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Film carcerari


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85 replies to this topic

#1 raindog1980

    aspirante indie

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Inviato 05 aprile 2007 - 21:43

Film dietro le sbarre, storie drammatiche di redenzioni, di innocenti, di fughe per la libertà, di morti che camminano, di solidarietà e amicizia, di disumanità del sistema carcerario... vi si trova un'immenso campionario di emozioni in questi film, forse per questo è uno dei miei generi preferiti.

I migliori secondo me:
  • Le ali della libertà (Frank Darabont)
  • Brubacker (Stuart Rosenberg)
  • Il miglio verde (Frank Darabont)
  • Fuga da Alcatraz (Don Siegel)
  • Dead Man Walking (Tim Robbins)
  • L'isola dell'ingiustizia (Marc Rocco)
  • Nel nome del padre (Jim Sheridan)

  • 0

#2 verdoux

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Inviato 05 aprile 2007 - 21:51

mi vengono in mente capolavori:

il condannato a morte è fuggito Robert Bresson
il buco Jacques Becker
  • 1

#3 Flight

    cosa rimane dentro noi

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Inviato 05 aprile 2007 - 23:32

il buco Jacques Becker


Glisso sul Bresson perchè vieppiù famoso, ma il film di Becker è davvero un capolavoro.
Alcune scene non le dimenticherò mai, davvero.

Tra gli statunitensi, invito a vedere L'uomo di Alcatraz di Frankenheimer. A me piace molto anche Papillon con McQueen ed Hoffmann.
  • 0
fabio

#4 astrodomini

    ...

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Inviato 05 aprile 2007 - 23:38

A me piace molto anche Papillon con McQueen ed Hoffmann.


Questo volevo dirlo io, un film che ho imparato ad amare sin da bambino. Bellissimo.
  • 0

the music that forced the world into future


#5 iancurtis80

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Inviato 05 aprile 2007 - 23:46

Animal Factory. Di Eddy Bunker.
:-*Chiedi a Tarantino.
  • 0

#6 Guest_materasso-divino_*

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Inviato 06 aprile 2007 - 00:35

Fuga di mezzanotte di Alan Parker.
Uno dei suoi capolavori.
Ammetto che lo vidi anni fa, ma mi diede una tale impressione di angoscia e tensione, e mi ricordo la fotografia arida, secca, piatta che s intonava alla perfezione con l'ambientazione del film, che tutt'ora ogni tanto mi capita di ripensarci. Nonchè i giochi di luce/ombra fumosi che trsamettevano un'atmosfera desertica perfetta e che rimandava alla perfezone all'oriente dove il film era ambientato. Un giorno o l'altro Mi piacerebbe rivederlo...trama tra l'altro molto bella. Mi pare fosse una storia vera, ma non vorrei dire una cazzata, nel qual caso smentitemi  ;)
  • 0

#7 verdoux

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Inviato 06 aprile 2007 - 10:55


il buco Jacques Becker

Glisso sul Bresson perchè vieppiù famoso, ma il film di Becker è davvero un capolavoro.
Alcune scene non le dimenticherò mai, davvero.


IL BUCO, film che segue a distanza di pochissimo tempo il condannato a morte è fuggito di Bresson e gli somiglia sotto molti punti di vista nel suo raccontare un tentativo di evasione; se il film di Bresson è un grande anelito per la libertà dell??uomo, ma è un film politico e antifascista, il film di Becker, che non è da meno, si concentra sul sentimento di fraternità e di cooperazione che si crea tra compagni di sventura, indipendentemente da chi sono, da dove vengono e da quello che è stato il loro ignobile passato; un sentimento forte che basta a se stesso e non ha bisogno di auto giustificarsi.
Un film impeccabile che nel suo rappresentare la volontà di fuga, tanta e tale da fare sbattere la testa contro muri insormontabili, si consuma tutto dentro angusti spazi, ma che dietro questa visione claustrofobica lascia intravedere il grande orizzonte della libertà e crea nello spettatore una tensione insostenibile. Grande.

In tema di film di evasione con buco citerei anche e soprattutto la grande illusione; non mi è dispiaciuto nemmeno la grande fuga;

  • 0

#8 La Fata

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Inviato 06 aprile 2007 - 11:02

Animal Factory. Di Eddy Bunker.
:-*Chiedi a Tarantino.

Non diciamo eresie: "Animal Factory" è un film tratto da un libro di Edward Buncker con una parte affidata ad Edward Buncker.
Il film è di Steve Buscemi.
Protagonista Willem Defoe.
Strabiliante la parte di Mickey Rourke!
  • 0

Io non ho sentimenti... solo situazioni...

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#9 iancurtis80

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Inviato 06 aprile 2007 - 11:08


Animal Factory. Di Eddy Bunker.
:-*Chiedi a Tarantino.

Non diciamo eresie: "Animal Factory" è un film tratto da un libro di Edward Buncker con una parte affidata ad Edward Buncker.
Il film è di Steve Buscemi.
Protagonista Willem Defoe.
Strabiliante la parte di Mickey Rourke!


Non intendevo che Eddy fosse il regista. Di Eddy Bunker, intendevo la storia.
  • 0

#10 Guest_runciter_*

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Inviato 06 aprile 2007 - 11:24


il buco Jacques Becker


Glisso sul Bresson perchè vieppiù famoso, ma il film di Becker è davvero un capolavoro.
Alcune scene non le dimenticherò mai, davvero.


sono mostruosamente d'accordo, "il buco" è un film bello come pochi altri.
  • 0

#11 Guest_vegeta_*

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Inviato 06 aprile 2007 - 11:24

Stalag 17 di Billy Wilder

Riuscita incursione della commedia nel filone carcerario.

Galline in fuga vale? :P
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#12 satyajit

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Inviato 06 aprile 2007 - 11:30



il buco Jacques Becker


Glisso sul Bresson perchè vieppiù famoso, ma il film di Becker è davvero un capolavoro.
Alcune scene non le dimenticherò mai, davvero.


sono mostruosamente d'accordo, "il buco" è un film bello come pochi altri.


Molto meglio di Fuga da Alcatraz, che già è un gran film.
Segna tra l'altro il debutto (o quasi: imdb indica un film precedente, seppur dello stesso anno) di Philippe Leroy, un buon attore ancora oggi attivo.
  • 0

#13 mr.paradise

    Roadie

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Inviato 06 aprile 2007 - 11:32

come materiale un pò più fresco ti consiglierei anche il colore della libertà, tutt'altro che banale nonostante il titolo.
qualcuno ha dimenticato la grande fuga?
  • 0
soldato witt: lei non si sente mai solo?
sergente welsh: solo in mezzo alla gente

mi sono innamorato di un'attrice hard

Non morite come me

#14 Flight

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Inviato 06 aprile 2007 - 16:02

Molto meglio di Fuga da Alcatraz, che già è un gran film.


perchè metterli in competizione..sono opere assolutamente diverse per stile, ragione, epoca..
Il film di Siegel è uno degli indubbi "miliari" che rivedo sempre con grande piacere, possiede una suspance assoluta. Nello stesso anno fu girato anche Brubaker, prison movie atipicamente più sociale che avventuroso, citato da Raindog, in cui Redford recita un direttore carcerario, tratto anch'esso da una storia vera.
  • 0
fabio

#15 satyajit

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Inviato 06 aprile 2007 - 16:08

Perchè se non erro Siegel si ispirò dichiaratamente al film di Becker. Ma ora mi viene il dubbio...
  • 0

#16 SiameseTwins

    aspirante indie

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Inviato 06 aprile 2007 - 18:00

il condannato a morte è fuggito Robert Bresson


film bellissimo.
veramente..
(e il protagonista mi faceva tanto pensare a Ian Curtis, nell'aspetto e nei modi)
  • 0
"Live in peace or die forever in your war-room"

#17 Guest_lassigue_bendthaus2_*

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Inviato 06 aprile 2007 - 18:27

Immagine inserita

il film è una merda, Ray Liotta il solito terone ma la colonna sonora, Graeme Revell degli SPK (System Planning Korporation), è gagliarda

da vedere/ascoltare mentre si lavano i piatti
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#18 Guest_recensore_*

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Inviato 06 aprile 2007 - 19:16

detenuto in attesa di giudizio di nanni loy
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#19 lasa

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Inviato 06 aprile 2007 - 19:57

ce n'è anche uno terribile con stallone protagonista...non ricordo il nome ma era su rete 4 l'altra sera
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#20 Pierrotelaluna

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Inviato 06 aprile 2007 - 20:01

"A 30 secondi dalla fine" con Jon Voight, secondo me molto bello.
E questo come avete fatto a non metterlo ancora! Poteva mancare Stallone in un carcere? No.
"Sorvegliato speciale".

Il più bello di tutti per me è il già citato "In the name of the father".
Bellissimo. Da brividi.
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Tannen, io ti maledico.

#21 Malato_del_vinile

    Roadie

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Inviato 06 aprile 2007 - 20:17

Immagine inserita

Questo li batte tutti... asd
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#22 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 07 aprile 2007 - 11:40

SAN MICHELE AVEVA UN GALLO dei Taviani.
Il loro film migliore. Anche loro influenzati da Bresson direi, senza evasioni però. 3/4 di film si svolgono nella cella di isolamento dove è rinchiuso il protagonista da solo (ovviamente) per 20 anni, eppure il film non è per nulla pesante... poi, un minimo di disponibilità la richiede.





L'unico vero bel film dei Taviani..
  • 0

#23 Guest_vegeta_*

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Inviato 07 aprile 2007 - 12:56



LOL! devo recuperarlo, ma preferisco l'omonimo con Dustin Hoffman..


quello è "Vigilato Speciale", che non è proprio di ambientazione carceraria...ma è comunque un buonissimo film, dal taglio crudo e realista, molto pessimistico.
  • 0

#24 Guest_materasso-divino_*

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Inviato 07 aprile 2007 - 18:59

I film citato prima "a 30 secondi dalla fine" è quello dove alla fine:

SPOILER

John Voight stacca la carrozza del treno e s sacrifica per il ragazzo e una tipa dopo il fugone dal carcere?
Se è questo anch'esso lo vidi anni fa e se ne ho ancora ricordo mi piacque molto...mi piacerebbe rivederlo ;)
  • 0

#25 Guest_recensore_*

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Inviato 07 aprile 2007 - 19:12

dead man walking
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#26 Guest_The Man With a Movie Came_*

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Inviato 12 aprile 2007 - 19:03



fratello dove sei ;)

  • 0

#27 Pierrotelaluna

    Classic Rocker

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Inviato 12 aprile 2007 - 19:53

I film citato prima "a 30 secondi dalla fine" è quello dove alla fine:

SPOILER

John Voight stacca la carrozza del treno e s sacrifica per il ragazzo e una tipa dopo il fugone dal carcere?
Se è questo anch'esso lo vidi anni fa e se ne ho ancora ricordo mi piacque molto...mi piacerebbe rivederlo ;)


Si è quello.
A me è piaciuto molto, bella come storia, e poi è emozionante.
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#28 Pierrotelaluna

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Inviato 15 aprile 2007 - 20:56

Tra i film carcerari citerei anche American History X.
E' chiramente un film di denuncia contro il razzismo e contro i vari movimenti skinhead sorti in america, ma il carcere ha un ruolo fondamentale.
Bello!
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#29 bluto

    pivello

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Inviato 17 aprile 2007 - 08:29

1)Fuga di mezzanotte (un pugno allo stomaco)
2)Le ali della libertà (Anche se il racconto di S.K. è ovviamente altra cosa)
3)Detenuto in attesa di giudizio (Alberto Sordi dimostra nuovamente di essere un grande attore)


PS Un po OT mi era venuto in mente "qualcuno volò sul nido del cuculo" forse perchè quel manicomio era un carcere...
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#30 Cafiero

    Groupie

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Inviato 17 aprile 2007 - 10:13


"A 30 secondi dalla fine" con Jon Voight, secondo me molto bello.


da un soggetto di Akira Kurosawa! Un gran film sulla fuga e sulla volontà dell'individuo, ottimi i tre interpreti.



Anche in questo film (oltre che nel già citato "Animal Factory") c'è lo zampino di Edward Bunker: è uno degli sceneggiatori.
Avendo letto tutti i suoi romanzi, mi piace pensare che alcune precise frasi uscite dalla bocca velenosa di John Voight durante la fuga sul treno, siano state proprio suggerite dallo scrittore/ex-criminale. Ricordo in particolare un discorso fra la ragazza e Manny (Voight), dopo che Manny ha riempito di botte il giovane (Buck) e lo ha costretto ad inerpicarsi tra un vagone ed un altro con l'idea di fargli raggiungere la locomotiva, nonostante il treno sia oramai lanciato ad una folle velocità (oltre ad essere ricoperto di neve e ghiaccio). La donna gli dice: "Sei una bestia", e John Voight risponde: "No, sono un essere umano... che è molto peggio". Idea e concetto ricorrenti (questi ultimi) in buona parte delle opere di Bunker, in particolare nel suo capolavoro "Come una bestia feroce".




LOL! devo recuperarlo, ma preferisco l'omonimo con Dustin Hoffman..


quello è "Vigilato Speciale", che non è proprio di ambientazione carceraria...ma è comunque un buonissimo film, dal taglio crudo e realista, molto pessimistico.


Curioso come anche in questa pellicola ci sia di mezzo Edward Bunker!  :D
Quando venne girato "Vigilato Speciale" (1978), Bunker era ancora in carcere, e in teoria ci sarebbe dovuto rimanere per parecchio, se non avesse cominciato a scrivere romanzi di successo e a collaborare con il cinema. Fu proprio Dustin Hoffman il primo a "sdoganarlo", quando volle conoscerlo cominciando a frequentarlo all'interno del carcere, per poter realizzare l'interpretazione di questo film.

Per fare un film carcerario ci vuole Edward Bunker!! :D (il Mr. Blue, delle Iene di Tarantino)

Addirittura avevo letto che la parte dello stesso John Voight, nel film "Heat-La sfida" (Nate, il "commissionatore" di incarichi per De Niro) sia basata sulla vita del vecchio amico Edward Bunker, tanto da imitarlo anche nel look.

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"Grazie, ma non fumo, prima di mangiar"

#31 Pierrotelaluna

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Inviato 17 aprile 2007 - 10:22

Allora Jon Voight è Edward Bunker.  ;)
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Tannen, io ti maledico.

#32 Flight

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Inviato 17 aprile 2007 - 10:29

Allora Jon Voight è Edward Bunker.  ;)


Jon Voight è anzitutto un attore enorme, un colosso.
qualsiasi parte gli hanno assegnato l'ha sempre recitata da Dio, che fosse una candida marchetta cowboy o un incauto campeggiatore di città o assassino o trafficante.
Stephen King lo voleva in Shining, e chissà...
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fabio

#33 Guest_Eleanor Rigby_*

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Inviato 17 aprile 2007 - 11:01

:D Vale "2013- La fortezza" di Stuart Gordon?
Un cagatone senza precedenti.
Sarà Cristopher Lambert che rovina ogni cosa (tranne in Subway). :D
  • 0

#34 Cafiero

    Groupie

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Inviato 17 aprile 2007 - 11:02


Jon Voight è anzitutto un attore enorme, un colosso.

.
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#35 Guest_recensore_*

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Inviato 17 aprile 2007 - 12:36


3)Detenuto in attesa di giudizio (Alberto Sordi dimostra nuovamente di essere un grande attore)


indelebile odissea "all'italiana" subìta da un Sordi in forma strepitosa..
essenziale e agghiacciante. Ottima segnalazione, come ho fatto a dimenticarmene!

l'avevo già citato io però (avevo sbagliato il titolo ma ho corretto) ;)
  • 0

#36 Flight

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Inviato 17 aprile 2007 - 12:44



3)Detenuto in attesa di giudizio (Alberto Sordi dimostra nuovamente di essere un grande attore)


indelebile odissea "all'italiana" subìta da un Sordi in forma strepitosa..
essenziale e agghiacciante. Ottima segnalazione, come ho fatto a dimenticarmene!

l'avevo già citato io però


sarebbe da discutere però, in questo film come in un Brubaker, se il tema principale sia un altro, il carcere in sè come micro/macrocosmo allegorico e il desiderio di fuga per restituirsi ciò che la società ha usurpato al soggetto (e indagine del nostro topic), oppure sic et sempliciter la storia emblematica dell'odissea di un povero diavolo, arbitrariamente accusato, la cui volontà è sferzata e piegata tragicamente al punto di tacere..

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fabio

#37 corey

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Inviato 17 aprile 2007 - 18:15

Un chant d'amour e a modo suo anche La Jetée. Non saranno lungometraggi, ma perle di cinema cristallino senz'altro.
  • 0
i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#38 Roy Montgomery

    mr. negativity

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Inviato 17 aprile 2007 - 19:13

uomini e cobra (almeno credo sia questo il terribile titolo italiano)

meglio ricordato come il film in cui henry fonda si rade
  • 1

3 a 0 in 26 minuti contro il LECCE. Vado a fare la spesa.


#39 popten

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Inviato 12 settembre 2008 - 14:42

ieri ho visto le ali della libertà, uno dei classici che mi mancava.
mi è piaciuto,di questo film ricorderò una bella storia,alcune buone frasi, una sequenza che mi ha colpito(il tema del difficile ritorno alla società civile, attraverso il personaggio del vecchio brooks) e un grande morgan freeman.

ne approfitto e segnalo un film che mi è piaciuto molto e di cui qui non si è ancora parlato : marvyn leroy - io sono un evaso
  • 0

#40 La Fata

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Inviato 12 settembre 2008 - 15:28

chicago


:-*


e se penso al tango... mamma mia... pop!
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#41 anticonemico

    pivello

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Inviato 16 settembre 2008 - 16:13

Come film carcerari segnalo "carandiru" di hector babenco in cui si parla di una rivolta carceraria avvenuta in brasile anni fa che costo' la vita a centinaia di detenuti e "l'istruttoria e' chiusa dimentichi" di damiano damiani con un bravissimo franco nero nei panni del protagonista
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#42 Pierrotelaluna

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Inviato 17 settembre 2008 - 10:18

De "Il colore della libertà" cosa mi dite?
E' un film che parla anche di Nelson Mandela.
Volevo affittarlo, ma mi è venuto il dubbio che potesse finire per essere un film un pò così, scontato nelle tematiche e magari anche un pò ipocrita. Non saprei dire perché ho avuto queste sensazioni, ma ci rimarrei deluso se fosse così.
Mandela è un personaggio che ammiro molto, come molti del resto, quindi mi farebbe piacere leggere dei parerei su questo film.
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#43 Drosophila

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Inviato 17 settembre 2008 - 18:35

Se dobbiamo parlare seriamente "Le ali della libertà" è stupendo. A me è piaciuto anche "Slepeers", quello ambientato nel carcere minorile con il mega cast.
Ma il super cult è "Fuga per la vittoria"..Stallone portiere, Pelè e la rovesciata finale, ecc. ecc, ora non so tutti i nomi dei calciatori, ma lo guardo tutti gli anni con papà e lui "le sa tutte"... asd
  • 0
Non bisogna amare per amore, ma per schifo, perchè l'amore finisce ed è una delusione, anche lo schifo finisce, ma è una soddisfazione!

#44 popten

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Inviato 18 settembre 2008 - 10:26

Se dobbiamo parlare seriamente "Le ali della libertà" è stupendo.


per un attimo ho pensato che ti riferissi a quello che io ho scritto del film. poi ho riflettuto sul 'seriamente' e ho capito che non sono parte in causa ecco
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#45 corey

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Inviato 05 ottobre 2008 - 11:10

Approfitto del topic apposito per postare una playlist già pubblicata sul sito di Film TV.

SBARRE

"Al risveglio, la prigione salta alla gola. Come un animale a caccia dell'ultimo incubo. Le prime sensazioni mi avvertono della sua presenza nascosta. Un angolo di muro illuminato dal chiarore dell'alba, l'odore del disinfettante, le diverse abluzioni dei congeneri, la carezza della coperta carceraria e lo scoramento indicibile. Mi penetra di colpo." (Jean-Marc Rouillan, "Odio la mattina").

1. Un chant d'amour (1950) di Jean Genet
Il sensuale. La cella come tempio della passione: i fiori oscillano da una finestra all'altra, la cannuccia soffia un bacio di fumo, la parete diventa la pelle dell'altro. L'amore attraverso i muri.

2. Un condannato a morte è fuggito (1956) di Robert Bresson
L'astratto. Il carcere come luogo mentale: una porta di legno, un cucchiaio di ferro, una certosina volontà di fuga. Meditazione sulla libertà.

3. Il buco (1960) di Jacques Becker
Il concreto. La prigione come geografia operativa: lo spazio è materia da scavare, il tempo scansione performativa, il comportamento banco di prova del carattere. Fenomenologia dell'evasione.

4. L'uomo di Alcatraz (1962) di John Frankenheimer
Il civile. La reclusione come elaborazione morale: allevare un uccellino per sentirsi liberi, appassionarsi all'ornitologia per dialogare con l'esterno, denunciare il sistema penitenziario per combattere la repressione. L'abbattimento delle gabbie.

5. Fuga da Alcatraz (1979) di Don Siegel
Il combattivo. La detenzione come teatro di competizione: fuggire da Alcatraz è impossibile? Più dura è la sfida più avvincente è l'impresa. Agonismo esistenziale.

6. The Prison (1994) di John Frankenheimer
Il progressista. Il penitenziario come paradigma politico: la rivolta di Attica è l'occasione per mostrare lo scontro frontale fra l'intransigenza dell'Ordine e la bestialità del Disordine. In mezzo la sensibilità della Ragione. La necessità del pensiero.

7. Animal Factory (2000) di Steve Buscemi
Il claustrofobico. L'universo carcerario come microcosmo totalizzante. Le rigide cerimonie di una corte ermetica, la paranoia che cementa la coercizione e l'inesorabile asservimento all'istituzione punitiva. Fabbrica di bestie.

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i periti hanno dimostrato che non vi è alcuna certezza.

#46 il mistico

    proxima centauri

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  • Locationvia lattea

Inviato 07 maggio 2013 - 14:33

ce n'è uno bello con van damme, l'ho visto un paio d'anni d'anni fa tanto per, convinto che si trattasse di un pacco, invece è davvero un film riusciutissimo che si lascia seguire alla grande

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#47 cool as kim deal

    Utente contro le bonus track

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  • LocationLooking Corsica, Feeling Corsico

Inviato 07 maggio 2013 - 14:36

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Adescatore equino dal 2005

#48 unkle

    you fucking people make me sick

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Inviato 07 maggio 2013 - 14:42

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asd

ma anche:

"Il Profeta" di Jacques Audiard (2009)

“Brubaker” di Stuart Rosenberg (1980)

"Bronson" di Nicolas W. Refn (2009)

"Cella 211" di Daniel Monzón (1999)

“Mean Machine” di Barry Skolnick (2001)

“Quella sporca ultima Meta” di Robert Aldrich (1974)

"The Life of David Gale" di Alan Parker (2003)

"L'implacabile" di Paul Michael Glaser (1987)

"Caged Heat! - Femmine in Gabbia" di Jonathan Demme (1974)

"The Experiment"di Oliver Hirschbiegel (2001)

"Hurricane" di Norman Jewison (1999)

"Nick Mano Fredda" di Stuart Rosenberg (1967)

"il Bacio della Donna Ragno" di Hector Babenco (1985)
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#49 pasquale

    mainstream Star

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Inviato 07 maggio 2013 - 15:31

Finalmente qualcuno che parla di Nick Mano Fredda.
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#50 Cliff

    allievo del peggior Guzzanti heavy metal

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Inviato 07 maggio 2013 - 15:40

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Ha detto bene il presidente del coni, che il mondo dei dilettanti...chapeau. On duà parler français monsieur, mettenan nous parlon français, tout suit, ma la question n’est parer, n’est pas, comme ça [Carlo Tavecchio]


Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..


non vorrei sembrare pedante





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