Presi in biblioteca Figlio di Dio e Oltre il confine, e scaricato in inglese La strada, per un full-immersion in Cormac McCarthy. Mi ha fatto innamorare con Non è un paese per vecchi, che mi ha anche fatto rivalutare fortemente Meridiano di sangue (che già mi piaceva, ma non al punto di farmi impazzire). McCarthy fa un uso spaventoso del linguaggio, è qualcosa di sovraumano davvero, sembra di veder scorrere la vita e la morte all'interno di ogni parola. Figlio di Dio l'ho finito oggi e, dopo un inizio non del tutto convincente, mi ha fatto ricredere completamente, dimostrandosi enorme anche in uno dei suoi primi lavori.
cosa state leggendo
#15851
Inviato 03 maggio 2017 - 19:06
#15852
Inviato 06 maggio 2017 - 22:26
Di sorci e soci. Nel mondo si verificano incidenti che non dovrebbero accadere mai. Eppure accadono. Il breve romanzo di Steinbeck racconta questo tragico aspetto del reale, trasmettendo un senso di profonda pietà per i diseredati, i miserabili, i disgraziati - in una parola, gli ultimi: uomini che si dibattono tra la polvere, si aggrovigliano, squittiscono per spremere alla vita quel succo chiamato "dignità". Resta un forte amaro in bocca per il fatale epilogo che spetta ai protagonisti, proprio in quanto la conquista di quella dignità sembra quasi a portata di mano. Ma gli scrittori sono esseri crudeli, e amano costruire trappole per topi in cui far cadere nel momento più doloroso i loro personaggi. I quali non dovrebbero mettere le mani sulla caciotta di turno, ma lo fanno. Dialoghi e tópoi (la coppia polare, la femme fatale, l'Eden, etc.), molto ben costruiti e manovrati, sorreggono strutturalmente questo piccolo capolavoro che ci rammenta quanto fragile cosa sia l'essere umano.
#15853
Inviato 06 maggio 2017 - 23:40
Già solo dalla lettura dell'indice (una trafila titanica di nomi di autori tra i più disparati, cui sono dedicati saggi brevi), la quantità di libri letti da Mari trasuda autismo e amore. Livre de chevet, fonte praticamente inesauribile di spunti e occasioni, di lettura e di rilettura.
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
#15854
Inviato 08 maggio 2017 - 12:12
Letto Santamamma di Giulio Cavalli. Parti buone, parti meno buone, stile un po' "voglio far vedere che so scriverla bene", tono un po' "voglio mostrare che so figo nell'essere non figo". Diciamo sufficienza ma rivisto un po' meglio poteva diventare decisamente meglio.
Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.
#15855
Inviato 08 maggio 2017 - 12:41
Ottimo "Uomini e Topi" di Steinbeck, l'ho letto qualche mese fa.
Ieri invece mi sono aggiudicato per solo 1 euro "Lo spirituale nell'arte" di Kandinsky. Lo inizierò a breve.
#15857
Inviato 08 maggio 2017 - 21:43
Il migliore, di Bernard Malamud.
A me sti romanzi con un po' di sport di solito piacciono tanto.
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#15858
Inviato 09 maggio 2017 - 03:30
non perderti la versione cinematografica in cui un robert redford cinquantenne recita nei primi minuti la parte del protagonista sedicenne
[webnicola]: io [mi aspettavo] che si dimettesse subito o che non si dimettesse. tipo "resisto è stata solo un colpo di testa dei miei uomini" e l'assalto alla camera sfasciata e qualche cranio rotto, gente che caga dentro la testa di cicchitto morto, cose così
oggi ho combattuto come un toro. ho il cuore sfiancato. sento che stanno crollando le mura DI QUESTA BABILONIA PRECRISTIANA! vinceremo! Cit. Ale
webnicola: non sto leggendo. mi state facendo venire la colite
gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna
#15859
Inviato 09 maggio 2017 - 09:39
Nella mia sconfinata ignoranza, ho saputo dell'esistenza del romanzo (e Malamud lo conosco) proprio grazie a una parodia del film (Garry Shandling, giocatore di ping pong), che non ho mai proprio intravisto.
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#15860
Inviato 09 maggio 2017 - 13:28
Letto e biscotti (Sarah Bilston)
Quinn - Q per gli amici - alla soglia dei 30 ha raggiunto tutti i suoi obiettivi: è un'avvocato di successo, ha sposato un avvocato di successo, sta per avere un bambino. a causa di una scarsità di liquido amniotico è costretta a farsi le ultime 12 settimane di gravidanza a letto. Immobile. Più facile a dirsi che a farsi, inizia la sua avventura tra riviste di moda lette enne volte, programmi tv del pomeriggio, spuntini e biscotti al cioccolato. Una guerra da cui uscirà vincitrice, beninteso!
#15861
Inviato 09 maggio 2017 - 13:37
A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.
il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO
There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play
Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you
#15862
Inviato 09 maggio 2017 - 13:54
è impazzito
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#15863
Inviato 09 maggio 2017 - 16:49
sto leggendo amor de perdiçao di camilo castelo branco, così poi vedo il film di manoel de oliveira.
tutto è cominciato quando ho visto francisca, film di manoel de oliveira, tra i cui personaggi figura lo stesso camilo castelo branco; poi ho recuperato giorno della disperazione, sempre di de oliveira, che racconta gli ultimi momenti della vita dello scrittore; chiuderò tutto quando troverò fanny owen di agustina nessa-luís, libro da cui è tratto francisca.
#15864
Inviato 09 maggio 2017 - 17:56
"Guerra in camicia nera" di Giuseppe Berto
Poi domani, se mi prende bene, comincio, dopo varie letture frammentarie, "Le operette morali".
#15865
Inviato 10 maggio 2017 - 21:00
Romanzo in terza persona con focalizzazione interna, caratterizzato da un certo ricorso al flusso di coscienza. Protagonista è Hugh Person, un sonnambulo della vita il cui sonnambulismo avrà effetti mortiferi. Compie vari vaggi in Svizzera, ma dato che ogni volta che ci va gliene capita una, non si capisce se sia più la Svizzera a portare sfiga o lui a essere autolesionista. Alla luce del finale (non privo di ambiguità) propendo per la seconda alternativa. Ciò detto, ho apprezzato di più altri libri di Nabokov. E' godibile, beninteso, soprattutto nella parte centrale, assai umoristica. Belli, ancor più nello specifico, i due capitoli adiacenti sul tennis (XVI) e sull'amore (XVII), i quali non parlano solamente di tennis e d'amore e in ogni caso lo fanno in maniera del tutto stravagante. E' un miniromanzo piuttosto magmatico che si accende a sprazzi. Alcuni passaggi non ho potuto fare a meno di sottolinearli, sono delle vere perle: «Poiché tutto era finzione e figure di cera se paragonato alla realtà di Armande, la cui immagine, impressa sull'occhio della sua mente, risplendette durante tutto lo spettacolo a diversi livelli, ora capovolta, ora sull'irridente margine del campo visivo, ma sempre presente, sempre vera ed eccitante. I luoghi comuni che aveva scambiato con lei ardevano di autenticità a confronto delle forzate esplosioni di risa in quel finto bar» (pp. 46-7); «Nel campo artistico essere "di avanguardia" vuol dire, in fondo, conformarsi a qualche audace moda filistea, così che quando si aprì il sipario, Hugh non provò la minima sorpresa nel vedersi offrire lo spettacolo di un eremita nudo seduto su un cesso crepato al centro di un palcoscenico vuoto» (p. 51); «Le dica che il mio organismo è stato avvelenato da lei» (p. 62); «Pensò [...] che avrebbe dovuto farsi visitare da un oculista fra non volto» (p.112); «Tutti i sogni sono anagrammi della realtà diurna» (p. 115); «Il cuore di Hugh aveva la forma di una lacrima» (p. 143).
#15866
Inviato 10 maggio 2017 - 23:15
Perché lo leggi?
Ora posso rispondere. Perché ero molto indeciso se invitare a una birra una che pensavo potesse essere mia figlia e invece ha solo pochi anni meno di me. Non lo avrei mai scoperto senza questo romanzo essenziale, né l'avrei mai invitata.
#15867
Inviato 11 maggio 2017 - 10:18
Il primo approccio con Bernhard ebbe i toni dello sconforto e tutti i crismi e le caratteristiche per essere considerato come il percorrere una strada impervia e tortuosa.
Correzione fu troppo per quel periodo, non era ancora il momento, una morsa attanagliante e claustrofobica che spezza il respiro mi provocò un blocco. Comunque è sempre lì che aspetta degni e consoni momenti di attenzione ed immersione tentacolare in quegli opalescenti andirivieni opprimenti ed immobilizzanti.
Con Il Soccombente la strada è sembrata meno tortuosa, zigzagante ma a suo modo più fluida e scorrevole. E' sempre presente quel senso di costrizione dovuto al profluvio di parole denso, circolare ed ipnotico che caratterizza il racconto e l'esposizione dei fatti, l'avvilupparsi su se stesso con sovraccarichi e stratificazioni, una nebulosa che narcotizza e provoca l'accettazione a lasciarsi andare trasportati da questa marea nero pece di disperazione, nichilismo e tragedia dell'animo sublimata nell'ardore della sconfitta, quasi bramata e vista come unico fine possibile ad un'esistenza che ha perso e smarrito il suo essere e si è fatta mera portatrice di eventi a cui si è succubi, vivendo passivamente nell'insoddisfazione.
Tre vite, un narratore quasi onnisciente che ha raggiunto un'accettazione totale di sè e del resto, poi da una parte il genio, l'essenza più pura, dall'altra il non riuscire ad essere come incontrovertibile condizione di vita, due essenze che si sono incontrate, sfiorate, ed in un baluginio in cui si è scorta la verità si sono allontanate inesorabilmente, distanze incolmabili, la perfezione assurta a specchio in cui tutto si riflette come fallimento.
Una variazione intensa sul tema della grazia e dell'invidia, con la musica sullo sfondo a circondare e riempire l'ambiente.
Poi la visione di Cadaveri eccellenti mi ha fatto venir voglia di Sciascia ed ora sto terminando ll giorno della civetta
#15868
Inviato 11 maggio 2017 - 12:26
Del libro non so nulla ma in copertina ha Spilliaert, e già questo è motivo di merito.
Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.
#15869
Inviato 11 maggio 2017 - 22:30
Casualmente, l'ho iniziato stamane in treno - Il soccombente, dico.
Per il momento condivido quanto scrive Dark Mavis. Anche per me è il secondo Bernhard; il primo fu Amras.
#15871
Inviato 12 maggio 2017 - 12:45
Per il prossimo mi vorrei buttare su Perturbamento (il più bello?). Correzione lo riprenderò
#15872
Inviato 12 maggio 2017 - 13:53
Rodotà beato te che sei morto
A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
#15873
Inviato 12 maggio 2017 - 14:00
Ma non li leggete in ordine cronologico?! Siate dannati.
Non sapevo fosse determinante.
#15874
Inviato 12 maggio 2017 - 14:05
(il più bello?).
A colpi d'ascia (parerino personale).
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
#15875
Inviato 12 maggio 2017 - 14:12
A me è piaciuto Il respiro
#15876
Inviato 12 maggio 2017 - 14:28
Ma non li leggete in ordine cronologico?! Siate dannati.
Non sapevo fosse determinante.
Se sei un paranoico (come me), lo è.
Rodotà beato te che sei morto
A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
#15877
Inviato 12 maggio 2017 - 14:33
Avoglia se lo sono, che credi. Ma pensavo fosse importante solo per i volumi dell'autobiografia, non per tutta l'opera. Dunque, per esser filologici, bisognerebbe partire da "Gelo"?
#15878
Inviato 12 maggio 2017 - 14:35
Avoglia se lo sono, che credi. Ma pensavo fosse importante solo per i volumi dell'autobiografia, non per tutta l'opera. Dunque, per esser filologici, bisognerebbe partire da "Gelo"?
Esatto.
Rodotà beato te che sei morto
A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
#15879
Inviato 12 maggio 2017 - 15:24
Io sono partito da quello, infatti.
E sono ancora fermo lì
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#15881
Inviato 14 maggio 2017 - 09:10
#15882
Inviato 14 maggio 2017 - 09:22
Leggendo le Anime morte, quasi finita la prima parte (molto gustosa). Vale la pena di sprecare tempo a leggere anche quel che c'è della seconda?
#15883
Inviato 14 maggio 2017 - 14:14
Un giudizio così tiepido per il capolavoro di Gogol' mi sconvolge abbastanza. Fossi in te lo rileggerei finché non lo accosterò a "I fratelli Karamazov".Leggendo le Anime morte, quasi finita la prima parte (molto gustosa)
Comunque sto recuperando un classico mai letto: "Il deserto dei tartari". Sono pronto ad imparare un sacco di cose.
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
#15884
Inviato 14 maggio 2017 - 14:46
Più che tiepido sintetico, ma mi sta piacendo tantissimo. Sulla seconda parte inconclusa? Vale la pena?
#15885
Inviato 14 maggio 2017 - 14:55
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
#15886
Inviato 15 maggio 2017 - 03:27
Sulla seconda parte inconclusa? Vale la pena?
Mi autocito...
Letto Le anime morte di Gogol', tipica lettura da ombrellone (per altro l'avevo comprato in un'altra vacanza di mi sembra 11 anni fa).
Non sempre scorrevole, moooolto russo, ma se lo si prende per il verso giusto parecchio spassoso. Modernissimo il senso di vuoto e angosciosa futilità che emerge dall'asfissiante cicaleccio dello scrittore e dei suoi personaggi.
La grande... ma che dico grande?... ENORME stagione dei classici russi discende praticamente tutta da qui. E ho detto tutto.
Per quel che ne è rimasto, la seconda parte mi è sembrata potenzialmente molto meno interessante, anche perché quel minimo di intreccio che sembra di scorgere, di stampo persino romantico, fa sembrare il tutto molto più convenzionale. Comunque almeno un Oblomov lo ha sicuramente influenzato.
#15887
Inviato 15 maggio 2017 - 09:13
Finita ieri la prima parte. Spassoso, vero, e poi ricchissimo: gli interventi continui del narratore che intermezzano la narrazione, sempre ironici, parti di una satira acutissima (tipo la descrizione di Cicikov lasciata alla fine, che più che denunciare Cicikov - su cui Gogol' si rifiuta di esprimere un giudizio definitivo e che sta quasi simpatico nella sua strenua e amorale ricerca del benessere - descrive la corruzione endemica tra i funzionari statali in modo freddissimo e sarcastico; parti più umoristiche e caricaturali, ma sempre ancorate all'intento satirico profondo; poi parti liriche, descrittive, sugli spazi infiniti delle pianure russe etc etc.. Mo' vediamo la seconda parte.
#15888
Inviato 15 maggio 2017 - 10:46
Non credo di aver mai incrociato niente di così irritante, vuoto e stucchevole.
Agli "spigoli lubrici degli edifici" mi sono grattato un po' la testa, al "Giorno dopo giorno, ormai, il dio dalle guance infuocate correva ignudo con la fiammea quadriga attraverso gli spazi celesti e la sua chioma d’oro fluttuava al vento di levante mutandosi in placida brezza. Un lucido biancore di seta posava sulle pigre ondeggianti distese del ponto; la sabbia ardeva, l’etere azzurro sfavillava d’argento." ho mandato tutto in mona.
Seriamente, premio Nobel?
"Скучно на этом свете, господа!"
RYM RYM RYM
ANOBII ANOBII
#15889
Inviato 15 maggio 2017 - 10:56
"La morte a Venezia" non fa impazzire neppure me, ma pensando a "La montagna incantata": seriamente, premio Nobel si.
#15890
Inviato 15 maggio 2017 - 11:44
Ho appena iniziato Il cinema secondo Orson Welles di Peter Bogdanovich.
#15891
Inviato 15 maggio 2017 - 12:18
Non credo di aver mai incrociato niente di così irritante, vuoto e stucchevole.
Agli "spigoli lubrici degli edifici" mi sono grattato un po' la testa, al "Giorno dopo giorno, ormai, il dio dalle guance infuocate correva ignudo con la fiammea quadriga attraverso gli spazi celesti e la sua chioma d’oro fluttuava al vento di levante mutandosi in placida brezza. Un lucido biancore di seta posava sulle pigre ondeggianti distese del ponto; la sabbia ardeva, l’etere azzurro sfavillava d’argento." ho mandato tutto in mona.
Seriamente, premio Nobel?
98 minuti di applausi.
#15892
Inviato 15 maggio 2017 - 12:44
E quelle due cisti ai testicoli che vanno sotto il nome di Naptha e Settembrini, con le loro tediose seghe filosofiche che appesantiscono metà del romanzo? Si fosse fermato ai Buddenbrook 'sto parolaio..."La morte a Venezia" non fa impazzire neppure me, ma pensando a "La montagna incantata": seriamente, premio Nobel si.
"Скучно на этом свете, господа!"
RYM RYM RYM
ANOBII ANOBII
#15893
Inviato 15 maggio 2017 - 12:49
Stai cercando di essere irritante quanto Thomas ?
#15894
Inviato 15 maggio 2017 - 12:58
Mick, mi sa che ti manca un pezzo su Mann (visto che dovresti essere ciò che dici)
#15895
Inviato 15 maggio 2017 - 13:56
"La morte a Venezia" non fa impazzire neppure me, ma pensando a "La montagna incantata": seriamente, premio Nobel si.
Perché, i Buddenbrook e il Doktor Faustus no... ?!
«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
(k. jaspers)
Moriremotuttista
#15896
Inviato 15 maggio 2017 - 14:00
"La morte a Venezia" non fa impazzire neppure me, ma pensando a "La montagna incantata": seriamente, premio Nobel si.
Perché, i Buddenbrook e il Doktor Faustus no... ?!
Mi vergogno profondamente ma
#15897
Inviato 15 maggio 2017 - 14:54
Joao Guimaraes Rosa, Miguilim [originariamente racconto lungo in "Corpo di ballo", non ristampato]
Racconto lungo di 130 pagine. L'ho letto in due tranche distinte e, complice lo stile di Guimaraes, sono ancora confuso. Il mondo visto attraverso gli occhi di Miguilim, bambino di 8 anni, che vive con i due genitori e una pletora di fratellini nel Mutum. Ci sono sempre mille nomi nelle pagine di Guimaraes, nomi strampalati di personaggi (Aristeo, Dito, il Pittima, il Bovaro Saluz...) e nomi di piante, fiori, animali , che caratterizzano un luogo dove la ruralità è sempre insidiata dall'esuberanza della natura. I versi degli uccelli somigliano sempre alle parole: bem te vi (ti ho visto!), canta uno di questi.
Sembra disordinato, affastellato, ma verso la fine il crescendo non lascia scampo. La meraviglia e lo sgomento davanti a tutti i fatti della vita, e il continuo sentore di una presenza al di sopra, più temuta e misteriosa che benevola, mi riconfermano che questo scrittore è uno dei grandissimi del nostro dello scorso secolo.
E a breve vedremo chi ce l'ha più lungo:
#15898
Inviato 15 maggio 2017 - 17:51
Joao Guimaraes Rosa, Miguilim [originariamente racconto lungo in "Corpo di ballo", non ristampato]
Racconto lungo di 130 pagine. L'ho letto in due tranche distinte e, complice lo stile di Guimaraes, sono ancora confuso. Il mondo visto attraverso gli occhi di Miguilim, bambino di 8 anni, che vive con i due genitori e una pletora di fratellini nel Mutum. Ci sono sempre mille nomi nelle pagine di Guimaraes, nomi strampalati di personaggi (Aristeo, Dito, il Pittima, il Bovaro Saluz...) e nomi di piante, fiori, animali , che caratterizzano un luogo dove la ruralità è sempre insidiata dall'esuberanza della natura. I versi degli uccelli somigliano sempre alle parole: bem te vi (ti ho visto!), canta uno di questi.
Sembra disordinato, affastellato, ma verso la fine il crescendo non lascia scampo. La meraviglia e lo sgomento davanti a tutti i fatti della vita, e il continuo sentore di una presenza al di sopra, più temuta e misteriosa che benevola, mi riconfermano che questo scrittore è uno dei grandissimi
del nostrodello scorso secolo.
Se ti può interessare la pianista jazz italiana Rita Marcotulli ha amato talmente questo racconto lungo da dedicargli una sua composizione, a cui ha dato lo stesso nome del bambino (e del racconto).
«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
(k. jaspers)
Moriremotuttista
#15899
Inviato 16 maggio 2017 - 09:48
E che cos'ha che non va?
Non credo di aver mai incrociato niente di così irritante, vuoto e stucchevole.
Agli "spigoli lubrici degli edifici" mi sono grattato un po' la testa, al "Giorno dopo giorno, ormai, il dio dalle guance infuocate correva ignudo con la fiammea quadriga attraverso gli spazi celesti e la sua chioma d’oro fluttuava al vento di levante mutandosi in placida brezza. Un lucido biancore di seta posava sulle pigre ondeggianti distese del ponto; la sabbia ardeva, l’etere azzurro sfavillava d’argento." ho mandato tutto in mona.
Seriamente, premio Nobel?
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
#15900
Inviato 16 maggio 2017 - 16:32
Grazie della segnalazione, provo a sentirla, oltretutto della Marcotulli non ho mai sentito niente per intero.
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