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La Madeleine Musicale


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14 replies to this topic

#1 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 06 maggio 2024 - 14:24

*
POPOLARE

[probabile thread doppione, sticaz]

Brani irreversibilmente legati a un evento / persona / periodo della vostra vita privata.

 

 

Spandau Ballet - Gold

 

I lunghi pomeriggi dell'adolescenza spesi a cazzeggiare (più che avanzare coi livelli) a GTA Vice City: nel gioco sceglievo sempre la stessa stazione radiofonica, e molto prima di sapere chi fossero gli Spandau amavo moltissimo il mood di questo pezzo.

 

 

 

Sempre adolescenza, ma giocando alle carte Magic con mio fratello, seduti sul pavimento della stanza che, nostro malgrado, ancora condividevamo. Sento ancora il pavimento duro e appena un poco freddo, le mani leggermente impolverate, l'odore di legno dei mobili intorno a noi, ancora freschi di falegnameria.

 

 

The Lemon Twigs - Corner Of My Eye 

 

C'ha a malapena un anno ed è già la canzone di un amor perduto, chissà se mai ricambiato. Il bello è che la tipa in questione l'ho davvero vista "twice before" - e com'è ovvio desidero ardentemente "see [her] more".


  • 10

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#2 Kerzhakov91

    Born too late

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Inviato 06 maggio 2024 - 17:17

Ci sono una serie di canzoni (se non addirittura di album interi) che ancora oggi istantaneamente associo a quella che potremmo definire la più grande delusione amorosa della mia gioventù das.gif e che potrei provare a dividere in tre "fasi":
 
- playlist di quando le cose andavano bene:
Stone Roses - Waterfall (e un po' tutto il primo album)
Pixies - Wave of Mutilation
Arcade Fire - tutto "Funeral"
Blur - You're So Great
Strokes - You Only Live Once
Arctic Monkeys - Mardy Bum
Cure - Just Like Heaven
Talking Heads - Love → Building on Fire
David Bowie - Moonage Daydream
Thin Lizzy - The Boys Are Back in Town
Byrds - Turn! Turn! Turn!
Velvet Underground & Nico - Sunday Morning
 
- playlist di quando le cose iniziarono a precipitare:
Pixies - Here Comes Your Man + Hey
Dinosaur Jr. - Little Fury Things e la sgangherata cover di Show Me the Way
Blur - She's So High (ma un po' tutto "Leisure" in generale)
Arctic Monkeys - buona parte di "Humbug"
Klaxons - tutto "Surfing the Void"
Beatles - My Michelle
National - Mr. November
 
- playlist post-rottura:
Pavement - Zunich Is Stained + Here
Hüsker Dü - Something I Learned Today (più tutti i brani meno hardcore di "Zen Arcade": ricordo che passai il Capodanno del 2011, che avremmo dovuto trascorrere insieme, da solo in macchina ad ascoltare a ripetizione "Recourring Dreams", un'esperienza a suo modo mistica)
Blur - No Distance Left to Run (e "13" in generale, anche se in un momento successivo)
Beatles - With a Little Help from My Friend
Velvet Underground & Nico - Heroin (per fortuna non la presi troppo alla lettera dash.gif)
 
 
 
Naturalmente sono diverse le canzoni che lego ad altre relazioni del passato, ma su di me non hanno neanche lontanamente la stessa potenza di queste: mi basta infatti ascoltare mezza nota e immediatamente mi rispediscono indietro a quel periodo (peraltro breve) vissuto così intensamente. 

  • 2
Firma-Damon-2005.jpg

 

 


#3 Man-Erg

    Quando sulla riva verrai

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Inviato 06 maggio 2024 - 17:23

- About a girl dei Nirvana: Suonata chitarra elettrica - una Epiphone diavoletto nera - e voce sul palchetto montato nel parcheggio interno della scuola alla festa di fine anno in seconda (o terza?) media di fronte a tutti i miei compari e ai professori e ai genitori: lì ho capito che sarei diventato uno sfigato.

 

- Occhi bassi dei TARM: Grecia estate 2000 con mio fratello, dispersi in un mini campeggio a Lefkada a passare le giornate in piscina o in spiaggia; in camera nei pomeriggi sonnacchiosi, quando fuori faceva troppo caldo per riuscire a resistere, l'ascoltavamo sempre; uno dei pochi ricordi veramente da fratelli che ho con lui, assieme a...

 

- Gli anni (tutta la compila) degli 883 in cassettina ascoltata nella macchina di mio papà in cortile dai miei nonni a Dueville, all'ombra del grande pino, nelle domeniche estive di fine anni '90 assieme a mio fratello e mio cugino, l'eternità dell'esistenza davanti: pomeriggi cristallizzati per sempre nella memoria. Mi torna in mente questo stralcio commovente di Meneghello: "Mezzogiorno col sole, quando l’estate è ancora illimitata, ai tavoli del caffè in piazzetta con un bicchiere di vino bianco, io e mio padre scambiando poche parole, attendendo gli amici, osservando la gente che conosciamo. Gioia somma e perfetta, astratta dal tempo, in mezzo al paese, come fuori dalla portata della morte. Rabbrividivo al sole."

 

- Come On! Feel the Illinoise! Part I di Sufjan Stevens ad inondare la casa di malinconia e stacchetti danzerecci dallo stereo, in un pomeriggio che ricordo come ieri con la mia prima morosa, a ballare e correrci dietro e baciarci, forse il singolo istante più bello della mia vita, o forse è solo il sapore agrodolce della malinconia che mi gioca questo scherzo; piango se ci ripenso, che esistenza effimera che ci tocca, perché non possiamo vivere eternamente in un filmetto indie con Ellen Page prima che diventasse un uomo?


  • 9
Though we've been denied
Too much hope in our lives
Let tonight be the night
Let tonight be the night when it ends

#4 paloz

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Inviato 06 maggio 2024 - 20:35

A ben vedere, il cambio di sesso di Ellen Page è la metafora perfetta del destino infame che ci ha devastato i sogni giovanili ashd
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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#5 sfos

    utente unisalento

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Inviato 06 maggio 2024 - 21:14

I ricordi al momento più indelebili sono principalmente legati al primo lockdown Covid:

L'ascolto di After Hours di The Weekend il primo sabato sera passato a casa per lockdown e quel senso totale di disconnessione da quel mondo euforico descritto nel disco.

I brani del campionato non anglofono ascoltati rigorosamente nella passeggiata post-prandiale nella campagna vicino alla casa dei miei dove ancora abitavo all'epoca.

E poi quando sentivo la mia futura moglie su Zoom e le condividevo lo schermo su qualche pezzo indonesiano appena scoperto, tipo "Juwita" di Chrisye (poi suonata al nostro matry).

Le interminabili ore di smart working ad assorbire tutto lo scibile vaporwave con l'obiettivo di "ridefinire lo spazio di lavoro" (grazie Internet Club).

Potrei andare avanti per ore, ogni singolo giorno di quel marzo aprile maggio 2020 è cristallizzato nella memoria in un misto di nostalgia e passato da dimenticare
  • 1
"The sun was setting by the time we left. We walked across the deserted lot, alone. We were tired, but we managed to smile."

#6 Gozer

    Grande eletto non anglofonista Kadosch

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Inviato 06 maggio 2024 - 21:19

State pronti ragazzi, Wild Horse sta leggendo il thread. 


  • 2
RYM ___ i contenuti

"SOVIET SAM" un blog billizzimo


7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:

Tra due anni torniamo per vincere.


#7 Man-Erg

    Quando sulla riva verrai

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Inviato 06 maggio 2024 - 22:17

Non vedo l'ora di essere miliarizzato da wild <3
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#8 Tom

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Inviato 07 maggio 2024 - 14:19

Pensavo di averne una caterva che avrei potuto citare, ma a ben rifletterci sono invece davvero poche le canzoni che mi innescano un ricordo diretto. Ad esempio, ricordo bene la mattina in cui ascoltai Love from Room 109 at the Islander di Tim Buckley restandone devastato, reduce com'ero da una notte insonne dopo la piu' disastrosa debacle sentimentale della mia vita, pero' non e' che e' la prima cosa che penso se mi capita di riascoltarla. E neanche la seconda.
 
Insomma, mi vengono solo ricordi legati all'infanzia e a un'eta' pre-musicofila.
 
Tutto di Gianna Nannini della prima meta' degli anni 80, da California a Profumo. Gran passione di mia mamma. Quando capita di sentire una qualsiasi canzone di quel periodo (mi e' proprio successo pochi giorni fa) immediatamente mi tornano in mente i sabati che tornavo da scuola a mezzogiorno, con la casa sottosopra per le pulizie settimanali e lei che canticchiava coi dischi della Nannini.
 
(Non mi succede la stessa cosa con gli altrettanto onnipresenti dischi di Guccini e De Andre' di mio padre, probabilmente perche' da adulto sono entrati tra i miei interessi.)
 
Il trittico di Mike Oldfield / Maggie Reilly Moonlight Shadow, Foreign Affair e To France senza motivi precisi appena le sento mi fanno subito infanzia, elementari e "caffellatte in cucina". E se vogliamo metterci anche i natali e i nonni aggiungo [quel sottosimato capolavorone di] Once Upon A Long Ago di Paul McCartney.

 

La cassetta col greatest hits di Simon & Garfunkel del 1972 colonna sonora di tanti viaggi di famiglia. E ogni volta con El condor pasa scatta il ricordo di quella volta su un passo appenninico (Calabria?) con l'Alfa 33 che arrancava e noi che boccheggiavamo per il caldo allucinante. Credo mi colpi' come la canzone sembrasse la colonna sonora perfetta per la situazione.
 
Ma bizzarramente la piu' forte madeleine che associo a tre canzoni sono un ricordo di mio padre. Sotto militare nel 1965 era diventato l'autista del generale, il quale, separato ma non divorziato, aveva l'amante ufficiale a Mestre. Quando il generale la andava a "trovare" , mio padre doveva aspettarlo anche per intere giornate in un'osteria poco distante. Unica distrazione alternativa a quattro chiacchiere con l'ostessa ("che mi sembrava vecchia e magari non aveva neanche 35 anni") o a qualche Diabolik era il juke box. Su cui lui, racconta, selezionava ossessivamente Girls dei Beatles, Tom Dooley del Kingston Trio e Apache degli Shadows. Per cui ogni volta che le sento non posso far a meno di pensare a questa scena da film esistenzialista in bianco e nero, con mio padre giovane e annoiato che le ascolta fumando con la nebbia fuori dalla finestra.


  • 4

#9 markmus

    cui prodi

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Inviato 07 maggio 2024 - 15:57

Di Once Upon A Long Ago di Paul McCartney ho un ricordo preciso da una delle mie prime settimane bianche, andando a vedere la data di pubblicazione avevo 10 anni. cielo completamente grigio, pista abbastanza spopolata, un'azzurra, e la canzone che passava dagli altoparlanti. Ero contentissimo ogni volta che veniva su, la parte vocale senza parole in particolare mi smuove sempre qualcosa.

Per tantissime canzoni ho un ricordo preciso di dove le stavo ascoltando in macchina, cosa di cui mi rendo conto solo casualmente riascoltandole. Non sempre e' chiaro perche' proprio quel viaggio in particolare e non un altro, probabilmente la congiunzione paesaggio esteriore / interiore.

North, strumentale da It's Never Been Like That dei Phoenix, su una Salaria brumosa in uno dei primi viaggi con una delle mie ex storiche, mi sa che potrei indovinare il tratto esatto con margine d'errore di +/-5km. Stessa cosa per Strange Things Will Happen dei Radio Dept (ma altra strada consolare).

Comunque non solo limitato a periodi tumultuosi, anche piu' recentemente con album / pezzi che magari conoscevo gia' da prima ma che non avevano mai trovato un link emotivo.

Ho anche qualche connessione libro / album, tipo la trilogia della fondazione di asimov indissolubilmente legata a breakthru dei queen perche' avevo il greatest hits 2 a ruota in quel 1992 mentre divoravo i libri.
  • 3

#10 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 08 maggio 2024 - 14:33

Lucio Dalla - Attenti al lupo

 

Per tutta l'infanzia (anni 90) e ancora oltre, Dalla nella mia testa era questa canzone. All'epoca nello "studio" (l'unica stanza con un computer) vi era un'esigua selezione di CD, "Cambio" era uscito da pochi anni e cominciava con quella hit abbastanza tremenda che lo stesso Lucio finì per detestare. Anche qui si tratta delle primissime videogiocate a Super Mario, Street Fighter 2, Monkey Island, Lemmings e Ducktales: il tutto avviato con MS Dos e floppy assortiti, elaborati da un processore che persino allora era di una lentezza estenuante; ma avendo sempre e solo giocato con quello, nemmeno ci accorgevamo di quanto fosse lento, e i pomeriggi dopo scuola trascorrevano felici, al lume di una lampada da scrivania. Lìven-ciù-gadà.

 

 

Bon Iver - Perth

 

Lunghissimo balzo all'ultima estate della triennale, con l'ultimo odiosissimo esame di Economia politica da ridare per poter finalmente chiudere la tesi e laurearsi. Bon Iver l'ho conosciuto così, sull'autobus che ogni mattina mi portava dalla compagna di corso per fare insieme un ripasso intensivo di una decina di giorni prima della sessione d'esame. Lo abbiamo passato. Appena superato lo scoglio mi ha praticamente disconosciuto, sta stronza.

 

 

Opaque Nature - Fire

 

Qualche mese dopo, vivendo per la prima volta lontano da casa, primavera a Milano città. Aria di nuovo, un corso di studi finalmente stimolante, il senso di autentica libertà del novello fuorisede, spiantato ma non troppo. Non era ancora subentrata la disillusione, e la mia prima storia d'amore attendeva dietro l'angolo.

 

 

 

Immanu El - Voices

 

Questa è un'immagine precisa: le luminarie del porto di Oslo ai primi di dicembre, già in aria di Natale. Quel freddo deciso ma ben più sopportabile del nebbiume padano, pochi turisti in giro, la bellezza di una città inequivocabilmente moderna pur non apparendo soffocata dalla modernità stessa.


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(Samuel Beckett, Malone Dies)


#11 Edgewalker

    The storm is upon us

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  • LocationWhere the Iron Crosses Grow

Inviato 08 maggio 2024 - 14:39

[probabile thread doppione, sticaz]

Brani irreversibilmente legati a un evento / persona / periodo della vostra vita privata.

 

 

 

 

 

 

Sempre adolescenza, ma giocando alle carte Magic con mio fratello, seduti sul pavimento della stanza che, nostro malgrado, ancora condividevamo. Sento ancora il pavimento duro e appena un poco freddo, le mani leggermente impolverate, l'odore di legno dei mobili intorno a noi, ancora freschi di falegnameria.

 

 

 

 

Metal europeo anni '90 musica migliore per giocare a Magic [rigorosamente fino a blocco Assalto incluso].


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The core principle of freedom
Is the only notion to obey


#12 Mr telefax

    dendrite

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Inviato 08 maggio 2024 - 18:06

Ho anche qualche connessione libro / album, tipo la trilogia della fondazione di asimov indissolubilmente legata a breakthru dei queen perche' avevo il greatest hits 2 a ruota in quel 1992 mentre divoravo i libri.

Potrei citare due canzoni, People are People dei DM e Promised You a Miracle dei SM (ma anche i rispettivi album di provenienza), amatissime da mio fratello, quello che mi aveva strappato al Venditti-Bennato-Genesis dell'altro fratello per lanciarmi nella new wave, canzoni che ascoltavo in continuazione in cassettina quando gli lavavo l'auto con cui poi andava a divertirsi il sabato sera. Sino all'estate 1986 sono stato sereno e non lo sapevo, prima dell'incidente che lo ha portato via,

 

Però quanto scritto da Markmus mi ha fatto scattare un'altro ricordo, ovvero la lettura di un classico di fantascienza come "Le guide del tramonto" di A. C. Clarke, con quel sentore di tragedia mistica che mi soffocava, e in testa continuamente il riff di tastiera di Face to Face, Heart to Heart de "The Twins".


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I personaggi e i fatti narrati sono immaginari, è autentica invece la realtà sociale e ambientale che li produce

#13 cool as kim deal

    Utente contro le bonus track

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Inviato 08 maggio 2024 - 22:41

Deep Purple - In rock

 

Quella che doveva essere la mia prima ragazza, con la quale ci eravamo appartati un paio di volte con caste carezze sulle cosce e nemmeno un bacio, con la quale ci scambiavamo i cd, io Nirvana e Sex PIstols con le traduzioni dei testi in cambio di merde tipo Dream theater, si fidanza con uno col mio stesso nome, il mio stesso zaino, che è nella classe a fianco alla mia. Tornando a piedi a casa la vedo baciarsi col tipo, soprannominato "Popi", ancora lo ricordo. Tornato a casa metto uno dei quattro cd in croce che avevo, In rock, preso con l'Espresso, e piango. Mai più riascoltato da allora, giuro (dovrei).

Qualche tempo fa la cercai su Linkedin, lo scrissi anche in S&A, chiedendole il collegamento. Ha visto il mio profilo, e non ha accettato. Sembra esser diventata una bella donna.

 

Eels -  Going to your funeral 

Nonno e nonna se ne sono andati a pochi mesi di distanza. Sono a pranzo dalla mia ragazza futura moglie e mi chiama piangendo mia sorella che nonna è morta. Inforco la Punto Sole rosso sbiadito con gli Eels e piango per tutta la mezzora che mi separa da casa dei nonni.

A nemmeno 500 metri da casa passa la 106 (per gli amici superstrada della morte), mio padre è appena uscito quando sentiamo una sgommata e un botto clamoroso. Io e mia sorella scappiamo a vedere disperati pensando fosse coinvolto papà: una Punto nera si è ribaltata più volte finendo incastrata tra gli alberi di mandarini. La tizia completamente illesa: chi doveva morire, era già morta.

 

John Mayall & the Bluesbrakers - s/t

L'unica volta che ho scopato con la musica sotto in vita mia


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Adescatore equino dal 2005

#14 Aarie

    Groupie

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Inviato 09 maggio 2024 - 05:50

Penny Lane - Beatles
I Beatles si erano sciolti già da anni, ma in casa erano stati riscoperti tardi, grazie ai dischi di una mia carissima cugina. Pochi secondi, i tasti del piano picchiati con forza in modo ossessivo, l'assolo di tromba breve, memorabile, e ritorno ad avere cinque anni, col registratore sottofondo, sul tappetone in tinello ( chissà se qualcuno lo chiama ancora così).

Bionda - Gianna Nannini
Siamo con mio fratello in campagna dai parenti per un mese d'estate, come sempre. Un pomeriggio in camera ascoltiamo la radio e passa la Gianna, con la sua ultima hit.
Tutto tranquillo, col suo coro "Biondaaaa..." che continua per un po' finché lei se ne esce a freddo con "Che sei una str...". È un attimo, ci guardiamo con un'espressione di totale sorpresa. Ogni volta che sento quella roba in giro, vedo la faccia di mio fratello che mi guarda mentre ho evidentemente la stessa faccia.

Days are Numbers - Alan Parsons Project
Altro sottofondo dell'adolescenza, con l'attacco di synth che sembra fatto apposta per ricordarmi per sempre il panorama dalla finestra della mia camera in una casa dove non abiterò più : il mare luccicante sotto il sole estivo...

Black hole Sun - Soundgarden
A casa di amici dove mi trovavo tra una cosa e l'altra quasi tutte le sere a cena, all'università. Siamo a tavola e passano loro, e ogni volta che la sento non penso a Cornell ma rivedo Albe', Effe e suo fratello, tutti a vent'anni, intorno al tavolo, a ridere e sfottersi, pastasciutta anche stasera ma va bene così, anzi...

e ovviamente per finire:
Where do I go - White Lies
Febbraio 2020. Sono a pranzo, al solito ristorante dove vado a mangiare, oggi da sola, gli altri non ci sono. Sottofondo: Virgin Radio, ed ecco che parte una canzone che sembra anni 80 ma dopo poco capisco che non lo è, si tratta di qualcos'altro, e le tastiere verso la fine dicono che chiunque sia a suonare si sta divertendo moltissimo. Mi incuriosisce e vado sul sito a controllare chi fossero. Mai sentiti, mi dico. Però mi piacerebbe riascoltarla...
Ogni volta che lo faccio, ritorno col pensiero li', stesso posto, stesso tavolo. Ci vado ancora a mangiare ogni tanto, i prezzi sono saliti anche da loro, ma è il posto dove ho sentito per la prima volta i ragazzi di Ealing, impossibile lamentarsi...
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#15 ArchieFisher

    pacato come il vecchio che ho in avatar da 50 anni

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Inviato 12 maggio 2024 - 08:08

John Mayall & the Bluesbrakers - s/t

L'unica volta che ho scopato con la musica sotto in vita mia

C'era la radio accesa.

Ricordo soltanto che a un certo punto è partita American Pie e cantavamo insieme il ritornello, che era l'unica parte che sapevamo.

Era la versione rifatta da Madonna (sic), ad ulteriore riprova del fatto che le Madeleine non sono canzoni importanti di per sé.


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Life was never better than
in nineteen sixty-three

Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili

"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."




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