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J.R.R. Tolkien - "The Children of Hurin"


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59 replies to this topic

#1 Guest_soul crew_*

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Inviato 29 marzo 2007 - 13:31

Annunciato sette mesi fa, sarà finalmente edito a metà aprile, in Gran Bretagna e negli USA, un'ulteriore opera postuma di John. R.R. Tolkien: "The Children of Hurin", a quasi un secolo da quando l'autore ne iniziò la stesura.
A occuparsi di riunire fogli, appunti, manoscritti è stato, ancora una volta, il figlio Christopher, grazie al cui lavoro possiamo leggere molte pagine del padre: "Il Silmarillion", "I racconti perduti", "I racconti ritrovati" e "I racconti incompiuti di Númenor e della Terra di Mezzo".
� proprio in queste opere che la leggenda dei figli di Hurin è già stata in parte raccontata, ma adesso avrà luce integralmente, senza interruzioni o commenti.

La trama non è semplice, nulla a che vedere con quella decisamente più lineare de "Il signore degli Anelli"o "Lo Hobbit". Si intrecciano stirpi di uomini ed Elfi, fanno la loro comparsa nani, hobbit e orchi, in una terra ancora tutta da forgiare, sconquassata dalla armate di Morgoth, l'Oscuro Signore, e dei suoi aiutanti: Sauron, Gothmog, signore dei Balrog (ricordate il Balrog di Morgoth che Gandalf e compagni incontrano nelle miniere di Moria?), o Ungoliant, enorme ragno, progenitore di Shelob. Il linguaggio è antico, difficile, e la narrazione complessa.
Certamente bisognerà valutare come avrà limato Christopher le pagine del padre, ma ci si aspetta un lavoro più simile alle altre opere postume che alla trilogia.

In fondo Tolkien iniziò la sua immensa opera proprio inventandosi un linguaggio, un alfabeto, traendo spunto dai suoi studi e dalle sue passioni: filologia, letteratura medioevale, in particolare, dialetto medievale dell'Inghilterra centro-occidentale; tutte discipline di cui fu anche docente universitario.
La sua passione per le lingue antiche e le storie fantastiche diede origine ai suoi lavori quasi per caso, quando, scrisse, su un foglio bianco, verso la fine degli anni venti: "In un buco nel terreno viveva uno hobbit".
Nonostante avesse già iniziato la stesura del "Silmarillion" (1917), quel nome lo colpì a tal punto che decise di dedicarsi a raccontare una storia che parlasse proprio degli hobbit, per spiegare meglio cosa fossero queste strane creature. Così nacque la saga degli hobbit e della guerra per l'Unico anello.

I figli di Hurin è un capitolo antico di questa storia. Siamo nella prima era della Terra di mezzo appena distrutta da Morgoth, l'Oscuro Signore, dopo la Nirnaeth Arnoediad (battaglia delle innumerevoli lacrime). Morgoth era stato confinato nella Terra di mezzo da Eru (il Creatore) per averlo contrastato durante il canto della creazione, cui parteciparono tutti i Valar. Lo schema è ispirato alla Bibbia, e alla caduta di Lucifero, in principio il più grande di tutti gli angeli, per aver tentato di contrastare Dio.

Il protagonista è Túrin Turambar, cresciuto dal Re elfico Thingol, dopo che il padre, Hurin, venne sconfitto e catturato da Morgoth, che maledisse la sua discendenza: tutto ciò che il figlio di Húrin avrebbe fatto, sarebbe diventato fonte di male, sciagura e disperazione per lui e tutti i suoi cari. La sua vita e la sua battaglia contro l'Oscuro Signore, passano attraverso la solitudine e la lontananza dalla madre a dalla sorella, la morte dell'amico Beleg e l'ultima lotta contro Glaurung, il più potente di tutti i draghi.

L'editore, HarperCollins, la descrive come una "storia epica di avventura, di tragedia, di amicizia e di eroismo". In realtà è difficile trovare soluzione di continuità tra il Silmarillion, Lo Hobbit e la saga de Il Signore degli anelli, il progetto di Tolkien era unico e forse, con la stesura di questo nuovo romanzo, si potrà rendere ancora più organica l'opera, dando una lettura più armoniosa alla prima era della Terra di mezzo.

Il libro sarà arricchito da una serie di illustrazioni di Alan Lee (Oscar per la migliore scenografia ne "Il ritorno del Re"). Non si sa ancora nulla per l'edizione in italiano, ma ciò che è probabile è la sua trasformazione in nuovo capitolo filmico, un prequel del lavoro di Peter Jakcson.


possiamo utilizzare la discussione anche per parlare delle altre opere di tolkien, ho controllato e non ce ne sono già aperte.
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#2 OldfieldReturn

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Inviato 29 marzo 2007 - 13:39

mah speriamo bene non vorrei che il figlio ci marciasse sopra...anche se sicuramente ha fatto bene a pubblicare "Il Silmarillion" che è il mio libro preferito di Tolkien
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#3 Guest_soul crew_*

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Inviato 29 marzo 2007 - 13:45

mah speriamo bene non vorrei che il figlio ci marciasse sopra...

la prima cosa che è venuta in mente anche a me, quando ho letto la news.
però c' è da dire che in tutti gli altri libri che ho letto, effettivamente le vicende della prima era vengono sempre riportate come se il lettore le conoscesse già, oppure solo attraverso frasi enigmatiche riportate da elfi e stregoni. ora probabilmente questa lacuna sarà colmata e magari potremo rileggere la stessa trilogia, ma direi tutta la produzione di tolkien, in maniera più completa.
staremo a vedere, ciò che mi trova più perplesso è che per ora è data più probabile un' immediata trasposizione cinematografica che non una traduzione in italiano.
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#4 OldfieldReturn

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Inviato 29 marzo 2007 - 13:56


mah speriamo bene non vorrei che il figlio ci marciasse sopra...

la prima cosa che è venuta in mente anche a me, quando ho letto la news.
però c' è da dire che in tutti gli altri libri che ho letto, effettivamente le vicende della prima era vengono sempre riportate come se il lettore le conoscesse già, oppure solo attraverso frasi enigmatiche riportate da elfi e stregoni. ora probabilmente questa lacuna sarà colmata e magari potremo rileggere la stessa trilogia, ma direi tutta la produzione di tolkien, in maniera più completa.
staremo a vedere, ciò che mi trova più perplesso è che per ora è data più probabile un' immediata trasposizione cinematografica che non una traduzione in italiano.

si si son d'accordo...effettivamente potrebbe dare una chiave di lettura ma sai il dubbio che il figlio possa aver scritto qualcosa e firmato a nome di suo padre può esserci anche se sto esagerando...riguardo alla trasposizione cinematografica mi pare ovvio ormai Tolkien è diventato il nuovo boom dopo la trilogia...se pensi che ho trovato gente che parlava da espertone avendo visto solo il film,ragazzine eccitate per aragorn e legolas,gente che non ha letto il libro e risposte tipo "ah han fatto un libro dal film ?" non mi scandalizzo più  asd
Però sai che goduria avendo letto Il signore già anni fa beccare quelli che aspettavano la terza parte in fermento e facendo finta di niente buttargli li il finale ? Mi son troppo divertito  ;D
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#5 Guest_soul crew_*

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Inviato 29 marzo 2007 - 19:48

a quanto pare, io e Oldfield siamo gli unici del forum ad aver letto tolkien!

oppure altri l' hanno fatto, ma non ne parlano per non correre chissà quali rischi... :)
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#6 OldfieldReturn

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Inviato 29 marzo 2007 - 19:51

a quanto pare, io e Oldfield siamo gli unici del forum ad aver letto tolkien!

oppure altri l' hanno fatto, ma non ne parlano per non correre chissà quali rischi... :)

così pare  :D
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#7 arvic

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Inviato 29 marzo 2007 - 19:58

Però sai che goduria avendo letto Il signore già anni fa beccare quelli che aspettavano la terza parte in fermento e facendo finta di niente buttargli li il finale ? Mi son troppo divertito  ;D


Anch'io l'ho fatto e mi sono preso una selva di insulti per tutto il cinema!
Io ho letto solo la trilogia, e, se vogliamo dirla proprio tutta che palle...
Specie la parte di Tom Bombadil, che pare rappresentasse Tolkien stesso!
In ogni caso, l'importanza dell'opera non si discute
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#8 Guest_soul crew_*

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Inviato 29 marzo 2007 - 20:04

Io ho letto solo la trilogia, e, se vogliamo dirla proprio tutta che palle...

azz...pensa che io quando l' ho finita di leggere la prima volta (circa 8-9 anni fa), ho subito avuto voglia di rileggerla!
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#9 arvic

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Inviato 29 marzo 2007 - 20:14


Io ho letto solo la trilogia, e, se vogliamo dirla proprio tutta che palle...

azz...pensa che io quando l' ho finita di leggere la prima volta (circa 8-9 anni fa), ho subito avuto voglia di rileggerla!


boh, de gustibus...
In verità è che l'ho letto subito dopo la spada di shannara, quindi praticamente l'avevo già letto...  asd
Anch'io avevo tipo 15 anni: mioddio sono già passati 10 anni!!!!!!  :( :( :(
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#10 OldfieldReturn

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Inviato 29 marzo 2007 - 20:45

la trilogia mi è piaciuta ma come detto più sopra il mio preferito resta Il silmarillion...comunque ottimo siam già diventati 3  asd
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#11 Guest_soul crew_*

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Inviato 29 marzo 2007 - 20:57

Il silmarillion...

è indispensabile che colmi questa lacuna, il libro è lì sulla mensola ma non ho mai preso il verso di leggerlo...
invece "i racconti incompiuti" non mi attira per niente.

la cosa buffa della trilogia, che è l' opera indubbiamente più conosciuta e più complessa, è che lo stesso tolkien la definisce come "la necessità di dare un seguito a lo hobbit", tu gli credi?

a proposito de "lo hobbit", penso che anche se non fosse mai avvenuta la pubblicazione del "signore degli anelli" resterebbe comunque un capolavoro letterario.

il bello di tutta l' opera di tolkien è che è veramente difficile collocarla in un genere specifico: rabbrividisco quando con molta faciloneria si fa l' equazione tolkien=fantasy.

a proposito degli strattonamenti politici che ha subito il pensiero di tolkien, riporto queste citazioni da wikipedia, che credo le abbia inserite uno con una discreta cognizione di causa, magari calca un po' la mano sugli aspetti religiosi, ma effettivamente l' eterna lotta bene/male appare anche a me di indubbia ispirazione biblica:

Nelle Lettere Tolkien appare innanzitutto come un uomo profondamente cristiano e cattolico. Questa sua visione ispira indubbiamente la sua opera, e dal suo senso religioso discendono anche le sue idee politiche, che mai prendono esplicitamente posizione verso una particolare fazione.

Anzi, nella lettera 52 Tolkien dichiara che le sue opinioni politiche «inclinano sempre più verso l'anarchia (intesa filosoficamente come abolizione di ogni controllo, non come uomini barbuti che lanciano bombe)». La sua è piuttosto insofferenza verso le istituzioni e le organizzazioni concepite, costruite e guidate da uomini su altri uomini.

Nella lettera 154 Tolkien dice poi: «Io non sono un riformatore e nemmeno un "conservatore"! Non sono un riformatore (attraverso l'esercizio del potere) dato che mi sembra si vada sempre a finire nel Sarumanismo. Ma anche "imbalsamare" comporta, com'è stato dimostrato, delle punizioni».

Ancora più diffidente è il suo atteggiamento â?? per le medesime ragioni â?? verso gli uomini di governo: «L'occupazione più inadatta per qualsiasi uomo [...] è governare altri uomini. Non c'è una persona su un milione che sia adatta e men che meno quelli che cercano di afferrare l'opportunità» (lettera 52). Si tratta quindi di un'anarchia di carattere religioso: il governo sull'uomo è un fatto divino. Il governo "umano" sull'uomo finisce sempre nel male.

Allargando il discorso, Tolkien diffida fortemente di tutte le forme di "organizzazione" create dall'uomo, comprendendo in queste anche le istituzioni, gli eserciti e la tecnologia (Lettera 66). Anche alla base di queste affermazioni vi è un concetto religioso: è la presunzione umana che costruisce diavolerie senza disporre del senno per padroneggiarle; e arrogandosi il potere di "creare", che è invece riservato a Dio, mentre all'uomo rimane solo la potenzialità della sub-creazione artistica (Lettera 75).

Per questo le sue simpatie vanno a coloro che cercano di sottrarsi agli schieramenti e alle conquiste dell'uomo: «agli staterelli che rimangono neutrali», alla Gallia libera e a Cartagine durante l'Impero Romano. Ed egli stesso dichiara di appartenere «alla parte dei sempre sconfitti mai sottomessi» (lettera 77).

Tolkien non ha mai dichiaratamente appoggiato un partito politico, né una nazione o un'alleanza fra nazioni. Ed in effetti i suoi commenti personali al riguardo sono quasi sempre critici. Alcune lettere (tratte da La realtà in trasparenza) ne sono esempi illuminanti.

Sul nazismo: Adolf Hitler viene citato diverse volte, come un «piccolo ignorante, ispirato da un diavolo pazzo» (lettera 45), o un «piccolo furfante volgare e ignorante» (lettera 81). Nella lettera 78 Tolkien afferma che «non c'è molta gente così corrotta da non poter essere redenta», ma ammette l'esistenza di persone «che sembrano incorreggibili a meno di uno speciale miracolo», e che «di queste persone esiste una concentrazione particolarmente elevata in Germania e Giappone».

Su Stalin e il comunismo: Stalin è definito come un «vecchio assassino assetato di sangue» (lettera 53), mentre per quanto riguarda la propaganda comunista Tolkien afferma: «persino i piccoli infelici Samoiedi, temo, hanno cibo in scatola e l'altoparlante del villaggio che racconta le favole di Stalin sulla democrazia e sui fascisti crudeli che mangiano i bambini e rubano i cani da slitta» (lettera 52).

Sugli USA: Tolkien teme le "manie di massa" introdotte dagli americani, tanto da dubitare che quelle portate dai soviet possano essere peggiori (Lettera 77). In ogni caso non si ritiene sicuro che «una vittoria americana a lunga scadenza si rivelerà migliore per il mondo nel suo complesso» (lettera 53).

Sulla Patria: Tolkien è patriota, ma nei confronti della sola Inghilterra, «non la Gran Bretagna e sicuramente non il Commonwealth â?? grr!» (lettera 53).

Sulla seconda guerra mondiale: della guerra, nonostante i suoi libri ne parlino spesso, Tolkien pensa tutto il male possibile. La guerra «moltiplica per tre la stupidità e all'ennesima potenza» (lettera 61). Anche la guerra "giusta", dal momento che gli capita di commentare «stiamo tentando di conquistare Sauron utilizzando l'Anello» (lettera 66).

Sul razzismo: nel 1938 una casa editrice tedesca che voleva pubblicare Lo Hobbit in Germania chiese a Tolkien se fosse di origine ariana. Tolkien ne fu molto seccato, e fu tentato â?? pur se in ristrettezze economiche â?? di «lasciare che la pubblicazione tedesca andasse a quel paese». A questo episodio sono totalmente dedicate le lettere 29 e 30, in cui Tolkien fra l'altro si espresse con parole lusinghiere nei confronti del popolo ebraico, e definì la dottrina della razza completamente infondata e pericolosa.

Ancora: nella lettera 61 scrive di provare orrore per l'apartheid sudafricano. Infine, sul razzismo in generale, la sua parola definitiva si trova nella lettera 81: «I tedeschi hanno lo stesso diritto di definire polacchi ed ebrei vermi da schiacciare, creature subumane, quanto noi di definire così i tedeschi: e cioè nessuno, qualunque cosa abbiano fatto».

Ã? indubbio che nei vari "stati" presenti nella Terra di Mezzo si possano riconoscere varie forme di "governo", ma Tolkien ha negato in varie occasioni ogni identificazione "politica" tra Terra di Mezzo e mondo contemporaneo.

Quella che può sembrare l'analogia più significativa, tra Mordor e Unione Sovietica, è smentita da Tolkien nella lettera 229 (La realtà in trasparenza): «La localizzazione di Mordor all'est è dovuta semplicemente alle necessità geografiche del racconto, all'interno del mio sistema mitologico. La fortezza originaria del Male era (come vuole la tradizione) a nord; ma dato che venne distrutta e sepolta sotto il mare, doveva esserci una nuova fortezza, lontana dai Valar, dagli elfi e dalla potenza marinara di Númenor».


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#12 OldfieldReturn

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Inviato 29 marzo 2007 - 21:11


Il silmarillion...

è indispensabile che colmi questa lacuna, il libro è lì sulla mensola ma non ho mai preso il verso di leggerlo...
invece "i racconti incompiuti" non mi attira per niente.

la cosa buffa della trilogia, che è l' opera indubbiamente più conosciuta e più complessa, è che lo stesso tolkien la definisce come "la necessità di dare un seguito a lo hobbit", tu gli credi?

a proposito de "lo hobbit", penso che anche se non fosse mai avvenuta la pubblicazione del "signore degli anelli" resterebbe comunque un capolavoro letterario.

il bello di tutta l' opera di tolkien è che è veramente difficile collocarla in un genere specifico: rabbrividisco quando con molta faciloneria si fa l' equazione tolkien=fantasy.

non so se lo sai...Tolkien aveva iniziato Il silmarillion ma poi gli vennero delle idee e per non snaturare il racconto decise di lasciarlo li e scrivere Il signore degli anelli finendo poi Il silmarillion fino alla sua morte...
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#13 Guest_soul crew_*

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Inviato 29 marzo 2007 - 21:15

no, non lo sapevo, ma conferma ciò che penso, e cioè che la trilogia del signore degli anelli non era soltanto il seguito de lo hobbit, ma un qualcosa che gli frullava in testa insistentemente da diverso tempo.
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#14 Eva

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Inviato 29 marzo 2007 - 21:32

Io lessi il Signore Degli Anelli ai tempi delle medie, quando seppi dell'imminente uscita del film. Mi pare d'aver letto anche Lo Hobbit e parte del Silmarillion, ma sono passati anni, e nessuno dei due mi è particolarmente rimasto impresso, al contrario del primo: contiene alcuni passaggi che sono delle vere e proprie perle (certo, e altri che sono stati, per me, mortalmente noiosi). Prima o poi penso che mi verrà voglia di rileggerlo, perché penso di poterlo vivere diversamente rispetto a come ho fatto a 14 anni. Ma con calma, ho altro da leggere ora.
Probabilmente dovrò riprendere in mano anche il Silmarillion, se mi capitasse di ritrovarlo.
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#15 100000

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Inviato 29 marzo 2007 - 21:48

a quanto pare, io e Oldfield siamo gli unici del forum ad aver letto tolkien!

oppure altri l' hanno fatto, ma non ne parlano per non correre chissà quali rischi... :)


ecccomi, semplicemente non avevo notato il thread...beh, io di Tolkien ho letto solo Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit ma mi riprometto da secoli di leggere anche il Silmarillion.
dunque, ho apprezzato entrmbi i lavori, ma la trilogia (letta un paio di volte, la prima a 12 anni, quindi 9 anni fa!  :o) è per me spettacolare, uno dei più bei libri che abbia mai letto. seriamente.
poi sarò io che sono facilone...  :P
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#16 OldfieldReturn

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Inviato 29 marzo 2007 - 21:52


a quanto pare, io e Oldfield siamo gli unici del forum ad aver letto tolkien!

oppure altri l' hanno fatto, ma non ne parlano per non correre chissà quali rischi... :)


ecccomi, semplicemente non avevo notato il thread...beh, io di Tolkien ho letto solo Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit ma mi riprometto da secoli di leggere anche il Silmarillion.
dunque, ho apprezzato entrmbi i lavori, ma la trilogia (letta un paio di volte, la prima a 12 anni, quindi 9 anni fa!  :o) è per me spettacolare, uno dei più bei libri che abbia mai letto. seriamente.
poi sarò io che sono facilone...  :P

pensa che la trilogia è terza nel mio gradimento anzi forse anche quarta  ;)
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#17 Guest_soul crew_*

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Inviato 29 marzo 2007 - 22:00

forse nel complesso la trilogia ha dei momenti meno brillanti e scorrevoli (alcune parti troppo dilatate ne "le due torri" o la troppa semplicità con cui sam e frodo eludono i controlli a mordor, precedentemente descritta come terra impossibile anche solo da avvicinare), ma se parliamo del primo libro, "la compagnia dell 'anello", trovo che abbia una potenza narrativa enorme, dall' inizo alla fine non c' è un momento in cui ti viene da scorrere la pagina il più velocemente possibile, è un piacere soffermarsi sulle descrizioni dei luoghi, sulle canzoni e sul pathos che ti trasmettono episodi come il primo incontro con i cavalieri neri o con il ramingo aragorn. ecco, poi a certe situazioni e "trovate sceniche", nel continuare la lettura ci si abitua un po', ma l' impatto con il primo libro è incredibile anche e soprattutto per le aspettative (in gran parte ripagate, comunque) che riesce a far nascere sugli altri due episodi della saga.
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#18 OldfieldReturn

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Inviato 29 marzo 2007 - 22:05

forse nel complesso la trilogia ha dei momenti meno brillanti e scorrevoli (alcune parti troppo dilatate ne "le due torri" o la troppa semplicità con cui sam e frodo eludono i controlli a mordor, precedentemente descritta come terra impossibile anche solo da avvicinare), ma se parliamo del primo libro, "la compagnia dell 'anello", trovo che abbia una potenza narrativa enorme, dall' inizo alla fine non c' è un momento in cui ti viene da scorrere la pagina il più velocemente possibile, è un piacere soffermarsi sulle descrizioni dei luoghi, sulle canzoni e sul pathos che ti trasmettono episodi come il primo incontro con i cavalieri neri o con il ramingo aragorn. ecco, poi a certe situazioni e "trovate sceniche", nel continuare la lettura ci si abitua un po', ma l' impatto con il primo libro è incredibile.

analisi perfetta indubbiamente la compagnia dell'anello è il volume che più acchiappa (ma poi che dire della descrizione del palazzo reale degli elfi quando si svolge la riunione ? fantastico)...però devo dire che anche le battaglie mi pigliano
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#19 100000

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Inviato 30 marzo 2007 - 07:46


forse nel complesso la trilogia ha dei momenti meno brillanti e scorrevoli (alcune parti troppo dilatate ne "le due torri" o la troppa semplicità con cui sam e frodo eludono i controlli a mordor, precedentemente descritta come terra impossibile anche solo da avvicinare), ma se parliamo del primo libro, "la compagnia dell 'anello", trovo che abbia una potenza narrativa enorme, dall' inizo alla fine non c' è un momento in cui ti viene da scorrere la pagina il più velocemente possibile, è un piacere soffermarsi sulle descrizioni dei luoghi, sulle canzoni e sul pathos che ti trasmettono episodi come il primo incontro con i cavalieri neri o con il ramingo aragorn. ecco, poi a certe situazioni e "trovate sceniche", nel continuare la lettura ci si abitua un po', ma l' impatto con il primo libro è incredibile.

analisi perfetta indubbiamente la compagnia dell'anello è il volume che più acchiappa (ma poi che dire della descrizione del palazzo reale degli elfi quando si svolge la riunione ? fantastico)...però devo dire che anche le battaglie mi pigliano


d'accordo con entrambi. io lo trovo fantastico infatti per la sua capacità evocativa: scenari fantastici, descrizioni incredibili (che a me non hanno annoiato, anzi!). inoltre la storia è epocale: la fine di un'era, di più: la fine dell'intera narrazione di Tolkien, per mano dei piccoli hobbit. mi sembra geniale lasciare il destino in mano a personaggi "marginali" anzichè al grande cavaliere infallibile, quale potrebbe essere Aragorn ad esempio. inoltre viene descritta benissimo (per me) la pena di Frodo nel portare l'anello e alla fine il suo fallimento rende ancor più "umano" il personaggio. insomma, per me capolavoro fin nei minimi dettagli: dall'intreccio, alle guerre, alle descrizioni, alla caratterizzazione dei personaggi.  :-*
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#20 Homer

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Inviato 30 marzo 2007 - 10:14

la cosa buffa della trilogia, che è l' opera indubbiamente più conosciuta e più complessa, è che lo stesso tolkien la definisce come "la necessità di dare un seguito a lo hobbit", tu gli credi?


Dopo il grande (ed inaspettato) successo de Lo Hobbit, l'editore chiese subito a Tolkien un seguito per quel libro (definito una delle più belle favole per bambini degli ultimi cinquant'anni). Tolkien iniziò a scrivere, ma a poco a poco si rese conto che la cosa gli stava "sfuggendo di mano" e che il libro stava prendendo una direzione ben diversa dalle intenzioni iniziali.

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"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"

"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"


#21 aatman

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Inviato 30 marzo 2007 - 12:26

Non so questi tipi di cose mi lasciano un po´ perplesso, mi sembra quasi che il tutto diventi piu´ una forma di "collezionismo" del mondo di Tolkien che qualcosa di letterario. Lo hobbit (soprattutto) ed il Signore degli Anelli li molto amati, ma questo e´ quello che ha scritto Tolkien ... il resto se vuoi pubblicalo semplicemente mettendo ordine alle sue carte, quasi come un documento storico. Qui invece mi sa che si parte da quelle per romanzare.
E´ un po´ come nella musica, Jeff Buckley pubblica un album e muore, ma se vai in un negozio trovi 5 6 sui cd ....
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#22 Guest_soul crew_*

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Inviato 30 marzo 2007 - 14:35


la cosa buffa della trilogia, che è l' opera indubbiamente più conosciuta e più complessa, è che lo stesso tolkien la definisce come "la necessità di dare un seguito a lo hobbit", tu gli credi?


Dopo il grande (ed inaspettato) successo de Lo Hobbit, l'editore chiese subito a Tolkien un seguito per quel libro (definito una delle più belle favole per bambini degli ultimi cinquant'anni). Tolkien iniziò a scrivere, ma a poco a poco si rese conto che la cosa gli stava "sfuggendo di mano" e che il libro stava prendendo una direzione ben diversa dalle intenzioni iniziali.

sì, appunto, questa è la versione ufficiale, però secondo me quel geniaccio ce l' aveva già in testa eheh
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#23 Guest_soul crew_*

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Inviato 30 marzo 2007 - 15:39

Non so questi tipi di cose mi lasciano un po´ perplesso, mi sembra quasi che il tutto diventi piu´ una forma di "collezionismo" del mondo di Tolkien che qualcosa di letterario. Lo hobbit (soprattutto) ed il Signore degli Anelli li molto amati, ma questo e´ quello che ha scritto Tolkien ... il resto se vuoi pubblicalo semplicemente mettendo ordine alle sue carte, quasi come un documento storico. Qui invece mi sa che si parte da quelle per romanzare.
E´ un po´ come nella musica, Jeff Buckley pubblica un album e muore, ma se vai in un negozio trovi 5 6 sui cd ....

capisco quello che vuoi dire, ma il tuo paragone con la vicenda buckley, mi sembra parecchio azzardato, per non dire assolutamente fuori luogo.
queste le opere pubblicate in vita, oltre a Lo Hobbit e ai 3 libri del Signore degli Anelli (che vanno considerate come 3 opere a se stanti in quanto pubblicate separatamente):
    * Il cacciatore di draghi, 1975 (Farmer Giles of Ham, 1949)
    * Albero e foglia, 1976, che contiene il saggio Sulle fiabe (On Fairy-Stories, 1939), i racconti brevi "Foglia di Niggle" ("Leaf by Niggle", 1945) e "Fabbro di Wootton Major" (Smith of Wootton Major, 1967) e la pièce teatrale "Il ritorno di Beorhtnoth figlio di Beorhthelm" (The Homecoming of Beorhtnoth, 1953)
    * Le avventure di Tom Bombadil, 1978 (The Adventures of Tom Bombadil, 1962)
   
dove tra parentesi è indicato l' anno di prima pubblicazione. inoltre ha scritto diversi saggi linguistici e storici, nonchè sulle fiabe.

queste invece le opere postume, ma prive di qualsiasi revisione da parte di terzi:
* Le lettere di Babbo Natale, 1980 (The Father Christmas Letters, 1976)
    * Mr. Bliss, 1984 (Mr. Bliss, 1982)
    * Roverandom, 1998 (Roverandom, 1998)
    * Il Silmarillion, 1978 (The Silmarillion, 1977) che, pur nella sua "incompiutezza" di fondo, mantiene ancora una trama.

Seguono i vari frammenti, ordinati principalmente per argomento. I frammenti di maggiore rilevanza sono stati pubblicati come:

    * Racconti incompiuti di Númenor e della Terra di Mezzo, 1981 (Unfinished Tales of Númenor and Middle-earth, 1980).
    * La realtà in trasparenza, 1990 (The Letters of J.R.R. Tolkien, 1981), una raccolta delle lettere scritte da Tolkien a amici, parenti ed editori, contenenti moltissimi riferimenti alla Terra di Mezzo e alla sua creazione.


che te ne pare?

   

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#24 aatman

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Inviato 30 marzo 2007 - 16:05

capisco quello che vuoi dire, ma il tuo paragone con la vicenda buckley, mi sembra parecchio azzardato, per non dire assolutamente fuori luogo.


si´ hai ragione, non era molto calzante il riferimento che ho fatto.
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#25 Guest_soul crew_*

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Inviato 30 marzo 2007 - 16:15

piuttosto, trovo che sia un' operazione abbastanza squallida questo voler traformare qualsiasi cosa sia uscita dalla penna di tolkien in film, neanche fossero romanzi di michael crichton!
la trilogia è venuta benino, perchè era affidata ad un regista appassionato, competente e con molti mezzi economici e tecnologici a disposizione, però sinceramente basta così.

poi è comunque vero che c' è una commercializzazione spaventosa attorno alle vicende della terra di mezzo, dalle statuine alle riproduzioni dei costumi usati nel film, dai videogames ai giochi di ruolo...tutto questo è un po' ridicolo, mentre invece credo che far uscire opere scritte dall' autore, ma pubblicate post mortem, sia una cosa accettabile.
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#26 OldfieldReturn

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Inviato 30 marzo 2007 - 17:14

capisco quello che vuoi dire, ma il tuo paragone con la vicenda buckley, mi sembra parecchio azzardato, per non dire assolutamente fuori luogo.
queste le opere pubblicate in vita, oltre a Lo Hobbit e ai 3 libri del Signore degli Anelli (che vanno considerate come 3 opere a se stanti in quanto pubblicate separatamente):
    * Il cacciatore di draghi, 1975 (Farmer Giles of Ham, 1949)
    * Albero e foglia, 1976, che contiene il saggio Sulle fiabe (On Fairy-Stories, 1939), i racconti brevi "Foglia di Niggle" ("Leaf by Niggle", 1945) e "Fabbro di Wootton Major" (Smith of Wootton Major, 1967) e la pièce teatrale "Il ritorno di Beorhtnoth figlio di Beorhthelm" (The Homecoming of Beorhtnoth, 1953)
    * Le avventure di Tom Bombadil, 1978 (The Adventures of Tom Bombadil, 1962)
   
dove tra parentesi è indicato l' anno di prima pubblicazione. inoltre ha scritto diversi saggi linguistici e storici, nonchè sulle fiabe.

queste invece le opere postume, ma prive di qualsiasi revisione da parte di terzi:
* Le lettere di Babbo Natale, 1980 (The Father Christmas Letters, 1976)
    * Mr. Bliss, 1984 (Mr. Bliss, 1982)
    * Roverandom, 1998 (Roverandom, 1998)
    * Il Silmarillion, 1978 (The Silmarillion, 1977) che, pur nella sua "incompiutezza" di fondo, mantiene ancora una trama.

Seguono i vari frammenti, ordinati principalmente per argomento. I frammenti di maggiore rilevanza sono stati pubblicati come:

    * Racconti incompiuti di Númenor e della Terra di Mezzo, 1981 (Unfinished Tales of Númenor and Middle-earth, 1980).
    * La realtà in trasparenza, 1990 (The Letters of J.R.R. Tolkien, 1981), una raccolta delle lettere scritte da Tolkien a amici, parenti ed editori, contenenti moltissimi riferimenti alla Terra di Mezzo e alla sua creazione.


che te ne pare?

   

mancano "Racconti perduti" e "Racconti ritrovati" solo per fare il precisino eh  :P

piuttosto, trovo che sia un' operazione abbastanza squallida questo voler traformare qualsiasi cosa sia uscita dalla penna di tolkien in film, neanche fossero romanzi di michael crichton!
la trilogia è venuta benino, perchè era affidata ad un regista appassionato, competente e con molti mezzi economici e tecnologici a disposizione, però sinceramente basta così.

poi è comunque vero che c' è una commercializzazione spaventosa attorno alle vicende della terra di mezzo, dalle statuine alle riproduzioni dei costumi usati nel film, dai videogames ai giochi di ruolo...tutto questo è un po' ridicolo, mentre invece credo che far uscire opere scritte dall' autore, ma pubblicate post mortem, sia una cosa accettabile.

perfettamente d'accordo...e pensa al boom che alcuni attori ne han ricevuto...comunque come avevo detto all'inizio mi è già capitato di trovare persone che con naturalezza han detto cose tipo "ah è un libro ?" oppure "ah han fatto un libro dal film?"
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#27 Klotz

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Inviato 30 marzo 2007 - 21:40

comunque come avevo detto all'inizio mi è già capitato di trovare persone che con naturalezza han detto cose tipo "ah è un libro ?" oppure "ah han fatto un libro dal film?"


:o    :-X    :-[
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#28 fra Roberto

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Inviato 30 marzo 2007 - 22:08

Per approfondire il pensiero di Tolkien consiglio:
Paolo Gulisano "Tolkien: il mito e la grazia" Editrice Ancora
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Abortisti non si nasce, si diventa. Se ti fanno nascere. (Clericetti)

#29 Veteran of Disorder

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Inviato 30 marzo 2007 - 22:37

Non vi sto a dire di quanto apprezzi Tolkien (e da tempi non sospetti... ;D), volevo però chiedervi ragguagli riguardo "Il Silmarillion" che m'è stato caldamente consigliato...
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#30 maelstrom

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Inviato 01 aprile 2007 - 15:38

Ho letto la trilogia, penso siano tre dei libri più importanti del novecento. L'unico "difetto" che ci ho trovato è il cambiamento di stile da un libro all'altro, soprattutto di ritmo e questo si avverte passando dalle due torri (molto lento e descrittivo) al ritorno del re (quasi frettoloso)
  • 0

#31 aatman

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Inviato 01 aprile 2007 - 16:58

Ho letto la trilogia, penso siano tre dei libri più importanti del novecento. L'unico "difetto" che ci ho trovato è il cambiamento di stile da un libro all'altro, soprattutto di ritmo e questo si avverte passando dalle due torri (molto lento e descrittivo) al ritorno del re (quasi frettoloso)


beh la lentezza della narrazione in certe parti credo serva in realta´ a darle "dinamismo". Ma non mi pare lento il libro che dici tu. Come parte "lenta" direi La compagnia dell´anello piuttosto, tutta la parte sulla contea..... Ma e´ funzionale a far capire come viene stravolta la vita di questi piccoli Hobbit.
  • 0

#32 maelstrom

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Inviato 01 aprile 2007 - 19:34

Beh la parte sulla contea la considero quasi una cosa a sè, la prima volta (avevo dodici anni) l'ho saltata arrivato a metà:).
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#33 100000

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Inviato 09 aprile 2007 - 08:55

dopo aver rivisto la seconda parte de Il ritorno del Re ieri sera in tv mi è venuta voglia di rileggere per la terza volta quelle 1300 pagine di simpatia che è Il Signore degli Anelli...quand'invece devo leggere il Silmarillion da anni!

rimanendo in tema, volevo chiedere consigli su altri autori/romanzi del genere che si avvicinassero a quelli di Tolkien (nel senso di bellezza/livello non di contenuto: NON voglio romanzi che copiano pari pari la Terra di Mezzo o simili, ma solo dei bei romanzi Fantasy&simili degni di nota).
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#34 Tamarroid

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Inviato 12 aprile 2007 - 20:33

Guarda, io di libri fantasy ne ho letti parecchio, soprattutto anni fa. Pensavo ormai di non aver più interesse in questo genere, fin troppo saturo grazie ai Terry Brooks della situazione. Però qualche mesetto fa ho iniziato a leggere i libri delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, di R.R.Martin. Me ne sono innamorato subito. Atmosfere medievali, realistiche, trama machiavellica e "Borgesca", ricorda un po' anche il Padrino, con un pizzico di Dune. Ci son molti personaggi principali, e alcuni son davvero caratterizzati bene. Anche qua ci son le parti un po' pallose, quando in pratica non succede nulla, poi è capace di piazzarti 10 capitoli di fila ricchi di sorprese mai banali e mai senza senso. Più vai avanti più scopri questo mondo, più ne vieni assuefatto. Non è nulla di rivoluzionario, ma ti prende. Ah, contenuti maturi e violenti, se ciò ti disturba, quindi occhio. E non aspettarti elfi, folletti, gnomi e orchi. E' una sorta di medioevo alternativo, anche se un po' di magia c'è
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#35 100000

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Inviato 13 aprile 2007 - 13:21

Guarda, io di libri fantasy ne ho letti parecchio, soprattutto anni fa. Pensavo ormai di non aver più interesse in questo genere, fin troppo saturo grazie ai Terry Brooks della situazione. Però qualche mesetto fa ho iniziato a leggere i libri delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, di R.R.Martin. Me ne sono innamorato subito. Atmosfere medievali, realistiche, trama machiavellica e "Borgesca", ricorda un po' anche il Padrino, con un pizzico di Dune. Ci son molti personaggi principali, e alcuni son davvero caratterizzati bene. Anche qua ci son le parti un po' pallose, quando in pratica non succede nulla, poi è capace di piazzarti 10 capitoli di fila ricchi di sorprese mai banali e mai senza senso. Più vai avanti più scopri questo mondo, più ne vieni assuefatto. Non è nulla di rivoluzionario, ma ti prende. Ah, contenuti maturi e violenti, se ciò ti disturba, quindi occhio. E non aspettarti elfi, folletti, gnomi e orchi. E' una sorta di medioevo alternativo, anche se un po' di magia c'è


grazie, dalla tua descrizione è esattamente ciò che cercavo. la violenza è sempre ben accetta ma anche un pò di folletti&cazzate simili mi fanno sempre piacere. beh, proverò di certo a leggere qualcosa, se mi appassiono continuo (è così per tutte le migliaia di infinite saghe fantasy! :D)
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#36 Guest_gneo_*

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Inviato 20 aprile 2007 - 10:08

Non vi sto a dire di quanto apprezzi Tolkien (e da tempi non sospetti... ;D), volevo però chiedervi ragguagli riguardo "Il Silmarillion" che m'è stato caldamente consigliato...


beh non è un romanzo vero e proprio, diciamo che fa da background al mondo creato da tolkien, pieno zeppo di riferimenti a leggende, eventi mitologici creati da tolkien.
perché va detto che tutte le storie scritte da tolkien sono state pensate dopo la  sua creazione del mondo della terra di mezzo, la quale è stata creata dopo l'invenzione da parte di Tolkien delle lingue parlate da elfi, nani, catoblepi, ecc... Tutto è nato da una necessità di dare un popolo a queste lingue che Tolkien ha inventato ( le lingue dopotutto sono espressione della cultura e della storia di un popolo), da lì deriva tutto e il simarillion si inserisce proprio qui.
non l'ho letto tutto, però (non sono affatto un appassionato di tolkien)
  • 0

#37 Veteran of Disorder

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Inviato 23 aprile 2007 - 09:28


Non vi sto a dire di quanto apprezzi Tolkien (e da tempi non sospetti... ;D), volevo però chiedervi ragguagli riguardo "Il Silmarillion" che m'è stato caldamente consigliato...


beh non è un romanzo vero e proprio, diciamo che fa da background al mondo creato da tolkien, pieno zeppo di riferimenti a leggende, eventi mitologici creati da tolkien.
perché va detto che tutte le storie scritte da tolkien sono state pensate dopo la  sua creazione del mondo della terra di mezzo, la quale è stata creata dopo l'invenzione da parte di Tolkien delle lingue parlate da elfi, nani, catoblepi, ecc... Tutto è nato da una necessità di dare un popolo a queste lingue che Tolkien ha inventato ( le lingue dopotutto sono espressione della cultura e della storia di un popolo), da lì deriva tutto e il simarillion si inserisce proprio qui.
non l'ho letto tutto, però (non sono affatto un appassionato di tolkien)


Grazie gneo, nel frattempo l'ho ricevuto in regalo e l'ho letteralmente divorato durante le vacanze pasquali...lo definirei quasi una sorta di Antico (& Nuovo) Testamento trasposto alla Terra di Mezzo. Diviso in 5 parti ha a mio avviso il suo apice proprio nel Quenta Silmarillion, dove vengono narrate le storie + importanti avvenute durante la Prima Era (tra cui "Beren e Lúthien" & "Turin" sono di una bellezza ed intensità tale da mozzare il fiato...). La narrazione mi ricorda molto quella delle saghe nordiche (solenni & tragicamente eroiche al contempo) ed il pathos maggiormente drammatico mi porta a preferirlo al LoR.


Restando in tema: "Il Serpente Ouroboros", apprezzato da Tolkien stesso, qualcuno di voi ha avuto occasione di leggerlo?Seppur a tratti non di agevole lettura (le descrizioni, la cura dei dettagli sono forse eccessivamente minuziose) rimanda anch'esso alle saghe nordiche anteponendo l'eterna lotta tra i demoni (assimilabili agli elfi tolkeniani per magnificenza&saggezza) e le perfide streghe (anch'essi però dotati di un loro senso dell'onore) loro irriducibili nemici...confronto destinato a durare in eterno perché la gloria dei primi (e quindi la loro stessa esistenza) non avrebbe ragion d'esser cantata se non grazie alle gesta eroiche compiute affrontando i secondi fino alla fine dei giorni...
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#38 OldfieldReturn

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Inviato 23 aprile 2007 - 10:10

tra cui "Beren e Lúthien"

O_O O_O O_O cavolo la storia di Beren e Lùthien è stupenda

mi porta a preferirlo al LoR.

cosa che io sostengo da molto tempo
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#39 Guest_soul crew_*

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Inviato 23 aprile 2007 - 11:31

via, dopo questa recensione ribadisco il fatto che devo colmare la lacuna...oggi correrò a comprare il Silmarillion :D
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#40 MisterX

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Inviato 23 aprile 2007 - 11:32

Anch'io sarei tentato di dire che preferisco il Silmarillion alla Trilogia, vuoi per la sua maggiore epicità, vuoi per la soddisfazione che ho provato nel portare a termine la lettura di questa "Bibbia" della Terra di Mezzo. Ma in realtà l'unica cosa da dire è che vanno letti entrambi. Credo che l'ordine migliore sia Trilogia -> Silmarillion (quello che ho seguito io).. affrontare la genesi della Terra di Mezzo da zero sarebbe sicuramente impresa impossibile, mentre andare a scoprire antefatti e approfondire vicende che nella Trilogia vengono soltanto accennate per me è stato incredibilmente stimolante.
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#41 100000

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Inviato 24 aprile 2007 - 09:08


Restando in tema: "Il Serpente Ouroboros", apprezzato da Tolkien stesso, qualcuno di voi ha avuto occasione di leggerlo?Seppur a tratti non di agevole lettura (le descrizioni, la cura dei dettagli sono forse eccessivamente minuziose) rimanda anch'esso alle saghe nordiche anteponendo l'eterna lotta tra i demoni (assimilabili agli elfi tolkeniani per magnificenza&saggezza) e le perfide streghe (anch'essi però dotati di un loro senso dell'onore) loro irriducibili nemici...confronto destinato a durare in eterno perché la gloria dei primi (e quindi la loro stessa esistenza) non avrebbe ragion d'esser cantata se non grazie alle gesta eroiche compiute affrontando i secondi fino alla fine dei giorni...


ne ho sentito parlare anch'io, ma non l'ho mai visto nè letto. me lo consigli? (anche se ho una fila infinita di libri da leggere...)
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#42 Veteran of Disorder

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Inviato 24 aprile 2007 - 22:03



Restando in tema: "Il Serpente Ouroboros", apprezzato da Tolkien stesso, qualcuno di voi ha avuto occasione di leggerlo?Seppur a tratti non di agevole lettura (le descrizioni, la cura dei dettagli sono forse eccessivamente minuziose) rimanda anch'esso alle saghe nordiche anteponendo l'eterna lotta tra i demoni (assimilabili agli elfi tolkeniani per magnificenza&saggezza) e le perfide streghe (anch'essi però dotati di un loro senso dell'onore) loro irriducibili nemici...confronto destinato a durare in eterno perché la gloria dei primi (e quindi la loro stessa esistenza) non avrebbe ragion d'esser cantata se non grazie alle gesta eroiche compiute affrontando i secondi fino alla fine dei giorni...


ne ho sentito parlare anch'io, ma non l'ho mai visto nè letto. me lo consigli? (anche se ho una fila infinita di libri da leggere...)


Certo che si, mio caro...solo 2 cose (gli unici difetti che posso riscontrare nell'opera in questione): ti urta uno stile "antiquato"?Ti pesano (o meno) descrizioni eccessivamente minuziose?Lo consiglierei comunque senza riserve a tutti gli amanti delle saghe nordiche.
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#43 100000

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Inviato 25 aprile 2007 - 09:02




Restando in tema: "Il Serpente Ouroboros", apprezzato da Tolkien stesso, qualcuno di voi ha avuto occasione di leggerlo?Seppur a tratti non di agevole lettura (le descrizioni, la cura dei dettagli sono forse eccessivamente minuziose) rimanda anch'esso alle saghe nordiche anteponendo l'eterna lotta tra i demoni (assimilabili agli elfi tolkeniani per magnificenza&saggezza) e le perfide streghe (anch'essi però dotati di un loro senso dell'onore) loro irriducibili nemici...confronto destinato a durare in eterno perché la gloria dei primi (e quindi la loro stessa esistenza) non avrebbe ragion d'esser cantata se non grazie alle gesta eroiche compiute affrontando i secondi fino alla fine dei giorni...


ne ho sentito parlare anch'io, ma non l'ho mai visto nè letto. me lo consigli? (anche se ho una fila infinita di libri da leggere...)


Certo che si, mio caro...solo 2 cose (gli unici difetti che posso riscontrare nell'opera in questione): ti urta uno stile "antiquato"?Ti pesano (o meno) descrizioni eccessivamente minuziose?Lo consiglierei comunque senza riserve a tutti gli amanti delle saghe nordiche.


mah, entrambe le cose non mi urtano proprio se non in casi veramente eccessivi. per esempio ho già detto di amare le splendide descrizioni in cui a volte si "perde" Tolkien nella trilogia...
in ogni caso, anche se dovesse essere veraemente eccessivo, penso di poterlo sopportare!  ;) provvederò a procurarmelo!
  • 0

#44 Veteran of Disorder

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Inviato 25 aprile 2007 - 10:44

Ti riporto un passaggio dell'introduzione abbastanza esplicativo riguardo la prosa:

"La prosa di Eddison è arcaica e spesso difficile, un ritorno intenzionale e ricercato al dramma elisabettiano e alla prosa tipica del regno di Giacomo I. Nei suoi momenti migliori Eddison s'eleva fino ad un'intensa bellezza poetica; ascoltate, per esempio, l'ammaliante premonizione del Goblin Gro (uno dei miei personaggi preferiti, saggio ma triste, profetico ma scarsamente considerato in quanto traditore): <<...nell'ora del mio sonno + profondo, un incubo è venuto accanto al mio letto e mi ha fissato con uno sguardo così terribile che i capelli mi si sono rizzati in testa e sono stato afferrato da un terrore senza nome. Ho avuto la sensazione che il sogno scuotesse al di sopra del mio letto il tetto, e che questo si spalancasse all'aria della mezzanotte che era percorsa da solchi di fuoco. E io ho osservato il tetto ed i muri schizzare di sangue. E il sogno ha strillato come un allocco di palude, gridando: 'Witchland non è + tua, o re!'>>.
Il lettore non deve rimanere scoraggiato dalla intensità di questi passaggi; come un vino d'annata, un assaggio della prosa di Eddison ha un costo elevato, e richiede al lettore pazienza e perseveranza, ma vale tutto il suo prezzo."



Per quanto concerne invece le influenze o le pietre di paragone:

"Il serpente Ouroboros è stato inevitabilmente accostato alla successiva trilogia del Signore degli Anelli di Tolkien; a parte le ambizioni narrative e la portata epica, i 2 libri hanno poco in comune. Se proprio si vogliono fare dei paragoni , allora suggerirei delle influenze assai evidenti -Omero e le saghe islandesi- nonché il + controverso fra i drammaturghi del regno di Giacomo I, John Webster, le cui cruente storie di violenza & caos (che i personaggi di Eddison citano ampiamente) gli valsero l'accusa di voler sovvertire società & religione".

Cui aggiungerei per l'appunto il Silmarillion.


provvederò a procurarmelo!


Bravo!
  • 0

#45 100000

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Inviato 25 aprile 2007 - 21:02

...


beh, sinceramente, dopo aver letto Lovecraft, non mi spavento di certo per questo passaggio...per quanto riguarda il procurarmelo, ho usato il futuro...come detto avrò bisogno di tempo a causa di una lunga fila di libri da leggere... :P
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#46 Guest_soul crew_*

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Inviato 24 maggio 2007 - 20:47

riporto un attimo in alto il topic, per segnalare che ho intenzione di leggere questo libro
http://giotto.ibs.it...f=9788880730842
mi ha sempre affascinato la contrapposizione tra cristianesimo (la lotta tra bene e male è chiaramente di stampo biblico nelle sue opere) e paganesimo (i miti del passato a cui si rifà quando parla di uomini ed elfi fanno molto pensare a divinità pagane e tradizioni nordiche) nell' opera di tolkien.
qualcuno per caso ha approfondito l' argomento?
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#47 fra Roberto

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Inviato 25 maggio 2007 - 00:03

Tolkien fu mantenuto agli studi da padre Francis, un simpatico Oratoriano. Ecco cosa ne diceva Tolkien: "Quando penso alla morte di mia madre stremata dalle persecuzioni, dalla povertà e dalle conseguenti malattie, nello sforzo di trasmettere a noi ragazzi la fede, e quando ricordo la minuscola camera da letto che dividevamo, affittata nella casa di un postino di Rednal, dove lei mori tutta sola, troppo malata per ricevere l'estrema unzione, trovo molto duro e amaro il fatto che i miei figli si allontanino dalla Chiesa... Ho conosciuto nel corso delle mie peregrinazioni sacerdoti tabacconi, stupidi, che trascuravano i propri doveri, presuntuosi, ignoranti, ipocriti, pigri, brilli, dal cuore duro, meschini, cinici, avidi, volgari, snob e persino (a occhio e croce) immorali; ma per me un solo padre Francis li compensa tutti, e in fondo lui era solo un Tory gallese spagnolo della classe alta e ad alcuni sembrava solo un vecchio snob pettegolo e borbottante. Lo era e non lo era. Da lui ho imparato soprattutto la carità e la capacità di perdonare; e con questi insegnamenti ho superato persino l'oscurità «liberale» da cui provenivo... "
http://www.birmingha....uk/tolkien.htm

Come già dicevo sopra il rapporto Tolkien-cristianesimo è stato sviluppato anche da Paolo Gulisano, Il mito e la grazia, ed.Ancora.

P.S. Questo dizionario l'ho scoperto poco fa.
http://www.eldalie.c...nario/index.asp

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Abortisti non si nasce, si diventa. Se ti fanno nascere. (Clericetti)

#48 Guest_soul crew_*

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Inviato 07 agosto 2007 - 00:11

ho finito di leggere il libro che avevo segnalato qui sopra.
lettura molto appassionante ed obiettiva sulle tematiche spirituali trattate nell' opera di tolkien.
il libro è scritto da due autori (passaro e respinti) ed è diviso in due parti, con due tesi contrapposte (passaro sostiene il tolkien pagano, respinti quello cristiano).
la conclusione è che, a prescindere dall' educazione cattolica di tolkien, egli di sicuro non disprezza i miti e le leggende del passato precristiano. il suo è un mondo ideale dove vari tipi di spiritualità convivono pacificamente (gli hobbit armati di pietà e senso del dovere cristiano, gli elfi, gli uomini e i nani, armati di senso dell' onore e protagonisti, non semplici pedine, del fato pagano) senza scontrarsi ne contrapporsi, anzi compenetrandosi ed influenzandosi a vicenda (i protagonisti della compagnia dell' anello sono personaggi che si evolvono grazie alla convivenza).
quella che emerge è quindi una spiritualità composita e diffusa in tutta l' opera, ma non ci sono mai riferimenti diretti a nessuna divinità, non c' è una religione ufficiale della terra di mezzo. per questo chi si ostina a dare letture di parte e giudizi tagliati con l 'accetta, da una parte e dall' altra, cade in errore.
il saggio da questo punto di vista offre una chiave di lettura molto interessante, parla anche del rapporto tra l' opera di tolkien e le varie ideologie politiche, il tradizionalismo, la magia, il concetto di giustizia.
lettura consigliatissima a tutti gli appassionati.
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#49 OldfieldReturn

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Inviato 13 novembre 2007 - 17:05

L'ho comprato due giorni fa ma non ho ancora avuto modo di iniziarlo visto che sto finendo un altro libro,appena avrò modo posterò pareri
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#50 Guest_soul crew_*

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Inviato 13 novembre 2007 - 17:06

L'ho comprato due giorni fa ma non ho ancora avuto modo di iniziarlo visto che sto finendo un altro libro,appena avrò modo posterò pareri

ma già è uscito tradotto in italiano?
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