https://www.ondarock...ssagestogod.htm
Gianfranco, oltre a dare un più che condivisibile 8, nella sua recensione cita un "influente voce critica nostrana" che avrebbe detto della songwriter: “La sua voce è limitata e il suo modo di suonare il pianoforte è ancor più limitato [...] ma soprattutto l’album è un’esperienza monotona”.
Ora, io vado oltre la curiosità (credo comprensibile) di sapere il nome di questa voce, a mio parere, un po' troppo critica, e dirò quindi di più: mi piacerebbe proprio vedere come è fatto. Sommersi come siamo di dischi veramente monotoni, di quelli che ascolti fino alla fine perchè (è il mio caso) ritieni che una volta scelto di ascoltarli almeno per la prima volta si debba a tutti i costi arrivare fino alla fine come se fossero dei film e però al contempo pensi anche che forse un po' irrazionalmente autolesionista lo sei, questo album invece è tutto fuorchè monotono.
E la voce è ottima, a tratti ricorda Nico (o altre illustri colleghe), a volte forse un po' sguaiata, o azzardata, come per esempio in "Shitty Town" e nella traccia successiva: e poi chi ha detto che per accompagnarsi con il piano si debba essere per forza Thelonious Monk, nella fattispecie invece funziona benissimo. I primi secondi della traccia iniziale fanno pensare addirittura all'attacco di "Prospettiva Nevskij" (!!!).
Un vero otto meritato, secondo me.