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autobiografie (scar tissue ne è un esempio)


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3 replies to this topic

#1 mr.paradise

    Roadie

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Inviato 28 agosto 2006 - 11:37

ho quasi completato la lettura dell'autobiografia del cantante dei red hot chili peppers anthony kiedis intitolata scar tissue.
in questa sede viene ripercorsa la sua intera vita, dal giorno della nascita al 2004, data in cui è stato pubblicato il libro.
ce ne sono di tutti i colori, dalla sua estenuante tossicodipendenza sulle strade di una los angeles impacchettata anni 80, alle sue innumerevoli conquiste amorose e soprattutto sessuali, alla longeva amicizia con flea, alle origini della band, ai trionfi del 1991 dopo l'uscita di blood sugar sex magik, ai suoi viaggi introspettivi nella foresta pluviale etc etc.
il libro si fa leggere e si sta un attimo ad ultimare le quattrocento e rotte pagine che lo compongono e si scoprono piacevoli altarini del suo passato (lui che da adolescente va a letto con cher nuda nella villa di sonny bono, lui che si infatua di sinead o'connor, la sua amicizia con kurt cobain nata durante il tour di blood sugar, la genialità di john frusciante etc etc).
ma durante l'intera lettura è impossibile non chiedersi quanto di vero ci sia in quelle memorie e quanto sia semplicemente finto e volto a ingigantire la leggenda.
e questo credo sia il problema principale delle biografie: chiaro, a raccontare la mia vita una casa editrice guadagnerebbe solo i soldi della copia che acquisterei io e forse la mia ragazza, ma certi episodi appartenenti al passato del signor kiedis rasentano la fantascienza.
qualcuno ha avuto modo di leggere quest'autobiografia?
qualcuno si è lasciato attraversare dai miei stessi dubbi durante la lettura di altre biografie?
che sia tutto un complotto designato dai potenti atto a farci sentire, noi esseri normali, troppo e tristemente e paurosamente e senza-via-di-ritorno e sconsolatamente e sentimentalmente e umanamente normali, cioè non abbastanza interessanti?
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soldato witt: lei non si sente mai solo?
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Non morite come me

#2 Anima

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Inviato 28 agosto 2006 - 17:05

The autobiography is indeed an ambigous genre because normally it should consist of pure non-fiction but as you said someone??s life is not obviously interesting for others ?? and mixing the autobiography with fictional elements is destroying the genre. In general I find autobiographies interesting only if ?? apart from an interesting life worthy to tell ?? the author is capable to write on a literary level.
I find it even a ridiculous idea when ??stars? in their 30s, 40s publish their ??story of life?? but that's business after all.
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#3 mr.paradise

    Roadie

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Inviato 29 agosto 2006 - 06:12

di biografie in campo musicale ne ho lette diverse: quella, appunto, di anthony kiedis, quella dei pearl jam, ovviamente quella dei nirvana, quella dei soundagarden, quella dei pink floyd e, mi sembra, quella degli smashing pumpkins.
il mio errore, forse, è stato quello di rivolgermi a personaggi infilati dentro al mondo della musica, ma non disponendo di altre reali passioni (come ad esempio il nuoto o il motociclismo o qualche altra disciplina), mi è sembrato davvero normale soddisfare alcune curiosità.
queste biografie sono caratterizzate da immense quantità di droga dio ogni tipo, sesso ad ogni angolo, baldoria, musica, tours estenuanti sulla superficie di tutto il pianeta, incontri emozionanti, notti insonni, pranzi sregolati, spese da capogiro etc etc.
che sia tutto vero, l'ho già scritto, non ne sono molto convinto.
tuttavia qiando suona la sveglia al mattino penso che sì, mi piacerebbe vivere mezz'ora da anthony kiedis, ma non di più: fra quelle pagine in fondo ho trovato davvero un gran senso di vuoto e forse non sarebbe mica questo grande affare barattare la nostra normalità con un'autobiografia inventata per vendere. in barba ai complotti dei pezzi da novanta.

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#4 MissWisteria

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Inviato 29 agosto 2006 - 09:17

a proposito di autobiografie, qualcuno ha letto "Head On/Repossesed" di Julian Cope?
Mi piacerebbe farlo ma.... vista la mole mi son detta: sarà meglio chiedere un po' in giro  ;D
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People I see just remind me of mooing like a cow on the grass,and that’s not to say that there’s anything wrong with being a cow anyway, but people are people with the added advantage of the spoken word. We’re getting on fine but I feel more of a man when I get with the herd.




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