Vicenda potenzialmente enorme, non tanto per il fatto in sé, quanto per tutto quello che ne è già in parte scaturito e inevitabilmente esploderà man mano che si andrà avanti col processo.
Anche il fatto che Mangione, a giudicare dalle cose che postava online, non sia il classico esponente della sinistra che odia come si pensava all'inizio ma un tech bro belloccio di famiglia repubblicana, con opinioni sparse un po' in giro per lo spettro politico e che sembra essersi radicalizzato in senso anticapitalista principalmente per esperienze personali con le assicurazioni mediche, rende ancora più difficile polarizzare il dibattito nei soliti termini destra-sinistra in cui ci si limita a tifare per quelli della propria squadra a prescindere dal merito della questione.
E in effetti in tutti gli schieramenti (principalmente a sinistra, ma non solo) si ritrovano celebrazioni di Mangione come eroe, direi prevalenti rispetto alle condanne dell'omicidio, o quantomeno visto chi era la vittima non c'è stata l'indignazione unanime che un "normale" omicidio avrebbe causato.
Mi sembra che ci si prepari all'ennesimo capitolo dell'allontanamento tra rivendicazioni della gente comune ed elite economica/politica/mediatica di entrambi gli schieramenti, con anche molti opinionisti democratici, soprattutto nell'ala centrista/moderata, che in teoria potrebbero cogliere la palla al balzo per spingere un tema "storico" della loro parte e che invece si schierano non solo per la condanna dell'omicidio, scontata almeno da parte di figure pubbliche, ma anche in difesa del sistema ("ma guarda che in realtà è il sistema sanitario migliore del mondo, non capisco di che cazzo vi lamentate..."). Mi sembra di vedere anche un tentativo di minimizzare la portata dell'accaduto e dell'odio che covano milioni di persone per le assicurazioni sanitarie e non solo, credo per evitare tentativi di emulazione o che certe rivendicazioni diventino difficilmente ignorabili una volta che il dibattito è definitivamente deflagrato.
Non siate timidi