Nel periodo di cui parli tu, Picasso aveva ormai fatto la sua rivoluzione. Non ci sono molti dubbi che il quadro più importante di Picasso sia "Les Demoiselles d'Avignon"...
posto che per me l'importanza storica è una delle cose che più falsano la percezione nell'arte, ok, ci siamo capiti. Se ti riferisci al Picasso della fase puramente analitica non lo amo molto neppure io (anche se le demoiselles mi piacciono moltissimo)
trovo che i quadri di Kandinskij siano fatti per essere visti con gli occhi ) e forse anche per essere "belli" (a differenza di quelli di Picasso).
ti dirò che io molti quadri di picasso li trovo proprio bellissimi (ok so che è una cazzata, ma ne ho avuto più d'uno come sfondo del desktop, proprio perchè li trovavo piacevolissimi)
Nei suoi quadri c'è una ricerca formale che li rende veramente autonomi dalla figuratività. Kandinskij non fugge il mondo. Crea un "mondo possibile" parallelo.
non capisco la differenza francamente (al di là del fatto che piaccia anche a me).
Le due cose, di solito, sono inseparabili... anzi forse sono proprio la stessa cosa.
no, ma proprio assolutamente. Prendere atto che il mondo non è tutto esattamente come lo vorremmo non vuol dire certamente negarlo. Tutta l'arte impegnata parte da quel presupposto. Poi il discorso è lungo è tortuoso, ma identificare automaticamente una visione pessimista (ma neppure pessimista: realista) con la fuga proprio no.