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Dante secondo Benigni


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66 replies to this topic

#1 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 19 novembre 2007 - 09:34

è da parecchio tempo che il comico toscano diletta il suo pubblico con le letture del capolavoro assoluto della letteratura italiana, la Divina Commedia di Dante.
Di Benigni non si può certo dire che la sua lettura dantesca difetti in originalità e facilità comunicativa; grazie alle sue letture anche ai meno acculturati è possibile accedere alle vette della metrica dantesca e ale sue molteplici chiavi di lettura.
Del resto, è proprio graize a queste sue performance che Benigni s'è guadagnato nel tempo la stima di grandi uomini di cultura, annoverando anche qualche laurea honoris causa.
Inoltre, i riscontri dell'auditel per le sue serate in tv o i "sold out" per quelle in teatro, dimostrano la straordinaria capacità di questo attore di comunicare una materia tanto complessa a tutti.
purtruttavia, non mancano coloro che criticano ferocemente il suo modo di "leggere" Dante; a parte le invettive di un Ferrare (causate da un astio personale più che altro), Benigni ha collezionato anche critiche importanti.
L'ultima di queste gli è stata rivolta da Vittorio Sermonti, all'indomani di una nuova serata speciale dedicata al Canto V dell'Inferno su Rai1; egli che testualmente dice: "''Non e' un buon servizio fatto al Poeta e nemmeno agli ascoltatori. ''Il suo modo di attualizzare Dante e' divertente ma non si possono dire spiritosaggini e cose un po' ovvie per adescare il pubblico. ''Ho 78 anni e mi dispiace lasciare il campo a questo tipo di divulgazione allegra. Dante e' duro e severo e ci vuole durezza e severita' per capirlo."
Siamo alle solite... secondo voi, la lettura fatta da Benigni rispetta o meno il capolavoro dantesco? vi affascina o la disprezzate?
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#2 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 19 novembre 2007 - 09:39

una foto di Sermonti:

Posted Image

e te credo che lui vuole la severità... guarda che occhi! O_O
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#3 ArchieFisher

    pacato come il vecchio che ho in avatar da 50 anni

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Inviato 19 novembre 2007 - 09:53

Io vidi Benigni recitare l'ultimo canto della Commedia in tv (non ricordo neanche quanto tempo fa). Fu piacevole da vedersi, anche se alla fine mi rimase ben poco...
Nel senso che (tolta la sua grande capacità comunicativa) disse tutto sommato cose che (secondo me) poteva dire chiunque.
Secondo me è un po' come quando Dario Fo parla di arte..

Comunque ben venga che qualcuno legga Dante in tv, non si vive di soli tronisti.

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Life was never better than
in nineteen sixty-three

Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili

"What kind of music do you usually have here?"
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#4 Guest_carmelo bene_*

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Inviato 19 novembre 2007 - 17:19

avrei voluto sentire Demetrio Stratos urlare la Divina Commedia,mi sono dovuto accontentare della registrazione del MAESTRO Carmelo Bene a Bologna,l'ovazione, sono apparso alla madonna

commovente,da duecento nobel al giorno

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#5 Pasubio

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Inviato 19 novembre 2007 - 17:49

Io sono stato a sentirlo al teatro e mi ha colpito molto, in particolare la magnetica recitazione finale del canto da lui spiegato quella sera (il quinto, quello di Paolo e Francesca). Sinceramente la critica di Sermonti mi sembra un po' strana, visto che qualche tempo fa era ospite a "Parla con me" e intervistato dalla Dandini parlava molto bene della lettura che Benigni faceva della Commedia.
  • 0
"[...] Si, questa è la verità, la scomoda verità che viene a distruggere il piacevole rapporto del dialogo: Giordano Bruno gridò quando fu bruciato. Il dizionario dice solamente che egli fu bruciato, non dice che gridò. Allora, che dizionario è questo che non informa? Perché dovrei volere una biografia di Giordano Bruno che non parla delle grida che lanciò lì, a Roma, in una piazza o in un cortile, con gente tutt'intorno, alcuni che attizzavano il fuoco, altri che assistevano, altri che serenamente stilavano l'atto di esecuzione? Dimentichiamo troppo spesso che gli uomini sono fatti di carne facilmente rassegnata. E' dall'infanzia che i maestri ci parlano di martiri, che diedero esempi di civiltà e di morale a loro spese, ma non ci dicono quanto doloroso fu il martirio, la tortura. Tutto rimane in astratto, filtrato come se guardassimo, a Roma, la scena attraverso spesse pareti di vetro che ammortizzano i suoni, e le immagini perdessero la violenza del gesto per opera, grazia e potere di rifrazione. E allora possiamo dirci tranquillamente l'un l'altro che Giordano Bruno fu bruciato. Se gridò, non lo sentiamo. E se non lo sentiamo, dove sta il dolore? Ma gridò, amici miei.
E continua a gridare."

(José Saramago,"Le grida di Giordano Bruno")

#6 ms88

    Roadie

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Inviato 21 novembre 2007 - 20:22

benigni sta bene alla divina perchè e toscano, e quindi comico e buffo nel recitarla...
insomma, la commedia, senza seghe mentali, è un mega vacanze di natale 1983 trasposto nella firenze medievale... certi passi sono certamente deliziosi, ma a me hanno trasmesso di più le illustrazioni della commedia fatte da blake che la commedia stessa, comew dire che ci si è ricamato sopra tantissimo e si vivrà di pippe mentali per l'eternità
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"Dal sublime al ridicolo non vi e' che un passo"
Napoleone Bonaparte

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#7 Pickpocket

    Roadie

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Inviato 22 novembre 2007 - 20:21

comew dire che ci si è ricamato sopra tantissimo e si vivrà di pippe mentali per l'eternità

???
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#8 darc said

    Groupie

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Inviato 23 novembre 2007 - 11:55

A me Benigni, da quando recita Dante, sta notevolmente sulle palle.
Mi sembra un modo furbo per restare popolare ab eternum senza nessuna idea originale. Non ha un cazzo da dire, volendo dire qualcosa legge la divina commedia.

A parte il discorso su Benigni, trovo che sia un'opera complessa e difficile, poco adatta alla televisione ed all'ascolto, è bello leggerla. Quando qualcuno te la racconta, può rimanerti ben poco...
  • 0

#9 arvic

    Classic Rocker

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Inviato 27 novembre 2007 - 16:48

A me Benigni, da quando recita Dante, sta notevolmente sulle palle.
Mi sembra un modo furbo per restare popolare ab eternum senza nessuna idea originale. Non ha un cazzo da dire, volendo dire qualcosa legge la divina commedia.

A parte il discorso su Benigni, trovo che sia un'opera complessa e difficile, poco adatta alla televisione ed all'ascolto, è bello leggerla. Quando qualcuno te la racconta, può rimanerti ben poco...


Non sono molto d'accordo: come aveva mi pare avesse detto joseph k, una delle grandezze dell'opera è proprio la espressività evocativa delle parole: leggerla ad alta voce rende mille volte di più. Che poi si possa leggere meglio di come la legge benigni, è un altro paio di maniche
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#10 R.Mutt 1917

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Inviato 27 novembre 2007 - 17:54

Ma cazzo, per me Sermonti ha ragionissima: lui è una vita che magari si fa un culo così a studiare la Divina Commedia, a cercare di trsmetterla agli altri (anche con severità), e viene il primo coglione di turno che, siccome si chiama Benigni e si crede il Padreterno, prende elogi che non gli spettano affatto.
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#11 100000

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Inviato 30 novembre 2007 - 11:58

Ma cazzo, per me Sermonti ha ragionissima: lui è una vita che magari si fa un culo così a studiare la Divina Commedia, a cercare di trsmetterla agli altri (anche con severità), e viene il primo coglione di turno che, siccome si chiama Benigni e si crede il Padreterno, prende elogi che non gli spettano affatto.


boh, dare del coglione a benigni così a gratis...non sarà il mio idolo, ma lo stimo e non mi sembra dica poi chissà quali cazzate o derida, smantelli o ridicolizzi la divina commedia...anzi.
poi i gusti sono gusti...
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#12 {`tmtd`}

    Enciclopedista

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Inviato 30 novembre 2007 - 12:07

per quanto mi riguarda siete troppo severi. a me benigni è sempre parsa una persona molto sincera, che fa le cose con molta spontaneità e schiettezza. lui legge la divina commedia perchè la sua è una grande passione, e cerca di trasmetterla agli altri attraverso questa trasmissione.
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#13 Guest_soul crew_*

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Inviato 30 novembre 2007 - 12:09

lo preferivo così asd

http://www.youtube.c...h?v=CeiR6Q2Yonk
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#14 Karmasukia

    PATTY PRAVO, AMICIZIA LUNGA

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Inviato 30 novembre 2007 - 13:17

per quanto mi riguarda siete troppo severi. a me benigni è sempre parsa una persona molto sincera, che fa le cose con molta spontaneità e schiettezza. lui legge la divina commedia perchè la sua è una grande passione, e cerca di trasmetterla agli altri attraverso questa trasmissione.


E io sono d'accordissimo.
Benigni è una bellissima persona, sincera e piena di vita e di entusiasmi. A me non frega nulla degli aspetti filologici filosofici di etichetta e di stile, con Benigni mi piace  guardare alla sostanza dei suoi discorsi e alla brillantezza dei suoi occhi quando parla delle donne, delle sciempiaggini italiane, dei suoi aneddoti sbilenchi. Ieri è stato qualcosa di clamoroso, di immortale. L'ho seguito per un ora e mezza, poi ho dovuto lasciare il campo libero in soggiorno. Bhe, un'ora e mezza di grandiosità: ha sbiascicato parole su parole, con nessuna caduta di stile e giusto un paio di incertezze/pedanterie, colorando le sue prosopopee di personaggi e di luoghi e di tempi. Il suo discorso sulla vita, sull'importanza di ogni singola vita, vale cento volte le menate dei suoi aulici detrattori. Questa cosa del "La Divina Commedia va letta così e non così" è solo l'ultima delle più grandi stronzate; dove sta scritto che un libro vada letto in un certo modo? Che una musica vada ascoltata in questo modo? Che un film vada vissuto in un certo modo? Ma per favore. Benigni adora Dante, questo è chiaro, e di conseguenza tutto quello che dice a noi (per quanto sia opinabile) va comunque rispettato e preso nella massima considerazione. Il suo stile è quello, la sua fisicità sprizza energia da ogni muscolo, non si può pretendere che ce la racconti seduto su una cazzo di cattedra col gesso in mano e lo sguardo impolverito da vetusto linguista latinorum.
Secondo me è bellissimo a vedersi e a sentirsi, la sua versione romanzata di Dante è freschissima e appassionata, di più non saprei chiedere. Un'altra accusa piuttosto datata è quella secondo cui il suddetto si lascerebbe andare ad ovvietà e banalizzazioni di concetti ben più ingarbugliati. Mah, a me pare che Benigni, per quanto profano e popolaresco sia, rimanga una persona profondissima e coinvolta totalmente dalle domande solite che capita di farsi durante la propria esistenza. Più profondo di quello che dice lui, ci sono solo le confusioni pseudo-intellettuali e i sofismi da salotto.
Questo Sermonti è solo l'ultimo dei frustrati, forse perchè lui ha passato la vita seduto sul cesso con Dante in mano, mentre Benigni nel giro di qualche anno ha portato la sua Divina Commedia in giro per l'Italia. Punto. Per chi volesse avere la versione cronometrata di Dante, la biblioteca del vostra paesello saprà accontentarvi, suppongo.
Fare polemica su uno dei tanti modi di raccontare una storia, una persona, un'opera, è una grandissima perdita di tempo e lascia il tempo che trova. Dai.
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#15 Claudio

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Inviato 30 novembre 2007 - 19:27

Ma cazzo, per me Sermonti ha ragionissima: lui è una vita che magari si fa un culo così a studiare la Divina Commedia, a cercare di trsmetterla agli altri (anche con severità), e viene il primo coglione di turno che, siccome si chiama Benigni e si crede il Padreterno, prende elogi che non gli spettano affatto.


Lui la studierà, però quell'altro la sa raccontare e comunicare in modo magnifico. Non vedo perché le due cose non possano coesistere: Benigni rende un grande servizio alla Divina Commedia e a tutti coloro che le hanno dedicato una vita, studiosi inclusi.

Dovrebbe essere questo il senso di "divulgare", e aggiungo che se nelle scuole ci fossero tanti Benigni che raccontano Dante in questa maniera, probabilmente ci sarebbero anche tanti somari e ignoranti in meno.
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#16 100000

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Inviato 30 novembre 2007 - 22:39


per quanto mi riguarda siete troppo severi. a me benigni è sempre parsa una persona molto sincera, che fa le cose con molta spontaneità e schiettezza. lui legge la divina commedia perchè la sua è una grande passione, e cerca di trasmetterla agli altri attraverso questa trasmissione.


E io sono d'accordissimo.
Benigni è una bellissima persona, sincera e piena di vita e di entusiasmi. A me non frega nulla degli aspetti filologici filosofici di etichetta e di stile, con Benigni mi piace  guardare alla sostanza dei suoi discorsi e alla brillantezza dei suoi occhi quando parla delle donne, delle sciempiaggini italiane, dei suoi aneddoti sbilenchi. Ieri è stato qualcosa di clamoroso, di immortale. L'ho seguito per un ora e mezza, poi ho dovuto lasciare il campo libero in soggiorno. Bhe, un'ora e mezza di grandiosità: ha sbiascicato parole su parole, con nessuna caduta di stile e giusto un paio di incertezze/pedanterie, colorando le sue prosopopee di personaggi e di luoghi e di tempi. Il suo discorso sulla vita, sull'importanza di ogni singola vita, vale cento volte le menate dei suoi aulici detrattori. Questa cosa del "La Divina Commedia va letta così e non così" è solo l'ultima delle più grandi stronzate; dove sta scritto che un libro vada letto in un certo modo? Che una musica vada ascoltata in questo modo? Che un film vada vissuto in un certo modo? Ma per favore. Benigni adora Dante, questo è chiaro, e di conseguenza tutto quello che dice a noi (per quanto sia opinabile) va comunque rispettato e preso nella massima considerazione. Il suo stile è quello, la sua fisicità sprizza energia da ogni muscolo, non si può pretendere che ce la racconti seduto su una cazzo di cattedra col gesso in mano e lo sguardo impolverito da vetusto linguista latinorum.
Secondo me è bellissimo a vedersi e a sentirsi, la sua versione romanzata di Dante è freschissima e appassionata, di più non saprei chiedere. Un'altra accusa piuttosto datata è quella secondo cui il suddetto si lascerebbe andare ad ovvietà e banalizzazioni di concetti ben più ingarbugliati. Mah, a me pare che Benigni, per quanto profano e popolaresco sia, rimanga una persona profondissima e coinvolta totalmente dalle domande solite che capita di farsi durante la propria esistenza. Più profondo di quello che dice lui, ci sono solo le confusioni pseudo-intellettuali e i sofismi da salotto.
Questo Sermonti è solo l'ultimo dei frustrati, forse perchè lui ha passato la vita seduto sul cesso con Dante in mano, mentre Benigni nel giro di qualche anno ha portato la sua Divina Commedia in giro per l'Italia. Punto. Per chi volesse avere la versione cronometrata di Dante, la biblioteca del vostra paesello saprà accontentarvi, suppongo.
Fare polemica su uno dei tanti modi di raccontare una storia, una persona, un'opera, è una grandissima perdita di tempo e lascia il tempo che trova. Dai.


ti quoto tutto paggio! come spesso accade sai dire meglio di me quel che penso (quando coincide quel che pensiamo! :D)
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#17 R.Mutt 1917

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Inviato 30 novembre 2007 - 23:27

Lui la studierà, però quell'altro la sa raccontare e comunicare in modo magnifico. Non vedo perché le due cose non possano coesistere: Benigni rende un grande servizio alla Divina Commedia e a tutti coloro che le hanno dedicato una vita, studiosi inclusi.

Dovrebbe essere questo il senso di "divulgare", e aggiungo che se nelle scuole ci fossero tanti Benigni che raccontano Dante in questa maniera, probabilmente ci sarebbero anche tanti somari e ignoranti in meno.


Ma sarà...comunque a me Benigni non ha mai toccato il cuore, né con Dante né con nient'altro da lui fatto dagli anni 90 in poi. L'ho trovato sempre stucchevole e pedante quando vuole fare il "poeta": "La Tigre e La Neve", per esempio, mi ha fatto talmente annoiare che mi sono addormentato. Lo preferisco in "Non ci resta che paingere",  lì con Troisi davvero sa toccare il cuore senza "furberie" di sorta. A volte ci dimentichiamo che per commuoverci non servono delle lacrime "di sorta", basta un sorriso sincero e spontaneo che vale molto di più. E il primo Benigni questo lo sapeva fare.

Qunato a Sermonti, ribadisco, capisco le sue dichiarazioni: Claudio, è come se tra vent'anni, dopo che tu avrai speso una carriera a cercare di divulgare il verbo del rock con fatica, arrivasse un comico (pur bravo)a vanificare tutti i tuoi scritti con delle "scenette" e prendendosi meriti oltre il dovuto. Con le dovute differenze, ovviamente.
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#18 Guest_carmelo bene_*

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Inviato 01 dicembre 2007 - 00:08

se gli eventi "culturali" televisivi del Novembre 2007 si riducono a spazzatura para-istituzionale del calibro di Celentano e Benigni siamo veramente arrivati alla fine della parola cultura in Italia.
Bisognerebbe eliminare qualsiasi tipo di sport sul terrestre,cercare di razionalizzare la quantita'abnorme di programmi dedicati all'informazione che stermina qualsiasi ipotesi di palinsesto non generalista,e dare piu'spazio alle regioni;sono stufo solo di Roma,Milano e qualche volta Torino e Napoli.
non esistono programmi seri dedicati alla musica,il teatro si riduce a una miserabile rappresentazione;non salvo niente.tabula rasa:altro che i salottini post borghesi di un celentano milionario...

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#19 Claudio

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Inviato 01 dicembre 2007 - 00:08

Quanto a Sermonti, ribadisco, capisco le sue dichiarazioni: Claudio, è come se tra vent'anni, dopo che tu avrai speso una carriera a cercare di divulgare il verbo del rock con fatica, arrivasse un comico (pur bravo)a vanificare tutti i tuoi scritti con delle "scenette" e prendendosi meriti oltre il dovuto. Con le dovute differenze, ovviamente.


Ma io ne sarei felicissimo! Se uno tipo Benigni riuscisse a far conoscere e amare il rock in televisione, anche in modo più "banalizzato", a milioni di telespettatori che ora ascoltano solo Ramazzotti e Pausini, per me sarebbe un sogno, altro che invidia...
Insomma, siamo su due livelli completamente differenti e che possono (anzi: devono) perfettamente coesistere, tanto più che non mi pare che l'uno vanifichi i risultati dell'altro (fermo restando che io non mi considero certo uno studioso di rock, ma solo un appassionato "cultore").

Poi, che gli ultimi film di Benigni facciano pena siamo d'accordo, ma è un altro discorso. Come narratore e "affabulatore" lo trovo ancora bravissimo, così come Dario Fo, ad esempio, un altro che, nei restanti ambiti, mi pare altrettanto se non più opinabile.
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#20 frankie teardrop

    The scars on my wrists may seem like a crime

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Inviato 01 dicembre 2007 - 00:17

Serata magnifica. Più volte mi sono anche commosso. Grazie Roberto. Grazie Dante.
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#21 thom

    The infrared insert of memory encouragement immersion

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Inviato 01 dicembre 2007 - 10:51

se gli eventi "culturali" televisivi del Novembre 2007 si riducono a spazzatura para-istituzionale del calibro di Celentano e Benigni siamo veramente arrivati alla fine della parola cultura in Italia.


Forse hai ragione, specie per Celentano che personalmente ho smesso di guardare molto tempo fa (la caratura del populista se ne esce scintillante in quell'intervento famoso a Marchette: patetico ed arrogante), però ci vuole forse un po' più di pragmatismo.
Benigni in prima serata per ora è il meglio possibile, una sorta di second best, considerati i canoni generalisti attuali.
Anch'io darei appena la sufficienza alla trasmissione (per le intenzioni e la passione, più che per i contenuti), però mi accorgo anche che erano secoli che non mi sintonizzavo su un canale pubblico (per non parlare delle reti mediaset).

Poi è chiaro che il concetto di tabula rasa è sempre e comunque allettante.
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#22 Guest_soul crew_*

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Inviato 01 dicembre 2007 - 12:04

benigni deve aver battuto la testa, in mezzo alle sue letture dei canti della divina commedia (che esegue molto bene e mi preme sottolinearlo, dato che il talento e la bravura non si discutono), si lascia andare a commenti ridicoli, tipo questo: "da quando esiste il culto della madonna, nel mondo c' è rispetto per le donne". ma che libri di storia ha letto ultimamente il "compagno" benigni?
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#23 ucca

    CRM

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Inviato 01 dicembre 2007 - 12:16

avrei voluto sentire Demetrio Stratos urlare la Divina Commedia,mi sono dovuto accontentare della registrazione del MAESTRO Carmelo Bene a Bologna,l'ovazione, sono apparso alla madonna

commovente,da duecento nobel al giorno


Come non quotarti. Sentendo Benigni mi veniva in mente cosa avrebbe pensato Carmelo che ha recitato la stessa cosa. Penso sarebbe impazzito..Benigni ha stancato anche me, in generale. Sono circa dieci anni che va avanti co sta cazzo di Divina Commedia ovunque, si è ammorbidito, è diventato mieloso con l'età..tutti quegli intermezzi su Dio, la bontà, l'Italia che ha inventato questo e quello e via di "fantastico", "meraviglioso", "incredibile"..mah.
Non capisco perchè uno invecchiando debba rincoglionirsi in questo modo.
Non siamo a livelli di Piero Pelù che il Re assoluto, però mi dà fastidio vedere Benigni ridotto a fare il maestro delle elementari che semplifica una poesia per farla capire anche ai ritardati. Ma che senso ha? Preferirei al limite che ne parlasse, ma senza mai leggere..quella è una parte veramente penosa. Mentre invece non era male, e mi ha fatto anche ridere quando raccontava le storielle del paese suo..era molto piu' autentico.
"Troppa Trama!"..mi sembrava di rivedere una scena di Berlinguer ti voglio bene.


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www.crm-music.com

 

Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


#24 Guest_Julian_*

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Inviato 01 dicembre 2007 - 12:25

benigni deve aver battuto la testa, in mezzo alle sue letture dei canti della divina commedia (che esegue molto bene e mi preme sottolinearlo, dato che il talento e la bravura non si discutono), si lascia andare a commenti ridicoli, tipo questo: "da quando esiste il culto della madonna, nel mondo c' è rispetto per le donne". ma che libri di storia ha letto ultimamente il "compagno" benigni?


Anche a me è piaciuta un sacco la sua lettura della Divina Commedia, resa fruibile anche a chi non l'ha mai approfondita o non possiede grande cultura in materia (non era forse questo l'intento di Dante?? O era quello di scrivere un testo riservato a pochi cultori della materia?? Dante voleva "educare" i suoi contemporanei, voleva lanciare un messaggio forte).

Per il resto, ho apprezzato anche la sua satira contro tutte le forze politiche e determinati personaggi. Secondo me ha pure fatto bene a sottolineare l'importanza ed il ruolo storico del movimento cristiano e di alcuni fra i valori che veicola (in occidente, il cristianesimo è stato il primo movimento di massa credo a riconoscere importanza alla persona quanto tale, anche se schiavo, anche se donna). Però un pò mi ha deluso la continua pseudo-apologia della Chiesa, anche se magari non direttissima.

Cazzo, se sei un satiro secondo me devi colpire tutti, non puoi diventarmi politically correct, soprattutto verso una delle massime istituzioni criminali del mondo occidentale (parlo dei vertici e del potere che esercitano, anche come azionisti di un'infinità di banche, di catene di supermercati, di partiti politici). Massacrami Prodi, Silvio, Mastella e chi vuoi, fai benissimo, il tuo ruolo è mettere a nudo e smascherare. Esalta la donna, esalta certi valori del cristianesimo. Ma non diventarmi apologeta delle istituzione ecclesiastiche e della religione istituzionale in sè, perchè mi cadono le braccia.
  • 0

#25 R.Mutt 1917

    Roadie

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Inviato 01 dicembre 2007 - 13:15

Massacrami Prodi, Silvio, Mastella


Sì, prima li massacra tanto per fare spettacolo, poi con Mastella ci va a cena e con Silvio ci fa i film. Ma dove cazzo sono finiti i Pasolini, i Carmelo Bene, i Montanelli? Tutti nel dimenticatoio.
Non è un problema solo di Benigni, ma di un'intera categoria di intellettuali, giornalisti, artisti. Un conformismo dilagante e deleterio, dal quale poche anime pie sono esenti.
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#26 Claudio

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Inviato 01 dicembre 2007 - 14:24

Esalta la donna, esalta certi valori del cristianesimo. Ma non diventarmi apologeta delle istituzione ecclesiastiche e della religione istituzionale in sè, perchè mi cadono le braccia.


E infatti non mi pare che lo faccia... Parla dell'amore, delle donne, della Madonna, della misericordia... E poi cosa sarebbe la "religione istituzionale"?  ???

La verità è che una certa audience di sinistra appena sente "uno di loro" nominare la parola "Cristianesimo" avverte un'orticaria preventiva, come se fosse territorio da lasciare soltanto ai bigotti e agli integralisti alla Ratzinger (che ovviamente fanno comodo, proprio perché ne fanno una pubblicità negativa).

Su quanto le letture di Benigni lascino emozioni profonde, anche in persone non propriamente identificabili con le casalinghe di Voghera, basti anche solo questo commento:

Serata magnifica. Più volte mi sono anche commosso. Grazie Roberto. Grazie Dante.


  • 0

#27 theydontsee

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Inviato 01 dicembre 2007 - 18:43

Premesso che non sono un fan del Benigni cinematografico recente, a me è piaciuto moltissimo. Ho iniziato a vederlo per caso e sono rimasto inchiodato al televisore, e si, mi sono commosso anch'io. Banalizza e rende la Divina Commedia accessibile anche ai ritardati? E allora? Non è un bene? Conosco gente che non sa manco cosa sia la Divina Commedia e si è sorbita il V canto recitato da Benigni. Non è magnifico?
Tra l'altro, una forza della natura. Tre ore filate, senza interruzioni, senza fermarsi un attimo. Pauroso!
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#28 Guest_carmelo bene_*

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Inviato 02 dicembre 2007 - 21:18

Premesso che non sono un fan del Benigni cinematografico recente, a me è piaciuto moltissimo. Ho iniziato a vederlo per caso e sono rimasto inchiodato al televisore, e si, mi sono commosso anch'io. Banalizza e rende la Divina Commedia accessibile anche ai ritardati? E allora? Non è un bene? Conosco gente che non sa manco cosa sia la Divina Commedia e si è sorbita il V canto recitato da Benigni. Non è magnifico?
Tra l'altro, una forza della natura. Tre ore filate, senza interruzioni, senza fermarsi un attimo. Pauroso!

ma Dante non è una fabbrica, non è una declinazione industrial del "Verbo" spartita francescanamente alle anime televisive.
per arrivare a Dante bisogna averlo dapprima del tutto perso come direbbe Carmelo Bene.
in televisione mi sono commosso solo una volta, nell'immane noise interiore, quando La Parola post artaudiana si esteriorizza in folle pittura espressionista astratta
Quattro diversi modi di morire in versi: Majakovskij-Blok-Esenin-Pasternak

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#29 Mia

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Inviato 02 dicembre 2007 - 21:40


Premesso che non sono un fan del Benigni cinematografico recente, a me è piaciuto moltissimo. Ho iniziato a vederlo per caso e sono rimasto inchiodato al televisore, e si, mi sono commosso anch'io. Banalizza e rende la Divina Commedia accessibile anche ai ritardati? E allora? Non è un bene? Conosco gente che non sa manco cosa sia la Divina Commedia e si è sorbita il V canto recitato da Benigni. Non è magnifico?
Tra l'altro, una forza della natura. Tre ore filate, senza interruzioni, senza fermarsi un attimo. Pauroso!

ma Dante non è una fabbrica, non è una declinazione industrial del "Verbo" spartita francescanamente alle anime televisive.
per arrivare a Dante bisogna averlo dapprima del tutto perso come direbbe Carmelo Bene.
in televisione mi sono commosso solo una volta, nell'immane noise interiore, quando La Parola post artaudiana si esteriorizza in folle pittura espressionista astratta
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:o
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#30 Brucaliffa

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Inviato 02 dicembre 2007 - 22:39

A me Benigni, da quando recita Dante, sta notevolmente sulle palle.
Mi sembra un modo furbo per restare popolare ab eternum senza nessuna idea originale. Non ha un cazzo da dire, volendo dire qualcosa legge la divina commedia.


Quoto. Non l'ho mai sentito leggere Dante e non ho visto i suoi ultimi film, preferisco ricordarlo fino agli anni 90.
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#31 Guest_carmelo bene_*

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Inviato 02 dicembre 2007 - 22:46


A me Benigni, da quando recita Dante, sta notevolmente sulle palle.
Mi sembra un modo furbo per restare popolare ab eternum senza nessuna idea originale. Non ha un cazzo da dire, volendo dire qualcosa legge la divina commedia.


Quoto. Non l'ho mai sentito leggere Dante e non ho visto i suoi ultimi film, preferisco ricordarlo fino agli anni 90.

a me piacevano le primissime provocazioni in tv.poi ha stufato.mediocre come celentano.
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#32 Brucaliffa

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Inviato 02 dicembre 2007 - 22:50

Anche Celentano con il suo qualunquismo e le sue pause studiate ha rotto abbondantemente le scatole, ha fatto il suo tempo. Siamo un Paese di zombie.
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#33 Guest_carmelo bene_*

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Inviato 02 dicembre 2007 - 22:56

Anche Celentano con il suo qualunquismo e le sue pause studiate ha rotto abbondantemente le scatole, ha fatto il suo tempo. Siamo un Paese di zombie.

Carmelo Bene lo diceva gia'nel 1994  ;D ;D ;D ;D ;D
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#34 Claudio

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Inviato 02 dicembre 2007 - 22:58

Anche Celentano con il suo qualunquismo e le sue pause studiate ha rotto abbondantemente le scatole, ha fatto il suo tempo. Siamo un Paese di zombie.


Sì, ma secondo me non si possono proprio paragonare: uno per, sua stessa ammissione, è il "re degli ignoranti", quell'altro rende un servizio utile alla cultura e al massimo poeta italiano...
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#35 Brucaliffa

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Inviato 02 dicembre 2007 - 23:17

Io non l'ho sentito, ma stando a quello che dite banalizza tutto, dubito che sia un servizio utile.
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#36 Guest_carmelo bene_*

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Inviato 02 dicembre 2007 - 23:22

Io non l'ho sentito, ma stando a quello che dite banalizza tutto, dubito che sia un servizio utile.

se riesce a banalizzare Dante allora veramente è un genio.
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#37 Claudio

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Inviato 03 dicembre 2007 - 09:47

Io non l'ho sentito, ma stando a quello che dite banalizza tutto, dubito che sia un servizio utile.


Dite chi? A me sembra che anche qui ci siano molti che abbiano detto l'opposto. A cominciare da Frankie, che insegna Italiano, e ha quindi tutti i titoli per dare un giudizio attendibile  :P
Io sono un grande appassionato della Divina Commedia, e trovo che la "rilettura" di Benigni sia assolutamente felice e fedele, pur cercando ovviamente di divulgare quel testo agli spettatori (cosa che, in teoria, dovrebbe fare ogni professore, e purtroppo assai raramente accade).
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#38 Brucaliffa

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Inviato 03 dicembre 2007 - 10:31

Non so, ad esempio questo commento di soul non mi fa presagire nulla di serio:

benigni deve aver battuto la testa, in mezzo alle sue letture dei canti della divina commedia (che esegue molto bene e mi preme sottolinearlo, dato che il talento e la bravura non si discutono), si lascia andare a commenti ridicoli, tipo questo: "da quando esiste il culto della madonna, nel mondo c' è rispetto per le donne". ma che libri di storia ha letto ultimamente il "compagno" benigni?


Ma ripeto, io non l'ho neanche sentito, quindi non voglio neanche insistere troppo.
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#39 Guest_soul crew_*

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Inviato 03 dicembre 2007 - 10:34

il problema Bruca, per me, sono i suoi commenti pieni di retorica buonista e completamente antistorici (come l' affermazione che ho riportato tra virgolette). si limitasse solo a leggere non avrei niente da dire, a me piace come lo fa.
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#40 Brucaliffa

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Inviato 03 dicembre 2007 - 10:36

il problema Bruca, per me, sono i suoi commenti pieni di retorica buonista e completamente antistorici (come l' affermazione che ho riportato tra virgolette). si limitasse solo a leggere non avrei niente da dire, a me piace come lo fa.


Eh infatti, anch'io temo quelli, la lettura di per sé non mi preoccupa.
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#41 Guest_Julian_*

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Inviato 03 dicembre 2007 - 10:42


Esalta la donna, esalta certi valori del cristianesimo. Ma non diventarmi apologeta delle istituzione ecclesiastiche e della religione istituzionale in sè, perchè mi cadono le braccia.


E infatti non mi pare che lo faccia... Parla dell'amore, delle donne, della Madonna, della misericordia... E poi cosa sarebbe la "religione istituzionale"?  ???

La verità è che una certa audience di sinistra appena sente "uno di loro" nominare la parola "Cristianesimo" avverte un'orticaria preventiva, come se fosse territorio da lasciare soltanto ai bigotti e agli integralisti alla Ratzinger (che ovviamente fanno comodo, proprio perché ne fanno una pubblicità negativa).

Su quanto le letture di Benigni lascino emozioni profonde, anche in persone non propriamente identificabili con le casalinghe di Voghera, basti anche solo questo commento:

Serata magnifica. Più volte mi sono anche commosso. Grazie Roberto. Grazie Dante.


Invece io ho il vago sospetto che per molta audience cattolica la Chiesa non possa mai venir lontanamente messa in discussione nè smascherata nel rappresentare la negazione costante di tutti i valori del cristianesimo.
Secondo me un satiro deve colpire tutto e tutti, compresi i fighetti sinistroidi come me. Ma anche la Chiesa. Soprattutto la Chiesa, in un paese come l'Italia.

Io non ho proprio nessun problema con il cristianesimo e con quello che dovrebbe veicolare. Ho moltissimi amici fra preti, frati, missionari. Sono persone che stimo ad ammiro pur non essendo credente. Sono l'essenza stessa del cristianesimo.

Però la Chiesa come istituzione è un'organizzazione criminale, e per quanto i cattolici facciano fatica ad ammetterlo e pensino subito ai cattivi comunisti che ce l'hanno con loro, la cosa mi sembra palese. Abbiamo smascherato tutto, dagli amici fascisti agli stalinisti. Solo la chiesa rimane qualcosa di intoccabile, a quanto pare.
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#42 Claudio

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Inviato 03 dicembre 2007 - 11:16

Però la Chiesa come istituzione è un'organizzazione criminale, e per quanto i cattolici facciano fatica ad ammetterlo e pensino subito ai cattivi comunisti che ce l'hanno con loro, la cosa mi sembra palese.


Ah beh, se è "palese" che sia un'organizzazione criminale, allora mi sa che abbiamo poco da dirci: viviamo proprio su due pianeti diversi.
Se c'è uno che ha sempre preso in giro la Chiesa, tra l'altro, è proprio Benigni, dal wojtylaccio in poi, ma capisco che, se si parte da certe premesse, le aspettative possano restare deluse persino da Benigni, uno che mi pare non abbia risparmiato mai nessuno.
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#43 Guest_soul crew_*

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Inviato 03 dicembre 2007 - 11:18


Però la Chiesa come istituzione è un'organizzazione criminale, e per quanto i cattolici facciano fatica ad ammetterlo e pensino subito ai cattivi comunisti che ce l'hanno con loro, la cosa mi sembra palese.


Ah beh, se è "palese" che sia un'organizzazione criminale, allora mi sa che abbiamo poco da dirci: viviamo proprio su due pianeti diversi.
Se c'è uno che ha sempre preso in giro la Chiesa, tra l'altro, è proprio Benigni, dal wojtylaccio in poi, ma capisco che, se si parte da certe premesse, le aspettative possano restare deluse persino da Benigni, uno che mi pare non abbia risparmiato mai nessuno.

a prescindere dalle valutazioni sulla chiesa, che mi sembrano fuori dalla discussione, mi pare però che il primo a rinnegare l' atteggiamento critico ed irriverente sia stato proprio benigni stesso.
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#44 Guest_carmelo bene_*

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Inviato 03 dicembre 2007 - 17:33

non ho molta simpatia per la Chiesa. mi ricordo quando Carmelo Bene dalla Parietti ha combinato uno dei suoi soliti "disastri" la Chiesa è fiondata su via Teulada e ci siamo dovuti sorbire dibattiti teologici da Universita'Telematica Nettuno...
mi piace il pastore tedesco: lo trovo un omarino molto all'antica, deciso e pochissimo diplomatico.
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#45 R.Mutt 1917

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Inviato 04 dicembre 2007 - 16:21

Benigni, uno che mi pare non abbia risparmiato mai nessuno.


E' vero: non risparmia nessuno, ma è altrettanto vero che i suoi colpi sono a salve. Non mi riferisco alla chiesa in particolare, ma soprattutto alla scena politica. Io Benigni non lo trovo credibile, come ho detto in un precedente post. Troppo facile: prima sbeffeggi (molto leggermente, però, senza fare tanto rumore) Mastella o Berlusconi, e poi intrattieni con loro rapporti dei più svariati. Poi, lo trovo senza "palle" come Dario Fo, il quale dichiarò in un'intervista alla Dandini che era giusto non fare satira sulla sinistra.

Per quanto riguarda la questione della Chiesa, sono d'accordo con te, Claudio; in Italia sembrano non esserci vie di mezzo: si passa sempre da un eccesso all'altro, frutto di distorsioni ideologiche (con la sinistra comunista che vede la Chiesa come un demonio; con tutti gli altri - destra e centro-sinistra - che invece ipocritamente giustificano e mascherano ogni ignominia  venga dal Vaticano in nome di una non meglio specificata morale)
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#46 Claudio

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Inviato 04 dicembre 2007 - 16:29

la sinistra comunista che vede la Chiesa come un demonio


Non tutta, per fortuna. Ne conosco molti di comunisti veri che la pensano in maniera decisamente diversa...

Quanto alla satira, per me ha un unico compito: deve fare ridere. Per farlo, non deve risparmiare nessuno, ovviamente, ma non deve neanche tradursi nella filippica seriosa stile ultima-Sabina Guzzanti, che non solo non fa ridere, ma fa anche preoccupare della salute del suo fegato.

In definitiva, sono anche d'accordo che Benigni sia meno graffiante di un tempo (sarà l'età), solo che lo ritengo ancora un magnifico intrattenitore e narratore.
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#47 R.Mutt 1917

    Roadie

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Inviato 04 dicembre 2007 - 16:39

Quanto alla satira, per me ha un unico compito: deve fare ridere. Per farlo, non deve risparmiare nessuno, ovviamente, ma non deve neanche tradursi nella filippica seriosa stile ultima-Sabina Guzzanti, che non solo non fa ridere, ma fa anche preoccupare della salute del suo fegato.


Però Claudio, per me chi fa satira ha lo stesso "ruolo sociale" di chi fa informazione, cioè il controllo del potere che chi fa satira dovrebbe svolgere, a differenza di chi fa giornalismo, suscitando il riso (ma anche facendo pensare e riflettere). Se Benigni o un chiunque giornalista ha dei rapporti così stretti e amichevoli con chi detiene il potere (cioè con i suoi bersagli), perde credibilità. Ecco perchè io preferisco il Benigni di "Non ci resta che paingere" o de "Il minestrone", mitico film di Citti.

Per quanto riguarda la Guzzanti, la trovo peggio di Beningni: non solo innocua, ma anche noiosa. Ho criticato Grillo per le sue ultime uscite, però devo dare atto al comico genovese che, nel bene e nel male, la satira l'ha fatta.
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#48 Shammgod

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Inviato 09 dicembre 2007 - 13:46

Io vidi Benigni recitare l'ultimo canto della Commedia in tv (non ricordo neanche quanto tempo fa). Fu piacevole da vedersi, anche se alla fine mi rimase ben poco...
Nel senso che (tolta la sua grande capacità comunicativa) disse tutto sommato cose che (secondo me) poteva dire chiunque.
Secondo me è un po' come quando Dario Fo parla di arte..

Comunque ben venga che qualcuno legga Dante in tv, non si vive di soli tronisti.


Io l'ho visto giovedì sera parafrasare e recitare la fine del Paradiso.
Che dire, mi ha veramente catturato.
Non tanto perchè dica chissà cosa (anzi ho riflettuto sul fatto che anche il mio professore di italiano in fondo non era niente male), ma appunto per la comunicatività e la scelta delle metafore.
Ma ci sarà tutti i giovedì?
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#49 Mr Repetto

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Inviato 09 dicembre 2007 - 14:24


Ma ripeto, io non l'ho neanche sentito, quindi non voglio neanche insistere troppo.


Certo che finchè gli aspiranti autori tv preferiscono aggiornarsi con una docu-soap coreana sulle scoregge ascellari piuttosto che guardarsi "Il paradiso" di Benigni e "Il sergente" di Paolini.. asd
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#50 maelstrom

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Inviato 09 dicembre 2007 - 16:31

[quote author=Frankie Teardrop]Serata magnifica. Più volte mi sono anche commosso. Grazie Roberto. Grazie Dante.[/quote]
[/quote]

Giusto così, è stata la cosa migliore che ho visto in tv da parecchio tempo.
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