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Siamo Furbetti E Rumorosetti: The Bug "machine" (2024)


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2 replies to this topic

#1 simonisback

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Inviato 08 ottobre 2024 - 13:02

Kevin Martin è sempre il mio grande idolo, anzi sempre di più. In questa galera verdiana che è la vita imposta da cellulari, sessualità polimorfa, un ritorno ruffiano a Sartre, la scuola liceale che finisce il venerdì tanto per dirne una, ecco..

Esce su RELAPSE epica etichetta dedita al metal estremo e MERZBOW.. il primo disco strumentale di THE BUG che sembrerebbe uno scherzo, uno scherzo teso a tutti coloro che sono ancora concettualmente impantanati ad una vera ontologia (paralogismi ovunque eh) del basso.

 

Visto che ho ascoltato attentamente ogni opera dei TECHNO ANIMAL e soprattutto l'ultimo disco dei SCORN ora capisco perfettamente perché la mente disorganizzata dell'inventore degli SCORN odia Kevin Martin.

 

Si può parlare di plagio e di stenosi allo stesso tempo? Prendi una piramide di algoritmi, tutti gli utensili cibernetici del 2024, metti su il cd dei TECHNO ANIMAL del 1995 e li senti filtrati con questo basso tra l'automa e il cinghiale, tra il sintetizzatore e il contadino della zolla di Brera, che scava scava, ancora scava.

 

Quando bisogna fare le cose sul serio si ricorda la collaborazione gabba con Alec Empire e riesce a dare luce a nuove sonorità, ma FARE MUSICA OGGI è un affare talmente semplice che tutti lo fanno sperando di pagare la bolletta di villa arzilla ma è solo l'ennesimo scontro molare-molecolare del capitalismo e della schizofrenia: rileggete ANTI-EDIPO di G.D. e F. G. 

 

Ho appena finito di ascoltare un live lettone di AE, eternati si permettono di modulare l'intero non-continuo della industrial gabba come se fossero i CABARET VOLTAIRE del 1981.. l'assenza di luce tunnel mostruosi e il disco nuovo sarà post umano.

 

 


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#2 Mr. Atomic

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Inviato 08 ottobre 2024 - 13:49

Simon ti dico giá subito che non ho mai approfondito ne Bug ne i Techno Animal

 

Conosco benissimo peró i God: ebbene qua Kevin Martin e soci han fatto due grandi lavori e un grandissimo. I grandi sono The Anatomy of Addiction e l'EP Breach Birth con gli otto minuti di testa di carne. Il capolavoro é ovviamente Possession 

 

Non so da dove nasce l'astion con Mick Harris, non ne ho mai sentito parlare. Posso peró dirti una cosa con la massima certezza: cosa lega God con Scorn, Unseen Terrror, Napalm Death? E cosa li lega con gli Cabaret Voltaire e Merzbow?  Ovviamente la grande psichedelia! 

 

parliamo di pesi massimi dellllllllllla psichedelia tutta, senza dubbio padri e figli della grande psichedelia industriale inglese, una delle forme piú alte della psichedelia. 

 

due cose peró: tu parli di CV del 1981, ovvero di Red Mecca. Ebbene per me Red Mecca non é tinto di spirito psichedelico. Se dobbiamo cercare il grande spirito della psichedelia industriale inglese, quella che poi é stata portata avanti da God, Scorn, Slab!, Sweet Tooth, Cable Regime e pochi altri, ebbene dobbiamo cercarlo nel lavori successivo, in 2x45 

 

Fai bene a citare Merzbow, ma bisogna fare attenzione! A mio modo di vedere, se si vuol cogliere del tutto il cerchio psichedelico, possiamo citazzare un solo lavoro tra gli altri cinquecentomila. Ebbene questo lavoro, l'unico capolavoro psichedelico di Merzbow, quello che coglie l'eredita della psichedelia industriale di 2x45 e dell'ondata successiva dell'industriale psichedelico di Kevin Martin, Mick Harris e soci, é Storage del 1988. 


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#3 simonisback

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Inviato 08 ottobre 2024 - 18:49

STORAGE è veramente tanta roba. Un arcobaleno non elettronico che si spegne in un bagno di cattiveria napoleonica.

 

Ma la musica mi sta deludendo, non troveremo più altri Wagner e polemisti con il cervello debosciato come il sublime Nietzsche. 

 

Ci tocca vivere (bene) il tempo di un assaggio al mondo (con o senza volontà e mai rappresentabile come voleva lui, figlio sporco di una speculazione che si vuole Romantica altro che no).

 

Molto meglio il nuovo disco dei JESUS LIZARD. Rifanno se stessi ma traccia che dura quattro minuti e passa è free jazz che strizza le palle al rock timido timido di questi tempi impiegatizi e grigiastri. 


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