Vai al contenuto


Foto
- - - - -

Kammerflimmer Kollektief - Jinx (2007)


  • Please log in to reply
3 replies to this topic

#1 Notker

    Scaruffiano

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 18302 Messaggi:

Inviato 03 agosto 2007 - 19:01

ma quanto è bello questo disco!
la recensione, secondo me, è molto ben equilibrata e anche efficace.
Jinx non raggiunge, purtroppo, i vertici di Cicadidae :-* ma è sicuramente tra le uscite che più mi hanno emozionato quest'anno.
Grandi Weber & co!!
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#2 Kid Jong-il

    a bighe dure no si resone

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7796 Messaggi:

Inviato 03 agosto 2007 - 22:42

Per quanto mi riguarda, i vertici dei Kammerfilmmer sono Maander e Absencen(soprattutto quest'ultimo). Cicadidae lo metto un gradino sotto, anche se non l'ho ascoltato abbastanza per potermi esprimere definitivamente al riguardo. Jinx e' sicuramente un ottimo disco, compatto, molto curato e ben prodotto, ma un pochino troppo "normale", nel senso di orientato ad una forma di canzone più canonica rispetto alla bellezza effimera, fatta di strati impalpabili, che era quel capolavoro del 2005, Absencen. In "Live at the Cactus Motel" ritrovo con gran piacere quel sassofono caratteristico che mi faceva sciogliere nei loro lavori precedenti, La title track e' bella ma a mio avviso un pochino moscia e forzata(nel senso "originale a tutti i costi"). "Gammler, Zen & Hohe Berge" ricorda i Tangerine Dream ed il Klaus Schulze di seconda-metà-anni-'70(quelli delle lunghe progressioni melodiche che non avevano niente da dire, con la differenza che qui, con il contesto di Jinx, queste meditazioni prendono tutto un'altro spessore, quanto meno per le mie orecchie). Both Eyes Tight Shut riprende un pò il tema della title track, quella delle litanie vocali, in questa circostanza però senza il solido sostegno strumentale, ma con anzi fugaci accordi ed insipidi-in senso buono- pad ed archi(oddio, in realtà non ne sono sicuro-sicuro, ma nascosto sotto il pad mi è parso di sentir sibilare anche degli archi). Il disco scorre meditabondo, a volte irrequieto ed in vesti meno sperimentali rispetto ai lavori precedenti(il che non e' necessariamente un male). I lavori in questo disco lasciano meno il fiato in sospeso(la mancanza dei pesanti cimbali si sente: Lichterloh riesce ancora a drizzarmi i capelli), sono più compiuti e non hanno l'irrequietezza dei precedenti, ma nel suo non-tormento, Jinx risulta comunque un album molto piacevole: semplice, pur non scadendo nel banalotto disco da background.
  • 0

#3 norb

    mainstream Star

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 2630 Messaggi:

Inviato 03 agosto 2007 - 23:31

ma quanto è bello questo disco!
la recensione, secondo me, è molto ben equilibrata e anche efficace.


grazie del complimento!

mi piacerebbe molto vedere dal vivo il kk, ma immagino che girare con una dozzina di musicisti vendendo poche centinaia di copie di un disco non sia così facile. peccato
  • 0

#4 Notker

    Scaruffiano

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 18302 Messaggi:

Inviato 04 agosto 2007 - 07:02

Per quanto mi riguarda, i vertici dei Kammerfilmmer sono Maander e Absencen(soprattutto quest'ultimo). Cicadidae lo metto un gradino sotto, anche se non l'ho ascoltato abbastanza per potermi esprimere definitivamente al riguardo. Jinx e' sicuramente un ottimo disco, compatto, molto curato e ben prodotto, ma un pochino troppo "normale", nel senso di orientato ad una forma di canzone più canonica rispetto alla bellezza effimera, fatta di strati impalpabili, che era quel capolavoro del 2005, Absencen. In "Live at the Cactus Motel" ritrovo con gran piacere quel sassofono caratteristico che mi faceva sciogliere nei loro lavori precedenti, La title track e' bella ma a mio avviso un pochino moscia e forzata(nel senso "originale a tutti i costi"). "Gammler, Zen & Hohe Berge" ricorda i Tangerine Dream ed il Klaus Schulze di seconda-metà-anni-'70(quelli delle lunghe progressioni melodiche che non avevano niente da dire, con la differenza che qui, con il contesto di Jinx, queste meditazioni prendono tutto un'altro spessore, quanto meno per le mie orecchie). Both Eyes Tight Shut riprende un pò il tema della title track, quella delle litanie vocali, in questa circostanza però senza il solido sostegno strumentale, ma con anzi fugaci accordi ed insipidi-in senso buono- pad ed archi(oddio, in realtà non ne sono sicuro-sicuro, ma nascosto sotto il pad mi è parso di sentir sibilare anche degli archi). Il disco scorre meditabondo, a volte irrequieto ed in vesti meno sperimentali rispetto ai lavori precedenti(il che non e' necessariamente un male). I lavori in questo disco lasciano meno il fiato in sospeso(la mancanza dei pesanti cimbali si sente: Lichterloh riesce ancora a drizzarmi i capelli), sono più compiuti e non hanno l'irrequietezza dei precedenti, ma nel suo non-tormento, Jinx risulta comunque un album molto piacevole: semplice, pur non scadendo nel banalotto disco da background.


con le frasi in grassetto nero sono pienamente d'accordo; non invece con quella in rosso. Palimpsest per me è il brano migliore del disco, capace di coniugare parte dei Floyd di Careful e Set the Controls con l'elettronica tradizionale teutonica, anche se senza il "peso" intellettuale degli Schulze e dei Tangerine.
Cicadidae, sinceramente lo trovo più definito nello stile rispetto ad Absencen. Maander invece non l'ho mai ascoltato.
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »




0 utente(i) stanno leggendo questa discussione

0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi