il più grande sequel di tutti i tempi? molto probabile, quel che conta è che resta ancora oggi uno dei film più leggendari degli ultimi 30 anni, capolavoro indiscusso di quell'ibrido cameroniano che è la fanta-action e che il già leggendario primo film del 1984 aveva incarnato
da cosa iniziare con le lodi?
dal comparto degli effetti visivi? ancora oggi impressionanti nonostante la CGI abbia fatto passi da gigante in questi 25 anni (veramente: ci sono ancora alcuni effetti del t-1000 che mi fanno esclamare "ma come diavolo lo hanno fatto nel 1991?")
dalla superba padronanza dei registri da parte di cameron? fantascienza, thriller, horror (il t-1000 è una sorta di mostro implacabile alla jason e le sue uccisioni sono crudelissime! da puro slasher!) e ovviamente action (porta ad un nuovo livello di esplosività e gigantismo l'action 80s e codifica il genere per gli anni 90), ma la cosa straordinaria è la dialettica tra le accelerazioni improvvise di ritmo e le distensioni di quiete irreale, senza percepire alcuno stacco o cesura, un miracolo di coesione, di solidità granitica
dalla messinscena infallibile? dall'utilizzo sicuro e mai eccessivamente virtuosistico della mdp al montaggio eclettico, fino alla paletta cromatica della fotografia dominata dal blu e dal rosso e che ha nel finale nella fonderia il suo apice
dalle interpretazioni? il ruolo della vita di schwarzenegger, il cui corpo per una volta è al servizio del film non come un vestito nella vetrina di un negozio ma come motore principale, come protagonista, come materia pulsante che sanguina e si ferisce, come macchina che distrugge e si disfa; o la sarah connor di linda hamilton, una delle eroine del cinema d'azione più vere e carismatiche; e il t-1000 di robert patrick, uno dei cattivi più iconici e geniali della storia interpretato da patrick con foga soprannaturale
tutto in questo film è leggendario, è iconico: dal look dei due terminator (geniale il ribaltamento della tradizionale prospettiva: il "cattivo" assume l'identità di un poliziotto e il "buono" di un criminale di una gang di motociclisti) alle battute ("no problemo"; "hasta la vista baby") alle sequenze d'azione (la corsa per i canali di l.a; la fuga dalla clinica; il corpo a corpo tra i due terminator nella fonderia... e notare come tutto abbia un alone bigger than life, titanico, enorme: inseguimenti a bordo di giganteschi camion; sparatorie con fucili a pompa, lanciagranate e mitragliatrici anticarro; i combattimenti tra i due terminator sono devastanti e brutali... una saturazione action e un gigantismo che dopo verranno replicati perlopiù in maniera pedissequa e vuota e si contano veramente sulle dita di una mano tra i suoi epigoni quelli che hanno portato qualcosa di nuovo alla formula)
in questo magma incendiario c'è spazio anche per una riflessione per nulla banale su che cosa voglia dire essere degli umani (bellissimo il dialogo tra il terminator e john sul perché gli uomini piangano), sul destino e la sua imperscrutabile attività (ammesso che ne abbia una: il finale non dà risposte rassicuranti, l'inquietante visione dell'apocalisse e la scritta "no fate" ci perseguitano fino ai titoli di coda lungo una lost highway che non sappiamo bene dove conduca)