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Marillion


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148 replies to this topic

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Quali sono i 3 che preferite?

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#51 Guest_Giovanni Drogo_*

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Inviato 16 gennaio 2009 - 12:38




Non è snobismo, è buon gusto asd


Non so, vedo tra le pietre miliari di Onda Rock NEUTRAL MILK HOTEL - In The Aeroplane Over The Sea, ora dimmi cosa ha di piu' quest'album di Appetite For Destruction, Images And Words o Script For A Jester Tear.


Che centrano questi due album con Script For A Jester Tear? Per me anche a livello di qualità siamo proprio su piani diversi, rimarrà sempre un mistero per me l'esaltazione nei confronti dei marillion e in particolare di quest'album.


Abbiamo capito che "Script..." non ti è piaciuto, ma a parte che il tuo giudizio è opinabile (come il mio o quello di chiunque altro), forse aver ascoltato un solo disco è un po' poco per articolare un giudizio compiuto su un gruppo che di album ne ha pubblicati una caterva nel corso di 25 anni di onorata carriera.

E' come se si pretendesse di liquidare i Radiohead avendo ascoltato solo "Pablo Honey".


Hai ragione, mi son fatto prendere la mano, non volevo estendere il giudizio al gruppo, ma solo a quel disco, fatto sta che mi sembra strano che molta gente lo giudichi come il loro miglior disco, insomma mi lascia qualche dubbio sul resto.

Perchè, giusto per seguire il tuo esempio, Pablo Honey invece è ritenuto quasi da tutti un disco minore nella discografia dei radiohead.
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#52 mongodrone

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Inviato 16 gennaio 2009 - 13:02

Del resto il motivo per cui ci innamoriamo di questo o quel gruppo a scapito di altri è spesso irrazionalità pura... ed è anche bello che sia così...


ma anche no, nel forum tanti utenti hanno gusti ben precisi, solitamente si è appassionati di un genere o di un ambito ampio, ma sempre in maniera abbastanza logica.. ci possono essere eccezioni, ma che i gusti siano irrazionali, al limite del casuale, non direi proprio.
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#53 Ocean Rain

    Roadie

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Inviato 16 gennaio 2009 - 13:11


Del resto il motivo per cui ci innamoriamo di questo o quel gruppo a scapito di altri è spesso irrazionalità pura... ed è anche bello che sia così...


ma anche no, nel forum tanti utenti hanno gusti ben precisi, solitamente si è appassionati di un genere o di un ambito ampio, ma sempre in maniera abbastanza logica.. ci possono essere eccezioni, ma che i gusti siano irrazionali, al limite del casuale, non direi proprio.


Davvero? E cosa sarebbe? Una regola, un assioma, un dogma?
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#54 mongodrone

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Inviato 16 gennaio 2009 - 13:28

tu stesso hai detto che ti piacciono le melodie orecchiabili, e probabilmente i tuoi gusti saranno indirizzati in quel senso. non ci vedo granchè di irrazionale. la preferenza per le melodie orecchiabili, come la preferenza per il garaage punk o la preferenza per l'ambient lenta e miniamale, eccetera eccetera, non hanno per me nulla di irrazionale, sono piuttosto il segnale di certi modi di essere, di certe personalità, di certi valori condivisi, eccetera (nessuno ha parlato di DOGMI)
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#55 wago

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Inviato 16 gennaio 2009 - 13:37

La musica, per quanto mi riguarda, ha una componente emozionale imprescindibile: "Misplaced childhood" l'adoro perché, oltre ad essere un gran bel disco, l'ho vissuto in diretta (avevo 15 anni quando è uscito) e "Kayleigh" o "Lavender" mi ricordano inevitabilmente la mia adolescenza.

Quelle canzoni le sento "mie", c'è poco da fare.

I Genesis e gli Yes appartengono alla generazione precedente, li ho ascoltati "in differita" e, ovviamente, è mancato del tutto il processo di identificazione che ho vissuto con "Misplaced...".

Del resto il motivo per cui ci innamoriamo di questo o quel gruppo a scapito di altri è spesso irrazionalità pura... ed è anche bello che sia così...


Figurati che io non ho vissuto in diretta né "Misplaced Childhood" né i Genesis, eppure mi piacciono entrambi (molto ma molto di piu' i Genesis, vabbe'). Capisco comunque il senso del tuo discorso, anche a me capitano cose simili, album del tutto fuori dai miei gusti usuali che mi piacciono per motivi biografici.
Eppure non so a quanto possa servire intervenire su un forum sbandierando la proprima passione "senza senso" per un gruppo: ok, la tua storia personale ti lega a quella band, ma noi che ce ne facciamo? Sarebbe interessante capire cosa ti piace delle canzoni di questa band e perche', insomma cosa ci leggi dentro, al di la' della "SPLENDIDA MUSICA POP" che - mi consentirai - vuol dire tutto e niente e si applica a chiunque.

Tempo fa avevo provato a farlo con "Enema of the State" dei Blink 182, disco che palesemente non mi piacerebbe mai se non ci fossi "cresciuto assieme" (nb. all'epoca mi faceva ribrezzo). Questo e' quello che ne era uscito, mi pare un po' piu' circostanziato di "SPLENDIDA MUSICA POP":

Sui Blink 182 mi son gia' dilungato tempo fa. Dico solo che è un disco fatto di pezzi impeccabili, ognuno potrebbe essere un singolo. Poi capisco lo si accusi di questo e quello, basterebbe accettare che non si tratta di un disco hardcore, punk o quel che vi pare ma di un gran bel disco pop cafonissimo dalla produzione impeccabile.
Confronto terra-terra con "Relationship of Command" (che non sara' il miglior termine di paragone ma e' il mio disco piu'-o-meno-hardcore preferito). Cedric Blixer Blablabla sbraita come un ossesso, e' un grido catartico il suo, coso dei Blink 182 (non so come si chiami) e' un giovincello che alza la voce coi genitori che non gli sganciano il cinquantone, e due minuti dopo immenso paraculo sfodera un perfetto tono melenso/sdolcinato da serial americano sui ragazzi californiani con villini in batteria macchine a 16 anni fighe del college da rimorchiare etc. Vi piacciono i serial americani? A me no, non vedo che senso abbia guardarseli, che il poco che han da dire e' gia' tutto condensato qua dentro.
La batteria negli ATDI e' ipercinetica, impura, la chitarra scheletrita, dilaniante, il basso e' li' che si contorce intrappolato tra le chitarre e i controcanti in assetto di guerra. L'opposto e' nei Blink, ma non parlerei per questo di minor perfezione sonora. Chitarra che ci va di riffoni a presa immediata, molto piu' rotondo e basso il suono salvo negli arpeggini-base che staccano d'improvviso, basso metallico, saltellante pilastro armonico, batteria pulitissima e quei coretti epico-effettati che di aggressivo non hanno nulla: hanno la coralita' dell'adolescenza da film, con problemi perfetti cotte perfette che si risolvono in crisi perfette e perfetti tentativi di suicidio falliti.
Pezzi del cavolo? Manco per sbaglio. Sentire la batteria di "Adam's Song": semplice, elementare ma non manca certo di originalita'. Lo stesso per quella della partenza di "Anthem", non e' il solito tumpapumpa hardcore (che comunque poi arriva, tirato a lucido pure lui). Merito del produttore? E a me che me ne frega.


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#56 Ocean Rain

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Inviato 16 gennaio 2009 - 13:57

tu stesso hai detto che ti piacciono le melodie orecchiabili, e probabilmente i tuoi gusti saranno indirizzati in quel senso. non ci vedo granchè di irrazionale. la preferenza per le melodie orecchiabili, come la preferenza per il garaage punk o la preferenza per l'ambient lenta e miniamale, eccetera eccetera, non hanno per me nulla di irrazionale, sono piuttosto il segnale di certi modi di essere, di certe personalità, di certi valori condivisi, eccetera (nessuno ha parlato di DOGMI)


Si, ma pur all'interno di "certi modi di essere, di certe personalità, di certi valori condivisi" esistono distinguo e sfaccettature che spesso hanno una matrice del tutto irrazionale.

Esempio pratico: adoro gli Editors e non mi piacciono granché gli Interpol, due gruppi molto simili e che hanno le stesse identiche matrici musicali.

Perché? Boh... probabilmente perché ho ascoltato gli Editors "nel momento giusto", perché quando li ho ascoltati "avevo bisogno" di quelle sonorità, perché invece quando ho ascoltato gli Interpol avevo le palle girate e non me li sono goduti e così via...

... ma stiamo andando off topic... torniamo ai Marillion.
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#57 mongodrone

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Inviato 16 gennaio 2009 - 14:04

beh allora diciamo che in quel caso la motivazione (la ragione) c'è, ma è extra-musicale

le sfaccettature in generale ci sono sempre, ognuno è diverso da un altro, e qui non troverai un utente con gli stessi gusti di un altro. è una fottuta apocalisse. asd
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#58 Ocean Rain

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Inviato 16 gennaio 2009 - 14:17

Eppure non so a quanto possa servire intervenire su un forum sbandierando la proprima passione "senza senso" per un gruppo: ok, la tua storia personale ti lega a quella band, ma noi che ce ne facciamo? Sarebbe interessante capire cosa ti piace delle canzoni di questa band e perche', insomma cosa ci leggi dentro, al di la' della "SPLENDIDA MUSICA POP" che - mi consentirai - vuol dire tutto e niente e si applica a chiunque.

Tempo fa avevo provato a farlo con "Enema of the State" dei Blink 182, disco che palesemente non mi piacerebbe mai se non ci fossi "cresciuto assieme" (nb. all'epoca mi faceva ribrezzo). Questo e' quello che ne era uscito, mi pare un po' piu' circostanziato di "SPLENDIDA MUSICA POP":


La mia opinione sui Marillion l'ho postata a pag.2 di questo topic. La riporto qui per pura comodità:

"Possiedo i primi 4 dischi dei Marillion, il resto non lo conosco.

"Script for a Jester's Tear" è forse ancora un po' acerbo, ma è un disco dignitosissimo.

"Fugazi" è un gran bel disco.

"Misplaced Childhood" è semplicemente emozionante: la sequenza "Pseudo silk kimono" - "Kayleigh" - "Lavender" e aggiungiamoci anche "Heart of Lothian" è semplicemente sublime, una delle cose più belle della musica pop di tutti i tempi.

"Cluthing at straws", infine, non è affatto male.

Purtroppo i Marillion sono sempre stati oggetto di parecchi pregiudizi e il bersaglio preferito da molti per esercitare la propria spocchia. Per quanto mi riguarda ritengo che fosse un gruppo meritevole di maggior rispetto e trovo che Fish fosse uno dei cantanti più emozionanti degli anni '80."


Mi rendo conto che si tratta di un giudizio scarno, essenziale, oserei dire grezzo, ma non ho mai avuto pretese (e grazie al cielo nemmeno la prosopopea) da critico musicale. Anzi, dopo 25 anni di chiacchiere lette sulle riviste specializzate ed oggi anche su internet devo dire che in tal senso sono persino peggiorato, per me ha senso solo dire:

a) 'sto disco mi è piaciuto
b) 'sto disco non mi è piaciuto

Tutto il resto è aria fritta: se qualcuno ha pazienza e sufficiente empatia con lo scrivente non vedo nulla di male a leggere circostanziate recensioni musicali. Nel mio caso non mi diverte e non mi è utile. M'interessa poco conoscere l'altrui opinione e non ho intenzione di convincere alcuno spiegando la mia. Ormai non leggo più riviste musicali, mi limito a sfogliarle da un amico edicolante per conoscere le novità in uscita. L'analisi del recensore di turno mi è totalmente indifferente: per quanto mi riguarda fanno fede le mie orecchie.
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#59 Ocean Rain

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Inviato 16 gennaio 2009 - 14:20

Tempo fa avevo provato a farlo con "Enema of the State" dei Blink 182, disco che palesemente non mi piacerebbe mai se non ci fossi "cresciuto assieme" (nb. all'epoca mi faceva ribrezzo). Questo e' quello che ne era uscito, mi pare un po' piu' circostanziato di "SPLENDIDA MUSICA POP":

Sui Blink 182 mi son gia' dilungato tempo fa. Dico solo che è un disco fatto di pezzi impeccabili, ognuno potrebbe essere un singolo. Poi capisco lo si accusi di questo e quello, basterebbe accettare che non si tratta di un disco hardcore, punk o quel che vi pare ma di un gran bel disco pop cafonissimo dalla produzione impeccabile.
Confronto terra-terra con "Relationship of Command" (che non sara' il miglior termine di paragone ma e' il mio disco piu'-o-meno-hardcore preferito). Cedric Blixer Blablabla sbraita come un ossesso, e' un grido catartico il suo, coso dei Blink 182 (non so come si chiami) e' un giovincello che alza la voce coi genitori che non gli sganciano il cinquantone, e due minuti dopo immenso paraculo sfodera un perfetto tono melenso/sdolcinato da serial americano sui ragazzi californiani con villini in batteria macchine a 16 anni fighe del college da rimorchiare etc. Vi piacciono i serial americani? A me no, non vedo che senso abbia guardarseli, che il poco che han da dire e' gia' tutto condensato qua dentro.
La batteria negli ATDI e' ipercinetica, impura, la chitarra scheletrita, dilaniante, il basso e' li' che si contorce intrappolato tra le chitarre e i controcanti in assetto di guerra. L'opposto e' nei Blink, ma non parlerei per questo di minor perfezione sonora. Chitarra che ci va di riffoni a presa immediata, molto piu' rotondo e basso il suono salvo negli arpeggini-base che staccano d'improvviso, basso metallico, saltellante pilastro armonico, batteria pulitissima e quei coretti epico-effettati che di aggressivo non hanno nulla: hanno la coralita' dell'adolescenza da film, con problemi perfetti cotte perfette che si risolvono in crisi perfette e perfetti tentativi di suicidio falliti.
Pezzi del cavolo? Manco per sbaglio. Sentire la batteria di "Adam's Song": semplice, elementare ma non manca certo di originalita'. Lo stesso per quella della partenza di "Anthem", non e' il solito tumpapumpa hardcore (che comunque poi arriva, tirato a lucido pure lui). Merito del produttore? E a me che me ne frega.


Ah... e infine, perdonami se te lo chiedo, ma siamo a scuola?

Ti ringrazio per l'esempio esplicativo di "come si analizza un disco" ma credevo di essere su un forum dove si fanno 4 chiacchiere sulla musica, non di dover superare un esamino di ammissione in tot cartelle...
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#60 wago

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Inviato 16 gennaio 2009 - 14:36

Macché scuola e scuola: ti sei lamentato delle poche risposte al thread, hai rivendicato per i Marillion lo status di enormi autori pop, hai accusato di "spocchia" chi non li apprezza... E tutto questo senza alcuna argomentazione se non "mi piace"/"non mi piace"? Sara' l'unica cosa che per te ha senso, ma una discussione in cui ognuno si limiti a dire "mi piace"/"non mi piace" e' del tutto sterile, e non c'e' da stupirsi che in pochi partecipino e meno ancora scoprano il disco grazie ad essa.

M'interessa poco conoscere l'altrui opinione e non ho intenzione di convincere alcuno spiegando la mia


Io fossi in te mi chiederei che senso abbia partecipare a un forum. Fermo restando che si puo' spiegare la propria posizione senza la pretesa di convincere nessuno, e che qua si puo' fare visto che gli utenti sono tendenzialmente interessati alle opinioni altrui, anche lontane dalle proprie.
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#61 Maldon

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Inviato 16 gennaio 2009 - 14:47

Alcuni interventi sono stati snob, non c'e' dubbio.
Va detto pero' che con interventi del genere:

Ciò non toglie che si possa restare quanto meno stupefatti nel leggere tributi/recensioni a gruppi o cantanti di dubbio o nullo valore, mentre un gruppo che ha pubblicato 15 albums in studio, 3 lives ufficiali e un'infinità di materiale tra b'sides, inediti, bootleg, concerti sia costantemente, quasi pervicacemente, ignorato.


ve le tirate.
Vale la pena forse di rispondere all'ultima domanda. Per sapere cosa rende, a parere del recensore, "In the Aeroplane over the Sea" un grandissimo disco basta leggerne la pietra miliare. La sua presenza nell'elenco non significa comunque "questo disco è migliore di tutto ciò che non è nella lista". Nello specifico, comunque, trovo che i Neutral Milk Hotel e quelli che citi siano gruppi troppo diversi per fare un paragone e sindacare. Se pero' cerchi gruppi piu' simili a quelli che hai indicato, ti accorgi che molti nell'elenco delle pietre non compaiono: scelte editoriali che riflettono una linea poco orientata a quell'asse.



Interessante.
Saresti così gentile da rendermi partecipe delle motivazioni che mi hanno indotto a "tirarmi"... le sassate, giusto?
Altro passaggio interessante è quello evidenziato. Un po' come la pubblicità "ti piace vincere facile...?", con tutto il rispetto per Ocean Rain che apprezzo per la sua onestà (merce rara) ma condividendo poco o niente la sua domanda, viziata da un'ingenuità di fondo.
Alla fine, forse inconsapevolmente, la risposta alle mie perplessità l'hai data nelle due ultime righe. Risposta, ovviamente, che non mi convince affatto. A quale asse ti riferisci, sono curioso...

saluti
krisis
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#62 Ocean Rain

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Inviato 16 gennaio 2009 - 14:57

Macché scuola e scuola: ti sei lamentato delle poche risposte al thread, hai rivendicato per i Marillion lo status di enormi autori pop, hai accusato di "spocchia" chi non li apprezza... E tutto questo senza alcuna argomentazione se non "mi piace"/"non mi piace"? Sara' l'unica cosa che per te ha senso, ma una discussione in cui ognuno si limiti a dire "mi piace"/"non mi piace" e' del tutto sterile, e non c'e' da stupirsi che in pochi partecipino e meno ancora scoprano il disco grazie ad essa.

M'interessa poco conoscere l'altrui opinione e non ho intenzione di convincere alcuno spiegando la mia


Io fossi in te mi chiederei che senso abbia partecipare a un forum. Fermo restando che si puo' spiegare la propria posizione senza la pretesa di convincere nessuno, e che qua si puo' fare visto che gli utenti sono tendenzialmente interessati alle opinioni altrui, anche lontane dalle proprie.


Ne abbiamo ancora per molto? Speriamo di no.

Mi sono lamentato delle poche risposte al topic? Più che altro ho dato ragione a chi se ne lamentava: ritengo (opinione personale) che i Marillion meritino maggiore considerazione.

Ho rivendicato per i Marillion lo status si enormi autori pop? Si, e quindi?

Ho accusato di spocchia chi non li apprezza? Si, ma è una storia vecchia che non riguarda necessariamente questo forum. I Marillion sono sempre stati snobbati dalla critica italiana perché ritenuti dei cloni dei Genesis o (peccato mortale!) un gruppo pop o un finto gruppo progressive. Secondo me andrebbero valutati senza sovrastrutture "ideologiche" e apprezzati anche solo per il fatto che sono stati gli enormi autori pop di cui sopra.

Per il resto non capisco perché ti accalori tanto e non capisco perché dovrei essere io a dire/fare/argomentare: il topic non è mio, ho solo postato qualche messaggio, soprattutto per rispondere a te che continui a pesare ossessivamente con il bilancino ogni mia parola.

Sul senso della mia partecipazione al forum mi sono già interrogato diverse volte e credo non sia un caso il fatto che in oltre un anno io abbia postato meno di 100 messaggi. E' probabile che smetterò del tutto, ma se proprio quel poco che scrivo ti da' tanto fastidio, potresti tranquillamente provare ad ignorarmi.

Spero che la questione si chiuda qui, anche per rispetto degli amici che hanno aperto questo topic e vorrebbero giustamente parlare dei Marillion e non leggere la nostra diatriba. Se hai altro da dirmi (ma in linea di massima spero di no), t'invito a farlo in mp.
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#63 wago

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Inviato 16 gennaio 2009 - 15:00

Ehm scusami, ho capito davvero poco di questo tuo ultimo intervento. Ho impressione che tu abbia preso come rivolte a te obiezioni che non lo erano, o forse semplicemente non riesco a seguire il tuo ragionamento.

Provo a rispondere ma magari del tutto fuori fuoco.
In primis i tre interventi che ho citato (non era il tuo da solo, che poteva starci, ma l'insieme dei tre a colpire) lasciano a intendere un astio da fan modello come osate non apprezzare i miei beniamini, esseri inferiori che non e' molto dissimile dallo snobismo che arriva come risposta.
Per il resto, rispondere a Ocean Rain su quel punto che hai evidenziato mi sembrava doveroso, anche perche' molto facile come hai detto: mi pareva interpretasse male lo spirito della sezione "Pietre miliari" e ci voleva niente a chiarire.
In ultimo, l'"asse" di cui parlo e' quello del "rock da rocker", del prog-rock/prog-metal/hard-rock alla AC/DC. Basta fare un giro per il sito per accorgersi che l'orientamento generale ne e' piuttosto distante: non vuol dire che in futuro non potranno trovare spazio anche schede per loro, ma che non e' strano ora non ci siano.
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#64 Ocean Rain

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Inviato 16 gennaio 2009 - 15:01

con tutto il rispetto per Ocean Rain che apprezzo per la sua onestà (merce rara) ma condividendo poco o niente la sua domanda, viziata da un'ingenuità di fondo.


Scusa, non capisco di quale domanda parli...
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#65 Ocean Rain

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Inviato 16 gennaio 2009 - 15:06

Ehm scusami, ho capito davvero poco di questo tuo ultimo intervento. Ho impressione che tu abbia preso come rivolte a te obiezioni che non lo erano, o forse semplicemente non riesco a seguire il tuo ragionamento.

Provo a rispondere ma magari del tutto fuori fuoco.
In primis i tre interventi che ho citato (non era il tuo da solo, che poteva starci, ma l'insieme dei tre a colpire) lasciano a intendere un astio da fan modello come osate non apprezzare i miei beniamini, esseri inferiori che non e' molto dissimile dallo snobismo che arriva come risposta.
Per il resto, rispondere a Ocean Rain su quel punto che hai evidenziato mi sembrava doveroso, anche perche' molto facile come hai detto: mi pareva interpretasse male lo spirito della sezione "Pietre miliari" e ci voleva niente a chiarire.
In ultimo, l'"asse" di cui parlo e' quello del "rock da rocker", del prog-rock/prog-metal/hard-rock alla AC/DC. Basta fare un giro per il sito per accorgersi che l'orientamento generale ne e' piuttosto distante: non vuol dire che in futuro non potranno trovare spazio anche schede per loro, ma che non e' strano ora non ci siano.


Se usi la funzione "quota" magari si capisce con chi ce l'hai.
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#66 Maldon

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Inviato 16 gennaio 2009 - 15:18


con tutto il rispetto per Ocean Rain che apprezzo per la sua onestà (merce rara) ma condividendo poco o niente la sua domanda, viziata da un'ingenuità di fondo.


Scusa, non capisco di quale domanda parli...


Mi riferivo a questa:
"Non so, vedo tra le pietre miliari di Onda Rock NEUTRAL MILK HOTEL - In The Aeroplane Over The Sea, ora dimmi cosa ha di piu' quest'album di Appetite For Destruction, Images And Words o Script For A Jester Tear."

Non proporrei paragoni, sono questioni noiose che spesso conducono a cul-de-sac concettuali. Sia detto senz'offesa, eh!

saluti
krisis
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#67 Maldon

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Inviato 16 gennaio 2009 - 15:26

Ehm scusami, ho capito davvero poco di questo tuo ultimo intervento. Ho impressione che tu abbia preso come rivolte a te obiezioni che non lo erano, o forse semplicemente non riesco a seguire il tuo ragionamento.


Una delle citazioni porta la mia firma, se poi scrivi "ve le tirate"...  :)
Trovo inopportuno generalizzare, anche perché di astio nei miei interventi non ne trovo. Semmai disappunto, anche perché sull'asse dei nuovi Marillion di titoli ne ho trovati un bel po'.

saluti
krisis
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#68 QuarzoNero

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Inviato 16 gennaio 2009 - 15:26

Da appassionato di Prog posseggo ed apprezzo i dischi "essenziali" della discografia del Marillion vale a dire Fugazi e Misplaced Childhood anche se preferisco di gran lunga le sonorità moderne e la produzione impeccabile di Marbles...
Forse, proprio perchè appassionato di prog o il perchè non lo so, il resto della discografia lo trovo oggettivamente da buttare, specie la roba dell'epoca post-Fish...
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#69 FabioBlu

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Inviato 16 gennaio 2009 - 15:47

Ehm scusami, ho capito davvero poco di questo tuo ultimo intervento. Ho impressione che tu abbia preso come rivolte a te obiezioni che non lo erano, o forse semplicemente non riesco a seguire il tuo ragionamento.

Provo a rispondere ma magari del tutto fuori fuoco.
In primis i tre interventi che ho citato (non era il tuo da solo, che poteva starci, ma l'insieme dei tre a colpire) lasciano a intendere un astio da fan modello come osate non apprezzare i miei beniamini, esseri inferiori che non e' molto dissimile dallo snobismo che arriva come risposta.
Per il resto, rispondere a Ocean Rain su quel punto che hai evidenziato mi sembrava doveroso, anche perche' molto facile come hai detto: mi pareva interpretasse male lo spirito della sezione "Pietre miliari" e ci voleva niente a chiarire.
In ultimo, l'"asse" di cui parlo e' quello del "rock da rocker", del prog-rock/prog-metal/hard-rock alla AC/DC. Basta fare un giro per il sito per accorgersi che l'orientamento generale ne e' piuttosto distante: non vuol dire che in futuro non potranno trovare spazio anche schede per loro, ma che non e' strano ora non ci siano.


per me, che apprezzo appunto sonorità prog rock, prog metal e hard&heavy, il fatto che ondarock le snobbi un po' (anche se il prog rock è abbastanza considerato) non mi dà così fastidio visto che bazzico il sito e il forum per conoscere appunto altri generi. Anche a me stan sul ca**o certi commenti denigratori a priori su certi gruppi o addirittura su certi sottogeneri (ora poi che non c'è più Reine che si erge a defender of the faith ! ::)) però le crociate le lascio ad altri. Se voglio notizie sull'ultimo disco degli Opeth o su un concerto dei Pain Of Salvation o sulla reunion dei Carcass o sui progetti fututi dei Rush mi rivolgo altrove.

Per tornare ai Marillon, oltre ai primi lavori con Fish, che disco consigliate post Fish? Marbles mi pare di capire che vale la pena..o no?
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#70 Ocean Rain

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Inviato 16 gennaio 2009 - 15:53



con tutto il rispetto per Ocean Rain che apprezzo per la sua onestà (merce rara) ma condividendo poco o niente la sua domanda, viziata da un'ingenuità di fondo.


Scusa, non capisco di quale domanda parli...


Mi riferivo a questa:
"Non so, vedo tra le pietre miliari di Onda Rock NEUTRAL MILK HOTEL - In The Aeroplane Over The Sea, ora dimmi cosa ha di piu' quest'album di Appetite For Destruction, Images And Words o Script For A Jester Tear."

Non proporrei paragoni, sono questioni noiose che spesso conducono a cul-de-sac concettuali. Sia detto senz'offesa, eh!

saluti
krisis


E chi si offende, figurati... la domanda in questione non l'avevo fatta io...  :D
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#71 Maldon

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Inviato 16 gennaio 2009 - 16:33


E chi si offende, figurati... la domanda in questione non l'avevo fatta io...  :D


OOOOHPS...  ;D... pardon, sir!  asd

saluti
krisis
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è il miglior momento di Waiting for the Moon.»
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#72 RogerCrimson

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Inviato 16 gennaio 2009 - 19:42

A essere onesti Misplaced era un bel disco, fece pure il grande botto e in virtù di ciò, tanta gente abbandonò persino i dichi new wave dell'epoca per rispolverare i genesis e compagnia bella. I singoli del disco non mi piacevano ma l'album contiene delle melodie veramente efficaci e sopratutto è suonato da dio


Melodico e suonato da dio. Giustissimo. Tra l'altro lo eseguivano dal vivo tutto di filato, suonandolo in maniera perfetta (ricordi di post-adolescenza anni '80 in un concerto a Scandicci). A me, però, pare un tantino commercial-canzonettistico rispetto ai primi due e al quarto.
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#73 The Careless Whisper

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Inviato 16 gennaio 2009 - 21:53

Ho ascoltato i primi 4, e davvero mi viene il rigetto...
Amo il prog e i Genesis, e forse è proprio questo fattore che mi raggela soprattutto quando sento la voce...mi sembra di assistere a un'imitazione spudorata...(ok, lo è  :D)
I Twelfth Night sono 2 spanne più in alto, imho.
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"Mi rifiuto di sentire gli artisti di oggi perché ho già sentito di meglio 20-30 anni fa." (Ricky Portera)

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#74 HardNheavy

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Inviato 17 gennaio 2009 - 11:54

Io ho Script for a Jester's Tear e Misplaced Childhood. Preferisco il secondo (terzo nella discografia). Un disco fantastico che qua e la strizza l'occhio al rock melodico, con una first track da annali, una ballata da leggenda. Incomprensibile chi denigra questo disco, probabilmente questa gente ha la puzza sotto il naso.
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#75 Maldon

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Inviato 24 gennaio 2009 - 01:31

[...] Per tornare ai Marillon, oltre ai primi lavori con Fish, che disco consigliate post Fish? Marbles mi pare di capire che vale la pena..o no?


Dunque, fughiamo alcuni dubbi, ma soprattutto equivoci che il nome Marillion scatena con estrema facilità. Chi più appropriato di Fish stesso?

«Insieme come Marillion, abbiamo realizzato gli album più venduti e i Marillion esistono ancora, con uno stile completamente diverso ed evoluto. Ed è così anche per me. Se c'è qualcuno che dovrebbe sentirsi insofferente questo è il sottoscritto, in quanto sono io ad essere ancora etichettato come l'ex cantante dei Marillion!?! Anche su GMTV l'altro giorno la presentazione è stata ancora come l'ex, come se non avessi fatto nulla negli ultimi 20 anni e i 9 album da solista non contassero. Cerco di non prendermela.
Il nostro problema reciproco è che i media continuano a non riconoscere che vi è stato un cambiamento del front-man il secolo scorso!
Sia i ragazzi che io siamo oscurati dall'enorme successo avuto negli anni '80 e dall'eterna richiesta di nostalgia.
Trovo triste il fatto che avremmo potuto calcare la stessa scena a Londra il 13 marzo [2008 ndr] e che, a causa delle pressioni del tribalismo e del continuo dibattito rissoso e di insicurezze, qualsiasi tipo di collaborazione, in qualsiasi forma, non possa essere presa in considerazione.»


Con Hogarth i Marillion sono diventati un'altra band come assume Fish?
Non esattamente, ma è indubbio che Hogarth abbia portato nella band una nuova dimensione musicale e, soprattutto, abbia lasciato che si esprimesse con maggiore libertà. Ecco, in tal senso è correttissimo sostenere che il loro stile si sia evoluto dopo il 1989. Ne è nata una creatura musicale dai tratti "indecisi", mai netti, che non soddisfa pienamente i proggers, che si fa amare dagli appassionati di AOR, che strizza l'occhio al pop e all'ambient, che sa farsi apprezzare da chi privilegia le tinte drammatiche.
È questo che li rende così "uncool", ma è anche in ragione di questo che conserva un solidissimo zoccolo di appassionati. È la loro forza, è la loro maledizione.
Io li seguo dall'ormai lontano 1984, tecnicamente sarei un fan giacché frequento costantemente i loro appuntamenti live e possiedo l'intera discografia sia in vinile (fino a Seasons End) che su cd, in realtà non mi sento tale. Sono appassionato di musica, non ho alcun interesse ad affiliarmi ad alcuna setta.
Se dovessi dare un giudizio nel merito non ho alcun dubbio nel concedere la palma del migliore ai Marillion post-1989, benché sia legato affettivamente all'epoca Fish.


Ora, tornando alla tua richiesta, ti consiglierei di partire da Seasons End, album "crossover" che ingloba le due anime della band. Echi da Clutching at Straws si alternano a tratti chiaramente hogarthiani.
Poi, inevitabile, BRAVE.
Uno degli album più sottovalutati degli anni '90. Fucina d'idee per i Radiohead di "Ok Computers", stupisce per l'elevatissima qualità del binomio liriche-musiche.
Afraid of Sunlight è il seguito ideale, scrigno di quella impossibile gemma che prende il titolo di "Out of this world" (http://it.youtube.co...feature=related).
Infine, i due album che hanno fatto gridare nuovamente al miracolo dopo Brave:
Marbles e Happiness is the Road.
L'ultimo (HITR) è diviso in due volumi, con la prima parte che tecnicamente è un concept e la seconda composta da canzoni slegate tra loro. La titletrack, The Man from the Planet Marzipan, Asylum Satellite #1, This train is my life, A state of mind sono tra i lavori migliori mai concepiti dalla band.

Per chi fosse interessato i Marillion saranno il 4 febbraio al Live di Trezzo sull'Adda.

saluti
krisis
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#76 idealbeys

    pivello

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Inviato 24 gennaio 2009 - 10:09


Ehm scusami, ho capito davvero poco di questo tuo ultimo intervento. Ho impressione che tu abbia preso come rivolte a te obiezioni che non lo erano, o forse semplicemente non riesco a seguire il tuo ragionamento.

Provo a rispondere ma magari del tutto fuori fuoco.
In primis i tre interventi che ho citato (non era il tuo da solo, che poteva starci, ma l'insieme dei tre a colpire) lasciano a intendere un astio da fan modello come osate non apprezzare i miei beniamini, esseri inferiori che non e' molto dissimile dallo snobismo che arriva come risposta.
Per il resto, rispondere a Ocean Rain su quel punto che hai evidenziato mi sembrava doveroso, anche perche' molto facile come hai detto: mi pareva interpretasse male lo spirito della sezione "Pietre miliari" e ci voleva niente a chiarire.
In ultimo, l'"asse" di cui parlo e' quello del "rock da rocker", del prog-rock/prog-metal/hard-rock alla AC/DC. Basta fare un giro per il sito per accorgersi che l'orientamento generale ne e' piuttosto distante: non vuol dire che in futuro non potranno trovare spazio anche schede per loro, ma che non e' strano ora non ci siano.


per me, che apprezzo appunto sonorità prog rock, prog metal e hard&heavy, il fatto che ondarock le snobbi un po' (anche se il prog rock è abbastanza considerato) non mi dà così fastidio visto che bazzico il sito e il forum per conoscere appunto altri generi. Anche a me stan sul ca**o certi commenti denigratori a priori su certi gruppi o addirittura su certi sottogeneri (ora poi che non c'è più Reine che si erge a defender of the faith ! ::)) però le crociate le lascio ad altri. Se voglio notizie sull'ultimo disco degli Opeth o su un concerto dei Pain Of Salvation o sulla reunion dei Carcass o sui progetti fututi dei Rush mi rivolgo altrove.

Per tornare ai Marillon, oltre ai primi lavori con Fish, che disco consigliate post Fish? Marbles mi pare di capire che vale la pena..o no?

Marbles,a mio parere,è il miglior disco dei Marillion;come sonorità,preferisco gli ultimi Marillio,quelli senza Fish,piuttosto che i primi degli anni '80.Recuperati Marbles,ne vale davvero la pena.
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#77 Maldon

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Inviato 06 febbraio 2009 - 22:57

Il 4 febbraio ho assistito all'ennesimo gig della band inglese.
932km per coprire la distanza, giacché si trattava dell'unica data italiana.
Sorpreso, tra l'altro, di aver incontrato persone partiti da ben più lontano:
Palermo, Taormina e... Malborough!
Buona la location anche se un po' scomoda per chi non era della zona: il Live di Trezzo d'Adda, e pubblico pantagruelico se si considera la scarsissima pubblicità di cui godono i Marillion sul suolo italico. Non meno di 1.200 spettatori che hanno goduto di quasi due ore d good vibrations.
I Marillion non solo sono ancora vivi, ma, dall'alto delle mie numerose presenze ai loro gigs, posso confermare con ragionevole certezza che i cinque non sono mai stati così vitali! ;)
Esperienza 'enorme' quella vissuta a Trezzo d'Adda;
gli anni passano, ma loro salgono sul palco e sembrano quasi sfidarti:
"Se pensi di trovarti di fronte a cinque vecchietti sei nel posto sbagliato;
se speravi di ascoltare vecchie glorie del neoprog, nuovamente, sei nel posto sbagliato.
Noi siamo venuti qua per impressionare, per tracciare una linea netta tra cosa è musica e cosa non lo è;
noi siamo venuti per ansimare con voi, noi siamo venuti per farti lacrimare.
E saranno lacrime di gioia, e saranno lacrime di disperazione... !"
Veri professionisti, raffinati 'affastellatori' di suoni... merce rara al giorno d'oggi. Hogarth sa incantare la platea come pochi, la sua voce sembra non conoscere più limiti, di una bellezza inquietante, tra l'altro, il suo ghigno nicolsoniano. Alla sua sinistra un "enorme" Rothery, sia per la circonferenza che per il tocco magistrale, ha spesso lasciato chi non lo conosceva interdetto, meravigiato, quasi imbarazzato per aver apprezzato la sua magia solo ora; alla destra Pete Trewavas, anima ritmica del quintetto albionico non solo non sbaglia mai una nota, ma sembra catalizzare gli occhi degli altri componenti inebetiti dalla sua bravura; alle sue spalle il fine cesellatore, al secolo Mark Kelly, che sta alla musica come Armani alla moda, e il bradipo Ian Mosley, ideale chiusura del cerchio di un suono che inabissa l'ascoltatore in lande lontanissime ove struggimento e sublime sciolgono i loro antagonismi.
Loro sono i Marillion, tra le band più sottovalutate del pianeta.
Un inchino deferente...

Qualche scatto realizzato durante il concerto:

http://www.flickr.co...57613437173550/


saluti
krisis
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Maldon

#78 flagello

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Inviato 18 settembre 2009 - 10:01

  Grande gruppo i Marillion ,ma direi che i fasti neo-prog dei primi 4 dischi in syudio , con l'incredibile Fish alla voce resteranno unici anche nei 20 anni a seguire. Musica davvero particolare, sono tra i pochi, anci gli unici , a traghettare il prog negli anni 80 , poi dopo l'abbandono di Fish erano ripartiti ocn un ottimo disco: season End del 1989...poi un pò in costante trasformazione , ormai non credo si possa più dire che facciano prog...adesso il sound moderno li accosta ad altri gruppi inglesi, ma inevitabilmente li confonde con la massa. Hogart come cantante sarà particolare ma vale un 1 millesimo di Fish, che avevo cnache votato nel sondaggio delle migliori voci di questo forum. Anzi, consiglio caldamente il live THE THIEVING MAGPIE del 1988....una SUMMA del primo periodo, con Fish alla voce...esibizioni notevoli sia del singer che del chitarrista, ed in pareticolare il LIVE AT LORELEY , da cui è stato tratto un video che consiglio davvero.
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#79 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 18 settembre 2009 - 10:10

flagello di nome e di fatto adesso per colpa tua ci sono in alto il topic dei marillion e quello dei dire straits; che vogliamo fare? aprirne uno sui Boston?
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#80 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 18 settembre 2009 - 16:35

asd
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#81 flagello

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Inviato 18 settembre 2009 - 21:02

i boston...mmm...idea niente male...quasi quasi.... ;D More than i feeeeeeling......
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#82 Jester

    pivello

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Inviato 19 settembre 2009 - 08:56

Non è polemica anzi. I Marillion non devono essere paragonati..se dovessimo paragonare tutti i gruppi allora ci troveremmo a gettarne migliaia...per me i MARILLION sono uno dei più grandi gruppi al mondo in quanto ancora oggi riescono a trovare melodie e soluzioni non indifferenti o ovvie...il che fa INTUIRE che siano GENIALI.
Marjo
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#83 Guest_Terzo_*

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Inviato 19 settembre 2009 - 13:03

ma quanto lascia il tempo che trova dire che una band sia la migliore di stocazzo? le loro soluzioni sono semplicemente orribili: i marillion sono una brutta copia dei Genesis, che non solo hanno un inventiva infinitamente minore di questi ultimi, ma che hanno dei suoni semplicemente orripilanti, roba da supermercato o da estetista di periferia, fra 50 anni non li ricorderà nessuno
  • 0

#84 flagello

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Inviato 22 settembre 2009 - 20:31

  Secondo me sottovalutate le doti canore di Fish e la sua presenza scenica davvero notevole....in quesot senso Hogart mi piace mooolto di meno.
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#85 RogerCrimson

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Inviato 23 settembre 2009 - 01:02

   Secondo me sottovalutate le doti canore di Fish e la sua presenza scenica davvero notevole....in quesot senso Hogart mi piace mooolto di meno.


All'epoca la critica lo accusava di essere rozzo, oltre che di copiare (rozzamente) il canto di Gabriel.
Ma era la solita esagerazione dovuta all'assurda furia antiprog che era nata dalla fine degli anni '70 e che durò abbondantemente per tutti gli '80, lasciando tracce nefaste che si avvertono ancora oggi.
Li ho ascoltati dal vivo una volta sola. A parte il fatto che suonavano in maniera straordinaria, Fish aveva (o ha ancora?) doti canore ragguardevoli. Timbro naturalmente simile a quello di Gabriel, ma comunque dotato di caratteristiche sue proprie, voce molto estesa, in basso e in alto, potente e penetrante; uso superbo del falsetto, mai stucchevole e sempre controllato. Beveva come una spugna anche sul palco, durante il concerto, ma cantava con una precisione e una musicalità che raramente ho ascoltato in un concerto rock.
  • 0

#86 flagello

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Inviato 23 settembre 2009 - 09:14

  Non sono un esperto di canto, ma condivido: il flasetto usato dalla maggior parte dei cantanti uomini lo trovo spesso buffo, quasi ridicolo, mentre per fish è un altro discorso. A proposito, Robert Plant dei Led Zeppelin mi pare avere sentito che non usava falsetto, quegli acuti alti erano proprio il suo modo di urlare... asd
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#87 Maldon

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Inviato 10 novembre 2009 - 23:09

A chi interessa (mi raccomando: SOLO A CHI INTERESSA) ricordo che il 16 novembre i Marillion suoneranno all'XRoads, via Braccianese, Roma (se solo penso che fino a un mese fa avrebbero dovuto suonare in Santa Maria in Ara Coeli! :(). Come da buona tradizione i paesi scandinavi e la Germania hanno risposto con entusiasmo alle sirene dell'ultimo album "Less is More", rifacimento di brani editi in chiave acustica. Si tratta di una sospensione nella loro ormai pantagruelica discografia, un unplugged di gran classe che conferma la grande sapienza compositiva dei Marillion.

cordialmente
Maldon
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#88 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 11 novembre 2009 - 06:51

per me i Marillion sono essenzialmente Misplaced Childhood.
non lo ascolto da parecchio ma fino a 15-20 anni era uno dei miei ascolti preferiti.
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#89 R_Hogarth

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Inviato 11 novembre 2009 - 08:39

il nick mi rende assolutamente acritico, ma non posso non dichiarare che i marillion sono il gruppo in assoluto più elegante, raffinato e sognante abbia ascoltato in vita mia. chi non li ha ascoltati negli album dal '94 in poi non può capire :-*
steve hogarth ha praticamente reinventato un genere, che ha dato vita a decine di gruppi che ripropongono quei suoni (gazpacho, sylvan, gli stessi transatlantic, gli enchant, ecc.)
aggiungo che l'ultimo album, "less is more", è una rielaborazione dei brani più noti del repertorio hogarth suonati con strumenti come il glockenspiel, l'organo a canne, sitar, e altri strumenti non convenzionalmente pop/rock.
io darei veramente un ascolto, poi il fatto che abbiano un seguito praticamente underground dimostra che probabilmente il loro è un genere che non incontra più molti favori, ma tant'è :)
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#90 Maldon

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Inviato 09 agosto 2012 - 20:50

L'EPK che presenta il nuovo lavoro dei Marillion, in uscita a metà settembre.
Colpiranno diritto al cuore, come sempre...

http://www.youtube.c...h?v=w8WhkyuipSE
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#91 Cliff

    allievo del peggior Guzzanti heavy metal

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Inviato 09 agosto 2012 - 21:00

Non li conosco benissimo se non per il mitico "Mispaced Childhood" e "Marbles" che ho DOVUTO acquistare dopo l'ascolto della superba "Neverland"
  • 0
Ha detto bene il presidente del coni, che il mondo dei dilettanti...chapeau. On duà parler français monsieur, mettenan nous parlon français, tout suit, ma la question n’est parer, n’est pas, comme ça [Carlo Tavecchio]


Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..


non vorrei sembrare pedante


#92 Camouflage

    Alessandro Liccardo

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Inviato 09 agosto 2012 - 21:05

L'EPK che presenta il nuovo lavoro dei Marillion, in uscita a metà settembre.
Colpiranno diritto al cuore, come sempre...

http://www.youtube.c...h?v=w8WhkyuipSE


Se avrò abbastanza tempo me ne occuperò. I Marillion meriterebbero anche una scheda, prima o poi, bisogna solo trovare il volontario.
  • 1

#93 interface

    Matteo Meda

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Inviato 10 agosto 2012 - 12:06

la farò io, con tutta probabilità verso fine anno. La cosa per altro era già decisa da un po' con Claudio.
  • 0
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comunque 'sta gente che guarda i voti fa un po' ridere. ma leggerla una recensione, no?
tanto difficile da capire che qualcosa che entusiasma qualcuno può annoiare qualcun'altro?


#94 Maldon

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Inviato 16 agosto 2012 - 12:22

Egbert Derix 'Paintings in Minor Lila'

http://www.transmil....aintings_t5.php

Si tratta di una rivisitazione in chiave classica o jazzistica di temi marillici, con contributi di
Fish, Steve Hogarth, del sassofonista dei Supertramp John Helliwell, il Limburg String Quartet e Ian Matthews.

Qualche assaggio:

http://www.youtube.c...&feature=relmfu

http://www.youtube.c...&feature=relmfu
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#95 Maldon

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Inviato 12 settembre 2012 - 08:18

- Aggiornamenti e Informazioni -

* Le prime 5.000 copie, acquistate in pre-order (Standard & Deluxe Campaign Collectors CD Edition),
sono già arrivate a casa o sono in via di evasione.

* Per chi, invece, è interessato a conoscere le date ufficiali di uscita del nuovo lavoro dei Marillion:
Sounds That Can't Be Made has a retail release date of September 14th in the US and Canada and
September 17th everywhere else in the world.

* Per chi volesse vedere la veste grafica della Deluxe Edition, dia un'occhiata a questo video:
http://www.youtube.c...&v=QkcV0GMO4M0#!

* Chi volesse approfondire la storia trentennale della band di Aylesbury - e penso che per gli eventuali recensori
di OR il testo sia indispensabile - finalmente in Italia è stata pubblicata un'opera validissima UNPROGGED ARCHIVES,
scritta a sei mani da Michele Bordi, Claudio Prandin e Marco Gregori.
  • Biografia della band e dei suoi componenti
  • Recensioni dell'era Fish con interpretazione dei testi
  • Un'interessante analisi sulle copertine di Mark Wilkinson, nonché una intervista-fiume con Mark Kelly.
  • Recensioni dell'era H, ovviamente con interpretazione dei testi
  • Intervista a Carl Glover e Antonio Seijas, gli illustratori dell'era H
  • Marillion Live
  • Steve Hogarth: Recensioni Live + Interviste
  • Fish: Recensione "13th Star" + Live + Interviste
Per ordinarlo, basta inviare una email a: aedobooks@gmail.com

Il sottoscritto, che pure ha ordinato la deluxe edition il 2 aprile, è ancora a mani vuote.
La Racket Record gli ha gentilmente inviato, nel frattempo, un file MP3 di STCBM, ma
chiaramente non lo aprirà mai. >:(
Non scriverò, dunque, nulla su STCBM fin tanto che non abbia raggiunto almeno i dieci ascolti in
ambiente controllato, supporto originale pronto per essere infilato nel lettore e strumentazione
allo stato dell'arte. Per le cose preziose c'è bisogno di un ascolto prezioso.


Allego, infine, la prima recensione, tradotta, trovata su www.progarchives.com:


SOUNDS THAT CAN’T BE MADE
A cura di WARTHUR

Vivere nel Regno Unito non è privo di vantaggi. Significa, per esempio, che quando il pre-ordine di STCBM viene spedito, la tua copia arriva con grande velocità. Ho passato tutto il fine settimana dandogli un ascolto approfondito e posso tranquillamente affermare che questo è il meraviglioso successore di Marbles che Somewhere Else e HITR non sono stati (e, ad essere onesti, forse nemmeno volevano esserlo).

Ovviamente, si poteva intuire già da uno sguardo alla durata delle tracce che i Marillion stavolta erano tornati in uno dei loro stati d'animo più prog, con tre canzoni di più di 10 minuti (e con la prima canzone dell'album che è un mostro da 17 minuti!). Queste tre canzoni costituiscono effettivamente la struttura del tendone che sostiene l'album, essendo lunghi pezzi prog nella tradizione di The Invisible Man o Neverland. È ironico, in realtà, che i Marillion abbiano speso tanta energia cercando di prendere le distanze da brani come Grendel quando in realtà con H hanno prodotto brani più lunghi di quanto abbiano mai fatto con Fish.

Il brano d’apertura dell’album, Gaza, potrebbe rivelarsi uno dei brani più controversi della carriera dei Marillion - non per il suo contenuto musicale, ma per i suoi testi e i temi affrontati. Scrivere in maniera così diretta dei conflitti tra Israele e i palestinesi è una corda tesa profondamente difficile da percorrere, ma bisogna riconoscere a Steve Hogarth il merito di aver dato ai suoi testi una ricchezza incomparabile di sfumature quando si tratta di stare in equilibrio su temi come questi. Aiutato dall’aver passato molto tempo a parlare della situazione con palestinesi e israeliani (come lui stesso ha avuto cura di specificare nel libretto dell'album), e sebbene i testi mostrino come un individuo nato in un ambiente senza speranza tenda a radicalizzare le sue posizioni e a virare verso atteggiamenti violenti, allo stesso tempo, è abbastanza chiaro che H consideri l’azione violenta del tutto controproducente, e che questo tipo di gesti contribuisca direttamente alla prosecuzione e all'escalation aggressiva del ciclo, nel peggiore dei casi ("Per ogni pietra lanciata da una testa calda, dieci ne tornano.").

Come dice la canzone, la situazione documentata non ha risposte facili ("niente è mai semplice"), e H è attento a notare che ci sono "madri in lutto su entrambi i lati del filo", e la spinta principale della canzone sembra un lamento di tante generazioni di bambini nati e cresciuti dentro questo conflitto. Credo che nel complesso si tratti di sentimenti con i quali solo i partigiani più intransigenti del conflitto stesso potrebbero essere in disaccordo, ma sono sicuro che ci saranno un sacco di persone che troveranno la canzone sgradevole; alcuni diranno che è troppo comprensiva verso i palestinesi, altri che non condanna abbastanza gli israeliani, e così via. Allo stesso tempo, penso che i Marillion fossero proprio nel momento giusto per affrontare l'argomento, dal momento che per molti aspetti la canzone sembra avere una filiazione tematica da Forgotten Sons – entrambe hanno l’approccio “La pace in primo luogo, poi si fanno le domande” verso i conflitti di cui parlano.

Alcuni potranno mettere in discussione il riconoscimento dato all’interno del booklet alla Hoping Foundation, un'organizzazione il cui scopo dichiarato è quello di finanziare progetti che sostengono i bambini palestinesi, ma questa sembra essere una sorta di causa cara alle celebrità prog, visto che anche David Gilmour e Roger Waters l’avevano sostenuta insieme nel 2010. D'altra parte, ho riscontri molto contrastanti al riguardo quando ho tentato di capirne la posizione; suppongo che questo dimostri quanto sia difficile il soggetto.

Il resto dell'album è un po’ meno pesante. Il pilastro centrale del tendone, Montreal, è un omaggio di 14 minuti alla città, scritto come un racconto ripreso dalle visite della band in quelle terre. Forse è un po’ auto-indulgente - un post da blog leggermente sdolcinato sotto forma di canzone - ma il tema generale di scoprire una città che è così accogliente e così di supporto verso di voi da sentirsi a casa, anche quando si è lontani, significa che perlomeno è tematicamente più profondo di un insulso “…grazie Montreal, amiamo i nostri Marillion weekend canadesi”. Il brano di chiusura, The Sky Above The Rain, è un’esplorazione delle difficoltà relazionali e della mancanza di comunicazione, in cui i due protagonisti sono una donna che ha smesso di amare il suo compagno, ma non vuole parlarne e l'uomo in questione, che è disperato per la voglia di parlarne e che disprezza vivere nella menzogna. Tutti e tre i brani che costituiscono la struttura portante del tendone sono un Tour de force, mentre la performance della band va avanti, con paesaggi sonori dalle tastiere di Mark Kelly e assoli di chitarra di Steve Rothery, che come al solito sono un piacere da ascoltare.

Per quanto riguarda le canzoni più brevi, la più importante è probabilmente Pour My Love, che presenta testi di John Helmer, il quale ha collaborato con H per i testi da Seasons End a Marillion.com e fa un gradito ritorno qui, per fornire le parole di questa canzone un po’ soul. Io non credo che siano proprio “i Marillion che incontrano Prince”, così è stata descritta la canzone, ma è certamente in quella direzione. La band non sembra essere stata tentata di includere canzoni che non supportano il tono generalmente piuttosto progressive del disco; anche con Power, il singolo, c’è più profondità di quanto si possa pensare al primo ascolto e di tanto in tanto un po’ di chitarra alla Steve Hackett suonata da Steve Rothery, il quale in alcuni momenti ci regala la propria impronta sul caratteristico suono Hackettiano di weeping guitar. Per chi ha amato Marbles, un acquisto irrinunciabile.



E la recensione del concerto alla MANCHESTER ACADEMY del 10 settembre:

Marillion, Sounds That Can't Be Made, TOUR -Review- Manchester Academy


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Yet another guest reviewer today, this time Hayley Green (AKA JaneB on the Marillion On Line Forum (MOLF) ).
Hayley has been a friend of mine for a number of years now, we meet up when we can. Good music is and has always been the key to this.
So good music has lead to this review, Hayley attended this gig and was raving about it earlier today to me, so I asked her to write about it, to get over to you my readers; what!, how!, when! and why! we do this crazy little thing called MARILLION!


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Marillion
Manchester Academy
10th September 2012

Steve Hogarth has never been shy of wearing his heart on his sleeve, and he doesn't disappoint when he comes on stage, from the darkness, with searchlight like spotlight's ranging over the audience, to sing the opening song of their recent (10th September) gig in Manchester. With poundingly loud Arabic type rhythms playing, and wearing a very large CND symbol on his shirt, he launches into Gaza - a 17 minute long impassioned plea for justice and peace in the Middle East and also the opening track of Marillion's 17th studio album, released this month. If anyone was expecting Marillion to fade away and stop pushing the boundaries of music, then they would be disappointed both with this gig and the album.

Immagine inseritaOn stage from just before 9pm until the curfew descended at 11pm, the band launched into a joyful celebration of 4 new tracks from the new album (Sounds That Can't be Made) along with some old favourites (Neverland, Fantastic Place, You're Gone, The Great Escape) and some tracks that haven't been played live often or for a while, including This Town trilogy, A Few Words for the Dead and Real Tears for Sale. The new tracks that were played were particularly good, with Power and The Sky Above the Rain stand out tracks for me. I've often thought that Marillion, and Steve H in particular, really connect with their fans on an emotional level, and seeing many of the men near me singing their hearts out to Neverland, and the final encore Sugar Mice, reminded me of this. I think TSATR will become a similar touchstone, especially for men of a certain age.


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The gig did have some technical glitches. It is only the 2nd date of their current tour and I'd say the new material benefited for longer rehearsal time. But the new material in particular really highlights the individual talents in the band. Steve Rothery's sublime guitar playing was as good as I have ever heard it, and RTFS showed that Ian Mosley can thrash out a complex drum rhythm when needed. Was great to see Mark Kelly back on stage and running such complex keyboard given the concerns about his hearing earlier this year, and as always Pete Trewavas added endless energy and solid bass. Steve H, always the consummate front man, singing every song as if it were his last. Love him or hate him - and he does still polarise opinion between some fans - in my view the band would have disappeared years ago without him, and that would have been a crying shame.

The 'Sounds That Can't Be Made' Tour continues, for details see http://www.marillion.com/tour/
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«Omaggio a Sarah Kane. Le corde vocali di Staples diventano marmo su cui scivolano le parole della drammaturga britannica. Il mood Velvet Underground aleggia su questo brano...
è il miglior momento di Waiting for the Moon.»
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#96 Maldon

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Inviato 27 settembre 2012 - 22:44

SOUNDS THAT CAN'T BE MADE, già recensito da diversi net-magazine/blog italiani
con giudizi "importanti", che vanno dall'ottimo al capolavoro, dimostra ancora una volta
come siano poche le band al mondo che possono vantare la stessa onestà e coerenza artistica.
Forse è per questo che i Marillion restano il gioielllo nascosto della musica britannica.

http://www.rock-meta...nt-be-made.html

http://www.spazioroc...php?id=10000852

http://giornalemetal...nt-be-made.html

http://www.metal.it/...-can-t-be-made/
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Inviato 28 settembre 2012 - 08:29

Ho sentito anch'io che e' un gran bel disco! Ascoltero' con piacere, anche se i Marillion non fanno parte dei miei gruppi preferiti ( . .che ok, non significa nulla :P ).
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#98 Maldon

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Inviato 28 settembre 2012 - 13:17

Ho sentito anch'io che e' un gran bel disco! Ascoltero' con piacere, anche se i Marillion non fanno parte dei miei gruppi preferiti ( . .che ok, non significa nulla :P ).


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Ma vuoi vedere che non c'è più bisogno delle major per entrare in classifica?
È possibile dunque passare per le maglie della Rete attraverso il passa-parola di appassionati e curiosi che lasciano rimbalzare la notizia da blog a net-magazine, da faccelibro a cinguettii, da forum e mail? Una bella rivincita per chi ha scelto quindici anni fa di auto-prodursi vivendo in un universo parallelo, lontano dalle autostrade del mainstream.
Non ricordo quanti anni fa è accaduto, ma ne sono passati un bel po' da quando i Marillion fecero l'ultima comparsata in classifiche nostrane. E si tenga conto che ancora oggi c'è chi strappa i cabassisi con Fish, mentre le radio continuano a trasmettere Kayleigh.
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#99 Maldon

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Inviato 01 ottobre 2012 - 19:45

Altra italian-flagged review:

http://www.rockgarage.it/?p=12287
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#100 Slowburn

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Inviato 19 ottobre 2012 - 12:38

Sto ascoltando il nuovo disco in velocita', significa che devo ancora trovare il tempo per dedicarmici meglio. Ad ogni modo mi piace, un disco fatto molto bene. Per assurdo pare siano piu' se stessi cosi che con Fish.
Specifico meglio: personalmente quei due-tre dischi piu' importanti con Fish mi piacciono molto, anche se non impazzisco proprio per quel sottile filo che li conduce sempre la', al fascino gabrieliano che incanta. Poi ammetto di non averli piu' seguiti, quindi il parere e' limitato; oggi con questo disco trovo ci sia piu' nitidezza, piu' singolarita' e unicita'.
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