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Avreste mai immaginato....


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110 replies to this topic

#1 zeggai

    Groupie

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Inviato 29 agosto 2007 - 14:10

Non vi fa paura quello che è diventata l'Italia: xenofoba,pessimista,spacciata,bigotta,conservatrice,conformista, corrotta,ignorante,cattolica,reazionaria,antiquata,confusa,infelice? A me sì e francamente non avrei mai immaginato dieci anni fa che potesse essere tale e così rincoglionita dal tubo catodico,nonché a-ecologica e letargica. Voi? Avreste mai pensato di vivere in un Italia così?
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#2 Guest_Maori Tattoo_*

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Inviato 30 agosto 2007 - 03:38

Meglio che non dico niente.
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#3 Guest_Maori Tattoo_*

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Inviato 30 agosto 2007 - 03:41

A Roma si diventa fascisti come si diventa della Lazio. Non dico altro.
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#4 Max Stirner

    Scaruffiano

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Inviato 30 agosto 2007 - 07:48

eh?
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"Ho abituato i miei occhi al sangue." Georg Büchner


"Caedite eos! Novit enim Dominus qui sunt eius"

#5 iancurtis80

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Inviato 30 agosto 2007 - 09:17

Odio ripetere sempre le stesse cose, ma secondo me, il punto è sempre lo stesso.
La popolazione, nel complesso è stupida. Il mezzo col quale è più facile manipolarla è la televisione. E la televisione, anche per via dell'avventura politica del Berlusca, ha fatto proprio questo. Manipolare le menti degli italiani, per far si che il loro pensiero sia allineato a quello di un potenziale elettore. Le televisioni hanno creato pessimismo, razzismo, paura, ecc...
Parlare continuamente delle rapine nelle villette per mano dei Rumeni non fà che aumentare la paura e spinge a preferire atteggiamenti fascisti tipici della destra. E questo vale per tutto il pensiero. Dalla forma del corpo, ai vestiti e via dicendo.
Ormai siamo arrivati ad avere Tg :-[ che fanno servizi girando su YouTube.
La destra mi fà paura perchè propone soluzioni semplici, che fanno presa sulle masse, ma che non risolvono il problema alla radice anzi rischiano di amplificarlo. E le propone ogni singolo istante sulle Tv, in maniera subdola, senza imporle come programma( almeno fino alle elezioni) ma spingendo la gente a volere quelle soluzioni. Troppi stranieri, fuori gli stranieri; troppi omicidi, pena di morte; usi droga, vai in carcere.

P.s. Forse pochi hanno sentito parlare seriamente di quello che uccede(rà) in Texas, cosi come nessuno ha sentito o letto(io l'ho letto su una rivista), di quel extracomunitario travolto e ucciso da un'ubriaca al volante. Il contrario avrebbe fatto notizia, anzi avrebbe fatto comodo.
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#6 zeggai

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Inviato 30 agosto 2007 - 09:28

si,questa volta sono d'accordo con te...io sono scettico riguardo al futuro...

domanda: ma l'unione europea,che crea standard anche per i semi dei carciofi e direttive sullo scaccolamento,non potrebbe far recepire agli stati membri direttive di "democrazia e libertà d'espressione?"
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#7 iancurtis80

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Inviato 30 agosto 2007 - 09:34

si,questa volta sono d'accordo con te...io sono scettico riguardo al futuro...

domanda: ma l'unione europea,che crea standard anche per i semi dei carciofi e direttive sullo scaccolamento,non potrebbe far recepire agli stati membri direttive di "democrazia e libertà d'espressione?"


Guarda questo video(se puoi guarda tutto il documentario "Quando c'era Berlusconi":

http://www.youtube.c...h?v=v-uVN-2bbwM

http://www.youtube.c...related&search=

??? :( :-[
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#8 zeggai

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Inviato 30 agosto 2007 - 09:41

ce lo già in dvd.....hai mai visto la sua tomba stile tutankamon?

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#9 iancurtis80

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Inviato 30 agosto 2007 - 09:44

ce lo già in dvd.....hai mai visto la sua tomba stile tutankamon?


Solo nel Dvd. Terrificante.

P.. Ma io e te stiamo litigando sui Griffin vs South Park? Il forum crea sdoppiamenti di personalità.  asd
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#10 zeggai

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Inviato 30 agosto 2007 - 09:45

sì....
e vince south park :)
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#11 zeggai

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Inviato 30 agosto 2007 - 09:52

a proposito, hai mai letto quella cavolata che ha detto berlusconi sulla cecenia e su Putin e come l'hanno sbertulato i giornali stranieri?

e hai mai visto che publitalia faceva affari col regime comunista? (libro di Travaglio)

e poi viene a rompere il cazzo qui a quelli che vogliono mantenere lo stato sociale.....
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#12 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 30 agosto 2007 - 10:12

premesso che ritengo Berlusocni un personaggio da disprezzare e verso il quale provo solo disgusto, non capisco il senso di questo thread.
cioè, una cosa è voler discutere della "mediocrità" generalizzata e diffusa nel popolo italiano (anche se all'estero non credo se la passino tantissimo meglio), sulla qual cosa si discute da anni, decenni, secoli senza concludere un bel niente, e altra cosa è aprire un thread con il solo scopo di "smerdare" questo o quel personaggio pubblico.
se avete critiche da fare a Berlusconi (per le quali, ripeto, sono il primo a portare fuoco) adoperate thread già aperti.
si fa meno casino e sarete più apprezzati.
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#13 zeggai

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Inviato 30 agosto 2007 - 10:19

no,questo thread è sulla paura.
Di vivere in Italia.
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#14 rimbaud_oh_yeah

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Inviato 30 agosto 2007 - 10:24

Non vi fa paura quello che è diventata l'Italia: xenofoba,pessimista,spacciata,bigotta,conservatrice,conformista, corrotta,ignorante,cattolica,reazionaria,antiquata,confusa,infelice? A me sì e francamente non avrei mai immaginato dieci anni fa che potesse essere tale e così rincoglionita dal tubo catodico,nonché a-ecologica e letargica. Voi? Avreste mai pensato di vivere in un Italia così?


Immagine inserita
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#15 sheikyerbouti

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Inviato 30 agosto 2007 - 10:49

Immagine inserita

un commento con la profondità di una pozzanghera.
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#16 alcatr4z

    utente provinciale

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Inviato 30 agosto 2007 - 11:32

Non vi fa paura quello che è diventata l'Italia: xenofoba,pessimista,spacciata,bigotta,conservatrice,conformista, corrotta,ignorante,cattolica,reazionaria,antiquata,confusa,infelice? A me sì e francamente non avrei mai immaginato dieci anni fa che potesse essere tale e così rincoglionita dal tubo catodico,nonché a-ecologica e letargica. Voi? Avreste mai pensato di vivere in un Italia così?


perchè prima com'era?

corrotta....non credo che sia più corrotta di come lo era nei primi anni 80
ignorante....qui ci sono statistiche che ti smentiscono alla grande
cattolica...."purtroppo" lo è sempre di meno, quel purtroppo va spiegato!
reazionaria?? ma dove, ma dooooooooooooove!!!
antiquata.....lo è sempre stata dalla fine del rinascimento in poi
confusa, bene confusi e pure molto lo eravamo pure ai tempi del rinascimento
INFELICE!! no, non credo proprio!
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#17 rimbaud_oh_yeah

    mainstream Star

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Inviato 30 agosto 2007 - 11:37


Non vi fa paura quello che è diventata l'Italia: xenofoba,pessimista,spacciata,bigotta,conservatrice,conformista, corrotta,ignorante,cattolica,reazionaria,antiquata,confusa,infelice? A me sì e francamente non avrei mai immaginato dieci anni fa che potesse essere tale e così rincoglionita dal tubo catodico,nonché a-ecologica e letargica. Voi? Avreste mai pensato di vivere in un Italia così?


perchè prima com'era?


che poi è come mettere lo sbadiglio.
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#18 sheikyerbouti

    anti-intellettuale, coerente, obiettivo, ironico, arguto, spacca

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Inviato 30 agosto 2007 - 11:38

ignorante....qui ci sono statistiche che ti smentiscono alla grande

"qui" dove?

da come si sente parlare la gente e da come scrive, sono portato a pensare che "zeggai" non abbia tutti i torti.

ciao.
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#19 alcatr4z

    utente provinciale

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Inviato 30 agosto 2007 - 11:44

ignorante....qui ci sono statistiche che ti smentiscono alla grande

"qui" dove?

da come si sente parlare la gente e da come scrive, sono portato a pensare che "zeggai" non abbia tutti i torti.

ciao.


su questo punto......si può dire te lo giuro!  asd

eppoi scusa, facendo un ragionamento logico ti faccio presente che mio nonno non aveva manco la licenza elementare, mio padre a stento quella media, io sono  diplomato....nella mia famiglia quindi oserei dire che gli Italiani sono un pò meno ignoranti di una volta!

La verità è che gli Italiani di oggi magari sono un pò più fancazzisti di una volta, nel senso che hanno più tempo libero da dedicare alle cazzate, più spocchiosi, nel senso che si fanno grandi per delle cazzate, presuntuosi, nel senso che si reputano insuperabili nello sparare cazzate, ma non credo proprio più ignoranti che di persé penso sia un difetuccio molto meno grave dei primi citati!!!

Buona giornata!
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#20 astrodomini

    ...

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Inviato 30 agosto 2007 - 11:48

ignorante....qui ci sono statistiche che ti smentiscono alla grande

"qui" dove?

da come si sente parlare la gente e da come scrive, sono portato a pensare che "zeggai" non abbia tutti i torti.

ciao.


Penso che le statistiche sull'abbandono scolastico e sulle possibilità di accesso a studi superiori e università smentiscano brutalmente il luogo comune esposto da zeggai.
Una volta era un lusso fare le superiori, un miracolo spesso inaccessibile per le classi medio/basse mandare un figlio all'università.
Mi piacerebbe poi andare nei luoghi di lavoro di trentanni fa e sentire la parlata e il modo di scrivere dei miei coetanei del tempo, una schiera di nuovi Leopardi immagino... ::)
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#21 rimbaud_oh_yeah

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Inviato 30 agosto 2007 - 11:49


ignorante....qui ci sono statistiche che ti smentiscono alla grande

"qui" dove?

da come si sente parlare la gente e da come scrive, sono portato a pensare che "zeggai" non abbia tutti i torti.

ciao.


Penso che le statistiche sull'abbandono scolastico e sulle possibilità di accesso a studi superiori e università smentiscano brutalmente il luogo comune esposto da zeggai.
Una volta era un lusso fare le superiori, un miracolo spesso inaccessibile per le classi medio/basse mandare un figlio all'università.
Mi piacerebbe poi andare nei luoghi di lavoro di trentanni fa e sentire la parlata e il modo di scrivere dei miei coetanei del tempo, una schiera di nuovi Leopardi immagino... ::)


Ma ci stai anche a perder tempo?
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#22 Guest_andara_*

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Inviato 30 agosto 2007 - 12:18

Una volta era un lusso fare le superiori, un miracolo spesso inaccessibile per le classi medio/basse mandare un figlio all'università.


Secondo me, uno dei passi più importanti verso l'uguaglianza sostanziale.
Tuttavia la questione rimane molto complessa.
Dal punto di vista sociale ed economico un'enorme conquista, ma dal punto di vista culturale (e in questo rientra anche il modo di esprimersi) secondo me si è avuto un appiattimento verso il basso (quanto sembra un luogo comune!). Faccio un esempio a me vicino: una buona parte di chi una volta entrava in un liceo classico proseguiva solo con enorme fatica (penso ai casi eclatanti di Bobbio, Pavese e compari rimandati a settembre), e ne usciva, in molti casi, con una coscienza civile; ora non è più così e questo lo trovo indiscutibilmente vero. 
Quello dell'istruzione superiore, a mio avviso, anche se, al riguardo, non ho una conoscenza approfonditissima, è stato un pò lo strumento per far tacere le richieste di una classe sociale.
Semplificando come se si dicesse: tu non creare disordini e io, Stato, do a te e a tuoi figli la possibilità di farsi i soldi. Cosa sacrosanta, soprattutto, come in questo caso se significa un livello minimo di qualità di vita. Ma a me continua a non piacere chi sceglie un percorso solo in vista del profitto che ne avrà, atteggiamnto che ha per conseguenza la noncuranza di alcuni sul lavoro.
       
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#23 zeggai

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Inviato 30 agosto 2007 - 12:25

ignorante= luoghi comuni?

innanzitutto consiglio a quel trombone di poeta maledetto di leggere il libro di schizzerotto (e Gallino,credo) "sociologia dell'istruzione,in cui si spiega che le disuguaglianze di accesso ai gradi di istruzione in termini relativi,non sono affatto cambiate. E poi quando dicevo ignorante intendevo a livello di cultura generale,mi riferivo alla riabilitazione del fascismo senza tener conto di campi di concentramento,censure e militarismo onnipresente; mi riferivo alla cultura del "tanto fanno tutti così",al conformismo santificato,alla pornografia dei varietà e ai telegiornali macabri e inquisitori; alla paura degli stranieri e al tacciare povertà e solitudine come colpe; mi riferivo alle censure e alla mancanza di satira,al giornalismo servile,alla mancanza di politica ambientale e di cultura reale in materia.

ecco perché ignorante. e poi il luogo comune che mi imputate era solo nella parola "italia ignorante"....provate a smentirmi! è ovvio che mi riferisco al modello mediatico e "di regime",non a ricercatori sotopagati e studenti lavoratori!

E poi la cultura va vista in termini relativi e in riferimento allo stesso periodo storico (o condizioni storiche simili): dobbiamo paragonarci a gente di un secolo fa che per contare le galline usava le dita delle mani come in "nuovomondo" di crialese?
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#24 astrodomini

    ...

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Inviato 30 agosto 2007 - 13:09

ai bordi delle strade dio è morto,
nelle auto prese a rate dio è morto,
nei miti dell' estate dio è morto...


e fedi fatte di abitudine e paura,
una politica che è solo far carriera,
il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto,
l' ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto


nei campi di sterminio dio è morto,
coi miti della razza dio è morto
con gli odi di partito dio è morto...


(1965)

Mi sembra che i problemi siano un pò sempre li stessi, con il problema che le speranze espresso da Guccini si sono rivelate appunto.. speranze.

accio un esempio a me vicino: una buona parte di chi una volta entrava in un liceo classico proseguiva solo con enorme fatica (penso ai casi eclatanti di Bobbio, Pavese e compari rimandati a settembre), e ne usciva, in molti casi, con una coscienza civile; ora non è più così e questo lo trovo indiscutibilmente vero.


Io penso che la coscienza civile te la fai con o senza la scuola. Non credo che in passato ci fosse questa grande formazione come è lacunosa quella di ora, forse c'era più meritocrazia e meno lassismo (nei voti ad esempio) ma ho sempre visto la coscienza/passione civile come qualcosa che viene da dentro.
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#25 sheikyerbouti

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Inviato 30 agosto 2007 - 13:11


ignorante....qui ci sono statistiche che ti smentiscono alla grande

"qui" dove?

da come si sente parlare la gente e da come scrive, sono portato a pensare che "zeggai" non abbia tutti i torti.

ciao.

Penso che le statistiche sull'abbandono scolastico e sulle possibilità di accesso a studi superiori e università smentiscano brutalmente il luogo comune esposto da zeggai.
Una volta era un lusso fare le superiori, un miracolo spesso inaccessibile per le classi medio/basse mandare un figlio all'università.
Mi piacerebbe poi andare nei luoghi di lavoro di trentanni fa e sentire la parlata e il modo di scrivere dei miei coetanei del tempo, una schiera di nuovi Leopardi immagino... ::)

se confondiamo il possesso di un titolo di studio con la capacità di esprimersi e scrivere correttamente allora è meglio che la piantiamo qua.

ciao.
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#26 sheikyerbouti

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Inviato 30 agosto 2007 - 13:13



ignorante....qui ci sono statistiche che ti smentiscono alla grande

"qui" dove?

da come si sente parlare la gente e da come scrive, sono portato a pensare che "zeggai" non abbia tutti i torti.

ciao.


Penso che le statistiche sull'abbandono scolastico e sulle possibilità di accesso a studi superiori e università smentiscano brutalmente il luogo comune esposto da zeggai.
Una volta era un lusso fare le superiori, un miracolo spesso inaccessibile per le classi medio/basse mandare un figlio all'università.
Mi piacerebbe poi andare nei luoghi di lavoro di trentanni fa e sentire la parlata e il modo di scrivere dei miei coetanei del tempo, una schiera di nuovi Leopardi immagino... ::)

Ma ci stai anche a perder tempo?

vogliamo parlare dei tre interventi del ... che hai fatto in questo thread?
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#27 astrodomini

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Inviato 30 agosto 2007 - 13:21



ignorante....qui ci sono statistiche che ti smentiscono alla grande

"qui" dove?

da come si sente parlare la gente e da come scrive, sono portato a pensare che "zeggai" non abbia tutti i torti.

ciao.

Penso che le statistiche sull'abbandono scolastico e sulle possibilità di accesso a studi superiori e università smentiscano brutalmente il luogo comune esposto da zeggai.
Una volta era un lusso fare le superiori, un miracolo spesso inaccessibile per le classi medio/basse mandare un figlio all'università.
Mi piacerebbe poi andare nei luoghi di lavoro di trentanni fa e sentire la parlata e il modo di scrivere dei miei coetanei del tempo, una schiera di nuovi Leopardi immagino... ::)

se confondiamo il possesso di un titolo di studio con la capacità di esprimersi e scrivere correttamente allora è meglio che la piantiamo qua.

ciao.


Ripeto, mi piacerebbe tornare indietro e girare fra i miei coetanei per vedere quanti novelli Leopardi..
Secondo me nelle classi medio/basse c'era una padronanza del lessico e della scrittura molto minore rispetto ad ora.
Sei un nostalgico asd
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#28 juL fu Sig.M.

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Inviato 30 agosto 2007 - 13:26

Mi madre, insegnante alle scuole medie da 30 anni, sostiene che la capacità di scrivere in italiano corretto dei ragazzi iscritti alle sue classi sta degenerando in modo vergognoso.

Non so se è un caso sporadico o la dimostrazione del degenero del quartiere dove insegna, nè sono informato su eventuali statistiche sula faccenda, ma tant'è.
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#29 sheikyerbouti

    anti-intellettuale, coerente, obiettivo, ironico, arguto, spacca

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Inviato 30 agosto 2007 - 13:43

Sei un nostalgico asd

no sono realista.

il problema non mi sembra essere chi non ha avuto la possibilità di studiare, che non ha colpa alcuna.

fior di laureati si esprimono come se il titolo di studio lo avessero trovato nel sacchetto delle patatine (scadute), usano termini a sproposito, scrivono in modo raccapricciante...

ciao.

p.s.: nel defunto forum avevo postato un'indagine seconda la quale circa il 30% dei laureati italiani sotto i 30 anni pensa che aldo moro fosse il capo delle brigate rosse...
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#30 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 30 agosto 2007 - 13:53

Mi madre, insegnante alle scuole medie da 30 anni, sostiene che la capacità di scrivere in italiano corretto dei ragazzi iscritti alle sue classi sta degenerando in modo vergognoso.


infatti non è vero che l'evoluzione culturale di un popolo sia sempre in costante asccesa o in costante discesa.
vi sono momenti in cui la cultura di un popolo raggiunge momenti alti per poi ridiscendere... e così via.
anche le testimonianze che ho io sul mondo della scuola di oggi coincidono quasi con quella della mamma di juL.
in particolare, ho notato che da una decina d'anni scarsi la cultura media del popolo italiano è in netto declino.
l'apice, secondo me, c'è stato dal 68 fino a inizio anni 90 (e vabè... sono nostalgico).
nell'immediato dopoguerra la situazione era disastrata al massimo.
oggi stiamo sicuramente in calo ma non certo ai livelli del 45.
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#31 arvic

    Classic Rocker

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Inviato 30 agosto 2007 - 13:54

Mi madre, insegnante alle scuole medie da 30 anni, sostiene che la capacità di scrivere in italiano corretto dei ragazzi iscritti alle sue classi sta degenerando in modo vergognoso.

Non so se è un caso sporadico o la dimostrazione del degenero del quartiere dove insegna, nè sono informato su eventuali statistiche sula faccenda, ma tant'è.


Anch'io ho sentito dire le stesse cose da professori delle medie  (o erano maestri? alla faccia della padronanza del lessico :P)con alle spalle anni di insegnamento sia in italia sia in spagna. Credo cmq che non ci sia neanche da paragonare il livello medio di "conoscenza" di oggi rispetto a solo 50 anni fa, quando si faceva fatica ad arrivare alle superiori e le donne laureate in italia si potevano contare sulle dita di una mano o quasi.
Penso che andara abbia centrato il punto che vuole esprimere lo sceicco
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#32 astrodomini

    ...

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Inviato 30 agosto 2007 - 13:58

Sei un nostalgico asd

no sono realista.

il problema non mi sembra essere chi non ha avuto la possibilità di studiare, che non ha colpa alcuna.

fior di laureati si esprimono come se il titolo di studio lo avessero trovato nel sacchetto delle patatine (scadute), usano termini a sproposito, scrivono in modo raccapricciante...

ciao.

p.s.: nel defunto forum avevo postato un'indagine seconda la quale circa il 30% dei laureti italiani sotto i 30 anni pensa che aldo moro fosse il capo delle brigate rosse...


Saresti realista con delle statistiche alla mano non credi?
Io ho avuto un sacco di professori ignoranti fino al midollo (alcuni parlavano ancora in dialetto magari facendo lezione leggendo paro paro dal libro), ho conosciuto laureati ignoranti e beceri come gente con la quinta elementare informata e arguta, saprai bene che ste cose non dimostrano nulla.

Su Moro ti posso dare ragione: la storia recente è completamente ignorata dalle elementari alle superiori (almeno nel mio caso è stato così) e questa è una cosa davvero triste, in quinta superiore arrivammo a malapena alla seconda guerra mondiale! :-\

in particolare, ho notato che da una decina d'anni scarsi la cultura media del popolo italiano è in netto declino.
l'apice, secondo me, c'è stato dal 68 fino a inizio anni 90 (e vabè... sono nostalgico).


Ma dove scusa? Nelle campagne (buona parte del paese insomma)?
Cosa significa cultura media? Chi stiamo prendendo in analisi?

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#33 Guest_andara_*

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Inviato 30 agosto 2007 - 14:03

Io penso che la coscienza civile te la fai con o senza la scuola. Non credo che in passato ci fosse questa grande formazione come è lacunosa quella di ora, forse c'era più meritocrazia e meno lassismo (nei voti ad esempio) ma ho sempre visto la coscienza/passione civile come qualcosa che viene da dentro.


Indubbiamente ciò che sei non è la scuola/università che frequenti. Infatti:

fior di laureati si esprimono come se il titolo di studio lo avessero trovato nel sacchetto delle patatine (scadute), usano termini a sproposito, scrivono in modo raccapricciante...

Ma se intorno a te, ragazzino, c'è il deserto e il silenzio del pensiero, la scuola (che devi frequentare per forza) può, se fatta di persone istruite (non nel senso strettamente connesso al foglio di carta), darti nuovi strumenti di comprensione ed analisi della realtà.
Se poi a te non interessa o ti fermi lì, problemi tuoi.
Per quanto mi riguarda, è fondamentale questo passaggio, solo l'ambiente scolastico è un grado di garantire a tutti e a chi non ha altre possibilità di avere un punto di partenza per la sua formazione culturale. 

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#34 juL fu Sig.M.

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Inviato 30 agosto 2007 - 14:22

p.s.: nel defunto forum avevo postato un'indagine seconda la quale circa il 30% dei laureati italiani sotto i 30 anni pensa che aldo moro fosse il capo delle brigate rosse...


L'ho appena cheisto alla mia ragazza, mi ha risposto, parole testuali "non mi ricordo bene se era uno contro o a favore...che poi l'hanno amazzato".

Città di origine Bergamo, Liceo Classico e laurea in Medicina.

Non ci posso credere, comunque in questa ed in altre occasione sono sempre più convinto che, indipendendetemente dal trend di decadenza, i licei toscani sono di un altro pianeta.
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#35 xtal

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Inviato 30 agosto 2007 - 14:28

Io ho avuto un sacco di professori ignoranti fino al midollo (alcuni parlavano ancora in dialetto magari facendo lezione leggendo paro paro dal libro)

Mah non penso che il problema sia parlare in dialetto (lo stai facendo anche tu! ;D), leggere paro paro dal libro invece è una colossale manifestazione d'ignoranza e confermo che molti, purtroppo, lo fanno.

Su Moro ti posso dare ragione: la storia recente è completamente ignorata dalle elementari alle superiori (almeno nel mio caso è stato così) e questa è una cosa davvero triste, in quinta superiore arrivammo a malapena alla seconda guerra mondiale! :-\

Sì.

Comunque faccio umilmente notare che il titolo di studio, da solo, non è un indice accettabile in quanto l'innalzamento dell'obbligo scolastico ha portato alla svalutazione della licenza media prima, e liceale poi. In parole povere: visto che il diploma se lo devono prendere tutti tanto vale che s'imparano 4 stronzate e ce le vengono a dire e vai coi 60 a tutti.
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#36 Guest_andara_*

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Inviato 30 agosto 2007 - 14:30

"non mi ricordo bene se era uno contro o a favore...che poi l'hanno amazzato".


Che carina!  :)
L'80% di una classe del liceo classico (la mia stima potrebbe anche crescere, perchè non ci capisco niente di statistica)avrebbe risposto allo stesso modo..forse anche peggio.
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#37 juL fu Sig.M.

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Inviato 30 agosto 2007 - 14:48

Che la strage di Bologna l'hanno fatta le br poi ormai è storia, provare per credere.
(io stesso non sapevo fino a 3 anni fa che la strategia della tensione esordì con le bombe a Milano)
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#38 sheikyerbouti

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Inviato 30 agosto 2007 - 16:01

Su Moro ti posso dare ragione: la storia recente è completamente ignorata dalle elementari alle superiori (almeno nel mio caso è stato così) e questa è una cosa davvero triste, in quinta superiore arrivammo a malapena alla seconda guerra mondiale! :-\

Sì.

Comunque faccio umilmente notare che il titolo di studio, da solo, non è un indice accettabile in quanto l'innalzamento dell'obbligo scolastico ha portato alla svalutazione della licenza media prima, e liceale poi. In parole povere: visto che il diploma se lo devono prendere tutti tanto vale che s'imparano 4 stronzate e ce le vengono a dire e vai coi 60 a tutti.

è quello che scrivo da un po' senza alcun risultato...

forse in due ce la faremo...

ciao.
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#39 ur79

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Inviato 30 agosto 2007 - 18:07


fior di laureati si esprimono come se il titolo di studio lo avessero trovato nel sacchetto delle patatine (scadute), usano termini a sproposito, scrivono in modo raccapricciante...
p.s.: nel defunto forum avevo postato un'indagine seconda la quale circa il 30% dei laureti italiani sotto i 30 anni pensa che aldo moro fosse il capo delle brigate rosse...


Saresti realista con delle statistiche alla mano non credi?
Io ho avuto un sacco di professori ignoranti fino al midollo (alcuni parlavano ancora in dialetto magari facendo lezione leggendo paro paro dal libro), ho conosciuto laureati ignoranti e beceri come gente con la quinta elementare informata e arguta, saprai bene che ste cose non dimostrano nulla.

Ma hai detto la stessa cosa, no?
Il fatto di avere più laureati non è affatto garanzia di un innalzamento culturale, e di come si parla/scrive soprattutto, io a volte resto allucinato.

Su Moro ti posso dare ragione: la storia recente è completamente ignorata dalle elementari alle superiori (almeno nel mio caso è stato così) e questa è una cosa davvero triste, in quinta superiore arrivammo a malapena alla seconda guerra mondiale! :-\

Sì.

Comunque faccio umilmente notare che il titolo di studio, da solo, non è un indice accettabile in quanto l'innalzamento dell'obbligo scolastico ha portato alla svalutazione della licenza media prima, e liceale poi. In parole povere: visto che il diploma se lo devono prendere tutti tanto vale che s'imparano 4 stronzate e ce le vengono a dire e vai coi 60 a tutti.

è quello che scrivo da un po' senza alcun risultato...

forse in due ce la faremo...

ciao.

M'aggrego volentieri. Sono d'accordo, e ciò ora sta succedendo con la laurea: studi al volo quattro fotocopie rimediate qua e là e vai all'esame, e magari lo passi pure bene... Ormai è un diploma, parlando per ciò che vedo chiaramente, e il passaggio a questo 3+2 è stato un bel passo in tal senso.
E su come vengano dati i voti visto che parte del finanziamento dell'ateneo è modulato sui risultati ci sarebbe da discutere ulteriormente.

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Minden út Rómába vezet

#40 astrodomini

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Inviato 30 agosto 2007 - 18:36

Ma hai detto la stessa cosa, no?
Il fatto di avere più laureati non è affatto garanzia di un innalzamento culturale, e di come si parla/scrive soprattutto, io a volte resto allucinato.


Non sarà affatto garanzia di innalzamento culturale ma portare una buona fetta della popolazione a un livello di conoscenze superiore/universitario avrà inciso no?
Se ora ti meravigli di come taluni scrivono una volta magari ti saresti meravigliato di quanti non sapessero scrivere oltre il proprio nome e poco altro.

Io sono il primo a dire che l'educazione è andata progressivamente sfasciandosi dal 68' in poi deresponsabilizzando di anno in anno lo studente dal suo rendimento ma allo stesso tempo essa ha raggiunto una fetta pressochè totale della popolazione mentre una volta era solo per le elitès. Tutto ciò non si può trascurare perchè conoscete laureati che non sanno scrivere. Non si saranno raggiunti alti risultati ma è innegabile che la cultura si è innalzata, ti ricordo che negli anni sessanta si usava ancora la TV per insegnare a leggere e scrivere!
Io stesso mi ricordo un buon livello generale nella mia classe (1984) con i fisiologici alti e bassi di eccellenza e ignoranza.
Certo è necessario un cambio di rotta nella scuola ma da qui a dire che stiamo messi peggio di trentanni fa ce ne passa parecchio.
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the music that forced the world into future


#41 sud afternoon

    Si legge sud afternùn.

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Inviato 30 agosto 2007 - 19:06

Che la strage di Bologna l'hanno fatta le br poi ormai è storia, provare per credere.


Una volta, al primo anno di liceo scientifico, nel bel mezzo di uno dei suoi noiosissimi pistolotti moraleggianti, il professore di religione si lasciò sfuggire  una frase del tipo "...e se per esempio mio fratello è morto ammazzato nella stazione di Bologna dalle bombe delle brigate rosse..."; quella frase mi è rimasta impressa, in un primo momento perché mi chiesi se davvero il fratello del professore fosse morto in quella celebre strage (che conoscevo giusto per sentito dire ovviamente), e qualche anno dopo quando capii la panzana delle br. Meno male che per nei successivi quattro anni il nuovo docente di religione non veniva quasi neanche in aula, era l'ora di ricreazione, o di socializzazione nei bagni. ;D

Comunque per me sparate cifre statistiche troppo ottimistiche, nella mia quinta liceo (tre anni fa) credo il 100% degli studenti non avrebbe saputo dire chi fosse moro (io credo avrei al più risposto "un importante politico italiano, rapito da qualcuno", ma solo per la celebre foto entrata nell'iconografia in negativo della storia italiana).
Io ho iniziato a leggere i giornali a 18 anni e mezzo.
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#42 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 30 agosto 2007 - 19:09

era l'ora di ricreazione, o di socializzazione nei bagni. ;D


quella con le famose saponette? :D
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#43 sheikyerbouti

    anti-intellettuale, coerente, obiettivo, ironico, arguto, spacca

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Inviato 30 agosto 2007 - 19:52

Ma hai detto la stessa cosa, no?
Il fatto di avere più laureati non è affatto garanzia di un innalzamento culturale, e di come si parla/scrive soprattutto, io a volte resto allucinato.


Non sarà affatto garanzia di innalzamento culturale ma portare una buona fetta della popolazione a un livello di conoscenze superiore/universitario avrà inciso no?
Se ora ti meravigli di come taluni scrivono una volta magari ti saresti meravigliato di quanti non sapessero scrivere oltre il proprio nome e poco altro.

Io sono il primo a dire che l'educazione è andata progressivamente sfasciandosi dal 68' in poi deresponsabilizzando di anno in anno lo studente dal suo rendimento ma allo stesso tempo essa ha raggiunto una fetta pressochè totale della popolazione mentre una volta era solo per le elitès. Tutto ciò non si può trascurare perchè conoscete laureati che non sanno scrivere. Non si saranno raggiunti alti risultati ma è innegabile che la cultura si è innalzata, ti ricordo che negli anni sessanta si usava ancora la TV per insegnare a leggere e scrivere!
Io stesso mi ricordo un buon livello generale nella mia classe (1984) con i fisiologici alti e bassi di eccellenza e ignoranza.
Certo è necessario un cambio di rotta nella scuola ma da qui a dire che stiamo messi peggio di trentanni fa ce ne passa parecchio.

tu continui a confondere la cultura con i titoli di studio conseguiti; gli uni con l'altra non c'entrano una beata fava.

me lo ricordo anch'io "non è mai troppo tardi" condotto dal maestro alberto manzi; sicuramente superiore a molte attuali classi di licei pubblici e privati.

a me stupisce e intristisce chi, laureato, scrive po'  con l'accento invece che con l'apostrofo; chi, riferendosi ad una donna dice "gli ho detto"; chi, pensando sia inglese, dice "aiter" invece di iter...
certo, si fa capire lo stesso ma che degrado...!

ciao.
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#44 astrodomini

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Inviato 30 agosto 2007 - 20:40

tu continui a confondere la cultura con i titoli di studio conseguiti; gli uni con l'altra non c'entrano una beata fava.


Allora esplicami in cosa consiste la cultura, concetto a quanto sembra decisamente vago.

me lo ricordo anch'io "non è mai troppo tardi" condotto dal maestro alberto manzi; sicuramente superiore a molte attuali classi di licei pubblici e privati.


Potrei sapere da cosa ricavi questa sicurezza?

a me stupisce e intristisce chi, laureato, scrive po'  con l'accento invece che con l'apostrofo; chi, riferendosi ad una donna dice "gli ho detto"; chi, pensando sia inglese, dice "aiter" invece di iter...
certo, si fa capire lo stesso ma che degrado...!


Queste sono regolette grammaticali imparate a memoria, non cultura. Importanti quanto vuoi ma ai fini di giudicare la cultura a mio parere secondarie.
A me ha sempre intristito chi fa il puntiglioso (e non mi riferisco a te) sul po' (che si scrive con l'elisione! asd) e poi se imbastisci un discorso di attualità, politica o storia non sa che pesci pigliare.
Siamo poi convinti che ste cose siano dovute a un fattore generazionale? Se non erro persino Villaggio negli anni settanta prendeva per i fondelli la totale impreparazione grammaticale della classe media (tutta gente che ha studiato in tempi non sospetti)!

Comunque è inutile quando c'era lui

http://cache.eb.com/...91&rendTypeId=4

(parole di mia nonna) si studiava cose alle elementari che voi manco alle superiori!

;D
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#45 sheikyerbouti

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Inviato 30 agosto 2007 - 20:54

tu continui a confondere la cultura con i titoli di studio conseguiti; gli uni con l'altra non c'entrano una beata fava.

Allora esplicami in cosa consiste la cultura, concetto a quanto sembra decisamente vago.

è il patrimonio di conoscenze che ogni individuo possiede e che ne formano la personalità.
un titolo di studio lo puoi anche solo acquistare.

me lo ricordo anch'io "non è mai troppo tardi" condotto dal maestro alberto manzi; sicuramente superiore a molte attuali classi di licei pubblici e privati.

Potrei sapere da cosa ricavi questa sicurezza?

dall'ascoltare come parlano i ragazzi in giro e dal leggere come scrivono.
tu mi dirai che la mia è un'esperienza ristretta ma pazienza me ne farò una ragione.

a me stupisce e intristisce chi, laureato, scrive po'  con l'accento invece che con l'apostrofo; chi, riferendosi ad una donna dice "gli ho detto"; chi, pensando sia inglese, dice "aiter" invece di iter...
certo, si fa capire lo stesso ma che degrado...!

Queste sono regolette grammaticali imparate a memoria, non cultura. Importanti quanto vuoi ma ai fini di giudicare la cultura a mio parere secondarie.
A me ha sempre intristito chi fa il puntiglioso (e non mi riferisco a te) sul po' (che si scrive con l'elisione! asd) e poi se imbastisci un discorso di attualità, politica o storia non sa che pesci pigliare.

ritengo che sia necessario un equilibrio tra ciò che si conosce e come lo si esprime ma ognuno è figlio dei propri tempi...

... a me piace ancora ascoltare chi si esprime con un linguaggio corretto e appropriato...

... anche i gibboni, a gesti, si capiscono tra loro ma non mi farebbe piacere che si ritornasse a quello stadio.

ciao.
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#46 ouspen

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Inviato 30 agosto 2007 - 21:10

sulla scuola la penso esattamente come Michel de Montaigne

Ritorno volentieri sull'argomento dell'insufficienza della nostra educazione. Essa ha avuto per fine di farci non buoni e saggi, ma dotti: e ci è riuscita. Non ci ha insegnato a seguire e abbracciare la virtù e la saggezza, ma ce ne ha inculcato la derivazione e l'etimologia.
Noi domandiamo volentieri: "Sa di greco o di latino? Scrive in versi o in prosa?" Ma la cosa principale era chiedere se è diventato migliore o più saggio, ed è quello che resta in secondo piano. Bisognerebbe interessarsi di chiedere chi sappia meglio, non chi sappia di più...noi lavoriamo solo a riempire la memoria e lasciamo vuoti l'intelletto e la coscienza.


Pasolini preferiva le persone "con la quarta elementare": più semplici, umili e con una certa grazia, non contaminati dalla cultura piccolo borghese italiana, "che genera quasi sempre impurezze e corruzioni..."

ho visto al mio tempo cento artigiani, cento contadini più saggi e più felici di molti rettori d'università.

Diventa demente (la kultura poi ti cura) - skiantos
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#47 astrodomini

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Inviato 30 agosto 2007 - 21:12

è il patrimonio di conoscenze che ogni individuo possiede e che ne formano la personalità.
un titolo di studio lo puoi anche solo acquistare.


Appunto, va da sè che se molte più persone possono andare in un luogo dove la conoscenza viene divulgata piuttosto che andare in fabbrica è più probabile che il patrimonio di conoscenze sia più diffuso e possa essere appreso da molte più persone.
Come si può dire che le conoscenze sono minori in un mondo in cui la scuola è per tutti? Tantissimi ragazzi che un tempo andavano in fabbrica o nei campi ora studiano e stiamo ancora a porci dilemmi di questo tipo?
Io capisco essere nostalgici e/o brontoli ma a tutto esiste un limite.

dall'ascoltare come parlano i ragazzi in giro e dal leggere come scrivono.
tu mi dirai che la mia è un'esperienza ristretta ma pazienza me ne farò una ragione.


Penso proprio lo sia. Mi chiedo ai tuoi tempi come si parlasse in Italia (nelle campagne, nelle province etc.), in maniera forbita, educata e grammaticalmente corretta? Per me era un miracolo sentire qualche parola in italiano! ;)

ritengo che sia necessario un equilibrio tra ciò che si conosce e come lo si esprime ma ognuno è figlio dei propri tempi...

... a me piace ancora ascoltare chi si esprime con un linguaggio corretto e appropriato...


Penso piaccia a tutti, ma da qui a giudicare la cultura sul po' ce ne passa..

Pasolini preferiva le persone "con la quarta elementare": più semplici, umili e con una certa grazia, non contaminati dalla cultura piccolo borghese italiana, "che genera quasi sempre impurezze e corruzioni..."


Allora poteva restare a fare il contadìn a Casarsa invece di andare nei salotti della borghesia romana.

::)

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#48 sheikyerbouti

    anti-intellettuale, coerente, obiettivo, ironico, arguto, spacca

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Inviato 30 agosto 2007 - 21:30

è il patrimonio di conoscenze che ogni individuo possiede e che ne formano la personalità.
un titolo di studio lo puoi anche solo acquistare.

Appunto, va da sè che se molte più persone possono andare in un luogo dove la conoscenza viene divulgata piuttosto che andare in fabbrica è più probabile che il patrimonio di conoscenze sia più diffuso e possa essere appreso da molte più persone.
Come si può dire che le conoscenze sono minori in un mondo in cui la scuola è per tutti? Tantissimi ragazzi che un tempo andavano in fabbrica o nei campi ora studiano e stiamo ancora a porci dilemmi di questo tipo?
Io capisco essere nostalgici e/o brontoli ma a tutto esiste un limite.

il fatto che la scuola sia ormai per tutti non garantisce la qualità né della scuola stessa né di chi la frequenta.

dall'ascoltare come parlano i ragazzi in giro e dal leggere come scrivono.
tu mi dirai che la mia è un'esperienza ristretta ma pazienza me ne farò una ragione.

Penso proprio lo sia. Mi chiedo ai tuoi tempi come si parlasse in Italia (nelle campagne, nelle province etc.), in maniera forbita, educata e grammaticalmente corretta? Per me era un miracolo sentire qualche parola in italiano! ;)

ovvio... se quello che ti viene detto non ha l'imprimatur di un istituto di ricerca vale un cazzo.

e che ti devo dire? nella mia famiglia non si è mai parlato alcun dialetto, mi devo sparare nelle palline?

ritengo che sia necessario un equilibrio tra ciò che si conosce e come lo si esprime ma ognuno è figlio dei propri tempi...

... a me piace ancora ascoltare chi si esprime con un linguaggio corretto e appropriato...

Penso piaccia a tutti, ma da qui a giudicare la cultura sul po' ce ne passa...

non penso piaccia a tutti altrimenti chi si accorge di strafalcionare  tenderebbe a non farlo più.
no, penso solo che chi è laureato e continua a esprimersi come se a scuola non ci fosse mai andato ha solo buttato via qualche anno della propria vita.
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#49 astrodomini

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Inviato 30 agosto 2007 - 21:49

il fatto che la scuola sia ormai per tutti non garantisce la qualità né della scuola stessa né di chi la frequenta.


Ma perchè ti affidi a ste frasi?
La scuola italiana fornisce un grado di insegnamento quantomeno decente ed è logico che se buona parte dei giovani può accedere alla scuola il bagaglio culturale e la cultura media si alza, fosse anche per una mera questione statistica.
Poi se vuoi restare nella tua torre stile assedio e crede che si stava meglio quando la scuola era per le elitès buon per te!

ovvio... se quello che ti viene detto non ha l'imprimatur di un istituto di ricerca vale un cazzo.

e che ti devo dire? nella mia famiglia non si è mai parlato alcun dialetto, mi devo sparare nelle palline?


No, devi solo capire che la tua famiglia o la tua esperienza non significano alcunchè. Se tu sei stato così fortunato da nascere in una famiglia bene (perchè immagino sia così) questo non cancella i milioni di persone che per decenni hanno avuto come unica possibilità il lavoro, persone che solitamente avevano un grado di cultura o di semplice conoscenza della lingua italiana molto inferiore ai loro posteri. Qua non si tratta di sbagliare un po' o un iter, si tratta di totale ignoranza delle basi linguistiche.

no, penso solo che chi è laureato e continua a esprimersi come se a scuola non ci fosse mai andato ha solo buttato via qualche anno della propria vita.


La laurea non significa un tubo. Uno può essere un ultraluminare in una cosa e fare qualche errore di grammatica che luminare resta (sinceramente non sto a controllare se il mio dentista scrive o dice aiter, cura benissimo i denti e questo mi basta), questi discorsi pseudosnob sono sinceramente assurdi.
Uno ha buttato anni della sua vita se alla fine di un iter universitario non sa far nulla di ciò per cui ha studiato, se esce Archeologo e non sa interpretare un minimo lo scavo etc.
Fare le pulci sulle regolette mi sa tanto di sindrome da secchione asd
Ti potrei citare decine di esempi riguardanti persone che sanno benissimo come dire le cose ma a contenuti zero, ecco io preferisco un bel contenuto e la sostanza piuttosto che un po' con l'elisione.

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#50 Guest_andara_*

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Inviato 30 agosto 2007 - 21:59

sulla scuola la penso esattamente come Michel de Montaigne

Ritorno volentieri sull'argomento dell'insufficienza della nostra educazione. Essa ha avuto per fine di farci non buoni e saggi, ma dotti: e ci è riuscita. Non ci ha insegnato a seguire e abbracciare la virtù e la saggezza, ma ce ne ha inculcato la derivazione e l'etimologia.
Noi domandiamo volentieri: "Sa di greco o di latino? Scrive in versi o in prosa?" Ma la cosa principale era chiedere se è diventato migliore o più saggio, ed è quello che resta in secondo piano. Bisognerebbe interessarsi di chiedere chi sappia meglio, non chi sappia di più...noi lavoriamo solo a riempire la memoria e lasciamo vuoti l'intelletto e la coscienza.

Pasolini preferiva le persone "con la quarta elementare": più semplici, umili e con una certa grazia, non contaminati dalla cultura piccolo borghese italiana, "che genera quasi sempre impurezze e corruzioni..."

ho visto al mio tempo cento artigiani, cento contadini più saggi e più felici di molti rettori d'università.


Il punto in cui sono più in disaccordo con Pasolini è quello dell'edulcorazione delle classi "semplici, umili" per lui il proletariato e i contadini. Ma anche un certo tipo di povertà a cui si fa riferimento nei Vangeli.
Attenti quando si fanno questi discorsi!
Discutendo su questo punto con gente laureata, affermata nel lavoro e nella società finiamo spesso per litigare. Io non credo che il valore di una persona si misuri da quanto sa o dal titolo di studio (lo ripeto). Ciò non significa idolatrare le classi sociali che si trovano nell'ignoranza, anche se ho riscontrato più frequentemente la purezza d'animo in queste persone, perchè è qui che molto spesso si annidano i pregiudizi più duri a morire difficili da scardinare col ragionamento perchè non nascono da un pensiero ma una credenza, da una superstizione, si respirano nell'aria.
Il fatto che questo assioma si ritrovi in filosofi, intellettuali, artisti, in alcuni casi, discende dall'errata convinzione che la cultura risieda nella nozione (di latino, di greco, ...), in altri, da un sentimento ben più tragico, quello dell'impossibilità del sapere di dare la felicità.
Credo che in ques'ultimo caso Tolstoj sia esemplificativo. In particolare mi riferisco ad Anna Karenina (opera che adoro), alla fine di tutta la storia, colui che ne esce meglio di tutti e a cui si prospetta un futuro felice è Levin, il personaggio che si era sempre tenuto lontano dalla città, dai salotti, che aveva i modi meno signorili, non consoceva le regole della buona società, goffo tanto da non essere considerato un buon partito, e che aveva dedicato tutta la vita alla terra, ma è anche un personaggio pieno di creatività, di intelligenza, di interessi, con il naso ogni sera in un giornale o in un libro.
Vive come un contadino senza che per questo debba essere ignorante. E qui io sono perfettamente d'accordo, sento spesso l'esigenza del ritorno alla natura e di scappare da tante seghe mentali (politiche, sociali, culturali, personali).
Tutto ciò è ben lungi dall'essere un'idealizzazione. E per non cascarci mi rammento sempre la scena di un film (tra i miei preferiti) che è Viridiana di Luis Bunuel.
A dimostrare come i poveri non sono necessariamente buoni e puri basta per tutti la scena in cui il regista riproduce l'affresco dell'Ultima Cena sostituendo i personaggi originali con il gruppo di poveri, mendicanti, storpi che hanno appena tradito la fiducia riposta candidamente in loro (l'ingenuità, la purezza, la fiducia nel prossimo che si frantuma quando viene a contatto con la realtà), privando di rispetto chi li aveva accolti, curati e sfamati.       
Non so rendere bene a parole una delle immagini più belle e significative che mi sia capito di vedere! (Il film va assolutamente visto!!!).
L'umiltà di chi si confronta con ciò che è diverso senza arrogarsi il privilegio di essere depositario della verità, l'unico modo sano di crescere, è cosa ben diversa da chi è umile per forza di cose.
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