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#29401 Ortodosso

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Inviato 27 luglio 2018 - 16:34

Guarda, Rich Boruff del video precedente è un operaio e sindacalista che si commuove di fronte a Marchionne ancora vivissimo perché quest'ultimo ha salvato centinaia di migliaia di posti di lavoro di un'azienda che era in mano a Cerberus e Bob Nardelli: se vuoi fare la lotta di classe dal divano, suggerisco che ti informi su chi siano i veri nemici dei lavoratori nel 2018 perché l'ecosistema è uno zinzinello cambiato dagli schemi anni settanta che, pateticamente, ripeti.

 

Marchionne, si diceva, ha salvato centinaia di migliaia di posti di lavoro da due aziende: l'una a un passo da, l'altra che già aveva portato i libri in tribunale. Tu nella vita che cosa hai fatto?


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#29402 dick laurent

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Inviato 27 luglio 2018 - 16:44

Guarda, Rich Boruff del video precedente è un operaio e sindacalista che si commuove di fronte a Marchionne ancora vivissimo perché quest'ultimo ha salvato centinaia di migliaia di posti di lavoro di un'azienda che era in mano a Cerberus e Bob Nardelli: se vuoi fare la lotta di classe dal divano, suggerisco che ti informi su chi siano i veri nemici dei lavoratori nel 2018 perché l'ecosistema è uno zinzinello cambiato dagli schemi anni settanta che, pateticamente, ripeti.

 

Marchionne, si diceva, ha salvato centinaia di migliaia di posti di lavoro da due aziende: l'una a un passo da, l'altra che già aveva portato i libri in tribunale. Tu nella vita che cosa hai fatto?

 

si, ho ben chiaro il contesto, un operaio americano che si commuove di fronte a Marchionne. Bisogna vedere quanti operai italiani si commuoverebbero in quel modo. 

Poi se ne hai voglia leggiti l'articolo. 

E comunque uno può rispettare il talento della persona, era uno che sapeva fare il suo mestiere. Ma se uno ha un minimo di coscienza di cosa è la sinistra fa un po' ridere fare un idolo di uno che guadagnava decine di milioni di euro, con residenza all'estero per pagare meno tasse e che ha regalato al mondo l'immortale perla da megadirettore galattico "c'è un limite oltre il quale il profitto diventa avidità" (una roba che manco il Paolo Villaggio più ispirato sarebbe riuscito a concepire).


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#29403 Trickster017

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Inviato 27 luglio 2018 - 16:54

indubbiamente come idoli di sinistra gli amministratori delegati delle multinazionali

magari questa intervista a Marco Revellli dà un quadro più completo rispetto al momento commozione (si, lo so che è Vice)
https://www.vice.com...a-marco-revelli

Non so perché citi questa intervista. Revelli fa benissimo ad illustrare il quadro della situazione sociale devastante prodottasi in Italia. È una cosa che non va certo celata e non mi sembra che qualcuno qui nel forum la nascondesse. Ma è una situazione su cui Marchionne non poteva fare proprio niente. E quasi inesistenti erano le probabilità che riuscisse a salvare anche quello che ha salvato. Inaspettatamente lo ha fatto, salvando industrie, posti di lavoro e ponendo basi solide che i suoi eredi dovranno preservare e sviluppare.

Nessuno sta dicendo che è bellissimo ciò che è accaduto ai lavoratori che hanno perso il posto e agli stabilimenti chiusi, ma davvero alzi la mano chi pensa che sarebbe riuscito a far meglio. Troviamone uno. Lo stesso Revelli non attribuisce responsabilità a Marchionne. Come dire: le colpe non sono sue, i meriti sì. Vedi tu dunque se non si debba esaltarlo.

Le responsabilità del disastro vanno cercate altrove e Revelli le elenca puntualmente.
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#29404 Trespassive-aggressive

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Inviato 27 luglio 2018 - 17:02

Ma se uno ha un minimo di coscienza di cosa è la sinistra fa un po' ridere fare un idolo di uno che guadagnava decine di milioni di euro, con residenza all'estero per pagare meno tasse


Dio varano, Dick, dimmi che non l'hai scritto veramente.
Oppure sei la Meloni.
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#29405 dick laurent

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Inviato 27 luglio 2018 - 17:16

 

Ma se uno ha un minimo di coscienza di cosa è la sinistra fa un po' ridere fare un idolo di uno che guadagnava decine di milioni di euro, con residenza all'estero per pagare meno tasse


Dio varano, Dick, dimmi che non l'hai scritto veramente.
Oppure sei la Meloni.

 

 

Non credo che la Meloni, essendo di destra, abbia molti problemi coi guadagni di un superdirigente. Credo sia più un cruccio di chi è a sinistra. O dovrebbe.


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#29406 dick laurent

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Inviato 27 luglio 2018 - 17:25

 

indubbiamente come idoli di sinistra gli amministratori delegati delle multinazionali

magari questa intervista a Marco Revellli dà un quadro più completo rispetto al momento commozione (si, lo so che è Vice)
https://www.vice.com...a-marco-revelli

Non so perché citi questa intervista. Revelli fa benissimo ad illustrare il quadro della situazione sociale devastante prodottasi in Italia. È una cosa che non va certo celata e non mi sembra che qualcuno qui nel forum la nascondesse. Ma è una situazione su cui Marchionne non poteva fare proprio niente. E quasi inesistenti erano le probabilità che riuscisse a salvare anche quello che ha salvato. Inaspettatamente lo ha fatto, salvando industrie, posti di lavoro e ponendo basi solide che i suoi eredi dovranno preservare e sviluppare.

Nessuno sta dicendo che è bellissimo ciò che è accaduto ai lavoratori che hanno perso il posto e agli stabilimenti chiusi, ma davvero alzi la mano chi pensa che sarebbe riuscito a far meglio. Troviamone uno. Lo stesso Revelli non attribuisce responsabilità a Marchionne. Come dire: le colpe non sono sue, i meriti sì. Vedi tu dunque se non si debba esaltarlo.

Le responsabilità del disastro vanno cercate altrove e Revelli le elenca puntualmente.

 

 

veramente nell'articolo si parla anche per esempio dei reparti confino della fiat, per malati e "facinorosi". Roba che avveniva sotto l'illuminata dirigenza di Marchionne.

E Revelli a un certo punto alla domanda: Cosa pensa di quella parte della sinistra italiana che glorifica Marchionne e il suo operato? 

 

risponde:

 

Mi viene in mente la frase di un operaio di Pomigliano: “Marchionne è stato un grande. Un grande avversario.” Di contro, questi rappresentanti estenuati di questa sinistra che non sanno più cos’è sono stati dei piccoli portatori d’acqua a un imprenditore che stava conducendo una grande partita.

Hanno completamente dimenticato chi erano, da dove venivano, quali erano i loro riferimenti sociali, quale avrebbe dovuto essere il loro compito. Ho citato per tutti Piero Fassino, che agli operai di Mirafiori posti di fronte a quell’aut-aut durissimo del referendum diceva di votare Sì. Quando invece la parte più orgogliosa di quella manodopera ha votato No.

Credo che quella sinistra, in quel momento, abbia cominciato a scavarsi la fossa nella quale è poi finita negli ultimi anni e mesi.


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#29407 Trickster017

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Inviato 27 luglio 2018 - 17:51

Revelli:
Marchionne poteva fare diversamente?
"Forse con l’obbiettivo e i vincoli che aveva no. Il primo vincolo era la taccagneria degli azionisti di riferimento che non erano disposti a investire soldi di famiglia. I grandi gruppi industriali che hanno attraversato in modo vitale le crisi hanno investito forti cifre, come la Ford. Gli Agnelli non erano disposti a investire neanche una minima parte del patrimonio famigliare. Poi c’erano vincoli determinati dalla politica italiana che è stata molto generosa di regalie e finanziamenti alla Fiat che è sopravvissuta grazie a queste fino alla fine degli anni 90. Parlo d trasferimenti a fondo perduto costanti. Ma non c’era una politica industriale. È difficile ricostruire senza una politica industriale nazionale. Il terzo vincolo erano le banche che non vedevano l’ora di mettere le mani su quel colosso caduto per farne spezzatino. Forse ha fatto ciò che le condizioni sistemiche rendevano necessario. Forse potevano esserci alleanze diverse rispetoo alla fusione con Chrysler. Fu un coniglio afferrato dal cilindro su cui è stato molto abile. Da professionista ciò per cui era stato assunto l’ha fatto. Ma il bilancio sociale non è in attivo."

http://www.vita.it/i...-torino/147672/

Quanto alla residenza svizzera. Marchionne era residente in Svizzera con la famiglia da tantissimi anni prima che assumesse l'incarico in Fiat. Assunto l'incarico ha pagato le tasse interamente in Italia ma godendo dello sconto fiscale in quanto residente svizzero. Non è che dopo essere diventato manager s'è fatto la residenza svizzera per pagare meno tasse. Al contrario: stava già lì prima e POI ha assunto l'incarico in Italia viaggiando instancabilmente per tutto il mondo.
Quindi Rossi ha preso un granchio.

Personalmente lo difendo dagl inizi per l'etica e le capacità. E non dimentico per un secondo di chi sono le responsabilità dei disastri Fiat, Telecom, Alitalia ecc. ecc. ecc. E ne vedremo altri.
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#29408 dick laurent

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Inviato 27 luglio 2018 - 18:12

Personalmente lo difendo dagl inizi per l'etica e le capacità

 

lo difendi anche per i reparti confino?


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#29409 oblomov

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Inviato 27 luglio 2018 - 18:16

si, ho ben chiaro il contesto, un operaio americano che si commuove di fronte a Marchionne. Bisogna vedere quanti operai italiani si commuoverebbero in quel modo.
Poi se ne hai voglia leggiti l'articolo.
E comunque uno può rispettare il talento della persona, era uno che sapeva fare il suo mestiere. Ma se uno ha un minimo di coscienza di cosa è la sinistra fa un po' ridere fare un idolo di uno che guadagnava decine di milioni di euro, con residenza all'estero per pagare meno tasse e che ha regalato al mondo l'immortale perla da megadirettore galattico "c'è un limite oltre il quale il profitto diventa avidità" (una roba che manco il Paolo Villaggio più ispirato sarebbe riuscito a concepire).

Commento peggiore di questo faccio fatica a immaginarlo.

Riassumiamo: nr dipendenti italiani fiat gm powertrain nel 2004 83320 nr dipendenti gruppo fca italy 2018 86800 uso degli ammortizzatori sociali passati in 5 anni dal 30 al 7% nel 2004 fiat perdeva 1.5 bn a fine 18 il net profit sarà nell'ordine di 5bn. Vado avanti? Forse non è chiaro che se non fosse stato per marchionne (uno che si è guadagnato ogni singolo euro considerato il valore che ha generato per gli azionisti) staremmo parlando dell'industria automotive italiana al passato e degli operai fiat come di un reperto archeologico
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Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni.

#29410 Trickster017

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Inviato 27 luglio 2018 - 19:01

 

Personalmente lo difendo dagl inizi per l'etica e le capacità

 

lo difendi anche per i reparti confino?

 

 

Il mio modello ideale di lavoro in fabbrica è quello Porsche. 

Come detto, non dimentico i veri responsabili dei disastri industriali italiani. 

Parlare di Marchionne in relazione a tali disastri e alle conseguenze sociali è fare un gran bel favore ai suddetti e usare una bella spugna per cancellare tutto quello che di disastroso è stato fatto in passato per concentrarci su una persona senza la quale ci sarebbe stata la devastazione totale. 

Tutti a casa, in due continenti.


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#29411 Ortodosso

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Inviato 27 luglio 2018 - 19:05

si, ho ben chiaro il contesto, un operaio americano che si commuove di fronte a Marchionne. Bisogna vedere quanti operai italiani si commuoverebbero in quel modo.


Mi mancava l'afflato sovranista per cui l'operaio italiano vale di più di quello americano. Ad ogni modo ne trovi, per esempio il sindacalista Bentivogli che l'ha ricordato sul Sole.

Poi se ne hai voglia leggiti l'articolo.


Letto, e non c'è niente, ma proprio niente contro Marchionne, al limite un po' di roba anni settanta sulla condizione dell'Italia da parte del professore dell'università del Piemonte Orientale. Mica cotica, insomma.

Ma se uno ha un minimo di coscienza di cosa è la sinistra fa un po' ridere fare un idolo di uno che guadagnava decine di milioni di euro, con residenza all'estero per pagare meno tasse


Non avrò il senso della sinistra (per fortuna), ho però il senso della realtà e so che:

- Marchionne ha salvato centinaia di migliaia di posti di lavoro anche in Italia (non scordiamoci l'indotto), ed il 6% del PIL italiano che fa capo al settore automotive. Senza di lui la crisi sarebbe stata molto peggiore.
- Marchionne risiedeva in Svizzera da molto prima di entrare in Fiat, non per pagare meno tasse ma perché come lavoro precedente faceva l'amministratore di una società di assicurazioni svizzera, e quindi ha casa a Zurigo. Quella che abbia spostato la residenza per pagare meno tasse è un'enorme troiata sempre riproposta da quelli della tua risma.

I risultati di Marchionne valgono infinitamente di più e sono infinitamente più di sinistra dei tuoi pensierini. Ti ripeto la domanda: tu, nel concreto, cosa hai combinato?
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#29412 Trickster017

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Inviato 27 luglio 2018 - 19:57

- Marchionne risiedeva in Svizzera da molto prima di entrare in Fiat, non per pagare meno tasse ma perché come lavoro precedente faceva l'amministratore di una società di assicurazioni svizzera, e quindi ha casa a Zurigo. Quella che abbia spostato la residenza per pagare meno tasse è un'enorme troiata sempre riproposta da quelli della tua risma.


Vabbè, non è che Dick fosse tenuto a sapere tutto (io ad esempio non so niente sui nuovi amministratori Rai), tanto più che un presidente della regione non proprio scemotto come Rossi aveva ripreso lui la notizia sulla residenza in Svizzera per non pagare le tasse.
L'importante è che ora lo sappia e si renda conto che l'etica di Marchionne non era proprio quella del furbetto. Basta vedere come ha gestito la vicenda della sua malattia fatale.
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#29413 dick laurent

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Inviato 27 luglio 2018 - 21:06

I risultati di Marchionne valgono infinitamente di più e sono infinitamente più di sinistra dei tuoi pensierini. 

 

 

è il famoso capitalismo di sinistra. Certo magari non proprio comunista, ma medio progressista si.


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#29414 Infinite dest

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Inviato 28 luglio 2018 - 00:54

Sempre bello e istruttivo vedere che chi pontifica (a cazzo di cane) su quello che fanno gli altri non ha la più pallida idea di cosa sia la realtà (di una grande azienda): in questo tipo di aziende e di contesto (italiane/italiano) il reparto confino (...) esiste ovunque. Da noi si chiama "L'acquario" ed è dove vengono messi a svernare perlopiù quadri e dirigenti che non puoi licenziare. E non perchè sono scomodi, controcorrente, Robin Hood del sindacato o cosa, ma gente che non ha voglia di fare un beneamato cazzo. Questi reparti esistono ovunque, Enel, Telecom, Eni eccetera. E nella Fiat di Romiti era anche peggio (la situazione di Pomigliano in quegli anni la conoscevo non bene, ma benissimo, fidatevi).
Ciò detto, esistono due modi di essere di sinistra: uno è pensare, l'altro è agire. Qui dentro, e anche fuori, è pieno di pensatori.
E infatti governano i fascisti.
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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#29415 oblomov

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Inviato 28 luglio 2018 - 07:09

http://mobile.ilsole...l?uuid=AEgj1fQF


Lo riporto integralmente perché mi sa che lo ha letto solo Ortodosso

INTERVENTI
«Con Marchionne abbiamo sfidato l’Italietta della rendita e dei ricatti»
di Marco Bentivogli*

In questi anni, di Fiat si è discusso e narrato molto in Italia con categorie più utili a descrivere la cronaca rosa che una grande vicenda industriale. Troppo spesso si passa dall’elogio all’azienda a una generalizzata demonizzazione di quello che hanno fatto i sindacati. Quegli accordi, condizione per tornare ad investire in Italia, sono costati aggressioni e assalti alle nostre sedi, e dirigenti messi sotto scorta. Per cosa? Forse per avere salvato il settore. Un altro abruzzese come Silone diceva giustamente che le istituzioni e le loro opere le fanno le persone. E questa cosa l’ha fatta Marchionne con una parte del sindacato contro tutti.

Finanche la Stampa di Torino fu molto fredda nei mesi più duri dello scontro. Sergio Marchionne ha preso la Fiat da anni malata di scarsa innovazione, di errori nella gestione delle persone e delle strategie commerciali. La crisi si apre formalmente solo nel 2002, ma il declino inizia molti anni prima. Alcuni lo fanno risalire all’uscita di Vittorio Ghidella nel 1988. Sta di fatto che la Fiat dal 1980 al 2010 ha perso 50mila dipendenti. Un lungo succedersi di cambiamenti al timone dell’azienda, molti eventi nella proprietà, incrociati con continui e importanti cambiamenti nel settore automotive. Nel 2004, quando entra in scena Sergio Marchionne, l’azienda è sull’orlo del baratro: perde più di un miliardo di euro l’anno, rischia la chiusura. L’anno precedente era considerata tecnicamente fallita. Dal 2007 la riorganizzazione rientra nel vivo.
In quella situazione di crisi e riorganizzazione del settore auto, al protagonismo dei governi americano e tedesco fa da contraltare l’assenza del governo italiano.
Fca il 21 luglio 2011 ottiene il controllo della maggioranza del pacchetto azionario di Chrysler Group. Nel gennaio del 2014 viene annunciato l’inizio delle operazioni volte ad acquisire la totalità delle azioni Chrysler. Il 16 dicembre 2014 la Fiom commentò tale operazione dicendo che «la Fiat non esiste più».
In realtà, accadeva l’esatto contrario. La Fiat era morta dieci anni prima e proprio in quell’anno ritornava in vita. Altrettanto valeva per Chrysler.
D’altra parte, come si fa a non riconoscere l’intuizione e la strategia vincente di fronte ad un consolidamento complessivo del mercato mondiale dell’auto attorno a 5-6 grandi player e alla possibilità di rimanere in partita con alleanze internazionali, capacità di integrare piattaforme e puntare su innovazione e organizzazione del lavoro?
È anche vero che nel nostro Paese, l’Ad Fiat aprì il confronto con un diverso tenore rispetto a quanto avvenne dopo in Usa e Germania. Il 18 giugno 2009 Sergio Marchionne preannunciò, e ribadì il 22 dicembre a Palazzo Chigi, la chiusura dello storico insediamento siciliano di Termini Imerese.
Torniamo indietro. Il 21 aprile 2010 venne annunciato il piano “Fabbrica Italia”. Tutte le organizzazioni sindacali lo accolsero favorevolmente, perché prevedeva importanti investimenti invece di altre chiusure di stabilimenti. Si trattava di un piano che si basava su una visione del mercato italiano ed europeo che risultò in seguito troppo ottimistica, visto il suo crollo del 50% (da 2.700.000 vetture a 1.350.000), ma che consentì di salvare lo stabilimento di Pomigliano e costruì le condizioni e gli impegni per rilanciare poi gli altri siti in Italia.

Pomigliano era inizialmente condannato alla stessa sorte di Termini Imerese, lo stabilimento di Pomigliano era sostanzialmente chiuso: quasi tutti i lavoratori erano a casa, inizialmente la Fiat pensava, dopo il no della Fiom, che noi ci saremmo accodati ma Fim, Uilm, Ugl e Fismic furono intransigenti nel proseguire il negoziato e arrivammo all’accordo. Pomigliano doveva avere un futuro, e così fu nonostante dentro Fiat, e non solo, una parte del vertice puntava sul “no corale” di tutto il sindacato, per poter andar via veramente dall’Italia, perché dopo Pomigliano, ci sarebbero state Melfi, Cassino e Mirafiori. Quel “sì”, invece, riaprì la partita. E Marchionne mantenne il patto con noi.

Quell’accordo impegnò manager e azionisti di Fiat a evitare altre chiusure di siti produttivi nella crisi più devastante del settore automotive degli ultimi 50 anni. I dati acquisiti dal Comitato aziendale europeo (Cae) sono emblematici. Gli occupati in Europa di Fca passano da 84.329 nel 2011 a 82.680 nel 2014. Gli altri settori industriali hanno perso tutti di più.

Nell’autunno del 2011 la Fiat annunciò l’uscita da Confindustria, con effetto dal primo gennaio 2012. Si aprì, di conseguenza, uno scontro durissimo con Marchionne. Fu uno strappo che anche noi contrastammo, che tuttavia lanciava un sasso nello stagno di un establishment pigro, adagiato sulla rendita. Politici, banchieri, giornalisti e sindacalisti da intrattenimento, che vivevano a corte della vecchia Fiat, avevano tentato maldestramente di camuffare la durezza storica delle relazioni industriali in Fiat, come se Romiti e Agnelli fossero dei socialdemocratici e Marchionne il cattivissimo. In realtà molti, a cominciare dal segretario della Fiom, su questa retorica disfattista hanno costruito una carriera, se non ancora politica perlomeno mediatica. Quanto a buona parte dei media, essi dimenticavano che la Fiat non era mai stata palestra di relazioni industriali partecipative, semmai terreno di scontro e antagonismo, spesso aziendale ancor prima che sindacale. Troppi smemorati dimenticavano le vicende dei “reparti confino” e altre espressioni tipiche della politica del Lingotto. A ricordarlo chiaramente ci pensò Cesare Romiti, proprio nei giorni dell'accordo di Pomigliano, quando stigmatizzando il comportamento di Marchionne affermò: «Il sindacato non va diviso, va battuto».

Sarebbe stato molto più semplice anche dividersi sul merito. I contratti sono strumenti che intervengono a regolare uno scambio fra soggetti interdipendenti. Lo scambio negoziale si fonda su un principio di reciprocità, che scatta soltanto se la rappresentanza dei lavoratori aderisce ai principi organizzativi della nuova fabbrica. Eppure la stessa Fiom aveva sottoscritto insieme alla Fim accordi in cui riconosceva come fattore di innovazione sostenibile proprio l’Uas e il Wcm, persino nel documento del Network sindacale mondiale dell’auto. C’è stata, dunque, molta ambiguità nel riconoscere ruoli e responsabilità. Una politica delle mani legate a tutti e libere per sé e della non accettazione del principio maggioritario. La Fiom era abituata ad essere coccolata dalla vecchia Fiat, il cui consenso arrivava ad essere più importante del progetto industriale. Un modo di fare perdente, tipico di un mondo che non c'è più, nel quale l'incidenza e l'occupazione industriale sulla società italiana erano enormi ed era forte il legame che univa, soprattutto una parte del sindacato, alla politica. Un modo che ha arrecato molti danni.

L’ottima risposta del mercato sia ai prodotti Maserati sia alle nuove auto di Melfi (Jeep Renegade e 500X), il lancio della nuova Alfa Romeo Giulia, del SUV Levante e degli altri modelli previsti nel piano con Giulia e Stelvio, ci hanno avvicinato senza centrare l’obiettivo della piena occupazione entro il 2018, dopo anni molto difficili, nei quali la cassa integrazione aveva coinvolto il 30% degli occupati.
Questa è la Storia. Il resto appartiene a una narrazione mediatica strumentale orchestrata da giornalisti e sindacalisti che non hanno mai letto neanche il testo degli accordi.

Da Pomigliano in poi, la ricostruzione nell’ex Fiat di un’affidabilità sul terreno delle relazioni industriali, terreno che prima era molto pregiudicato, ha consentito di festeggiare oggi quanto si malediva fino a qualche mese fa. L’elemento interessante è avere visto gli effetti positivi, proprio negli stabilimenti Fca, dell’implementazione del World Class Manufacturing (Wcm).
Il World Class Manufacturing è applicato in Fiat, oggi Fca, dal 2005. La scelta del modello produttivo e l’adozione del Wcm come organizzazione del lavoro ha avuto un seguito nella scelta contrattuale. Questo è molto importante perché altrimenti non si comprendono né la vicenda Fiat, né tantomeno l'accordo.

Chi dice che ci abbia fatto “subire” gli accordi, non conosce di cosa parla, che non ha faticato a comprendere che i vecchi accordi Fiat, anche molto importanti, sull’organizzazione del lavoro, come quello del 1971, erano completamente inefficaci in una fabbrica moderna, dove il Wcm è in fase avanzata. Alcuni si sono attardati nella difesa di questi accordi ritagliati per la fabbrica fordista, ma che non danno alcuno spazio di governo sindacale nei nuovi contesti organizzativi. Questo non vale solo per la professionalità, ma anche per gli spazi di azione del sindacato in fabbrica. Il ruolo del lavoro organizzato dentro la fabbrica moderna necessita sicuramente di un cambio culturale, ma anche di un nuovo sistema di ruoli e di norme.

Come ha ben ricordato Bruno Manghi, è passata la bugia dello “schiavismo” come risultato degli accordi sindacali su investimenti e Wcm. Questo grazie a quanti hanno fatto disinformazione definendoli “accordi firmati sulla carne viva dei lavoratori”. Inoltre, la metrica del lavoro Eaws, alla base del sistema Ergo-Uas, introdotto con gli accordi in Fca e Cnhi è utilizzata nel mondo da molte aziende automotive (e non solo) da decenni, in particolare dai costruttori tedeschi. Anche Volkswagen ha implementato il sistema Ergo-Uas in tutti i suoi impianti nel mondo. Ugualmente lo stabilimento Lamborghini di Sant'Agata Bolognese, essendo parte del gruppo Vw-Audi, usa Ergo-Uas. Tutti schiavi?
Il medagliere del Wcm contiene non solo elementi di efficienza, ma anche aspetti molto interessanti relativi alle questioni della sicurezza sul lavoro e a tutti i fattori che all'interno dell'azienda concorrono a migliorare progressivamente la gestione e i risultati dello stabilimento.

Questo offre al sindacato l'opportunità di tornare a occuparsi dell'organizzazione del lavoro. In questa prospettiva vanno superate due culture, quella dell’antagonismo e quella del paternalismo, per fare passi avanti verso la partecipazione. Il coronamento di questo percorso è introdurre nella governance societaria di Fca il sistema duale, con un Comitato di direzione e uno di sorveglianza, con partecipazione paritetica tra rappresentanti degli azionisti e dei lavoratori. Sarebbe la sfida per una maturazione di relazioni sindacali innovative, che renderebbero muti e marginali paternalismi e antagonismi. Certo, i miglioramenti da compiere sono ancora numerosi.

La continua ricerca dell’efficienza, infatti, porta certamente i ritmi di lavoro a farsi più intensi; ma per converso è largamente condivisa la percezione di una prestazione di lavoro in un ambiente più sano, sicuro, sostenibile e vivibile.
Solo chi non conosce una fabbrica moderna e il lavoro di un metalmeccanico può pensare che un lavoratore sia più frustrato in una fabbrica con una migliore organizzazione. Come sostenuto da tutto il Network sindacale globale di Fca e Cnhi, di cui tutte le organizzazioni metalmeccaniche italiane fanno parte, il giudizio sul Wcm è largamente positivo. Ci sono, però, nodi ancora da superare. Non basta il coinvolgimento dei lavoratori, serve la loro partecipazione e quella del sindacato che accetta la sfida. Ora, con la sopravvivenza del settore in Italia e la ripartenza degli investimenti, la sfida è la conciliazione virtuosa tra produttività e qualità del lavoro.

La vicenda Fiat (oggi Fca) rappresenta pertanto una storia di successo, la possibilità di assicurare un futuro sostenibile alla manifattura nelle economie mature. La fusione con Fca, il Wcm, gli accordi sindacali, sono una dimostrazione della capacità di gestire la diversità multidimensionale in un'economia globale. Su oltre 180 stabilimenti che utilizzano il Wcm, Pomigliano nel settembre 2015 si è classificato al primo posto. Altri gruppi industriali italiani, in settori che hanno subito minor crollo di mercato (si veda solo a titolo esemplificativo l'aerospazio), hanno avuto un crollo di addetti che l'automotive localizzata in Italia non ha registrato. È la dimostrazione che la tenuta della manifattura passa per scelte strategiche internazionali e organiche. La vicenda Fca dimostra che ciò può avvenire, smontando i falsi miti che individuano nel costo dei fattori – riduzione del salario e deterioramento delle condizioni di lavoro in primis – le leve su cui agire per difendere nel lungo periodo la localizzazione produttiva. L'introduzione del Wcm corona quello che la Fim sostiene da anni: una migliore organizzazione del lavoro contiene i costi, determina un mix più favorevole, con l'impiego estremo di tecnologie che garantiscono una migliore difesa occupazionale. Capire le trasformazioni nel nostro Paese viene confuso con “l’accettare un ricatto”.

Ciò non toglie che Marchionne, spesso, ha affermato male le sue prerogative. Non ha mai creduto nella partecipazione del Sindacato e questo è stato un grande limite. Ora tocca a Jack Manley. Ha un’eredità pesantissima davanti: l’azzeramento del debito (il mese scorso) e l’aver centrato i target finanziari fino ad oggi è un buon punto di partenza. I 9 nuovi modelli da realizzare e la completa elettrificazione della gamma su cui investire oltre 9 miliardi € sono un piano ambizioso. Piano per cui serve la seconda puntata a cui mirava Marchionne una grande alleanza internazionale con un player, che la rafforzasse, tecnologicamente finanziariamente e verso il continente asiatico. In Italia attendiamo a breve notizie sulla data di partenza dell'implementazione e della localizzazione dei nuovi modelli, utile a saturare tutti gli impianti e ritornare ovunque alla piena occupazione.

L’incontro più importante per me con Marchionne è stato a marzo 2016, non eravamo nella solita slot frettolosa, ha voluto affrontare ogni risultato centrato ma anche tutti i nodi aperti, tra una muratti e l’altra, parlando dell’Italia nel mondo. Forse le cose che abbiamo fatto insieme a lui sono state dirompenti, per la rappresentanza, le relazioni industriali, l’economia. Sono stati gli shock riformisti di cui l’Italia ha bisogno di ripartire e che l’Italia respinge puntualmente per non cambiare. Qualcuno per giudicare il nostro “tradimento” confonde un accordo sindacale come un matrimonio, senza sapere che è semplicemente individuare obiettivi comuni e fare un pezzo di strada assieme per centrare quegli obiettivi, in un paese che lo considera un reato. E invece significa riaprire le partite e cambiare i destini apparentemente ineluttabili che in Italia significa avere il coraggio di non accettare i ricatti di chi preferisce le fabbriche chiuse all’assunzione di responsabilità impegnative perché è innamorato più delle idee che delle persone.

*Segretario generale Fim Cisl
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Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni.

#29416 Mr Repetto

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Inviato 28 luglio 2018 - 07:18

è il famoso capitalismo di sinistra. Certo magari non proprio comunista, ma medio progressista si.

Il capitalista fa il suo mestiere, che è fare soldi, non fare welfare. E Marchionne lo ha fatto in modo indiscutibilmente efficace, fino a prova contraria senza delinquere, dedicandosi anima e corpo al proprio lavoro. A differenza di altri celebri capitalisti italiani e non solo, non sembrava farsi attrarre o distrarre dai vantaggi secondari del potere, ma farsi guidare dalla passione di esercitarlo secondo una sua personale visione. Se lui e/o i suoi interlocutori avrebbero potuto fare meglio di così se ne può e se ne deve parlare anche per anni, vista l’importanza del personaggio. Ma ora ogni uomo pubblico dignitoso dovrebbe per lo meno dimostrare rispetto per l’uomo.
Lo stesso rispetto che non ha dimostrato Rossi, preso dall’ansia di accodarsi ai vari Emiliano nella frangia di quelli che credono che per tornare al potere la sinistra debba recuperare il peggio del proprio passato. Cercando per esempio di contendere al M5S la bandiera dell’assistenzialismo, che è esattamente la strada che porta all’Inferno. Perché non può che finire con la ricerca di addossare la ragione del proprio inevitabile insuccesso a un nemico esterno. Che sarà, infine, quell’Europa che per le classi più svantaggiate è l’unica speranza di uscirne vivi.
Perchè il vero dramma della sinistra è quello di non riuscire a spiegare come si può uscire da una situazione in cui le condizioni degli operai peggiorano e si deve pure dire grazie a chi toglie i diritti e non de-localizza in Paesi con ancora meno diritti. E le strade sono due: o diventare uno di quei Paesi con meno diritti per tornare a competere, oppure creare una comunità politica sufficientemente ampia per decidere del proprio destino. Poi in realtà c’è una nuova terza via, che è quella di fare finta che la propria Nazione basti a se stessa se ritrova il proprio orgoglio, e torneranno i tempi in cui finivi ragioneria con 45/60, ti assumeva la ditta vicino casa e a 55 anni te ne andavi in pensione. Che è quella che tutti in Europa stanno tragicamente scegliendo.
Da notare che a Marchionne se tu gli dai un Europa unita e con un diritto chiaro, uniforme e con buone tutele, va benissimo, sfrutterà i vantaggi di un sistema forte e strutturato. Se per farlo dovrà far saltare il sistema sindacale debole e inutile, farà quello. La sua abilità è proprio quella di fare soldi in qualunque contesto. Casomai saranno le condizioni dei lavoratori a cambiare.
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#29417 ucca

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Inviato 28 luglio 2018 - 07:20

I risultati di Marchionne valgono infinitamente di più e sono infinitamente più di sinistra dei tuoi pensierini. Ti ripeto la domanda: tu, nel concreto, cosa hai combinato? 

 

 

Scusate, sto leggendo con molto interesse ma questa frase proprio non la digerisco. Marchionne non è di sinistra, non capisco questa necessità (purtroppo anche di molti politici) di strumentalizzarlo. E' stato un manager in gamba, possiamo discutere se il migliore o uno dei più bravi. Ma cosa cazzo c'entra la sinistra? Non c'entra niente, c'entra solo per chi in questi anni ha strenuamente lottato per distruggerla, distruggerne anche solo l'idea. Essere di sinistra poi non vuol dire mica essere scemi e non riconoscere il valore dell'avversario. Che però deve restare dall'altra parte del tavolo. 

..

Poi un'altra cosa. Tu cosa hai fatto, io cosa ho fatto, ma che modo di discutere è? non possiamo discutere di Marchionne per una questione di carriera? Ma di nuovo, cosa c'entra? Cioè se ne parliamo bene e abbiamo una carriera scadente allora ok, se ne parliamo male, tu hai cosa fatto nella vita? fallito! 

Dai su.


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#29418 ucca

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Inviato 28 luglio 2018 - 07:28

Perchè il vero dramma della sinistra è quello di non riuscire a spiegare come si può uscire da una situazione in cui le condizioni degli operai peggiorano e si deve pure dire grazie a chi toglie i diritti e non de-localizza in Paesi con ancora meno diritti. E le strade sono due: o diventare uno di quei Paesi con meno diritti per tornare a competere, oppure creare una comunità politica sufficientemente ampia per decidere del proprio destino. Poi in realtà c’è una nuova terza via, che è quella di fare finta che la propria Nazione basti a se stessa se ritrova il proprio orgoglio, e torneranno i tempi in cui finivi ragioneria con 45/60, ti assumeva la ditta vicino casa e a 55 anni te ne andavi in pensione. Che è quella che tutti in Europa stanno scegliendo.

 

 

Adesso sembra che la aziende falliscono per aver assunto troppi operai a 1000 euro al mese, magari vediamo quanto hanno pagato i dirigenti e a fronte di cosa*. Io penso che il problema sia un pò più complesso e dipende dalla politica industriale di un paese, dai soldi (tanti) che l'Italia ad esempio ha buttato per costruire a metà le cose, per costruirle nel nulla, per non costruirle affatto mangiandosi tutto, per aver mancato nodi fondamentali, etc. Tanto che alla fine parliamo soli di una variabile, gli stipendi. Perchè è l'unica su cui riusciamo ad incidere. Su tutto il resto siamo inermi (l'elenco è lungo, siamo ad es. la patria del ricorso etc) e molto deboli politicamente quando di fronte all'Ue ci presentiamo con le braghe calate e il piattino in bocca.  

 

* ci sono poi aziende fallite perchè gli azionisti le hanno spolpate eh, c'è un'ampia letteratura in merito del Prof. Di Carlo di Tor Vergata


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#29419 Giovanni Drogo

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Inviato 28 luglio 2018 - 07:43

Perchè il vero dramma della sinistra è quello di non riuscire a spiegare come si può uscire da una situazione in cui le condizioni degli operai peggiorano e si deve pure dire grazie a chi toglie i diritti e non de-localizza in Paesi con ancora meno diritti. 

 

Boh, secondo me il vero dramma non è dato dalle condizioni degli operai che lavorano alla FIAT ma da situazioni più difficili come quelle di chi deve lavorare in miniera nei paesi più poveri, scene di gente in Perù che entra in quegli inferni sottoterra, respira il male, e passa il tempo libero ad alcolizzarsi a livelli inimmaginabili e a cercare qualche puttana. L'amara verità di come funziona il sistema umano è che tutto ciò di cui godiamo noi funziona anche grazie a gente che non può rifiutare lavori che sono infernali, come anche quello di andare a smembrare le carcasse dei transatlantici che chiaramente a fine vita vengono portati nei posti delle popolazioni più povere. Poi è chiaro che ci sono diversi livelli, se agli ultimi piani del palazzo umano ci sta il pakistano che aspetta a riva la grande nave e sarà magari il 167esimo piano sotto terra dell'inferno, gli operai fiat saranno al secondo piano sopra terra, mentre chi eredita ciò che ha guadagnato Marchionne - che secondo me veramente non pensava ai soldi, ma al suo ruolo di responsabilità e alla sua passione bruciante per il lavoro - sarà al 145esimo piano sopra terra. Esistono alternative a questa roba? Boh. 

 

Secondo me, partendo dall'assunto che funziona così e che nessuna sinistra dei lavoratori ha mai realmente voluto minacciare questo sistema (perché se chiedi lavoro lo legittimi), Marchionne è uno che ha salvato posti di lavoro e gli ha anche dato una certa dignità, devo dire. Si è preso qualche decina di milioni di euro ma ha creato un valore pari a diversi miliardi, chiaramente non da solo, ma sotto la sua guida. Cioé, il rapporto tra quanto ha dato e quanto si è preso a quanto sta, da un punto di vista puramente economico? 


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#29420 Mr Repetto

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Inviato 28 luglio 2018 - 08:11

[

Adesso sembra che la aziende falliscono per aver assunto troppi operai a 1000 euro al mese, sentiamo con le braghe calate e il piattino in bocca.

Se il costo del lavoro non è così importante perché l’industria tende ad andarsene dove costa meno?
Non sarà l’unica cosa che conta, ma conta.

La condizione operaia è durissima ovunque, lo sarà sempre, e una certa quantità di manodopera ci sarà in qualunque tipo di economia ad oggi immaginabile. Ma le differenze contano: premi, flessibilità, ferie, ritmi e condizioni di lavoro, forme di assicurazione, cassa integrazione in caso di crisi, facilità nel licenziamento e indennizzi, le prime cose che mi vengono in mente. Mettile tutte assieme e fanno una differenza enorme in qualità della vita a parità di qualifica e salario base.
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#29421 Giovanni Drogo

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Inviato 28 luglio 2018 - 09:02

Se il costo del lavoro non è così importante perché l’industria tende ad andarsene dove costa meno?

Non sarà l’unica cosa che conta, ma conta. 

 

 

 

L'industria non va dove il lavoro costa meno, ma dove il rapporto tra qualità di un prodotto/servizio e prezzo dello stesso è più alto.


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#29422 Mr Repetto

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Inviato 28 luglio 2018 - 09:07

Secondo me, partendo dall'assunto che funziona così e che nessuna sinistra dei lavoratori ha mai realmente voluto minacciare questo sistema (perché se chiedi lavoro lo legittimi), Marchionne è uno che ha salvato posti di lavoro e gli ha anche dato una certa dignità, devo dire. Si è preso qualche decina di milioni di euro ma ha creato un valore pari a diversi miliardi, chiaramente non da solo, ma sotto la sua guida. Cioé, il rapporto tra quanto ha dato e quanto si è preso a quanto sta, da un punto di vista puramente economico?



Edit: parto dal presupposto che l’unica misura oggettiva di un manager lo fa il mercato, cioè i suoi guadagni. Ma il fatto che sia oggettiva non vuol dire che sia precisa.

È un po’ difficile però misurare la utilità economica prodotta in vita da una persona: Capitale Finale - Capitale Iniziale? Capitale finale (inclusi coniugi e discendenti) - Capitale iniziale (inclusi gli investimenti effettuati sulla persona)? (Capitale Finale - Capitale iniziale)/ Capitale Iniziale (più meritocratico e anti-feudatario)?
Sono misure che hanno anche un senso, ma forse un filo imprecise e riduttivo. Marchionne starebbe messo bene su tutte queste misure, ma forse anche Alvaro Recoba anche meglio.
E se uno ha lasciato un’eredità morale o intellettuale o tecnica che ha fatto arricchire
persone che non sono dei familiari o addirittura comunità intere? O li ha fatti stare meglio con quello che avevano? Poteva monetizzarlo, forse, ha negoziato male, forse, ma magari non gli interessava perché aveva voglia di concentrarsi sulla sua arte e stava bene così.
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#29423 Giovanni Drogo

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Inviato 28 luglio 2018 - 09:16

Beh dai, la differenza tra il periodo precedente al suo arrivo e questi ultimi 14 anni mi sembra abbastanza evidente. Poi chiaramente ci vorrebbe una tesi di laurea per stabilire il quanto, partendo dalla cifre Chrysler e Fiat iniziali. Con questo non voglio dire che abbia fatto tutto da solo, ma in quanto persona col massimo potere esecutivo all'interno della società è chiaramente quello con l'influenza più alta e si sarà anche circondato di gente che è stata determinante per conseguire il risultato, saper scegliere e premiare i collaboratori fa parte delle doti dirigenziali. 


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#29424 Mr Repetto

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Inviato 28 luglio 2018 - 09:17

Se il costo del lavoro non è così importante perché l’industria tende ad andarsene dove costa meno?
Non sarà l’unica cosa che conta, ma conta.

 
L'industria non va dove il lavoro costa meno, ma dove il rapporto tra qualità di un prodotto/servizio e prezzo dello stesso è più alto.

Sono d’accordo, ma sta al denominatore, che in un quoziente riveste comunque una certa importanza.
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#29425 Mr Repetto

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Inviato 28 luglio 2018 - 09:19

Beh dai, la differenza tra il periodo precedente al suo arrivo e questi ultimi 14 anni mi sembra abbastanza evidente. Poi chiaramente ci vorrebbe una tesi di laurea per stabilire il quanto, partendo dalla cifre Chrysler e Fiat iniziali. Con questo non voglio dire che abbia fatto tutto da solo, ma in quanto persona col massimo potere esecutivo all'interno della società è chiaramente quello con l'influenza più alta e si sarà anche circondato di gente che è stata determinante per conseguire il risultato, saper scegliere e premiare i collaboratori fa parte delle doti dirigenziali.

Mi sembra ci sia grande consenso sul fatto che sia stato lui LA figura chiave per salvare la Fiat. Mi sono lanciato in una considerazione molto più ot sul fatto che il valore economico generato da Una persona, perfino di un uomo d’affari, difficilmente si può calcolare con il denaro.
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#29426 Giovanni Drogo

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Inviato 28 luglio 2018 - 09:23

Sono d’accordo, ma sta al denominatore, che in un quoziente riveste comunque una certa importanza.

 

asd  asd  asd  asd  asd  asd  asd

 

Mica tanto, ma ora non voglio avventurarmi in discorsi che non ci porteranno da nessuna parte. 


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#29427 ucca

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Inviato 28 luglio 2018 - 15:08

 

Se il costo del lavoro non è così importante perché l’industria tende ad andarsene dove costa meno?

Non sarà l’unica cosa che conta, ma conta. 

 

 

 

Certo che conta ma mica esistono solo gli stipendi bassi, eh. Esistono anche quelli alti, altissimi, e le buone uscite di Montezemolo che da qualche parte finiranno pure in bilancio. Sentivo parlare l'altro giorno Bersani che su questo secondo me ha una visione più completa e corretta. Parlava di imprese che vengono ad investire nel nord e nel centro-nord per le condizioni generali cioè:

logistica, trasporti, reddito famiglie, professionalità dei lavoratori, burocrazia decente. Sarà vero? 


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#29428 Mr Repetto

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Inviato 28 luglio 2018 - 15:35

Se il costo del lavoro non è così importante perché l’industria tende ad andarsene dove costa meno?
Non sarà l’unica cosa che conta, ma conta.


Certo che conta ma mica esistono solo gli stipendi bassi, eh. Esistono anche quelli alti, altissimi, e le buone uscite di Montezemolo che da qualche parte finiranno pure in bilancio. Sentivo parlare l'altro giorno Bersani che su questo secondo me ha una visione più completa e corretta. Parlava di imprese che vengono ad investire nel nord e nel centro-nord per le condizioni generali cioè:
logistica, trasporti, reddito famiglie, professionalità dei lavoratori, burocrazia decente. Sarà vero?
Certo che è vero.
Sugli stipendi, si suppone che, per ora, il vantaggio competitivo dei paesi più poveri sul fronte costo del lavoro sia più alto laddove serve manodopera meno qualificata. Alti dirigenti dovrebbero essere meno intercambiabili.
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#29429 mongodrone

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Inviato 28 luglio 2018 - 21:04

ma la fake news dei 120,000 lavoratori diventati 29,000 com'è nata? ci si mette anche il PD?

 

https://pagellapolit...otto-marchionne

 

qui dice che prima di Marchionne erano già calati a 70,000 (in Italia)

e oggi sono 60,000, ma la Ferrari (3000) e CNH Industrial (che ne ha 60,000 nel mondo) sono state scorporate, quindi non è cambiato molto


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#29430 Trickster017

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Inviato 29 luglio 2018 - 10:55

ma la fake news dei 120,000 lavoratori diventati 29,000 com'è nata? ci si mette anche il PD?
 
https://pagellapolit...otto-marchionne
 
qui dice che prima di Marchionne erano già calati a 70,000 (in Italia)
e oggi sono 60,000, ma la Ferrari (3000) e CNH Industrial (che ne ha 60,000 nel mondo) sono state scorporate, quindi non è cambiato molto


Gran bell'articolo. Spero lo leggano anche i giornalisti. asd
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#29431 simon

    Scaruffiano

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Inviato 31 luglio 2018 - 00:43

 

Guarda, Rich Boruff del video precedente è un operaio e sindacalista che si commuove di fronte a Marchionne ancora vivissimo perché quest'ultimo ha salvato centinaia di migliaia di posti di lavoro di un'azienda che era in mano a Cerberus e Bob Nardelli: se vuoi fare la lotta di classe dal divano, suggerisco che ti informi su chi siano i veri nemici dei lavoratori nel 2018 perché l'ecosistema è uno zinzinello cambiato dagli schemi anni settanta che, pateticamente, ripeti.

 

Marchionne, si diceva, ha salvato centinaia di migliaia di posti di lavoro da due aziende: l'una a un passo da, l'altra che già aveva portato i libri in tribunale. Tu nella vita che cosa hai fatto?

 

si, ho ben chiaro il contesto, un operaio americano che si commuove di fronte a Marchionne. Bisogna vedere quanti operai italiani si commuoverebbero in quel modo. 

Poi se ne hai voglia leggiti l'articolo. 

E comunque uno può rispettare il talento della persona, era uno che sapeva fare il suo mestiere. Ma se uno ha un minimo di coscienza di cosa è la sinistra fa un po' ridere fare un idolo di uno che guadagnava decine di milioni di euro, con residenza all'estero per pagare meno tasse e che ha regalato al mondo l'immortale perla da megadirettore galattico "c'è un limite oltre il quale il profitto diventa avidità" (una roba che manco il Paolo Villaggio più ispirato sarebbe riuscito a concepire).

 

 

Pensavo fosse un giornalista musicale, esperto di jazz. Invece ho avuto la conferma: spara solo cazzate a ripetizione. Tra l'altro ricordo una sua perla assoluta quando scriveva sul forum del Mucchio Selvaggio: praticamente, tutti i proprietari dei negozi di dischi, si erano talmente stufati di lui, che si è visto costretto a ritirarsi o cose del genere. Un mito.


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„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#29432 dick laurent

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Inviato 31 luglio 2018 - 07:29

Simon vacci piano con la droga.

Anche perchè poi perdi il conto delle tue stesse giravolte.

 

 

 

 

 

2qbuhvo.jpg

 

vai a farti fottere, brutto pezzo di merda. brucerai all'inferno per l'eternità. 

 

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dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#29433 ucca

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Inviato 31 luglio 2018 - 07:59

Saviano contro De Luca: https://www.huffingt...ole_a_23492765/

 

Scontro tutto interno all'area PD, per me hanno torto entrambi, Saviano pensa di combattere la camorra facendo sceneggiati di successo l'altro pensa che un fenomeno come la camorra dipenda (anche in piccola parte) dai soldi che ci fa Saviano con le fiction e i relativi processi emulativi. La camorra c'è, credo, perchè ha un suo spazio ben consolidato, le mossette etc fanno solo colore. 


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#29434 Trickster017

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Inviato 31 luglio 2018 - 08:17

Saviano contro De Luca: https://www.huffingt...ole_a_23492765/

Scontro tutto interno all'area PD, per me hanno torto entrambi, Saviano pensa di combattere la camorra facendo sceneggiati di successo l'altro pensa che un fenomeno come la camorra dipenda (anche in piccola parte) dai soldi che ci fa Saviano con le fiction e i relativi processi emulativi. La camorra c'è, credo, perchè ha un suo spazio ben consolidato, le mossette etc fanno solo colore.

Io ritengo che le polemiche tra De Luca e Saviano siano del tutto controproducenti.
Però, al di là del tema camorra e del giudizio che ho su Saviano e su De Luca, mi trovo a concordare su questa affermazione di De Luca:

"La camorra c'è", dice il governatore, un concetto che ribadisce più volte, a voler sottolineare che non sta rinnegando l'esistenza e la pervasività della malavita, ma ci sono persone che "fanno i milioni, rovinando intere generazioni di giovani che per fenomeni emulativi si mettono a parlare e si comportano come quegli imbecilli delle serie tv".

Si badi che De Luca non dice: la camorra c'è perché ci sono persone [come Saviano] che...

No, dice: la camorra esiste, e serie tv del cavolo non servono a un bel niente. Anzi...
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#29435 ucca

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Inviato 31 luglio 2018 - 10:11

Che non servano a un bel niente sono d'accordo ma non sono convinto che le generazioni di cui parla siano rovinate da quelle serie TV. Sono rovinate da altro, altro su cui magari lui come governatore potrebbe incidere. Sennò che sta a fare là? Saviano è quello che è, un imprenditore.


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#29436 Matthew30

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Inviato 31 luglio 2018 - 19:46

Questa non l'avevo ancora sentita... candidatura multipla Torino-Milano-Cortina per le Olimpiadi invernali del 2026.

 

http://www.repubblic...ino_-203088227/

 

La commissione del Coni indica come strada da seguire e come auspicio la possibilità di una candidatura congiunta con le tre città di Cortina, Milano e Torino, senza una capofila, per far sì che ci sia una vera candidatura italiana, del Paese.

 

Personalmente la reputo una soluzione terribile, come è venuto in mente a Malagò di accettare una possibile soluzione? 


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Inviato 31 luglio 2018 - 22:07

Questa non l'avevo ancora sentita... candidatura multipla Torino-Milano-Cortina per le Olimpiadi invernali del 2026.

 

http://www.repubblic...ino_-203088227/

 

La commissione del Coni indica come strada da seguire e come auspicio la possibilità di una candidatura congiunta con le tre città di Cortina, Milano e Torino, senza una capofila, per far sì che ci sia una vera candidatura italiana, del Paese.

 

Personalmente la reputo una soluzione terribile, come è venuto in mente a Malagò di accettare una possibile soluzione? 

e figuriamoci se si può essere d'accordo: non sarebbe il forum di ondarock

soluzione invece interesaante e comunque non è una novità  come altri eventi sportivi hanno insegnato è vincente


  • 1

Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>

#29438 Trickster017

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Inviato 31 luglio 2018 - 22:15

Che non servano a un bel niente sono d'accordo ma non sono convinto che le generazioni di cui parla siano rovinate da quelle serie TV. Sono rovinate da altro, altro su cui magari lui come governatore potrebbe incidere. Sennò che sta a fare là? Saviano è quello che è, un imprenditore.


Ma Saviano non c'entra nulla, per questo dico che è una polemica controproducente. È un intellettuale quindi sensibilizza e diffonde con i suoi strumenti (tra i quali non ci sono le serie tv, visto che le produce lui). Certo, non è che le generazioni vengono rovinate da una serie. D'accordo. Però bene non fanno.
Semplicemente non me la sarei presa con Saviano.
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Keine Gegenstaende aus dem Fenster werfen


#29439 unkle

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Inviato 01 agosto 2018 - 08:24

foa-1300.jpg

 

FOA DU BALL


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#29440 thom

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Inviato 01 agosto 2018 - 14:54

marcello foa


non lo conoscevo (io, in quanto persona tendenzialmente normodotata, non mi ero mai incrociato con detto soggetto e le sue puntute riflessioni), mi sono informato e posso dire che è veramente un coglione, la giusta e sincera secrezione dell'idiozia gialloverdista

scopro che tiene un blog sul Giornale, quotidiano noto per la sua autorevolezza e rigore, sia in patria che all'estero
 
giusto per fare un esempio, ecco un suo illuminante intervento sulla strage di Douma in Siria su tale prestigioso blog a sua esclusiva firma:
 

Chissà perché, ma il recente articolo goffamente diffamatorio de L’Espresso (a proposito: il dossier, come promesso, è nelle mani del mio avvocato), evoca, ancora una volta, il concetto di Fake News; soprattutto di quelle che la grande stampa mainstream diffonde ogni giorno, senza mai avere l’onestà di rettificare i propri errori.
Uno dei bimbi “avvelenati” a Douma
Vi ricordate l’attacco con armi chimiche a Douma, quello che suscitò le ire di Macron e che indusse Trump a sparare un po’ di missili sulla Siria? Nell’aprile scorso, alcuni osservatori, tra cui chi scrive, sollevarono dubbi sull’attendibilità di quelle accuse; quei dubbi non trovarono spazio sulla stampa, che, in coro, grondava indignazione. Ebbene, l’altro giorno la Missione d’inchiesta dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPAC) ha pubblicato un primo rapporto da cui risulta che non è stata trovata nessuna traccia di gas nervino a Douma.

 
mi ricordo benissimo l'attacco con armi chimiche di Douma: il cloro - guardacaso - è un'arma chimica (!) ed è stato da subito l'indiziato principale (cfr. - esempio a caso - questo articolo dello scorso 12 aprile, non di ieri); il fatto che - a suo dire - fosse da stato evocato da qualcuno (ma chi poi) - in via marginale -  il gas nervino è condizione sufficiente per parlare di fake news ...
 
altri strumenti dialettici affilati del prestigioso neo-presidente in pectore della gloriosa rai:
 

Ebbene, l’altro giorno la Missione d’inchiesta dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPAC) ha pubblicato un primo rapporto

 
ovviamente il link del "primo rapporto" non rimanda all'OPCW (di cui si trova un abstract del rapporto preliminare qui), ma ad un altro blog di merda allineato alle sue idee e al governo
 
la cosa più incredibile di tutte (e vero barometro dello sfacelo italiano) è come nel 2018 alcuni deputati di FI siano praticamente divenuti i gate-keeper delle vestigia dell'informazione pubblica italiana


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#29441 Tom

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Inviato 01 agosto 2018 - 15:06

la cosa più incredibile di tutte (e vero barometro dello sfacelo italiano) è come nel 2018 alcuni deputati di FI siano divenuti i gate-keeper delle vestigia dell'informazione pubblica italiana


E' Berlusconi che ogni tanto fa sentire le redini a Salvini.
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#29442 Mr Repetto

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Inviato 01 agosto 2018 - 15:26

 

 
la cosa più incredibile di tutte (e vero barometro dello sfacelo italiano) è come nel 2018 alcuni deputati di FI siano praticamente divenuti i gate-keeper delle vestigia dell'informazione pubblica italiana

 

Possiamo tranquillizzarci: mi sembra ci abbiano quasi tutti tenuto a dire che non hanno niente contro Foa, ma è una questione di potere, per cui volevano essere interpellati.

Per sgomberare il campo dalle infami accuse che si potessse trattare di un gesto di nobiltà d'animo, ragionevolezza o responsabilità, insomma.


  • 3

#29443 thom

    The infrared insert of memory encouragement immersion

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Inviato 01 agosto 2018 - 15:44

correggo:
 

la cosa più incredibile di tutte (e vero barometro dello sfacelo italiano) è come nel 2018 alcuni deputati di FI (EDIT: per i motivi sbagliati) siano praticamente divenuti i gate-keeper delle vestigia dell'informazione pubblica italiana


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#29444 Cyclo

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Inviato 02 agosto 2018 - 19:58

E' andata a finire che la storiaccia era un po' meno storiaccia di quello che sembrava: http://torino.repubb...0-C8-P3-S1.8-T1

 

Il Doblò :facepalm:


  • -1

ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.

 

#29445 Garp Buzzy Power

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Inviato 03 agosto 2018 - 07:52

Pisa, caso Scieri svolta nelle indagini 19 anni dopo: arrestato ex caporale per concorso in omicidio

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"Garp sei un pochino troppo monotematico coi gusti secondo me."
 
"Io sono tutto ciò che vale. Non sono uno come Garp che ascolta solo un genere."
 
"Che imabarazzante battuta e due cretini ti hanno dato pure i più riparatori. Sei sempre fortunato, prima o poi ti arriverà una mazzata in testa riparatrice spero."
 
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"Coglione"
 
"Ma basta sto tipo di musica da sfattone finto dai"
 
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#29446 Matthew30

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Inviato 03 agosto 2018 - 08:59

http://www.lastampa....medium=facebook

 

«La Valle d’Aosta è la regione italiana di montagna per eccellenza, - conferma Claudio Restano, assessore regionale allo sport e al turismo - abbiamo 4 quattromila delle Alpi, abbiamo investito tanto sugli impianti e anche sull’organizzazione delle Coppe del mondo di sci, se ci fosse l’opportunità di organizzare qualcosa per le Olimpiadi noi risponderemmo: presenti!».

 

Giusto per curiosità, ecco le gare di Coppa del mondo di sci che si sono disputate in Valle d'Aosta negli ultimi 20 anni:

 

- Cervinia -> 2 gare di snowboard cross nel 2017

- La Thuile -> 3 gare femminili di sci alpino nel 2015

- Brusson -> 2 gare maschili e 2 femminili di sci di fondo nel 2001


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#29447 Garp Buzzy Power

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Inviato 03 agosto 2018 - 09:10

http://www.lastampa....medium=facebook

 

«La Valle d’Aosta è la regione italiana di montagna per eccellenza, - conferma Claudio Restano, assessore regionale allo sport e al turismo - abbiamo 4 quattromila delle Alpi, abbiamo investito tanto sugli impianti e anche sull’organizzazione delle Coppe del mondo di sci, se ci fosse l’opportunità di organizzare qualcosa per le Olimpiadi noi risponderemmo: presenti!».

 

Ma tra l'altro tu sai perché sono riusciti ad organizzare un weekend di sci alpino femminile nel 2017 e non hanno ripetuto l'evento quest'anno? Colpa loro o della Federazione Internazionale?


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#29448 Matthew30

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Inviato 03 agosto 2018 - 09:34

 

http://www.lastampa....medium=facebook

 

«La Valle d’Aosta è la regione italiana di montagna per eccellenza, - conferma Claudio Restano, assessore regionale allo sport e al turismo - abbiamo 4 quattromila delle Alpi, abbiamo investito tanto sugli impianti e anche sull’organizzazione delle Coppe del mondo di sci, se ci fosse l’opportunità di organizzare qualcosa per le Olimpiadi noi risponderemmo: presenti!».

 

Ma tra l'altro tu sai perché sono riusciti ad organizzare un weekend di sci alpino femminile nel 2017 e non hanno ripetuto l'evento quest'anno? Colpa loro o della Federazione Internazionale?

 

Non contiamo quasi niente a livello nazionale, anche se il consigliere Berthod si è prodigato (e si prodiga da anni) per delle gare in Valle d'Aosta. 

 

http://www.ansa.it/v...8f6fd58397.html

 

A livello ITALIANO, la Valle d'Aosta è percepita come una roba ibrida che sta a metà strada tra la Francia e il Piemonte. 30-35 anni fa c'erano valanghe di soldi e contributi a pioggia, hai voglia a fare slalom su slalom a Courmayeur (peraltro su un pendio neanche speciale, a mio avviso)...


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#29449 Garp Buzzy Power

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Inviato 03 agosto 2018 - 09:40

 

 

http://www.lastampa....medium=facebook

 

«La Valle d’Aosta è la regione italiana di montagna per eccellenza, - conferma Claudio Restano, assessore regionale allo sport e al turismo - abbiamo 4 quattromila delle Alpi, abbiamo investito tanto sugli impianti e anche sull’organizzazione delle Coppe del mondo di sci, se ci fosse l’opportunità di organizzare qualcosa per le Olimpiadi noi risponderemmo: presenti!».

 

Ma tra l'altro tu sai perché sono riusciti ad organizzare un weekend di sci alpino femminile nel 2017 e non hanno ripetuto l'evento quest'anno? Colpa loro o della Federazione Internazionale?

 

Non contiamo quasi niente a livello nazionale, anche se il consigliere Berthod si è prodigato (e si prodiga da anni) per delle gare in Valle d'Aosta. 

 

http://www.ansa.it/v...8f6fd58397.html

 

A livello ITALIANO, la Valle d'Aosta è percepita come una roba ibrida che sta a metà strada tra la Francia e il Piemonte. 30-35 anni fa c'erano valanghe di soldi e contributi a pioggia, hai voglia a fare slalom su slalom a Courmayeur (peraltro su un pendio neanche speciale, a mio avviso)...

 

 

Per non parlare di quando venivano a frotte squadre di A e B in ritiro estivo...


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#29450 corrigan

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Inviato 05 agosto 2018 - 09:37

peccato :(


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I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 





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