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20104 replies to this topic

#7901 Reynard

    No OGM

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Inviato 19 dicembre 2012 - 14:42

Niente di particolarmente obbrobrioso, solo che il suo libro ("Essere senza destino") non mi ha suscitato il minimo brivido di interesse, al punto da mollarlo a metà.
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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#7902 100000

    Enciclopedista

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Inviato 19 dicembre 2012 - 19:30

Boh, io lo sto leggendo senza problemi, anche se meno agilmente di altri volendo. Chiaro che, come dicevo, non si trata di un romanzo avvincente, essendo fondamentalmente una rassegnazione al fallimento dell'essere umano come individuo e come collettivo.
Comunque aspetto di finirlo per dirne di più.

Nel frattempo ho postato anche la mia classifica, ma a parte il primo posto l'ordine è quasi casuale. Come l'anno scorso volevo mettere al secondo posto una graphic novel, ma ne avevo due e le ho messe al secondo e terzo posto, perché sono entrambe bellissime.
Ah, su Beckett forse ho scritto male e delle boiate, ma è fatto un po' al volo e non saprei articolare benissimo il mio amore viscerale per l'autore, ma soprattutto per quest'opera.
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#7903 Rover

    hjdjlalkjaz

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Inviato 24 dicembre 2012 - 12:07

Finito di leggere La prisonnière di M Proust, romanzo sull'inferno della gelosia. Letto anche L'amante di Marguerite Duras, storia d'amore tra una quindicenne francese e un giovane miliardario cinese, sullo sfondo di un angosciante ritratto di famiglia, nell'Indocina degli anni '30.
Iniziato L'adolescente di Dostoevskij
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#7904 joseph K.

    Tout est pardonné

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Inviato 27 dicembre 2012 - 08:47

Sto leggendo Un Uomo della Fallaci, Non avevo mai letto nulla di suo, lo stile non è propriamente quello che amo maggiormente ma la storia, la narrazione e il valore di testimonianza dell'opera ci sono tutti. Un pugno nello stomaco veramente, me lo sto bevendo...
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Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#7905 Incidente

    Feudo

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Inviato 27 dicembre 2012 - 09:50

Io sto leggendo V. di Pynchon, niente da dire, libro enorme, inappuntabile, però questo postmodernismo ante litteram, applicato ad ambiti non precisamente moderni, mi urta, non è fatto per me.
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#7906 combatrock

    utente antifrastico-apotropaico

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Inviato 27 dicembre 2012 - 15:58

Ante litteram... L'ha inventato lui!
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Rodotà beato te che sei morto


A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.


Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 


#7907 Peel Slowly And See

    Roadie

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Inviato 29 dicembre 2012 - 19:34

Alice nel paese dei quanti (Alice in Quantumland) è un libro di divulgazione scientifica, scritto da Robert Gilmore, e pubblicato nel 1995. L'autore, che
insegna Fisica all'Università di Bristol, ricalcando a livello narrativo "Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie", ci conduce alla scoperta dello
strano universo della meccanica quantistica. In questo modo, vengono passate in rassegna le principali caratteristiche di questa teoria fisica, consentendo una lettura semplice e piacevole corredata, quando occorre, da utili note esplicative, che migliorano ulteriormente la comprensione del testo.
  • 0

#7908 Dudley

    mainstream Star

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Inviato 02 gennaio 2013 - 11:18

Di recente ho letto due libri su Bobby Fischer, l’ex-campione del mondo di scacchi morto alcuni anni fa in Islanda.

Se siete interessati ad una comune biografia, allora vi consiglio “Finale di partita - ascesa e caduta di Bobby Fischer”, di Frank Brady (ed. Il saggiatore). Davvero un ottimo lavoro, di stampo “classico”, che ripercorre tutta la vita dello scacchista, dagli esordi a New York quale genio precoce alla sfida mondiale con Spassky del 1972 in Islanda (il match del secolo). Nei limiti del possibile, viene ricostruito pure il ventennio tra il 72 ed il 92, dove praticamente sparì dalla scena e non giocò più una partita ufficiale, salvo riapparire nel 92 nella ex-Yugoslavia per la rivincita contro Spassky, operazione che gli costò la condanna da parte del governo americano e tutta una serie di tristi vicende culminate con l’arresto in Giappone e l’estradizione in Islanda, dove visse gli ultimi anni della vita.
Incredibile personaggio, dalle opinioni sempre scomode per non dire cretine (l’odio verso gli ebrei, le deliranti interviste post 9/11), dalla vita zeppa di contraddizioni, gesti clamorosi e aneddoti (il rifiuto di giocare diversi tornei, il rifiuto a vagonate di milioni di dollari dopo il successo del 72, le partite con il comandante Marcos, con Fidel Castro). Pazzesco il suo continuo viaggiare / girovagare, per tornei prima, a casaccio poi (praticamente ha passato la seconda parte della sua vita tra l’Asia e l’Europa, sempre in semi-povertà (almeno fino al 92). Interessante anche la figura della madre, sospettata per decenni da parte dell’FBI di attività anti-americane. Triste la sua ultima parte della vita, da recluso, e sorvoliamo sulle incredibili vicende (non ne sapevo nulla) inerenti la sua eredità, con tanto di cadavere riesumato per prelievo DNA, etc. etc …). Consigliatissimo, anche se non siete scacchisti, l’autore tiene alla larga i dettagli tecnici del gioco e riesce ad essere interessante anche per chi di scacchi ne sa poco o nulla.

Se invece siete meno interessati agli scacchi e più ad una ricostruzione “libera” di come andarono le cose, allora vi consiglio il sorprendente “Re in fuga - la leggenda di Bobby Fischer”, di Vittorio Giacopini (ed. Mondadori). Qui l’autore si prende grandissime libertà ed entra nella testa di Bobby, inventandosi pensieri, dialoghi, situazioni. L’autore cerca di dare un motivo alle azioni folli di Fischer, mettendo bene in chiaro che non si tratta né di un saggio, né di una biografia. È un tipo di narrativa che apprezzo in modo particolare, qui è l’emozione a prevalere, il confronto con la storia americana, la critica alla politica ed ai mass-media. Un libro accattivante che si legge tutto d’un fiato.
  • 2

#7909 jap zero

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Inviato 02 gennaio 2013 - 11:22

kevin powers - the yellow birds

ero un po' dubbioso visto l'hype che oltreoceano ha circondato questo autore ma il romanzo è davvero fulminante, per una volta i paragoni aulici ( hemingway su tutti) non stridono. eccellente sia nella descrizione delle fasi di guerra, che nell'analisi psicologica dei personaggi.


in italia credo debba ancora uscire.
  • 0

#7910 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 02 gennaio 2013 - 12:01

"Per menare il remo bisogna che le cinque dita s'aiutino l'un l'altro". (Verga, I Malavoglia; pag.1)

Bellissimo ma triste e anche tristo. Dalla frase che hai espunto Visconti ner trae la (pessima) morale di Rocco e i suoi fratelli.
Sono un grande amante di Verga (non della, cani) ma mi piace l'umorista delle novelle e di Mastro don Gesualdo che hanno delle pagini esilaranti.
Comunque 10/10
  • 1

#7911 Leeeo

    nazi-core

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Inviato 02 gennaio 2013 - 12:19

Ho finito giustappunto una decina di giorni fa Mastro-don Gesualdo.
Stupendo, niente da dire. Partivo col pensiero che il protagonista fosse un affarista crudele e senza scrupoli, che alla fine se ne va per divina punizione; e in realtà mi sono trovato davanti ad un uomo spregiudicato e capace, e proprio per questo odiato dalla marmaglia di terroni, nel senso più leghista del termine, sempre pronti a mettersi dalla parte del vincitore, se con questo se ne guadagna un altro giorno di nullafacenza in più. Alla fine è lui l'unico eroe, insieme all'animalesca Diodata.


Meanwhile mi sto leggendo questo
Immagine inserita

Dire che è strano è poco. Ma intrigante come pochi.

E sempre nel frattempo ho realizzato due cose:
- le prefazioni si leggono alla fine, al massimo ci si concede la biografia
- il mio autismo in lettura sta diventando portentoso: nonostante Maria e i tronisti in sottofondo, la mia imperturbabilità rimane quasi costante

Buon anno a tutti.
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"Скучно на этом свете, господа!"

RYM RYM RYM

ANOBII ANOBII


#7912 Stephen

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  • LocationLa Callaretta della Colla

Inviato 02 gennaio 2013 - 14:32

Di recente ho letto due libri su Bobby Fischer, l’ex-campione del mondo di scacchi morto alcuni anni fa in Islanda.

Belle segnalazioni: le segno, in particolare perchè nei primi anni in cui giocavo a scacchi avvertivo verso la figura di questo campione una certa antipatia, per via della stima che nutrivo nei confronti della scuola sovietica, e del ruolo esemplare cui assurgeva quest'ultima. Ulltimamente mi sono avvicinato molto, al contrario, in quanto a simpatia, a Bobby Fischer. Forse per gli atteggiamenti ridicoli di Botvinnik, che nel terzo volume dei Lavori critici e analitici dedica allo statunitense quattro righe sì e no, per altro tentando di sminuire la sua tecnica. Lo stesso Kasparov, in questo libro, (http://www.scacchi.b... great&tr=R&p=1) sostiene la teoria secondo cui Fischer avrebbe avuto paura di incontrare Karpov in finale (il che, se da un lato non posso non pensare sia volto ad ingigantire i meriti dell'autore, che di lì a qualche anno l'avrebbe sconfitto, dall'altro ha l'indubbio merito di ricordare che scacchista eccezionale sia stato Karpov, e quindi mi sta bene - anzi, sono d'accordo con Kasparov, ma è un altro discorso, forse da continuare nel thread degli scacchi).
Di storia degli scacchi ho un bellissimo libro - in spagnolo, però. Quando sarò a casa controllerò il titolo esatto, che su google non riesco a trovarlo.

Ciao ;)
  • 0

E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

... adesso

e la sua voce il grido di un uccello

sconosciuto,

3Jane che rispondeva con una canzone, tre

note, alte e pure.

Un vero nome.


#7913 OldfieldReturn

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Inviato 02 gennaio 2013 - 15:29

letto nella giornata di ieri "E lasciamole cadere queste stelle" di Filippo Timi,oggi inizio "Dizionario dell'universo di J.R.R. Tolkien" a cura della Società Tolkieniana Italiana
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#7914 Dudley

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Inviato 02 gennaio 2013 - 15:31

Grazie Dedalus. Ehi, ma c'é un thread pure sugli scacchi? Me lo sono perso! ^_^
Entrambi i libri che ho segnalato dedicano alcune righe alla mancata sfida con Karpov, prevista nel 1975 e che non ebbe mai luogo. Sul tema credo comunque che esistanto per davvero libri interi! Da qualche parte in rete ho trovato una cronistoria che riassumeva i principali punti di tutta la faccenda, con le date delle varie missive / telefonate / richieste tra i giocatori, le federazioni, gli organizzatori del torneo, etc. etc. Per un profano come me devo dire che é materia affascinante ma anche ai limiti del comprensibile, con mille richieste dettagliatissime e maniacali, Fischer in questo senso era un delirio, con pretese fuori di testa e continui reclami (ma anche i sovietici non scherzavano ... durante la sfida del 72 con Spassky fecero interrompere la competizione ed analizzare la sala e le sedie dei giocatori in quanto ritenevano che l'americano fosse in grado di emanare radiazioni atte a deconcentrare Spassky!).
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#7915 satyajit

    Enciclopedista

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Inviato 02 gennaio 2013 - 16:50

Probabilmente lo sapete già, ma sul film c'è anche uno splendido film dell'anno scorso:
http://forum.ondaroc...+bobby +fischer
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#7916 Stephen

    Wannabe the Night Meister

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Inviato 02 gennaio 2013 - 17:46

Grazie Dedalus. Ehi, ma c'é un thread pure sugli scacchi? Me lo sono perso! ^_^

Evidentemente non c'è più, ma ricordo di averlo aperto tempo fa; si può rimediare, comunque. asd

Stavo cercando di scaricarlo proprio oggi pomeriggio, il documentario su Fischer, ma per come procede la ricerca intuisco che lo comprerò a fine sessione. Anche sul thread del film la discussione procede sulla stessa linea, quindi: l'ideale sfida Fischer-Karpov!

Ciao ;)
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E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

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#7917 TheWalrus

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Inviato 02 gennaio 2013 - 20:00

ho finito di leggere da poco Fahrenheit 451, che mi sembra una previsione purtroppo verosimile, nel suo messaggio di fondo, del tempo in cui viviamo oggi. Un'era in cui i media hanno reso superfluo leggere e più accettabile la comunicazione semplice e banale che richiami immediatamente l'emozione e ipnotizzi.

Ora sotto con un altro che del futuro non aveva una buona immagine, George Orwell, di cui vorrei leggere l'intera opera, esclusi 1984 e La fattoria degli animali che già conosco
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"MA DOVE SIETE FINITI ROCKETTARI? tutti coi capelli tagliati corti, tutti con le giacche e la cravatta! Un giorno uno mi disse che la CRAVATTA è il passaporto degli STRONZI."

RICHARD BENSON

#7918 tiresia

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Inviato 03 gennaio 2013 - 07:52

Miti minori, Scaraffia

Divertente e snello, fatto molto bene...dall'impermiabile stazzonato alla valigia alla doccia e così via, parte dall'uso degli oggetti al cinema e in letteratura, più cinema, e ne elabora i rimandi. Esempio: la doccia immortale di Psyco ha una forte relazione con l'uccisione della vittima sacrificale che prima veniva bagnata ritualmente. Curioso e interessante
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#7919 JackNapier

    mainstream Star

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Inviato 03 gennaio 2013 - 11:21

Immagine inserita

E, ovviamente, è più figo di tutte le trasposizioni filmiche, nonostante quella di Coppola sia un mio cult.
La narrazione che procede attraverso i diari dei protagonisti non può che essere un ritratto soggettivissimo degli eventi (praticamente un ritratto-puzzle, dove ogni "autore" porta la sua esperienza), e fa dubitare della veridicità dei resoconti di tutto ciò che accade. Non c'è un narratore onniscente, che ti dice "il conte Dracula è un vampiro succhiavene". Piuttosto ci sono dei brani confidenziali, come se noi lettori invadessimo l'intimità dei protagonisti, che a poco a poco lasciano emergere tutti i timori e le paure inconsce, sepolte sotto uno strato di puritanesimo vittoriano. Paure che, guarda caso, emergono di notte, durante il sonno, proprio quando il vampiro agisce. Queste paure prendono la forma di un uomo. O meglio, di una bestia immonda nascosta nelle sembianze di un uomo. Un simulacro che incarna tutte le loro inquietudini e che deve essere sacrificato. Ci si mette anche la cronaca sensazionalistica a distorcere le ombre proiettate da certi casi di per sé "banali" come la fuga di un lupo dallo zoo. Spesso e volentieri sono gli stessi protagonisti a dubitare delle loro percezioni, della loro sanità mentale, della lucidità dei loro compagni. Sarà colpa della prefazione, ma il giochino del punto di vista alternativo la rende una lettura ancora più affascinante: e se il Conte fosse solo una vittima della follia di questa compriccola di mentecatti sottomessi alla pazzia lucida di Van Helsing? asd I protagonisti sconvolti da una serie di avvenimenti (lutti, delusioni amorose e stress quotidiani) cercano una spiegazione a ciò che sta accadendo loro collegando gli eventi nella maniera più sballata possibile, condizionati da Van Helsing. O forse sono io lettore che sto scivolando nella stessa follia asd. A tal proposito, mi sembra azzeccato il paragone con The Turn of the Screw, con la differenza che lì James incornicia tutto in un luogo definito e isolato, come se fosse l'"architettura" di un gioco, in Dracula invece i contorni sono più labili, dalla Valacchia all'Inghilterra, e coinvolge diversi personaggi principali, dove invece in "The Turn" c'è la sola governante ad essere indiziata di pazzia.
Devo ancora finirlo, ma è già uno dei miei romanzi preferiti.
  • 4

#7920 debaser

    utente stocazzo

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Inviato 03 gennaio 2013 - 11:29

Ho letto "The perks of being a wallflower", mi sono commosso, sono un tenerone :'(
Anche se l'andamento della vicenda era abbastanza intuibile quasi subito (anche se temevo più dramma finale*, bravo l'autore a resistere alla tentazione).

*cosa che non sarebbe stata neanche granché coerente con il resto
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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#7921 nino#

    Slackware addict

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Inviato 03 gennaio 2013 - 13:30

Immagine inserita
...


Lo stile di Stoker è impeccabile ed è vero che nessuna trasposizione cinematografica è mai riuscita a riprodurne le atmosfere. Per non parlare, poi, di quell'improbabile polpettone in chiave yankee di Van Helsing (ridato proprio ieri sera in tv)! :facepalm: Peccato perché gli attori erano bravi.

Di Stoker, sono molto belli anche i racconti minori, ad esempio L'Ospite di Dracula.
  • 1
VINDICA TE TIBI

#7922 aldous

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Inviato 03 gennaio 2013 - 13:48

appena iniziato e promette molto bene.
http://www.ibs.it/co.../just-kids.html

finito Rosso Floyd - Michele Mari
http://www.ibs.it/co...osso-floyd.html
  • 0

#7923 piersa

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Inviato 03 gennaio 2013 - 14:14

finito Rosso Floyd - Michele Mari
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Questo è buono, due parole sù
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#7924 100000

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Inviato 03 gennaio 2013 - 15:30



Sto leggendo "Fiasco" di Imre Kertész, un apologia del fallimento metaletteraria che in qualche modo mi ricorda (lontanamente) Beckett.


mhhhhhh. interessante.


Ti aggiorno quando l'ho finito.
Tra l'altro ho scoperto per caso che questo qui è anche un nobel e quello che sto leggendo sarebbe il secondo di un'ipotetica trilogia del fallimento. Vabbè, ogni tanto è bello leggere libri a caso senza informarsi prima e magari cascare anche bene.


Finito.
La seconda parte (che fondamentalmente è la parte principale, il libro nel libro) vira nelle atmosfere e quel che ho detto prima non vale più. Tuttavia, per me migliora.
Una società opprimente, un libro opprimente, fallimenti su fallimenti, senza scopo ovviamente e senza una fine logica e preannunciata. Dichiarazioni di intenti e avvenimenti che si svolgono sullo sfondo di una città senza nome di un paese senza nome, non impenetrabile come il castello di Kafka, ma altrettanto inspiegabilmente temibile. I riferimenti sono storici oltre che culturali, lo so, ma a me è venuto in mente Kafka senza pensarci due volte, specie all'inizio del libro nel libro. In tutto questo si tende a dimenticare che il tutto è una meta-opera, e ci viene ricordato alla fine.
Devo ammettere che forse non è super-coinvolgente, ci ho messo un po' a finirlo, ma mai m'è venuto in mente di abbandonarlo. Insomma, m'è piaciuto. Mi dispiace che mbv non abbia apprezzato il suo precedente (e più famoso, credo) romanzo.
  • 1

#7925 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 03 gennaio 2013 - 15:47

Simpatico Kertesz. Nel fare il check del collegamento telefonico (vinse un premio che non potette venire e ritirare), io dicevo "Puskas, Puskas..." e lui rispondeva "Rossi Polo, Rossi Polo... gol, gol, gol...".
Penso siano stati i 5mila euro che ha guadagnato con la maggiore facilità.
  • 0

#7926 aldous

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Inviato 04 gennaio 2013 - 10:52


finito Rosso Floyd - Michele Mari
http://www.ibs.it/co...osso-floyd.html

Questo è buono, due parole sù

Proprio in due parole, l’ombra lunga di Barrett su tutta la produzione Floydiana post estromissione, e l’ossessione, che fa il doppio con la mancanza del padre, latente nella psiche di Rogers. L’aneddotica raccontata credo sia nota ai cultori dei PF, ma ciò non toglie che sia ben scritta e con sprazzi di pura fantasia che ne rendono la lettura molto godibile.
Non è che conservi un’ottima memoria, ma a me ha ricordato Reds il film di Beatty, nella maniera in cui è strutturato (non certo per tematiche).
  • 0

#7927 nevvero?

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Inviato 04 gennaio 2013 - 14:14

Seguendo i consigli di qualche utente sto finendo Meridiano di Sangue. Non mi avete tirato un pacco, bravi.
Di McCarthy finora avevo letto solo Cavalli Selvaggi (che so essere il primo capitolo di una trilogia) e non mi aveva impressionato granché. E infatti non avevo letto il secondo. Lo stile qui mi pare simile, ma Cavalli Selvaggi non lo ricordo per niente quindi non vado oltre questa affermazione.
Essendo fresco di Hemingway devo dire che qualcosa di suo qui dentro risuona senza dubbio, soprattutto nelle sequenze in cui 'il ragazzo' è da solo. Mi mancano una sessantina di pagine. Il giudice è un gran personaggio, il riferimento a Kurtz viene in mente facile ma mi piace di brutto.
  • 0

#7928 nevvero?

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Inviato 04 gennaio 2013 - 14:21

"Per menare il remo bisogna che le cinque dita s'aiutino l'un l'altro". (Verga, I Malavoglia; pag.1)


Si stava chiaramente facendo una sega.
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#7929 NewYorkDolls

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Inviato 04 gennaio 2013 - 16:47

The england's dreaming tapes di J.Savage
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#7930 Dudley

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Inviato 05 gennaio 2013 - 20:25

Filippo Tuena, "Ultimo parallelo" (ed. Rizzoli). Uno dei miei libri preferiti di sempre. Riletto ieri/oggi. Come resistere alla drammatica ricostruzione romanzata del leggendario viaggio di R.F.Scott alla conquista del Polo Sud? È una prosa che toglie letteralmente il respiro, che ti costringe a vedere la storia in maniera altra, fantastico in tal senso l'espediente di far raccontare la vicenda da un accompagnatore invisibile agli inglesi ... la loro coscienza? dio? il punto d'incontro di tutti i pensieri dei partecipanti alla missione? Il romanzo ha una potenza straordinaria, gioca con le emozioni e con i ricordi in maniera magistrale (ah, quelle foto scattate davanti alla bandiera norvegese ... the most tragically interesting in the world, parola di Herbert Pointing). Davvero, un libro toccante, originale, bellissimo. Cercate altri pareri in rete, fatevene un'idea, meglio ancora leggetelo ...

"Quando splende il sole accecante indossano strani occhiali modificati in maniera empirica con frammenti di legno che fasciano le stanghette laterali per impedire ai raggi ultravioletti di raggiungere le pupille molto arrossate e doloranti oppure oscurano le lenti lasciando soltanto una sottile fessura orizzontale che riduce il panorama a una striscia di luce appena percepibile ma più spesso sono immersi nella nebbia o dentro la tempesta di vento che alza pulviscolo di neve e cancella il sole e nasconde la via e soffia contro il loro andare con una violenza che sa di cattiveria di ferocia di spietatezza e si domanda perché si stia scatenando contro di loro questa furia distruttiva e quale sia stata la loro colpa".
  • 3

#7931 reese

    moriremo

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Inviato 06 gennaio 2013 - 13:19

interessante, soprattutto il soggetto. Però quel paragrafo è un po' magniloquente - è tutto così il libro?
  • 0

#7932 debaser

    utente stocazzo

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Inviato 06 gennaio 2013 - 13:21

l'argomento è interessante, "esploratore" è ovviamente uno dei lavori che avrei voluto fare da grande asd
il paragrafo spaventa un po' in effetti ?_?
  • 0

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#7933 reese

    moriremo

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Inviato 06 gennaio 2013 - 13:23

"esploratore" è ovviamente uno dei lavori che avrei voluto fare da grande asd

puoi ancora farlo, io lo farò per scrivere un libro che qualcuno di cosa state leggendo nominerà un giorno lontano
  • 1

#7934 combatrock

    utente antifrastico-apotropaico

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Inviato 06 gennaio 2013 - 18:00

Meanwhile mi sto leggendo questo
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Vabbè... Il problema lo avrai con la scelta del prossimo libro.

ho finito di leggere da poco Fahrenheit 451, che mi sembra una previsione purtroppo verosimile, nel suo messaggio di fondo, del tempo in cui viviamo oggi. Un'era in cui i media hanno reso superfluo leggere e più accettabile la comunicazione semplice e banale che richiami immediatamente l'emozione e ipnotizzi.


Non ho mai capito perché la maggior parte dei lettori (non tu, ovviamente!) si fermi spesso all'aspetto più eclatante e ovvio del libro, ovvero la cancellazione fisica dei libri e in generale della comunicazione scritta. Sono piuttosto altri particolari, talvolta appena suggeriti, che mi hanno fatto accapponare la pelle per la somiglianza con il presente: schermi enormi, grandi come pareti, sempre accesi e che rimandano storie che non hanno capo né coda, non vanno da nessuna parte, ma tengono impegnati tutto il giorno in uno stupido gioco di interazione a specchio; pubblicità ovunque, le cui dimensioni e intensità crescono di pari passo con la velocità della vita, della produzione, dei trasporti; rumori di guerre lontane ma vicine, senza soluzione di continuità tanto che ormai nessuno ricorda nemmeno più contro chi siano fatte. Peccato per il finale, che non mi ha mai convito del tutto.


finito Rosso Floyd - Michele Mari
http://www.ibs.it/co...osso-floyd.html

Questo è buono, due parole sù


Boh, sarà anche una lettura piacevole, ma io ci ho trovato qualche caduta di stile un po' disarmante. In generale, un po' troppo pretenzioso per i miei gusti.
  • 2

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A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.


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#7935 Dudley

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Inviato 06 gennaio 2013 - 18:01

interessante, soprattutto il soggetto. Però quel paragrafo è un po' magniloquente - è tutto così il libro?


Difficile risponderti ... l'autore cambia registro a seconda delle situazioni, costruisce testi attorno a fotografie, a spezzoni dei diari originali, ed adegua di volta in volta il tono utilizzato. Anche la struttura del libro è poco convenzionale, ci sono capitoli lunghi, capitoli brevissimi, pensieri, brevi pezzi in prosa, fotografie, dialoghi immaginari con l'accompagnatore sconosciuto, ricordi. Talvolta frasi lunghe e senza punteggiatura, come sopra. Talvolta frasi più convenzionali, ci mancherebbe. E francamente mi va bene così: ci sono pagine fantatische, ancora più magniloquenti di quanto sopra, che tentano di raccontare dello smarrimento (non solo letterale) che hanno provato al ritorno dal polo, prima ti trovare la morte, persi dentro a labirinti di ghiaccio. Voglio dire: pensateci un secondo, come si può sentire uno che dopo aver percorso mesi trainando slitte, per qualcosa come 1500 km, in mezzo a mille difficoltà, arriva in quel luogo per trovare ... una bandiera norvegese, piantata lì 5 settimane prima? E lì ti rendi conto dell'inutilità di tutto quanto, e del fatto che devi rifarti 1500 km per tornare al campo base ... pazzesco.

Di nuovo, mi affido alle parole del Tuena: "Fu allora che iniziò la Totentanz degli esploratori, la danza della morte, il ritorno dal nulla, il viaggio che conduceva alla perdità di sé".

Chiudo domandando: perchè accontentarsi dei puri fatti? Perchè accontentarsi di una storia che segue fedelmente quanto accaduto? Qui si è lavorato sull'aspetto mitico/umano/catastrofico/mistico della faccenda, ed i risultati sono semplicemente grandiosi. Questo viaggio è stato magniloquente, percui a mio modesto parere ci può stare che Tuena abbia calcato la mano sugli aspetti che ho menzionato - anche perché di ROMANZO si tratta! :)

"Ricordo le calzature indossate dagli esploratori; le giacche a vento umide e segnate; i curiosi copricapo di differenti fogge; i lacci che fasciavano i polpacci di Wilson; la postura sbilenca di Oates; i leggerissimi mezzi guanti di lana che Bowers indossava; il disfacimento progressivo delle loro attrezzature e dei loro sentimenti. Si fotografavano ancora vivi ma erano i ritratti di uomini già morti."

  • 0

#7936 TheWalrus

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Inviato 06 gennaio 2013 - 18:29


ho finito di leggere da poco Fahrenheit 451, che mi sembra una previsione purtroppo verosimile, nel suo messaggio di fondo, del tempo in cui viviamo oggi. Un'era in cui i media hanno reso superfluo leggere e più accettabile la comunicazione semplice e banale che richiami immediatamente l'emozione e ipnotizzi.


Non ho mai capito perché la maggior parte dei lettori (non tu, ovviamente!) si fermi spesso all'aspetto più eclatante e ovvio del libro, ovvero la cancellazione fisica dei libri e in generale della comunicazione scritta. Sono piuttosto altri particolari, talvolta appena suggeriti, che mi hanno fatto accapponare la pelle per la somiglianza con il presente: schermi enormi, grandi come pareti, sempre accesi e che rimandano storie che non hanno capo né coda, non vanno da nessuna parte, ma tengono impegnati tutto il giorno in uno stupido gioco di interazione a specchio; pubblicità ovunque, le cui dimensioni e intensità crescono di pari passo con la velocità della vita, della produzione, dei trasporti; rumori di guerre lontane ma vicine, senza soluzione di continuità tanto che ormai nessuno ricorda nemmeno più contro chi siano fatte. Peccato per il finale, che non mi ha mai convito del tutto.


Io sono stato molto riassuntivo in ciò che avevo scritto, ma ciò che ricordi te fa parte dello stesso tipo di richiamo che ho fatto io.
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#7937 Leeeo

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Inviato 06 gennaio 2013 - 21:02


Meanwhile mi sto leggendo questo
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Vabbè... Il problema lo avrai con la scelta del prossimo libro.


L'hai detto. Finito oggi: un impasto stupendamente riuscito tra Alice, le terribili fiabe di Gogol e i racconti onirici di Poe. I rimandi sono veramente tantissimi, quasi uno ad ogni capoverso, il tutto spolverato da un'ironia finissima. Gran bel bel bel libro.

Fortunatamente ho fatto spese, e salto a piè pari il problema. Si inizia questo.

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#7938 combatrock

    utente antifrastico-apotropaico

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Inviato 06 gennaio 2013 - 22:40



Meanwhile mi sto leggendo questo
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Vabbè... Il problema lo avrai con la scelta del prossimo libro.


L'hai detto. Finito oggi: un impasto stupendamente riuscito tra Alice, le terribili fiabe di Gogol e i racconti onirici di Poe. I rimandi sono veramente tantissimi, quasi uno ad ogni capoverso, il tutto spolverato da un'ironia finissima. Gran bel bel bel libro.


Se hai apprezzato l'ironia antiburocratica e antitotalitaria di Bulgakov, puoi ritrovarla anche in "Le uova fatali", racconto breve che non dovresti aver difficoltà a ritracciare. Molto diverso è invece "La guardia bianca", romanzo storico sull'Ucraina nel confuso periodo tra prima guerra mondiale, esperimenti indipendentisti e ascesa dei bolscevichi. A me è piaciuto molto, anche se è bene farsi un minimo background di conoscenze storiche del periodo prima della lettura, o durante.

P.s.: ma perché hai scritto nazi-core sopra all'avatar?
  • 0

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#7939 lazlotoz

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Inviato 07 gennaio 2013 - 10:07

Io sono su questo:
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Primo libro di Pynchon che leggo. Che dire? Per ora sono entusiasta, una scrittura incredibilmente viva. Credo sia uno dei capisaldi del postmodernismo che tanto va di moda oggi. Ma qui, prima degli epigoni, siamo nel 1965. E a me pare incredibile uno stile simile.
La trama avanza lineare, il delirio sta tutto intorno, nei personaggi, nei pensieri e nei deliri. Tutto è ondivago e mesmerico. Se tiene sarò un uomo felice.
Necessita comunque un'attenzione durante la lettura più alta della norma, sennò non si capisce una mazza...
Ucciderei chi ha fatto quella copertina...
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#7940 combatrock

    utente antifrastico-apotropaico

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Inviato 07 gennaio 2013 - 11:26

Primo libro di Pynchon che leggo. Che dire? Per ora sono entusiasta, una scrittura incredibilmente viva. Credo sia uno dei capisaldi del postmodernismo che tanto va di moda oggi. Ma qui, prima degli epigoni, siamo nel 1965. E a me pare incredibile uno stile simile.
La trama avanza lineare, il delirio sta tutto intorno, nei personaggi, nei pensieri e nei deliri. Tutto è ondivago e mesmerico. Se tiene sarò un uomo felice.
Necessita comunque un'attenzione durante la lettura più alta della norma, sennò non si capisce una mazza...
Ucciderei chi ha fatto quella copertina...


La dimensione contenuta del libro è servita assai ad arginare deliri pynchoniani presenti altrove. Che, per carità, saranno geniali e seminali e quel che si vuole, ma anche abbastanza indigesti. Questo invece è un piccolo giocattolo di plastica iridescente, che cambia colore e forma a seconda di come lo si giri. O meglio: a seconda di quante letture se ne fanno. L'ho ripreso in mano da pochissimo e c'ho trovato dentro invenzioni e sensazioni che la prima volta mi erano sfuggite (o forse non c'erano? o forse sono cambiato io? o è un dannato complotto?).
La prima volta quando, da povero provincialotto della letteratura, non avevo ancora capito che al postmoderno della trama, e quindi dei finali, non gliene può sbattere di meno.
  • 3

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#7941 debaser

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Inviato 07 gennaio 2013 - 15:23

Ieri sera ho finito As she climbed across the table di Lethem, consigliato da clary, tanti baci e cuoricini, bello e si legge d'un fiato
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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
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#7942 Unison

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Inviato 07 gennaio 2013 - 17:37

La Bibbia
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“Looking forward is only an imagination of your brain.

It’s what you want to imaginate.

I can honestly say what I think now, ‘cause I’m in the time now, is what I can tell you.

So, giving you a story of the future is just an imagination.”


#7943 Leeeo

    nazi-core

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Inviato 07 gennaio 2013 - 19:45

Se hai apprezzato l'ironia antiburocratica e antitotalitaria di Bulgakov, puoi ritrovarla anche in "Le uova fatali", racconto breve che non dovresti aver difficoltà a ritracciare. Molto diverso è invece "La guardia bianca", romanzo storico sull'Ucraina nel confuso periodo tra prima guerra mondiale, esperimenti indipendentisti e ascesa dei bolscevichi. A me è piaciuto molto, anche se è bene farsi un minimo background di conoscenze storiche del periodo prima della lettura, o durante.

P.s.: ma perché hai scritto nazi-core sopra all'avatar?


Ho letto di Bulgakov giusto "Cuore di Cane", ma mi è sembrato facilone facilone.
Nazi-core sarà il genere che porterò alla ribaltà: severo come il nazismo, potente come l'hardcore... In realtà credo di averlo scritto anni fa per assonanza, e adesso mi ci sono affezionato.
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#7944 ArchieFisher

    pacato come il vecchio che ho in avatar da 50 anni

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Inviato 07 gennaio 2013 - 20:19

La Bibbia

Iniziai due anni fa e piano piano ho letto tutto l'antico testamento (saltando in realtà buona parte dei salmi, dei libri sapienziali e dei libri profetici - cioè in fin dei conti un sacco di roba, ma erano troppo pallosi).

Alcuni episodi o personaggi sono assolutamente spettacolari, degni della migliore letteratura.
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Life was never better than
in nineteen sixty-three

Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili

"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."

#7945 joseph K.

    Tout est pardonné

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Inviato 08 gennaio 2013 - 08:32

Mi han regalato dei racconti di Zweig che sinceramente non riesco a leggere: prosa troppo ampollosa, lirismo un po' esagerato e aura simildecadente che boh sento ormai passata. Magari è anche colpa della traduzione ma alla parola "sitibondo" ho chiuso e son andato a dormire.

Sto attendendo che mi arrivi oggi:

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Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#7946 Dudley

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Inviato 08 gennaio 2013 - 09:07

Joseph, per Zweig hai già provato con la "Novella degli scacchi"?
"Tempo di uccidere" è fantastico, davvero un gran romanzo.
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#7947 joseph K.

    Tout est pardonné

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Inviato 08 gennaio 2013 - 09:09

Joseph, per Zweig hai già provato con la "Novella degli scacchi"?
"Tempo di uccidere" è fantastico, davvero un gran romanzo.


No non avevo mai letto nulla di suo, ho iniziato Notte Fantastica ma mi sa che non è quello che ho voglia di leggere in questo momento. Comunque è un giudizio approssimativo dopo una ventina di pagine eh...
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Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#7948 OldfieldReturn

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Inviato 08 gennaio 2013 - 09:09

finito ieri sera il Dizionario dell'universo di Tolkien,inizio stamattina Richard Matheson - I migliori racconti,conto di finirlo in giornata visto che sono solo 178 pagine
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#7949 Dudley

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Inviato 08 gennaio 2013 - 10:00

Io sto leggendo “Gli spodestati” di Steve Sem-Sandberg (ed. Marsilio), romanzo storico sul ghetto di Lodz ai tempi della Polonia occupata. A quanto pare il libro ha raccolto premi ed elogi un po’ dappertutto, ma ammetto che al momento (sono a pagina 120 di circa 700, se ben ricordo) non ne sono particolarmente entusiasta.
Può funzionare la struttura corale del romanzo, con una storia principale (le vicende del “capo” ebreo del ghetto, che vedeva nel lavoro e nella soddisfazione dei bisogni dei nazisti l’unica via praticabile) accompagnata da tantissime altre storie più o meno brevi di altri abitanti del ghetto. Però trovo la scrittura piuttosto anonima, non mi ha assolutamente colpito. Inoltre in questa fase del libro ho l’impressione che l’autore non abbia ancora messo in campo tutto il potenziale del libro, c’è anche un po’ di confusione dettata dai tanti personaggi. Comunque tengo duro, qualcuno mi ha consigliato di pazientare ancora un po’, visto che poi il romanzo “prende il volo” … Speriamo in bene, comunque - per rimanere in tema visto che spesso i due romanzi vengono paragonati – “Le benevole” di Littell mi aveva colpito da subito, in ben altra maniera.
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#7950 100000

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Inviato 08 gennaio 2013 - 10:27

Dopo aver finito "the caretaker" di Pinter, mi sto dando all'Antologia della letteratura fantastica, che pare proprio fantastica.
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