Si infatti, se riusciste un attimo a scollarvi dalla vostra discussione su quale sia meglio se LD o SM, qualcuno mi spiega il 5.5 assegnato a Diamond Dog?
Secondo me non c'è molto da scandalizzarsi per il 6 dato a Let's Dance, è un album che, pur con i suoi difetti e i suoi disastrosi effetti sul futuro di Bowie, la sufficienza se la merita eccome...mi lasciano più sconcertato le mediocrità assegnate a Young Americans (va be' si è capito che qui non piace molto) e soprattutto a Diamond Dogs...non ultima la sufficienza piena di Scary Monsters, da molti considerato invece uno dei suoi migliori album.
Ma si sa...non tutti la pensano allo stesso modo sennò cosa ci sarebbe da discutere!?
La discussione è sui dischi poco acclamati di Bowie, non sui voti della scheda di Onda Rock.
In ogni caso, per leggere le spiegazioni, basterebbe dare un'occhiata alla scheda:
http://www.ondarock.it/Bowie.html
Se poi sei proprio così pigro che non ce la fai neanche a fare un misero click, leggi qui sotto:Che per Bowie sia però un momento di transizione, se non di crisi vera e propria, lo conferma il successivo Diamond Dogs (1974), polpettone fantascientifico e orrorifico, ispirato da "Ragazzi Selvaggi" di William Burroughs e da "1984" di George Orwell, nonché griffato da una sconcertante copertina in cui Bowie si trasforma in un essere mostruoso, metà uomo, metà cane. I "diamond dogs" sono i sopravvissuti a una catastrofe atomica che ha ridotto l'uomo nella condizione di cane demente, gli abitanti di un mondo ormai marcio e fatiscente, soggiogato dal Grande Fratello, in cui l'unico riscatto possibile è quello degli amanti di "We Are The Dead". Pur pretenzioso e tronfio (oltre che volutamente kitsch), il progetto conferma la lungimiranza di Bowie, che coglie in anticipo quale sarà l'umore strisciante della futura generazione new wave: la paura di un futuro tecnologico e disumanizzante, che relega l'uomo a una condizione di minorato mentale.
Definito da Bowie "il mio primo album interamente registrato sotto l'influenza della cocaina", nasce da caotiche session con l'ingegnere del suono, Keith Harwood. E le tracce ne riflettono il disordine compositivo. Trasuda ancora qualche essenza glam: gli arrangiamenti orchestrali di "1984", dove pure affiorano nuove sonorità funky, ma anche la magniloquenza teatrale di "Rock'n'Roll With Me". La suite in tre parti "Sweet Thing"-"The Candidate"-"Sweet Thing (Reprise)", sceneggiata in una sorta di minaccioso crooning post Brel-iano, offre forse i momenti di maggior interesse. Ma a sedurre il pubblico saranno soprattutto la vena stoniana del singolo "Rebel Rebel" (con un riff molto appiccicoso e altrettanto banale) e il vigore r'n'b della title track.
mah anche qui sono poco d'accordo
quando concludi : il disco è stroncato dalla critica ( quando invece : it was received with mixed feelings e ci credo...)
tu a quale critica e critici ti riferisci?
e comunque DD non è uno dei dischi poco acclamati di Bowie che il tempo gli ha dato poi ragione
vale molto di più del misero 5.5 questo è poco ma sicuro
ma i voti poi davvero a me interessano poco
è il disco dominato dal cut-up Burroughs-iano dall'abuso di cocaina dall'abuso di stili miscelati con nonchalance ( Beck vede e apprende e coverizza poi Diamond Dogs per far capire da dove viene musicalmente parlando...)
è il disco che licenziati gli spiders lo mette nella condizione di fare tutto di testa sua
è il disco che bisogna avere in vinile che ha una delle copertine rock più belle di sempre ( e anche qui gli Stones furono bruciati dallo scaltro biondino tiè Jagger)
è il disco che presenta tra le migliori prestazioni vocali sue di sempre: sweet thing e we are the dead
una voce che ha dello stupefacente nella sua androginità timbrica
è il disco che gli apre il mercato americano e che gli permette di allestire uno degli show live più ambiziosi mai fatti fino allora
non un capolavoro ma nemmeno un disco insufficiente