E' un film sulla repressione violenta nell'Argentina dei generali.
Visto durante la rassegna milanese di Cannes, mi fece un'impressione positiva, che però potrebbe essere viziata dall'indigestione di film fatta in quei giorni.
Efficace nel trasmettere il clima angosciante dell'epoca, potrebbe avere un limite nella mancanza di elaborazione drammaturgica (e se fosse invece la sua forza?). L'orrore è sbattuto in faccia allo spettatore, senza però indugi su particolari cruenti, senza morbosità alcuna. Fino a un finale agghiacciante che a mio parere è la parte migliore del film, ma che potrebbe non convincere qualcuno.
Attendo altre opinioni.
Cronaca di una fuga
Iniziato da
satyajit
, mag 05 2007 10:00
5 replies to this topic
#2
Inviato 05 maggio 2007 - 11:53
Cronica de una fuga
Un film di Israel Adrian Caetano. Con Rodrigo De la Serna, Nazareno Casero, Lautaro Delgado, Matìas Mormorato, Pablo Echarri. Genere Thriller, colore, 103 minuti. Produzione Argentina 2006.
Un film di Israel Adrian Caetano. Con Rodrigo De la Serna, Nazareno Casero, Lautaro Delgado, Matìas Mormorato, Pablo Echarri. Genere Thriller, colore, 103 minuti. Produzione Argentina 2006.
#3
Inviato 06 maggio 2007 - 21:14
Efficace nel trasmettere il clima angosciante dell'epoca, potrebbe avere un limite nella mancanza di elaborazione drammaturgica
Visto oggi...e questo è il suo principale difetto...eticamente encomiabile, certo, ma ci ho visto troppo poca rielaborazione cinematografica...comunque si può tranquillamente vedere..
#4
Inviato 06 luglio 2007 - 22:24
non mi è piaciuto, mi ha deluso! troppo scontato, insipido; valore etico? no! troppo poco e troppo tardi!
#5
Inviato 07 luglio 2007 - 09:37
Ecco, questo è uno di quei film che, ne sono convinto, svaluterei a una seconda visione.
Cosa mi ha fregato? In una rassegna di Cannes, dopo l'ennesimo film dai ritmi autorialmente tartarugheschi, basta un po' di suspence per farti sopravvalutare un film modesto.
Cosa mi ha fregato? In una rassegna di Cannes, dopo l'ennesimo film dai ritmi autorialmente tartarugheschi, basta un po' di suspence per farti sopravvalutare un film modesto.
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#6
Inviato 07 luglio 2007 - 11:56
Visto che spesso stronco questi film esotici pseudo-autoriali impacchettati solo per lo pseudo-pubblico dei festival, ti prego concedimi di poter usare l'espressione "ritmi autorialmente tartarugheschi" che mi pare straordinaria per spiegare la situazione..
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