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Baustelle - Amen (2008)


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610 replies to this topic

#51 Alex

    pivello

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Inviato 05 febbraio 2008 - 16:58


Peccato, perchè da fan dei Baustelle mi aspettavo qualcosa di "strano"

strano?che hanno mai fatto di strano i baustelle?
poi se spieghi strano musicalmente che vuol dire per te...
  • 0

#52 aSaucerfulOfSecrets

    Groupie

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Inviato 05 febbraio 2008 - 17:06

parlate del testo de "la guerra è finita" come qualcosa di banale e brutto o sbaglio?
  • 0

#53 Plozzer

    Haddaway

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Inviato 06 febbraio 2008 - 07:46

parlate del testo de "la guerra è finita" come qualcosa di banale e brutto o sbaglio?


Sbagli, si sta parlando di "Charlie fa Surf".
  • 0

Whatever you do, don't


#54 King Of Woolworths

    Roadie

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Inviato 06 febbraio 2008 - 11:16

Trova le differenze.

Immagine inseritaImmagine inserita




anche nel disco dei BauBau si parla di eroina???
  • 0

#55 Alex

    pivello

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Inviato 06 febbraio 2008 - 12:04

anche nel disco dei BauBau si parla di eroina???

no, mi dispiace toglierti questa soddisfazione
  • 0

#56 tupelo

    Classic Rocker

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Inviato 06 febbraio 2008 - 12:13

Solo di MDMA.
Ma non è la stessa cosa, no?
  • 0

#57 Leif

    Leif Eriksson

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Inviato 06 febbraio 2008 - 12:32


Solo di MDMA.
Ma non è la stessa cosa, no?


tu sei rimasto ai tempi di Finardi con Extraterrestre

http://it.wikipedia.org/wiki/MDMA


Caspita, c'è pure il riferimento alla canzone dei Baustelle...


Trova le differenze.

Immagine inseritaImmagine inserita




anche nel disco dei BauBau si parla di eroina???


Ancora non l'ho ascoltato, ma diciamo che anche se non parlassero di eroina, ma facessero un disco così bello, gioirei non poco.
  • 0

#58 King Of Woolworths

    Roadie

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Inviato 06 febbraio 2008 - 13:14

Magari.....mi basterebbe una TIMELESS MELODY per correre alla Fnacci a comprarlo
  • 0

#59 aSaucerfulOfSecrets

    Groupie

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Inviato 06 febbraio 2008 - 14:26


parlate del testo de "la guerra è finita" come qualcosa di banale e brutto o sbaglio?


Sbagli, si sta parlando di "Charlie fa Surf".


si l'ho capito. ma sono stati fatti dei riferimenti a "la guerra è finita" non molto positivi. a me sembra un'ottima canzone. bo
  • 0

#60 Hue

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Inviato 06 febbraio 2008 - 18:09

Era quello che mi aspettavo dai Baustelle, nè più nè meno.
Insomma è un ascolto che non ti cambia la vita, carino ma non se ne parla di sorbirselo tutto ogni volta parliamoci chiaro  ;D.
Bianconi però, cristo, na botta di coca ogni tanto!!
  • 0

#61 Francis

    Classic Rocker

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Inviato 06 febbraio 2008 - 20:10

Disco della madonna, tanto per stare in tema.

ITALIANI COMPRATELO E FATELO ARRIVARE AL N.1

così per una volta le nostre classifiche di vendita non sembreranno il terzo mondo della musica.
  • 0

#62 vuvu

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Inviato 06 febbraio 2008 - 20:11

Disco della madonna, tanto per stare in tema.

ITALIANI COMPRATELO E FATELO ARRIVARE AL N.1

così per una volta le nostre classifiche di vendita non sembreranno il terzo mondo della musica.


:D

Si ma tra un pò inizierà Sanremo asd
  • 0

"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)

 

"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)

 

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#63 Leif

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Inviato 06 febbraio 2008 - 23:07

Finalmente ascoltato.

Imbarazzante.

Super-leccato, canzoni mediocri, il cantato femminile che ruba spazio alla (ancora) bellissima voce di Francesco...
Ci sono canzoni che in confronto Pezzali + Cecchetto sono come Bowie + Eno.
Poi quest'esagerato susseguirsi di citazioni pseudo colte mi fa sentire come se avessi mangiato te abbacchi.
Davvero, una delusione grande.

  • 0

#64 chien andalusia

    Groupie

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Inviato 07 febbraio 2008 - 00:27

Per motivi anagrafici non conoscevo la vicenda del piccolo Alfredino Rampi, ma a chi ha l'età per ricordarla credo risulterà ancora più commovente.

http://it.wikipedia.org/wiki/Alfredo_Rampi


Letta mentre ascoltavo il brano chiamato appunto Alfredo.
Impossibile non avere un sussulto. La sensazione torbida di una lenta discesa verso il fondo, della superficie che si allontana, del cielo che diventa un punto e del contrasto con la descrizione frammentaria e luminosa di un immaginario davvero forte nei suoi emblemi che filtra dagli ottanta metri del pozzo, è di rara carica espressiva.In tutto il panorama pop italiano.

Con tutta la comprensione, chi continua a paragonarli a Pezzali credo ci abbia capito poco. Le sfumature, i diversi livelli di lettura e le tensioni verso visioni filosofiche non mi sembrano proprio per nulla meritevoli di essere fagocitate e bollate come colonna sonora da supermercato.Le citazioni pseudo colte non le trovo affatto pseudo, ma dosate, spesso elegantemente, a contestualizzare e dipingere ogni volta un diverso affresco sociale.

Quanto quoto Francis: questo è il pop che dovrebbe essere primo nelle classifiche italiane.


  • 0

#65 Guest_Noir_*

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Inviato 07 febbraio 2008 - 02:06

:o :o

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#66 Piper

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Inviato 07 febbraio 2008 - 09:45

francis lassigue ha cancellato il suo messaggio, che ne pensi di farlo anche tu?. sia beninteso che comprendo la tua reazione.


p.s. lassigue hai rotto, finiscila!!
  • 0
<< Poi ce la prestiamo... Insomma la patonza deve girare>>

Aurelio De Laurentiis ha lasciato la sede dove si stanno svolgendo i sorteggi dei calendari fermando uno sconosciuto che passava su un motorino dicendogli: "Portami via da questo posto". Ed è andato via come passeggero del motorino di uno sconosciuto

 
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#67 vuvu

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Inviato 07 febbraio 2008 - 09:59

Discariche e terzomondismo a parte, ho finalmente ascoltato decentemente "Amen".
E' il disco che mi aspettavo e non mi aspettavo dai Baustelle. Alcuni pezzi riprendono il percorso poetico sarcastico de "La Malavita", altri affrontano nuovi scenari, addirittura una coda jungle, qualche innesto elettrico, sviluppi centrali mai monotoni. "Baudelaire" su tutte incarna la freschezza odierna di certa canzone italiana. Questo citazionismo mirato delinea i bordi di un'energica stesura, tesa a definire quel sottile modus operandi del gruppo, articolato su suoni e colori verbali mai così azzeccati. "Colombo" ironizza (e centra) a pieno sull'arrivismo cronico (malato) che invade le nostre cerchie. Gli intrecci de "Il liberalismo ha giorni contati" stracciano assurdi posizionamenti, li aggrediscono di ironia, mentre "L'aeroplano" è semplicemente una poetica esternazione amorosa in salsa post sanremese, meravigliose le strofe sincronizzate ad hoc sul ritornello in crescendo dell'ottima Rachele. Diminuita l'angoscia da periferia del primo disco, noto una nuovissima verve chiccosa, elegante e sottile nella decorazione degli episodi. Come se avessero accantonato parzialmente quel manierismo malicononico che li ha resi celebri.
Di certo un gruppo capace di scuotere con garbo ed estro armonico il panorama italiano. Disco volutamente prodotto con una maggior carica strumetale, dannatamente vibrante, mai banale. Bravi davvero. Da inserire immediatamente sullo scaffale. Voce: Nuova Italia.


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#68 Guest_Noir_*

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Inviato 07 febbraio 2008 - 10:21

Discariche e terzomondismo a parte, ho finalmente ascoltato decentemente "Amen".
E' il disco che mi aspettavo e non mi aspettavo dai Baustelle. Alcuni pezzi riprendono il percorso poetico sarcastico de "La Malavita", altri affrontano nuovi scenari, addirittura una coda jungle, qualche innesto elettrico, sviluppi centrali mai monotoni. "Baudelaire" su tutte incarna la freschezza odierna di certa canzone italiana. Questo citazionismo mirato delinea i bordi di un'energica stesura, tesa a definire quel sottile modus operandi del gruppo, articolato su suoni e colori verbali mai così azzeccati. "Colombo" ironizza (e centra) a pieno sull'arrivismo cronico (malato) che invade le nostre cerchie. Gli intrecci de "Il liberalismo ha giorni contati" stracciano assurdi posizionamenti, li aggrediscono di ironia, mentre "L'aeroplano" è semplicemente una poetica esternazione amorosa in salsa post sanremese, meravigliose le strofe sincronizzate ad hoc sul ritornello in crescendo dell'ottima Rachele. Diminuita l'angoscia da periferia del primo disco, noto una nuovissima verve chiccosa, elegante e sottile nella decorazione degli episodi. Come se avessero accantonato parzialmente quel manierismo malicononico che li ha resi celebri.
Di certo un gruppo capace di scuotere con garbo ed estro armonico il panorama italiano. Disco volutamente prodotto con una maggior carica strumetale, dannatamente vibrante, mai banale. Bravi davvero. Da inserire immediatamente sullo scaffale. Voce: Nuova Italia.


grazie
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#69 stalker

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Inviato 07 febbraio 2008 - 10:55

"Baudelaire" su tutte incarna la freschezza odierna di certa canzone italiana. Questo citazionismo mirato


Satana è all??inferno per te. Ed è più moderno di te. Avremo divani fondi come tombe. Stando a quanto dice Baudelaire. Cristo muore in croce per me. Pietro brucia in croce per te. Santa è la bellezza. Tanta è la paura. Fai come faceva Baudelaire. Pasolini è morto per te. Morto a bastonate per te. Nello stesso istante. In qualche altra spiaggia. Si è fatto l??amore. Uniti contro il mondo. E?? necessario credere. Bisogna scrivere. Verso l??ignoto tendere. Ricordati Baudelaire. Caravaggio è morto per te. Luigi Tenco è morto per te. Nei fiori dei campi. Vive Piero Ciampi. Bisogna studiare Baudelaire. Saffo s??è ammazzata per noi. Socrate suicida per noi. Vivere per sempre. Ci vuole coraggio. Datti al giardinaggio dei fiori del male. E?? necessario vivere. Bisogna scrivere. All??infinito tendere. Ricordati Baudelaire. Baudelaire. Yeah.


beh mirato...a me dà l effetto dei tre abbacchi come a leif eriksonn.
peccato perchè a parte questo la canzone è una delle più carine retta su quel ritmo tropicale
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#70 vuvu

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Inviato 07 febbraio 2008 - 10:59


"Baudelaire" su tutte incarna la freschezza odierna di certa canzone italiana. Questo citazionismo mirato


Satana è all??inferno per te. Ed è più moderno di te. Avremo divani fondi come tombe. Stando a quanto dice Baudelaire. Cristo muore in croce per me. Pietro brucia in croce per te. Santa è la bellezza. Tanta è la paura. Fai come faceva Baudelaire. Pasolini è morto per te. Morto a bastonate per te. Nello stesso istante. In qualche altra spiaggia. Si è fatto l??amore. Uniti contro il mondo. E?? necessario credere. Bisogna scrivere. Verso l??ignoto tendere. Ricordati Baudelaire. Caravaggio è morto per te. Luigi Tenco è morto per te. Nei fiori dei campi. Vive Piero Ciampi. Bisogna studiare Baudelaire. Saffo s??è ammazzata per noi. Socrate suicida per noi. Vivere per sempre. Ci vuole coraggio. Datti al giardinaggio dei fiori del male. E?? necessario vivere. Bisogna scrivere. All??infinito tendere. Ricordati Baudelaire. Baudelaire. Yeah.


beh mirato...a me dà l effetto dei tre abbacchi come a leif eriksonn.
peccato perchè a parte questo la canzone è una delle più carine retta su quel ritmo tropicale


Se non è citazionismo mirato questo, cosa/chi dobbiamo citare/mirare per esternare un pensiero, una sensazione, una qualsiasi emanazione dell'anima? ;)

Gil Deleuze? :D


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#71 bebo

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Inviato 07 febbraio 2008 - 12:00

Credo che i Baustelle abbiano fatto il miglior disco possibile, considerata la giusta esposizione mediatica di cui godono dopo il fortunato successo del disco precedente.
Hanno curato ogni dettaglio, il suono è perfetto, gli arrangiamenti pomposi quanto basta (cioè tanto) e i testi pieni di cose: studiati dall'inizio ala fine. ? un disco chirurgicamente pop. Però l'estetica fa cagare. ? un controsenso che fatico a spiegare, ma pur piacendomi come distrazione se mi fermo su questo o quest'altro punto penso che siano tutte cose poco naturali, non artificiose, ma vittime di una persona come Bianconi che è di un'intelligenza estrema, che sa come muovere le proprie mosse.
Credo sia affascinante appunto per questo dualismo, quella ricerca della forma che lo nobilita e che alla fine dei giochi non è molto più spessa di altre cose.

Lui con la barba lunga sta mille volte meglio. Solidarietà.
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#72 Leif

    Leif Eriksson

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Inviato 07 febbraio 2008 - 12:17


Disco della madonna, tanto per stare in tema.

ITALIANI COMPRATELO E FATELO ARRIVARE AL N.1

così per una volta le nostre classifiche di vendita non sembreranno il terzo mondo della musica.


:D

Si ma tra un pò inizierà Sanremo asd


Non si sta parlando di due cose così agli antipodi...anzi...
L'impressione che io ho avuto è proprio che il gruppo abbia scelto un linguaggio più facile per la massa italiana...e quindi sanremese.

Non parlo di facile in senso "catchy", parlo di scelte armonico-melodiche che scivolano via che manco te ne accorgi. Non c'è più quel qualcosa che faceva pensare "però! notevole per un gruppo pop italiano....".
Sognavo che i Baustelle si mangiassero il pop italiano, lo riplasmassero, mescolassero, e lo potessero vendere come qualcosa di fresco.
Il primo disco faceva ben sperare.

Ora pare che il pop italiano si sia mangiato i Baustelle, e abbia plasmato il loro suono, l'ha mescolato a tutta l'immondizia musicale italiana che tira, e ora sicuramente li può vendere meglio.

Se le classifiche italiane paiono da terzo mondo della musica per la presenza di Ramazzotti, Pausini, Vibrazioni, Cremonini...trascinare al primo questo "Amen" non cambia mica tanto le cose.
Ma soprattutto, che ci frega di produrre classifiche fighe in Italia?

P.S.
Il ritornello di "Il Liberismo" è davvero quanto di più raccapricciante io potessi sentire.

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#73 vuvu

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Inviato 07 febbraio 2008 - 12:37



Disco della madonna, tanto per stare in tema.

ITALIANI COMPRATELO E FATELO ARRIVARE AL N.1

così per una volta le nostre classifiche di vendita non sembreranno il terzo mondo della musica.


:D

Si ma tra un pò inizierà Sanremo asd


Non si sta parlando di due cose così agli antipodi...anzi...
L'impressione che io ho avuto è proprio che il gruppo abbia scelto un linguaggio più facile per la massa italiana...e quindi sanremese.

Non parlo di facile in senso "catchy", parlo di scelte armonico-melodiche che scivolano via che manco te ne accorgi. Non c'è più quel qualcosa che faceva pensare "però! notevole per un gruppo pop italiano....".
Sognavo che i Baustelle si mangiassero il pop italiano, lo riplasmassero, mescolassero, e lo potessero vendere come qualcosa di fresco.
Il primo disco faceva ben sperare.

Ora pare che il pop italiano si sia mangiato i Baustelle, e abbia plasmato il loro suono, l'ha mescolato a tutta l'immondizia musicale italiana che tira, e ora sicuramente li può vendere meglio.



Che tipo di mescolazione intendi? Non ti seguo...

Io trovo che ci siano ottime variazioni, strutturazioni tutt'altro che scontate, sempre in un'ottica pop italiana di maggior classe. Subire una comoda plasmazione, tesa a una facile accessibilità globale, non appartiente a lavori di questo tipo, sia perchè si evince (ed è evidente) una certa articolazione stilistica, pur restando confinati anche nel passato recente, sia per un'insolita stesura dei testi, altamente lontani dall'immondizia musicale italiana di cui parli. Lo spiazzamento, per quanto mi riguarda, c'è ed è (come afferma Bebo) ben calcolato, programmato ad hoc. E questa premedidazione compositiva, giusta o meno, mi garba parecchio, perchè è curata, e ha come risultato un affresco pop chiccoso, elegante e armonioso.
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#74 bebo

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Inviato 07 febbraio 2008 - 13:05

Io trovo che ci siano ottime variazioni, strutturazioni tutt'altro che scontate, sempre in un'ottica pop italiana di maggior classe. Subire una comoda plasmazione, tesa a una facile accessibilità globale, non appartiente a lavori di questo tipo, sia perchè si evince (ed è evidente) una certa articolazione stilistica, pur restando confinati anche nel passato recente, sia per un'insolita stesura dei testi, altamente lontani dall'immondizia musicale italiana di cui parli. Lo spiazzamento, per quanto mi riguarda, c'è ed è (come afferma Bebo) ben calcolato, programmato ad hoc. E questa premedidazione compositiva, giusta o meno, mi garba parecchio, perchè è curata, e ha come risultato un affresco pop chiccoso, elegante e armonioso.

Concordo sommariamente. Semplificando, per quel che mi riguarda potrei riassumere (chiosando):
Amen è un bel disco che mi fa cagare.
Oppure: Amen mi fa cagare ma lo ascolto volentieri.

Secondo me centra l'essenza del pop nel 2008, cioè scarica il contenuto (dai, i testi sono BEN SCRITTI, ma stringistringi son delle cacate!) e propone una musica estremamente fruibile ma non solo, addiittura suonata e composta molto oltre i livelli medi di quel pop da ragazzine\tardone (Ramazzotti, Vibrazioni, Negramaro) tirando in mezzo una gigantesca fetta di mercato. Non è più una questione "i Buastelle hanno tradito l'ascoltatore indie", ma "i Baustelle stanno facendo ascoltare un disco ottimo a gente con gusti di merda". Che a mio avviso dovrebbe essere la missione della cultura pop, ovvero raggiungere un gran numero di persone con un prodotto non solo passabile o accettabile, ma ben costruito e di qualità. Perchè "la gente" è scema e se si beve certa roba, coi Baustelle gli sembra di volare.
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#75 chien andalusia

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Inviato 07 febbraio 2008 - 13:22



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Se ci si ferma ad una comprensione superficiale senza comprenderne rimandi e riferimenti ti si può anche dare ragione e allora Ramazzotti potrebbe ricordare Leopardi.D'altronde si potrebbe fare lo stesso discorso per uno come Carver. Ma è un limite personale.
Non si parla in entrambi i casi dello Zibaldone, ma un minimo di ricercatezza più o meno ricreata ad hoc è lampante rispetto alla media delle uscite pop sanremesi e non.
Insisto con quel brano: il mash-up di frasi sconnesse che pare di accendere e spegnere una tv di quel periodo l'ho trovato davvero di grande estrosità, e sì che ho pensato "però! notevole per un gruppo pop italiano...."
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Inviato 07 febbraio 2008 - 13:42


Io trovo che ci siano ottime variazioni, strutturazioni tutt'altro che scontate, sempre in un'ottica pop italiana di maggior classe. Subire una comoda plasmazione, tesa a una facile accessibilità globale, non appartiente a lavori di questo tipo, sia perchè si evince (ed è evidente) una certa articolazione stilistica, pur restando confinati anche nel passato recente, sia per un'insolita stesura dei testi, altamente lontani dall'immondizia musicale italiana di cui parli. Lo spiazzamento, per quanto mi riguarda, c'è ed è (come afferma Bebo) ben calcolato, programmato ad hoc. E questa premedidazione compositiva, giusta o meno, mi garba parecchio, perchè è curata, e ha come risultato un affresco pop chiccoso, elegante e armonioso.

Concordo sommariamente. Semplificando, per quel che mi riguarda potrei riassumere (chiosando):
Amen è un bel disco che mi fa cagare.
Oppure: Amen mi fa cagare ma lo ascolto volentieri.

Secondo me centra l'essenza del pop nel 2008, cioè scarica il contenuto (dai, i testi sono BEN SCRITTI, ma stringistringi son delle cacate!) e propone una musica estremamente fruibile ma non solo, addiittura suonata e composta molto oltre i livelli medi di quel pop da ragazzine\tardone (Ramazzotti, Vibrazioni, Negramaro) tirando in mezzo una gigantesca fetta di mercato. Non è più una questione "i Buastelle hanno tradito l'ascoltatore indie", ma "i Baustelle stanno facendo ascoltare un disco ottimo a gente con gusti di merda". Che a mio avviso dovrebbe essere la missione della cultura pop, ovvero raggiungere un gran numero di persone con un prodotto non solo passabile o accettabile, ma ben costruito e di qualità. Perchè "la gente" è scema e se si beve certa roba, coi Baustelle gli sembra di volare.


"E' un bel disco che mi fa cagare" : "Amen mi fa cagare ma lo ascolto volentieri"  = "Amen è un disco pubblicizzato italiano di una ex indie band" : " X"

Determina la X e otterrai la realtà, che è essenzialmente legata al fatto che la missione cultura pop di cui parli passa anche per questa pseudo-trasformazione post grande disco pop indie di molte band, un tempo legate alla nicchia elitaria dei divoratori d'arte melodica(??).

Una cosa è produrre, creare un disco con l'intento di rapire solo i cuori della massa pseudo-non eletta, un conto è formulare dei testi e delle melodie con l'intento (impossibile) di mettere d'accordo un pò tutti, critica e radioascoltatore medio. Se riuscissero solo per metà in questa delicatissima operazione, avrebbero davvero fatto centro/bingo/terno/tombola. Tra l'altro mi sembra che la partenza, in tal senso, sia più che ottima.








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#77 Leif

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Inviato 07 febbraio 2008 - 13:53

Allora, tralascio l'aspetto dei testi, che a parte la quantità di citazioni che mi disturbano un pò, sono abbondantemente sopra la media italiana.

Per quanto riguarda la musica, io le "ottime variazioni, strutturazioni tutt'altro che scontate" le ho sentite nel primo.
Quel disco splendeva di "diversità" e di novità, aveva guizzi difficilmente riscontrabili in dischi di Pop italiano.
Un disco che mescolava ricercatezza e immediatezza in una miscela riuscitissima.
La canzone italiana s'incontrava con l'indie, con la new wave gommosa italiana, con le canzoni cantate da Mina a fine anni '60 e '70, con le colonne sonore dei film dei '70, Morricone...insomma miscelava parecchie facce della musica italiana, le migliori, per crearne una totalmente personale nuova, fresca e tremendamente accessibile.
Canzoni come "sadik", "gomma" e "canzone del riformatorio" sono degli autentici gioielli.

Sull'accostamento a Sanremo e a Ramazzotti, permettetemi quantomeno un pò di ironia e provocazione. Vero, siam lontani da quelle bassezze, ma siam lontani pure dagli inizi sfavillanti...e le tracce sul terreno indicano un allontanamento proprio dagli inizi.
Prendere i Baustelle, Amen dei Baustelle, e portarlo al numero 1 in italia non mi fa pensare assolutamente: "Qualcosa è cambiato".


Ora, se sento il ritornello di "il liberismo ha le ore contate"...penso ai Ricchi e Poveri, perchè?
Forse perchè il mio ascolto è superficiale. asd
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#78 vuvu

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Inviato 07 febbraio 2008 - 14:32

Allora, tralascio l'aspetto dei testi, che a parte la quantità di citazioni che mi disturbano un pò, sono abbondantemente sopra la media italiana.

Per quanto riguarda la musica, io le "ottime variazioni, strutturazioni tutt'altro che scontate" le ho sentite nel primo.
Quel disco splendeva di "diversità" e di novità, aveva guizzi difficilmente riscontrabili in dischi di Pop italiano.
Un disco che mescolava ricercatezza e immediatezza in una miscela riuscitissima.
La canzone italiana s'incontrava con l'indie, con la new wave gommosa italiana, con le canzoni cantate da Mina a fine anni '60 e '70, con le colonne sonore dei film dei '70, Morricone...insomma miscelava parecchie facce della musica italiana, le migliori, per crearne una totalmente personale nuova, fresca e tremendamente accessibile.
Canzoni come "sadik", "gomma" e "canzone del riformatorio" sono degli autentici gioielli.


Prendere i Baustelle, Amen dei Baustelle, e portarlo al numero 1 in italia non mi fa pensare assolutamente: "Qualcosa è cambiato".



Infatti, nulla deve per forza cambiare. Non ce l'ha scritto lo specialista che deve andare al primo posto per sentirci meglio o altro. Credo solo, dal mio personale raffronto emozionale con "Amen", che i Baustelle abbiano accantonato parzialmente l'oscurantismo pop e i derivati del disco precedente (bellissimo tra l'altro), per aderire a una miscela di certo meno "impegnata", ma non per questo meno variegata, sinuosa, corposa di dinamismo pop. Si tratta essenzialmente di virate parziali su venti popolari, che non devono confondere il tutto con una sorta di lussuria pro-radiofonica, tesa a smembrare gli intenti primari del gruppo. Insomma, "Amen" mi colpisce anche perchè si discosta giustamente da quella acerbità compositiva, geniale, vissuta, che continua a emozionarmi, del recente passato. Credo sia stata appositamente trasformata in qualcosa di volutamente più mieloso e organico. In sostanza, questa tenue camaleonticità che sa di estro melodico, mi garba parecchio. Al resto, amari ramazzotti, pusinismi latinoamericani, nostalgie tozziane, non ci penso proprio, quando ascolto il suddetto disco, anche perchè non ne intravedo alcun nesso strutturale, testuale.


  • 0

"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)

 

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#79 juL fu Sig.M.

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Inviato 07 febbraio 2008 - 14:52

Per motivi anagrafici non conoscevo la vicenda del piccolo Alfredino Rampi, ma a chi ha l'età per ricordarla credo risulterà ancora più commovente.

http://it.wikipedia.org/wiki/Alfredo_Rampi


Letta mentre ascoltavo il brano chiamato appunto Alfredo.
Impossibile non avere un sussulto. La sensazione torbida di una lenta discesa verso il fondo, della superficie che si allontana, del cielo che diventa un punto e del contrasto con la descrizione frammentaria e luminosa di un immaginario davvero forte nei suoi emblemi che filtra dagli ottanta metri del pozzo, è di rara carica espressiva.In tutto il panorama pop italiano.

Con tutta la comprensione, chi continua a paragonarli a Pezzali credo ci abbia capito poco. Le sfumature, i diversi livelli di lettura e le tensioni verso visioni filosofiche non mi sembrano proprio per nulla meritevoli di essere fagocitate e bollate come colonna sonora da supermercato.Le citazioni pseudo colte non le trovo affatto pseudo, ma dosate, spesso elegantemente, a contestualizzare e dipingere ogni volta un diverso affresco sociale.

Quanto quoto Francis: questo è il pop che dovrebbe essere primo nelle classifiche italiane.



Sul tema cercati la puntata di "lastoria siamo noi" o di "mixer" (sono similissime, sempre con Minoli), è qualcosa di ALLUCINANTE.
  • 0

#80 chien andalusia

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Inviato 07 febbraio 2008 - 15:39


Per motivi anagrafici non conoscevo la vicenda del piccolo Alfredino Rampi, ma a chi ha l'età per ricordarla credo risulterà ancora più commovente.

http://it.wikipedia.org/wiki/Alfredo_Rampi


Letta mentre ascoltavo il brano chiamato appunto Alfredo.
Impossibile non avere un sussulto. La sensazione torbida di una lenta discesa verso il fondo, della superficie che si allontana, del cielo che diventa un punto e del contrasto con la descrizione frammentaria e luminosa di un immaginario davvero forte nei suoi emblemi che filtra dagli ottanta metri del pozzo, è di rara carica espressiva.In tutto il panorama pop italiano.

Con tutta la comprensione, chi continua a paragonarli a Pezzali credo ci abbia capito poco. Le sfumature, i diversi livelli di lettura e le tensioni verso visioni filosofiche non mi sembrano proprio per nulla meritevoli di essere fagocitate e bollate come colonna sonora da supermercato.Le citazioni pseudo colte non le trovo affatto pseudo, ma dosate, spesso elegantemente, a contestualizzare e dipingere ogni volta un diverso affresco sociale.

Quanto quoto Francis: questo è il pop che dovrebbe essere primo nelle classifiche italiane.



Sul tema cercati la puntata di "lastoria siamo noi" o di "mixer" (sono similissime, sempre con Minoli), è qualcosa di ALLUCINANTE.


La recupero di sicuro. Ho dato uno sguardo ai brevi video sul sito..che anno quello. Tra l'altro era appena stata resa pubblica la lista della P2 e varie teorie complottiste sostenevano che la vicenda del bambino sarebbe stata messa su proprio per sviare l'attenzione.
  • 0

#81 King Of Woolworths

    Roadie

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Inviato 07 febbraio 2008 - 15:47

Non riesco a smettere di sentire BAUDELAIRE - ma sono l'unico a cui vengono in mente Bluvertigo e simili????!!

L'album è discreto, secondo me, ma i testi da fuoricorso della Statale li trovo veramente ridicoli.

E SENZA UN FILO DI IRONIA......  :-X
  • 0

#82 captino

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Inviato 07 febbraio 2008 - 16:05

"Si finge morta e scrive sui muri con lo spray".

Mi sono scaduti.  :o
  • 0

#83 Plozzer

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Inviato 07 febbraio 2008 - 17:20

La recupero di sicuro. Ho dato uno sguardo ai brevi video sul sito..che anno quello. Tra l'altro era appena stata resa pubblica la lista della P2 e varie teorie complottiste sostenevano che la vicenda del bambino sarebbe stata messa su proprio per sviare l'attenzione.


OT
Leggi anche "Dies Irae" di Giuseppe Genna, a tal proposito, non rimarrai deluso.
/OT
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#84 Uma

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Inviato 07 febbraio 2008 - 18:01

Lo ascolto oggi per la prima volta e lo trovo (inaspettatamente, forse) molto bello.

Rispetto a "La Malavita" che era
a) niente de che a livello compositivo, a parte 2-3 pezzi
b) prodotto male, arrangiamenti orchestrali fatti tanto per fare, molto "sanremese"
---------------------
questo è:
a) un balzo pazzesco a livello compositivo: siamo almeno ai livelli degli inizi se non oltre. Mi sento di dire che "Baudelaire" è la più bella canzone mai scritta da Bianconi, ma anche le canzoni scritte da Rachele sono molto buone, a parer mio (e giustamente la sua voce ha più spazio, confermando un'interpretazione assolutamente degna)
b) prodotto DA DIO, non sentivo arrangiamenti così raffinati da... da "Absent Friends" dei Divine Comedy, in Italia siamo ai massimi livelli possibili, veramente un gran lavoro, complimenti allo staff di produzione tutto, e qui se non c'era la Warner col cazzo che era così bello sto disco, altro che "le major li hanno rovinati".

Ho ancora molti ascolti da fare, e non scriverò più niente sul thread perché la rece tocca a me, ma forse è proprio il disco della maturità dei Baustelle, che lasciano definitivamente l'indie per entrare a tutta birra (e in grande stile, secondo me) nella tradizione melodica italiana. Sì, in questa tradizione ci sono De Andrè, Mina e Battisti, ma anche la Pausini e Max Pezzali, e posso capire che a molti non piaccia il genere, non piacciano proprio quel tipo di melodie (per non parlare degli arrangiamenti) che però nei Baustelle ci sono sempre state, anche quando schitarravano di brutto su "Gomma". I Baustelle, al di là della citazione/plagio a Lee Hazlewood (che per me è gesù), non sono un gruppo per esterofili.

Perché non è già in cima alle classifiche? Ah giusto, perché i cd non li compra più nessuno.

PS: il singolo è la canzone più brutta
  • 0
Nancy: "How should I sing this?"
Lee: "Like a 16 year old girl who's been dating a 40 year old man, but it's all over now"

#85 chien andalusia

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Inviato 07 febbraio 2008 - 18:35

:-*

Baudelaire è un pezzone. Il tappeto sonoro funky della prima parte e soprattutto l'innesto della bellissima coda dalle derive quasi kraut.
Gli arrangiamenti alla Neil Hannon e l'alta fedeltà sono proprio quelli che ha sempre ricercato Bianconi; impossibili per loro se non con una major alle spalle.
  • 0

#86 vuvu

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Inviato 07 febbraio 2008 - 18:42

......lasciano definitivamente l'indie per entrare a tutta birra (e in grande stile, secondo me) nella tradizione melodica italiana. Sì, in questa tradizione ci sono De Andrè, Mina e Battisti, ma anche la Pausini e Max Pezzali, e posso capire che a molti non piaccia il genere, non piacciano proprio quel tipo di melodie (per non parlare degli arrangiamenti) che però nei Baustelle ci sono sempre state, anche quando schitarravano di brutto su "Gomma". I Baustelle, al di là della citazione/plagio a Lee Hazlewood (che per me è gesù), non sono un gruppo per esterofili.



Sospiro di sollievo. :)

Si Uma, ci sono tutti quelli che hai citato, e devono esserci. Infatti, neanche io comprendo alcune lamentele sull'ingresso dei cari Baustelle nella tradizione melodica italiana. Ragazzi, è la nostra canzone quella, che vi piaccia o no, ma è così, è fatta così, ed io adoro i gruppi odierni che sposano, con sottile originalità e coraggio produttivo, gli schemi melodici, le  strutturazioni armoniche che scorrono nelle nostre vene tricolori.  
Prima di questo post, sembravo una scheggia impazzita e quasi isolata.
La sottolineatura alla sacrosanta esternazione finale è d'obbligo.



Ps Disco appena comprato. Sono corso al negozietto qui vicino. Era doveroso. Anche se la copertina è un plagio (voluto?) del capolavoro dei La's. Amen.






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#87 Leif

    Leif Eriksson

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Inviato 07 febbraio 2008 - 18:48

 
Prima di questo post, sembravo una scheggia impazzita e quasi isolata.
Anche se la copertina è un plagio (voluto?) del capolavoro dei La's. Amen.


Dai che in questo thread lo state lodando in parecchi...
Per la somiglianza delle copertine La's - Amen non penso al plagio.
Virerei piuttosto sulla citazione, l'ennesima.  asd
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#88 vuvu

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Inviato 07 febbraio 2008 - 18:53

 
Prima di questo post, sembravo una scheggia impazzita e quasi isolata.
Anche se la copertina è un plagio (voluto?) del capolavoro dei La's. Amen.


Dai che in questo thread lo state lodando in parecchi...
Per la somiglianza delle copertine La's - Amen non penso al plagio.
Virerei piuttosto sulla citazione, l'ennesima.  asd


:D
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#89 HERMANN NITSCH

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Inviato 07 febbraio 2008 - 19:43

"Si finge morta e scrive sui muri con lo spray".


...
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#90 Francis

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Inviato 07 febbraio 2008 - 20:01

Sì che questo disco deve arrivare al n.1, perchè se non ce la fanno stavolta, con la hit, la Warner e tutto, non so quando potrà accadere.

Andare al n.1 in Italia con un album del genere vuol dire aprire una strada importantissima per la scena musicale di questo paese.

Esattamente come avvenne nel 1997 quando i C.S.I. arrivarono al n.1 con Tabula Rasa Elettrificata, risultato che servì moltissimo a quell'epoca non solo a Ferretti & co, ma che portò i discografici a dare spazio a tanti altri artisti (dagli Avion Travel agli Scisma).

Non sono quisquilie da "Sorrisi & Canzoni", queste sono cose "serie".
  • 0

#91 Ian Smith

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Inviato 07 febbraio 2008 - 23:16

ho appena letto su google il testo di Alfredo.
Ho provato dei brividi.
quella vicenda mi fa star male ogni volta che ci penso, pur essendo io nato molti anni dopo e non averla quindi affatto vissuta.
per fortuna
  • 0

#92 bacco

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Inviato 07 febbraio 2008 - 23:31

è un ottimo album, ma ci sono anche dei pezzi in tono minore dai, i primi due album sono imbattibili e senza cadute, e si anche...esterofili, un po piu di respiro europeo, benvenga!
  • 0

#93 Moreno Saporito

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Inviato 08 febbraio 2008 - 00:22

Sì che questo disco deve arrivare al n.1, perchè se non ce la fanno stavolta, con la hit, la Warner e tutto, non so quando potrà accadere.

Andare al n.1 in Italia con un album del genere vuol dire aprire una strada importantissima per la scena musicale di questo paese.

Esattamente come avvenne nel 1997 quando i C.S.I. arrivarono al n.1 con Tabula Rasa Elettrificata, risultato che servì moltissimo a quell'epoca non solo a Ferretti & co, ma che portò i discografici a dare spazio a tanti altri artisti (dagli Avion Travel agli Scisma).

Non sono quisquilie da "Sorrisi & Canzoni", queste sono cose "serie".



cristogesù recidimi la carotide e dammi la morte, basta con questo strazio

francis ma ti rendi conto?
va bene i CSI (dove?) ma ci sono stati dei gruppi italiani grandissimi che con questi non c'entrano nulla; se il tuo parametro è il festival non è colpa degli altri (gli Scisma? DIO!!!!!)
  • 0

 


#94 M.K.

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Inviato 08 febbraio 2008 - 12:26

Sono d'accordo con l'analisi di Uma.
Tra l'altro ammetto che partivo assai prevenuto visto che il singolo "Charlie fa surf" a primo impatto mi aveva davvero schifato... Invece, a sorpresa, IL DISCO MI STA PIACENDO MOLTO.

"Baudelaire", col suo incedere tamarrissimo, è un pezzone da antologia.

  • 0

#95 Francis

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Inviato 08 febbraio 2008 - 13:59


Sì che questo disco deve arrivare al n.1, perchè se non ce la fanno stavolta, con la hit, la Warner e tutto, non so quando potrà accadere.

Andare al n.1 in Italia con un album del genere vuol dire aprire una strada importantissima per la scena musicale di questo paese.

Esattamente come avvenne nel 1997 quando i C.S.I. arrivarono al n.1 con Tabula Rasa Elettrificata, risultato che servì moltissimo a quell'epoca non solo a Ferretti & co, ma che portò i discografici a dare spazio a tanti altri artisti (dagli Avion Travel agli Scisma).

Non sono quisquilie da "Sorrisi & Canzoni", queste sono cose "serie".



cristogesù recidimi la carotide e dammi la morte, basta con questo strazio

francis ma ti rendi conto?
va bene i CSI (dove?) ma ci sono stati dei gruppi italiani grandissimi che con questi non c'entrano nulla; se il tuo parametro è il festival non è colpa degli altri (gli Scisma? DIO!!!!!)


Io sto parlando di strategie discografiche e di aperture promozionali, non delle qualità specifiche dei singoli artisti.
Grazie al n.1 dei CSI, alla fine degli anni '90 moltissimi gruppi italiani relegati al ghetto della musica alternativa beneficiarono di una grande promozione, poi andata ad ammosciarsi negli anni.
Per modificare le tendenze commerciali della discografia italiana bisogna portare risultati concreti smuovendo il pubblico, e il disco dei Baustelle capita a fagiolo.
Ma se non si vuole recepire, tutto continuerà ad essere smorto e vivacchiante.
  • 0

#96 Moreno Saporito

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Inviato 08 febbraio 2008 - 14:12



Sì che questo disco deve arrivare al n.1, perchè se non ce la fanno stavolta, con la hit, la Warner e tutto, non so quando potrà accadere.

Andare al n.1 in Italia con un album del genere vuol dire aprire una strada importantissima per la scena musicale di questo paese.

Esattamente come avvenne nel 1997 quando i C.S.I. arrivarono al n.1 con Tabula Rasa Elettrificata, risultato che servì moltissimo a quell'epoca non solo a Ferretti & co, ma che portò i discografici a dare spazio a tanti altri artisti (dagli Avion Travel agli Scisma).

Non sono quisquilie da "Sorrisi & Canzoni", queste sono cose "serie".



cristogesù recidimi la carotide e dammi la morte, basta con questo strazio

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va bene i CSI (dove?) ma ci sono stati dei gruppi italiani grandissimi che con questi non c'entrano nulla; se il tuo parametro è il festival non è colpa degli altri (gli Scisma? DIO!!!!!)


Io sto parlando di strategie discografiche e di aperture promozionali, non delle qualità specifiche dei singoli artisti.
Grazie al n.1 dei CSI, alla fine degli anni '90 moltissimi gruppi italiani relegati al ghetto della musica alternativa beneficiarono di una grande promozione, poi andata ad ammosciarsi negli anni.
Per modificare le tendenze commerciali della discografia italiana bisogna portare risultati concreti smuovendo il pubblico, e il disco dei Baustelle capita a fagiolo.
Ma se non si vuole recepire, tutto continuerà ad essere smorto e vivacchiante.


ah già che tu sei più "avanti"
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#97 Guest_authcelestial_*

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Inviato 08 febbraio 2008 - 16:16

Premesso che sono di parte, ricordo che con La moda del lento e La malavita mi bastò un ascolto per innamorarmente. Questo Amen, invece, è decisamente il disco più ostico dei Baustelle: va ingerito dopo qualche ascolto in più. Sebbene continui a pensare che qualche pezzo  doveva, poteva essere evitato (classico effetto major), lo trovo comunque un bel disco. "Alfredo" ne rappresenta la punta di diamante: mi viene da accostarla a "Cin-cin" e "Il corvo Joe", in assoluto due dei brani migliori della band, secondo il mio personalissimo parare.
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#98 Francis

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Inviato 08 febbraio 2008 - 16:35

ah già che tu sei più "avanti"


Involontariamente hai centrato il vero grande problema della mia vita
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#99 Theredroom

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Inviato 09 febbraio 2008 - 09:29

a me ha colpito molto da un primo ascolto 'l'aereoplano' :-*
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#100 vandergraaf

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Inviato 09 febbraio 2008 - 10:20

Sì che questo disco deve arrivare al n.1, perchè se non ce la fanno stavolta, con la hit, la Warner e tutto, non so quando potrà accadere.

Andare al n.1 in Italia con un album del genere vuol dire aprire una strada importantissima per la scena musicale di questo paese.

Esattamente come avvenne nel 1997 quando i C.S.I. arrivarono al n.1 con Tabula Rasa Elettrificata, risultato che servì moltissimo a quell'epoca non solo a Ferretti & co, ma che portò i discografici a dare spazio a tanti altri artisti (dagli Avion Travel agli Scisma).

Non sono quisquilie da "Sorrisi & Canzoni", queste sono cose "serie".


Agli altri gruppi quel numero uno servi' sicuramente,  ma decreto' la morte  del progetto C.S.I, e contribui' alla futura deriva politico-religiosa del vecchio Lindo.
Per i Baustelle forse sarebbe diverso , forse quel numero uno lo cercano consapevolmente e reggerebbero meglio la botta.
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