Gabriele Salvatores
#1
Inviato 26 agosto 2007 - 21:27
Gabriele Salvatores mi piace. Ho adorato Mediterraneo (come molti qui dentro credo), questo film mi è piaciuto, Amnesia invece l'ho trovato abbastanza poco riuscito. Ricordo che anche Sud mi piacque, ma dovrei rivederlo, magari oggi lo troverei più retorico e scontato. Il resto non l'ho visto.
#2
Inviato 27 agosto 2007 - 07:20
"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"
"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"
#3
Inviato 27 agosto 2007 - 10:10
#4
Inviato 27 agosto 2007 - 10:25
Invece, nonostante molti lo reputino un bellissimo film, non mi è piaciuto "Io non ho paura".
#5
Inviato 27 agosto 2007 - 10:35
il suo cinema, ovvimente, non poteva che essere minimalista, lontano dalla poetica del contemporaneo Tornatore, e incline a scavare bene dentro l'animo dei personaggi rappresentati.
dei film che ho visto:
Kamikazen ultima notte a Milano 1987 6,5/10 (interessante spaccato del mondo del cabaret nella Milano degli 80)
Marrakech Express 1989 7,5/10 (film eccezionalmente maturo, con momenti davvero indimenticabili, come la partita di pallone)
Turné 1990 8/10 (primo capolavoro, un film di grande umanità e di leggero humor, Bentivoglio da oscar)
Mediterraneo 1991 8,5/10 (oscar meritatissimo)
Puerto Escondido 1992 6,5/10 (è un bel film, ma Salvatores rincorre qualcosa che ancora non ha definito; l'eredità dell'oscar è pesante)
Sud 1993 6/10 (poco efficace ma il soggetto non era niente male, anzi il tema era addirittura in anticipo sui tempi)
Nirvana 1997 5/10 (non so cosa abbia creduto di fare)
Io non ho paura 2003 7/10 (l'umanità è l'ambito nel quale Salvatores dà il meglio di sè)
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#6
Inviato 27 agosto 2007 - 12:41
bene, grazie, così avrò modo di approfondire le ultime cose.
Ovviamente quando parli di S. quale rappresentante autorevole del nostro cinema parli in particolare delle ultime generazioni...
mi sembra evidente...
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#7
Inviato 27 agosto 2007 - 16:09
Il suo film che rivedo più spesso e al quale sono più affezionato, nonostante tutto. Cast affiatatissimo (lo storico giro di amicizie milanesi del regista), umorismo solare, affettuosa coralità che lambisce la commozione. Un piccolo film che mi regala sempre pace e benessere.Marrakech Express
Per me, il suo capolavoro. Stupefacente regia che spiazza e stordisce ogni volta. Salvatores piazza la macchina da presa ad altezza di bambino e parte in quarta. Avvio da thriller puro, proseguimento verso il noir, virata nel dramma, risalita verso la commedia, fuga tra i mille meandri del Cinema. Vetta sperimentale e poetica mai più raggiunta dal regista.Io non ho paura
#8
Inviato 27 agosto 2007 - 17:44
Dopo i primi film, poco più che amatoriali, ha imparato a girare ma ha un po' perso ispirazione. Denti è probabilmente il suo punto più basso (non ne ho visti molti però). Mi sempra tuttavia che sia sempre pronto a rimettersi in discussione. Per uno che avrebbe potuto ripetere Mediterraneo all'infnito è sicuramente una nota di merito.
http://www.anobii.com/satyajit/books
http://www.goodreads...3893406-claudio
https://twitter.com/EligioAldoVere
#9
Inviato 27 agosto 2007 - 19:48
"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"
#10
Inviato 27 agosto 2007 - 21:14
Mi sempra tuttavia che sia sempre pronto a rimettersi in discussione. Per uno che avrebbe potuto ripetere Mediterraneo all'infnito è sicuramente una nota di merito.
In effetti un merito è quello di aver sempre "osato", di non essersi appiattito e di aver tentanto nel corso della sua carriera di affrontare anche altri generi (vedi il noir di Quo vadis, baby?). E questo indipendetemente dai risultati ottenuti (buonissimi con Io non ho paura, del tutto irrilevanti con l'ultimo).
"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"
"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"
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