Cos'è che mi ha tanto colpito del film allora? Forse, anzi molto probabilmente, è stato il dualismo che il regista riesce a riproporre (trasportandolo dal libro di Nikos Kazantzakis) tra la natura divina di Gesù e la sua ??metà? umana, piena di insicurezze, di paure, di sentimenti contrastanti, tra desideri e tentazioni. Ecco, forse quello che non ho mai visto in nessun altra opera riguardante il Cristo (devo ammettere che non è che ne abbia viste/lette molte) è proprio la sua paura di dover compiere quella missione per la quale è nato. Un redentore così pieno di dubbi (perseguitato da Dio o dal demonio?) e di sofferenze per desideri repressi non l'avevo mai visto ed è questo l'aspetto che davvero mi ha ??segnato?.
Ho letto alcuni commenti che lo indicano come un film brutto, scandaloso, perfino inutile. Beh, non so giudicare se sia brutto o meno, che sia scandaloso davvero non mi sembra (almeno, io non mi sono scandalizzato

Molto interessanti mi sono sembrate anche il suo cammino verso la comprensione della sua vera missione e della sua natura di figlio di Dio e quindi di Messia. Cristo combatte tra tentazioni di potere, paure di dire cose sbagliate ([spoiler] come avviene nella scena dove salva Maddalena, quando parla di amore e uguaglianza e gli idioti partono verso il villaggio esclamando : << A MORTE!!>>). I metodi di trasmettere il messaggio cambiano dall'uso della parola amore e il gesto di porgere l'altra guancia alla parola guerra ([spoiler]??dio è dentro di noi, il demonio ci circonda. Impugneremo la scure e gli taglieremo la gola? anche quando dice ??il battista battezzava con l'acqua ed è stato ucciso, io battezzerò col fuoco... in tre giorni il tempio di Gerusalemme sarà distrutto?) che a dire il vero, da quello che ho capito, per guerra intendeva l'atto di agire, di compiere miracoli per attirare in un certo senso l'attenzione degli uomini. Questa strada produrrà solo l'effetto che sarà considerato come un semplice santone e anche chi non merita gli chiederà favori e miracoli. L'ultima strada da percorrere per trasmettere il messaggio, la buona novella, sarà la croce. Chiede a Giuda (qui rappresentato come il più forte dei suoi discepoli e non come la carogna che da migliaia di anni consideriamo. Che lo scrittore greco del libro abbia preso spunto dal ritrovamento dell'antica pergamena del vangelo di giuda? Ma era già stata ritrovato?). Sulla croce però Gesù viene tentato per l'ultima volta dal diavolo [SPOILER] presentatosi a lui come un angelo.
Da qui in poi, se nella prima parte del film qualche similitudine con le altre opere sulla vita di Gesù la si poteva scorgere, la pellicola si discosta letteralmente da tutte le altre rappresentazioni del Cristo. [SUPER SPOILER] Gesù vede quello che potrebbe succedere se scegliesse la salvezza del suo corpo al sacrificio che Dio gli impone di compiere e di vivere una vita come Marta (incontrata al termine del suo viaggio nel deserto) gli aveva consigliato nel tentativo di sedurlo, quella di un uomo comune, con una dimora fissa, tanti figli, una moglie e un lavoro. Senza il suo sacrificio però non si compirà il disegno di Dio e nessun messaggio sarà trasmesso. La sua terra verrà saccheggiata di nuovo dai romani e la sofferenza incatenerà il mondo.
Secondo la mia interpretazione questa parte di film si svolge nella mente di Cristo, il regista non la fa vivere al redentore ma la fa immaginare.
A rendere peculiare questo film secondo me è il fatto che sia dedicato a una certa visione di Gesù, Scorsese si prefigge il compito di mostrare la natura contrastante del salvatore più che illustrare semplicemente la vita, ne è la dimostrazione il fatto che il film è basato su un romanzo e non sui vangeli.
PS: c'è anche un cammeo di David Bowie nella parte di Ponzio Pilato
