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[Achille]

lo metto qua perchè non esiste un thread sul caso Ustica -non l'ho trovato- e per il fatto che la notizia che è di 20 ore fa non è stata ripresa, ch'io sappia, da alcun giornale italiano, ne hanno però parlato in radio e su alcuni siti di informazione alternativa. Le cose bene o male si sapevano ma l'intervista, fatta da un buon giornalista ad un personaggio credibile (sentito dai magistrati) è illuminante circa le modalità utilizzate da militari e politici italiani per gestire il caso. C'è materiale anche per gli appassionati di gomblotti
http://www.huffingto...tm_hp_ref=italy

[Seattle Sound]

http://www.francesco...lare-di-niente/

[gigirictus]

Ho appena visto al tiggiuno un'inspiegabile servizio contro l'Ikea, accusata di uccidere i bambini a colpi di polpette! Servizio con tanto di madri che piangono e Avv. GIULIA BONGIORNO che punta il dito. Tutto relativo a un episodio di 5 mesi fa.

Un servizio di cui non riesco a spiegarmi il motivo e/o il mandante.

[soul crew]

riesumo il topic per portare uno dei casi più eclatanti di "giornalismo" online, quello di informare per resistere. mi ero accorto da tempo che, pur essendo partiti benino (parlavano principalmente di economia e lavoro dando voce a pareri non allineati col pensiero dominante) nella migliore delle ipotesi si trattasse di fresconi gentisti contro le scii kimiki e altri gomblotti ridicoli e fin qui poteva essere comunque divertente.

ma prima hanno iniziato con le tirate anti-immigrazione, poi con il family day hanno gettato definitivamente la maschera. a partire dall'ultima modifica del logo, pare la pagina di militia christi, invasati clerico-fascisti della peggior specie. il bello è che questi qua si sono costruiti una reputazione da 800mila fans

 

leggete questa analisi, lunghetta ma molto interessante

 

http://tlon.it/la-fr...re-x-resistere/

[atlas]

ecco, mi spostò qui: stavo per l'appunto scrollando la pagina facebook dopo anni e in pochi secondi ho beccato il meme orban e l'agiografia di papa francesco. si conferma ottima linea guida nelle operazioni di unfriending.

[tabache]

A bologna, in ogni strada ed in ogni edicola è sempre almeno presente un manifesto del resto del carlino con lo slogan del giorno.
Diciamo che Bologna è invasa dal Resto del Carlino.
Ogni giorno da 4 anni subisco questa tortura visiva.
Mi sembra ormai evidente ci sia un progetto dietro.
Un direttore di un giornale non può esser così stupido da poter urlare slogan di quel tipo ogni giorno.
Mi piacerebbe capire cosa sta dietro a tutto questo piano.
Capire chi finanzia tutto ciò e chi sono le reali menti che ci stanno dietro.
I loro scopi, le loro reali visioni politiche.

[Trickster017]

Ricordo che ventiquattro anni fa a Modena un manifesto del Resto del Carlino (ma si intende la razza di cane?) davanti a un'edicola diceva: "Basta traffico nel centro storico!".
Mi sedetti al tavolino di un bar nel centro storico per osservare questo traffico, ma in un'ora passarono solo biciclette.
Forse il direttore è sempre lo stesso.

[Zpider]

Mio nonno, rifondarolo, lo comprava perchè non voleva comprare la Gazzetta di Reggio, che era a suo dire troppo allineata con il comune.

Sapeva che era una merda di giornale, ma ogni giorno, da quando avevo 5 anni e mi mandava a comprarlo, lo aveva fisso sul tavolo da pranzo.

Credo lo facesse sentire un comunista critico.

[lazlotoz]

del Resto del Carlino (ma si intende la razza di cane?) 

 

Forse non tutti sanno che...

 

[Da wiki]

Nel 1885 a Firenze circolava un giornale di nome Il Resto al sigaro, venduto nelle tabaccherie al prezzo di 2 centesimi. Costando un sigaro 8 centesimi, era facile per gli esercenti abbinare la vendita dei due prodotti e rendersi così promotori del giornale. Un gruppo di amici bolognesi che frequentava abitualmente il capoluogo toscano trovò l'idea interessante e, nel giro di due mesi, decise di portarla nella città felsinea. I loro nomi erano Cesare Chiusoli, Giulio Padovani e Alberto Carboni, con tutti e tre alle spalle studi di giurisprudenza e un'attività consolidata di giornalismo in altri quotidiani cittadini (Stella d'Italia, La Patria)[5].

 

Il loro giornale uscì con le stesse dimensioni e prezzo del foglio fiorentino. Costava due centesimi (invece dei 5 della stampa "seria" e di quella sportiva) e aveva un formato di 19 × 29 cm, più piccolo dell'attuale A4. Secondo i canoni dell'epoca la pagina "a lenzuolo" (broadsheet) era tipica della stampa d'informazione; invece i fogli cittadini popolari circolavano in formato ridotto. I fondatori scelsero questo secondo formato poiché il nuovo giornale non nasceva per fare concorrenza alla stampa "seria", ma per inserirsi nel mercato delle letture leggere.

 

Si decise che il nome dovesse richiamarsi all'originale fiorentino, senza tuttavia esserne una copia, e mantenerne lo stesso tono originale, scanzonato e bizzarro. Nella Bologna ottocentesca la moda giornalistica imponeva nomi come "La Striglia", "La Frusta", "Lo scappellotto". I fondatori scelsero "il Resto… del Carlino". Il carlino era stata una moneta dello stato Pontificio coniata dal XIII secolo al 1796, quindi alla fine dell'Ottocento non era più in circolazione da tempo. Con l'unità d'Italia e la nuova monetazione imperniata sulla lira, la moneta da 10 centesimi di lire continuava comunque, nell'uso popolare, ad essere chiamata "carlino". I puntini di sospensione al centro del nome erano ironici: la testata si rifaceva, infatti, a un diffuso modo di dire locale: "dare il resto del carlino" significava "dare ad ognuno il suo avere", "regolare i conti" e, per estensione, "pungolare i potenti e fustigare i prepotenti".

[lasa]

Resto del Carlino (ma si intende la razza di cane?) 

 

Me l'avevano spiegato in una gita alle elementari alla redazione del Resto del Carlino: il Carlino era una moneta. I fumatori quando andavano a comprarsi un sigaro (che costava quasi un carlino) lo ricevevano direttamente come resto.

 

 

azz. Anticipato da lazlotoz

[Trickster017]

Grazie a entrambi.
Nel 1885 quindi avevano già, in un certo senso, ideato la vendita dei gadget col giornale. Con dieci centesimi compravi giornale+sigaro!

Ricordo pure che la piazzetta accanto al duomo di Modena la domenica era gremita di eleganti vecchietti, tutti col loro vestito con gilet e Resto del Carlino sotto il braccio (magari avevano pure l'orologio a cipolla nel taschino). La scena mi affascinava e mi metteva di buon umore. Sembravano tanti piccoli Ciampi dall'aspetto anche un po' risorgimentale.

Molto, molto diverso dalla domenica dei paesini del sud in cui sono cresciuto, dove gli anziani, per quanto anch'essi tirati a lucido davanti la chiesa principale, avevano secondo me sempre la stessa aria da western. Ma il giornale non lo compravano in tanti. E non ce n'era uno di riferimento: la Gazzetta del Mezzogiorno andava tanto quanto il Corriere o Repubblica.
Nella mia adolescenza, in quella che allora era l'unico chiosco dei giornali, c'era anche una copia de L'Indipendente (diretto da Vittorio Feltri), il giornale di riferimento della Lega. Arrivava su mia richiesta perché ero convinto che leggendolo avrei potuto capire meglio, pur dal profondo sud, il pensiero dei leghisti. Erano anche gli anni in cui Montanelli veniva sbattuto fuori dal Giornale e creava La Voce, quotidiano dalla vita brevissima (che pure avevo provato a sostenere), dove scriveva l'allora trentenne Travaglio.

Ma il mio sogno romantico di allora sarebbe stato vivere a Milano nel 1819, per poter leggere Il Conciliatore, diretto da Silvio Pellico, quando quel bisettimanale andava letto di nascosto, perché poteva essere causa di problemi con gli austriaci. E infatti fu soppresso quello stesso anno.

[tabache]

comunque la mia domanda era un'altra...

[Trickster017]

Ma la risposta è semplice: ognuno di noi deve subire la sua punizione.
Tu la tortura visiva degli slogan del Resto del Carlino. Fox ha le ambulanze che lo perseguitano ovunque vada. Silvio Pellico aveva gli austriaci.

[ubik]

Galimberti, Concita, Aprile da 11' e 15" a 13' si esibiscono in puro CASO SCAFROGLIA.

 

 

(parlano dell'odio sull'internet [brutto]).

[simon]

Non ho quaranta minuti da perdere..

 

La televisione è stata superata nel bene e nel male da Internet. Ricordo ancora adesso un bellissimo film di Antonioni dove l'urlo psicotico del bassista dei Pink Floyd faceva esplodere (tra l'altro) questo elettrodomestico.

 

Mi dispiace per il professor Galimberti che trovi tanto tempo da perdere in queste conferenze sul nulla. Il professor Galimberti che la massa conosce (forse..) per il suo famoso processo sul copia e incolla.. tra le altre cose ha scritto delle pagine comprensibilissime anche per tanti parvenu dell'ozio elevato a sistema su Martin Heidegger e pochi mesi fa una meravigliosa enciclopedia sulla psicologia e sulla filosofia della mente.

 

L'odio è un sentimento, questi cortigiani della nullità (escludo il professor Galimberti) non hanno nessun sentimento, per cento euro si farebbero trapanare il midollo spinale in diretta. Sono il marciume, il trionfo dell'horror più che reale della virtualità della vita vera.

[debaser]

grandissimo l'intervento di concita: le armi impari, i corpi si fronteggiano, i droni, la nemesi

[DeadManDriver]

Si vabbeh ma che fa'lAci??
E il Cynar?