mi sembra che nessuno abbia citato il film disturbante per eccellenza: Eraserhead.
è quello con gli spuntoni in faccia?
No, penso che quello a cui ti riferisci sia Tetsuo
Inviato 28 giugno 2011 - 17:56
mi sembra che nessuno abbia citato il film disturbante per eccellenza: Eraserhead.
è quello con gli spuntoni in faccia?
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
Inviato 28 giugno 2011 - 17:57
quello è PINhead, di Hellraiser
mi sembra che nessuno abbia citato il film disturbante per eccellenza: Eraserhead.
è quello con gli spuntoni in faccia?
quello aveva i tubi Innocenti in faccia
mi sembra che nessuno abbia citato il film disturbante per eccellenza: Eraserhead.
è quello con gli spuntoni in faccia?
No, penso che quello a cui ti riferisci sia Tetsuo
Inviato 28 giugno 2011 - 18:02
quello aveva i tubi Innocenti in faccia
No, penso che quello a cui ti riferisci sia Tetsuo
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
Inviato 28 giugno 2011 - 18:05
quello è PINhead, di Hellraiser
mi sembra che nessuno abbia citato il film disturbante per eccellenza: Eraserhead.
è quello con gli spuntoni in faccia?
Inviato 28 giugno 2011 - 18:10
Proprio lui,filmaccio,l'ho visto persino io che son cacasotto x antonomasia,cazzata abnorme
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
Inviato 28 giugno 2011 - 18:10
quello aveva i tubi Innocenti in faccia
No, penso che quello a cui ti riferisci sia Tetsuo
LOL è vero, è che tendo ad associare Eraserhead e Tetsuo come i classici film sperimentali e disturbanti di culto, probabilmente perché così mi sono stati propinati dal mio unico amico cinefilo.
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
Inviato 28 giugno 2011 - 18:24
Proprio lui,filmaccio,l'ho visto persino io che son cacasotto x antonomasia,cazzata abnorme
anzi me lo avatarizzo...
Inviato 28 giugno 2011 - 18:38
Inviato 28 giugno 2011 - 18:45
o arrivo tardi o ce ne siamo dimenticati! tanto bello quanto disturbante...
Spara!
Non posso mangiare il riso...
Che merda è,una tartaruga mummificata?
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
Inviato 28 giugno 2011 - 18:55
Inviato 28 giugno 2011 - 19:01
Inviato 28 giugno 2011 - 21:01
Inviato 28 giugno 2011 - 21:35
probabilmente non c'entra nulla, ma il film che più mi ha disturbato è berlinguer ti voglio bene. Dopo averlo visto stavo male fisicamente.
Inviato 28 giugno 2011 - 23:21
mi sembra che nessuno abbia citato il film disturbante per eccellenza: Eraserhead.
è quello con gli spuntoni in faccia?
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
Inviato 29 giugno 2011 - 12:11
Inviato 29 giugno 2011 - 20:52
Inviato 29 giugno 2011 - 20:58
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
Inviato 29 giugno 2011 - 21:01
chyro, è Bilal quello in avatar?
Inviato 29 giugno 2011 - 21:05
Eraserhead....
Lynch si è sempre divertito a prenderci per il culo con i suoi film attraverso dosi massicce di surrealismo psicotico e cervellotici interrogativi... ma sto film segna la vetta della sua esigenza onanistica di non farci capire un cazzo. risultato: una disgustosa perdita di tempo e la magra consolazione di dire "si l'ho visto".
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
Inviato 29 giugno 2011 - 21:13
Eraserhead....
Lynch si è sempre divertito a prenderci per il culo con i suoi film attraverso dosi massicce di surrealismo psicotico e cervellotici interrogativi... ma sto film segna la vetta della sua esigenza onanistica di non farci capire un cazzo. risultato: una disgustosa perdita di tempo e la magra consolazione di dire "si l'ho visto".
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 29 giugno 2011 - 21:19
Inviato 29 giugno 2011 - 21:26
bigiai la scuola per andarlo a vedere al cinema rubino (r.i.p.) in via torino, mi fece così schifo che ne parlai male in un tema e rimediai l'esame d'italiano a settembre.
aloha.
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
Inviato 30 giugno 2011 - 08:13
Inviato 30 giugno 2011 - 08:18
non ho mai visto un film di Dario Argento
Inviato 30 giugno 2011 - 08:50
incantato da simon tout court
Inviato 30 giugno 2011 - 08:51
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
Inviato 30 giugno 2011 - 09:00
non ho mai visto un film di Dario Argento
Rimedia subito. Profondo rosso è
Inviato 30 giugno 2011 - 11:13
1)I RAGAZZI DI TORINO SOGNANO TOKYO E VANNO A BERLINO vincenzo badolisiani
2)MONDO CANE OGGI-L'ORRORE CONTINUA max steel
3)ZOMBI 3 lucio fulci-bruno mattei-claudio fragasso
4)MALABIMBA andrea bianchi
5)TEX E IL SIGNORE DEGLI ABISSI duccio tessari
6)TOPO GALILEO francesco laudadio
7)PUMMARO' michele placido
8)K.Z.9 LAGER DI STERMINIO bruno mattei
9)MOMO johannes schaal
10)IL FRULLO DEL PASSERO gianfranco mingozzi
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE
Inviato 30 giugno 2011 - 12:17
mi sa che questa volta non rimedierò alle mie lacune, non ce la posso fare!
non ho mai visto un film di Dario Argento
Rimedia subito. Profondo rosso è
Se è così impressionabile lo vuoi morto.
Consiglierei un inizio più soft con "L'uccello dalle piume di cristallo".
Inviato 30 giugno 2011 - 12:27
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
Inviato 30 giugno 2011 - 13:34
Se l'anarchia del potere fosse stata messa in scena con immagini edificanti o addirittura "neutrali", come era anche possibile fare, il succo del film avrebbe indirizzato l'attenzione dello spettatore ad un aspetto di natura esistenzialistica e filosofica e lo avrebbe portato a porsi delle domande. In "Salò" invece si pretende dallo spettatore una presa di posizione di condanna nei confronti dell'assoluta libertà del potere, e Pasolini sfrutta il naturale moralismo di chi vede il film per esprimere tra le righe il proprio moralismo nella propria feroce invettiva contro lo Stato, non accorgendosi quindi di essere alla fine dei conti tanto moralista quanto colui che si shocca nel vedere l'opera, proprio in virtù del fatto che quel moralismo lo ha voluto, cercato e quindi usato.
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
Inviato 30 giugno 2011 - 13:54
ahaha un film maldestro al punto da sembrare fatto apposta, sta scena è fantastica ad esempio
Inviato 30 giugno 2011 - 14:37
da ciò che lessi all'epoca ricordo che salò doveva essere il primo episodio di una "trilogia della morte", dopo quella della vita (decamerone/canterbury/fiore), e che sarebbe stato il meno pesante dei tre...Trovo anch'io disgustoso e ripugnante "Salò" e ho sempre pensato, come penso tutt'ora, che il succo del film stia dietro la macchina da presa.
Si è sempre parlato di una critica dell'anarchia del potere, io invece ne ho visto solo una parallela e drammatica messa in pratica. Come i quattro simbolici "Signori dello Stato", anche Pasolini nella realtà ha coinvolto i giovani attori nel progetto, "coinvolgimento" che azzarderei - metaforicamente parlando - a sostituire con la parola "adescamento"; non sono state certamente usate la violenza e la coercizione per ingaggiare quei ragazzi, ma se penso ad ogni singolo attore e cerco di immaginare i motivi che l'hanno spinto ad aver accettato di mostrarsi e di sottoporsi a quel tipo di finzioni, non riesco a trovarne di propositivi.
Saranno stati il fascino per la celebrità del personaggio e la fiducia nell'artista? La natura della giovane età propensa alle nuove esperienze? Il bisogno di denaro? Il desiderio di apparire? Una sorta di curiosità morbosa? Un sollecitamento degli istinti più bassi? Letta la sceneggiatura cosa ha spinto questi giovani a concedere la propria partecipazione? Come può una motivazione che gratifichi e compiaccia il soggetto spingerlo a mostrarsi in situazioni che - seppur nella finzione - lo denigrano e lo avviliscono?
Mi domando questo per sottolineare come il potere, in sé, ha mille maschere e le più disparate, e non sono solo quelle di Stato. Anche una vecchina che mi chiede l'elemosina all'angolo della strada prova ad esercitare il suo potere su di me e, se trova nella mia compassione una porta aperta, lo esercita davvero e muove la mia mano stringente la monetina verso il suo palmo proteso.
Per cui la vera dimostrazione dell'anarchia del potere non è nell'opera artistica stessa, ma più esattamente nel lavoro che si è svolto dietro l'obiettivo. Il regista ti chiede di metterti così e di farti fare certe cose abominevoli e tu accetti perché quel potere ti dice di farlo, e tu sei "costretto" a farlo per le più sottili motivazioni.
E questo lo trovo disgustoso, perché aristocraticamente pornografico.
Se l'anarchia del potere fosse stata messa in scena con immagini edificanti o addirittura "neutrali", come era anche possibile fare, il succo del film avrebbe indirizzato l'attenzione dello spettatore ad un aspetto di natura esistenzialistica e filosofica e lo avrebbe portato a porsi delle domande. In "Salò" invece si pretende dallo spettatore una presa di posizione di condanna nei confronti dell'assoluta libertà del potere, e Pasolini sfrutta il naturale moralismo di chi vede il film per esprimere tra le righe il proprio moralismo nella propria feroce invettiva contro lo Stato, non accorgendosi quindi di essere alla fine dei conti tanto moralista quanto colui che si shocca nel vedere l'opera, proprio in virtù del fatto che quel moralismo lo ha voluto, cercato e quindi usato.
Inviato 30 giugno 2011 - 15:12
p.s.: la cosa strana è che ho sempre apprezzato più il pasolini scrittore che il pasolini regista... mah!
Inviato 30 giugno 2011 - 16:45
1)I RAGAZZI DI TORINO SOGNANO TOKYO E VANNO A BERLINO vincenzo badolisiani
comunque non si ritornerà mai più a vette del genere. dove ha visto badolisiani solo il Signore lo sa. lo cerco disperatamente da almeno 37 anni.
incantato da simon tout court
Inviato 30 giugno 2011 - 19:15
Se l'anarchia del potere fosse stata messa in scena con immagini edificanti o addirittura "neutrali", come era anche possibile fare, il succo del film avrebbe indirizzato l'attenzione dello spettatore ad un aspetto di natura esistenzialistica e filosofica e lo avrebbe portato a porsi delle domande. In "Salò" invece si pretende dallo spettatore una presa di posizione di condanna nei confronti dell'assoluta libertà del potere, e Pasolini sfrutta il naturale moralismo di chi vede il film per esprimere tra le righe il proprio moralismo nella propria feroce invettiva contro lo Stato, non accorgendosi quindi di essere alla fine dei conti tanto moralista quanto colui che si shocca nel vedere l'opera, proprio in virtù del fatto che quel moralismo lo ha voluto, cercato e quindi usato.
Analisi interessante. Ora non ho tempo ma dico solo una cosa, quello che scrivi, soprattutto l'ultima frase, sarebbe corretta se e solo se Pasolini avesse avuto intenzione di shockare lo spettatore, ovvero di fare del facile moralismo.
Grazie Px per l'interesse! Aspettando una tua analisi della cosa ti rispondo brevemente a quanto mi sottolinei.
La natura delle scene di "Salò" non lasciano, a mio avviso, molto spazio alla fantasia, se non all'uso di quest'ultima da parte dell'agire del regista per mettere in scena delle azioni di un carattere ben preciso che provocano naturalmente reazioni ben precise. Se si fa un film con una estetica così precisa e forte, credo che necessariamente si sa di provocare lo scandalo; se non lo si volesse - e quindi lo si volesse evitare - si sceglierebbero altre strade espressive.
Non ci sono molte scelte per "Salò", se non suscitare lo scandalo; può suscitare l'entusiasmo dei provocatori o l'eccitamento di chi ama vedere questo tipo di scene, ma sono eccezioni fuori della norma.
In ultimo mi riallaccio proprio ad una dichiarazione di Pasolini stesso che sosteneva che lo scandalizzare fosse un diritto e un piacere, e che chi rifiuta il piacere di essere scandalizzato fosse un moralista. Ma il piacere dello scandalo non esiste, è solo una mera utopia e da qui mi riallaccio a quanto ho detto precedentemente.
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
Inviato 30 giugno 2011 - 20:05
non so su cosa basi questa tua affermazione perché ci si può scandalizzare dopo avere osservato, avere riflettuto e avere preso nota.Un pubblico evoluto non si scandalizza, mai. Un pubblico evoluto osserva, riflette e prende nota.
Inviato 30 giugno 2011 - 20:37
Salò evidentemente si rivolge ad un pubblico completamente diverso, non più la casalinga che va a messa la domenica, ma direttamente il Potere.
Si tratta di un film arrabbiato, quasi una sorta di denuncia, non documentaristica, ma portata ad alto livello artistico ed estreme conseguenze visive.
Un pubblico evoluto non si scandalizza, mai. Un pubblico evoluto osserva, riflette e prende nota.
La questione del pubblico è estremamente interessante, per quanto mi riguarda non ho le tue stesse certezze circa la condizione sociale del pubblico di "Salò". Mettiamo pure che si sia rivolto alle fasce alte, non sono queste - storicamente parlando - le più scandalizzabili? Ancora oggi non vediamo i nostri politici, ovvero il potere, moralizzare contro ogni stupidaggine che passa in televisione? Diciamo allora che non è un pubblico che osserva, riflette e prende nota, è un pubblico che si scandalizza e che cita in tribunale se si trova di fronte al pubblico decoro vilipeso, come normalmente fa.
Mettiamo allora che si sia rivolto agli intellettuali, un pubblico culturalmente superiore alla media del popolino; ebbene anche qui io credo poco ad una reazione che rifletta l'imperturbabilità, poiché chi l'ha detto che ad uno stadio evoluto della mente debba corrispondere per forza una mancanza di reazione istintiva? La paura e il disgusto vanno oltre l'intelletto, lo schiacciano e non lasciano spazio al freddo ragionamento.
Sfido qualunque grande letterato a rimanere impassibile di fronte alla scena di un giovane uomo seviziato e violentato nei modi più osceni, se non è deviato di suo deve per forza scattare nel suo animo il rifiuto, il disgusto e il dissenso.
E credo poco al fatto che l'essere consci di trovarsi di fronte ad una finzione faccia sì che si prenda la finzione stessa come mezzo per arrivare ad un pensiero filosofico o una presa di posizione sociale o politica che sia.
La natura dell'immagine esercita la sua azione sullo spettatore e questi, a meno che non sia uno dei manichini di Ferreri, reagisce di corpo, reazione che il cervello difficilmente riesce a domare.
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
Inviato 30 giugno 2011 - 20:43
p.s.: considerata la poca propensione degli italiani a scandalizzarsi si potrebbe anche affermare che gli italiani sono degli elettori evoluti e la cosa è palesemente ridicola.
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
Inviato 30 giugno 2011 - 21:02
andando al sodo: secondo te chi si scandalizza assistendo ad atti di coprofagia ha la mente piccola?!?!Per convenienza.
Lo scandalo deriva dalla messa in discussione di una profonda convinzione. Ora mi renderò antipatico a molti ma credo che le profonde convinzioni, soprattutto se legate a una morale "comune" (per noi, quindi occidentale e cristiana) siano tipiche delle menti "piccole".
Ah poi, naturalmente, ci sono menti piccole anche fra i potenti (Calderoli e Borghezio docent )
La reazione di corpo è il ribrezzo, che naturalmente il film scatena, lo scandalo è una reazione assolutamente intellettuale, morale e quindi culturale (di basso livello).
Inviato 30 giugno 2011 - 21:08
Non sono d'accordo con questa affermazione perché la trovo unilaterale ed univoca. E' vero che il dubbio è più fertile e fecondo della profonda convinzione, ma non per questo quest'ultima è legata strettamente ad un significato di piccolezza. Una profonda convinzione può essere lo stato naturale che una forma mentis ha raggiunto circa ciò che le è attorno, ma non per questo fa piccolo chi la possiede. E' forse piccolo chi è fermamente convinto nell'altruismo e sacrifica la propria vita per salvare il prossimo? Non diremo di lui che è un piccolo uomo, ma un grande uomo.
In più legando la profonda convinzione ad un'accezione negativa, neghi te stesso e neghi la tua morale. Se ad esempio tu non fossi convinto dell'oscenità, non registreresti come osceno tutto ciò che la morale comune identifica come osceno, morale comune che ti appartiene e che eserciti di fronte, ad esempio, a Calderoli e Borghezio, per prendere due esempi che tu stesso hai citato.
Il potere non può permettersi di divedersi di fronte al popolo, per cui una cosa per una parte politica è rosa e per l'altra nera, non a caso la condanna della violenza, per fare un esempio, è sempre unanime.
Sarà anche di basso livello, come tu sostieni, ma di fronte ad una oscenità intellettuale non sia ha ribrezzo senza scandalo, a meno di non avere un intelletto.
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
Inviato 30 giugno 2011 - 21:11
Inviato 30 giugno 2011 - 21:16
andando al sodo: secondo te chi si scandalizza assistendo ad atti di coprofagia ha la mente piccola?!?!
Cominciamo a essere un po' troppo OT. Vi prego di trasferirvi in topic dedicati a Pasolini, che qui siamo totalmente fuori strada.
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
Inviato 30 giugno 2011 - 21:25
la reazione scandalizzata potrebbe nascere non tanto dall'atto di coprofagia in sè (pratica disgustosa finché si vuole ma se a una piace mangiare merda sono affari suoi) ma dalla riflessione sul motivo che porta una persona a mettere in scena un atto così disgustoso...Io penso sia ribrezzo, che prova chiunque veda quelle scene.
andando al sodo: secondo te chi si scandalizza assistendo ad atti di coprofagia ha la mente piccola?!?!
Lo scandalo non lo accetto perché si tratta di un film, cioè un testo con un significato critico che va al di là delle immagini.
Non ti piace la sintesi di testo e messa in scena estrema? d'accordo, è tuo diritto, ma scandalizzarsi... boh, mi sa di casalinga di Voghera, mia madre si scandalizzerebbe, se lo vedesse
direi proprio di no visto che si sta parlando di cosa si ritiene disgustoso e il film di pasolini è solo uno spunto/esempio.Cominciamo a essere un po' troppo OT. Vi prego di trasferirvi in topic dedicati a Pasolini, che qui siamo totalmente fuori strada.
Inviato 02 luglio 2011 - 14:59
"Salò" è una oscenità intellettuale in quanto sfrutta le oscenità per costruire un'analisi sociale. Quindi, a meno di non aver un intelletto, al ribrezzo del corpo segue immediatamente la reazione dello scandalo, non può essere altrimenti.
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
Inviato 15 febbraio 2016 - 20:45
Chi di voi ha già visto Taxidermia di Gyorgy Palfi? Personalmente, penso che sia il film più disturbante che mi sia capitato di vedere.
Inviato 15 febbraio 2016 - 20:48
Chi di voi ha già visto Taxidermia di Gyorgy Palfi? Personalmente, penso che sia il film più disturbante che mi sia capitato di vedere.
Io. E, personalmente, credo sia uno dei film più belli degli ultimi 10 anni. Mi è piaciuto talmente tanto che non sono riuscito a scriverne, mi sentivo troppo esposto.
Inviato 15 febbraio 2016 - 21:19
La scena
Ah, ho visto che sul tubo c'è il film intero addirittura con i sottotitoli in italiano!
Inviato 15 febbraio 2016 - 21:54
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