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Gran Torino


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138 replies to this topic

#51 vegeta851

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Inviato 18 marzo 2009 - 14:00


tanto a Eastwood si da 9 a prescindere


Ultimamente mi pare che la tendenza sia questa, e un po' ovunque. Ovviamente, IMHO.


mah, a me pare che quando c'era da stroncare "Debito di sangue" o "Mezzanotte nel giardino del bene e del male" li si è stroncati senza problemi. E quando c'era da incensare "Million Dollar Baby" o "Lettere da Iwo Jima" si è fatto altrettanto. Non mi pare ci sia nessuna cospirazione o "Eastwood" fan club...poi ben vengano le eccezioni, ma evitiamo di fare le scarpe al vicino.
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#52 Claudio

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Inviato 18 marzo 2009 - 14:07



tanto a Eastwood si da 9 a prescindere


Ultimamente mi pare che la tendenza sia questa, e un po' ovunque. Ovviamente, IMHO.


mah, a me pare che quando c'era da stroncare "Debito di sangue" o "Mezzanotte nel giardino del bene e del male" li si è stroncati senza problemi. E quando c'era da incensare "Million Dollar Baby" o "Lettere da Iwo Jima" si è fatto altrettanto. Non mi pare ci sia nessuna cospirazione o "Eastwood" fan club...poi ben vengano le eccezioni, ma evitiamo di fare le scarpe al vicino.


Sì, ma io mi riferivo infatti agli ultimi dieci anni, in cui sembra sia diventato uno che maneggia solo oro zecchino. Poi, oh, ci saranno anche buoni motivi, che devo dire, però ho il sospetto che se gli stessi film venissero girati da altri, riceverebbero un'accoglienza diversa.



macchisenefrega (che poi danno 9 a frontiers e merde varie)...devo linkarti la lista di recensioni di ben più illustri critici nostrani che parlano di CAPOLAVORO??



Memorabile la pagina di spietati.it dove c'era un 7 a "L'Atalante" e un 10 a "Starship Troopers" asd
Ah, è vero: sono gusti.


Sì, sono gusti, e mi pare che ogni loro recensione sia comunque molto argomentata, non certo buttata là come una sparata superficiale qualsiasi. Poi, ovviamente anche io spesso dissento completamente dalle loro valutazioni, ma non mi sogno di contestare la competenza di chi scrive, il quale mediamente di cinema ne sa dieci volte più di me.
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#53 vegeta851

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Inviato 18 marzo 2009 - 14:12

tanto per par condicio

"L'ispettore Callaghan ha definitivamente chiuso nel cassetto la sua 44 Magnum. E se ha cambiato idea Clint Eastwood - che al cinema ha incarnato "Dirty" Harry, lo stereotipo del giustiziere, e in politica, da conservatore qual è, ha abbracciato le idee repubblicane - vuol proprio dire che negli Stati Uniti il vento soffia in un'altra direzione. La prova sta tutta nell'ultimo, notevole film diretto e ottimamente interpretato da Eastwood, 'Gran Torino': un'apologia della non violenza come risposta alla feroce brutalità della strada, ma anche un invito alla tolleranza razziale, contro ogni pregiudizio; in definitiva, una storia di redenzione. (...) (Gaetano Vallini, 'L'Osservatore Romano', 13 marzo 2009)

"Eastwood, rinsecchito con vigore, fa di nuovo centro: forte nella morale e commovente nella sostanza, nonostante segua un prevedibile percorso a ostacoli. Old Clint affronta il finale con piglio western, inquadrato di spalle mentre fronteggia una casa da horror. Il suo film non è né l'uno, né l'altro. E' il doloroso commiato di un cavaliere pallido." (Alessio Guzzano, 'City', 13 marzo 2009)

"Semplice ed epico, Clint è più eroico quando estrae un accendino (l'epilogo) di quando, giovane Callaghan, tirava fuori la sua 44 Magnum. Non basta? In un film che flirta di continuo con la morte, inserisce pause da commedia geniali. Come in tutti i tragici, in Clint alberga l'anima di un grande comico. Che occorre, ancora, per fare un capolavoro?"(Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 13 marzo 2009)

"Clint Eastwood è magnifico nel personaggio: la sua sicurezza evoca il tempo dell'ispettore Callaghan, il resto del film evoca il suo atteggiamento contemporaneo, i due elementi mescolati creano una figura composita toccante, un impasto di rimorso e violenza. La faccia rugosa, il corpo esile, il modo atletico di muoversi esprimono al meglio la fine d'un uomo forte di integrità e di coraggio." (Lietta Tornabuoni, 'L'Espresso', 19 marzo 2009)

"Lo strano, o per lo meno l'insolito, in un film hollywoodiano è la libertà che sembra prendersi Eastwood, che a un certo momento dà l'impressione di 'perdersi' in lunghe deviazioni apparentemente non essenziali. Si prende il tempo per raccontare alcune specificità antropologiche degli hmong scherza con le differenze razziali (e razziste) delle varie anime americane, allontana la minaccia che incombe sul film come se volesse far imboccare al film un'altra strada, quella di una commedia di costume un po' fuori dai tempo. E poi, all'improvviso, fa ripiombare lo spettatore di fronte alla violenza e alla crudeltà. Obbligandolo però a fare un passo ulteriore, che è quello dell'assunzione delle proprie responsabilità di fronte alle ingiustizie della vita. E chiudendo perfettamente il percorso che unisce questo film a 'Mystic River' e 'Million Dollar Baby': la coscienza della responsabilità che i padri - veri o putativi poco importa - hanno verso i figli. E il carico di debiti morali da cui non possono certo liberarsi. Alla fine la storia riprende il suo percorso incalzante e sorprendente, che naturalmente lasciamo allo spettatore scoprire. Possiamo solo aggiungere che Eastwood lo fa con una assunzione di responsabilità inusitata anche per i suoi film, quasi fosse riuscito finalmente a fare i conti davvero con la morte che nelle sue. ultime regie aveva sempre più invaso le avventure dei suoi non-eroi, finendo per assumere l'aspetto del convitato di pietra. E che Eastwood filma con la semplicità e l'immediatezza che hanno solo i grandi." (Paolo Mereghetti, 'Corriere della Sera', 13 marzo 2009)

"Con 'Gran Torino' Clint Eastwood torna a dirigere se stesso a tre anni dal premio Oscar 'Million Dollar Baby'. Con lo stesso passo blues dei suoi titoli precedenti (in particolare 'Madison County'), con la stessa cura maniacale e poetica per i particolari umani, con passione e amore per temi e personaggi scomodi, Eastwood fa della sceneggiatura del giovane esordiente Nick Schenk un canto all'umanità di ciascuno di noi. (...) Eastwood continua nella sua personalissima strada di osservazione di razze, religioni e differenze mettendo il proprio occhio addosso agli individui, cercando di scavarne le superfici senza appassionarsi a retropensieri o psicologismi, semplicemente accarezzandone i corpi. Ci fa spettatori del quotidiano, ma in una sorta di ralenti che ci permette di assaporare tutte le sfumature. Che a volte fanno tutta la differenza. La sua è un'arte che ormai porta un marchio, basta una prima inquadratura per capire che si tratta di lui, della sua firma, della sua macchina. Che si muove sempre delicata e a ritmo. Lo schermo suona, quando gira Eastwood. Un ritmo lento, nostalgico, con refrain appassionati e struggenti che sfumano verso il finale, lasciandoti addosso tracce di verità e di sublime. Una partitura che il regista ormai esegue ad occhi chiusi e che noi ci godiamo ogni volta, ogni volta meglio, ogni volta di più." (Roberta Ronconi, 'Liberazione', 13 marzo 2009)

"L'aspetto più stupefacente di 'Gran Torino' è che il copione di Nick Schenk è arrivato a Eastwood per caso. Può darsi che Clint se lo sia poi cucito addosso, ma può anche darsi che il dio del cinema abbia voluto compiere un miracolo. Non solo il film è stupendo, all'altezza dei capolavori che Eastwood realizza da quando siamo entrati nel XXI secolo ('Mystic River', 'Million DollarBaby', il dittico su Iwo-Jima, 'Changeling'); ma è unasumma del Clint-pensiero, una riflessione sulla violenza nell'America devastata dal liberismo sfrenato dell'era Reagan-Bush, una rilettura a 40 anni di distanza del mito del giustiziere solitario. Eastwood ha dichiarato che Walt Kowalski è il suo ultimo ruolo da attore: a vederlo così bravo, viene da dire che è un peccato, ma la verità è che Gran Torino è il vero testamento di questo immenso cineasta. E quando vedrete il finale - che non vi riveleremmo nemmeno sotto tortura - forse sarete d'accordo con noi." (Alberto Crespi, 'L'Unità', 13 marzo 2009)

"'Gran Torino' è un film imperfetto, certamente non all'altezza dei recenti capolavori di Eastwood (uno per tutti: 'Mystic River'): è pasticciato, politicamente scorrettissimo, improbabile e gigione. Ma è anche l'ennesimo film in cui il cavaliere pallido si mette in gioco a 360 gradi, in cui cerca strade nuove facendo leva su ciò che la gente crede di conoscere di lui. E nel fare questo, invece di annoiare il pubblico come certi 'sperimentalisti' di casa nostra, fa ridere di cuore, e poi commuove: in una parola intrattiene, come solo un consumato animale da cinema sa fare." (Paola Casella, 'Europa', 13 marzo 2009)

"'Gran Torino', il nuovo gioiello di Clint Eastwood, racconta, estremizzando sia i toni da commedia che quelli da tragedia (perfino cristologica), insomma alla John Ford a braccetto con Billy Wilder, quella amicizia che riscalda emozionalmente gli ultimi mesi di vita, ai giorni nostri, del burbero caratteraccio di Walt Kowalski, ex operaio specializzato e altamente professionale, della casa automobilistica Ford negli anni quaranta e cinquanta e sessanta ... Quando si costruivano auto più o meno eterne (come si vede gironzolando oggi per l'Havana) e, fatte apposta per sfasciarsi a tempo. E quando il metalmeccanico era sinonimo di vero uomo che poteva e sapeva sputare proprio come costruire e riparare tutto, dal frigorifero alle finestre, dalle grondaie ai tetti ..." (Roberto Silvestri, 'Il Manifesto', 13 marzo 2009)

"Stilisticamente crudele e insieme classico, essenziale, il film è un pugno veloce nello stomaco, un capolavoro che non si nasconde dietro il dito dei buoni propositi ma guarda in faccia la realtà senza ingombri ideologici. Nessuna nomination per Clint, l'Academy preferisce la storia dell'anziano Benjamin che ridiventa bimbo a quella, intollerabile, di un vecchio antipatico che non trova nulla di fiabesco nell'avanzare dell'età." (Piera Detassis, 'Panorama', 19 marzo 2009)

Gran Torino torna sul tormentato rapporto con Dio, già accennato in Million Dollar Baby; sulla contemplazione disperata di un tessuto politico e sociale devastato, come in Changeling; sulla necessità di lottare con i propri demoni per salvarsi lâ??anima, come in Gli spietati. Soprattutto, definisce una figura tragica straordinaria, Kowalski, titanico nella sconfitta e nella resurrezione. Clint Eastwood è il più grande di tutti per come sa elaborare il senso del tragico essenziale e necessario in ogni processo di mitopoiesi. Ã? da racconti come questo che (ri)nasce una Nazione. Mauro Gervasini, Film TV

Modello paterno di un ragazzino asiatico, Clint conferma la visione cupa e anti-obamiana del suo Paese. Ma ribalta tutto ciò che ci si aspetta dallâ??ex-Callaghan. E affronta la morale, la violenza e la religione da unâ??altezza invidiabile. Mandando allâ??aria ogni convenzione narrativa. Il film dellâ??anno. (Alberto Pezzotta, Vivimilano)

posso continuare
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#54 Guest_Honky Tonk Man_*

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Inviato 18 marzo 2009 - 14:17

se gli stessi film venissero girati da altri, riceverebbero un'accoglienza diversa


Questo perché gli "altri" li girerebbero meno bene... ;D
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#55 Claudio

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Inviato 18 marzo 2009 - 14:21

posso continuare


Non c'è bisogno: è proprio a questo che mi riferivo  ;D
Poi, se uno deve rinunciare a pensare con la propria testa solo perché dieci testate scrivono la stessa cosa, diciamolo, ma rattristiamoci anche...
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#56 vegeta851

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Inviato 18 marzo 2009 - 14:25


posso continuare


Non c'è bisogno: è proprio a questo che mi riferivo  ;D


ah, perchè su gli spietati argomentano bene i loro 4 e invece questi qua no, sono tutte sparate eccessive e di parte, ovvio...

Non capisco poi questa malfidenza verso i redattori del tuo stesso sito..."non pensare con la propria testa"? Eh? Ma difendere piuttosto la scelta REDAZIONALE di incoronare "Gran Torino" come film del 2009 (sinora)? Rattristiamoci sì
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#57 Claudio

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Inviato 18 marzo 2009 - 14:35



posso continuare


Non c'è bisogno: è proprio a questo che mi riferivo  ;D


ah, perchè su gli spietati argomentano bene i loro 4 e invece questi qua no, sono tutte sparate eccessive e di parte, ovvio...

Non capisco poi questa malfidenza verso i redattori del tuo stesso sito..."non pensare con la propria testa"? Ma difendere piuttosto la scelta REDAZIONALE di incoronare "Gran Torino" come film del 2009 (sinora)? Bah


A me pare che siate abilissimi a creare un incendio da una candelina... oltre tutto, mi mettete in bocca cose che non ho mai detto, e la cosa mi irrita particolarmente.

Io ho detto che per me è un film discreto/buono, non un capolavoro. Non ho detto che questi critici che hai citato argomentano male, né che non mi fido dei pareri dei redattori di OndaCinema, né che condivido il 4,5 degli Spietati.
Ripeto, invece, che mi lascia alquanto stupefatto questa unanimità di elogi smisurati al cospetto di ogni film di Eastwood: non sarebbe certo il primo caso di regista "intoccabile"!

Non mi risultano, infine, "scelte redazionali" di incoronare "Gran Torino" come film del 2009, visto che ognuno la pensa come vuole, ma ovviamente rispetto il punto di vista di ritiene che sia così.

Vedo solo, insomma, un grande livore da parte di alcuni verso chi esce per un attimo dal coro, come se non fosse nemmeno consentito.
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#58 vegeta851

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Inviato 18 marzo 2009 - 14:37


se uno deve rinunciare a pensare con la propria testa solo perché dieci testate scrivono la stessa cosa, diciamolo



hai ragione, è la mia fantasia

Il livore nasce, comunque, nel momento in cui si fanno allusioni spiacevoli, e si preferisce "difendere" il punto di vista di un altra webzine, ovvio che ognuno è liberissimo di stroncare o elogiare ciò che vuole
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#59 Kraftwave

    Roadie

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Inviato 18 marzo 2009 - 14:38




Diciamo pure che tutta la recensione è scritta molto bene.
Occhiata al tabellone di Ondacinema: sono forse quello che ha dato il voto più basso...


Grazie mille :)
Comunque in tabellone c'è chi è riuscito ad essere più cattivo di te. :(


è la scala Nunziata  asd :) attenzione che il 7 di Fabretti è altissimo invece  ;D


No, è che continuo a stupirmi di fronte a questi tripudi generalizzati per ogni nuovo film di Eastwood. Film buoni, intendiamoci, ma davanti ai 9 io resto un po'  a bocca aperta. Anche "Changeling" e "Million Dollar Baby", per dire, non mi avevano proprio fatto impazzire. Degli ultimi il mio preferito è senza dubbio "Mystic River".

Qui comunque, nonostante il nome del sito, c'è chi la pensa anche peggio  ;D
http://www.spietati....gran_torino.htm


Anch'io ho amato Mystic River e semplicemente apprezzato i citati Million Dollar Baby e Changeling, ma questo Gran Torino mi pare proprio un ottimo film.

Vedere il 4,5 di Gli Spietati strappa anche un sorriso, dai; mi sa tanto di provocazione, poiché nessun "esperto di cinema" può ritenere scarso fino a tal punto l'ultimo Eastwood.
Poi vabbè, i recensori di Gli Spietati sono di un'uniformità nei giudizi imbarazzante; i voti, molto spesso, non differiscono mai di un punto/un punto e mezzo (anche quando a esprimersi sono in 7/8 redattori).
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#60 Claudio

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Inviato 18 marzo 2009 - 14:39



se uno deve rinunciare a pensare con la propria testa solo perché dieci testate scrivono la stessa cosa, diciamolo


hai ragione, è la mia fantasia


Intendevo appunto dire che c'è un coro unanime di esaltazione e che questo, però, non mi impedisce di pensarla diversamente, così come non l'ha impedito ai redattori degli Spietati (i cui voti peraltro sono diversi).
Ho invece l'impressione che tu non tolleri proprio il fatto che io possa pensarla diversamente...
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#61 vegeta851

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Inviato 18 marzo 2009 - 14:41


Ho invece l'impressione che tu non tolleri proprio il fatto che io possa pensarla diversamente...


basterebbe guardare il tabellone dei voti per vedere come la pensiamo diversamente su un sacco di film. Ti ho mai "attaccato" per questo?
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#62 Claudio

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Inviato 18 marzo 2009 - 14:47



Ho invece l'impressione che tu non tolleri proprio il fatto che io possa pensarla diversamente...


basterebbe guardare il tabellone dei voti per vedere come la pensiamo diversamente su un sacco di film. Ti ho mai "attaccato" per questo?


No, perché non era Eastwood  :D
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#63 Beggar

    pivello

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Inviato 18 marzo 2009 - 14:49

All'inizio della vicenda ho pensato bene di credere che il film fosse un più o meno sentito omaggio al Grande Torino la mitica squadra di calcio scomparsa tanti decenni orsono... devo ancora vederlo ma i trailer come minimo promettono ottime cose. sono un vecchio fan dei film western di sergio leone ma quasi tutto Clint va dal buono all'ottimo... andremo a vederlo (se ne avrò tempo)
  • 0

#64 Embryo

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Inviato 18 marzo 2009 - 15:28

si preferisce "difendere" il punto di vista di un altra webzine, ovvio che ognuno è liberissimo di stroncare o elogiare ciò che vuole


Se l'avesse difeso avrebbe messo quattro e mezzo anche lui, no? O quattro e mezzo è come sette?

O_O
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nobody knows if it really happened

At this range, I'm a real Frederick Zoller.

La birra è un perfetto scenario da sovrappopolazione: metti una manciata di organismi in uno spazio chiuso con più carboidrati di quanti ne abbiano mai visti e guardali sterminarsi con gli scarti che producono - nel caso specifico, anidride carbonica e alcol. E poi, alla salute!

#65 Claudio

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Inviato 18 marzo 2009 - 15:45


si preferisce "difendere" il punto di vista di un altra webzine, ovvio che ognuno è liberissimo di stroncare o elogiare ciò che vuole


Se l'avesse difeso avrebbe messo quattro e mezzo anche lui, no? O quattro e mezzo è come sette?

O_O


Tra l'altro. E comunque non credo che quel 4,5 possa rappresentare il punto di vista di quel sito, visto che ad esempio il direttore (Daniele Bellucci, col quale peraltro mi trovo spesso d'accordo) gli mette 6,5.
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#66 Homer

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Inviato 18 marzo 2009 - 17:12

Scusate se mi permetto, ma mi pare che i toni siano un pò eccessivi, ragazzi.
Forse, è vero, ogni tanto ci si lascia un pò "suggestionare" dal fatto che un film sia stato girato da un regista piuttosto che da un altro (o, almeno, a me capita). Ma è una cosa che credo, più o meno inconsciamente, facciamo tutti quanti con i registi che più amiamo. E vi confesso che sotto sotto non ci trovo nulla di così scandaloso.
Eastwood è a mio parere una garanzia, questo non toglie che degli ultimi filmoni del buon Clint Mystic River sia per ora il migliore a mio modesto parere e che l'osannatissimo Million Dollar Baby, il bel dittico sulla guerra di Iwo Jima e Changelling siano tutti buonissimi film, ma confesso che fatico a trovarli in tutto e per tutto dei capolavori.
Nulla toglie che uno possa pensarla diversamente da me e comunque io non ami o abbia trovato interessanti i suddetti film.

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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#67 Claudio

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Inviato 18 marzo 2009 - 17:43

degli ultimi filmoni del buon Clint Mystic River sia per ora il migliore a mio modesto parere e che l'osannatissimo Million Dollar Baby, il bel dittico sulla guerra di Iwo Jima e Changelling siano tutti buonissimi film, ma confesso che fatico a trovarli in tutto e per tutto dei capolavori.


Ecco, era più o meno quello che tentavo di dire, aggiungendo che trovavo singolare la quasi assoluta unanimità di pareri entusiastici che si registra - solo da alcuni anni, peraltro - su Eastwood.
Io tra l'altro sono uno che ha sempre apprezzato l'Eastwood dei decenni precedenti, e forse anche per questo mi chiedo perché adesso quello che veniva giudicato "buono" allora venga sempre giudicato "capolavoro". E per di più al cospetto di uno che è un monumento alla "fedeltà a sé stessi" e che ripropone da sempre certi temi, valori e personaggi.
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#68 William Blake

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Inviato 18 marzo 2009 - 18:01


film pieno di difetti, ma di quelli che molto banalmente ti prendono e ti piacciono. c'è da riparlarne ;)


Film pieno di difetti? Guarda che non stai valutando l'armonia dei movimenti del corpo e la quantità di spruzzi all'entrata in acqua in una gara di tuffi!  ::)
Questo è cinema. Grande cinema.


non capisco, il cinema come dovrebbe essere valutato? dicendo semplicemente "mi è piaciuto" o "non mi è piaciuto"? o dicendo "è bello" o "è brutto"? e in quest'ultimo caso significa che il dato lavoro deve avere pregi e/o difetti. no?
che sia cinema non lo metto in dubbio. che sia grande cinema, permettimi di dire, che è opinabile.

"Gran Torino", come già è stato ampiamente detto, raccoglie gran parte delle tematiche toccate da Eastwood nella sua carriera di regista, e anche sotto il profilo attoriale Walt Kowalski è quasi la summa, anche autoironica (e questo mi ha fatto piacere), di tutti i grandi persoanggi di Clint, che vanno dall'ispettore Callaghan allo spietato Munny, passando per il padre/maestro Frankie Dunn. "Gran Torino" si pone dunque come la chiusura di un cerchio, la chiusura di tutte le parentesi. E come spesso accade in operazioni di tal genere, si rischia di mettere troppa carne al fuoco, che Eastwood comunque riesce a cuocere con gran mestiere, con la sua messa in scena sobria (anche se io ogni tanto ci vedo alcune scene troppo artificiosamente classiciste, come la fintissima caduta del bicchere o come l'immagine di Walt in primo piano e la famiglia di Hmong radunata tutta per benino dietro di lui) e un'immedesimazione sincera col protagonista, ma qualche ingrediente nell'insieme si perde. I difetti maggiori risiedono, a mio avviso, nella sceneggiatura che non riesce a sfuggire agli schematismi del genere (la storia del burbero e solitario vecchio che si crede tanto cattivo ma che in fondo è buono, è vecchia anche più di Clint), alle semplificazioni, a caratterizzazioni stereotipate (il ragazzo confuso ma con tanta voglia di imparare, la sorella grande e saggia...senza contare che Eastwood per far capire che è un duro ringhia più del suo cane, anche se onestamente potrebbe essere un'esagerazione del doppiaggio  :)); inoltre, la sceneggiatura non riesce ad avere una tenuta drammatica degna di questo nome: troppo netta la cesura fra tutta la parte del film di formazione, con battute a raffica e scene divertenti (ho riso più volte come uno scemo asd), e la svolta finale "drammatica" (scontatamente strappalacrime), con tanto di sacrificio cristologico (un po' buttata là quell'inquadratura, molto più interessante questo sottotesto leggerlo nel Wrestler di Aronofsky). Tutta la parte centrale finisce per inficiare sulla portata di uno dei grandi temi del cinema eastwoodiano: quello della "moralità delle decisioni individuali" e che, in questo film, apre a un certo ottimismo (anche facile nel vedere la struttura), laddove altre opere (che ho amato molto di più) si concludevano nel più cupo pessimismo.
Nel complesso è un film che mi è piaciuto molto, però, appunto non è esente da difetti. Ammetto, comunque, che ho preferito l'imperfezione sincera di "Gran Torino" alla perfezione patinata di "Changeling", lavoro che gradii senza entusiasmarmi.


Detto questo...
Immagine inserita
...come si fa a non volergli bene? :-* asd

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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#69 vegeta851

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Inviato 18 marzo 2009 - 18:55


degli ultimi filmoni del buon Clint Mystic River sia per ora il migliore a mio modesto parere e che l'osannatissimo Million Dollar Baby, il bel dittico sulla guerra di Iwo Jima e Changelling siano tutti buonissimi film, ma confesso che fatico a trovarli in tutto e per tutto dei capolavori.


Ecco, era più o meno quello che tentavo di dire, aggiungendo che trovavo singolare la quasi assoluta unanimità di pareri entusiastici che si registra - solo da alcuni anni, peraltro - su Eastwood.


comunque, per puntualizzare, "Changeling" e "Flags of our fathers" non mi pare che siano stati giudicati capolavori (a partire dalle recensioni sul nostro sito) e addirittura il film con la Jolie in patria è stato quasi unanimamente stroncato dalla critica. Quindi non esageriamo...manco stessimo parlando di Tarantino  asd
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#70 Homer

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Inviato 18 marzo 2009 - 19:18

Cercavo di moderare le posizioni.
Torniamo a parlare del film, che è meglio.
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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#71 Kraftwave

    Roadie

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Inviato 18 marzo 2009 - 22:26



film pieno di difetti, ma di quelli che molto banalmente ti prendono e ti piacciono. c'è da riparlarne ;)


Film pieno di difetti? Guarda che non stai valutando l'armonia dei movimenti del corpo e la quantità di spruzzi all'entrata in acqua in una gara di tuffi!  ::)
Questo è cinema. Grande cinema.


non capisco, il cinema come dovrebbe essere valutato? dicendo semplicemente "mi è piaciuto" o "non mi è piaciuto"? o dicendo "è bello" o "è brutto"? e in quest'ultimo caso significa che il dato lavoro deve avere pregi e/o difetti. no?
che sia cinema non lo metto in dubbio. che sia grande cinema, permettimi di dire, che è opinabile.

"Gran Torino", come già è stato ampiamente detto, raccoglie gran parte delle tematiche toccate da Eastwood nella sua carriera di regista, e anche sotto il profilo attoriale Walt Kowalski è quasi la summa, anche autoironica (e questo mi ha fatto piacere), di tutti i grandi persoanggi di Clint, che vanno dall'ispettore Callaghan allo spietato Munny, passando per il padre/maestro Frankie Dunn. "Gran Torino" si pone dunque come la chiusura di un cerchio, la chiusura di tutte le parentesi. E come spesso accade in operazioni di tal genere, si rischia di mettere troppa carne al fuoco, che Eastwood comunque riesce a cuocere con gran mestiere, con la sua messa in scena sobria (anche se io ogni tanto ci vedo alcune scene troppo artificiosamente classiciste, come la fintissima caduta del bicchere o come l'immagine di Walt in primo piano e la famiglia di Hmong radunata tutta per benino dietro di lui) e un'immedesimazione sincera col protagonista, ma qualche ingrediente nell'insieme si perde. I difetti maggiori risiedono, a mio avviso, nella sceneggiatura che non riesce a sfuggire agli schematismi del genere (la storia del burbero e solitario vecchio che si crede tanto cattivo ma che in fondo è buono, è vecchia anche più di Clint), alle semplificazioni, a caratterizzazioni stereotipate (il ragazzo confuso ma con tanta voglia di imparare, la sorella grande e saggia...senza contare che Eastwood per far capire che è un duro ringhia più del suo cane, anche se onestamente potrebbe essere un'esagerazione del doppiaggio  :)); inoltre, la sceneggiatura non riesce ad avere una tenuta drammatica degna di questo nome: troppo netta la cesura fra tutta la parte del film di formazione, con battute a raffica e scene divertenti (ho riso più volte come uno scemo asd), e la svolta finale "drammatica" (scontatamente strappalacrime), con tanto di sacrificio cristologico (un po' buttata là quell'inquadratura, molto più interessante questo sottotesto leggerlo nel Wrestler di Aronofsky). Tutta la parte centrale finisce per inficiare sulla portata di uno dei grandi temi del cinema eastwoodiano: quello della "moralità delle decisioni individuali" e che, in questo film, apre a un certo ottimismo (anche facile nel vedere la struttura), laddove altre opere (che ho amato molto di più) si concludevano nel più cupo pessimismo.
Nel complesso è un film che mi è piaciuto molto, però, appunto non è esente da difetti. Ammetto, comunque, che ho preferito l'imperfezione sincera di "Gran Torino" alla perfezione patinata di "Changeling", lavoro che gradii senza entusiasmarmi.


Detto questo...
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...come si fa a non volergli bene? :-* asd


Perdonami se ti ho indispettito per la battutaccia, ma avevo colto a pieno il tuo pensiero.
Il cinema dovrebbe essere valutato per quello che credo sia: molta emozione e poca ragione.
Sottolineare i pregi e i difetti di un film è quasi un dovere per un appassionato serio di cinema, mentre è ben diverso analizzare con il lanternino quella o quell'altra scena; tutto questo è un po' ridicolo per come intendo io il cinema. Non a caso, hai citato una lista di imperfezioni/lacune piuttosto insignificanti nell'economia della pellicola, che commenti, alla fine della fiera, con un "mi è piaciuto molto". Mi pare facile cogliere una sorta di contraddizione logica in tutto questo.

  • 0

#72 William Blake

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Inviato 18 marzo 2009 - 23:49


Il cinema dovrebbe essere valutato per quello che credo sia: molta emozione e poca ragione.


Intendendo il cinema come arte, differisco dal tuo punto di vista. L'emozione è parte integrante del cinema, non c'è dubbio, ma se ci si lascia andare semplicemente a quella diventa fuorviante, perchè un film può piacere a pancia e lasciare un ricordo sbiadito dopo qualche mese o viceversa, oppure farti schifo alla seconda visione mentre alla prima "mi aveva emozionato tantissimo", magari soltanto perchè c'era un evento esterno che ne aveva condizionato la visione. La ragione deve sempre controbilanciare l'emozione, perchè se l'emozione si affievolisce o cambia totalmente, gli elementi razionali di un'opera rimangono uguai. Tornando al discorso di cinema come arte, faccio un esempio stupido...Dante è considerato uno dei geni più grandi della letteratura occidentale: questo non perchè c'è una convenzione che fa dire così, ma perchè se si sa leggere Dante, allora la Comedìa non può non apparire come uno dei meccanismi intellettuali più potenti che siano stati mai creati, quindi se poi il tale "X" si annoia sono fatti suoi, ma obiettivamente non può esimersi dall'inchinarsi di fronte all'opera (e i primi che l'hanno fatto e che lo continuano a fare sono i poeti stessi, da Boccaccio fino a Borges).
Così anche al cinema: "Quarto potere" (tanto per fare l'esempio più classico) può non emozionare etc. ma obiettivamente non si può non rimanere esterefatti di fronte alla sua potenza. Quindi, se si vuole intendere il cinema come "settima arte", allora la ragione deve andare almeno di paripasso con l'emozione, per avere un approccio critico con dei paramentri che siano un minimo oggettivi. Se no, un film "è migliore" di un altro, semplicemente perchè "è piaciuto di più a me"? Troppo facile...
Poi, ognuno è libero di scegliere la propria via, ci mancherebbe. ;)


Non a caso, hai citato una lista di imperfezioni/lacune piuttosto insignificanti nell'economia della pellicola, che commenti, alla fine della fiera, con un "mi è piaciuto molto". Mi pare facile cogliere una sorta di contraddizione logica in tutto questo.


Mi pare di essere stato piuttosto chiaro sulle critiche che ho mosso, soprattutto, nei confronti della sceneggiatura e mi pare di aver detto che nell'economia della pellicola quelle impefezioni/lacune inficiano: il cinema è spesso fatto di questi particolari che ti fanno storcere il naso o ti fanno innamorare di un film. Mi sembra lampante, inoltre, che mi sia focalizzato solo sui difetti, per rispondere a te, e anche perchè dei pregi si era parlato abbondantemente sia sul forum che nella recensione di Diego, e reputavo inutile ribadirli. Il "mi è piaciuto molto" è il commento soggettivo al film nel suo complesso che, brutalizzando, mi fa dare un 7.5/10, cioè un voto molto positivo, ma non un 8-8.5-9...proprio per i difetti suddetti (e quelli mi pare ci siano per tutti, poi che siano significanti o meno, non sto qui a discuterci...)


  • 0
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#73 tiresia

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Inviato 19 marzo 2009 - 07:44

Scusate, ma io la recensione del famoso 4,5 al film non l'ho trovata.....ho trovato il voto, ma non la recensione
  • 0

#74 Homer

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Inviato 19 marzo 2009 - 08:00

Scusate, ma io la recensione del famoso 4,5 al film non l'ho trovata.....ho trovato il voto, ma non la recensione


A volte pubblicano solo il voto, tipo tabellone, non sempre accompagnato da una recensione.
E comunque può anche essere che più avanti ne pubblichino altre.

  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#75 Homer

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Inviato 19 marzo 2009 - 08:01

non esageriamo...manco stessimo parlando di Tarantino


Scherzi a parte, quello di Tarantino è un ottimo esempio.
  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

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#76 Guest_Honky Tonk Man_*

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Inviato 19 marzo 2009 - 08:03

Mi spiace che si litighi per un film, per di più uno cui tengo così tanto.

Detto questo...
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...come si fa a non volergli bene? :-* asd


Cuccioloto teneroso!
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#77 John Dillinger

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Inviato 19 marzo 2009 - 08:10

Io non parlo certo di capolavoro, questo è "solo" un buon film, però, a conti fatti, penso che certe storie solo Clint sia in grado di raccontarle.
Ci fa innamorare dei suoi personaggi, ci fa commuovere, ci fa riflettere... stavolta, inaspettatamente, ci fa anche ridere. Poi se qualche passaggio è un po' stereotipato pazienza. Il film rimane grande lo stesso.
E rimane grande anche la recitazione. A quasi 80 anni Clint ci regala ancora delle performance di grande espressività, non smetterò mai di ritenerlo uno dei più grandi attori della storia del cinema.

Voto personalissimo al film: intorno al 7. 
  • 0

#78 bowman

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Inviato 19 marzo 2009 - 09:09

Non ho ancora visto il film ma l'appellativo "giustiziere" mi fa terribilmente temere un già-visto. Spero di sbagliarmi.
  • 0

#79 vegeta851

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Inviato 19 marzo 2009 - 09:19

Spero di sbagliarmi.


appunto  :)
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#80 Kraftwave

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Inviato 19 marzo 2009 - 10:37



Il cinema dovrebbe essere valutato per quello che credo sia: molta emozione e poca ragione.


Intendendo il cinema come arte, differisco dal tuo punto di vista. L'emozione è parte integrante del cinema, non c'è dubbio, ma se ci si lascia andare semplicemente a quella diventa fuorviante, perchè un film può piacere a pancia e lasciare un ricordo sbiadito dopo qualche mese o viceversa, oppure farti schifo alla seconda visione mentre alla prima "mi aveva emozionato tantissimo", magari soltanto perchè c'era un evento esterno che ne aveva condizionato la visione. La ragione deve sempre controbilanciare l'emozione, perchè se l'emozione si affievolisce o cambia totalmente, gli elementi razionali di un'opera rimangono uguai. Tornando al discorso di cinema come arte, faccio un esempio stupido...Dante è considerato uno dei geni più grandi della letteratura occidentale: questo non perchè c'è una convenzione che fa dire così, ma perchè se si sa leggere Dante, allora la Comedìa non può non apparire come uno dei meccanismi intellettuali più potenti che siano stati mai creati, quindi se poi il tale "X" si annoia sono fatti suoi, ma obiettivamente non può esimersi dall'inchinarsi di fronte all'opera (e i primi che l'hanno fatto e che lo continuano a fare sono i poeti stessi, da Boccaccio fino a Borges).
Così anche al cinema: "Quarto potere" (tanto per fare l'esempio più classico) può non emozionare etc. ma obiettivamente non si può non rimanere esterefatti di fronte alla sua potenza. Quindi, se si vuole intendere il cinema come "settima arte", allora la ragione deve andare almeno di paripasso con l'emozione, per avere un approccio critico con dei paramentri che siano un minimo oggettivi. Se no, un film "è migliore" di un altro, semplicemente perchè "è piaciuto di più a me"? Troppo facile...
Poi, ognuno è libero di scegliere la propria via, ci mancherebbe. ;)


Non a caso, hai citato una lista di imperfezioni/lacune piuttosto insignificanti nell'economia della pellicola, che commenti, alla fine della fiera, con un "mi è piaciuto molto". Mi pare facile cogliere una sorta di contraddizione logica in tutto questo.


Mi pare di essere stato piuttosto chiaro sulle critiche che ho mosso, soprattutto, nei confronti della sceneggiatura e mi pare di aver detto che nell'economia della pellicola quelle impefezioni/lacune inficiano: il cinema è spesso fatto di questi particolari che ti fanno storcere il naso o ti fanno innamorare di un film. Mi sembra lampante, inoltre, che mi sia focalizzato solo sui difetti, per rispondere a te, e anche perchè dei pregi si era parlato abbondantemente sia sul forum che nella recensione di Diego, e reputavo inutile ribadirli. Il "mi è piaciuto molto" è il commento soggettivo al film nel suo complesso che, brutalizzando, mi fa dare un 7.5/10, cioè un voto molto positivo, ma non un 8-8.5-9...proprio per i difetti suddetti (e quelli mi pare ci siano per tutti, poi che siano significanti o meno, non sto qui a discuterci...)



Ti rispondo brevemente, poi termino perché non vorrei tediare gli altri utenti.
Scusami, e chi ti dice che anch'io non intenda il cinema come arte? Non è questo il cuore del mio discorso.
Forse non sono stato sufficientemente chiaro. Con "emozione", parlo di tutta una serie di parametri/caratteristiche molto più ampi: commozione, apprensione, suggestione, partecipazione, eccitazione, imprevedibilità, intensità, energia e tanti altri, tra cui quella potenza a cui fai riferimento menzionando il film di Orson Welles.
Ma ripeto, la cosa sorprendente non è che tu abbia trovato svariati difetti in Gran Torino (le tue osservazioni sono plausibili), ma che in un certo senso ci sputi sopra pur ritenendolo un film molto buono (che poi è più o meno il mio stesso giudizio!). Questo tipo di opinioni critiche da "accademia" mi lasciano sempre un po' interdetto e annoiato. Tutto qui. Evidentemente abbiamo due punti di vista dissimili, pazienza. Per fortuna abbiamo il cinema per non pensarci.
  • 0

#81 Incidente

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Inviato 19 marzo 2009 - 10:40

Uffà voglio proprio vederlo, ma prima del 30, e forse anche per altro tempo, non potrò. Siccome lo sto cercando invano in rete, qualcuno sa indirizzarmi?
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#82 tiresia

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Inviato 19 marzo 2009 - 10:55


Scusate, ma io la recensione del famoso 4,5 al film non l'ho trovata.....ho trovato il voto, ma non la recensione


A volte pubblicano solo il voto, tipo tabellone, non sempre accompagnato da una recensione.
E comunque può anche essere che più avanti ne pubblichino altre.


Fino a stamani erano pubblicate le recensioni del 6,5 e del 7,5, sarebbe interessante leggeere le motivazioni dell'insufficienza
  • 0

#83 Pere Bubu

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Inviato 19 marzo 2009 - 11:07

Film eccezionale, sì è vero alcune cose sono stereotipate ma il cinema è fatto anche di stereotipi.
Eastwood secondo me è eccezionale anche per questo, non cerca mai di essere originale.

L'originalità forzata, la ricerca di tecniche particolari (ad esempio i tanto osannati ma per me osceni movimenti di macchina, l'uso particolare delle carrellate tanto abusato da Spike Lee) ma fini a sè stessi sono uno delle brutture di questi tempi. Clint Eastwood ha fatto invece della semplicità (cosa assai diversa dalla banalità) la sua bandiera e mi è impossibile non stimarlo per questo.

Qui la regia sembra un male necessario, fatta in punta di piedi, discreta, quasi invisibile.
Il talento di Mr Eastwood è raccontare storie, e, ad oggi, è il miglior narratore in circolazione.

Io per sbaglio  :P l'ho visto in lingua originale; poichè qualcuno se lo chiedeva (scusate ho letto un po' distrattamente i km di post precedenti): i ringhi di Kowalski sono davvero ringhi, è chiaro che nella prima parte del film l'ironia la fa da padrone, in quel momento del film Clint vuole far ridere, bonariamente, del suo alterego, vuol farcelo amare, vuole presentarcelo come il nonnino incazzoso che tutti ameremmo, e ci riesce alla perfezione.

Il personaggio è troppo caratterizzato? Forse, ma non ci vedo nulla di male, soprattutto perchè la cosa è chiaramente voluta.
Il cinema americano è fatto quasi esclusivamente di caratteri, e una lunga genealogia di attori osannati, primedonne, sono in realtà dei caratteristi, basti pensare a Pacino che da 30 anni ci propina gli stessi atteggiamenti, le stesse pose in ogni film.

La sceneggiatura è banale? No, non penso proprio. Forse può dar fastidio la morale edificante (perchè poi non lo capisco) ma come di consueto Eastwood ci colpisce all'improvviso con delle mazzate tra capo e collo quando meno te lo aspetti; certo se si passa la visione a vivisezionare le immagini, se non si accetta il patto, la sospensione dell'incredulità qualsiasi film apparirà scontato.

Lunga vita a nonno Clint. Alleluja, cazzo. :-*
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#84 William Blake

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Inviato 19 marzo 2009 - 20:09

Ti rispondo brevemente, poi termino perché non vorrei tediare gli altri utenti.


in realtà la discussione è anche interessante, purtroppo è una questione insolubile asd


Con "emozione", parlo di tutta una serie di parametri/caratteristiche molto più ampi: commozione, apprensione, suggestione, partecipazione, eccitazione, imprevedibilità, intensità, energia e tanti altri, tra cui quella potenza a cui fai riferimento menzionando il film di Orson Welles.


e cosa cambia? in pratica sono tutti aspetti che c'entrano con la sfera dell'emotività. con "potenza" forse ho sbagliato termine, ma mi riferivo comunque alla goduria tutta intellettuale nel gustare la costruzione del film, che poi da questo possano scaturire delle "emozioni" (il senso di epicità, intensità, suggestione) è vero, ma è altrettanto vero che non è un'uguaglianza matematica.


Questo tipo di opinioni critiche da "accademia" mi lasciano sempre un po' interdetto e annoiato.



come ho già detto, sono anche questi particolari che fanno la differenza fra un bel film e un film eccezionale. il film mi è piaciuto, ma non grido al capolavoro per i difetti che ho elencato (e che ho elencato per rispondere a te. io avevo detto in sostanza che "Gran Torino" nonostante i difetti era un film che riusciva a piacere e che possedeva una sua forza). non mi sembra che ci sia nessuna volontà "da accademia". poi, vabbè...anche questi son gusti :P
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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#85 lavocedellapolemica

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Inviato 20 marzo 2009 - 19:17

Io ho paura, mi tocca andarlo a vedere stasera. Avevo visto il trailer e mi era sembrato una bella cagata. Poi se penso che clint eastwood è il regista di Changeling (film che mi sono riso dall'inizio alla fine) e di Million Dollar Baby (visto per metà con grande effetto soporifero) non credo ci sia molto da aspettarsi. Bo, spero di dovermi ricredere
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#86 Guest_Oyuki_*

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Inviato 20 marzo 2009 - 19:38

Io ho paura, mi tocca andarlo a vedere stasera. Avevo visto il trailer e mi era sembrato una bella cagata. Poi se penso che clint eastwood è il regista di Changeling (film che mi sono riso dall'inizio alla fine) e di Million Dollar Baby (visto per metà con grande effetto soporifero) non credo ci sia molto da aspettarsi. Bo, spero di dovermi ricredere


Non ho capito... ti obbligano ad andare al cinema a vederlo?!  ???
Con le premesse che hai dato mi sa che ti conviene andare a vedere altro!

  • 0

#87 Homer

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Inviato 20 marzo 2009 - 19:48

Già, dovrebbe ancora esserci in giro il filmettino di Boyle...
Peccato che i cinepanettoni non siano più in circolazione nelle sale.
  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#88 vegeta851

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Inviato 20 marzo 2009 - 19:53

Io ho paura, mi tocca andarlo a vedere stasera. Avevo visto il trailer e mi era sembrato una bella cagata. Poi se penso che clint eastwood è il regista di Changeling (film che mi sono riso dall'inizio alla fine) e di Million Dollar Baby (visto per metà con grande effetto soporifero) non credo ci sia molto da aspettarsi. Bo, spero di dovermi ricredere


ti consiglio questo

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#89 Homer

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Inviato 20 marzo 2009 - 20:02

Non dovevi occuparti tu della recensione?
  • 0

"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#90 Guest_Oyuki_*

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Inviato 20 marzo 2009 - 22:58

No, ma il mio non era tanto un post polemico, perché i film mica devono piacere a tutti, per carità! Solo non capivo perché, con tali premesse, uno debba andare proprio a vedere un determinato film. Di solito al cinema ci si va ben intenzionati, altrimenti si risparmiano i soldi.  :D
  • 0

#91 Jack Gladney

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Inviato 21 marzo 2009 - 15:41

Visto martedì, il film mi è discretamente piaciuto, ma certamente non è uno dei migliori Eastwood. La storia del vecchio burbero attaccato alle tradizioni e al passato è vecchia, quella del bambino introverso e deriso che poi si riscatta pure, quella del vecchio scorbutico che si ammorbidisce con un ragazzo pure, e nel finale mi aspettavo almeno qualcosa di originale che non è arrivato tranne forse la citazione al primo Scarface. Mentre vedevo il film mi dicevo che il film sembrava una sorta di Karate Kid orientale. Il film mi è sembrato retorico in più punti, fatto che mi ha dato un po' fastidio anche se me lo aspetto da Clint e la regia è molto buona a parte alcune forzature evidenti (William Blake faceva notare la scena del bicchiere che sul momento mi ha fatto ridere più dello humour di cui è cosparso tutto il film). Tutto sommato la sceneggiatura è ben scritta, ottimi dialoghi salati dalla sorprendente ironia di Eastwood e tutto collima perfettamente. Voto 6½.
  • 0

#92 lavocedellapolemica

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Inviato 21 marzo 2009 - 16:07


Io ho paura, mi tocca andarlo a vedere stasera. Avevo visto il trailer e mi era sembrato una bella cagata. Poi se penso che clint eastwood è il regista di Changeling (film che mi sono riso dall'inizio alla fine) e di Million Dollar Baby (visto per metà con grande effetto soporifero) non credo ci sia molto da aspettarsi. Bo, spero di dovermi ricredere


ti consiglio questo

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asd.. non so se possa rispecchiare molto i miei gusti asd



Non ho capito... ti obbligano ad andare al cinema a vederlo?!  ???
Con le premesse che hai dato mi sa che ti conviene andare a vedere altro!

Non proprio, in realtà sono andato perchè c'erano degli amici che non vedevo da tempo..
Comunque devo dire che mi sono parzialmente ricreduto, soprattutto la seconda parte del film non mi è dispiaciuta, mentre la prima mi aveva impressionato negativamente per il livello infimo dei dialoghi.
Ad ogni modo da un film con una trama così povera e stereotipata (tale e quale mi era sembrata nel trailer) sarebbe stato troppo aspettarsi di meglio
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#93 Incidente

    Feudo

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Inviato 21 marzo 2009 - 16:09



Io ho paura, mi tocca andarlo a vedere stasera. Avevo visto il trailer e mi era sembrato una bella cagata. Poi se penso che clint eastwood è il regista di Changeling (film che mi sono riso dall'inizio alla fine) e di Million Dollar Baby (visto per metà con grande effetto soporifero) non credo ci sia molto da aspettarsi. Bo, spero di dovermi ricredere


ti consiglio questo

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asd.. non so se possa rispecchiare molto i miei gusti asd



Non ho capito... ti obbligano ad andare al cinema a vederlo?!  ???
Con le premesse che hai dato mi sa che ti conviene andare a vedere altro!

Non proprio, in realtà sono andato perchè c'erano degli amici che non vedevo da tempo..
Comunque devo dire che mi sono parzialmente ricreduto, soprattutto la seconda parte del film non mi è dispiaciuta, mentre la prima mi aveva impressionato negativamente per il livello infimo dei dialoghi.
Ad ogni modo da un film con una trama così povera e stereotipata (tale e quale mi era sembrata nel trailer) sarebbe stato troppo aspettarsi di meglio


Tu ne capisci davvero poco di cinema.
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#94 °Kid_A°

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Inviato 21 marzo 2009 - 20:42

Uffà voglio proprio vederlo, ma prima del 30, e forse anche per altro tempo, non potrò. Siccome lo sto cercando invano in rete, qualcuno sa indirizzarmi?

mi sa proprio che in rete c'è già... :P con Amule l'ho trovato subito, ciò non toglie che andrò a vederlo anche al cinema, volevo solo prevenire gli amici  :D

il livello infimo dei dialoghi.

non mi sembra proprio...
  • 0

#95 Perfect

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Inviato 21 marzo 2009 - 23:32

carino ma non mi è sembrato un capolavoro .

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#96 °Kid_A°

    pivello

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Inviato 22 marzo 2009 - 10:01

carino ma non mi è sembrato un capolavoro .


secondo me Mystic River è un buon gradino sopra, però Gran Torino mi è piaciuto molto per la caratterizzazione del personaggio, che è forte ma mai eccessiva, solida ma non impenetrabile (come dimostra la sua evoluzione nel corso della vicenda) e lontana dalla retorica, in cui sarebbe stato facile cadere in un film così "tipizzato" (cf. il vecchio burbero, il bambino problematico, la gang..). La semplicità narrativa (corrisposta dalla semplicità della fotografia), poi, in questo caso mi sembra valore aggiunto.
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#97 William Blake

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Inviato 22 marzo 2009 - 11:18

Mentre vedevo il film mi dicevo che il film sembrava una sorta di Karate Kid orientale.


ehehehe...effettivamente tutta la parte in cui Thao "espia" ci rassomiglia asd
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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

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Inviato 22 marzo 2009 - 12:13


carino ma non mi è sembrato un capolavoro .


secondo me Mystic River è un buon gradino sopra, però Gran Torino mi è piaciuto molto per la caratterizzazione del personaggio, che è forte ma mai eccessiva, solida ma non impenetrabile (come dimostra la sua evoluzione nel corso della vicenda) e lontana dalla retorica, in cui sarebbe stato facile cadere in un film così "tipizzato" (cf. il vecchio burbero, il bambino problematico, la gang..). La semplicità narrativa (corrisposta dalla semplicità della fotografia), poi, in questo caso mi sembra valore aggiunto.

sarò sincero ed esplicito : mi è  sembrato di vedere l'ispettore Callaghan ultrasettantenne rincitrullito dalla vecchiaia .

se l'intento narrativo del film era questo allora ha centrato il bersaglio , altrimenti è Eastwood stesso che comincia a risentire della vecchiaia e ha riscoperto un modo molto furbo e veloce per fare cinema senza  affaticarsi troppo : filmare sulla pellicola se stessi .
ma questo in fin dei conti lo sta facendo anche Woody Allen quindi non è una novità.

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#99 vegeta851

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Inviato 22 marzo 2009 - 12:21



carino ma non mi è sembrato un capolavoro .


secondo me Mystic River è un buon gradino sopra, però Gran Torino mi è piaciuto molto per la caratterizzazione del personaggio, che è forte ma mai eccessiva, solida ma non impenetrabile (come dimostra la sua evoluzione nel corso della vicenda) e lontana dalla retorica, in cui sarebbe stato facile cadere in un film così "tipizzato" (cf. il vecchio burbero, il bambino problematico, la gang..). La semplicità narrativa (corrisposta dalla semplicità della fotografia), poi, in questo caso mi sembra valore aggiunto.

sarò sincero ed esplicito : mi è  sembrato di vedere l'ispettore Callaghan ultrasettantenne rincitrullito dalla vecchiaia .



a me Kowalski è sembrato anni luce da Callaghan...
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Inviato 22 marzo 2009 - 12:35




sarò sincero ed esplicito : mi è  sembrato di vedere l'ispettore Callaghan ultrasettantenne rincitrullito dalla vecchiaia .



a me Kowalski è sembrato anni luce da Callaghan...

indubbiamente la vecchiaia conferisce realismo e maturità a parecchi personaggi.

ma questo accentua pure il dubbio di fondo della pellicola : ha filmato se stesso ?
se è così allora si tratta di uno stratagemma abbastanza collaudato ... fu inventato ai tempi della Factory di Andy Warhol.

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