3 replies to this topic

[King Of Woolworths]

Non riesco sinceramente a decidermi su questa roba. Ottime capacità compositive ma voce irritante, pezzi prolissi e intricati ma che scivolano via con grazia.
Di certo, nel nebbioso panorama indie d'Oltremanica, i Wild Beasts di Leeds sono uno dei gruppi più particolari, meglio di robaccia tipo BSP o Mistery Jets, ma sono veramente pronti all'hype più sfrenata?? Il NME li ha già segnalati come "next big thing", fossi in loro mi toccherei i Ballacks.

Promossi con riserva, comunque.

[Leif]

Io dal primo giorno in cui l'ho sentito non riesco a staccarmici.
La voce è bellissima e pacchianamente fine.
La prima canzone è stupenda così come la quarta.
Insomma...un disco che mi piace tanto e che mi mette già acquolina in bocca per il secondo, che spero sia meno "indie" e più "new romantic".

Il NME li ha già segnalati come "next big thing", fossi in loro mi toccherei i Ballacks.

Promossi con riserva, comunque.

[Loson]

Insomma...un disco che mi piace tanto e che mi mette già acquolina in bocca per il secondo, che spero sia meno "indie" e più "new romantic".

Al primo ascolto mi ha lasciato spiazzato... 
Il cantante spazia con disinvoltura da Russel Mael (Sparks) a Morrissey, da Billy MacKenzie a (udite udite...) Edith Piaf. Le ritmiche insistono sui tom tom e cercano soluzioni per lo più atipiche, mentre i brani evolvono in modo a volte sconnesso ma sempre intrigante. Oltre ai riferimenti all'indie-pop di Orange Juice e Smiths, mi sorge spontaneo rintracciare sentori di decadenza glam, specie nei siparietti da cabaret mitteleuropeo alla Cockney Rebel che sbucano qua e là nel marasma e rendono il disegno ancor più intricato. Di certo lo riascolterò ad libitum...

[xtc]

E i video non sono da meno...