grande Penn.
Non confondiamo quella che può essere magari l'affinità di temi con un giudizio legato più spassionatamente alla materia cinematografica
#13
Inviato 09 febbraio 2009 - 12:22
innumerevoli i perché:
1. tom cruise come nazista non convince affatto, a volte mi faceva sorridere. normalmente non mi ritengo un suo detrattore
2. il fatto di aver recuperato alcuni attori dal cast de "la caduta" (una o due segretarie e il colonnello calvo con gli occhiali) mi ha spinto a sovrapporre istantaneamente e frequentemente le due pellicole, aiutandomi a concludere come "la caduta", benché non si presentasse come un film d'avventura, fosse di gran lunga più credibile e sincero e interessante de "operazione valchiria"
3. mi ha infastidito la presenza di una storia d'amore messa lì alla cazzo solo per obbligo di copione mainstream. a mio avviso, trattata in maniera diversa, avrebbe potuto migliorare la storia
4. potevano senza dubbio mostrare alcune pecche del reich tipo campi di sterminio, rastrellamenti nei ghetti, orge naziste etc etc e non limitarsi a due paginette di diario scritte in africa da un semplice colonello x
5. i gerarchi nazisti al potere sembravano quasi simpatici ed è stato difficile schierarsi a favore dei loro avversari. hitler mi faceva pena e tenerezza allo stesso tempo. ma non era una testa di cazzo isterica e intrattabile e con l'alzahimer e sempre costantemente in conflitto coi suoi generali viziosi e codardi?
aspettavo con una discreta ansia questo film, solo per questo motivo mi permetto di attribuirgli un voto decisamente misero.
voto (decisamente misero): 5
sergente welsh: solo in mezzo alla gente
mi sono innamorato di un'attrice hard
Non morite come me
#14
Inviato 09 febbraio 2009 - 13:44
Milk poi, è un buon film, ma altamente al di sotto della filmografia di van Sant, che rischia la frammentarietà e l'ordinarietà pur salvandosi con grande mestiere e con un grande Penn.
Non confondiamo quella che può essere magari l'affinità di temi con un giudizio legato più spassionatamente alla materia cinematografica
Milk rappresenta un ottimo compromesso stilistico, fra il Van Sant più personale e quello più hollywoodiano. Sarà pieno di difetti a livello d'impostazione, connaturali alla materia biografica, ma è girato bene, montato bene, e recitato bene. Poi non ho visto nè "Frost/Nixon" nè "Operazione Valchiria", ma non fatico a credere che stiano molte spanne sotto a "Into the wild" e "Non è un paese per vecchi", cinematograficamente parlando (naturalmente parlo di semplice sensazione 'a pelle').
#15
Inviato 09 febbraio 2009 - 14:27
in caso contrario non ha senso parlarne, nè ha senso stare a discutere sull'"Hitler checca isterica".
Su Milk ci si può confrontare nel thread apposito.
Le semplificazioni operate da Walkirie sono innumerevoli (Stauffenberg, per dirne una, non era un paladino della democrazia violata, ma un conservatore reazioniario, espressione di quella nobiltà prussiana la cui idea di grandezza del Reich tedesco aveva iniziato a non coincidere con quella dei nazionalsocialisti già dalla seconda metà degli anni '30), ma sono funzionali alle esigenze della pellicola, geometricamente costruita come un thriller classico, lasciando all'introspezione psicologica e alle sfaccettature caratteriali lo spazio che merita e, soprattutto, che occorre alle esigenze del film
#16
Inviato 19 agosto 2009 - 06:50
E questo l'ho finito!
Quindi, da un lato il film, a mio parere, regge, forse perchè l'aggancio storico, per quanto non accurato, è comunque robusto; poi perchè è finalmente un film parlato, di situazioni, alla ricerca di una atmosfera, senza muscolarità.
Certo il gruppo dei massimi gerarchi accanto a Hitler è proprio buttato un po' via, certo ogni qual volta si tenta di rappresentare Hitler in persona si cade nel banale, non c'è il fascino, non c'è abbastanza l'idea del potere totale.
Ma a livello della storia di spie, in fondo è una storia di spie che preparano il colpo, è abbastanza resa bene, con ingranaggi da oliare, persone da convincere, dispacci da far pervenire in tempo, coincidenze da far rispettare.
Manca il nazismo? Ma non era tema per questo film, che è appunto un film diverso, un ocean 11 in fondo
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