topic crossover tra il chi cazzo ascolta e l'osservatorio semiserio dei nuovi generi. Oggi si parlava del fatto che il rap sta oramai dominando praticamente tutto, cioè indie e major.
nell'attuale top 10 dell'anno 2023 6 album su 10 sono rap, più uno che si avvicina. Quasi tutte proposte conscious, jazz-rap o abstract, cioè roba che negli anni è mutata moltissimo verso una corrente che si potrebbe tranquillamente catalogizzare come hipster rap, anche per certe somiglianze di stili. Ecco cmq la top 10
1. JPEGMAFIA & Danny Brown - Scaring the Hoes
2. Sufjan Stevens
3. Aesop Rock - Integrated Tech Solutions
4. billy woods & Kenny Segal - Maps
5. Armand Hammer - We Buy Diabetic Test Strips
6. Sampha
7. Jessie Ware
8. George Clanton - Ooh Rap I Ya
9. MIKE - Burning Desire
10. McKinley Dixon - Beloved! Paradise! Jazz!?
ho riportato anche perchè poi magari la classifica cambia, ma mi pareva interessante fotografare il momento. Tutti questi nomi però mi sembra che si muovano solo in ambienti indie/hipster (oramai direi vicinissimi nel bene o nel male) cioè roba che chiaramente non sfonda al mainstream, solo nelle classifiche rym (pitchfork anche?).
In tutto questo però c'è il rap che strafonda e domina anche il mondo mainstream, cerco di categorizzare più per sensazione
a) CLOUD/EMO RAP: mi pare particolarmente dominante. Gente magari sconosciuta per il mondo indie e che forse non passa molto neanche nelle radio, ma con bilioni di ascoltatori.
fenomeno dietro: ragazzini ricchi che nuotano (cioè ascoltano) superficialmente nel rap, vogliono essere popolarissimi e han capito che è molto meno ridicolo esprimere un proprio malessere piuttosto che fare finta di rappresentare la strada o cose simili.
b) RAP COOL-POLITICO: scena oramai pienamente mainstream. Rapper di sinistra provenienti da famiglie benestanti che fanno un rap politicamente impegnato con diversi varianti di coolness. Per lo più gente che si crede un simil-messia con testi però direi nel 90% veramente poco convincenti.
c) OLD/ NEW GANGSTA RAP che strizza l'occhio verso il hipster e il mainstream: fenomeno questo che mi sembra diffusissimo. Alcuni ragazzini fanno rap uscendo da situazione realmente disagiati, vengono notati da qualche nome hipster che subito li cannibalizza: "questi qua esprimono le loro realtà" e altre stronzate banali simili. Il ragazzo/i/e/a finisce in copertina e può decidere da se se auto-addomesticarsi (i più intelligenti lo fanno) poi visto che il confine indie/major è sempre più sottile si fa il passo major più in fretta.
d) OLD GANGSTA RAP che si hipsterizza: semplicemente capisce che un certo tipo di rap piace all'indie e dunque ne consegue tutta una serie di fan-service politicizzante magari con un po' di jazz, parliamo di vecchi che giustamente si son fatti due calcoli. Ad oggi mi pare che negli USA su questo versante vada molto il southern e il memphis come generi.
e) OLD GANGSTA RAP che restano major: semplicemente nomi già troppo grandi per strizzare l'occhio verso l'indie, nomi che con il minimo sindacale si fanno i tour su ogni continente immagino facendo sempre sold out e scopando nel backstage qualche benestante random di turno. Nomi tutelari: 50 Cent, Busta Rymes.
f) EMINEM: domina ovunque. Fa sempre più schifo ma quanto ad ascolti non ha rivali, dunque direi che fa gruppo a se, oltre ad essere ovviamente imitatissimo.
g) TRAP: genere che si è molto internazionalizzato e che mi pare evidentissimo anche in Italia con tutto il boom tra il 2015-2016 (mi pare, forse anche prima). Ad un certo punto mi pare sia successo questo: rapper più o meno ortodossi, per quanto sempre più espressamente commerciali e con la voglia di sfondare a livello mainstream come Club Dogo, Mondomarcio, Marracash, Fabri Fibra, Emis Killa e altri stronzi simili non sono riusciti fare l'ultimo passo decisivo e si son visti clamorosamente sorpassati da Sfera Ebbasta e compagnia che han doppiato quanto ad ascolti. Il trap in questo modo almeno in Italia (ma penso anche in Francia e negli USA con i vari Future e Migos) ha preso il sopravvento sul rap a livello commerciale, mentre il vecchio rap è rimasto nella vecchia cerchia dove si ritrovano gli equivalenti dei 50 Cent e Busta Rymes italiani.
h) DRILL: sono poco documentato. Ad un certo punto sembra aver fatto il botto e pare abbia sorpassato anche il Trap. Un passaggio-evolutivo molto interessante da studiare anche a livello sociologico-antropologico (musicalmente devo dire poco convincente però). E interessante-affascinante anche la vicinanza tra il Drill da strada con gente che s'ammazza come niente e il Cloud/Emo-rap più intimo, non si capisce più dove ci sia il confine tra gente benestantissima con la voglia di diventare popolare e che si traumatizza per un minimo sfotto e nu-gangsta drill che si spara per nulla. Il massimo ispiratore probabilmente è Tupac che non era mai stato poverissimo, divenne famoso e multimiliardario volendo comunque mantenere uno status da vero criminale.
Altri?
Ma soprattutto c'è da chiedersi cosa resterà ricordato tra questi fenomeni come musicalmente accettabili.